III
SETTIMANA DEL SALTERIO
Salmo 112 - Esortazione alla lode
di Dio ed esaltazione degli umili
|
Lodate, servi del Signore, *
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del
Signore, *
ora e sempre.
Dal sorgere del sole al suo
tramonto *
sia lodato il nome del Signore.
Su tutti i popoli eccelso è il
Signore, *
più alta dei cieli è la sua
gloria.
Chi è pari al Signore nostro Dio
che siede nell'alto *
e si china a guardare nei cieli e
sulla terra?
Solleva l'indigente dalla
polvere, *
dall'immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i principi,
*
tra i principi del suo popolo.
Fa abitare la sterile nella sua
casa *
quale madre gioiosa di figli |
-
Quando udite cantare le
parole del salmo: Lodate, o
fanciulli, il Signore, non dovete
pensare che l'invito non sia rivolto a
voi che usciti dalla puerizia,
trovandovi nel bel fiore della
giovinezza o nella veneranda canizie
della vecchiaia. Anzi, è rivolgendosi
a tutti voi che l'Apostolo dice: Non
vogliate essere piccoli per l'immaturità
della mente, ma per la malizia; quanto
allo spirito siate invece uomini
perfetti. E qual è questa malizia se
non la superbia? Per la superbia l'uomo
diventa presuntuoso e, gonfiandosi
vanamente della propria eccellenza, non
riesce a camminare per la strada stretta
né ad entrare per la porta piccola... La
superbia fa drizzare la cresta vanamente
orgogliosa contro i comandamenti di Dio
e resiste al giogo soave del Signore; ma
voi non stancatevi d'abbatterla, di
spezzarla, di stritolarla e consumarla
e, divenuti fanciulli, lodate il
Signore, lodate il nome del Signore.
Atterrata infatti e rimossa la superbia,
perfetta sarà la lode che si leverà
dalla bocca dei bambini e dei lattanti.
Schiacciata e annientata la superbia,
chi si gloria, si glorierà nel Signore.
Sono lodi, queste, che non sa cantare
chi si crede grande, chi conoscendo Dio
non lo glorifica e ringrazia come si
deve a Dio (Esp. sul sal. 112, 1).
-
Chi è pari al Signore
nostro Dio, il quale abita su in alto e
volge lo sguardo alle cose umili?
Qualcuno potrebbe supporre che Dio
dimori lassù nell'alto dei cieli e da
lassù guardi alle cose umili che sono
sulla terra; ma è detto: Egli volge
lo sguardo alle cose umili del cielo e
della terra. In quali altitudini
sarà quindi la sua dimora, dalla quale
volge lo sguardo alle cose umili del
cielo e della terra?... Egli abita negli
umili da lui stesso esaltati,
rendendoli suo cielo, cioè suo trono;
tuttavia, vedendoli non orgogliosi, ma
sempre sottomessi a lui, sono loro le
alture in cui abita, cioè lo stesso
cielo in cui egli trova le cose umili a
cui guardare... Egli infonde coraggio
ai pusillanimi e dà la vita a coloro che
sono umili di cuore. I santi in cui
trova la sua requie sono i pusillanimi a
cui Dio infonde coraggio. Infondendo
coraggio li solleva a grandi altezze,
sicché, divenuti alti, Dio vi abita e vi
trova la sua dimora pacifica (Esp. sul
sal. 112, 4).
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ORAZIONE SALMICA
Dio,
che esalti l'umile
e
poni il misero alla tua destra, guarda il tuo popolo
e
guariscilo dalla superbia perché, libero,
possa lodare il tuo nome.
Amen |
Salmo 115 - Prendere il calice della
salvezza; offrire voti a Dio |
Ho creduto anche quando dicevo: *
«Sono troppo infelice».
Ho detto con sgomento: *
«Ogni uomo è inganno».
Che cosa renderò al Signore *
per quanto mi ha dato?
Alzerò il calice della salvezza *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore, *
davanti a tutto il suo popolo.
Preziosa agli occhi del Signore *
è la morte dei suoi fedeli.
Sì, io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua
ancella; *
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode *
e invocherò il nome del Signore.
Adempirò i miei voti al Signore *
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore, *
in mezzo a te, Gerusalemme. |
-
Il salmista cerca
qualcosa da rendere al Signore fra
quelle cose che il Signore stesso gli ha
donate. Dice: Prenderò il calice
della salvezza e invocherò il nome del
Signore. O uomo, divenuto mentitore
per il tuo peccato e riportato alla
verità dalla grazia di Dio, per la quale
non sei più un semplice uomo, chi ti ha
porto il calice della salvezza che tu
puoi tenere in mano e così essere in
grado d'invocare il nome del Signore e
rendergli quanto gli devi per tutti i
benefici che ti ha fatti? Chi te l'ha
dato, se non colui che diceva:
Potrete bere al calice da cui io sto per
bere? Chi ti ha concesso la forza
di imitare i suoi patimenti, se non
colui che antecedentemente ha sofferto
per te? Con ragione, dunque, è
preziosa al cospetto del Signore la
morte dei suoi santi. Col suo
sangue, sparso antecedentemente per la
salvezza dei suoi servi, il Signore ne
riscattò la morte; sicché adesso questi
suoi servi non hanno più da temere di
versare il loro sangue per il nome del
Signore. Tanto più che un tal gesto non
torna a vantaggio del Signore, ma a loro
proprio vantaggio... (Esp. sul sal. 115,
5).
-
Hai spezzato i miei
legami; ti offrirò un sacrificio di
lode.
Quando tu spezzasti i miei legami non
c'era alcun mio merito a cui attribuire
una tale liberazione. Per questo ti
debbo il sacrificio di lode. E se mi
glorierò di essere tuo servo e figlio
della tua serva, non mi glorierò in me
ma in te, che sei il mio Signore e hai
spezzato i miei legami, facendo sì che
io, reduce ormai dalla fuga, mi
riattaccassi a te (Esp. sul sal. 115, 5.
7).
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ORAZIONE SALMICA
Col
cuore colmo di gioia sciogliamo a Te,
Dio
dell'universo i nostri voti;
noi
siamo i tuoi servi, i figli delle tue serve
e
offriamo a te il sacrificio della nostra lode.
Amen. |
Cantico Fil. 2, 6-11 - Cristo, Servo di
Dio |
Cristo Gesù, pur essendo di natura
divina, *
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso,
assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umilio se stesso
facendosi obbediente fino alla morte *
e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha
dato il nome *
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si
pieghi *
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni lingua proclami
che Gesù Crisio è il Signore, *
a gloria di Dio Padre. |
-
Egli annientò se stesso
assumendo ciò che non era, senza però
perdere quello che era. Ma in qual modo,
esattamente, si è annientato? Si è
annientato apparendo a te in una condizione
abbietta. Egli, infatti, non ti ha
manifestato la dignità che possiede presso
il Padre, ma ti ha mostrato - per adesso -
la propria debolezza, riservandoti la gloria
per quando sarai purificato. Colui che è
uguale al Padre si è fatto debole; e
tuttavia, proprio in questa debolezza,
dobbiamo riconoscerlo come Dio e Salvatore:
non in forza della visione definitiva, ma
mossi dalla fede (Esp. sul sal. 58, D 1,
10).
-
Mostrava agli occhi umani la
propria umanità e conservava Dio
nell’intimo: celava la forma di Dio, nella
quale è uguale al Padre e presentava la
forma di servo, nella quale è minore del
Padre. Egli stesso infatti aveva detto
ambedue le cose: ma una cosa concerneva la
forma di Dio, l’altra la forma di servo. Per
la forma di Dio diceva: Io e il Padre
siamo una cosa sola. Per la forma di
servo: Il Padre è maggiore di me...
L’uomo è ucciso e Dio è esaltato. L’essere
stato ucciso lo si deve alla miseria umana;
l’essere risorto e asceso al cielo lo si
deve alla potestà divina (Esp. sul sal. 63,
13).
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Salmo 92 - Regno di Cristo e fondazione
della Chiesa |
Il Signore regna, si ammanta di
splendore;
il Signore si riveste, si cinge di forza;
*
rende saldo il mondo, non sarà mai
scosso.
Saldo è il tuo trono fin dal principio, *
da sempre tu sei.
Alzano i fiumi, Signore,
alzano i fiumi la loro voce, *
alzano i fiumi il loro fragore.
Ma più potente delle voci di grandi
acque,
più potente dei flutti del mare, *
potente nell'alto è il Signore.
Degni di fede sono i tuoi insegnamenti,
la santità si addice alla tua casa *
per la durata dei giorni, Signore. |
-
Il
Signore ha regnato: si è vestito di bellezza. Il Signore
si è vestito di fortezza e si è cinto.
Vediamo che egli si è vestito di due cose: di bellezza e
di fortezza. Per quale scopo? Per fondare la terra.
Continua infatti: Perché ha consolidato l'orbe
terraqueo, che non si scuoterà. In che modo lo ha
consolidato? Vestendosi di bellezza. Ma non lo avrebbe
consolidato se non si fosse vestito soltanto di bellezza
e non anche di fortezza. Perché si è vestito di
bellezza, e perché si è vestito di fortezza?... Si
vestì dunque di belezza per coloro ai quali
erano gradite le sue parole, e di fortezza di
fronte a coloro ai quali era sgradito. Imita anche tu il
tuo Signore, affinché tu possa essere la sua veste. Sii
pieno di bellezza per coloro cui sono gradite le tue
buone opere, e sii energico di fronte ai tuoi detrattori
(Esp. sul sal. 92, 2).
-
Vuoi sapere qual è il trono
di Dio? e dove siede Dio? Egli ha sede nei
suoi santi. Vuoi essere sede di Dio? prepara
nel tuo cuore un luogo ove possa sedersi.
Cos'è infatti la sede di Dio se non il luogo
dove Dio abita? E dove abita, se non nel suo
tempio? E qual è il suo tempio? E' costruito
forse con pareti di muratura? No
certamente!... Chi è che lo può contenere?
L'anima in pace, l'anima
giusta, esso lo ospita. Eccovi, o fratelli,
una cosa straordinaria! Dio è, senza dubbio,
un essere immenso. Eppure è pesante per i
forti, leggero per i deboli. Chi ho chiamato
forti? I superbi, coloro che presumono delle
proprie forze. La debolezza dell'umile è una
forza ben maggiore!... Ecco, se tu sei umile
e pacifico, in te abita Dio. Dio è eccelso;
ma non abiterà in te, se tu cercherai di
essere eccelso. Tu vorresti essere alto
affinché egli abitasse in te. Tutt'altro!
Sii umile, trema di fronte alle sue parole,
e Dio abiterà in te (Esp. sul sal. 92, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
La
grandezza e lo splendore del creato rivelano,
o
Dio, la tua regale maestà;
rinnova l'intera creazione
e
colui che hai plasmato
a
tua immagine e somiglianza,
l'uomo da te redento.
Amen. |
Cantico Dn.
3,57-88.56- Tutto il creato loda Dio
|
Benedite, opere tutte del Signore, il
Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benedite, angeli del Signore, il Signore,
*
benedite, cieli il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i
cieli, il Signore, *
benedite, potenze tutte del Signore, il
Signore.
Benedite, sole e luna, il Signore, *
benedite, stelle del cielo, il Signore.
Benedite piogge e rugiade, il Signore, *
benedite, o venti tutti, il Signore.
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
benedite, freddo e caldo, il Signore.
Benedite, rugiada e brina il Signore, *
benedite, gelo e freddo, il Signore.
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite, notti e giorni, il Signore.
Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
benedite, folgori e nubi, il Signore.
Benedica la terra il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, monti e colline, il Signore, *
benedite, creature tutte che germinate
sulla terra,
il Signore.
Benedite, sorgenti, il Signore, *
benedite, mari e fiumi, il Signore.
Benedite, mostri marini
e quanto si muove nell'acqua, il Signore,
*
benedite, uccelli tutti dell'aria, il
Signore.
Benedite, animali tutti, selvaggi e
domestici,
il Signore, *
benedite, figli dell'uomo, il Signore.
Benedica Israele il Signore, *
lo lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite, sacerdoti del Signore, il
Signore, *
benedite, o servi del Signore, il
Signore.
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il
Signore, *
benedite, pii e umili di cuore, il
Signore.
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il
Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo
Spirito Santo, *
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento
del cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli. |
-
Il tuo
spirito faccia il giro di tutta la creazione. dovunque
a te griderà la creatura: Dio mi ha fatto. Tutto quel
che t’incanta nell’arte loda il suo artefice; ebbene,
assai di più, se tu fai il giro dell’universo, lo
spettacolo induce alla lode dell’artefice. Vedi i cieli,
sono grande opera di Dio. Vedi la terra: Dio ha
stabilito i numeri dei semi, la varietà dei germi, la
moltitudine degli animali. Fai ancora il giro dai cieli
fino alla terra e non tralasciare nulla: ovunque ogni
cosa ti parla del Creatore, e le creature nelle loro
specie stesse sono come voci che lodano il Creatore (Esp.
sul sal. 26, II, 12).
