Contemplare
significa
“vedere oltre le apparenze”,
penetrare sotto la crosta, scoprire la
realtà più profonda delle cose
e degli avvenimenti.
Il monaco contemplativo è uno che non si
accontenta
di guardare le cose in maniera superficiale.
Lui intuisce che il reale, così come appare,
nasconda un’altra realtà misteriosa, che è
la più vera ed autentica.
Collocandosi nella luce di Dio, lui si
ostina a “leggere” in maniera diversa le
cose, gli avvenimenti, gli uomini.
Contemplazione,
quindi, è essenzialmente un fatto di
sguardo…
come quello del gufo.
Uno sguardo reso penetrante dalla fede e
dall’amore.
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