IV
SETTIMANA DEL SALTERIO
salmo
121 - Speranza della
vita eterna; desiderio
della pace per la Chiesa
|
Quale gioia, quando mi
dissero: *
“Andremo alla casa del
Signore”.
E ora i nostri piedi si
fermano *
alle tue porte,
Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita *
come città salda e
compatta.
Là salgono insieme le
tribù, le tribù del
Signore,
secondo la legge di
Israele, *
per lodare il nome del
Signore.
Là sono posti i seggi del
giudizio, *
i seggi della casa di
Davide.
Domandate pace per
Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti
amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi
baluardi.
Per i miei fratelli e i
miei amici *
io dirò: “Su di te sia
pace!”.
Per la casa del Signore
nostro Dio, *
chiederò per te il bene.
|
-
Se un
amore puro riesce a
trasportare i fedeli
ad un santuario
materiale, quanto
sublime dovrà essere
l'amore che rapisce
al cielo il cuore di
chi, vivendo nella
concordia, può
scambiare col
fratello le parole:
Andremo alla
casa del Signore!
Ebbene, corriamo!
Corriamo perché
andremo alla casa
del Signore.
Corriamo perché tal
corsa non stanca;
corriamo perché
arriveremo ad una
meta dove non esiste
stanchezza. Corriamo
alla casa del
Signore, e la nostra
anima gioisca per
coloro che ci
ripetono queste
parole. Coloro che
ce le riferiscono
han visto prima di
noi la patria e, da
lontano, a noi che
li seguiamo,
gridano: Andremo
alla casa del
Signore.
Camminate, correte!
(Esp. sul sal. 121,
2).
-
I
nostri piedi
stavano negli atri
di Gerusalemme.
Se cercavi cosa
fosse la casa del
Signore, eccotelo
spiegato. In quella
casa, la casa
appunto del Signore,
si loda il
costruttore della
casa stessa, il
padrone di casa è la
gioia di tutti
coloro che vi
abitano: egli, che
quaggiù è l'unica
nostra speranza,
lassù sarà la nostra
reale felicità. Gran
cosa essere
stabilmente in
quella casa, in
compagnia degli
angeli e mai
perderne il
posto!... Veramente
stabile è chi ripone
tutto il suo
godimento in Dio,
mentre chi pretende
di saziarsi godendo
di se stesso cade
(Esp. sul sal. 121,
3).
|
ORAZIONE SALMICA
Dolce è camminare verso
la tua casa Signore,
la
Santa Gerusalemme;
sostieni i passi
del tuo popolo
e
rinfranca i cuori
con
la certezza di
raggiungere la felicità
eterna.
Amen.
|
Salmo 129 -
Grida del penitente per
essere liberato dai
peccati
|
Dal profondo a te grido, o
Signore; *
Signore, ascolta la
mia voce.
Siano i tuoi orecchi
attenti *
alla voce della mia
preghiera.
Se
consideri le colpe,
Signore, *
Signore, chi. potrà
sussistere?
Ma
presso di te è il perdono,
*
perciò. avremo il tuo
timore.
Io
spero nel Signore, *
l'anima mia spera nella
sua parola.
L'anima mia attende il
Signore *
più che le sentinelle
l'aurora.
Israele attenda il
Signore, *
perché presso il Signore è
la misericordia,
grande è presso di lui la
redenzione; *
egli
redimerà Israele da tutte
le sue colpe
|
-
Dobbiamo
cantare da persone
consapevoli: Dal
profondo ho
gridato a te
Signore; Signore
ascolta la mia
voce. Occorre
pertanto che
ciascuno di noi
comprenda quale sia
l'abisso in cui si
trova e da cui grida
al Signore. Questo
baratro è la nostra
stessa vita mortale;
e chiunque vi si
sente immerso,
grida, geme,
sospira, finché non
ne venga tratto
fuori e raggiunga
colui che risiede al
di sopra degli
abissi, anzi al di
sopra dei cherubini
e di tutte le
creature... L'anima
fedele continuerà a
gemere finché non
raggiunga colui che
l'ha creata e da lui
venga liberata
l'immagine divina
che è l'uomo
stesso... Se a
rinnovarla e ad
aggiustarla non
interviene Dio che
l'ha scolpita
nell'uomo al momento
della creazione essa
rimarrà per sempre
nell'abisso... E'
comunque un fatto
che, se nell'abisso
riesce a gridare,
già si sta
sollevando
dall'abisso e lo
stesso suo gridare
gli impedisce di
rimanere proprio sul
fondo (Esp. sul sal.
129, 1).
-
Dal
profondo ho
gridato a te,
Signore; Signore,
ascolta la mia
voce. I tuoi
orecchi siano
attenti alla voce
della mia
supplica.
Da dove grida?
Dall'abisso. Chi
grida? Il peccatore.
Quale speranza lo
induce a gridare?
Grida perché colui
che venne a
rimettere i peccati
non lasciò senza
speranza nemmeno il
peccatore che avesse
toccato il fondo del
male... Se
scruterai le colpe
Signore, chi,
Signore, potrà
resistere?
Ecco indicato
chiaramente l'abisso
da dove gridava.
Gridava sotto il
cumulo delle sue
colpe, sommerso dai
loro marosi. Aveva
esaminato se stesso
e tutti i risvolti
della sua vita e
l'aveva trovata
coperta di atrocità
e delitti. In
nessuna parte dove
aveva posato lo
sguardo era riuscito
a trovare del
bene... Se pertanto
non c'è cuore casto
che possa nutrire
fiducia basandosi
sulla propria
giustizia, che ci si
fidi tutti della
misericordia di Dio
e si dica: Se
scruterai le
colpe, Signore,
chi, Signore,
potrà resistere?
(Esp. sul sal. 129,
2).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio Onnipotente, se
siamo precipitati
nell'abisso del male a
causa dei nostri
peccati,
tu
non ci hai abbandonati;
ti rendiamo grazie,
perché hai piegato il
tuo orecchio
al
nostro grido e hai
inviato dal cielo
il
Figlio tuo Gesù.
Amen.
|
Cantico
Fil. 2, 6-11 - Cristo
servo di Dio
|
Cristo Gesù, pur essendo
di natura divina, *
non considerò un tesoro
geloso
la
sua uguaglianza con Dio;
ma
spogliò se stesso,
assumendo la condizione di
servo *
e
divenendo simile agli
uomini;
apparso in forma umana,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino
alla morte *
e
alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha
esaltato *
e
gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni
altro nome;
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi *
nei cieli, sulla terra e
sotto terra;
e
ogni lingua proclami che
Gesù Cristo è il Signore,
*
a
gloria di Dio Padre.
|
-
Il Figlio
di Dio per il quale
fummo creati e il
Figlio dell’uomo per
il quale fummo
riscattati sono
un’unica identica
persona. Egli ha
assunto l’uomo senza
essere lui stesso
assunto dall’uomo.
Egli ha mutato in
meglio l’uomo, senza
essere lui stesso
mutato in peggio. Non
ha cessato di essere
ciò che era, ma ha
preso ciò che non
era... In quanto
Figlio dell’uomo s’è
preso il tempo. Come
s’è l’è preso per
nascere e per
soffrire, per morire e
per risorgere e per
salire al cielo, così
anche se l’è preso per
tornare a giudicare
(Esp. sul sal. 74, 5).
-
La grazia
più grande è questa:
non l’essere stati
creati uomini ad opera
del Verbo ma l’essere
diventati credenti ad
opera del Verbo
incarnato. Difatti uno
è Dio e uno è il
Mediatore tra Dio e
gli uomini: l’uomo
Cristo Gesù. In
principio era il
Verbo. Non esisteva
ancora l’uomo Cristo
Gesù, e il Verbo era
presso Dio e il Verbo
era Dio. Non c’era
nemmeno il mondo
quando il Verbo-Dio
esisteva... Il
Mediatore tra Dio e
gli uomini: l’uomo
Cristo Gesù.
Cos’è infatti un
mediatore? Uno per il
quale fossimo
ricongiunti con Dio,
riconciliati con lui,
in quanto a causa dei
nostri peccati
giacevamo da lui
separati, eravamo
nella morte, sì certo,
nella rovina.
Cristo-uomo non
esisteva quando fu
creato l’uomo. Perché
l’uomo non andasse in
rovina egli si fece
uomo (Disc. 26, 7).
|
Salmo 117 -
Voce di Cristo che
risorge
|
Celebrate il Signore,
perché è buono; *
eterna è la sua
misericordia.
Dica Israele che egli è
buono: *
eterna è la sua
misericordia.
Lo
dica la casa di Aronne: *
eterna è la sua
misericordia.
Lo
dica chi teme Dio: *
eterna è la sua
misericordia.
Nell'angoscia ho gridato
al Signore, *
mi
ha risposto, il Signore, e
mi ha tratto in salvo.
Il
Signore è con me, non ho
timore; *
che cosa può farmi l'uomo?
Il
Signore è con me, è mio
aiuto, *
sfiderò i miei nemici.
E’
meglio rifugiarsi nel
Signore *
che confidare nell'uomo.
E’
meglio rifugiarsi nel
Signore *
che confidare nei potenti.
Tutti i popoli mi hanno
circondato, *
ma
nel nome del Signore li ho
sconfitti.
Mi
hanno circondato, mi hanno
accerchiato, *
ma
nel nome del Signore li ho
sconfitti.
Mi
hanno circondato come
api,
come fuoco che divampa tra
le spine, *
ma
nel nome del Signore li ho
sconfitti.
Mi
avevano spinto con forza
per farmi cadere, *
ma
il Signore è stato mio
aiuto.
Mia forza e mio canto è il
Signore, *
egli è stato la mia
salvezza.
Grida di giubilo e di
vittoria, *
nelle tende dei giusti:
la
destra del Signore ha
fatto meraviglie,
la
destra del Signore si è
alzata, *
la
destra del Signore ha
fatto meraviglie.
Non morirò, resterò in
vita, *
e
annunzierò le opere del
Signore.
Il
Signore mi ha provato
duramente, *
ma
non mi ha consegnato alla
morte.
Apritemi le porte della
giustizia: *
entrerò a rendere grazie
al Signore.
E’
questa la porta del
Signore, *
per essa entrano i giusti.
Ti
rendo grazie, perché mi
hai esaudito, *
perché sei stato la mia
salvezza.
La
pietra scartata dai
costruttori *
è
divenuta testata d'angolo;
ecco l'opera del Signore:
*
una meraviglia ai nostri
occhi.
Questo è il giorno fatto
dal Signore: *
rallegriamoci ed esultiamo
in esso.
Dona, Signore, la tua
salvezza *
dona, Signore, la tua
vittoria!
Benedetto colui che viene
nel nome del Signore. *
Vi
benediciamo dalla casa del
Signore;
Dio, il Signore è nostra
luce.
Ordinate il corteo con
rami frondosi *
fino ai lati dell'altare.
Sei tu il mio Dio e ti
rendo grazie, *
sei il mio Dio e ti
esalto.
Celebrate il Signore,
perché è buono: *
eterna è la sua
misericordia.
|
-
O
Signore Gesù! Sei
stato ucciso, hai
dormito nella passione
e già per noi sei
risorto. Sappiamo
infatti che per noi
sei risorto. Perché
sei risorto? I Gentili
che ci perseguitano ti
ritengono morto, e non
credono che tu sei
risorto. Risvegliati
dunque per loro.
Perché dormi? Non per
noi, ma per essi? Se
essi infatti già
credessero alla tua
risurrezione, di certo
non potrebbero
perseguitare coloro
che credono in te. Ma
perché
perseguitano?... Per
costoro ancora tu
dormi; risvegliati,
affinché capiscano che
sei risorto e trovino
pace (Esp. sul sal.
43, 22).
-
Cristo
siede alla destra del
Padre, e in eterno non
si scuoterà. Non più
tornerà alle miserie,
non tornerà alla
croce, non tornerà
alla morte, ma resta
immutabile nella
pienezza della
beatitudine. Dunque,
coloro che avevano
ucciso Cristo diedero
ascolto e si
pentirono; e quel
sangue che sparsero
infuriati e ne
morirono, dopo lo
bevvero con fede e ne
ebbero la vita... E
allora quelli che non
ne hanno bevuto si
affrettino e ne bevano
perché si apra il loro
cuore (Disc. 229, I,
3).
|
ORAZIONE SALMICA
Noi
ti lodiamo Signore Padre
Santo
che
hai risuscitato dai
morti il tuo
Figlio Gesù,
e
lo hai reso pietra
angolare
per
la costruzione della tua
Chiesa;
fa’
che essa splenda nel
mondo
come
sacramento della tua
presenza
in
mezzo agli uomini.
Amen.
|
Cantico
di Dn 3, 52-57 - Cantico
delle creature
|
Benedetto sei tu, Signore,
Dio dei padri nostri, *
degno di lode e di gloria
nei secoli.
Benedetto il tuo nome
glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria
nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo
tempio santo e glorioso, *
degno di lode e di gloria
nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono
del tuo regno, *
degno di; lode e di gloria
nei secoli.
Benedetto sei tu che
penetri con lo sguardo gli
abissi
e
siedi sui cherubini, *
degno di lode e di gloria
nei secoli.
Benedetto sei tu nel
firmamento del cielo, *
degno di lode e di gloria
nei secoli.
Benedite, opere tutte del
Signore, il Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei
secoli.
|
-
Riconosciamo in noi la
sua presenza e nella
creatura lodiamo
l’artefice, dal
momento che non siamo
in grado di
contemplarlo in se
stesso. Un giorno
saremo capaci, è vero,
di contemplarlo:
quando il nostro
cuore, purificato
dalla fede, potrà alla
fine bearsi della
Verità. Ma adesso, non
essendoci consentito
di vedere lui
personalmente,
osserviamo le sue
opere per non rimanere
muti nella sua lode
(Esp. sul sal. 134,
5).