-
Chi
esprimerà tutta la Creazione? chi troverà la lode per
esprimerla? chi degnamente può lodare il cielo, la
terra, il mare e tutte le cose che in essi sono? E fin
qui sono cose visibili. Chi degnamente loderà gli
Angeli, i Troni, le Dominazioni, i Principati e le
Potestà? Chi degnamente loderà questo slancio vitale che
è in noi, che nutre il corpo, muove le membra, risveglia
i sensi, abbraccia tante cose con la memoria, tante cose
comprende con l’intelligenza: chi mai potrà degnamente
lodare tutto questo? E se già il discorso umano fatica a
proposito di queste creature di Dio, che dire a
proposito del loro Creatore, se non che, venendo meno
ogni discorso, solo il giubilo permane (Esp. sul sal.
26, II, 12).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, tua è la terra
e
tutto ciò che contiene;
si
elevi a te dalle nostre labbra
un
inno di ringraziamento per le tue creature e così,
fatti voce di ogni essere vivente, tutta la nostra vita
sia
a lode della tua gloria.
Amen. |
Salmo 148 - Invito alla lode di
Dio rivolto a tutte le creature |
Lodate il Signore dai cieli, *
lodatelo nell'alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli, *
lodatelo, voi tutte, sue schiere.
Lodatelo, sole e luna, *
lodatelo, voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo, cieli dei cieli, *
voi acque al di sopra dei cieli.
Lodino tutti il nome del Signore, *
perché egli disse e furono creati.
Li ha stabiliti per sempre, *
ha posto una legge che non passa.
Lodate il Signore dalla terra, *
mostri marini e voi tutti abissi,
fuoco e grandine, neve e nebbia, *
vento di bufera che obbedisce alla sua
parola,
monti e voi tutte, colline, *
alberi da frutto e tutti voi, cedri,
voi fiere e tutte le bestie, *
rettili e uccelli alati.
I re della terra e i popoli tutti, *
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le fanciulle,
i vecchi insieme ai bambini *
lodino il nome del Signore:
perché solo il suo nome è sublime,
la sua gloria risplende sulla terra e nei
cieli. *
Egli ha sollevato la potenza del suo
popolo.
È canto di lode per tutti i suoi fedeli,
*
per i figli di Israele, popolo che egli
ama. |
-
[Il
salmista] esorta gli abitanti del cielo a levarsi e
cantare la lode del Signore, quasi che li abbia trovati
in silenzio. Gli esseri celesti non interrompono mai la
lode del loro Creatore, gli esseri terrestri senza posa
lodano Dio. Ma ovviamente certi esseri, a differenza
degli altri, hanno lo spirito della lode divina
consistente in una particolare inclinazione per la quale
Dio forma il loro piacere. Nessuno infatti loda ciò che
non gli piace. Tuttavia ci sono delle creature prive
dello spirito vitale e dell'intelletto con cui
dovrebbero lodare Dio: essendo però in se stesse buone e
disposte con esattezza nel loro ordine e contribuendo
inoltre alla bellezza dell'universo creato da Dio, esse
certo non lodano Dio con la propria voce e col loro
cuore, tuttavia fan sì che Dio venga lodato per loro
mezzo ogni qual volta son prese in considerazione dagli
esseri intelligenti. In effetti, quando qualcuno per
loro mezzo loda Dio, son loro stesse che in certo qual
modo lodano Dio... (Esp. sul sal. 148, 3).
-
Tutto
ciò che accade quaggiù, contro il nostro volere,
sappiate che accade per volontà di Dio, per la sua
provvidenza, per suo ordine, per suo cenno e per le sue
leggi. E anche se noi non comprendiamo perché accadano
le diverse vicende, riferiamo tutto ugualmente alla sua
provvidenza, ricordiamo che nulla avviene senza una
relativa causa, e non bestemmiamo. Se infatti ci
mettiamo a litigare sulle opere di Dio e chiediamo: Ma
perché questo? perché quell'antro?, e ancora: Dio non
avrebbe dovuto fare così, qui ha fatto male, dove va
allora a finire la lode di Dio? ti sei giocato l'Alleluja.
Considera piuttosto tutte le cose in modo che la tua
vita piaccia a Dio e lodi il Creatore... Come il
fuoco, la grandine, la neve, il ghiaccio, i venti della
tempesta che eseguono la sua parola, così tutte le
cose del mondo, che agli sciocchi sembrano capitare a
caso, non si muovono se non rispettando la parola di
lui, in quanto non vengono all'esistenza se non per suo
comando (Esp. sul sal. 148, 12).
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ORAZIONE SALMICA
Grande tu sei Signore e tutte le creature in coro
lodano la tua infinita maestà;
accogli l'offerta delle nostre labbra
che
gioiose cantano a te, Creatore e Signore.
Amen. |
Salmo 109 - Il Messia, re e Sacerdote
|
Oracolo del Signore al mio Signore: *
«Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici *
a sgabello dei tuoi piedi».
Lo scettro del tuo potere stende il
Signore da Sion: *
«Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato nel giorno della tua
potenza *
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora, *
come rugiada, io ti ho generato».
Il Signore ha giurato e non si pente: *
«Tu sei sacerdote per sempre al modo di
Melchisedek».
Il Signore è alla tua destra, *
annienterà i re nel giorno della sua ira.
Lungo il cammino si disseta al torrente *
e solleva alta la testa. |
-
Tu
sei sacerdote in eterno secondo l’ordine di Melchisedec.
Parla del Signore nostro Gesù Cristo. Chi era
Melchisedec? Era il re di Salem... Tanto grande era
Melchisedec, che Abramo fu da lui benedetto. Offrì il
pane e il vino e benedisse Abramo, ed Abramo gli dette
le decime. Osservate che cosa offrì e chi benedisse. Poi
è detto: Tu sei sacerdote in eterno secondo l’ordine
di Melchisedec. David ispirato ha detto questo molto
tempo dopo Abramo: ai tempi di Abramo visse Melchisedec.
Ebbene, di chi è detto: Tu sei sacerdote in eterno
secondo l’ordine di Melchisedec, se non di colui di
cui voi ben conoscete il sacrificio? (Esp. Sul sal. 33,
D 1, 5).
-
Tu
sacerdote, tu vittima, tu sacrificatore, tu sacrificio.
Egli è il sacerdote che ora è entrato al di là del velo
e, solo fra tutti coloro che hanno portato la carne,
intercede per noi (Esp. Sul sal. 64, 6).
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ORAZIONE SALMICA
Cristo Gesù, Signore e figlio di Davide,
Verbo del Padre, Sacerdote in eterno
che
intercedi per la nostra salvezza,
domina sui tuoi nemici, domina con la potenza
della tua grazia in mezzo a tutti i popoli,
perché riconoscano in te
l'unico vero Signore della storia.
Amen |
Salmo 110 - Lode a Dio per i suoi
benefici concessi nel Cristo |
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, *
nel
consesso dei giusti e nell'assemblea.
Grandi sono le opere del Signore, *
le
contemplino coloro che le amano.
Le
sue opere sono splendore di bellezza, *
la
sua giustizia dura per sempre.
Ha
lasciato un ricordo dei suoi prodigi *
pietà e tenerezza è il Signore.
Egli
dà il cibo a chi lo teme, *
si
ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere, *
gli
diede l'eredità delle genti.
Le
opere delle sue mani sono verità e giustizia, *
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre, *
eseguiti con fedeltà e rettitudine.
Mandò a liberare il suo popolo, *
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile il suo nome. *
Principio della saggezza è il timore del Signore,
saggio è colui che gli è fedele; *
la
lode del Signore è senza fine. |
-
In questo salmo riecheggia
la voce di un uomo che esulta nella gioia
della felicità, e prefigura il popolo il cui
cuore si effonde nell'amore di Dio, cioè il
corpo di Cristo, ormai liberato da ogni
peccato.
Ti confesserò Signore
- dice - con tutto il mio cuore. Non
sempre la confessione riguarda i peccati, ma
c'è una forma religiosa di confessione con
la quale si esprime la lode di Dio. Quella
prima confessione piange, questa gioisce;
quella mostra la piaga al medico, questa
ringrazia per la salute riacquistata...
Sono queste le grandi opere del Signore,
da ricercare in tutte le sue volontà,
secondo le quali non è negata a nessuno la
misericordia se non confessa il peccato, ma
neppure resta impunita l'iniquità di
nessuno, dal momento che egli flagella
anche ogni figlio che accoglie (Esp. sul sal.
110, 2).
-
Al posto di tutti i piaceri
di questa vita, che hai già sperimentato o
che puoi moltiplicare ed accrescere con
l'immaginazione, tu devi bramare la
sapienza, che è la madre dei piaceri
immortali. Ma principio della sapienza è
il timore di Dio. Essa con questi
piaceri ti rallegrerà e, senza dubbio, ti
rallegrerà in modo ineffabile, offrendoti i
casti ed eterni amplessi della verità; ma
prima di richiedere il premio, tu devi
donare le cose dovute. Perciò principio
della sapienza è il timore del Signore.
Buono è l'intelletto. Chi lo nega? Ma
intendere e non fare è cosa pericolosa. Esso
dunque è buono per quelli che operano. Né
deve fare insuperbire la mente perché, come
il timore di Dio è principio della sapienza,
così la sua lode rimane nei secoli dei
secoli; e sarà questo il premio, questa
la fine, questa la sede stabile e perpetua.
E' là che si trovano i comandamenti fedeli,
confermati nei secoli dei secoli, ed in
questo stesso consiste l'eredità del Nuovo
Testamento, stabilito in eterno (Esp. sul
sal. 110, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
ringraziamo Dio per le opere compiute
a
beneficio della tua Chiesa;
nella risurrezione del tuo Cristo
siamo stati liberati e guidati
a
ricevere in eredità il tuo regno.
Amen. |
Cantico Ap. 19, 1-7
- Il Cantico dei salvati |
Alleluia.
Salvezza, gloria e potenza sono del
nostro Dio *
veri e giusti i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi
servi,
voi che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il
Signore, *
Il nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed esultiamo, *
rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze dell'Agnello; *
la sua sposa è pronta. |
-
Sperare
al riparo delle ali di Dio non è dato indistintamente
agli uomini e agli animali; è dato a noi che con la
speranza ci allatta, ci nutre, ci fortifica e ci consola
fra gli stenti della vita presente. Per questa speranza
cantiamo l’Alleluia; e se la speranza ci procura
una gioia così grande, cosa sarà la realtà posseduta in
se stessa?... Allora l’alleluia sarà vissuto nella sua
realtà, adesso invece nella speranza. Ora è la speranza
che canta tal lode, la canta l’amore, quell’amore che la
canterà anche lassù: ma l’amore che canta adesso è un
amore famelico, quello che la canterà lassù sarà un
amore fruitivo. Cos’è l’Alleluia? Sia lode a Dio.
Ecco, al presente voi udite questa parola e l’ascolto vi
dà gioia e mossi dalla gioia lodate. Se amate così una
goccia di rugiada, quanto più non ne amerete la fonte?
(Disc. 255, 5).
-
Cantiamo Alleluia anche adesso, sebbene in mezzo
ai pericoli e a prove che ci provengono e dagli altri e
da noi stessi... Oh felice Alleluia quello di
lassù! Alleluia pronunciato in piena tranquillità senza
alcun avversario! Lassù non ci saranno nemici, non si
temerà la perdita degli amici. Qui e lassù si cantano le
lodi di Dio, ma qui da gente angustiata, lassù da gente
libera da ogni turbamento; qui da gente che avanza verso
la morte, lassù da gente viva per l’eternità; qui nella
speranza, lassù nel reale possesso; qui in via, lassù in
patria. Cantiamolo dunque adesso, fratelli miei, non per
esprimere il gaudio del riposo ma per procurarci un
sollievo nella fatica. Come sogliono cantare i
viandanti, canta ma cammina (Disc. 256, 3).
|
Salmo 83 - L'eterna dimora di Dio, unica
aspirazione dei fedeli
|
Quanto sono amabili le tue dimore, *
Signore degli eserciti!
L'anima mia languisce *
e brama gli atri del Signore.
Il mio cuore e la mia carne *
esultano nel Dio vivente.
Anche il passero trova la casa, *
la rondine il nido, dove porre i suoi
piccoli,
presso i tuoi altari, Signore degli
eserciti, *
mio re e mio Dio.
Beato chi abita la tua casa: *
sempre canta le tue lodi!
Beato chi trova in te la sua forza *
e decide nel suo cuore il santo viaggio.
Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente, *
anche la prima pioggia l'ammanta di
benedizioni.
Cresce lungo il cammino il suo vigore, *
finché compare davanti a Dio in Sion.
Signore, Dio degli eserciti, ascolta la
mia preghiera, *
porgi l'orecchio, Dio di Giacobbe. -
Vedi, Dio, nostro scudo, *
guarda il volto del tuo consacrato.
Per me un giorno nei tuoi atri *
è più che mille altrove,
stare sulla soglia, della casa del mio
Dio *
è meglio che abitare nelle tende degli
empi.
Poiché sole e scudo è il Signore Dio;
il Signore concede grazia e gloria, *
non rifiuta il bene a chi cammina con
rettitudine.
Signore degli eserciti, *
beato l'uomo che in te confida. |
-
La mia anima anela e si
strugge verso gli atri del Signore.
Sarebbe stato poco dire: Anela e si
strugge. Qual è la meta per cui si
strugge? Gli atri del Signore... Quaggiù si
brama, lassù si consegue; qui si sospira, là
si gode; qui si prega, là si cantano le
lodi; qui si geme, là si esulta. Nessuno
rigetti quaggiù le prove..., trovandole
troppo gravose; nessuno si rifiuti di
accettarle...
Lassù si gioirà della realtà
posseduta; adesso ancora per la speranza.
