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Prefazione
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II Settimana del
Salterio
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III Settimana del
Salterio
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IV Settimana del
Salterio
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I SETTIMANA DEL SALTERIO
Salmo
140 - Voce di Cristo o della Chiesa contro i suoi
persecutori
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Signore, a te grido,
accorri in mio aiuto; *
ascolta la mia voce quando t'invoco.
Come incenso salga a te la mia preghiera, *
le mie mani alzate come sacrificio della sera.
Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, *
sorveglia la porta delle mie labbra.
Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male †
e compia azioni inique con i peccatori: *
che io non gusti i loro cibi deliziosi.
Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, †
ma l'olio dell'empio non profumi il mio capo; *
tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
Dalla rupe furono gettati i loro capi, *
che da me avevano udito dolci parole.
Come si fende e si apre la terra, *
le loro ossa furono disperse
alla bocca degli inferi.
A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; *
in te mi rifugio, proteggi la mia vita.
Preservami dal laccio che mi tendono, *
dagli agguati dei malfattori.
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Se Cristo è
il capo e noi il corpo, unico è l'uomo
che parla: parli il capo o parlino le
membra, è sempre l'unico Cristo a
parlare. E più propriamente è compito
del capo parlare anche in vece delle
membra... Così dobbiamo ascoltare Cristo
quando parla: ognuno deve poter
riconoscere in lui la sua propria voce,
come di chi si tiene compaginato al
Corpo. Potrà succedere a volte che egli
pronunzi parole nelle quali nessuno
di noi scopra la propria persona, ma che
appartengono esclusivamente al capo.
Egli tuttavia non si stacca mai dalle
nostre parole ma le innalza
idenificandole alle sue... Signore,
ho gridato a te: ascoltami.
Sono parole che possiamo dire tutti:
parole che non dico io ma il Cristo
totale. E' tuttavia più appropriato
ritenerle pronunziate a nome del corpo,
poiché il Capo anche quand'era qui in
terra pregò unito alla carne. (Esp. sul
sal. 140,3,4).
-
S'innalzi la mia
preghiera come incenso al tuo cospetto:
l'elevazione delle mie mani sia come il
sacrificio vespertino. Queste parole di
solito vengono applicate al capo: lo sa
ogni cristiano. Fu infatti quando il
giorno volgeva ormai alla sera che il
Signore sulla croce esalò l'anima per
riprenderla, senza che alcuno gliela
strappasse contro sua voglia... Ecco
dunque qual è il sacrificio vespertino:
la passione del Signore, la croce del
Signore. L’offerta della vittima di
salvezza, l'olocausto accetto a Dio.
Quando dunque dal cuore dei credenti si
innalza con purezza la preghiera, è come
un incenso che si solleva dal santo
altare. Non c'è cosa più deliziosa del
profumo del Signore, e così debbono
essere profumati tutti i credenti. (Esp.
sul sal. 140,5)
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ORAZIONE SALMICA
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Signore Gesù Cristo,
Capo della tua Chiesa,
-
ascolta la voce
delle tue membra
-
che si associano a
te nella lode al Padre,
-
e rendile degne di
essere esaudite.
-
Amen
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Salmo
141 - Voce di Cristo nella passione |
Con la mia voce al
Signore grido aiuto, *
con la mia voce supplico il Signore;
davanti a lui effondo il mio lamento, *
al tuo cospetto sfogo la mia angoscia.
Mentre il mio spirito vien meno, *
tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino *
mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: *
nessuno mi riconosce.
Non c'è per me via di scampo, *
nessuno ha cura della mia vita.
Io grido a te, Signore; †
dico: Sei tu il mio rifugio, *
sei tu la mia sorte
nella terra dei viventi.
Ascolta la mia supplica: *
ho toccato il fondo dell'angoscia.
Salvami dai miei persecutori *
perché sono di me più forti.
Strappa dal carcere la mia vita, *
perché io renda grazie al tuo nome:
i giusti mi faranno corona *
quando mi concederai la tua grazia.
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-
Con la
mia voce ho gridato al Signore.