-
In
cielo continua è la
gioia, assente la
morte, assenti la
malattia e ogni
molestia. I beati
lodano sempre Dio.
Quanto a noi invece
siamo sulla terra;
tuttavia ogni volta
che pensiamo come Dio
venga lodato in cielo,
collochiamo lassù il
nostro cuore, e non
ascoltiamo
infruttuosamente
l’invito: In alto i
cuori! Eleviamo fino
al cielo il cuore,
affinché non
imputridisca sulla
terra, se ci piace
partecipare a quel che
lassù fanno gli
angeli. Adesso siamo
in cielo con la
speranza; più tardi,
quando vi saremo
arrivati, con il
possesso effettivo
(Esp. sul sal. 148,
5).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, tua
è la terra
e
tutto ciò che contiene;
si
elevi a te dalle nostre
labbra
un
inno di ringraziamento
per le tue creature e
così,
fatti voce di ogni
essere vivente, tutta la
nostra vita
sia
a lode della tua gloria.
Amen.
|
Salmo 150 -
Tutto ciò che risuona,
risuoni Dio
|
Lodate il Signore nel suo
santuario, *
lodatelo nel firmamento
della sua potenza.
Lodatelo per i suoi
prodigi, *
lodatelo per la sua
immensa grandezza.
Lodatelo con squilli di
tromba, *
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e
danze, *
lodatelo sulle corde e sui
flauti.
Lodatelo con cembali
sonori,
lodatelo con cembali
squillanti; *
ogni
vivente dia lode al
Signore.
|
-
Dio,
per essere ben lodato
dall’uomo, ha cantato
lui stesso la propria
lode e intanto l’uomo
ha trovato come
lodarlo in quanto Dio
s’è degnato lodare se
stesso... Che infatti
l’uomo lodi se stesso
è vanagloria, che
invece Dio lodi se
stesso è misericordia:
e a noi giova amare
colui che lodiamo, in
quanto, amando il
bene, diventiamo noi
stessi migliori.
Siccome dunque egli
sapeva che l’amarlo
sarebbe stato per noi
un vantaggio, si pose
a lodare se stesso; e
lodandosi si rende
amabile, e rendendosi
amabile provvede al
nostro bene. Eccolo
dunque spronare il
nostro cuore alla sua
lode e, per ottenere
questo eccolo riempire
del suo spirito certi
suoi servi affinché lo
lodassero (Esp. sul
sal. 144, 1).
-
Sia
che lodi il Signore
sia che non lodi, sei
sempre suo servo; solo
che, se lo lodi te lo
rendi propizio, se non
lo lodi ne incontri la
collera... Dobbiamo
lodare il Signore. Non
che Dio si
avvantaggi per la
nostra lode, ma è nel
nostro interesse.
Quanto a Dio,
egli non cresce in
dignità se lo lodi, né
perde prestigio se tu
lo offendi. Sei tu che
lodando chi è buono
diventi migliore e
offendendo chi è buono
diventi peggiore (Esp.
sul sal. 134, 1).
|
ORAZIONE SALMICA
A
te la lode, Signore
a
te la gloria da tutto il
creato;
tutto ciò che vive
proclama la tua immensa
potenza e il tuo amore.
Amen.
|
Salmo 109 -
Il Messia, re e
Sacerdote
|
Oracolo del Signore al mio
Signore: *
“Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi
nemici *
a
sgabello dei tuoi piedi”.
Lo
scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion:
*
“Domina in mezzo ai tuoi
nemici.
A
te il principato nel
giorno della tua potenza *
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora, *
come rugiada, io ti
ho generato”.
Il
Signore ha giurato . e non
si pente: *
“Tu sei sacerdote per
sempre al modo di
Melchisedek”.
Il
Signore è alla tua destra,
*
annienterà i re nel giorno
della sua ira.
Lungo il cammino si
disseta al torrente *
e
solleva alta la testa.
|
-
Il
Signore ha detto al
mio Signore: Siedi
alla mia destra,
finché io ponga i
tuoi nemici come
sgabello dei tuoi
piedi.
Noi sappiamo che
Cristo, dopo la
risurrezione dai morti
e l’ascensione al
cielo, siede alla
destra del Padre. Si
tratta di cosa già
avvenuta: noi non
l’abbiamo vista, ma
pure l’abbiamo
creduta; l’abbiamo
letta nei libri sacri,
l’abbiamo sentita
predicare, la
possediamo per la
fede. Pertanto, per il
fatto stesso che
Cristo era figlio di
David, è divenuto
Signore di David: quel
che, infatti, era nato
dalla stirpe di David
è stato tanto onorato
da essere anche
Signore di Davide...
per il fatto stesso
che Cristo assunse la
carne, morì nella
carne, risorse nella
medesima carne e,
sempre in essa, ascese
al cielo e siede ora
alla destra del Padre,
proprio in questa
carne così onorata e
glorificata e
trasformata in uno
stato celeste, egli è
ad un tempo il figlio
di Davide e il Signore
di Davide (Esp. Sul
sal. 109, 9).
-
Ora
tu, Cristo, domini nel
mezzo dei tuoi nemici:
al presente, in questa
rapida vicenda dei
secoli, durante il
periodo di
propagazione e
successione della
mortale natura umana,
mentre fugge veloce il
torrente del tempo, lo
scettro della tua
virtù si leva
direttamente da Sion,
perché tu abbia a
dominare nel mezzo dei
tuoi nemici. Domina,
Figlio di David, o
Signore di
David...Siedi, dunque,
alla destra di Dio,
resta nascosto per
essere creduto, finché
non si compiano i
tempi per le genti
(Esp. sul sal. 109,
11).
|
ORAZIONE SALMICA
Cristo Gesù,
Signore e figlio di
Davide,
Verbo del Padre,
Sacerdote in eterno
che
intercedi per la nostra
salvezza,
domina sui tuoi nemici,
domina con la potenza
della tua grazia in
mezzo a tutti i popoli,
perché riconoscano in te
l'unico vero Signore
della storia. Amen
|
Salmo 111 -
Elogio di Cristo e di
tutti i giusti in Cristo
|
Beato l'uomo che teme il
Signore *
e
trova grande gioia nei
suoi comandamenti.
Potente sulla terra sarà
la sua stirpe, *
la
discendenza dei giusti
sarà benedetta.
Onore e ricchezza nella
sua casa, *
la
sua giustizia rimane per
sempre.
Spunta nelle tenebre come
luce per i giusti *
buono, misericordioso e
giusto.
Felice l'uomo pietoso che
dà in prestito, *
amministra i suoi beni con
giustizia.
Egli non vacillerà in
eterno: *
il
giusto sarà sempre
ricordato.
Non temerà annunzio di
sventura, *
saldo è il suo cuore,
confida nel Signore.
Sicuro è il suo cuore, non
teme, *
finché trionferà dei suoi
nemici.
Egli dona largamente ai
poveri,
la
sua giustizia rimane per
sempre, *
la
sua potenza s'innalza
nella gloria.
L'empio vede e si
adira,
digrigna i denti e si
consuma. *
Ma
il desiderio degli empi
fallisce.
|
-
Beato
l'uomo che teme il
Signore, egli si
delizierà
grandemente nei suoi
precetti.
Veda Iddio, egli che è
il solo capace di
giudicare con verità e
misericordia, i
progressi compiuti da
questo devoto nella
via dei
comandamenti... e in
essi riponga tutte le
sue delizie l'uomo
innamorato della
pace... L’uomo
timorato di Dio di cui
parla il salmo,
mediante la
conversione del cuore
si erge a tempio santo
di Dio, né aspira a
gloria umana né è
avido di ricchezze
terrene. Nondimeno nella
sua casa ci sono la
gloria e la
ricchezza. La
sua casa è il cuore e
lì dentro egli loda
Dio e, ricco di
speranze di vita
eterna, vi dimora con
maggiori provviste di
quanto non ne avrebbe
se, pur tra le
adulazioni della
gente, abitasse in
stanze di marmo con
preziosi soffitti,
oppresso però dal
timore della morte
eterna. La giustizia
di un tal pio è
stabile in eterno:
e questa giustizia è
la sua ricchezza e la
sua gloria (Esp. sul
sal. 11, 2. 3).
-
Ai
retti di cuore è
sorta una luce nelle
tenebre.
Ecco perché gli uomini
retti volgono a Dio il
cuore e camminano con
lui: perché
antepongono alla
propria volontà quella
di Dio né si arrogano
orgogliosamente alcun
successo dalla sola
propria volontà. Sanno
d'essere stati tenebra
e se ora sono luce, lo
sono nel Signore... O
uomo felice, che temi
il Signore e ti
compiaci grandemente
dei suoi precetti, non
temere né disperarti!
Sii benigno, usa
compassione e dà in
prestito!... Quando
perdoni usi quella
compassione per la
quale sarà perdonato
anche a te; quando
dài, presti al
prossimo qualcosa che
ti verrà restituito
(Esp. sul sal. 111,
4).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
lodiamo, Signore
Onnipotente
per
tutte le tue meraviglie,
ma
soprattutto per l'opera
di salvezza
che
hai compiuto in noi e in
tutti i giusti
che
ti danno gloria.
Amen.
|
Cantico Ap.
19, 1-7 - Le nozze
dell’Agnello
|
Alleluia
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio; *
veri e giusti sono i suoi
giudizi.
Alleluia.
Lodate il vostro Dio, voi
tutti suoi servi, *
voi che lo temete, piccoli
e grandi.
Alleluia.
Ha
preso possesso del suo
regno il Signore, *
il
nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed
esultiamo, *
rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze
dell'Agnello; *
la
sua sposa è pronta.
|
-
Lodiamo
il Signore che è nei
cieli, o carissimi.
Lodiamo Dio: diciamo:
Alleluia... Camminiamo
spediti verso la casa
eterna. Beati
coloro che abitano
nella tua
casa! Ti loderanno
nei secoli dei
secoli. Così
dice la legge, così la
Scrittura, così la
Verità. Giungeremo
alla casa di Dio, che
è nei cieli... Lassù
vedremo, ameremo,
loderemo. Non si
logorerà quello che
vedremo, non verrà
meno ciò che ameremo,
non ci sarà silenzio
nel nostro lodare.
Tutto sarà perpetuo,
nulla avrà termine.
Oh, lodiamo,
lodiamo!... Lodi la
lingua, lodi la vita;
la lingua non
contrasti con la vita
ma abbiamo una carità
infinita (Disc. 254,
8).
-
Quando
tutti i santi saranno
radunati insieme,
quando s’incontreranno
tanti che non si
conoscevano, si
ritroveranno tanti che
si conoscevano, e
staranno talmente al
sicuro che mai si
perderà un amico, mai
si avrà a temere un
nemico? Ecco, noi
diciamo: Alleluia;
è bello, è lieto, è
pieno di gioia, di
giocondità, di
soavità... Ci si
stanca del cibo, ci si
stanca del bere, ci si
stanca degli
spettacoli, ci si
stanca di questo e di
quello; ma della
salute non ci si
stanca mai. Come
dunque quaggiù, in
questo morire della
carne, in questa
fragilità, in questo
fastidio per il peso
del corpo mai ci può
essere stanchezza
della salute, così
lassù mai ci sarà
stanchezza della
carità,
dell’immortalità,
dell’eternità (Disc.
229/B, 2).
|
Salmo 89 -
Potenza di Dio e
pochezza dell'uomo
|
Signore, tu sei stato per
noi un rifugio *
di
generazione in
generazione.
Prima
che nascessero i monti
e
la terra e il mondo
fossero generati,*
da
sempre e per sempre tu
sei, Dio.
Tu
fai ritornare l'uomo in
polvere*
e
dici: <<Ritornate,
figli dell'uomo>>.
Ai tuoi occhi, mille anni
sono
come il giorno di ieri
che è passato,
*
come un turno di veglia
nella notte.
Li annienti: li sommergi
nel sonno; *
sono
come l'erba che
germoglia al mattino:
al
mattino fiorisce,
germoglia,
*
alla
sera è falciata e
dissecca.
Perchè siamo distrutti
dalla tua ira, *
siamo
atterriti dal tuo furore.
Davanti a te poni le
nostre colpe, *
i
nostri peccati occulti
alla luce del tuo volto.
Tutti
i nostri giorni
svaniscono per la tua
ira,
*
finiamo
i nostri anni come
soffio.
Gli
anni della nostra vita
sono settanta, *
ottanta
per i più robusti,
ma
quasi tutti sono fatica,
dolore;
*
passano
presto e noi ci
dileguiamo.
Chi
conosce l'impeto della tua
ira, *
e
il tuo sdegno, con il
timore a te dovuto?
Insegnaci
a contare i nostri giorni
*
e
giungeremo alla sapienza
del cuore.
Volgiti,
Signore; fino a quando?
*
muoviti
a pietà dei tuoi servi.
Saziaci
al mattino con la tua
grazia:
*
esulteremo
e gioiremo per tutti i
nostri giorni.
Rendici
la gioia per i giorni di
afflizione, *
per
gli anni in cui abbiamo
visto la sventura.
Si
manifesti ai tuoi servi
la tua opera
*
e
la tua gloria ai loro
figli.
Sia
su di noi la bontà del
Signore, nostro Dio:
rafforza
per noi l'opera delle
nostre mani, *
l'opera
delle nostre mani
rafforza.
|
-
Tu sei
diventato Signore,
nostro rifugio di
generazione in
generazione.