Comunque, quelli che gioiscono nella
speranza, essendo sicuri che riceveranno
ciò che bramano, sopportano nel torchio ogni
sorta di pressure (Esp. sul sal. 83, 6).
-
Beati coloro che abitano
nella tua casa.
Se possiedi una tua casa, sei ancora povero;
se possiedi la casa di Dio, allora sei
ricco. A casa tua avrai paura dei ladri; se
invece la casa sarà di Dio, Dio stesso le
farà da muro. Beati, dunque,
coloro che abitano nella tua casa!
Posseggono la Gerusalemme celeste, senza
preoccupazioni né molestie, senza
discriminazione né delimitazione di confini.
La posseggono tutti, e ciascuno la possiede
per intero. Grandi ricchezze sono
quelle!...
Nei secoli dei secoli ti
loderanno.
Ecco la nostra occupazione: un alleluia
senza fine... Orbene, se con tanto
trasporto, per quanto posti fra le angustie
e la miseria della condizione carnale,
lodiamo ciò che conosciamo solo per fede,
con quanta intensità non loderemo ciò che
vedremo svelato? (Esp. sul sal. 83, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Dolce è abitare la tua casa, Signore,
e
bello cantare le tue lodi;
fa’
che sia vigilante il nostro cuore ora
nell'attesa di lodarti e amarti in eterno.
Amen. |
Cantico Is. 2, 2-5 - La nuova città di
Dio, centro dell'umanità intera |
Alla fine dei giorni,
Il monte del tempio del Signore *
sarà elevato sulla cima dei monti,
e sarà più alto dei colli; *
ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
“Venite, saliamo sul monte del Signore, *
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci indichi le sue vie *
e possiamo camminare per i suoi
sentieri”.
Poiché da Sion uscirà la legge *
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti *
e sarà arbitro fra molti popoli.
Forgeranno le loro spade in vomeri, *
le loro lance in falci
un popolo non alzerà più la spada contro
un altro popolo, *
non si eserciteranno più nell'arte della
guerra.
Casa di Giacobbe, vieni, *
camminiamo nella luce del Signore. |
-
Venite, saliamo sul monte del Signore.
Questo ha detto Isaia: Veite, saliamo. Che
significa: Venite saliamo? Venite
significa credete, saliamo, significa progrediamo
(Esp, sul sal. 45, 12).
-
La
completa pace non può essere interrotta da nessun
strepito. Tutto questo non si ottiene però in questa
vita, ma dobbiamo sperarlo nell'altra... Colui che
risorse promise i beni futuri, non promise la pace in
questa terra e la tranquillità in questa vita. Ogni uomo
cerca la pace; cerca una cosa buona, ma non la cerca nel
posto dov'è. Non c'è pace in questa vita; nel cielo ci è
promesso ciò che cerchiamo in terra; nel secolo futuro
ci è promesso ciò che andiamo cercando in questo
secolo... Allora questo corpo corruttibile si rivestirà
di incorruttibilità e questo corpo mortale sarà
rivestito di immortalità: allora la morte sarà assorbita
dalla vittoria (Esp. sui salmi 4, 9 - 48, D 2, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
Fa’
della tua Chiesa, Padre,
il
segno tangibile della tua presenza
in
mezzo alle genti, come un monte svettante
si
mostri al mondo quale cattedra della verità.
Amen. |
Salmo 95 - Inno al Signore re e futuro
giudice del mondo |
-
Cantate al Signore un cantico
nuovo; cantate al Signore voi, terra tutta!
Se tutta la terra canta un cantico nuovo,
mentre canta viene sorgendo l'edificio. Lo
stesso cantare anzi è un costruire, purché
non si canti il cantico vecchio. Il cantico
vecchio lo canta la cupidigia carnale; il
cantico nuovo lo canta la carità divina. Se
canti mosso da cupidigia, qualunque cosa
canti il tuo canto è vecchio. Risuonassero
pure sulla tua bocca le parole del cantico
nuovo, se tu sei peccatore non è bella la
lode sulle tue labbra. E' meglio essere
rinnovati e tacere anziché cantare
rimanendo ancora vecchi...(Esp. sul sal.
95, 2).
-
Grande è il Signore e degno
di lode oltre ogni dire.
Chi è questo Signore grande e degno di lode
oltre ogni dire, se non Gesù Cristo? Voi
sapete certamente che egli apparve fra noi
nelle sembianze di uomo. Sapete che fu
concepito nel grembo di una donna, che
nacque, fu allattato e portato in braccio,
che fu circonciso e più tardi per lui fu
offerto un sacrificio e che divenne
gradatamente adulto. Giunto alla fine della
vita, egli fu schiaffeggiato, coperto di
sputi, coronato di spine, confitto in croce
ove morì e fu trafitto dalla lancia. Sapete
come egli abbia subìto tutta questa serie di
umiliazioni; eppure egli è grande e degno di
lode oltre ogni dire. Non disprezzatelo
nella sua piccolezza! Pensate quanto sia
grande! Si fece piccolo perché voi eravate
piccoli; riconoscetene la grandezza e in lui
diventerete grandi anche voi (Esp. sul sal.
95, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
A te
la nostra lode,
Signore Autore del creato
e
fonte della salvezza;
gradisci l'offerta delle nostre labbra
quale primizia del nostro amore per te.
Amen. |
Salmo 122 - Lo sguardo rivolto a Dio |
A te levo i miei occhi, *
a te che abiti nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro padroni; *
come gli occhi della schiava alla
mano della sua padrona,
così i nostri occhi sono rivolti
al Signore nostro Dio, *
finché abbia pietà di noi.
Pietà di noi, Signore, pietà di
noi, *
già troppo ci hanno colmato di
schemi,
noi siamo troppo sazi degli
schemi dei gaudenti, *
del disprezzo dei superbi. |
-
Distogli gli occhi da te e
sollevali a Dio, dicendogli: Ho elevato i
miei occhi a te, che abiti nel cielo...
Se le ascensioni avvengono nel cuore, il
cielo dovrà trovarsi nell'ambito della
giustizia. Cosa sarà allora il cielo di Dio?
Tutte le anime dei santi, tutte le anime dei
giusti... tutta insomma la Gerusalemme
celeste dalla quale noi siamo esuli e verso
la quale eleviamo il gemito e la preghiera,
espressione del nostro desiderio. Là abita
Dio, e là ha sollevato il salmista la fede:
là ascende con l'affetto e il desiderio. Un
tal desiderio, poi, obbliga l'anima a
espellere ogni lordura di peccato e a
purificarsi da ogni macchia, per cui, avendo
sollevato lo sguardo a colui che abita in
cielo, diventa cielo essa stessa (Esp. sul
sal. 122, 4).
-
Quando l'anima dice: Io ho
elevato i miei occhi a te che abiti nel
cielo, lo dica convinta che non è Dio
che ha bisogno del cielo per abitarvi, ma
piuttosto che è il cielo ad aver bisogno di
Dio che ne faccia la sua dimora... Ecco,
come gli occhi dei servi alle mani dei loro
padroni, come gli occhi dell'ancella alla
mano della sua signora, così gli occhi al
signore nostro Dio, finché abbia pietà di
noi. Noi siamo dunque i servi e la
serva; egli è il padrone e la padrona...;
noi infatti siamo la sua serva poiché
formiamo la sua Chiesa, lui è la padrona
poiché è la potenza e la sapienza di Dio...
Cristo la potenza e sapienza di Dio.
Sentendo menzionare Cristo, solleva i tuoi
occhi alle mani del tuo Signore; sentendo
che egli è la potenza di Dio e la sapienza
di Dio, solleva i tuoi occhi alle mani della
tua padrona... Sei serva in quanto sei
Chiesa. Questa serva però ha conseguito una
grande dignità presso Dio: è diventata sposa
(Esp. sul sal. 122, 4. 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, Padre Onnipotente,
a te
che siedi nei cieli
s'innalza supplice il nostro sguardo,
nell'attesa fiduciosa di ricevere da te ogni bene.
Amen. |
Salmo 123 - Ringraziamento per la
liberazione nel pericolo |
Se il Signore non fosse- stato
con noi,
(lo dica Israele)
se il Signore non fosse stato con
noi, *
quando uomini ci assalirono,
ci avrebbero inghiottiti vivi, *
nel furore della loro ira.
Le acque ci avrebbero travolti;
un torrente ci avrebbe sommersi,
*
ci avrebbero travolti acque
impetuose.
Sia benedetto il Signore, *
che non ci ha lasciati in preda
ai loro denti.
Noi siamo stati liberati come un
uccello *
dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato *
e noi siamo scampati.
Il nostro aiuto è nel nome del
Signore, *
che ha fatto cielo e terra. |
-
Cantano pieni di esultanza
costoro di cui leggiamo le parole. Sono
membra di Cristo che han conseguito la
felicità coloro che cantano il seguente
salmo. Ma chi può esultare quaggiù se non è
animato da speranza? Siamo anche noi animati
da sicura speranza e canteremo nell'esultanza.
Non sono infatti estranei a noi i cantori
di questo salmo, né la voce che vi risuona è
di altri che non di noi. Ascoltatela dunque
come se ascoltaste voi stessi; ascoltatela
come mirando voi stessi nello specchio delle
Scritture. Difatti, se, per così dire, ti
specchi nella Scrittura, la tua faccia si
rischiara: gioisci nella speranza e,
trovandoti simile alle membra di Cristo che
prima di te hanno cantato questi inni, sarai
anche tu annoverato fra le stesse membra e
potrai cantare le stesse parole. Ma perché
sono nell'esultanza, coloro che cantano
così? Perché sono scampati dall'esilio. E'
quindi speranza per noi se essi cantano in
quanto noi, finché siamo pellegrini quaggiù,
non siamo ancora fuori dall'esilio (Esp. sul
sal. 123, 3).
-
Cantiamo e diciamo: Se il
Signore non fosse stato con noi, dica ora
Israele: Se il Signore non fosse stato con
noi... Chi potrebbe scampare da tutti
questi mali, se il Signore non fosse
stato con noi?...
Rappresentiamoci
interiormente questi nostri fratelli ormai
trionfanti, e, come se anche noi fossimo
insieme con loro... persuasi d'essere degli
scampati ripensiamo ai mali da cui siamo
stati liberati: agli scandali, alle prove
della vita, alle persecuzioni di tanti
pagani, alle insidie di tanti eretici, alle
suggestioni diaboliche, alle guerre che ci
muovono le nostre passioni...
Lo dica ora Israele
e difatti Israele lo dice pieno di
sicurezza. Se il Signore non fosse stato
con noi. Quando? Quando gli uomini
insorgevano contro di noi. Non
meravigliarti se sono stati vinti. Erano
uomini mentre dalla parte nostra c'era non
l'uomo ma il Signore (Esp. sul sal. 123,
4).
|
ORAZIONE SALMICA
Pellegrini noi siamo, Signore
e
camminando verso la tua patria cantiamo,
mossi dalla speranza, canti d'amore e di gioia;
accoglici nella tua casa dove regni in eterno
insieme al tuo Figlio e allo Spirito.
Amen. |
Cantico Ef. 1, 3-10
- Cristo Salvatore |
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell'amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode e gloria della sua grazia, *
che ci ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Dio l'ha abbondantemente riversata su di
noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,
il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle del cielo come quelle della terra.
Nella sua benevolenza lo aveva in lui
prestabilito *
per realizzarlo nella pienezza dei tempi. |
-
Questa
sarà la vostra giustizia, che crediate in me Mediatore e
riterrete niente di più certo che egli, risuscitato, è
salito al Padre, così da poter vedere Dio
spiritualmente, una volta riconciliati per mezzo di
lui.... Noi che risorgiamo in lui e in lui andiamo al
Padre, in modo invisibile siamo resi perfetti anche
nella giustizia; e così pure, noi, che non vediamo e
crediamo, viviamo di fede, poiché il giusto vive di
fede (Disc. 143, 4).
-
Nessuno
dica: Dio mi ha chiamato perché lo venerai. Come gli
avresti reso onore se non ti avesse preceduto la sua
chiamata?... Ecco che quando fosti chiamato, almeno
esistevi già: Che cosa hai dato a Dio, dal momento che
non esistevi per poter dare qualcosa?... Se tu esistessi
già, non saresti oggetto di predestinazione; se tu non
fossi lontano, non ti chiamerebbe; se tu non fossi
empio, non saresti giustificato... Perché non esistevamo
quando siamo stati predestinati; perché eravamo lontani
quando ci ha chiamati, perché eravamo peccatori quando
siamo stati giustificati; rendiamo grazie a Dio per non
essere ingrati (Disc. 158, 3).
|
Salmo 84 - Incarnazione di Cristo e suoi
benefici |
Signore, sei stato buono
con la tua terra, *
hai ricondotto i deportati
di Giacobbe.
Hai perdonato l'iniquità
del tuo popolo, *
hai cancellato tutti i
suoi peccati.
Hai deposto tutto il tuo
sdegno *
e messo fine alla tua
grande ira.
Rialzaci, Dio, nostra
salvezza, *
e placa il tuo sdegno
verso di noi.
Forse per sempre sarai
adirato con noi, *
di età in età estenderai
il tuo sdegno?
Non tornerai tu forse a
darci vita, *
perché in te gioisca il
tuo popolo?
Mostraci, Signore, la tua
misericordia *
e donaci la tua salvezza.