Sarebbe bastato dire: Con la voce ho
gridato al Signore, ma forse non
senza motivo vi è stato aggiunto quel
mia. Sono infatti molti a gridare
al Signore non con la loro voce ma con
la voce del loro corpo. Ne segue che
l'uomo interiore, nel quale Cristo ha
cominciato ad abitare mediante la fede,
ha da gridare al Signore con la propria
voce: non cioè con lo strepito delle
labbra ma con l'affetto del cuore. Ivi
non è uditore l'uomo ma Dio. L'uomo non
ti ode se tu non gridi con la voce che
esce dai polmoni, dalle vicere e dal
moto della lingua; mentre dinanzi al
Signore lo stesso pensiero è già un
grido... Lui vede anche dove
l'uomo non vede: ad esempio nel tuo
pensiero. Nessun uomo lo vede, ma Dio lo
vede. Sia dunque la tua preghiera
pronunciata là dove la vede soltanto
colui che te ne ricompenserà, poiché
anche il Signore Gesù Cristo ti comandò
di pregare in segreto. Devi quindi
essere pratico della tua stanzuccia
apparata, devi anche averla ripulita
per pregarvi Dio... E' in nostro potere
chiudere la porta, cioè la porta del
cuore, poiché è nel cuore che si trova
la nostra stanzuccia segreta (Esp. sul
sal. 141,3).
-
Presta attenzione alla
mia preghiera poiché sono stato
umiliato grandemente.
Umiliato dai persecutori, umiliato nella
confessione. Il salmista umilia se
stesso all'insaputa di tutti; dai nemici
viene umiliato pubblicamente. Da Dio, al
contrario, viene sollevato e in pubblico
e nell'intimo della coscienza...
Liberami dai miei persecutori: Da
chi credete voglia essere liberato
attraverso la preghiera? Da persecutori
umani? Ma è proprio vero che i nostri
nemici sono gli uomini? Abbiamo altri
nemici, nemici invisibili, che ci
perseguitano sotto altra forma. L'uomo
ci perseguita volendo uccidere il corpo,
l'altro nemico ci perseguita volendo
accalappiare l'anima (Esp. sul sal.
141,13).
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ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, Padre Onnipotente,
tu hai voluto liberarci
dai lacci di morte del peccato;
noi ti ringraziamo, ti
lodiamo e ti benediciamo
per l'opera della
salvezza compiuta nel tuo Figlio,
Gesù Cristo nostro
Signore.
Amen. |
Cantico
Fil. 2, 6-11
Gesù Cristo servo di Dio
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Cristo
Gesù, pur essendo di natura divina, *
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso, †
assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò se stesso †
facendosi obbediente fino alla morte *
e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato *
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi †
nei cieli, sulla terra *
e sotto terra;
e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, *
a gloria di Dio Padre. |
-
Del nostro Signore Gesù
Cristo sappiamo che è l'Agnello senza macchia, che in
lui e solo in lui non si trova peccato, che
lui soltanto con assoluta verità poté affermare: Ecco
viene il principe di questo mondo e in me non troverà
nulla, cioè nessuna colpa, nessun reato. Egli solo
sborsò il compenso per cose che non aveva rubate, egli
solo versò innocentemente il proprio sangue. Era infatti
l'unico Figlio di Dio che prese la nostra carne, non per
sminuire se stesso ma per arricchire noi (Esp.
sul sal. 140,3).
-
Non
sarebbe stato catturato se non fosse stato uomo; non lo
avrebbero visto né percosso, se non fosse stato uomo.
Non sarebbe stato crocifisso né sarebbe morto, se non
fosse stato uomo. Si sottopose dunque l'uomo a tutte
quelle sofferenze che in lui non avrebbero trovato posto
se non fosse stato uomo. Ma se egli non fosse stato
uomo, l'uomo non sarebbe stato liberato... Mostrava agli
occhi umani la propria umanità e conservava Dio nell'intimo:
celava la forma di Dio, nella quale è uguale al Padre e
presentava la forma di servo, nella quale è minore del
Padre. Egli annientò se stesso prendendo forma di
schiavo. L'uomo è ucciso e Dio è esaltato. L'essere
stato ucciso lo si deve alla miseria umana; l'essere
risorto e asceso al cielo lo si deve alla potestà divina
(Esp. sul sal. 63,13).
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Salmo 62
- Voce della Chiesa che parla di Cristo |
-
O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, *
-
di te ha sete l'anima mia,
-
a te anela la mia carne, *
-
come terra deserta, arida, senz'acqua.
-
-
Così nel santuario ti ho cercato, *
-
per contemplare la tua potenza e là tua gloria.
-
Poiché la tua grazia vale più della vita, *
-
le mie labbra diranno la tua lode.