In che maniera Dio è
diventato nostro
rifugio? Cominciando
ad essere per noi una
cosa che prima non
era, cioè un rifugio,
mentre, per quanto
riguarda lui
personalmente, egli
esisteva anche prima
di essere nostro
rifugio... Tu che
esisti da sempre, e
prima che noi fossimo
e prima che fosse il
mondo, ti sei fatto
nostro rifugio dal
momento in cui noi ci
siamo rivolti a te...
Ma finché siamo qui in
terra, noi viviamo in
mezzo a molte e gravi
tentazioni, e ci
sarebbe da temere che
per causa loro noi ci
allontaniamo da tale
rifugio... Poiché
senza il tuo aiuto,
mediante l'arbitrio
delle nostre volontà
non possiamo superare
le tentazioni della
nostra vita, dice: Convertitevi,
figli degli uomini.
Dà dunque ciò che hai
ordinato. Esaudisci la
preghiera del supplice
e aiuta la fede di chi
è volenteroso (Esp.
sul sal. 89, 3-4).
-
Siamo
ricolmi fin dal
mattino della tua
misericordia; e
abbiamo esultato e
ci siamo rallegrati
in tutti i nostri
giorni.
Quel giorno è il
giorno senza fine.
Sono un tutt'uno quei
giorni; per questo
saziano. Non cedono
infatti il posto a
quelli che vengono
dopo, là dove non c'è
nulla che ancora non
esista più per
essersene già andato.
Esistono tutti
insieme, perché tutti
sono un giorno solo
che sta fermo e non
passa. Questa è
l'eternità... Non
vengono meno quegli
anni e quei giorni nei
quali saremo anche noi
indefettibili, anzi,
esenti da logorio,
saremo ogni giorno
ristorati. Arda la
nostra anima dal
desiderio di quei
giorni; ne abbia una
sete ardente e
tormentosa, affinché
possiamo essere lassù
ricolmati, saziati
(Esp. sul sal. 89, 15)
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio eterno
i
giorni dell'uomo sono
come l'erba
che
germoglia e dissecca;
saziaci con la tua
grazia e
gioiremo nei giorni
terreni
nell'attesa del regno
eterno
che
da sempre hai preparato
per noi.
Amen.
|
Cantico Is.
42, 10-16 - Inno al
Signore vittorioso e
Salvatore
|
Cantate al Signore un
canto nuovo, *
lode
a lui fino all'estremità
della terrra;
e
lo celebri il mare con
quanto esso contiene,
*
le
isole con i loro
abitanti.
Esulti
con le sue città il
deserto,
*
esultino
i villaggi dove abitano
quelli di Kedar;
acclamino
gli abitanti di Sela,
*
dalla
cima dei monti alzino
grida.
Diano
gloria al Signore
*
e
il suo onore divulghino
nelle isole.
Il
Signore avanza come un
prode,
*
come
un guerriero eccita il
suo ardore:
grida,
lancia urla di guerra,
*
si
mostri forte contro i
suoi nemici.
Per
molto tempo, ho taciuto,
*
ho
fatto silenzio, mi sono
contenuto;
ora
griderò come una
partoriente,
*
mi
affannerò e sbufferò
insieme.
Renderò
aridi monti e colli,
*
farò
seccare tutta la loro
erba;
trasformerò
i fiumi in stagni
*
e
gli stagni farò
inaridire.
Farò
camminare i ciechi per vie
che non conoscono,
*
li
guiderò per sentieri
sconosciuti;
trasformerò
davanti a loro le
tenebre in luce,*
i
luoghi aspri in pianura.
|
-
Da
Dio non hai nulla da
temere. Egli è verace,
egli è onnipotente.
Dunque, rimarrà fedele
e non ti ingannerà.
Egli ha modo di
realizzare le
promesse. Perché
dunque temi di essere
ingannato? E’
necessario che tu non
tradisca te stesso,
che perseveri fino
alla fine, fino a
quando egli ti darà
ciò che ti ha promesso
(Esp. sul sal. 59, 8).
-
Comprendi che tu sei
creatura, mentre lui è
il Creatore; che tu
sei tenebre, mentre
lui è la luce... Se al
contrario tu, o anima,
dicessi che la tua
luce viene da te, non
faresti distinzione...
Confessa di essere
mutevole, mentre lui è
immutabile; confessa
di essere niente senza
di lui, mentre lui
senza di te è
perfetto, confessa di
aver bisogno di lui,
mentre lui non ha
bisogno di te... Se
Dio ti accetta in
olocausto, non è lui
che cresce, che
aumenta, che diventa
più ricco o più
benestante. Qualunque
cosa egli faccia di te
e in te, torna a tuo
vantaggio, non a
vantaggio di lui che
lo fa (Esp. sul sal.
65, 18)
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio nostro,
a
te appartiene tutta la
terra e ogni creatura;
ti
rendiamo grazie per
tutte le meraviglie
che
operi in noi con la tua
grazia.
Amen
|
Salmo 134 -
Lode a Dio protettore
del suo popolo
|
Lodate
il nome del Signore,
*
lodatelo,
servi del Signore,
Voi
che state nella casa del
Signore,*
negli
atri della casa del
nostro
Dio.
Lodate
il Signore: il Signore è
buono;
*
cantate
inni al suo nome perchè
è amabile.
Il Signore si è scelto
Giacobbe,
*
Israele come suo
possesso.
Io so che grande è il
Signore,
il nostro Dio sopra
tutti gli dèi.
Tutto ciò che vuole il
Signore lo compie
in cielo e sulla terra,
*
nei mari e in tutti
gli abissi.
Fa salire le nubi
dall'estremità della terra,
produce le folgori
per la pioggia,
*
dalle sue riserve
libera i venti.
Egli percosse i primogeniti
d'Egitto,
*
dagli uomini fino al
bestiame.
Mandò segni e prodigi in
mezzo a te, Egitto,
*
contro il faraone e
tutti i suoi ministri.
Colpì numerose nazioni
*
e uccise re potenti:
Seon, re degli Amorrèi, Og,
re di Basan,
*
e tutti i regni di
Cànaan.
Diede la loro terra in
eredità a Israele,
in eredità a Israele
suo popolo.
|
-
Una
dolcezza estremamente
grande e capace di
riempirci di gioia
deve arrecarci
l'esortazione che ci
rivolge il presente
salmo il quale dice: Lodate
il nome del
Signore...
Potrebbe esserci cosa
più giusta, più
conveniente, più
gradita?... Lodate
il nome del Signore;
lodate, servi, il
Signore. Essendo
servi, non fate nulla
di disdicevole quando
lodate il Signore; e
se foste rimasti
sempre ed
esclusivamente servi,
avreste dovuto lodare
lo stesso il Signore;
quanto più dovete
lodarlo ora che,
essendo servi, v'è
data la possibilità di
diventare figli? (Esp.
sul sal. 134, 1).
-
Lodate
il Signore... voi
che state nella casa
del Signore, negli
atri della casa del
nostro Dio.
Che dirò sul motivo
per cui dovete lodare?
Lodate, perché
buono è il Signore.
Brevemente, anzi con
una sola parola, è
motivata la lode che
dobbiamo tributare al
Signore Dio nostro: Buono
è il Signore.
Non buono come lo sono
le creature, da Dio
fatte sovranamente
buone: non solo buone
ma buone in maniera
superlativa. Egli creò
buoni, anzi ottimi, il
cielo, la terra, e
tutte le cose che vi
si trovano. Ora se
tutte queste creature
di Dio sono buone,
quanto più dovrà
esserlo il
Creatore?... Basta che
questo buono tu lo
intenda in maniera
assoluta: il Bene da
cui derivano gli altri
beni (Esp. sul sal.
134, 2. 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio,
autore di ogni vittoria
contro i nostri nemici,
benedici il popolo che
canta le tue lodi;
tutte le nazioni
riconoscano
che
tu sei Dio, il solo
grande e potente.
Amen.
|
Salmo 135 -
Ringraziamento a Dio
|
Lodate
il Signore perché è buono:
*
eterna è la sua
misericordia.
Lodate il Dio degli dèi:
*
eterna è la sua
misericordia.
Lodate il Signore
dei signori:
*
eterna è la sua
misericordia.
Egli solo ha compiuto
meraviglie:
*
eterna è la sua
misericordia.
Ha creato i cieli con
sapienza:
*
eterna è la sua
misericordia.
Ha stabilito la terra
sulle acque:
*
eterna è la sua
misericordia.
Ha fatto i grandi
luminari:
*
eterna è la sua
misericordia.
Il sole per regolare il
giorno:
*
eterna è la sua
misericordia.
la luna e le stelle per
regolare la notte:
*
eterna è la sua
misericordia.
Percosse
l'Egitto nei suoi
primogeniti:
*
eterna è la sua
misericordia.
Da
loro liberò Israele:
*
eterna è la sua
misericordia.
con
mano potente e braccio
teso:
*
eterna è la sua
misericordia.
Divise
il mar Rosso in due parti:
*
eterna è la sua
misericordia.
In
mezzo fece passare
Israele:
*
eterna è la sua
misericordia.
Travolse
il faraone e il suo
esercito nel mar Rosso:
*
eterna è la sua
misericordia.
Guidò
il suo popolo nel deserto:
*
eterna è la sua
misericordia.
Percosse grandi sovrani
*
eterna è la sua
misericordia.
uccise
re potenti:
*
eterna è la sua
misericordia.
Seon,
re degli Amorrei:
*
eterna è la sua
misericordia.
Og,
re di Basan:
*
eterna è la sua
misericordia.
Diede
in eredità il loro paese;
*
eterna è la sua
misericordia.
in
eredità a Israele suo
servo:
*
eterna è la sua
misericordia.
Nella
nostra umiliazione si è
ricordato di noi:
*
eterna è la sua
misericordia.
ci
ha liberati dai nostri
nemici:
*
eterna è la sua
misericordia.
Egli
dà il cibo ad ogni
vivente:
*
eterna è la sua
misericordia.
Lodate
il Dio del cielo:
perché eterna è la
sua misericordia.
|
-
Questo
salmo ha come
argomento la lode di
Dio e tutti i suoi
versi terminano con la
stessa conclusione. A
lode di Dio si dicono
molte cose, tuttavia
quel che si sottolinea
con maggiore
insistenza è la sua
misericordia. La
sua misericordia
dura in eterno...
Sarà la misericordia
che egli riverserà sui
santi e sugli eletti:
non nel senso che essi
saranno miseri in
eterno e quindi per
tutta l'eternità
avranno bisogno di
misericordia, ma nel
senso che la loro
stessa beatitudine è
un dono della
misericordia divina.
Tale misericordia egli
usa verso chi era
stato misero: lo
sottrae alla miseria e
gli fa cominciare la
vita beata (Esp. sul
sal. 135, 1).
-
Compito
della misericordia
divina è liberare
quelli che si trovano
nella miseria. Quanto
invece alla creazione
del cielo, della terra
e dei luminari, non
dobbiamo concepirla
tanto come un effetto
della sua misericordia
quanto piuttosto della
sua bontà, avendo
creato perfettamente
buone tutte le cose.
Egli creò tutte le
cose perché avessero
un'esistenza, mentre
compito specifico
della misericordia è
purificarci dai
peccati e liberarci
per l'eternità dalla
nostra miseria (Esp.
sul sal. 135, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
rendiamo grazie, Signore
per
gli innumerevoli
benefici della tua
misericordia:
conserva il nostro cuore
fedele alla tua legge
e
rendilo testimone del
tuo infinito amore
per
gli uomini.
Amen.
|
Cantico Ef.
1, 3-10 - Dio Salvatore
|
Benedetto sia Dio,
Padre
del Signore nostro Gesù
Cristo,
*
che ci ha benedetti
con
ogni benedizione
spirituale nei cieli, in
Cristo.
In lui ci ha scelti
*
prima
della creazione del mondo,
per
trovarci al suo cospetto,
*
santi e immacolati
nell'amore.
Ci ha predestinati
*
a
essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù
Cristo,
*
secondo il beneplacito del
suo volere
a lode e gloria della sua
grazia,
*
che ci ha dato nel
suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la
redenzione
mediante
il suo sangue,
*
la remissione dei
peccati
secondo la
ricchezza della sua
grazia.
Dio l'ha abbondantemente
riversata su di noi
con ogni sapienza e
intelligenza,
*
poiché egli ci ha
fatto conoscere
il
mistero del suo volere,
il disegnodi ricapitolare
in Cristo
tutte
le cose,
*
quelle del cielo
come
quelle della terra.
Nella sua benevolenza
lo
aveva
in lui prestabilito
*
per realizzarlo nella
pienezza dei tempi.
|
-
Dio
fatto uomo volle
morire e risorgere,
per dimostrare nella
carne dell’uomo quello
che anche per l’uomo
si realizzerebbe nel
futuro, e nondimeno,
ci si fidasse di Dio,
non dell’uomo... Gli
empi dicono ancora che
domani moriranno, ma
quando dicono tali
cose la verità li ha
trovati già morti. Voi
invece fratelli, figli
della risurrezione,
concittadini dei santi
angeli, eredi di Dio e
coeredi di Cristo,
guardatevi
dall’imitare quelli
che spirando muoiono
domani ed oggi sono
sepolti
nell’intemperanza...
Percorrete la via
stretta, ma sicura,
che conduce alla
pienezza della
Gerusalemme del cielo,
la nostra madre, che è
eterna;
indefettibilmente
sperate ciò che non
vedete, attendete
nella perseveranza ciò
che non avete ancora,
perché con assoluta
fiducia voi ritenete
Cristo come colui che
promette veracemente
(Disc. sul sal. 157,
6).