Ascolterò che cosa dice
Dio, il Signore:
egli annunzia la pace
per il suo popolo, per i
suoi fedeli, *
per chi ritorna a lui con
tutto il cuore.
La sua salvezza è vicina a
chi lo teme *
e la sua gloria abiterà la
nostra terra.
Misericordia e verità
s'incontreranno, *
giustizia e pace si
baceranno.
La verità germoglierà
dalla terra *
e la giustizia si
affaccerà dal cielo.
Quando il Signore elargirà
il suo bene, *
la nostra terra darà il
suo frutto.
Davanti a lui camminerà la
giustizia *
e sulla via dei suoi passi
la salvezza. |
-
Mòstraci, Signore la tua misericordia e donaci la tua
salute.
Quella tua salute che è il tuo Cristo. Beato
l'uomo al quale Dio fa mostra di sua misericordia! Egli
sarà uno che non si può insuperbire, dopo che Dio gli ha
mostrato la sua misericordia... Egli è la tua
misericordia. Volesse il Signore che ci venga mostrata!
Mòstraci Signore la tua misericordia, e donaci la tua
salute. Donaci il tuo Cristo; poiché in lui è la tua
misericordia. Diciamogli dunque anche noi: Donaci il tuo
Cristo! E' vero che già ce lo hai dato, il tuo Cristo;
tuttavia diciamogli ancora: Donaci il tuo Cristo! ...
Dio infatti ce lo ha donato, ma come uomo, mentre, dopo
esserci stato donato come uomo, ha da esserci donato
come Dio (Esp. sul sal. 84, 9).
-
Fratelli, pensate quale debba
essere la bellezza del Signore. Le cose
belle che voi vedete ed amate, le ha tutte
create lui. Se dunque queste cose sono
belle, quale non sarà la bellezza di lui? Se
esse sono grandi, quanto non dovrà essere
grande lui? Quindi dalle cose che amiamo
quaggiù prendiamo lo spunto per desiderare
sempre più ardentemente lui e, non curandoci
del resto, amiamo lui solo. Così per via
d'amore e mediante la fede rendiamo puro il
nostro cuore, in modo che lo sguardo di Dio
abbia a trovarlo senza macchia. La luce che
ci si farà brillare davanti allo sguardo
deve trovarci ben sani. Questo è ciò che ora
compie in noi la fede e questo abbiamo
chiesto al Signore. Donaci la tua salute.
Donaci il tuo Cristo. Facci conoscere il tuo
Cristo. Faccelo vedere. Non come lo videro i
giudei che lo crocifissero, ma come lo
vedono gli angeli che ne sono ricolmi di
gaudio (Esp. sul sal. 84, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio,
Padre delle misericordie,
fa'
brillare al nostro sguardo
la
tua luce affinché riconosciamo che solo in Cristo,
tuo
Dono per noi, possiamo trovare la pace
per
il nostro cuore inquieto.
Amen. |
Cantico Is. 26, 1-4.7-9.12 - Inno dopo la
vittoria |
Abbiamo una città forte; *
egli ha eretto a nostra
salvezza mura e baluardo.
Aprite le porte: *
entri il popolo giusto che
si mantiene fedele.
Il suo animo è saldo;
tu gli assicurerai la
pace, *
pace perché in te ha
fiducia.
Confidate nel Signore
sempre, *
perché il Signore è una
roccia eterna;
Il sentiero del giusto è
diritto, *
il cammino del giusto tu
rendi piano.
Si, nella via dei tuoi
giudizi, Signore,
in te noi speriamo; *
al tuo nome e al tuo
ricordo
si volge tutto il nostro
desiderio.
Di notte anela a te
l'anima mia, *
al mattino ti cerca il mio
spirito,
perché quando pronunzi i
tuoi giudizi sulla terra, *
giustizia imparano gli
abitanti del mondo.
Signore, ci concederai la
pace, *
poiché tu dai successo a
tutte le nostre imprese.
|
-
Amate
la pace, fratelli miei... Rimandiamo le lodi della pace
a quando saremo in quella patria della pace... Vi dico
questo o figli diletti, o figli del regno, o cittadini
di Gerusalemme: che in Gerusalemme ci sarà la visione
della pace, e tutti coloro che amano la pace saranno
benedetti in quella città. Essi entreranno quando le
porte verranno chiuse e le spranghe rafforzate. Orbene,
cercate e desiderate sempre questa pace che, appena vi è
stata nominata, s'è visto quanto l'amiate e teniate
cara. Abbiate a cuore la pace in casa, nel lavoro, con
la moglie, con i figli, con i servi, con gli amici e con
i nemici (Esp. sul sal. 147, 15).
-
Il preservare la lingua dal
male e le labbra dal dire il falso, lo star
lontano dal male e compiere il bene e il
ricercare la pace, tutto questo ci viene
comandato. Il poterla raggiungere, questo ci
viene promesso. Qual è questa pace, se non
quella che il mondo non ha? Qual è questa
pace se non quella che non ha la vita
presente, la quale, paragonata con l'altra,
non è neanche vita?...
Fratelli, cercate la pace e
conseguitela. Cercatela però con le mani
tese nella notte dinanzi a Dio e non vi
stancate. Che vuol dire con le mani tese, se
non con le opere buone? Che vuol dire nella
notte, se non nella tribolazione? Che vuol
dire dinanzi a Dio, se non nella purezza
della coscienza? Così vivendo e questo
amando raggiungere Dio nella contemplazione,
e in lui la vita senza defezione, e i giorni
buoni senza ottenebrazione, e la pace senza
contestazione (Disc. 16, 1.5).
|
ORAZIONE SALMICA
Donaci o Dio la pace che desideriamo
e
che già possediamo nella speranza;
donala alla Chiesa, Sposa del tuo Figlio,
che
da te attende ogni bene.
Amen. |
Salmo 66 - Incarnazione di Cristo e sua
manifestazione in tutta la terra |
Dio abbia pietà di noi e
ci benedica, *
su di noi faccia splendere
il suo volto;
perché si conosca sulla
terra la tua via, *
fra tutte le genti la tua
salvezza.
Ti lodino i popoli, Dio, *
ti lodino i popoli tutti.
Esultino le genti e si
rallegrino,
perché giudichi i popoli
con giustizia, *
governi le nazioni sulla
terra.
Ti lodino i popoli, Dio, *
ti lodino i popoli tutti.
La terra ha dato il suo
frutto. *
Ci benedica Dio, il nostro
Dio,
ci benedica Dio *
e lo temano tutti i
confini della terra. |
-
Tu che fai splendere il volto
del sole sui buoni e sui malvagi fa'
risplendere il tuo volto su di noi. La luce
del sole la vedono,
insieme
agli animali, tanto i buoni quanto i
cattivi; ma... beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio... Illumina il tuo
volto che è in noi. Hai impresso su di noi
il tuo volto: ci hai fatti a tua immagine e
somiglianza,... La tua immagine non deve
però restare nelle tenebre; invia un raggio
della tua sapienza, che dissipi le nostre
tenebre sì che rifulga in noi la tua
immagine (Esp. sul sal. 66, 4).
-
Affinché conosciamo in terra
la tua via. In terra,
cioè qui in questa vita, conosciamo la
tua via. Che significa: La tua via?
Quella che conduce a te. Cerchiamo di
conoscere la meta dove andiamo e la via per
la quale andiamo. Son due cose che ci
resteranno impossibili finché saremo nelle
tenebre. Tu sei lontano da noi esuli; ma ci
hai aperto la via per la quale dobbiamo
tornare a te. Abbiamo espresso il desiderio
di conoscere in terra la tua via. Quale mai
sarà?... Possiamo conoscerla dal Vangelo:
Io sono la via, dice il Signore. Ma hai
forse paura di sbagliare? Cristo ha
soggiunto: E la verità. Chi sbaglia
se è nella verità?... Ebbene, Cristo è la
verità, Cristo è la via. Cammina! Temi forse
di morire prima di arrivare? Io sono la
via - dice - la verità e la vita
(Esp. sul sal. 66, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Risplenda su di noi la luce del tuo volto Signore,
affinché conosciamo la via che a te conduce,
Gesù
Cristo, nostra vita e verità.
Amen. |
Salmo 124 - Dio stesso è protettore dei
suoi fedeli. Stabilità della Chiesa |
Chi confida nel Signore è
come il monte Sion: *
non vacilla, è stabile per
sempre.
I monti cingono
Gerusalemme:
il Signore è intorno al
suo popolo, *
ora e sempre.
Egli non lascerà pesare lo
scettro degli empi *
sul possesso dei giusti,
perché i giusti non
stendano le mani *
a compiere il male.
La tua bontà, Signore, sia
con i buoni *
e con i retti di cuore.
Quelli che vanno per
sentieri tortuosi
il Signore li accomuni
alla sorte dei malvagi. *
Pace su Israele! |
-
Coloro che confidano nel
Signore, come il monte Sion, non
vacilleranno in eterno.
Chi sono costoro? Gli abitanti di
Gerusalemme... ma di un altra Gerusalemme,
della quale tante meraviglie avete ormai
ascoltate? Questa Gerusalemme è la nostra
madre, è la città che sospiriamo e per la
quale sospiriamo nel presente esilio, finché
non vi abbiamo fatto ritorno (Esp. sul sal.
124, 3).
-
Il Signore circonda il suo
popolo.
Abitando nei monti, cioè nei santi, il
Signore circonda il suo popolo: egli ha
costruito tutt'intorno il suo popolo un muro
spirituale di difesa, affinché non sia
turbato in eterno. Quanto agli altri monti
invece, cioè ai monti cattivi, quando la
Scrittura ne parla non vi aggiunge menzione
alcuna del Signore. Quei monti, come spesso
vi abbiamo detto, rappresentano delle anime
che, seppure grandi, sono anche cattive...
Buon per te elevare gli occhi a quei monti
dai quali ti verrà l'aiuto che ha origine
dal Signore. In tal modo non sarai preso
come passero nella trappola dei cacciatori,
né passerai ai monti cattivi. Il passero, in
effetti, è un animaletto che non sta fermo:
si muove di continuo e di continuo vola di
qua e di là. Tu però confida nel Signore, e
sarai come il monte Sion: non traballerai in
eterno (Esp. sul sal. 124, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Custodisci il tuo popolo Signore
all'ombra delle tue ali;
il
suo cuore con fiducia
si
eleva a te e si affida al tuo amore.
Amen. |
Salmo 130 - Bisogna custodire sempre
l'umiltà di cuore
|
Signore, non si
inorgoglisce il mio cuore *
e non si leva con superbia
il mio sguardo;
non vado in cerca di cose
grandi, *
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e
sereno
come bimbo svezzato in
braccio a sua madre, *
come un bimbo svezzato è
l'anima mia.
Speri Israele nel Signore,
*
ora e sempre. |
-
Lasciamoci inculcare
l'umiltà, poiché con tale raccomandazione
comincia il salmo...
Signore, non si è insuperbito
il mio cuore; né si sono levati alteri i
miei occhi...
Non sono stato superbo, non ho voluto
richiamare l'attenzione altrui, come chi è
capace di cose strabilianti. Non ho ambito
cose superiori alle mie forze, per avere di
che pavoneggiarmi presso gli indotti...
Nessuno si insuperbisca dei doni divini ma
piuttosto si mantenga nell'umiltà. Sì,
veramente, occorre raccomandare con ogni
insistenza alla vostra carità quanto sia da
paventarsi l'orgoglio proveniente dai doni
ricevuti da Dio (Esp. sul sal. 130,5. 7).
-
L'anima umana, se non vuol
dispiacere a Dio, deve umiliarsi e con tutto
il cuore convincersi del detto: Quanto
più sei grande, tanto più umiliati in tutte
le cose e troverai grazia dinanzi a
Dio. D'altro canto però c'è della gente
che, ascoltando i discorsi sull'obbligo
dell'umiltà, si deprimono e rifiutano
d'imparare anche le cose più elementari,
convinti che, se progrediranno nella
scienza, diverranno per forza superbi: per
cui rimangono sempre a livello del latte...
Da un lato è vero che non ci è lecito
innalzare il cuore per orgoglio, ma
dall'altro, è necessario che lo eleviamo
nella conoscenza della Parola di Dio.
Inoltre, se l'anima non si protende al di
sopra di se stessa, non potrà pervenire alla
visione di Dio e alla conoscenza della
sostanza immutabile... In conclusione, se ti
si dice di essere umile, non è per impedirti
di essere sapiente. "Sii umile" ti è detto
perché eviti la superbia, mentre in fatto di
sapienza devi essere alto (Esp. sul sal.
130, 12).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio della fedeltà e della tenerezza,
rendici perfetti nell'amore
e
capaci di abbandonare la nostra vita
alla
tua santa Volontà.
Amen. |
Cantico Ap. 4, 11 -
Inno dei salvati |
Tu sei degno, o Signore, e
Dio nostro,
di ricevere la gloria, *
l'onore e la potenza,
perché tu hai creato tutte
le cose,
per la tua volontà furono
create, *
per il tuo volere
sussistono.
Tu sei degno, o Signore,
di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio
con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù,
lingua, popolo e nazione
e li hai costituiti per il
nostro Dio
un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la
terra.