-
-
Così ti benedirò finché io viva, *
-
nel tuo nome alzerò le mie mani.
-
Mi sazierò come a lauto convito, *
-
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
-
-
Nel mio giaciglio di te mi ricordo *
-
penso a te nelle veglie notturne,
-
tu sei stato il mio aiuto; *
-
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
-
-
A te si stringe *
-
l'anima mia.
-
La forza della tua destra *
-
mi sostiene.
|
-
Questo salmo ha per titolo:
Per David stesso quando era nel deserto dell'Idumea.
Con il nome di Idumea si
intende questo mondo. In essa dobbiamo vedere
raffigurata la vita presente, durante la quale
inconriamo tante sofferenze e fatiche e dove siamo
soggetti a tante miserie. E questo è il deserto in cui
si soffre atroce la sete: e ora voi udrete precisamente
la voce di uno che ha sete nel deserto. Ma se ci
riconosceremo nell'assetato, ci riconosceremo anche nel
dissetato. Poiché chi in questo mondo ha sete, nel mondo
di là sarà ristorato, come dice il Signore: Beati
coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché
saranno saziati. Ma affinché non veniamo meno in
questo deserto, Dio ci irrora con la rugiada della sua
Parola, e non ci lascia inaridire del tutto come
meriteremmo se egli esigesse da noi un conto severo. Ci
fa, sì, provare la sete ma poi viene ad appagarla. E per
dissetarci ci irrora con qualche sua grazia (Esp. sul
sal. 62,3).
-
Ha avuto sete di te l'anima
mia; in molte maniere di te ha avuto sete
anche la mia carne.
Poca cosa è che abbia avuto sete la mia
anima; ha avuto sete anche la mia carne. Che
l'anima abbia sete di Dio, va bene; ma com'è
che anche la carne ha avuto la stessa sete?
Poiché veramente, quando il corpo ha sete,
ha sete di acqua; come quando l'anima ha
sete ha sete della fonte della sapienza,
alla quale si inebrieranno le nostre
anime... Dobbiamo avere sete della sapienza,
dobbiamo avere sete della giustizia. Coloro
che hanno davvero sete di Dio debbono
sentirla sempre e dovunque, nell'anima e
nella carne, poiché Dio, come dà all'anima
il suo pane, cioè la parola della verità,
così da anche alla carne ciò che le è
necessario: poiché Dio ha fatto sia l'anima
che il corpo... e Colui che ha fatto ambedue
le cose, ambedue le cose nutre. (Esp. sul
sal. 62,6.7).
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-
ORAZIONE SALMICA
-
Signore Dio
Onnipotente,
-
a te eleva la
preghiera la Chiesa
-
pellegrina nel
deserto del mondo,
-
stretta a te dal
vincolo dell'amore;
-
proteggila all'ombra
delle tue ali
-
affinché non sia
turbata dagli assalti del male.
-
Amen.
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Cantico
Dn. 3,57-90 Tutto il creato loda Dio
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-
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore, *
-
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
-
Benedite, angeli del Signore, il Signore, *
-
benedite, cieli, il Signore.
-
-
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli,
-
il Signore, *
-
benedite, potenze tutte del Signore, il Signore.
-
Benedite, sole e luna, il Signore, *
-
benedite, stelle del cielo, il Signore.
-
-
Benedite, piogge e rugiade, il Signore, *
-
benedite, o venti tutti, il Signore.
-
Benedite, fuoco e calore, il Signore, *
-
benedite, freddo e caldo, il Signore.
-
-
Benedite, rugiada e brina, il Signore, *
-
benedite, gelo e freddo, il Signore.
-
Benedite, ghiacci e nevi, il Signore, *
-
benedite, notti e giorni, il Signore.
-
-
Benedite, luce e tenebre, il Signore, *
-
benedite, folgori e nubi, il Signore.
-
Benedica la terra il Signore, *
-
lo lodi e lo esalti nei secoli.
-
-
Benedite, monti e colline, il Signore, *
-
benedite, creature tutte
-
che germinate sulla terra, il Signore.
-
Benedite, sorgenti, il Signore, *
-
benedite, mari e fiumi, il Signore.
-
-
Benedite, mostri marini
-
e quanto si muove nell'acqua, il Signore, *
-
-
benedite, uccelli tutti dell'aria, il Signore.