-
Dio
è per noi nel
predestinarci; Dio è
per noi nel chiamarci;
Dio è per noi nel
giustificarci; Dio è
per noi nel
glorificarci... Ci ha
predestinati prima che
esistessimo; ci ha
chiamati, poiché gli
avevamo voltato le
spalle; ci ha
giustificati, poiché
eravamo peccatori; ci
ha glorificati, poiché
eravamo mortali. Se
Dio è per noi, chi
sarà contro di noi?
Da Dio predestinati,
chiamati,
giustificati,
glorificati, chi vuol
trattarci da nemico,
se può, si prepari a
combattere contro
Dio... Chiunque abbia
intenzione di opporsi,
nuoce a se stesso
(Disc. 158, 1).
|
Salmo 100 -
Modo di vivere
rettamente
|
Amore e giustizia voglio
cantare, *
voglio cantare inni a te,
o Signore.
Agirò con saggezza nella
via dell'innocenza: *
quando a me verrai?
Camminerò con cuore
integro, *
dentro la mia casa.
Non
sopporterò davanti ai miei
occhi azioni malvage;
detesto chi fa il male, *
non
mi sarà vicino.
Lontano da me il cuore
perverso, *
Il
malvagio non lo voglio
conoscere.
Chi
calunnia in segreto il suo
prossimo *
io
lo farò perire;
chi ha occhi altezzosi e
cuore superbo *
non
lo potrò sopportare.
I
miei occhi sono rivolti ai
fedeli del paese
perché restino a me
vicino; *
chi
cammina per la via integra
sarà mio servitore.
Non
abiterà nella mia casa
chi
agisce con inganno, *
chi
dice menzogne non starà
alla mia presenza.
Sterminerò ogni mattino
tutti gli empi del paese,
*
per
estirpare dalla città del
Signore
quanti operano il male.
|
-
Compi
nella gioia le opere
del tuo Dio. Qual è la
via immacolata?
Camminavo
nell’innocenza del mio
cuore in mezzo alla
mia casa. Questa via
immacolata trae inizio
dall’innocenza e
all’innocenza
giunge... Chi è
l’innocente? Chi non
fa del male né a se
stesso né agli altri.
Difatti, anche facendo
del male a se stesso
si perde
l’innocenza... se
rovina il tempio di
Dio che è in lui, come
attendersi da un uomo
siffatto che usi
misericordia verso gli
altri e risparmi ogni
danno ai miseri? Uno
che è crudele contro
se stesso potrà mai
essere compassionevole
con gli altri? Tutta
la giustizia, insomma,
si riduce ad una
parola: innocenza
(Esp. sul sal. 100,
4).
-
Ci
sono nella città del
Signore degli
operatori d’iniquità,
e sembrerebbe che
almeno per adesso
vengano risparmiati.
Ma perché? Perché ora
è tempo di
misericordia. Verrà
poi il tempo del
giudizio... E che vuol
dire: Tempo di
misericordia? Che non
si è ancora
manifestato il
giudizio. Ora è notte:
ma si farà giorno e si
farà anche il
giudizio... Abbi
fiducia in Cristo e
cerca in lui la
luce del giorno. In
lui non potrai
supporre alcun male,
perché siamo
assolutamente sicuri
che egli non può
ingannarci e che ci
ama. Fra noi uomini
invece non siamo mai
del tutto sicuri,
almeno per ora. Dio
conosce l’amore che
abbiamo gli uni per
gli altri; ma noi,
anche se in realtà ci
vogliamo bene, chi
potrà controllare con
che mira lo facciamo
(Esp. sul sal. 100,
12)?
|
ORAZIONE SALMICA
Donaci, o Signore, un
cuore mite,
umile e misericordioso,
simile al tuo
per
amare e
comprendere coloro
che
vivono lontano da te
e
che vogliono tornare
alla tua casa;
la
tua pazienza nei nostri
confronti
ci
insegni ad essere
benevoli con tutti i
nostri fratelli.
Amen.
|
Cantico Dn.
3, 26.27.29.34-41 -
Preghiera di Azaria
nella fornace
|
Benedetto
sei tu, Signore Dio dei
nostri padri; *
degno
di lode e glorioso è il
tuo nome per sempre.
Tu
sei giusto *
in
tutto ciò che hai fatto.
Poiché
noi abbiamo
peccato,
abbiamo
agito da iniqui, *
allontanandoci
da te,
abbiamo
mancato in ogni modo.
Non
ci abbandonare fino in
fondo,
per
amore del tuo nome, *
non
rompere la tua alleanza;
non
ritirare da noi la tua
misericordia,
per
amore di Abramo tuo
amico, *
di
Isacco tuo servo,
d'Israele tuo santo,
ai
quali hai parlato,
promettendo
di moltiplicare la loro
stirpe
come
le stelle del cielo, *
come
la sabbia sulla spiaggia
del mare.
Ora
invece, Signore, *
noi
siamo diventati più
piccoli
di
qualunque altra nazione,
ora
siamo umiliati per tutta
la terra *
a
causa dei nostri
peccati.
Ora
non abbiamo più né
principe,
né
capo, né profeta, né
olocausto, *
né
sacrificio, né
oblazione, né incenso,
né
luogo per presentarti le
primizie *
e
trovar misericordia.
Potessimo
esser accolti con il
cuore contrito *
e
con lo spirito umiliato,
come
olocausti di montoni e
di tori, *
come
migliaia di grassi
agnelli.
Tale
sia oggi davanti a te il
nostro sacrificio *
e
ti sia gradito,
non
c'è delusione *
per
coloro che in te
confidano.
Ora
ti. seguiamo con tutto
il cuore, *
ti
temiamo e cerchiamo il
tuo volto.
|
-
Sia
che colpisca sia che
risani, egli è giusto
e presso di lui non
c’è ingiustizia. Non
per altro tutti i
santi, quando vennero
a trovarsi nella
prova, lodarono la sua
giustizia e poi
chiesero i suoi
doni... Non accusarono
Dio d’ingiustizia né
d’iniquità, né
d’insipienza. Prima,
anche sotto i suoi
flagelli, lo lodarono
e così lo
esperimentarono
pronto a nutrirli.
Nessuno lo ritenga
ingiusto quando avesse
a soffrire qualche
male; lodi piuttosto
la sua giustizia e
accusi la propria
colpevolezza (Esp. sul
sal. 144, 21).
-
In
qualunque angustia ti
troverai, confessalo,
invocalo, ed egli ti
libererà e ti darà la
vita... Forse che è
una tribolazione da
nulla la nostra vita?
Se non fosse una
tribolazione non
sarebbe nemmeno un
esilio; se invece è un
esilio, o ami poco la
patria ovvero sei
nella tribolazione...
E perché non ami? Ama
la vita futura e
vedrai come tutta la
vita presente è una
tribolazione. Sia pure
splendida per ogni
sorta di prosperità,
sia pure colma di
delizie fino a
traboccarne: finché
non sarà giunto quel
godimento certissimo
ed esente da ogni
tentazione che Dio ci
tiene in serbo per la
fine, la vita sarà
indubbiamente una
tribolazione (Esp. sul
sal. 137, 12).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, Padre
misericordioso,
guarda l’umiliazione in
cui giace il tuo popolo
a
causa dei suoi peccati;
abbi pietà delle colpe
e
il tuo perdono ci
ricopra d’innocenza
come
un manto.
Amen.
|
Salmo 143 -
La vittoria sui nemici è
dono di Dio
|
Benedetto il Signore, mia
roccia,
che addestra le mie mani
alla guerra, *
le
mie dita alla battaglia.
Mia grazia e mia
fortezza, *
mio rifugio e mia
liberazione,
mio scudo in cui confido,
*
colui che mi assoggetta i
popoli.
Signore, che cos'è un uomo
perché te ne curi? *
Un
figlio d'uomo perché te ne
dia pensiero?
L'uomo è come un soffio, *
I
suoi giorni come ombra che
passa.
Signore, piega il tuo
cielo e scendi, *
tocca i monti ed essi
fumeranno.
Le
tue folgori disperdano i
nemici, *
lancia frecce sconvolgili.
Stendi dall'alto la tua
mano,
scampami e salvami dalle
grandi acque, *
dalla mano degli
stranieri.
La
loro bocca dice menzogne *
e
alzando la destra giurano
il falso.
Mio Dio, ti canterò un
canto nuovo, *
suonerò per te sull'arpa a
dieci corde;
a
te, che dai vittoria al
tuo. consacrato, *
che
liberi Davide tuo servo.
|
-
Benedetto
il Signore mio Dio,
che addestra le mie
mani alla battaglia,
le
mie dita alla
guerra. E’ la
nostra voce, se siamo
del Corpo di Cristo.
Benediciamo il Signore
nostro Dio che
addestra le nostre
mani per la battaglia,
le nostre dita per la
guerra... La battaglia
è quella che ciascuno
ha da sostenere con se
stesso. In questa
guerra, chi è
vincitore sconfigge
con ciò stesso i
nemici invisibili.
Difatti, il diavolo e
i suoi angeli non
tentano se non
approfittando del
dominio che su di te
esercita ciò che è
carnale... E’ con
questi nemici che
lottiamo; son loro i
nemici che battiamo...
Sei un essere diviso
contro te stesso, a
causa del peccato.
Porti una natura
inficiata dalla
concupiscenza e
innestata con la
morte. Hai in te
stesso di che
combattere, hai in te
il nemico da
debellare. Ma hai
anche chi invocare,
hai chi ti aiuterà nel
combattimento, e ti
coronerà dopo la
vittoria. E’ colui
che, quando non
esistevi, ti ha
chiamato all’esistenza
(Esp. sul sal. 143, 3.
5).
-
Signore,
che cosa è l’uomo
perché ti sia fatto
a lui conoscere, o
il figlio dell’uomo
perché tu ne tenga
conto?
Lo stimi, lo valuti e
lo calcoli tanto e
tanto; lo collochi in
un certo qual ordine e
ben conosci le cose al
di sotto o al di sopra
delle quali lo
collochi... Ebbene,
quale stima non ha
avuto Dio dell’uomo se
per lui ha disposto
che versasse il sangue
il suo Unigenito? ...
Lo consideri veramente
molto, molto lo stimi,
e ci lasci comprendere
che esso è qualcosa di
veramente prezioso
(Esp. sul sal. 143,
10).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio della
nostra lode,
cantiamo a te il cantico
nuovo,
il
cantico dell’amore,
della riconoscenza
per
tutti i doni che ci hai
elargito
nel
Figlio tuo Gesù.
Amen.
|
Salmo 136 -
Israele geme nella
prigionia, il cristiano
piange nel mondo:
entrambi desiderano la
propria Gerusalemme
|
Sui
fiumi di Babilonia, là
sedevamo piangendo *
al
ricordo di Sion.
Ai
salici di quella terra *
appendemmo
le nostre cetre.
Là
ci chiedevano parole di
canto *
coloro
che ci avevano
deportato,
canzoni
di gioia ai nostri
oppressori: *
“Cantateci
i canti di Sion! ”.
Come
cantare i canti del
Signore *
in
terra straniera?
Se
ti dimentico,
Gerusalemme, *
si
paralizzi la mia destra.
Mi
si attacchi la lingua al
palato,
se
lascio cadere il tuo
ricordo, *
se
non metto Gerusalemme
al
di sopra di ogni mia
gioia.
|
-
Là,
sopra i fiumi di
Babilonia sedemmo
piangendo al ricordo
di Sion...
Ci sono cittadini
della santa
Gerusalemme che si
sentono in cattività
e, guardando alle
aspirazioni umane e
alle molteplici voglie
celate nel cuore
dell’uomo, le trovano
dispersive e capaci di
attrarre e sospingere
fin dentro il mare.
Vedendo questo, non si
cacciano nella
corrente dei fiumi di
Babilonia, ma si
seggono sopra i fiumi
di Babilonia e sopra
questi fiumi piangono
la sorte di chi si
lascia trasportare
dalla corrente o anche
la loro propria sorte,
di gente, cioè,
costretta a vivere in
Babilonia... O santa
Sion, dove tutto è
stabile e nulla
fluisce! chi mai ci ha
precipitati in quei
fiumi? per qual motivo
abbandonammo il tuo
artefice e rinunziammo
alla comunione con te?
Ecco, ora ci troviamo
immersi in cose labili
e transitorie e alla
corrente del fiume che
lo rapisce c’è sì e no
qualcuno che riesce a
sottrarsi: quei pochi
che sanno aggrapparsi
al legno (Esp. sul
sal. 136,2. 4).
-
Il
cantico di Gerusalemme
è il nostro
linguaggio. Ogni
cantico d’amore per il
mondo è un linguaggio
straniero, è una
lingua barbara da noi
imparata durante la
prigionia. Quindi uno
che dimentica
Gerusalemme è muto
dinanzi a Dio... Se
non avrò posto
Gerusalemme al di
sopra di ogni mia
gioia. Ecco
dov’è la nostra
suprema letizia: là
dove godremo Dio, dove
con ogni sicurezza
vivremo nella più
intima fraternità e
nella compagnia dei
nostri veri
concittadini. Nulla
all’infuori del bene,
ci darà gioia. Ogni
necessità sarà
scomparsa e inizierà
la perfetta
beatitudine (Esp. sul
sal. 136, 17).
|
ORAZIONE SALMICA
Padre, noi andiamo
pellegrinando
verso la Gerusalemme,
nostra patria e nostra
madre e verso di te,
che
sei la sua stabile
gioia e suo bene
ineffabile.
Raccoglici nella pace di
questa madre
amabilissima dove
risiedono le primizie
del nostro spirito.
Amen.
|
Salmo 137 -
Ringraziamento per i
beni ricevuti da Dio
|
Ti
rendo grazie, Signore,
con tutto il cuore: *
hai
ascoltato le parole
della mia bocca.
A
te voglio cantare
davanti agli angeli, *
mi
prostro verso il tuo
tempio santo.