L'Agnello che fu immolato
è degno di potenza,
ricchezza, sapienza e
forza, *
onore, gloria e
benedizione. |
-
Sei venuto o Cristo: sei
apparso umile, sei stato disprezzato,
flagellato, crocifisso, ucciso; ma nel terzo
giorno sei risorto, nel quarantesimo giorno
sei asceso al cielo, siedi alla destra del
Padre e nessuno ti vede più. Di lassù hai
mandato il tuo Spirito, ricevuto da quanti
ne erano degni; i quali, colmi del tuo
amore, annunziarono alle nazioni per tutto
il mondo la grandezza delle tue stesse
umiliazioni... Venne, dunque, rivestito di
debolezza perché potesse morire, ma è stato
attraverso la debolezza della croce che il
suo nome ha conseguito la gloria. Chiunque
non avrà creduto nel nome divenuto glorioso
attraverso la debolezza si spaventerà
dinanzi al giudice quando verrà nella
potenza (Esp. sul sal. 53, 4).
-
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e potente, che tu hai
ritenuto debole e soggiogato. Palpa le
cicatrici e constaterai che sono guarite e
che la debolezza umana è stata restituita
all’immortalità. Si è dissolta questa
debolezza, propria delle creature terrene,
quando la potenza del Signore ha
vittoriosamente combattuto con la morte (Esp.
sul sal. 23, 8).
|
Salmo 85 - Preghiera di Cristo al Padre
nella sua passione |
Signore, tendi l'orecchio,
rispondimi, *
perché io sono povero e
infelice.
Custodiscimi perché sono
fedele; *
tu, Dio mio salva il tuo
servo, che in te spera.
Pietà di me, Signore, *
a te grido tutto il
giorno.
Rallegra la vita del tuo
servo, *
perché a te, Signore,
innalzo l'anima mia.
Tu sei buono, Signore, e
perdoni, *
sei pieno di misericordia
con chi ti invoca.
Porgi l'orecchio, Signore,
alla mia preghiera *
e sii attento alla voce
della mia supplica.
Nel giorno dell'angoscia
alzo a te il mio grido *
e tu mi esaudirai.
Fra gli dèi nessuno è come
te, Signore, *
e non c'è nulla che
uguagli le tue opere.
Tutti i popoli che hai
creato verranno
e si prostreranno davanti
a te, o Signore, *
per dare gloria al tuo
nome;
grande tu sei e compi
meraviglie: *
tu solo sei Dio.
Mostrami, Signore, la tua
via, *
perché nella tua verità io
cammini;
donami un cuore semplice *
che tema il tuo nome.
Ti loderò, Signore, Dio
mio, con tutto il cuore *
e darò gloria al tuo nome
sempre,
perché grande con me è la
tua misericordia: *
dal profondo degli inferi
mi hai strappato.
Mio Dio, mi assalgono gli
arroganti,
una schiera di violenti
attenta alla mia vita, *
non pongono te davanti ai
loro occhi.
Ma tu, Signore, Dio di
pietà compassionevole, *
lento all'ira e pieno di
amore, Dio fedele,
volgiti
a me e abbi misericordia:
dona al tuo servo la tua
forza *
salva il figlio della tua
ancella.
Dammi un segno di
benevolenza;
vedano e siano confusi i
miei nemici, *
perché tu, Signore, mi hai
soccorso e consolato. |
-
China, Signore, il tuo
orecchio ed esaudiscimi...
Egli china l'orecchio se tu non innalzi la
testa. Si avvicina infatti a chi si umilia,
mentre si allontana da chi si esalta: a meno
che non si tratti di chi egli stesso esalta
perché prima si era umiliato. Dio china
dunque a noi il suo orecchio. Egli è in
alto, noi in basso. Egli è sulla vetta, noi
nella miseria; ma non siamo
abbandonati...Imparate ad essere poveri ed
indigenti: sia che possediate qualcosa in
questo mondo sia che non ne possediate...
Guarda se sei misero e povero. Se non lo sei
non sarai esaudito. Getta lontano da te
tutto quanto ti sta intorno e in cui
potresti riporre la tua speranza. Tutta la
tua speranza sia Dio: sentiti bisognoso di
lui, per essere da lui ricolmato. Senza di
lui, qualunque cosa avrai servirà a renderti
ancora più vuoto (Esp. sul sal. 85, 2. 3).
-
Da quando il corpo di Cristo
ha cominciato a gemere nelle angustie sino
alla fine del mondo, quando avranno fine le
sofferenze, quest'uomo geme e grida a Dio. E
ciascuno di noi per la sua parte leva il suo
grido in tutto questo corpo. Tu hai gridato
durante i tuoi giorni, e i tuoi giorni sono
passati; ti è successo un altro e ha gridato
nei suoi giorni... il corpo di Cristo grida
tutto il giorno, mentre fra le sue membra
alcune muoiono e altre ne succedono. E' un
sol uomo ma si estende sino alla fine del
mondo. Sono tutte membra di Cristo quelle
che gridano... Il salmista ode la voce di
tutto intero il corpo di Cristo, che dice:
Ho gridato a te tutto il giorno.
Quanto poi al nostro capo, egli sta alla
destra del Padre e intercede per noi.
Accoglie alcune membra, altre ne flagella,
altre ne purifica, altre ne consola, altre
ne crea, altre ne chiama, altre ne richiama,
altre ne corregge, altre ne risana (Esp. sul
sal. 85, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
A te
Signore eleviamo i nostri cuori;
allietaci presso di te,
perché tu solo sei la nostra vera gioia.
Amen. |
Cantico Is. 33, 13-16 - Dio giudicherà
con giustizia |
“Sentiranno i lontani
quanto ho fatto, *
sapranno i vicini qual è
la mia forza”.
Hanno paura in Sion i
peccatori, *
lo spavento si è
impadronito degli empi.
“Chi di noi può abitare
presso un fuoco divorante? *
Chi di noi può abitare tra
fiamme perenni?”.
Chi cammina nella
giustizia *
ed è leale nel parlare,
chi rigetta un guadagno
frutto di angherie, *
scuote le mani per non
accettare regali,
si tura gli orecchi per
non udire fatti di sangue, *
chiude gli occhi per non
vedere il male.
Costui abiterà in alto,
fortezze sulle rocce
saranno il suo rifugio, *
gli sarà dato il pane,
avrà l'acqua assicurata. |
-
... Ci sono uomini che non se
la sentono di eseguire col cuore alcuni
precetti, anche se al di fuori li osservano.
In questo modo, costoro sembrano quasi
camminare nella legge di Dio ma in realtà
non vi vogliono camminare: non vi camminano
infatti col cuore. E in nessun modo può
dirsi compiuto col cuore ciò che si compie
per paura della pena, non per amore della
giustizia... Se infatti il cuore è retto,
rette sono le opere; ma quando il cuore non
è retto, non sono rette le opere, anche se
sembrano tali... Retto è Dio; perciò,
unendosi a chi è retto come a norma
assoluta, può diventare retto anche il cuore
dell'uomo che in sé era perverso. Ma perché
ci si possa unire a Dio con il cuore in modo
che il cuore ne risulti rettificato, ci si
deve avvicinare a lui, non con i piedi, ma
con la fede (Esp. sul sal. 77, 10).
-
Il superbo non può piacere a
Dio; e l’anima umana, se non vuol dispiacere
a Dio, deve umiliarsi... Da un lato è vero
che non ci è lecito innalzare il cuore per
orgoglio ma, dall’altro, è necessario che lo
eleviamo nella conoscenza della Parola di
Dio. Inoltre, se l’anima non si protende al
di sopra di se stessa, non potrà pervenire
alla visione di Dio e alla conoscenza della
sua sostanza immutabile... Dio è alto nel
nostro intimo, e alto in senso spirituale:
l’anima quindi non sarà in grado di
raggiungerlo se non trascenderà se stessa (Esp.
sul sal. 130, 12).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio nostro, non c’è giustizia per l’uomo se tu
non
l’ operi con la tua grazia;
salvaci dalla presunzione di poter fare a meno di te
e
rendi il nostro cuore aperto
all’azione dello Spirito.
Amen. |
Salmo 97 - Esortazione a lodare Dio per
l'avvento di Cristo |
Cantate al Signore un
canto nuovo, *
perché ha compiuto
prodigi.
Gli ha dato vittoria la
sua destra *
e il suo braccio santo.
Il Signore ha manifestato
la sua salvezza, *
agli occhi dei popoli ha
rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del
suo amore, *
della sua fedeltà alla
casa di Israele.
Tutti i confini della
terra hanno veduto *
la salvezza del nostro
Dio.
Acclami al Signore tutta
la terra, *
gridate, esultate con
canti di gioia.
Cantate inni al Signore
con l'arpa, *
con l'arpa e con suono
melodioso;
con la tromba e al suono
del corno *
acclamate davanti al re,
il Signore.
Frema il mare e quanto
racchiude, *
il mondo e i suoi
abitanti.
I fiumi battano le mani, *
esultino insieme le
montagne
davanti al Signore che
viene, *
che viene a giudicare la
terra.
Giudicherà il mondo con
giustizia *
e i popoli con
rettitudine. |
-
Cantate al Signore un cantico nuovo, poiché il Signore
ha operato meraviglie.
Quali meraviglie? Ascolta! Per lui lo ha risanato la
sua destra e il suo braccio santo. Chi è il braccio
santo del Signore? Il nostro Signore Gesù Cristo... Il
suo braccio santo e la sua destra sono dunque la stessa
persona e il nostro Signore Gesù Cristo è il braccio di
Dio e la destra di Dio... Il Signore ha manifestato
la sua salvezza. Destra di Dio, suo braccio, e sua
salvezza è sempre il nostro Signore Gesù Cristo. Di lui
sta scritto: Ogni carne vedrà la salvezza operata da
lui... Destra di Dio, braccio di Dio, salvezza e
giustizia di Dio, tutto questo è il nostro Signore e
Salvatore Gesù Cristo (Esp. sul sal. 97, 1. 2).
-
I
confini della terra hanno veduto la salvezza del nostro
Dio...
Come altrove è detto: Da un estremo all'altro della
terra. Salda è l'unità di Cristo; nessuno la sminuzzi,
nessuno la distrugga! Egli ha riscattato la totalità
degli uomini, se così grande fu il prezzo che sborsò...
Se dunque tutti i confini hanno veduto, giubilate a
Dio, o terra tutta. Ormai sapete che significhi
giubilare. Godete pure e parlate; ma se non riuscite ad
esprimere con la parola la vostra gioia, giubilate. Il
giubilo esprima la vostra letizia, allorché la parola
non ne è in grado. Comunque, che la vostra gioia non vi
lasci muti! Che il cuore non resti muto dinanzi al suo
Dio; non ne taccia i benefici ricevuti. Se ti limiti a
parlare a te stesso, sei stato risanato per te stesso;
me se la destra di Dio ti ha risanato per lui, parla a
lui, per il quale sei stato risanato (Esp. sul sal. 95,
3. 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Tutta la terra ti acclami, Signore
e
l'uomo nuovo elevi a te la sua lode e il giubilo,
perché ti sei ricordato della tua alleanza,
inviandoci dal cielo il Cristo tuo Figlio.
Amen. |
Salmo 125 - Il ritorno degli esiliati |
Quando il Signore
ricondusse i prigionieri di Sion
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si
apri al sorriso, *
La nostra lingua si
sciolse in canti di gioia.
Allora si diceva tra i
popoli: *
“Il Signore ha fatto
grandi cose per loro”.
Grandi cose ha fatto il
Signore per noi, *
ci ha colmati di gioia.
Riconduci, Signore, i
nostri prigionieri, *
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime *
mieterà con giubilo.
Nell'andare, se ne va e
piange, *
portando la semente da
gettare,
ma nel tornare, viene con
giubilo, *
portando i suoi covoni. |
-
Quando il Signore richiamò i deportati di Sion, noi
fummo come consolati.
Intende dire: noi ci rallegrammo. Quando ci rallegrammo?
Quando il Signore richiamò i deportati di Sion. Quale
Sion? Gerusalemme, la Sion eterna... Godemmo come
ricevendo consolazione. La consolazione ha luogo tra gli
sventurati, tra la gente che geme e piange... Anche se
consolati nella speranza, di fatto gemiamo. Solo quando
sarà cessata la condizione presente, dal gemito si
passerà al godimento eterno, dove non ci sarà bisogno di
consolazione perché non saremo afflitti da alcuna
miseria... (Esp. sul sal. 125, 3. 4).
-
Erano
realmente consolati (i deportati di Sion), e per questo
gioivano come chi è consolato. Era grande la loro
gioia, come di gente che riceve la consolazione e a
consolare questi condannati a morte interviene colui che
si assoggettò alla morte. Se infatti si geme tutti, è a
causa della morte; ma colui che è morto per noi è venuto
a consolarci liberandoci dal timore della morte. Egli è
risorto prima di noi per offrirci un motivo di fiducia.
Risorse per primo e ci infuse speranza, e noi, pur
restando fra le miserie, ci siamo consolati in questa
speranza e ne abbiamo concepito grande allegrezza. Il
Signore ha cambiato la nostra prigionia: dalla prigionia
ci ha messi sulla strada del ritorno e già siamo
incamminanti verso la patria. Riscattati dalla
prigionia, non temiamo le insidie che ci tendono lungo
la via i nostri nemici. Il Signore, infatti, ci ha
riscattati in modo che il nemico non osasse più tenderci
insidie. A meno che non ci allontaniamo dalla via:
quella via che è Cristo stesso... Tu non abbandonare
quella via e il nemico non ti avvicinerà. Cammina dunque
in Cristo e canta pieno di gioia. Canta come chi è
consolato. Ti ha preceduto colui che ti comanda di
andargli dietro (Esp. sul sal. 125, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio Altissimo,
pellegrini verso Gerusalemme
cantiamo le tue lodi; e se, mentre andiamo,
seminiamo nelle lacrime,
ci
consola la certezza
di
una gioiosa mietitura.