-
Benedite, animali tutti, selvaggi e domestici,
-
il Signore, *
-
benedite, figli dell'uomo, il Signore.
-
-
Benedica Israele il Signore, *
-
lo lodi e lo esalti nei secoli.
-
Benedite, sacerdoti del Signore, il Signore, *
-
benedite, o servi del Signore, il Signore.
-
-
Benedite, spiriti e anime dei giusti, il Signore,
-
benedite, pii e umili di cuore, il Signore.
-
Benedite, Anania, Azaria e Misaele, il Signore, *
-
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
-
-
Benediciamo il Padre e il Figlio con lo Spirito
Santo, *
-
lodiamolo ed esaltiamolo nei secoli.
-
Benedetto sei tu, Signore, nel firmamento del cielo,
*
-
degno di lode e di gloria nei secoli.
|
-
Tutte le creature sono
buone, come è buono Dio autore di tutto il Creato, e
tutte lo lodano, se c'è chi ne sappia comprendere la
bontà. Occorre però avere lo spirito della pietà e della
sapienza. Da tutte le sue opere viene lodato Dio. Come
lo lodavano tutte per bocca di quei tre fanciulli! Ne
venne forse tralasciata qualcheduna? Lo lodano i cieli,
gli angeli, le stelle, il sole e la luna, il giorno e la
notte; lo lodano gli esseri che nuotano nel mare o
volano nel cielo; lo lodano i monti e i colli, il freddo
e il caldo e tutte le altre opere di Dio. Lo avete
ascoltato: tutte le creature lodano Dio... Gli uomini
lodano Dio, che dell'uomo è creatore: poiché se
l'avarizia è opera della cattiveria umana, l'uomo in se
stesso è opera di Dio. Ora, cosa vuole fare Dio?
Uccidere in te il male da te compiuto e salvare l'opera
sua, cioè te stesso (Esp. sul sal. 128,5).
-
Non è
forse opera di Dio la terra? o non sono opera di lui le
piante, gli animali, le bestie feroci, i pesci, gli
uccelli? Forse che non sono tutti opera di lui? Certo,
tutti questi esseri sono opera di Dio. Ma forse che le
piante e le pietre hanno una voce che loro consenta la
confessione? Sì, tutte le opere di Dio confessino a lui.
Ma cosa dici? Anche la terra e le piante? Tutte le sue
opere. Se tutte lodano, perché non tutte potranno
confessare? Si parla infatti di confessione non soltanto
quando ci si accusa dei peccati, ma anche quando si
loda... E' una confessione che consiste nel lodare.
Benedite, cantate l'inno ed esaltatelo nei secoli.
Ecco come cantano l'inno. Nessuno pensi che la muta
pietra o il muto animale abbia razionalità e sia in
grado di comprendere Dio... L'universo creato loda Dio
in quanto tu, mirando la creatura e trovandola bella,
in essa lodi Dio (Esp. sul sal. 144,13).
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-
ORAZIONE SALMICA
-
Signore nostro Dio,
tua è la terra
-
e tutto ciò che
contiene;
-
si elevi a te dalle
nostre labbra
-
un inno di
ringraziamento per le tue creature e così,
-
fatti voce di ogni
essere vivente, tutta la nostra vita
-
sia a lode della tua
gloria.
-
Amen.
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Salmo
149 - Esortazione di tutte le creature a lodare Dio |
Cantate al Signore un canto
nuovo; *
la sua lode nell'assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro mani,
per compiere la vendetta tra i popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi, *
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi il giudizio già scritto
questa è la gloria per tutti i suoi fedeli.
|
-
Lodiamo il Signore con la
voce, con la mente, con le opere buone; a lui cantiamo
un cantico nuovo, come ci esorta il presente salmo che
così comincia: Cantate al Signore un cantico
nuovo.
Uomo vecchio, cantico vecchio; uomo nuovo, cantico
nuovo. Testamento vecchio, cantico vecchio; Testamento
nuovo, cantico nuovo. Nel vecchio Testamento c'erano
delle promesse temporali e terrene: e chiunque ama le
cose terrene canta il cantico vecchio. Chi vuol cantare
il cantico nuovo deve amare i beni eterni. E lo stesso
amore è nuovo ed eterno, e in tanto è sempre nuovo in
quanto non invecchia mai... Invecchiato per il peccato,
l'uomo viene rinnovato dalla grazia. Pertanto tutti
coloro che in Cristo vengono rinnovati e cominciano a
essere partecipi della vita eterna, cantano il cantico
nuovo (Esp. sul sal. 149,1).
