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Se la vita ha un senso...


Il prossimo incontro


Crescendo verso il senso



 

 


          31 ottobre - 2  novembre 2014

 

OSARE...

se stessi

 


 
 
     
 
 
 

 Un giorno, senza che io lo volessi, sono stato messo al mondo.

Però io non sono nato in quel giorno.

Nove mesi

nove secoli

o novemila anni

non sono stati sufficienti.

Levatrici e genitori non hanno potuto supplirvi.

Alla mia nascita manca ancora il concorso del primo interessato:

tocca a me nascere ogni giorno, tocca a me stupirmi di me stesso.

 

 
 
 


 

Lo stupore  
 
   

 
 
 
 

 

La ricerca del senso della vita

comincia proprio dalla conoscenza di sé.

E coloro che troveranno il coraggio

di “osare” questa avventura potranno

darsi il permesso di stupire se stessi.

 

 
 

 


 

 

 

 


 

 

Dio sa contare solo fino ad uno
 
 

 


Mi impressionano soprattutto i volti insignificanti e quelli soddisfatti di chi sembra aver esaurito tutti i suoi sogni. In tutte e due i casi c'è la dimostrazione che c'è qualcosa di peggio di una faccia brutta ed è una faccia inutile.

 

Non ci è stata assegnata una faccia da portare. Ci viene offerta invece la possibilità di avere un volto, un'identità. Il volto lo costruiamo, lo meritiamo, non lo ereditiamo. Dipende da noi, è responsabilità nostra, noi ne siamo gli artefici; non è questione di trucco o di alta chirurgia plastica, esso lo si costruisce da dentro. Resto convinto comunque di una cosa: ciascuno di noi è responsabile della propria faccia.

 

è urgente allora sostituire alla maschera, il volto. Voglio dire il volto umano, immagine e riflesso della bellezza di Dio, icona della divinità. Bisogna aprire una breccia nella prigione tetra e soffocante della folla. Bisogna ridare all'uomo uno squarcio di trascendenza.

 


 

 
     
 
 

Le ali degli angeli

Cos’è quest’uomo perché Tu, mio Dio,
   l’abbia fatto poco meno degli angeli?

Le sue ali sono di zucchero filato,
   i cieli a cui l’hai destinato
   sono di latte e miele
   mentre la tenerezza
   con cui l’hai plasmato
   l’ha reso per sempre
   vulnerabile al tuo amore.

Mi accascio e mi rialzo,
   piango e subito abbozzo un sorriso,
   provo rancore mentre anelo la pace
   sono deluso e intanto spero
   mi rifugio impaurito
   e sospiro l’avventura...

Per quali cieli
   m’hai destinato mio Dio?

E cos’è quest’interminabile sfida
   che accompagna il mio respiro
   e perché un’impalpabile ragnatela
   basta ad imbrigliarmi le ali
   per non farmi tornare a casa?

Cos’è quest’uomo mio Dio
   perché tu l’abbia voluto
   malato per sempre d’amore?

Io lo so, Signore:
   so chi ha intessuto le ali degli angeli.

Conosco il telaio e l’ordito
   usato per ricamarci il loro volo.

Riconosco l’impronta di quella mano
   nel mistero che sono
   perché nulla mi sazia
   in questo misero orizzonte,
   nulla m’acquieta
   in questo spazio di tempo
   che mi separa da te.

 

(A. R. Mazzocco, Il Cantico di Tommaso)

 

 
     
 


 
 
       I volti della gioia    
   

 

Signore, in ogni volto umano

c'è scolpito

il tuo progetto di salvezza,

l'immagine del Figlio,

l'identità di ognuno di noi.

   
   

 

Fa' che possiamo

cercare di somigliare

ad esso,

per tutta la vita.

 
   
   

 

Aiutaci a ritrovare il nome con cui ci hai chiamato alla vita

e con il quale continui a riconoscerci.

Perché in esso è la nostra gioia.

 

   
     

Donaci lo stupore per

 scoprire il nostro vero volto,

nascosto in quello di tuo Figlio.

 

   
   

 

 

Insegnaci ad amarci

gratuitamente,

così come Cristo ci ha amato.

   
   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
         
    Tutti i nostri volti... ... e sorrisi !!!
   
         
   

 

   
 
 


 

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