Rendo
grazie al tuo nome *
per
la tua fedeltà e la tua
misericordia:
hai
reso la tua promessa *
più
grande di ogni fama.
Nel
giorno in cui t'ho
invocato, mi hai
risposto, *
hai
accresciuto in me la
forza.
Ti
loderanno, Signore,
tutti i re della terra *
quando
udranno le parole della
tua bocca.
Canteranno
le vie del Signore, *
perché
grande è la gloria del
Signore;
eccelso
è il Signore e guarda
verso l'umile, *
ma
al superbo volge lo
sguardo da lontano.
Se
cammino in mezzo alla
sventura, *
tu
mi ridoni vita;
contro
l'ira dei miei nemici
stendi la mano *
e
la tua destra mi salva.
Il
Signore completerà per
me l'opera sua. *
Signore,
la tua bontà dura per
sempre:
non
abbandonare *
l'opera
delle tue mani.
|
-
Confesserò
a te, Signore, con
tutto
il mio cuore...
Nelle Scritture la
confessione con la
quale confessiamo
qualcosa a Dio può
intendersi in due
sensi: confessione dei
peccati o confessione
intesa come lode... Hai
ascoltato le parole
della mia bocca...
Qual è questa mia
bocca se non quella
del mio cuore? E’ là
che noi abbiamo una
voce che Dio ascolta,
mentre rimane del
tutto impercettibile
ad ogni orecchio
umano... Nel nostro
intimo c’è
dunque una bocca dove
o attraverso cui
preghiamo. E se noi
abbiamo preparato un
ospizio o una dimora a
Dio, là noi parliamo,
là veniamo esauditi
(Esp. sul sal. 137, 2.
3).
-
Non
voglio vantarmi delle
mie opere... non
intendo elogiare le
opere di queste mie
mani. Temo infatti
che, se le guarderai,
vi troverai più
peccati che meriti.
Questo solo ti chiedo,
questo ti dico, questo
intendo ottenere...
Vedi in me l’opera
tua, non la mia. Se
infatti guarderai alle
opere compiute da me,
dovrai condannarmi; se
guarderai all’opera
tua, mi coronerai.
Poiché, anche le mie
opere buone, se e
quante ce ne sono, mi
sono derivate da te e
quindi sono più tue
che mie (Esp.
sul sal. 137, 18).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, dinanzi agli
angeli canto per te,
e
il mio salterio è la mia
gioia!
La
fiamma del tuo amore
bruci
tutt’intero il mio
cuore; nulla in me resti
per me,
ma
tutto bruci in te e
tutto in te arda;
tutto sia preso dal tuo
amore
come
fiamme sprigionatesi da
te.
Amen
|
Cantico Ap.
4,11; 5,9.10.12 -
Inno dei salvati
|
Tu
sei degno, o Signore e
Dio nostro,
di
ricevere la gloria, *
l'onore e la potenza,
perché tu hai creato
tutte le cose,
per
la tua volontà furono
create, *
per
il tuo volere
sussistono.
Tu
sei degno, o Signore, di
prendere il libro *
e
di aprirne i sigilli,
perché sei stato
immolato
e
hai riscattato per Dio
con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù,
lingua, popolo e nazione
e
li hai costituiti per il
nostro Dio
un
regno di sacerdoti *
e
regneranno sopra la
terra.
L'Agnello che fu
immolato è degno di
potenza,
ricchezza, sapienza e
forza, *
onore, gloria e
benedizione.
|
-
Cristo è
asceso al cielo, come
sappiamo, con il suo
corpo nel quale è
stato crocifisso, e
siede alla destra del
Padre: e di là noi
aspettiamo che venga
per giudicare i vivi e
i morti... Se vuoi
essere il suo santo
trono, non credere di
non poterlo essere;
prepara per lui un
posto nel tuo cuore;
egli viene, e
volentieri vi si
stabilisce. Egli è
certamente la virtù di
Dio e la sapienza di
Dio... Se l’anima
del giusto è il
trono della sapienza,
sia la tua anima
giusta e sarà il
regale trono della
sapienza (Esp. sul
sal. 46, 10).
-
Cristo,
discendente dalla
stirpe di Davide
secondo la carne, è
anche Dio sopra
ogni cosa benedetto
nei secoli, egli
è il nostro re e il
nostro Dio; nostro re,
in quanto è nato
secondo la carne dalla
tribù di Giuda,
Cristo, Signore e
Salvatore; nostro
Dio... prima del cielo
e della terra, colui
per cui mezzo tutte le
cose sono state fatte,
sia quelle spirituali,
come quelle corporali
(Esp. sul sal. 75, 1).
|
Salmo 107 -
Invocazione dell’aiuto
divino nell’ora
presente.
|
Saldo è il mio cuore, Dio,
saldo è il mio cuore: *
voglio cantare inni, anima
mia.
Svegliatevi, arpa e cetra,
*
voglio svegliare l'aurora.
Ti
loderò tra i popoli,
Signore, *
a
te canterò inni tra le
genti,
perché la tua bontà è
grande fino ai cieli *
e
la tua verità fino alle
nubi.
Innàlzati, Dio, sopra i
cieli, *
su
tutta la terra la tua
gloria.
Perché siano liberati i
tuoi amici, *
salvaci con la tua destra
e ascoltaci.
Dio ha parlato nel suo
santuario:
“Esulterò, voglio dividere
Sichem *
e
misurare la valle di
Succot;
mio è Gàlaad, mio
Manasse,
Efraim è l'elmo del mio
capo, *
Giuda il mio scettro.
Moab è il catino per
lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei
sandali, *
sulla Filistea canterò
vittoria”.
Chi mi guiderà alla città
fortificata, *
chi mi condurrà fino
all'Idumea?
Non forse tu, Dio, che ci
hai respinti *
e
più non esci, Dio, con i
nostri eserciti?
Contro il nemico portaci
soccorso, *
poiché vana è la salvezza
dell'uomo.
Con Dio noi faremo cose
grandi *
ed
egli annienterà chi ci
opprime
|
Cf.
commento al sal. 56 del
Giovedì della I sett.
del salterio
|
Cantico Is.
61, 10- 62,5 - Giubilo
del profeta per la nuova
Gerusalemme
|
Io
gioisco pienamente nel
Signore, *
la
mia anima esulta nel mio
Dio,
perché mi ha rivestito
delle vesti di salvezza, *
mi
ha avvolto con il manto
della giustizia,
come uno sposo che si
cinge il diadema *
e
come una sposa che si
adorna di gioielli.
Poiché come la terra
produce la vegetazione
e
come un giardino fa
germogliare i semi, *
così il Signore Dio farà
germogliare la giustizia
e
la lode davanti a tutti i
popoli.
Per amore di Sion non mi
terrò in silenzio, *
per amore di Gerusalemme
non mi darò pace,
finché non sorga come
stella la sua giustizia *
e
la sua salvezza non
risplenda come lampada.
Allora i popoli vedranno
la tua giustizia, *
tutti i re la tua gloria;
ti
si chiamerà con un nome
nuovo *
che la bocca del Signore
avrà indicato.
Sarai una magnifica corona
nella mano del Signore, *
un
diadema regale nella palma
del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più
“Abbandonata”, *
né
la tua terra sarà più
detta “Devastata”,
ma
tu sarai chiamata “Mio
compiacimento” *
e
la tua terra, “Sposata”,
perché si compiacerà di te
il Signore *
e
la tua terra avrà uno
sposo.
come un giovane sposa una
vergine, *
così ti sposerà il tuo
creatore;
come gioisce lo sposo per
la sposa, *
così per te gioirà il tuo
Dio.
|
-
Comprendi
come la Chiesa sia
serva di Cristo;
questa serva
però ha conseguito una
grande dignità presso
Dio: è diventata
sposa. Prima però di
giungere a quegli
amplessi spirituali
dove senza apprensione
di sorta potrà godersi
colui che ha amato e
verso il quale ha
sospirato in questo
lungo pellegrinaggio,
è soltanto fidanzata,
per quanto già in
possesso di quel pegno
prezioso che è il
sangue dello sposo per
il quale sospira pur
nella sua sicurezza...
Quanto invece a
Cristo, siccome non
c’è nessuno che gli
debba essere
preferito, la sua
sposa lo ami pure
senza trepidazione. Lo
ami anche prima di
unirsi a lui e sospiri
a lui anche quando ne
è lontana, nella sua
lunga peregrinazione
terrena. Solo Cristo
la sposerà... Chi
infatti potrebbe
pretendere di sposarla
dando il sangue per
colei che desidera
sposare?... Egli morì
tranquillo per la sua
sposa, sapendo che
l’avrebbe fatta sua
dopo la risurrezione
(Esp. sul sal. 122,5).
-
La Chiesa
è tratta dal genere
umano, affinché il
Capo della Chiesa sia
la carne stessa unita
al Verbo, e gli altri
credenti siano le
membra di quel Capo.
Vuoi vedere infatti
chi verrà alle nozze?
In principio era il
Verbo, e il Verbo
era presso Dio e il
Verbo era
Dio. Si rallegri
la sposa amata da Dio.
Quando amata? Quando
era ancora deforme...
Deforme è amata,
affinché non resti
deforme. Non è
amata perché deforme,
in quanto non è la
deformità che è amata;
se fosse amata,
verrebbe conservata;
ha eliminata la
deformità e ha creato
la bellezza (Esp. sul
sal. 44, 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo,
Sposo della tua Chiesa
a
lei ti sei unito non
amando la sua deformità
ma
la bellezza che tu
stesso hai creato;
purifica il suo peccato
e
rendila luce per tutte
le genti.
Amen.
|
Salmo 145 -
La beatificante fiducia
in Dio
|
Loda il Signore, anima
mia:
loderò il Signore per
tutta la mia vita, *
finché vivo canterò inni
al mio Dio.
Non confidate nei potenti,
*
in
un uomo che non può
salvare.
Esala lo spirito e ritorna
alla terra;
in
quel giorno svaniscono
tutti i suoi disegni.
Beato chi ha per aiuto il
Dio di Giacobbe, *
chi spera nel Signore suo
Dio,
creatore del cielo e della
terra, *
del mare e di quanto
contiene.
Egli è fedele per
sempre,
rende giustizia agli
oppressi, *
dà
il pane agli affamati.
Il
Signore libera i
prigionieri, *
il
Signore ridona la vista ai
ciechi,
il
Signore rialza chi è
caduto, *
il
Signore ama i giusti,
il
Signore protegge lo
straniero,
egli sostiene l'orfano e
la vedova, *
ma
sconvolge le vie degli
empi.
Il
Signore regna per sempre,
*
Il
tuo Dio, o Sion, per ogni
generazione.
|
-
Ecco
l’anima dotata di una
forza che, per così
dire, la solleva a Dio
e la pone in
condizione di lodarlo.
Le si dice, infatti: Loda,
anima mia, il
Signore...
Quando tu lodi Dio,
anche senza spiegare
ciò che vuoi, il tuo
pensiero si dilata
verso le realtà
interiori, e l’esserti
così dilatato ti rende
più capace di
accogliere colui che
lodi... L’uomo nella
sua totalità è questo:
spirito e carne. Non
sarà quindi la stessa
anima che si rivolge a
se stessa, si dà per
così dire un comando e
si esorta e
sollecita?... L’anima
richiama se stessa a
volgersi dall’esterno
all’interno, dalle
cose inferiori a
quelle superiori, e
dice: Loda, anima
mia il Signore.
Da qualunque parte ti
volgi coi sensi del
corpo, ti si parano
innanzi cielo e
terra... Tu queste
cose, sparse ovunque
nel creato, le ami e
le elogi; ma come non
lodare l’autore di
queste cose che lodi
(Esp. sul sal. 145,
2.4.5).
-
Quanto
ti serve per
sostenerti quaggiù
aspettalo da lui. Non
ci abbandoni mai la
speranza finché stiamo
nel presente esilio e
nella prova, finché ci
tocca affrontare
l’insidiosa malvagità
del nemico, finché ci
rumoreggiano
tutt’all’intorno le
tentazioni del mondo,
finché ci troviamo da
ogni parte oppressi
dalle fatiche e dalle
ambasce... Avvicinati,
comincia a desiderare,
comincia a ricercare e
a riconoscere il tuo
Creatore. Egli non
abbandonerà la sua
creatura, a meno che
non sia la creatura
stessa ad
abbandonarlo... La
salvezza è nell’unico
Figlio dell’uomo, e in
lui non c’è (la
salvezza) per il
fatto che è
figlio dell’uomo, ma
Figlio di Dio, non per
quel che ha preso di
tuo ma per quel che di
se stesso ha
conservato (Esp. sul
sal. 145, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio del mio
giubilo,
ti
benedirò ogni giorno
della mia vita;
rendila una lode
perfetta
e
senza fine al tuo amore.
Amen.
|
Salmo 138 -
Meditazione sulla
onnipotenza e
onniscienza di Dio
|
Signore, tu mi scruti e mi
conosci, *
tu
sai quando seggo e quando
mi alzo.
Penetri da lontano i miei
pensieri, *
mi
scruti quando cammino e
quando riposo.
Ti
sono note tutte le mie
vie;
la
mia parola non è ancora
sulla lingua *
e
tu, Signore, già la
conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi
circondi *
e
poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua
saggezza, *
troppo alta, e io non la
comprendo.
Dove andare lontano dal
tuo spirito, *
dove fuggire dalla tua
presenza?
Se
salgo in cielo, là tu sei,
*
se
scendo negli inferi,
eccoti.
Se
prendo le ali dell'aurora
*
per abitare all'estremità
del mare,
anche là mi guida la tua
mano *
e
mi afferra la tua destra.