-
Cantate al Signore un cantico nuovo.
E' questo un cantico di pace, un cantico d'amore.
Chiunque si separa dalla comunione dei santi non canta
il cantico nuovo: segue infatti la via dell'animosità
che è roba vecchia, non quella della carità, che è
nuova. E cosa c'è nella carità, virtù nuova? La pace, il
vincolo di una società santa, la compattezza spirituale,
l'edificio fatto di pietre vive. E questo, dove? Non in
un paese soltanto ma in tutto l'universo. Ascòltalo da
un altro salmo. Dice: Cantate al Signore un cantico
nuovo, cantate al Signore da tutta la terra. Tutta
la terra canta il cantico nuovo. Chi non canta questo
cantico nuovo in unione con tutta la terra, dica pure
quel che vuole, faccia risuonare con la lingua gli
alleluia e li ripeta di giorno e li ripeta di notte. I
miei orecchi non sono attratti un gran ché dagli accenti
di chi canta. Vado piuttosto ad indagare la sua condotta
e le opere che compie. Lo interrogo e gli dico: Ma cos'è
quel che canti? Mi risponde: L'Alleluia. E 'alleluia'
che significa? Lodate il Signore. Vieni dunque, lodiamo
insieme il Signore. Se tu lodi il Signore e io lodo il
Signore, perché dovremmo essere in discordia? La carità
loda il Signore, la discordia lo bestemmia (Esp. sul sal.
149,2).
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ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù
Cristo, re e sacerdote della tua Chiesa,
ascolta la voce di
chi ti loda in concordia,
la voce supplice dei
tuoi santi che cantano l'alleluia
col cuore, con le
labbra, con la vita,
il canto dell'uomo
nuovo redento dalla tua grazia.
Amen. |
Salmo
109 - Divinità, umanità, regno e sacerdozio di Cristo |
-
Oracolo del Signore al mio Signore: *
-
“Siedi alla mia destra, -
-
-
finché io ponga i tuoi nemici
-
a sgabello dei tuoi piedi”.
-
-
Lo scettro del tuo potere stende il Signore da Sion:
*
-
“Domina in mezzo ai tuoi nemici.
-
-
A te il principato nel giorno della tua potenza
-
tra santi splendori;
-
-
dal seno dell'aurora,
-
come rugiada, io ti ho generato”.
-
-
Il Signore ha giurato e non si pente:
-
“Tu sei sacerdote per sempre
-
al modo di Melchisedek”.
-
-
Il Signore è alla tua destra, *
-
annienterà i re nel giorno della sua ira.
-
Lungo il cammino si disseta al torrente *
-
e solleva alta la testa
|
-
In principio tu eri il Verbo, ed eri
Verbo presso Dio, e come Verbo eri Dio; Tutte le cose
furono fatte per mezzo tuo: eccolo il Signore di Davide!
Ma poi a motivo della nostra debolezza, essendo noi
disperati e giacenti nella carne, tu che eri il Verbo ti
sei fatto carne, per abitare in mezzo a noi: eccolo il
Figlio di Davide! Nessun dubbio che tu, pur sussistendo
nella natura di Dio, non hai ritenuto una rapina
l'essere uguale a Dio, e perciò sei il Signore di
Davide; ma pure hai annientato te stesso assumendo la
natura di servo e pertanto sei il figlio di Davide (Esp.
sul sal. 109,6).
-
Il Signore ha detto al mio
Signore: Siedi alla mia destra, finché io
ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi
piedi.
Noi sappiamo che Cristo, dopo la
risurrezione dai morti e l'ascensione al
cielo, siede alla destra del Padre. Si
tratta di cosa già avvenuta: noi non
l'abbiamo vista, ma pure l'abbiamo creduta;
l'abbiamo letta nei Libri sacri, l'abbiamo
sentita predicare, la possediamo per fede.
Pertanto per il fatto stesso che Cristo era
figlio di Davide, è divenuto Signore di
Davide: quel che, infatti, era nato dalla
stirpe di Davide, è stato tanto onorato da
essere anche Signore di Davide. Per il fatto
stesso che Cristo assunse la carne, morì
nella carne, risorse nella medesima carne e,
sempre in essa, ascese al cielo e siede alla
destra del Padre, proprio in questa carne
così onorata e glorificata e trasformata in
uno stato celeste, egli è ad un tempo il
figlio di Davide e il Signore di Davide...