Amen. |
Salmo 126 - Lavora invano chi lavora
senza Dio |
Se il Signore non
costruisce la casa, *
invano vi faticano i
costruttori.
Se la città non è
custodita dal Signore *
invano veglia il custode.
Invano vi alzate di buon
mattino,
tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore:
*
il Signore ne darà ai suoi
amici nel sonno.
Ecco, dono del Signore
sono i figli, *
è sua grazia il frutto del
grembo.
Come frecce in mano a un
eroe *
sono i figli della
giovinezza.
Beato l'uomo *
che piena ne ha la
farètra:
non resterà confuso quando
verrà alla porta *
a trattare con i propri
nemici |
-
Se
il Signore non costruisce la casa, invano lavorano
coloro che la costruiscono.
Chi dunque edifica la casa è il Signore: il Signore Gesù
Cristo è colui che costruisce la sua casa. Molti
prestano la loro opera in questo lavoro di costruzione,
ma se non interviene lui a costruire, invano lavorano i
costruttori. Chi sono i lavoratori impegnati nell'opera
di costruzione? Tutti coloro che nella Chiesa predicano
la parola di Dio, tutti i ministri dei divini
sacramenti... E' il Signore che costruisce
interiormente... Quando noi vi parliamo lavoriamo dal di
fuori, mentre è Dio che costruisce dentro... E' lui che
edifica, che esorta, che incute timore, che apre
l'intelletto e volge alla fede il vostro sentire (Esp.
sul sal. 126, 2).
-
Se ci
piace essere custoditi da colui che per amore nostro si
umiliò e poi fu esaltato perché fosse nostro custode,
siamo umili. Nessuno si arroghi alcun bene, perché ogni
bene che abbiamo lo riceviamo da colui che è il solo
buono. Così, uno che volesse attribuire a se stesso la
propria sapienza sarebbe uno stolto. Si renda umile e
verrà a lui la sapienza che lo illuminerà. Se invece
volesse considerarsi sapiente prima di ricevere la
sapienza, farebbe come uno che si leva prima di giorno:
camminerebbe nelle tenebre. E quale è il monito di
questo salmo? Vano è per voi levarvi prima della
luce. Se vi levate prima che spunti la luce, dovrete
per forza restare nella vanità, poiché sarete nelle
tenebre. La nostra luce è Cristo, il quale è risorto, ed
è bene per te muovere i passi dietro a Cristo, non
davanti a Cristo. Chi sono coloro che muovono i passi
davanti a Cristo? Coloro che preferiscono se stessi a
Cristo ... Coloro che pretendono essere altolocati
quaggiù dove egli fu umile... Grande dono, miei
fratelli! Grande grazia, grande promessa! Chi infatti
non vorrebbe essere con Cristo là dove è Cristo? Ma
Cristo è ora glorificato. Vuoi dunque essere là dove è
Cristo nella gloria? Sii umile là dove e gli fu umile (Esp.
sul sal. 126, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Onnipotente nulla noi possiamo senza di te
e
invano ci affatichiamo se manca il tuo aiuto;
donaci la grazia che edifichi,
insieme alla nostra opera,
il
tuo Regno fin da questa terra.
Amen. |
Cantico
Col. 1, 3. 12-20 - Cristo e la Chiesa |
Ringraziamo con gioia Dio,
*
Padre del Signore nostro
Gesù Cristo,
perché ci ha messi in
grado di partecipare *
alla sorte dei santi nella
luce,
ci ha liberati dal potere
delle tenebre, *
ci ha trasferiti nel regno
del suo Figlio diletto,
per opera del quale
abbiamo la redenzione, *
la remissione dei peccati.
Cristo è immagine del Dio
invisibile, *
generato prima di ogni
creatura;
è prima di tutte le cose *
e tutte in lui sussistono.
Tutte le cose sono state
create per mezzo di lui *
e in vista di lui:
quelle nei cieli e quelle
sulla terra, *
quelle visibili e quelle
invisibili.
Egli è il capo del corpo,
che è la Chiesa; *
è il principio di tutto,
il primogenito di coloro
che risuscitano dai morti, *
per ottenere il primato su
tutte le cose.
Piacque a Dio di far
abitare in lui ogni pienezza, *
per mezzo di lui
riconciliare a sé tutte le cose,
rappacificare con il
sangue della sua croce, *
gli esseri della terra e
quelli del cielo. |
-
Come il Corpo è uno e ha
molte membra, ma pur essendo molte le membra
del corpo uno solo è il corpo, così anche
Cristo: molte membra, un corpo solo:
Cristo. Perciò noi tutti insieme, uniti al
nostro Capo, siamo il Cristo; senza il
nostro Capo non valiamo nulla. Con il nostro
Capo siamo la vite; senza il nostro capo
siamo tralci spezzati destinati al fuoco...
Sì, o Signore, nulla senza di te, ma tutto
in te. Poiché tutto quello che egli fa per
mezzo nostro, sembra che siamo noi a farlo.
In verità Egli può molto, tutto, anche senza
di noi: noi niente senza di lui (Esp. sul
sal. 30, II, D 1, 4).
-
Se le membra che hanno il
capo sulla terra hanno cura vicendevole,
come devono amarsi quelle che appartengono
al Capo che è in cielo? E’ vero che esse, se
sono abbandonate dal loro Capo, neppure si
amano; poiché in realtà il capo come capo si
trova esaltato, collocato in cielo alla
destra del Padre, tuttavia, non in sé ma
nelle sue membra, si trova in terra nella
fatica... A questo capo siamo intimamente
congiunti soltanto in forza della carità
(Disc. 162/A, 5).
|
Sal. 86 - Lode della Chiesa di Dio
|
Le sue fondamenta sono sui
monti santi;
il Signore ama le porte di
Sion *
più di tutte le. dimore di
Giacobbe.
Di te si dicono cose
stupende, *
città di Dio.
Ricorderò Raab e Babilonia
fra quelli che mi
conoscono;
ecco, Palestina, Tiro ed
Etiopia: *
tutti là sono nati.
Si dirà di Sion: “L'uno e
l'altro è nato in essa *
e l'Altissimo la tiene
salda”.
Il Signore scriverà nel
libro dei popoli *
“Là costui è nato”.
E danzando canteranno: *
“Sono in te tutte le mie
sorgenti”. |
-
In questo salmo si canta e si
ricorda una città della quale noi siamo
cittadini, in quanto siamo cristiani,
sebbene, finché siamo mortali, ne siamo
esiliati... Camminiamo, dunque, e cantiamo
per animarci nel desiderio. Chi desidera,
infatti, anche se tace con la lingua, canta
con il cuore; chi invece non desidera, anche
se ferisce con le sue grida le orecchie
degli uomini, è muto dinanzi a Dio. Guardate
quanto erano infuocati d'amore per questa
città coloro che pronunziarono per primi le
parole di questo salmo e che le hanno
inculcate anche a noi. Guardate con quanto
trasporto hanno cantato questi versi. Era
l'amore per quella città che suscitava in
loro tale trasporto; e questo amore era
infuso in loro dallo Spirito di Dio (Esp.
sul sal. 86, 1).
-
La vita di tutti coloro che
gioiscono in questa città (di Dio) è una
vita di persone colme di gioia. In questo
esilio siamo schiacciati; in quella nostra
dimora vi sarà soltanto gioia. Scompariranno
la tribolazione e il gemito; cesseranno le
suppliche, le lodi prenderanno il loro
posto. Sarà, dunque, una dimora di gente che
si allieta; non ci sarà il gemito di coloro
che desiderano ma la letizia di quelli che
posseggono. Sarà infatti presente colui al
quale ora aneliamo; e noi saremo simili a
lui, perché lo vedremo così come è.
Lassù tutte le nostre occupazioni saranno
lodare Dio e il fruire di Dio. E che cosa
altro cercheremo, quando a saziarci avremo
Colui per cui mezzo tutte le cose sono state
fatte? Abiteremo e saremo abitati: a lui
tutte le cose saranno sottomesse, in modo
che Dio sia tutto in tutti (Esp. sul sal.
86, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio di verità,
che
hai scritto il nostro nome
sulle porte della Gerusalemme celeste,
rigenera la nostra vita
nel
sangue del tuo Figlio,
perché siamo fatti degni
di
abitare in eterno nella tua casa.
Amen. |
Cantico Is. 40, 10-17 - Il Buon Pastore:
Dio altissimo e Sapientissimo |
Ecco, il Signore viene con
potenza, *
con il braccio egli
detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il
premio *
e i suoi trofei lo
precedono.
Come un pastore egli fa
pascolare il gregge *
e con il suo braccio lo
raduna;
porta gli agnellini sul
petto *
e conduce pian piano le
pecore madri.
Chi ha misurato con il
cavo della mano
le acque del mare *
e ha calcolato
l'estensione dei cieli con il palmo?
Chi ha misurato con il
moggio la polvere della terra,
ha pesato con la stadera
le montagne *
e i colli con la bilancia?
Chi ha diretto lo spirito
del Signore *
e come suo consigliere gli
ha dato suggerimenti?
A chi ha chiesto
consiglio, perché lo istruisse *
e gli insegnasse il
sentiero della giustizia,
lo ammaestrasse nella
scienza *
e gli rivelasse la via
della prudenza?
Ecco, le nazioni son come
una goccia da un secchio,
contano come il pulviscolo
sulla bilancia; *
ecco, le isole pesano
quanto un granello di polvere.
Il Libano non basterebbe
per accendere il rogo, *
né le sue bestie per
l'olocausto. -
Tutte le nazioni sono come
un nulla davanti a lui, *
come niente e vanità sono
da lui ritenute |
-
Gratuitamente amo colui che lodo. Lodo Dio e mi allieto
nella stessa lode. Mi rallegro lodandolo; non arrossisco
per averlo lodato... E' con un atto della volontà che lo
si loda; come lo si ama in virtù della carità. Sia,
dunque, amata e lodata gratuitamente. Che significa
gratuitamente? Significa amarlo e lodarlo per se stesso,
non per qualcosa di estraneo a lui. Se lodi Dio affinché
egli ti dia qualcos'altro, non ami più gratuitamente
Dio... Se lodi Dio per motivi estranei a lui, lo lodi
per necessità... Egli sa quando dare e a chi dare,
quando togliere e a chi togliere. Quanto a te, chiedi
nel tempo ciò che ti giova nel futuro; chiedi ciò che ti
sia d'aiuto per l'eternità. Ma lui amalo gratuitamente:
perché da lui non puoi avere niente di meglio che lui
stesso (Esp. sul sal. 53, 10).
-
Colui
che è venuto occulto verrà manifesto. E' venuto occulto
per essere giudicato, verrà manifesto per giudicare...
Tollera infatti i peccatori che ogni giorno compiono
azioni cattive, che non si curano di Dio, né della loro
coscienza, né in cielo, né in terra... E' lui che verrà,
ma manifestamente, non più per farsi deridere, non più
per farsi prendere a schiaffi e flagellare; verrà, ma
manifestamente, non più per farsi percuotere sulla testa
con una canna, non più per farsi crocifiggere, uccidere,
seppellire, perché tutte queste cose ha voluto soffrire
il Dio occulto (Esp. sul sal. 49, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Onnipotente ed eterno, ogni creatura
è
preziosa ai tuoi occhi;
accoglici, piccoli, nella tua immensità
e
trasfiguraci ad immagine
della tua gloria.
Amen. |
Salmo 98 - Potestà regale di Cristo e sua
magnificenza |
Il Signore regna, tremino
i popoli; *
siede sui cherubini, si
scuota la terra.
Grande è il Signore in
Sion, *
eccelso sopra tutti i
popoli.
Lodino il tuo nome grande
e terribile, *
perché è santo.
Re potente che ami la
giustizia,
tu hai stabilito ciò che è
retto, *
diritto e giustizia tu
eserciti in Giacobbe.
Esaltate il Signore nostro
Dio,
prostratevi allo sgabello
dei suoi piedi, *
perché è santo.
Mosè e Aronne tra i suoi
sacerdoti,
Samuele tra quanti
invocano il suo nome. *
invocavano il Signore ed
egli rispondeva.
Parlava loro da una
colonna di nubi:
obbedivano ai suoi comandi
*
e alla legge che aveva
loro dato.
Signore, Dio nostro, tu li
esaudivi,
eri per loro un Dio
paziente, *
pur castigando i loro
peccati.
Esaltate il Signore nostro
Dio,
prostratevi davanti al suo
monte santo, *
perché santo è il Signore,
nostro Dio. |
-
Il
Signore ha regnato, si adirino i popoli!
Il nostro Signore Gesù Cristo ha iniziato a regnare e ad
essere predicato dopo la sua risurrezione dai morti e la
sua ascensione al cielo, dopo che colmò di coraggio,
frutto dello Spirito Santo, i discepoli, tanto che essi
non ebbero più paura della morte, uccisa da Cristo nella
sua propria morte. Si cominciò dunque a predicare il
Signore Gesù e si diede modo di credere in lui a quanti
volevano salvarsi (Esp. sul sal. 98, 2).
-
Il
tuo nome è terribile e santo.