Se
dico: “Almeno l'oscurità
mi copra *
e
intorno a me sia la
notte”;
nemmeno le tenebre per te
sono oscure,
e
la notte è chiara come il
giorno; *
per te le tenebre sono
come luce.
Sei tu che hai creato le
mie viscere *
e
mi hai tessuto nel seno di
mia madre.
Ti
lodo, perché mi hai fatto
come un prodigio;
sono stupende le tue
opere, *
tu
mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le
mie ossa
quando venivo formato nel
segreto, *
intessuto nelle profondità
della terra.
Ancora informe mi hanno
visto i tuoi occhi *
e
tutto era scritto nel tuo
libro;
i miei giorni erano
fissati, *
quando ancora non ne
esisteva uno.
Quanto profondi per me i
tuoi pensieri, *
quanto grande il loro
numero, o Dio!
Se
li conto sono più della
sabbia, *
se
li credo finiti, con te
sono ancora.
Scrutami, Dio, e conosci
il mio cuore, *
provami e conosci i miei
pensieri:
vedi se percorro una via
di menzogna *
e
guidami sulla via della
vita.
|
-
Tu
mi hai conosciuto
quando siedo
e quando sorgo.
Che cosa è nel nostro
contesto il sedersi e
il sorgere? Chi si
mette seduto si
umilia. Così il
Signore si assise
nella passione, si
alzò nella
risurrezione. Dice: Tu
hai conosciuto
questo, cioè tu l’hai
voluto, l’hai
approvato: è accaduto
in conformità col tuo
volere. Che se vorrai
intendere la voce del
Capo come applicata al
corpo, diciamo anche
noi: Tu mi hai
conosciuto quando
siedo e quando
sorgo. L’uomo si
mette seduto quando si
umilia nella
penitenza; sorge
quando, rimessi i
peccati, si solleva
alla speranza della
vita eterna... Non
tentate di elevarvi se
prima non vi siete
umiliati. Ci sono
infatti molti che
vogliono sollevarsi
prima di essere posti
a sedere; vogliono
apparire giusti, prima
di confessare che sono
peccatori (Esp. sul
sal. 138, 4).
-
Tu
hai preveduto tutte
le mie vie.
Non dice: Tu hai
veduto, ma: Tu hai
preveduto. Tu le hai
previste prima che io
le percorressi, prima
che ci camminassi; e
hai permesso che io mi
inoltrassi fra gli
stenti per quelle mie
vie, suggerendomi
insieme, però, che, se
mi fosse piaciuto
essere esente da
fatica, tornassi a
percorrere le tue
vie... Percorrendo la
mia via io mi sono
allontanato da te; ti
ho abbandonato, mentre
sarebbe stata mia
felicità restare con
te. Per fortuna però
ho avvertito quale
sventura sia stata la
mia lontananza da te.
Se infatti mi fossi
trovato bene senza di
te, forse avrei
ricusato di tornare a
te (Esp. sul sal. 138,
6).
|
ORAZIONE SALMICA
Tu,
Signore, mi possiedi
interiormente,
non
occupi soltanto il
cuore
ma
anche i reni, anche il
gusto.
Tu
occupi i miei reni,
tu
rendi piacevole il
raggio di luce
che
mi illumina di
notte, ed io non
riesco a provare
piacere diverso da
quello
che
proviene dalla tua
sapienza.
Amen.
|
Cantico
Col. 1,3.12-20 - Cristo
e la Chiesa
|
Ringraziamo con gioia Dio,
*
Padre del Signore nostro
Gesù Cristo,
perché ci ha messi in
grado di partecipare *
alla sorte dei santi nella
luce,
ci
ha liberati dal potere
delle tenebre, *
ci
ha trasferiti nel regno
del suo Figlio diletto,
per opera del quale
abbiamo la redenzione, *
la
remissione dei peccati.
Cristo è immagine del Dio
invisibile, *
generato prima di ogni
creatura;
è
prima di tutte le cose *
e
tutte in lui sussistono.
Tutte le cose sono state
create per mezzo di lui *
e
in vista di lui:
quelle nei cieli e quelle
sulla terra, *
quelle visibili e quelle
invisibili.
Egli è il capo del corpo,
che è la Chiesa; *
è
il principio di tutto,
il
primogenito di coloro che
risuscitano dai morti, *
per ottenere il primato su
tutte le cose.
Piacque a Dio di far
abitare in lui ogni
pienezza, *
per mezzo di lui
riconciliare a sé tutte le
cose,
rappacificare con il
sangue della sua croce, *
gli
esseri della terra e
quelli del cielo.
|
-
Il
Figlio è lo splendore
del Padre. Della
Sapienza del Padre,
quale è il Figlio, è
stato detto: Splendore
della luce eterna...
Lo Splendore è
generato dalla luce e
nondimeno lo splendore
è coeterno a chi lo
genera, sempre la
luce, sempre il suo
splendore... Sia
concesso a Dio il
generare eterno...
Parliamo di Dio.
Riconosciamo il Figlio
coeterno al Padre e
crediamo (Disc. 118,
2).
-
Cammina
attraverso l’umiltà
per giungere
all’eternità. Cristo
Dio è la patria dove
siamo diretti; Cristo
uomo è la via per la
quale procediamo.
Andiamo a lui, andiamo
attraverso lui; perché
temiamo di
allontanarci dalla
meta?... Lo stesso che
Dio egli uomo, lo
stesso che uomo
egli Dio. Dio
perché Verbo; uomo
perché il Verbo si
fece carne (Disc. 123,
3).
|
Sal. 142 -
Implorazione del
soccorso divino
|
Signore ascolta la mia
preghiera,
porgi l'orecchio alla mia
supplica,
tu
che sei fedele, *
e
per la tua giustizia
rispondimi.
Non chiamare in giudizio
il tuo servo: *
nessun vivente davanti a
te è giusto.
Il
nemico mi perseguita, *
calpesta a terra la mia
vita,
mi
ha relegato nelle tenebre
*
come i morti da gran
tempo.
In
me languisce il mio
spirito, *
si
agghiaccia il mio cuore.
Ricordo i giorni antichi,
ripenso a tutte le tue
opere, *
medito sui tuoi prodigi.
A
te protendo le mie mani, *
sono davanti a te come
terra riarsa.
Rispondimi presto,
Signore, *
viene meno il mio spirito.
Non nascondermi il tuo
volto, *
perché non sia come chi
scende nella fossa.
Al
mattino fammi sentire la
tua grazia, *
poiché in te confido.
Fammi conoscere la strada
da percorrere, *
perché a te si innalza
l'anima mia.
Salvami dai miei nemici,
Signore, *
a
te mi affido.
Insegnami a compiere il
tuo volere,
perché sei tu il mio Dio.
*
Il
tuo spirito buono mi guidi
in terra piana.
Per il tuo nome, Signore,
fammi vivere, *
liberami dall'angoscia,
per la tua giustizia.
|
-
Molto
opportunamente parla
questo umile fra le
membra di Cristo, che
dal Capo ha imparato
ad essere mite ed
umile di cuore... Non
entrare, o Signore
mio Dio, in giudizio
con me. Per
quanto infatti io mi
senta giusto, se tu
dal tuo profondo tiri
fuori la norma per
misurarmi e mi ci
confronti, senz’altro
risulterò deforme...
Sebbene tu mi chiami
amico io mi professo
tuo servo; ho bisogno
di compassione, torno
dopo essermi dato alla
fuga, cerco la pace;
non son degno di
essere chiamato tuo
figlio (Esp. sul sal.
142, 6).
-
Ho
meditato su tutte le
tue opere. Tu infatti
hai creato buone tutte
le cose e nulla
avrebbe l’esistenza se
non l’avesse ricevuta
da te. Contemplo lo
spettacolo del mondo
da te creato:
guardando l’opera ne
ricerco l’artefice;
guardando le varie
creature dell’universo
ne ricerco il
creatore. Perché
questo? Che senso ha
tutto questo, se non
far capire all’uomo
che, quanto ha in sé
di buono, è stato
creato da lui?...
Quindi, in tutte le
opere di Dio e nella
contemplazione di tali
opere inserisce il
richiamo alla grazia
di Dio, inculca la
grazia, si
gloria per aver
trovato la grazia:
quella grazia per la
quale siamo stati
salvati gratuitamente
(Esp. sul sal. 142,
10).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Signore, fammi conoscere
la via
che
devo percorrere,
poiché a te elevo
l’anima mia.
Presso di te c’è la
fonte della vita
e
io ho elevato a te la
mia anima,
come
chi avvicina la brocca
alla fonte.
Riempimi, Signore!
Amen.
|
Cantico Is.
66, 10-14° - Nella città
di Dio consolazione
gioia
|
Rallegratevi con
Gerusalemme, *
esultate per essa quanti
l'amate.
Sfavillate di gioia con
essa *
voi tutti che avete
partecipato al suo lutto.
Così succhierete al suo
petto
e
vi sazierete delle sue
consolazioni; *
succhierete con delizia
all'abbondanza del suo
seno.
Poiché così dice il
Signore:
“Ecco io farò scorrere
verso di essa,
la
prosperità come un fiume;
*
come un torrente in piena
la ricchezza dei popoli;
i
suoi bimbi saranno portati
in braccio, *
sulle ginocchia saranno
accarezzati.
Come una madre consola un
figlio,
così io vi darò
consolazione; *
in
Gerusalemme sarete
consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il
vostro cuore, *
le
vostre ossa saranno
rigogliose
come
erba fresca”.
|
-
Sion
è la Chiesa, la quale
è anche quella
Gerusalemme verso la
cui pace corriamo, che
non negli angeli ma in
noi uomini è
pellegrina, mentre
nella sua parte più
nobile attende il
ritorno dei lontani.
Da questa Gerusalemme
ci sono venute delle
lettere che noi
leggiamo ogni giorno.
Ecco la città di Sion
che Dio ha prescelta
(Esp. sul sal. 131,
21).
-
Gerusalemme è la città
celeste verso la quale
sospiriamo finché ne
siamo esuli e dove ci
allieteremo al termine
del nostro
pellegrinaggio. Verso
questa città ascende
ogni uomo che
progredisce; da lei si
allontana e cade
chiunque smette di
progredire... Sali
amando Dio, precipiti
amando il mondo (Esp.
sul sal. 126, 1).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Signore, la Chiesa, tuo
mistico Corpo
ti
rende grazie per tutti i
tuoi doni
e
i suoi figli innalzano a
te, col cuore e con le
labbra,
la
lode gioiosa e grata.
Amen.
|
Sal. 146 -
La potenza, la bontà e
la carità del Signore
|
Lodate il Signore
è
bello cantare al nostro
Dio, *
dolce è lodarlo come a lui
conviene.
Il
Signore ricostruisce
Gerusalemme, *
raduna i dispersi
d'Israele.
Risana i cuori affranti *
e
fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle
stelle *
e
chiama ciascuna per nome.
Grande è il Signore,
onnipotente, *
la
sua sapienza non ha
confini.
Il
Signore sostiene gli
umili, *
ma
abbassa fino a terra gli
empi.
Cantate al Signore un
canto di grazie, *
intonate sulla cetra inni
al nostro Dio.
Egli copre il cielo di
nubi,
prepara la pioggia per la
terra, *
fa
germogliare l'erba sui
monti.
Provvede il cibo al
bestiame, *
ai
piccoli del corvo che
gridano a lui.
Non fa conto del vigore
del cavallo, *
non apprezza l'agile corsa
dell'uomo.
Il
Signore si compiace di chi
lo teme, *
di
chi spera nella sua
grazia.
|
-
Il
salmo è di per sé una
lode al Signore. Dice
dunque così: Lodate
il Signore,
perché è buona cosa
lodare il
Signore. Non
siamo troppo
sbrigativi nel lodare
il Signore. Si
recita qualcosa
e subito finito; si fa
qualcosa e subito si
interrompe; lodiamo e
poi taciamo; cantiamo
e presto smettiamo. Ci
mettiamo a fare
qualcosa che era
rimasta indietro:
ebbene, forse che
quando ci si
presentano occupazioni
diverse, dovrà cessare
la lode di Dio? Certo
no. Se la tua lingua
lo loda per un po’ di
tempo, la tua vita lo
lodi ininterrottamente
(Esp. sul sal. 146,
1).
-
Quanto
sarà gradita a Dio la
nostra lode? Quando lo
si loda mediante la
vita buona. Ascolta
come allora la nostra
lode gli è gradita. In
un altro passo è
detto: Non è bella
la lode in bocca
al peccatore. Se
dunque la lode che
esce dalla bocca del
peccatore non è bella,
non è nemmeno
gradevole. Si gradisce
infatti ciò che è
bello. Vuoi pertanto
che la tua lode sia
gradita a Dio? Non
turbare il tuo canto
buono con lo strepito
dei cattivi costumi...
Voi che intendete
lodare Dio vivete
bene. La lode degli
empi offende Dio: il
quale bada più a come
si vive che a non cosa
gli si canta (Esp. sul
sal. 146, 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
sia gradita la nostra
voce, Signore;
tu
ci hai dato la
possibilità
di
lodarti e noi ti
rendiamo grazie
innalzando a te
l’espressione del nostro
amore.
Amen.
|
Sal. 143 -
La vittoria sui nemici è
dono di Dio
|
Benedetto il Signore, mia
roccia,
che addestra le mie mani
alla guerra, *
le
mie dita alla battaglia.
Mia grazia e mia fortezza,
*
mio rifugio e mia
liberazione,
mio scudo in cui confido,
*
colui che mi assoggetta i
popoli.
Signore che cos'è un uomo
perché te ne curi? *
Un
figlio d'uomo perché te ne
dia pensiero?
L'uomo è come un soffio, *
I
suoi giorni come ombra che
passa.