E' meraviglioso il mistero di
Cristo che siede alla destra del Padre: esso
è stato nascosto perché fosse creduto, ed è
stato sottratto alla vista perché fosse
sperato (Esp. sul sal. 109,7.8).
|
-
ORAZIONE SALMICA
-
Cristo Gesù, Signore e figlio di Davide,
-
Verbo del Padre, Sacerdote in eterno
-
che intercedi per la nostra salvezza,
-
domina sui tuoi nemici, domina con la potenza
-
della tua grazia in mezzo a tutti i popoli,
-
perché riconoscano in te
-
l'unico vero Signore della storia.
-
Amen.
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Salmo
113 A - Liberazione della Chiesa per mezzo di Cristo.
Speranza d'Israele. |
Quando Israele uscì dall'Egitto, *
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
Giuda divenne il suo santuario *
Israele il suo dominio.
Il mare vide e si ritrasse, *
Il Giordano si volse indietro,
i monti saltellarono come arieti, *
le colline come agnelli di un gregge.
Che hai tu, mare, per fuggire, *
e tu, Giordano, perché torni indietro?
Perché voi monti saltellate come arieti*
e voi colline come agnelli di un gregge?
Trema, o terra, davanti al Signore, *
davanti al Dio di Giacobbe,
che muta la rupe in un lago, *
la roccia in sorgenti d'acqua.
|
-
Abbiamo udito le parole del salmo:
Uscendo Israele dall'Egitto, la casa di Giacobbe da un
popolo barbaro, la Giudea divenne cosa a lui sacra,
Israele il suo dominio... Non crediate si tratti
unicamente di un racconto di fatti avvenuti; è al
contrario una predizione di quanto sarebbe dovuto
accadere. Difatti, al momento stesso in cui tali
miracoli accadevano agli occhi di quel popolo antico, si
trattava, sì, di eventi attuali ma essi non erano privi
di significato per l'avvenire.In vista di ciò il profeta
autore del salmo si premura di mostrarci che quanto egli
afferma a parole si identifica con quanto storicamente
s'era compiuto nei fatti, in quanto eventi e parole
risalivano ad un'unica origine, lo Spirito Santo. Voi
vi riconoscete come veri Israeliti, della discendenza
di Abramo; voi siete la casa di Giacobbe e gli eredi
secondo la promessa. Ebbene, persuadetevi che quando
rinunziaste al mondo usciste dall'Egitto, che emigraste
di fra mezzo un popolo barbaro allorché, professando la
vera religione, vi segregaste dall'empietà del
paganesimo. Non è infatti la vostra propria lingua ma
la lingua straniera quella che non sa pronunciare le
lodi di Dio, al quale voi cantate 'Alleluia'. In voi
infatti la Giudea è divenuta luogo a lui sacro.
Poiché non è vero giudeo quello che lo è
manifestamente, come non è vera circoncisione quella
che si porta fuori, nel corpo. Il vero
giudeo lo è nell'intimo, mediante la circoncisione
del cuore.Esaminate dunque il vostro cuore. Se sarà
stato circonciso mediante la fede e purificato dalla
confessione, allora in voi la Giudea è divenuta luogo
a lui sacro e Israele è divenuto in voi il suo dominio.
Egli infatti vi ha dato potere di diventare figli di Dio
(Esp. sul sal. 113,2.5).
-
Voi avete deciso di aderire a
Dio con tutto il cuore. Voi intendete
sbarazzarvi delle antiche passioni, frutto
della vostra ignoranza e sottomettervi con
animo docile al giogo soave del Signore.
Abbandonando, anzi,
rigettando le opere carnali e mondane in cui
si dibatteva con pena e senza frutto il
vostro cuore (quasi obbligato dal tirannico
potere del diavolo a cuocere i mattoni in
Egitto), voi volete correre portando
solamente il peso leggero di Cristo...