Lo si predica crocifisso, umiliato, sottoposto a
giudizio, ma con la prospettiva che egli ha da venire
glorioso, vivo, a giudicare con potenza... Lo temano
dunque i popoli, ma per ravvedersi. Non presumano
esageratamente nella sua misericordia, al punto di
abbandonarsi ad una vita cattiva. Se infatti egli ama la
misericordia, ama anche il giudizio. E qual è la sua
misericordia? Quella di farti conoscere la verità, di
gridarti a gran voce che ti converta (Esp. sul sal. 98,
6).
|
ORAZIONE SALMICA
Santo è il tuo nome, Signore e benedetto nei secoli;
ti
ringraziamo perché ci hai chiamati
al
servizio della Nuova Alleanza
e
hai effuso abbondantemente
lo
Spirito nei nostri cuori.
Amen. |
Salmo 131 - Il profeta parla di Cristo al
Padre |
Ricordati Signore di
Davide *
di tutte le sue prove,
quando giurò al Signore, *
al Potente di Giacobbe
fece voto:
“Non entrerò sotto il
tetto della mia casa, *
non mi stenderò sul mio
giaciglio,
non concederò sonno ai
miei occhi *
né riposo alle mie
palpebre,
finché non trovi una sede
per il Signore, *
una dimora per il Potente
di Giacobbe”.
Ecco, abbiamo saputo che
era in Efrata, *
l'abbiamo trovata nei
campi di Iàar.
Entriamo nella sua dimora,
*
prostriamoci allo sgabello
dei suoi piedi.
Alzati, Signore, verso il
luogo del tuo riposo, *
tu e l'arca della tua
potenza.
I tuoi sacerdoti si
vestano di giustizia, *
i tuoi fedeli cantino di
gioia.
Per amore di Davide tuo
servo *
non respingere il volto
del tuo consacrato. |
-
Si
elogiano l'umiltà e la mansuetudine di David e a Dio si
dice: Ricordati Signore di David e di tutta la sua
mansuetudine... La parola David significa "forte di
mano"... Egli tuttavia simboleggiava un altro, la cui
mano robusta avrebbe distrutto i nemici, cioè il diavolo
e i suoi angeli. Sono questi i nemici che la Chiesa
continuamente sconfigge. E come li sconfigge? Con la
mansuetudine, come con la mansuetudine li sconfisse il
nostro Re, vincitore del diavolo... Forte della stessa
mansuetudine vince i nemici anche il Corpo di Cristo,
cioè la Chiesa... Il Corpo di Cristo è anche suo tempio,
sua casa, sua città... Quale voto offriremo a Dio se non
la volontà di essere suo tempio? Nulla di più accetto
potremo offrirgli se non ripetergli quanto è detto in
Isaia: Prendi possesso di noi (Esp. sul sal. 131,
3).
-
Tabernacolo o tenda di Dio è
la Chiesa del tempo presente, casa di Dio
invece la Chiesa celeste, la Gerusalemme
verso la quale siamo incamminati. La tenda
infatti richiama alla mente l'ambiente
militare e il tempio di guerra. Hanno la
tenda i soldati pronti a marciare, a
intraprendere una spedizione... Beati
coloro che abitano nella tua casa, ti
loderanno nei secoli dei secoli. Sotto
la tenda gemiamo, dentro la casa loderemo.
Perché a chi è in cammino tocca gemere,
mentre chi dimora in patria canta lodi (Esp.
sul sal. 131, 10).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, risplenda la luce
del
tuo Cristo nella Chiesa
che
hai scelto come tua dimora in mezzo agli uomini;
copri di vergogna i suoi nemici
e
rendi piena la gioia dei tuoi fedeli.
Amen. |
Cantico Ap. 11- Il
giudizio di Dio |
-
Nessuno è felice se non chi
vive in eterno senza alcun timore, senza
alcun inganno. Infatti l’anima detesta di
essere ingannata... In quella patria,
perciò, ci sarà la verità, non si troverà
mai l’inganno e l’errore. Ci sarà la verità
e non ci sarà il pianto; poiché ci sarà
l’autentico ridere e il godere della verità,
perché ci sarà la vita... Quindi, quanto
alla vita, che è degna di questo nome, così
che si chiami vita, non si tratta che della
vita felice; e non è felice se non è eterna
(Disc. 150, 8).
-
Bisogna morire al mondo per
vivere in eterno per Dio. Allora non
peccheremo non solo quanto alle opere, ma
neppure quanto al desiderio, perché vedremo
quel volto che supera ogni desiderio.
Infatti ha tanta dolcezza, fratelli miei, è
così bello che dopo averlo visto non c’è
niente altro che possa procurare diletto.
Sarà una sazietà insaziabile, sfuggirà alla
noia, sempre avremo fame e sempre saremo
sazi... Allora che sarà, attendi il Signore,
spera nel Signore, sii forte e si rinfranchi
il tuo cuore... Alla fine ci verrà dato ciò
che ci è stato promesso: allora quella
giustizia sarà piena (Disc. 170, 9).
|
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua
misericordia; *
nel tuo grande amore
cancella il mio peccato.
Lavami da tutte le mie
colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
Il mio peccato mi sta
sempre dinanzi.
Contro di te, contro te
solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi
occhi io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando
parli *
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono
stato generato, *
nel peccato mi ha
concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità
del cuore *
e nell'intimo m'insegni la
sapienza.
Purificami con issopo e
sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco
della neve.
Fammi sentire gioia e
letizia *
esulteranno le ossa che
hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai
miei peccati, *
cancella tutte le mie
colpe. -
Crea in me, o Dio, un
cuore puro, *
rinnova in me uno spirito
saldo.
Non respingermi dalla tua
presenza *
e non privarmi del tuo
santo spirito.
Rendimi la gioia. di
essere salvato, *
sostieni in me un animo
generoso.
Insegnerò agli erranti le
tue vie *
e i peccatori a te
ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio
mia salvezza, *
la mia lingua esalterà la
tua giustizia.
Signore, apri le mie
labbra *
e la mia bocca proclami la
tua lode;
poiché non gradisci il
sacrificio *
e se offro olocausti, non
li accetti.
Uno spirito contrito è
sacrificio a Dio, *
un cuore affranto e
umiliato,
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore fa' grazia a
Sion, *
rialza le mura di
Gerusalemme.
Allora gradirai i
sacrifici prescritti, *
l'olocausto e l'intera
oblazione,
allora immoleranno vittime
*
sopra il tuo altare. |
-
Ciascuno di noi viene sciolto
dalle catene dei desideri malvagi o dai nodi
dei propri peccati; la remissione dei
peccati è appunto uno scioglimento di
vincoli... Questo si verifica nel cuore
dell’uomo penitente; quando senti dire che
uno si pente dei propri peccati, è già
ritornato alla vita; quando senti dire che
con la confessione mette a nudo la propria
coscienza, è già tratto fuori dal
sepolcro... Ma il ritorno di un morto alla
vita non può di per sé avvenire se il
Signore interiormente non grida: è un’azione
che Dio compie direttamente nell’interno del
cuore (Esp. sul sal. 101, 3).
-
Chi è colui che piace a Dio?
L’uomo a cui piace Dio. Dio non può
dispiacere a se stesso; fa’ in modo che
piaccia anche a te e così piacerai a lui. Ma
egli non potrà piacerti se tu non proverai
dispiacere per te stesso. Che se tu in te
stesso troverai di che dispiacerti, volgi
lontano da te il tuo occhio. Cosa stai
infatti a mirare te stesso? Se ti vorrai
guardare con sincerità, troverai in te cose
che ti debbono dispiacere e dovrai dire a
Dio: Il mio peccato mi è sempre dinanzi.
Sì, sia sempre dinanzi a te il tuo peccato,
affinché non sia dinanzi a Dio... Che Dio
non distolga da noi il suo volto, ma che lo
distolga dai nostri peccati! (Esp. sul sal.
122, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Padre, Signore delle misericordie,
accetta la confessione delle colpe che,
umiliata innanzi a te, la Chiesa effonde
fiduciosa unicamente del tuo perdono;
apri
le sue labbra
perché proclami sempre le tue lodi.
Amen. |
Cantico Ger. 14, 17-21 - Lamento del
popolo |
I miei occhi grondarono
lacrime *
notte e giorno,
senza cessare.
Da grande calamità è stata
colpita
la figlia del mio popolo *
da una ferita mortale.
Se esco in aperta
campagna, ecco i trafitti di spada; *
se percorro la città, ecco
gli orrori della fame.
Anche il profeta e il
sacerdote
si aggirano per il paese *
e non sanno che cosa fare.
Hai forse rigettato
completamente Giuda, *
oppure ti sei disgustato
di Sion?
Perché ci hai colpito, *
e non c e rimedio per noi?
Aspettavamo la pace, ma
non c'è alcun bene, *
l'ora della salvezza ed
ecco il terrore!
Riconosciamo la nostra
iniquità, Signore,
l’iniquità dei nostri
padri: *
contro di te abbiamo
peccato.
Ma per il tuo nome non
abbandonarci,
non render spregevole il
trono della tua gloria. *
Ricordati! Non rompere la
tua alleanza con noi. |
-
Quando ci convertiamo, ossia
quando, nella trasformazione della vecchia
vita, veniamo come a dare una nuova effige
al nostro spirito, sperimentiamo bene quanto
è duro e faticoso rivolgersi dalla caligine
delle passioni terrene alla serenità e alla
tranquillità della luce divina. E in tale
difficoltà diciamo: Volgiti o Signore,
cioè aiutaci, affinché si compia in noi
quella conversione che ti trova pronto e
nell'atto di offrirti in godimento a coloro
che ti amano (Esp. sul sal. 6, 5).
-
La meditazione del mio cuore
non ha per scopo di piacere agli uomini
perché è già annientata dalla superbia; ma è
sempre al tuo cospetto, perché tu scruti la
coscienza pura. Signore, tu aiuti me che
tendo a te; poiché mi hai redento affinché
io tenda a te; nessuno attribuisca alla sua
sapienza il convertirsi a te o alle sue
forze il giungere a te, se non vuole essere
respinto ancor più da te, che resisti ai
superbi; costui infatti non si è purificato
dal grande peccato né incontra favore
innanzi a te, che ci redimi perché ci
convertiamo e ci aiuti perché giungiamo a te
(Esp. sul sal. 18, I, 15).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio, vita dell'anima
guarda il tuo popolo
che
geme sotto il peso del peccato
dona
l'infinito tuo perdono.
Amen. |
Salmo 99 - Esortazione alla lode di Dio
|
Acclamate al Signore, voi
tutti della terra,
servite il Signore nella
gioia, *
presentatevi a lui con
esultanza.
Riconoscete che il Signore
è Dio;
egli ci ha fatti e noi
siamo suoi, *
suo popolo e gregge del
suo pascolo.
Varcate le sue porte con
inni di grazie,
I suoi atri con canti di
lode,*
lodatelo, benedite il suo
nome;
poiché buono è il Signore,
eterna la sua
misericordia, *
la sua fedeltà per ogni
generazione. |
-
Giubilate al Signore, o terra
tutta!
Forse che ora tutta la terra ode la mia
voce? Questa voce del salmo invece l'ha
udita tutta la terra; e tutta la terra
giubila al Signore... Col diffondersi della
Chiesa, infatti, da Gerusalemme, ove ebbe
inizio in mezzo a tutti i popoli, si estende
a tutti la benedizione: la quale, ovunque
arriva, abbatte l'empietà e instaura la
pietà... Comprendiamo il giubilo! Non
manifestiamolo senza averlo compreso! Cosa
rappresenterebbe infatti mettersi a
giubilare, se non si capisse il giubilo? Se
fosse solo la nostra voce a giubilare e non
giubilasse il nostro cuore? Voce del cuore è
infatti la cognizione della mente... Quand'è
dunque che noi giubiliamo? Quando lodiamo
ciò che è ineffabile... Sii simile a Dio
mediante la pietà e amalo col tuo pensiero!
Sapendo che i suoi attributi invisibili si
comprendono e si vedono attraverso le cose
create, osserva e ammira le creature,
ricercandone il Creatore. Se gli sei
dissimile, sarai respinto; se gli sei simile
gioirai... A lui è dovuto l'onore, il
rispetto, la lode più grande. Rifletti che
cosa tu sia: sei terra e cenere. Considera
cosa ha meritato di vedere uno come te. Nota
gli estremi: colui che vede e l'oggetto che
vede; un uomo che vede Dio. Riconosco che
tutto questo non è merito dell'uomo ma
benevolenza di Dio. E allora loda chi ti ha
usato tale misericordia! (Esp. sul sal. 99,
3. 5. 6).
-
Servite il Signore con gioia.
Ogni servitù comporta molte amarezze, e
quanti per forza si trovano nella condizione
di servi servono e mormorano. Non temete il
servizio del Signore! Là non ci sono né
gemiti né proteste, né indignazione...
Grande fortuna, miei fratelli, è l'essere
schiavo in codesta casa così grande, e
magari schiavo con ceppi. Non temere dunque,
o schiavo incatenato! Loda anzi il Signore!
Le catene che porti, attribuiscile alle tue
colpe e in queste tue catene loda il
Signore, se vuoi che esse si cambino in
ornamenti... Nella casa del Signore libera è
la schiavitù. Libera, poiché il servizio non
l'impone la necessità ma la carità... La
carità ti renda servo, come la verità ti ha
fatto libero... Tu dunque sei servo e sei
libero: servo, perché ci diventasti, libero,
perché sei amato da Dio, tuo creatore; Anzi,
libero anche perché ti è dato di amare il
tuo Creatore. Non servire brontolando! Le
tue proteste infatti non ti sottrarrebbero
alla tua condizione di servo, ma ti
farebbero servire da servo cattivo. Sei
servo del Signore e sei libero del Signore.