Signore, piega il tuo
cielo e scendi, *
tocca i monti ed essi
fumeranno.
Le
tue folgori disperdano i
nemici, *
lancia frecce,
sconvolgili.
Stendi dall'alto la tua
mano,
scampami e salvami dalle
grandi acque, *
dalla mano degli
stranieri.
La
loro bocca dice menzogne *
e
alzando la destra giurano
il falso.
Mio Dio, ti canterò un
canto nuovo, *
suonerò per te sull'arpa a
dieci corde;
a
te, che dai vittoria al
tuo consacrato, *
che liberi Davide tuo
servo.
Salvami dalla spada
iniqua, *
liberami dalla mano degli
stranieri;
la
loro bocca dice menzogne *
e
la loro destra giura
il falso.
I
nostri figli siano come
piante *
cresciute nella loro
giovinezza;
le
nostre figlie come colonne
d'angolo *
nella costruzione del
tempio.
I
nostri granai siano pieni,
*
trabocchino di frutti
d'ogni specie;
siano migliaia i nostri
greggi,
a
miriadi nelle nostre
campagne; *
siano carichi i nostri
buoi.
Nessuna breccia, nessuna
incursione, *
nessun gemito nelle nostre
piazze.
Beato il popolo che
possiede questi beni: *
beato
il popolo il cui Dio è il
Signore.
|
-
Benedetto il Signore
mio Dio, che
addestra le mie mani
alla battaglia, le
mie dita alla
guerra. E’ la
nostra voce, se siamo
del Corpo di Cristo.
Benediciamo il Signore
nostro Dio che
addestra le nostre
mani per la battaglia,
le nostre dita per la
guerra... La battaglia
è quella che ciascuno
ha da sostenere con se
stesso. In questa
guerra, chi è
vincitore sconfigge
con ciò stesso i
nemici invisibili.
Difatti, il diavolo e
i suoi angeli non
tentano se non
approfittando del
dominio che su di te
esercita ciò che è
carnale... E’ con
questi nemici che
lottiamo; son loro i
nemici che battiamo...
Sei un essere diviso
contro te stesso, a
causa del peccato.
Porti una natura
inficiata dalla
concupiscenza e
innestata con la
morte. Hai in te
stesso di che
combattere, hai in te
il nemico da
debellare. Ma hai
anche chi invocare,
hai chi ti aiuterà nel
combattimento, e ti
coronerà dopo la
vittoria. E’ colui
che, quando non
esistevi, ti ha
chiamato all’esistenza
(Esp. sul sal. 143, 3.
5).
-
Signore, che cosa è
l’uomo perché ti sei
fatto a lui
conoscere, o il
figlio dell’uomo
perché tu ne tenga
conto?
Lo stimi, lo valuti e
lo calcoli tanto e
tanto; lo collochi in
un certo qual ordine e
ben conosci le cose al
di sotto o al di sopra
delle quali lo
collochi... Ebbene,
quale stima non ha
avuto Dio dell’uomo se
per lui ha disposto
che versasse il sangue
il suo Unigenito? Lo
consideri veramente
molto, molto lo stimi,
e ci lasci comprendere
che esso è qualcosa di
veramente prezioso
(Esp. sul sal. 143,
10).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio della mia
lode,
cantiamo a te il cantico
nuovo, il cantico
dell’amore,
della riconoscenza per
tutti i doni che ci hai
elargito
nel
Figlio tuo Gesù.
Amen.
|
Cantico Ap.
11, 17-18 - Il giudizio
di Dio
|
Noi ti rendiamo grazie,
Signore Dio onnipotente, *
che sei e che eri,
perché hai messo mano alla
tua grande potenza *
e
hai instaurato il tuo
regno.
Le
genti fremettero,
ma
è giunta l'ora della tua
ira, *
il
tempo di giudicare i
morti,
di
dare la ricompensa ai tuoi
servi,
ai
profeti e ai santi *
e
a quanti temono il tuo
nome, piccoli e grandi.
Ora si è compiuta la
salvezza,
la
forza e il regno del
nostro Dio *
e
la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato
l'Accusatore;
colui che accusava i
nostri fratelli, *
davanti al nostro Dio
giorno e notte.
Essi lo hanno vinto per il
sangue dell'Agnello
e
la testimonianza del loro
martirio, *
perché hanno disprezzato
la vita fino a morire.
Esultate, dunque, o cieli,
*
rallegratevi e gioite, voi
che abitate in essi.
|
-
Quando
avremo rivestito
l’incorruttibilità
nella risurrezione dai
morti, quando sarà
apparso il Figlio
dell’uomo per
giudicare i vivi e i
morti, allora vedremo
il Figlio dell’uomo,
colui che per primo è
stato giudicato,
distinguere come
giudice i malvagi dai
buoni, e porre i
malvagi a sinistra e i
buoni a destra... Ed
ivi sarà quella
visione faccia a
faccia della quale gli
altri non sono
degni... Il Figlio
dell’uomo verrà per
giudicare; poiché il
Figlio dell’uomo è
venuto per essere
giudicato (Esp. sul
sal. 48, D 1, 5).
-
Verrà il
Signore. Colui che è
venuto umile, verrà
glorioso; colui che è
venuto per essere
giudicato, verrà per
giudicare.
Riconosciamolo umile,
per non aver paura di
lui potente;
accogliamolo umile per
desiderarlo glorioso.
Per coloro infatti che
lo desiderano, egli
verrà benigno; e a
desiderarlo sono
coloro che hanno
conservato la fede in
lui e hanno praticato
i suoi comandamenti...
Protendiamoci verso le
cose che ci stanno
davanti e
dimentichiamo quelle
che sono passate (Esp.
sul sal. 66, 10).
|
Sal. 50 -
Confessione del
penitente che invoca
perdono
|
Pietà
di me, o Dio,
secondo
la tua misericordia; *
nel
tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami
da tutte le mie colpe, *
mondami
dal mio peccato.
Riconosco
la mia colpa, *
Il
mio peccato mi sta
sempre dinanzi.
Contro
di te, contro te solo ho
peccato, *
quello
che è male ai tuoi
occhi, io l'ho fatto;
perciò
sei giusto quando parli,
*
retto
nel tuo giudizio.
Ecco,
nella colpa sono stato
generato, *
nel
peccato mi ha concepito
mia madre.
Ma
tu vuoi la sincerità del
cuore *
e
nell'intimo m'insegni la
sapienza.
Purificami
con issopo e sarò
mondato; *
lavami
e sarò più bianco della
neve.
Fammi
sentire gioia e letizia,
*
esulteranno
le ossa che hai
spezzato.
Distogli
lo sguardo dai miei
peccati, *
cancella
tutte le mie colpe.
Crea
in me, o Dio, un cuore
puro, *
rinnova
in me uno spirito saldo.
Non
respingermi dalla tua
presenza *
e
non privarmi del tuo
santo spirito.
Rendimi
la gioia di essere
salvato, *
sostieni
in me un animo generoso.
Insegnerò
agli erranti le tue vie
*
e
i peccatori a te
ritorneranno.
Liberami
dal sangue, Dio, Dio mia
salvezza, *
la
mia lingua esalterà la
tua giustizia.
Signore,
apri le mie labbra *
e
la mia bocca proclami la
tua lode;
poiché
non gradisci il
sacrificio *
e,
se offro olocausti, non
li accetti.
Uno
spirito contrito è
sacrificio a Dio, *
un
cuore affranto e
umiliato
tu,
O Dio, non disprezzi.
Nel
tuo amore fa' grazia a
Sion, *
rialza
le mura di Gerusalemme.
Allora
gradirai i sacrifici
prescritti, *
l'olocausto
e l'intera oblazione,
allora
immoleranno vittime *
sopra
il tuo altare.
|
-
O anima
peccatrice e piena
d’infedeltà diventata
turpe, diventata
corrotta, diventata
immonda e così amata!
Ritorna, dunque, a
colui che è bello per
recuperare la
bellezza; ritorna e dì
a colui che egli solo
ti basta... Il mio
bene è stare vicino
a Dio. In alto
il cuore, dunque, non
nella terra, non nel
meschinissimo tesoro,
non nel luogo della
corruzione (Disc. 177,
9).
-
Odia ciò
che hai fatto tu, ama
ciò che ha fatto Dio.
In che consiste il tuo
se non nei peccati? E
chi sei tu se non ciò
che ha fatto Dio?...
Non fai conto di ciò
che sei stato fatto,
ti è caro quello che
hai fatto tu; ami
fuori di te le opere
tue, trascuri in te
l’opera di Dio. Di
conseguenza scivoli in
basso, quindi accresci
la distanza da te
stesso... Dio nella
correzione è
immanente, nella
riprensione è
immutabile.... Dio che
insegue sta a alle
spalle di chi fugge,
illumina il volto di
chi ritorna. Dove
fuggi, infatti,
fuggendo da Dio? Dove
fuggi fuggendo da lui
che non è contenuto in
nessun luogo e in
nessun luogo è
assente, che dà
libertà al convertito,
punisce chi gli è
avverso? Fuggendo lo
hai quale giudice;
ritornando, lo avrai
padre (Disc. 142, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, che
hai fatto della tua
croce
il
farmaco salutare per noi
peccatori
accogli la preghiera dei
tuoi fratelli
che
invocano il tuo nome;
non respingerci,
in
nome della tua
misericordia.
Amen.
|
Cantico Tb.
13, 10-13. 15. 16c - 17°
- Ringraziamento per la
liberazione del popolo
|
Tutti parlino del Signore
*
e
diano lode a lui in
Gerusalemme.
Gerusalemme, città santa,
ti
ha castigata per le opere
dei tuoi figli, *
e
avrà ancora pietà per i
figli dei giusti.
Da' lode degnamente al
Signore *
e
benedici il re dei secoli;
egli ricostruirà in te il
suo tempio con gioia, *
per allietare in te tutti
i deportati,
per far contenti in te
tutti gli sventurati, *
per tutte le generazioni
dei secoli.
Come luce splendida
brillerai
sino ai confini della
terra; *
nazioni numerose verranno
a te da lontano;
gli abitanti di tutti i
confini della terra
verranno verso la dimora
del tuo santo nome, *
portando in mano i doni
per il re del cielo.
Generazioni e generazioni
esprimeranno in te
l'esultanza *
e
il nome della città eletta
durerà nei secoli.
Sorgi ed esulta per i
figli dei giusti:
tutti presso di te si
raduneranno *
e
benediranno il Signore dei
secoli.
Beati coloro che ti amano,
*
beati coloro che gioiscono
per la tua pace.
Anima mia, benedici il
Signore, il gran sovrano:
Gerusalemme sarà
ricostruita *
come città della sua
residenza per sempre.
|
-
Giunti al
termine della via,
abiteremo in quella
città che mai sarà
abbattuta poiché il
Signore abita lì
dentro, e la
custodisce. Tale città
è anche visione di
pace, è l’eterna
Gerusalemme, dove
avremo quella pace di
cui, o fratelli,
nessuna lingua saprà
mai cantare le lodi.
Lassù non saremo
molestati da alcun
nemico, né interno
alla Chiesa, né
esterno alla Chiesa,
né appostato dentro la
nostra carne o nel
nostro pensiero. La
morte stessa sarà
inghiottita nella
vittoria e noi
attenderemo a
contemplare Dio in una
eterna pace, divenuti
cittadini di
Gerusalemme, la città
di Dio (Esp. sul sal.
134, 26).
-
Osservate
quale Gerusalemme
esorti il salmo alla
lode... Non occorrerà
infatti che intervenga
la voce profetica per
incoraggiare o
ravvivare le lodi di
quella città
allorquando vedremo e
ameremo e loderemo; ma
i profeti ce lo dicono
adesso per estinguere,
quanto è consentito a
chi vive nella carne,
la sete che abbiamo
dei godimenti futuri.
Eruttando le loro
parole nelle nostre
orecchie ci spronano
all’amore di quella
città. Siamo dunque
ferventi di desiderio,
non pigri
spiritualmente (Esp.
sul sal. 147, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, infiamma il
nostro cuore
d’amore e desiderio di
raggiungere
la
santa Sion, l’eterna
Gerusalemme
dove
regni col Padre e lo
Spirito Santo.
Amen
|
Sal. 147 -
Speciale magnificenza di
Dio verso la Chiesa
|
Glorifica il Signore,
Gerusalemme, *
loda, Sion, il tuo Dio.
Perché ha rinforzato le
sbarre delle tue porte, *
in
mezzo a te ha benedetto i
tuoi figli.
Egli ha messo pace nei
tuoi confini *
e
ti sazia con fior di
frumento.
Manda sulla terra la sua
parola, *
il
suo messaggio corre
veloce.
Fa
scendere la neve come
lana, *
come polvere sparge la
brina.
Getta come briciole la
grandine, *
di
fronte al suo gelo chi
resiste?
Manda una sua parola ed
ecco si scioglie, *
fa
soffiare il vento e
scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua
parola, *
le
sue leggi e i suoi decreti
a Israele.
Così non ha fatto *
con nessun altro popolo,
non ha manifestato ad
altri *
i
suoi precetti.
|
-
Noi siamo
convinti d’essere in
cattività: basta che
riconosciamo la nostra
condizione di
pellegrini... Ma
saremo risollevati; ci
si preannunzia una
città nuova... In
quella dimora il tempo
non scorre, né chi vi
dimora è instabile.
Questa città vedevano
nello spirito i
profeti. Guardavano
l’altra ma parlavano
di questa: parlando
dell’una dicevano cose
che orientavano
all’altra. Tutto
quello che accadeva
nell’ordine temporale,
conforme ai moti cui
sono soggetti i corpi
ovvero commensurato
alle azioni dell’uomo,
tutto era segno e
rappresentazione delle
realtà future (Esp.
sul sal. 147, 5).