Non cercare una liberazione che ti porti
lontano dalla casa del tuo liberatore! (Esp.
sul sal. 99, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
benediciamo, Signore nostro Dio;
noi
siamo il gregge che tu guidi e possiedi.
Ti
rendiamo grazie per tutti i tuoi benefici,
facendo della nostra vita un servizio
reso
a te nella gioia.
Amen. |
Salmo 134 - Le opere di Dio manifestate
al popolo di Israele |
Lodate il nome del
Signore, *
lodatelo, servi del
Signore,
voi che state nella casa
del Signore, *
negli atri della casa del
nostro Dio.
Lodate il Signore: il
Signore è buono; *
cantate inni al suo nome,
perché è amabile.
Il Signore si è scelto
Giacobbe, *
Israele come suo possesso.
Io so che grande è il
Signore, *
il nostro Dio sopra tutti
gli dèi.
Tutto ciò che vuole il
Signore lo compie,
in cielo e sulla terra, *
nei mari e in tutti gli
abissi.
Fa salire le nubi
dall'estremità della terra,
produce le folgori per la
pioggia, *
dalle sue riserve libera i
venti.
Egli percosse i
primogeniti d'Egitto, *
dagli uomini fino al
bestiame.
Mandò segni e prodigi in
mezzo a te, Egitto, *
contro il faraone e tutti
i suoi ministri.
Colpì numerose nazioni *
e uccise re potenti:
Seon,
re degli Amorrèi, Og, re di Basan, *
e tutti i regni di Cànaan.
Diede la loro terra in
eredità a Israele, *
in eredità a Israele suo
popolo. |
-
Una
dolcezza estremamente grande e capace di riempirci di
gioia deve arrecarci l'esortazione che ci rivolge il
presente salmo, il quale dice: Lodate il nome del
Signore, lodate servi il Signore... Se infatti
questi servi si rifiutassero di lodare il Signore,
sarebbero superbi, ingrati ed empi... Lodate il nome
del Signore; lodate, servi, il Signore. Essendo
servi, non fate nulla di disdicevole quando lodate il
Signore; e se foste rimasti sempre ed esclusivamente
servi, avreste dovuto lodare lo stesso il Signore;
quanto più dovete lodarlo ora che, essendo servi, v'è
data la possibilità di diventare figli? (Esp. sul sal.
134, 1).
-
Lodate il Signore, voi che state nella casa del Signore,
negli atri della casa del nostro Dio.
Che dirò sul motivo per cui dovete lodare?... Perché
è buono il Signore. Brevemente, anzi con una sola
parola, è motivata la lode che dobbiamo tributare al
Signore Dio nostro: Buono è il Signore... Una
dolcezza ineffabile mi riempie quando odo che buono è il
Signore. Considero tutte le cose che vedo all'esterno e
le scruto con occhio vigile ma, sapendo che tutte
derivano da lui, anche se esse mi piacciono corro con la
mente al loro Creatore per rendermi conto che veramente
buono è solo il Signore. E di nuovo, quando
secondo le mie capacità mi sarò avvicinato a lui, lo
troverò più intimo a me di quanto io non lo sia a me
stesso e anche superiore a me. Il Signore infatti è
buono in modo tale che non ha bisogno di altri esseri
che lo rendano buono (Esp. sul sal. 134, 2. 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, autore di vittoria
contro i nostri nemici,
benedici il popolo che canta le tue lodi;
tutte le nazioni
riconoscano che tu solo sei Dio,
Signore grande e potente.
Amen. |
Cantico Ap. 15, 3-4
- Inno di adorazione e di lode |
Grandi e mirabili sono le
tue opere,
o Signore Dio onnipotente;
*
giuste e veraci le tue
vie, o Re delle genti!
Chi non temerà il tuo
nome,
chi non ti glorificherà o
Signore? *
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a
te, Signore,
davanti a te si
prostreranno, *
perché i tuoi giusti
giudizi si sono manifestati. |
-
Dio
tutto ciò che è lo vuole: è eterno, immutabile, verace,
beato, insuperabile, e tutto questo lo vuole. Non
sarebbe onnipotente se potesse essere quel che non
vuole. Ma è onnipotente, quindi tutto quel che vuole lo
può. Perciò quel che non vuole non può essere. E’ detto
onnipotente proprio perché tutto ciò che vuole lo può...
Dio onnipotente dunque, che tutto ciò che ha voluto ha
fatto, ha generato l’unico Verbo per mezzo del quale
tutte le cose sono state fatte. Il Verbo però non dal
nulla, ma da se stesso, e quindi non lo ha fatto, ma
generato... Egli è l’unico Figlio di Dio, perché non vi
è nessun altro Figlio della stessa sostanza del Padre,
coeterno, uguale al Padre. E il Verbo è Dio (Disc. 214,
4-5).
-
Egli è
Dio, egli è Padre; Dio per la potestà, Padre per la
bontà. Come siamo felici di avere come Padre il nostro
Dio! Crediamo dunque in lui e tutto ci possiamo
ripromettere dalla sua misericordia, perché egli è
l’onnipotente: noi infatti crediamo in Dio Padre
onnipotente. Onnipotente nel fare le cose grandi e le
cose piccole, onnipotente nel fare le cose del cielo e
quelle della terra, onnipotente nel fare le cose
immortali e quelle mortali, onnipotente nel fare le cose
spirituali e quelle materiali, onnipotente nel fare le
cose visibili e quelle invisibili, grande nelle cose
grandi e non piccolo nelle cose piccole; insomma
onnipotente nel fare tutto ciò che ha voluto fare
(Disc. 213, 2).
|
Salmo 118, 145-152 - Salmo della legge
|
T‘invoco con tutto il
cuore Signore, rispondimi; *
custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi
insegnamenti.
Precedo l'aurora e grido
aiuto, *
spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le
veglie della notte *
per meditare sulle tue
promesse.
Ascolta la mia voce,
secondo la tua grazia; *
Signore, fammi vivere
secondo il tuo giudizio.
A tradimento mi assediano
i miei persecutori, *
sono lontani dalla tua
legge.
Ma tu, Signore, sei
vicino, *
tutti i tuoi precetti sono
veri.
Da tempo conosco le tue
testimonianze *
che hai stabilite per
sempre. |
-
Vicino sei tu, o Signore, e
tutte le tue vie sono verità.
Rientra nel costume dei santi e della loro
confessione riconoscere la verità di Dio
anche nei loro tormenti, in quanto cioè non
li soffrono senza esserseli meritati...
Certamente nei confronti dei santi, tutte le
vie del Signore sono misericordia e sono
verità perché come nel giudicare egli
soccorre (per cui non manca la sua
misericordia) così nel compatire rende ciò
che ha promesso (per cui c'è insieme
verità). Non c'è quindi dubbio che nei
confronti di tutti, sia quelli che libera,
sia quelli che danna, tutte le vie del
Signore sono misericordia e verità, perché
là dove non usa compassione fa mostra di sua
verità prendendosi vendetta. Libera cioè
molti senza che l'abbiano meritato, ma
nessuno condanna senza che se lo sia
meritato (Esp. sul sal. 118, D. 29, 8).
-
Io ho gridato con tutto il
mio cuore: ascoltami Signore... Le vie
della tua giustizia ricercherò.
Ecco perché ha gridato con tutto il suo
cuore; ecco cosa ha desiderato gli fosse
concesso dal Signore, qualora avesse
ascoltato la sua preghiera; poter ricercare
sempre le vie della giustizia. E' necessario
quindi che preghiamo per avere la mente in
continua ricerca di ciò che ci viene
ordinato di praticare. Ma quanto deve essere
lontano dalla pratica colui che ancora
ricerca! Difatti non sempre al ricercare
segue il trovare, né al trovare segue sempre
il praticare; mentre è vero che nessuno può
praticare se prima non ha trovato, come pure
è vero che nessuno può trovare se prima non
ha cercato. Grande però è la fiducia che ci
ha accordato il Signore Gesù quando disse:
Cercate e troverete (Esp. sul sal.
118, D 2, 1).
|
ORAZIONE SALMICA
Piega il nostro cuore, o Dio,
all'osservanza dei tuoi precetti,
perché si compia in noi la legge della carità.
Amen. |
Cantico Sap. 9,
1-6. 9-11 - Preghiera per ottenere la sapienza |
Dio dei padri e Signore di
misericordia, *
che tutto hai creato con
la tua parola,
che con la tua sapienza
hai formato l'uomo, *
perché domini sulle
creature che tu hai fatto,
e governi il mondo con
santità e giustizia *
e pronunzi giudizi con
animo retto,
dammi la sapienza, che
siede accanto a te in trono *
e non mi escludere dal
numero dei tuoi figli,
perché io sono tuo servo e
figlio della tua ancella,
uomo debole e di vita
breve, *
incapace di comprendere la
giustizia e le leggi.
Anche il più perfetto tra
gli uomini,
privo della tua sapienza,
*
sarebbe stimato un nulla.
Con te è la sapienza che
conosce le tue opere, *
che era presente quando
creavi il mondo;
essa conosce che cosa è
gradito ai tuoi occhi *
e ciò che è conforme ai
tuoi decreti.
Mandala dai cieli santi, *
dal tuo trono glorioso,
perché mi assista e mi
affianchi nella mia fatica *
e io sappia che cosa ti è
gradito.
Essa tutto conosce e tutto
comprende:
mi guiderà con prudenza
nelle mie azioni*
e mi proteggerà con la sua
gloria. |
-
Tutto
ciò che è stato fatto da Dio, è stato fatto nella
sapienza e per mezzo della sapienza. Tutto ciò che
arriva a conoscere la sapienza, e tutto ciò che a questa
conoscenza non arriva, ma è compreso nella creazione di
Dio, è stato fatto nella sapienza e per mezzo della
sapienza (Esp. sul sal. 103, D 4, 1).
-
Quelli
che conoscono la sapienza, hanno la sapienza come luce;
quelli che non la conoscono, hanno pur sempre la
sapienza come loro artefice anche se sono bloccati nella
loro insipienza; inoltre quelli che l'hanno come luce,
l'hanno anche come loro artefice, ma non tutti quelli
che l'hanno come loro artefice, l'hanno anche come luce.
In mezzo agli uomini, invero, molti sono coloro che ne
diventano partecipi e sono chiamati sapienti; ma molti
sono anche coloro che ne restano privi e sono chiamati
stolti... Se amassero veramente la sapienza, se la
chiedessero, se la cercassero, bussassero alla sua
porta, potrebbero arrivare a possederla: ché essa non è
preclusa alla natura, ma solo alla negligenza (Esp. sul
sal. 103, D 4, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Donaci Signore la luce della sapienza
che
guidi i nostri passi sulle vie del bene,
sorregga la nostra fatica e ci diriga con prudenza
nelle strade della vita.
Amen. |
Salmo 116 - Invito a lodare Dio
|
Lodate il Signore, popoli
tutti, *
voi tutte, nazioni,
dategli g]oria;
perché forte è il suo
amore per noi *
e la fedeltà del Signore
dura in eterno |
-
Lodate il Signore, o genti tutte, lodatelo o popoli
tutti.
Ecco che cosa sono gli atri della casa del Signore; il
popolo di Dio nella sua totalità. Questa è la vera
Gerusalemme. Lo ascoltino bene quelli che si sono
rifiutati di essere figli di questa città, separandosi
dalla comunione con tutte le genti. Si è rafforzata
sopra di noi la sua misericordia e la verità del Signore
persiste in eterno. La misericordia e la verità sono
i due valori che vi esortai a non perdere mai di vista.
La misericordia del Signore si è in effetti rafforzata
su di noi quando di fronte al suo nome, per opera del
quale siamo stati liberati, si sono arrese le genti, un
tempo ostili, e hanno chiuso la bocca fremente di rabbia
(Esp. sul sal. 116).
-
La
sua grandezza non ha limiti
e noi siamo obbligati a lodarlo anche se non lo
comprendiamo appieno. Se infatti lo comprenessimo, la
sua grandezza sarebbe limitata; se al contrario la sua
grandezza non ha limiti, di lui possiamo, sì,
comprendere qualcosa, ma nella sua immensità Dio non
possiamo certo comprenderlo. Siamo quindi come
sopraffatti dalla sua grandezza: tuttavia per essere
ristorati dalla sua bontà poniamoci a mirare le sue
opere, e mirando le opere lodiamo l'artefice, mirando
l'edificio lodiamo l'architetto, mirando le creature
lodiamo il Creatore. Diamo uno sguardo alle cose che ha
fatte in questo mondo, cose a noi note e palesi, perché
quante altre ne abbia create la sua immensa bontà e
sconfinata grandezza, chi lo conosce?... Per quel tanto
dunque che ci sono note le sue opere, lodiamo Dio
muovendo appunto da queste opere. Dalla creazione del
mondo, infatti, le prerogative invisibili di lui ci si
fan vedere e penetrare attraverso le cose create (Esp.
sul sal. 144, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
Grande è il tuo nome Signore
e
tutti i popoli proclamano
l'eterna fedeltà alla tue promesse,
effondi su di noi la misericordia
e
donaci la salvezza, il Figlio tuo Gesù.
Amen. |
|