-
Per ogni
dove risuonano le
parole degli Apostoli,
che rendono
testimonianza di ciò
che speriamo noi
appartenenti all’unità
del corpo di Cristo...
Verrà il tempo in cui
godremo, quando le
spranghe delle porte
di Gerusalemme saranno
rafforzate. Chiunque
ha da entrare entri.
Colui che entrerà in
quella patria vi
entrerà allo scoperto;
così anche di qua non
si entra per via di
finzione; anzi, chi
volesse così entrarvi
resterebbe fuori....
Chi adesso è
veramente e
inequivocabilmente al
di dentro, allora
resterà dentro
stabilmente (Esp. sul
sal. 147, 20).
|
ORAZIONE SALMICA
Accogli, Signore, la
lode della tua Chiesa,
Sposa senza macchia né
ruga purificata dal
sangue
del
tuo Cristo; conservala
fedele
nel
tuo amore e nell'ascolto
della tua parola di
salvezza.
Amen.
|
Sal. 144 -
Canto alla maestà e
bontà di Dio
|
O
Dio, mio re, voglio
esaltarti *
e
benedire il tuo nome in
eterno e per sempre.
Ti
voglio benedire ogni
giorno, *
lodare il tuo nome in
eterno e per sempre.
Grande è il Signore e
degno di ogni lode,
la
sua grandezza non si può
misurare.
Una generazione narra
all'altra le tue opere, *
annunzia le tue
meraviglie.
Proclamano lo splendore
della tua gloria *
e
raccontano i tuoi prodigi.
Dicono la stupenda tua
potenza *
e
parlano della tua
grandezza.
Diffondono il ricordo
della tua bontà immensa, *
acclamano la tua
giustizia.
Paziente e misericordioso
è il Signore, *
lento all'ira e ricco di
grazia.
Buono è il Signore verso
tutti, *
la
sua tenerezza si espande
su tutte le creature.
Ti
lodino, Signore, tutte le
tue opere *
e
ti benedicano i tuoi
fedeli.
Dicano la gloria del tuo
regno *
e
parlino della tua potenza,
per manifestare agli
uomini i tuoi prodigi *
e
la splendida gloria del
tuo regno.
Il
tuo regno è regno di tutti
i secoli, *
Il
tuo dominio si estende ad
ogni generazione.
Fedele è il Signore in
tutte le sue parole, *
santo in tutte le sue
opere.
Il
Signore sostiene quelli
che vacillano *
e
rialza chiunque è caduto.
Gli occhi di tutti sono
rivolti a te in attesa *
e
tu provvedi loro il cibo a
suo tempo.
Tu
apri la tua mano*
e
sazi la fame di ogni
vivente.
Giusto è il Signore in
tutte le sue vie, *
santo in tutte le sue
opere.
Il
Signore è vicino a quanti
lo invocano, *
a
quanti lo cercano con
cuore sincero.
Appaga il desiderio di
quelli che lo temono, *
ascolta il loro grido e li
salva.
Il
Signore protegge quanti lo
amano, *
ma
disperde tutti gli empi.
Canti la mia bocca *
la
lode del Signore.
Ogni vivente benedica il
suo nome santo, *
in
eterno e sempre.
|
-
Non
per altro motivo gli
uomini loderanno le
tue opere se non per
proclamare la tua
potenza... Io voglio
che attraverso le
opere venga lodato il
Creatore: non mi piace
il lodatore ingrato.
Come fai, del resto, a
lodare l’opera e a non
dir nulla di colui che
l’ha fatta? Osservando
le opere, ammirate
l’artefice:
ringraziando, non
insuperbendovi.
Lodatelo perché è
stato lui a fare, lui
a stabilire così, a
elargire tali doni
(Esp. sul sal. 144,
7).
-
I
tuoi santi celebrano
la gloria dello
splendore, veramente
grande, del tuo regno:
la gloria del grande
splendore. C’è una
grandezza che ha per
soggetto lo splendore
del tuo regno, cioè il
tuo regno ha uno
splendore, anzi un
grande splendore. Se è
vero che tutto ciò che
splende ha da te il
suo splendore, quale
splendore non dovrà
avere il tuo stesso
regno!... quel regno a
proposito del quale è
detto: Venga il
tuo regno.
Questo è il regno che
ci auguriamo che
venga, questo è il
regno che i santi
annunziano come
prossimo a venire.
Osservate il mondo
presente... quale
splendore non hanno la
terra, il mare,
l’aria, il cielo, gli
astri! Tutte queste
meraviglie non
sbigottiscono chiunque
si pone a
considerarle? (Esp.
sul sal. 144, 15).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio immensamente potente
che
hai creato la terra
e
l’hai riempita di cose
buone;
per
la magnificenza delle
tue opere
noi
ti benediciamo
e
dalle nostre labbra si
innalza
la
lode per la tua
grandezza.
Amen.
|
Cantico Ap.
15, 3-4 - Inno di
adorazione e di lode
|
Grandi e mirabili sono le
tue opere,
o
Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue
vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo
nome,
chi non ti glorificherà, o
Signore? *
Tu
solo sei santo!
Tutte le genti verranno a
te, Signore,
davanti a te si
prostreranno, *
perché i tuoi giusti
giudizi si sono
manifestati.
|
-
Il
Padre sempre è; perché
dove non c’è
trascorrere di tempo,
non esiste il “fu” e
il “sarà”. Se di esso
infatti si dice fu,
non è più; se si dice
sarà non è ancora ma
sempre è, perché
immancabilmente è,
vale a dire, egli è
immutabile (Disc. 119,
1).
-
Niente
di ciò che Dio ti
promette vale qualcosa
eccetto Dio stesso. Di
nulla Dio mi farebbe
contento se non mi
promettesse sé, Dio
medesimo. Cos’è la
terra intera? Cos’è la
vastità del mare?
Cos’è tutto il cielo?
Cosa sono gli astri?
Cos’è il sole e la
luna? Cos’è la
moltitudine degli
angeli? Ho sete del
Creatore di tutte
queste cose; di lui ho
fame, di lui ho sete,
a lui dico poiché
è in te la sorgente
della vita
(Disc. 158, 7).
|
Sal. 91 -
Degno di lode è Dio,
magnifico nelle sue
opere, giusto nei suoi
giudizi
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È
bello dar lode al Signore
*
e
cantare al tuo nome, o
Altissimo,
annunziare al mattino il
tuo amore, *
la
tua fedeltà lungo la
notte,
sull'arpa a dieci corde e
sulla lira, *
con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri,
Signore con le tue
meraviglie, *
esulto per l'opera delle
tue mani.
Come sono grandi le tue
opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi
pensieri!
L'uomo insensato non
intende *
e
lo stolto non capisce:
se
i peccatori germogliano
come l'erba *
e
fioriscono tutti i
malfattori,
li
attende una rovina eterna:
*
ma
tu sei l'eccelso per
sempre, o Signore.
Ecco, i tuoi nemici, o
Signore,
ecco, i tuoi nemici
periranno, *
saranno dispersi tutti i
malfattori.
Tu
mi doni la forza di un
bufalo, *
mi
cospargi di olio
splendente.
I
miei occhi disprezzeranno
i miei nemici,
e
contro gli iniqui che mi
assalgono *
i
miei orecchi udranno cose
infauste.
Il
giusto fiorirà come palma,
*
crescerà come cedro del
Libano;
piantati nella casa del
Signore, *
fioriranno negli atri del
nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno
ancora frutti, *
saranno vegeti e
rigogliosi,
per annunziare quanto è
retto il Signore: *
mia roccia, in lui non c e
ingiustizia.
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-
Quando
stai bene, rallegrati
in Dio, perché lo devi
alla sua misericordia,
quando stai male
lodane la verità. Se
infatti egli castiga i
peccati, non è
ingiusto... Il salmo
dice: Annunziare
la verità di Dio
durante la notte.
Significa non accusare
Dio perché soffri
qualche male, ma
attribuire ciò che
soffri ai tuoi peccati
e al desiderio che
egli ha di farti
ravvedere... Se al
mattino ne annunzi la
misericordia e la
verità durante la
notte, sempre lodi
Dio, sempre confessi e
inneggi al suo nome
(Esp. sul sal. 91, 4).
-
Dio è
longanime e paziente:
sopporta tutte le
iniquità che vede
compiere dai malvagi.
Perché è eterno e sa
bene cosa sia
riservato a costoro.
Vuoi essere anche tu
longanime e paziente?
Unisciti all’eternità
di Dio e, così unito a
lui, guarda le cose
che stanno al di sotto
di te. Se infatti il
tuo cuore sarà unito
all’Altissimo, tutte
le cose mortali
saranno sotto di te
(Esp. sul sal. 91,
10).
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ORAZIONE SALMICA
Bello e dolce è lodarti,
Signore Dio
dell'universo,
in
ogni tempo, nella
giovinezza come nella
vecchiaia;
concedi a chi ti ama di
esultare di gioia
nella contemplazione
delle tue meraviglie.
Amen
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Cantico Ez.
36, 24-28 - Dio
rinnoverà il suo popolo
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Vi
prenderò dalle genti,
Vi
radunerò da ogni terra *
e
vi condurrò sul vostro
suolo.
Vi
aspergerò con acqua pura e
sarete purificati;
io
vi purificherò da tutte le
vostre sozzure *
e
da tutti i vostri idoli;
vi
darò un cuore nuovo, *
metterò dentro di voi uno
spirito nuovo,
toglierò da voi il cuore
di pietra *
e
vi darò un cuore di carne.
Porrò il mio spirito
dentro di voi
e
vi farò vivere secondo i
miei precetti *
e
vi farò osservare e
mettere in pratica
le
mie leggi.
Abiterete nella terra che
io diedi ai vostri
padri;
voi sarete il mio popolo *
e
io sarò il vostro Dio.
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-
Sacrificio a Dio è
lo spirito contrito.
Ecco perché non è
errato intendere che
sacrificio di
giustizia è quello che
si compie per mezzo
della penitenza. Cosa
c’è infatti di più
giusto che ciascuno si
adiri più per i propri
peccati, che non per
quelli altrui, e si
immoli a Dio punendo
se stesso?...
Soppresso e ridotto
impotente l’uomo
vecchio, grazie alla
penitenza, il
sacrificio di
giustizia sia offerto
a Dio secondo la
rigenerazione
dell’uomo nuovo,
quando la stessa anima
già purificata si
offre e si pone
sull’altare della
fede, per essere
posseduta dal fuoco
divino, cioè dallo
Spirito Santo (Esp.
sul sal. 4, 7).
-
Brucia
i miei piaceri, brucia
i miei pensieri, in
modo che non pensi
nulla di male e non
provi piacere in alcun
male. Con che cosa
brucerai le mie
viscere? Con il fuoco
della tua parola. E
con cosa brucerai il
mio cuore? Con il
calore del tuo spirito
(Esp. sul sal. 25, II,
7).
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ORAZIONE SALMICA
O
Signore nostro Dio,
guarda questo nostro
cuore
che
ti cerca e donaci un
cuore di carne che ti
ami
e
ti lodi senza fine.
Amen.
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Sal. 8 -
L’uomo, centro del
creato
|
O
Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo
nome su tutta la terra:
*
sopra i cieli si innalza
la tua magnificenza.
Con
la bocca dei bimbi e dei
lattanti
affermi la tua potenza
contro i tuoi avversari,
*
per
ridurre al silenzio
nemici e ribelli.
Se
guardo il tuo cielo,
opera delle tue dita, *
la
luna e le stelle che tu
hai fissate,
che
cosa è l'uomo perché te
ne ricordi, *
il
figlio dell'uomo perché
te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco
meno degli angeli, *
di
gloria e di onore lo hai
coronato:
gli
hai dato potere sulle
opere delle tue mani, *
tutto hai posto sotto i
suoi piedi;
tutti i greggi e gli
armenti, *
tutte le bestie della
campagna;
gli
uccelli del cielo e i
pesci del mare, *
che
percorrono le vie del
mare.
O
Signore, nostro Dio, *
quanto
è grande il tuo nome su
tutta la terra!
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-
Che
l’uomo sia stato
creato da Dio, non c’è
alcuno che lo ponga in
dubbio, a meno che non
voglia essere ingrato.
Avendo così letto e
imparato dalla fede,
noi sappiamo che Dio
fece l’uomo e che, fra
i molti esseri da lui
creati, lo fece a sua
immagine. Questo è lo
stato primitivo
dell’uomo, questa la
sua prima creazione.
La prima volta
creò l’uomo
senza concorso umano,
ora crea l’uomo
servendosi dell’uomo.
Sia però che si tratti
dell’uomo creato senza
l’uomo, sia che si
tratti dell’uomo
tratto dall’uomo, è
stato lui a farci e
non noi... e non
ci abbandona dopo
averci creati (Disc.
26, 1).
-
A
Dio dobbiamo l’essere
ciò che siamo. Se
infatti non siamo un
nulla, a chi lo
dobbiamo se non a
Dio?... Lo stesso
fatto di vivere è
comune a noi e alle
piante e agli alberi
da frutto... Noi però
abbiamo qualcosa in
più, rispetto a queste
creature... La mente,
la ragione, il volere:
cose tutte che
non hanno i bruti, non
hanno gli uccelli, non
hanno i pesci. Per
tutte queste cose
siamo stati creati ad
immagine di Dio (Disc.
43, 3).
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ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo,
Figlio Unigenito del
Padre,
a
te si innalza la lode e
la supplica della
Chiesa;
dona
ai tuoi fratelli
la consapevolezza
della sublime dignità
alla quale ci hai
elevato
incarnandoti nel seno
purissimo
della Vergine Maria.
Amen.
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