Ebbene, ciascuno di voi ricordi che tutti
gli impedimenti del mondo sono ormai
superati. Le voci contrarie dei fautori
dell'apostasia o non osano alzarsi o,
spaventate dal fatto che il nome di Cristo è
esaltato e glorificato in tutte le regioni
della terra, si sono messe a tacere. Così
il mare ha visto ed è fuggito, e a te è
rimasta aperta la via della libertà
spirituale senza alcuna resistenza di
contraddittori (Esp. sul sal. 113,6).
|
-
ORAZIONE SALMICA
-
Dio Padre, Signore della tua Chiesa,
-
custodisci con amore le pecore del tuo ovile che,
-
abbandonate le antiche passioni,
-
si sottomettono con animo docile
-
al giogo soave della tua legge,
-
così che nell'esperienza meravigliosa dei tuoi
prodigi
-
diano lode al tuo nome.
-
Amen.
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Cantico
Apoc. 19, 1-10 - Le nozze dell'Agnello |
Alleluia.
Salvezza, gloria e potenza sono del nostro Dio; *
veri e giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi, *
voi che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il Signore, *
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed esultiamo,
rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze dell'Agnello; *
la sua sposa è pronta. |
-
Nella speranza cantiamo l'Alleluia;
e se la speranza ci procura una gioia così grande, cosa
sarà la realtà posseduta in se stessa?... Allora
l'Alleluia sarà vissuto nella sua realtà, adesso invece
nella speranza. Ora è la speranza che canta tal lode, la
canta l'amore, quell'amore che la canterà anche lassù;
ma l'amore che la canta adesso è un amore famelico,
quello che la canterà lassù sarà un amore fruitivo.
Cos'è infatti l'Alleluia?... E': Sia
lode a Dio. Ecco, al presente voi udite questa parola e
l'ascolto vi dà gioia e mossi dalla gioia lodate.
Se così amate una goccia di rugiada,
quanto più non ne amerete la fonte (Disc. 255, 5)
-
Nella nostra vita dobbiamo
pensare costantemente alla lode di Dio, e
nessuno può essere in grado di vivere la
vita futura se al presente non vi si sarà
allenato. Al presente quindi noi lodiamo Dio
ma insieme lo supplichiamo; e se la lode ci
procura godimento, la preghiera include il
gemito. Ci è stato promesso qualche cosa che
ora non possediamo e, siccome l'autore delle
promesse è veritiero, godiamo nella speranza
per il fatto però che non siamo nel
possesso, gemiamo di desiderio...Or dunque,
fratelli, vi esortiamo a lodare Dio, e
questo è quel che diciamo tutti ogni volta
che pronunciamo l’Alleluia. “Lodate il
Signore", dici tu al tuo prossimo e lui lo
dice a te. Quando tutti si esortano a
vicenda, tutti mettono in pratica
l'esortazione. Occorre però che lodiate con
tutto voi stessi: cioè non deve lodare Dio
solo la vostra lingua e la vostra voce ma
anche la vostra coscienza, la vostra vita,
le vostre opere. Lodiamo certo Dio adesso
che siamo riuniti in assemblea, ma quando
ciascuno torna alle sue occupazioni private,
forse cessa di lodare Dio. Non smetta di
vivere bene e continua sarà la lode.
Interrompi la lode di Dio quando ti
allontani dalla giustizia e da ciò che a lui
piace. Se al contrario mai ti allontani
dalla vita buona, anche se la tua lingua
tace, la tua vita grida e l'orecchio di Dio
si piega al tuo cuore (Esp. sul sal.
148,1.2).
|
1Pt. 2, 21-24 Cristo paziente |
Cristo pari per voi,
lasciandovi un esempio, *
perché ne seguiate le orme:
egli non commise peccato *
e non si trovò inganno sulla sua bocca;
oltraggiato non rispondeva con oltraggi, *
e soffrendo non minacciava vendetta,
ma rimetteva la sua causa *
a colui che giudica con giustizia.
Egli portò i nostri peccati nel suo corpo *
sul legno della croce,
perché, non vivendo più per il peccato,
vivessimo per la giustizia. *
Dalle sue piaghe siamo stati guariti.
|
-
Guardate il Figlio Unigenito di Dio.
Era sì, venuto a patire, a pagare debiti da lui non
contratti, a morire per mano dei peccatori, a cancellare
col suo sangue il documento legale che esigeva la nostra
morte. Era venuto per tutto questo; eppure per mostrarti
un esempio di pazienza, prese e trasformò il nostro
corpo miserabile rendendolo conforme al suo corpo
glorioso (Esp. sul sal. 144, 19).
-
Soffri
in Cristo, così come Cristo in un certo senso ha peccato
nella tua debolezza... Come Egli ha voluto che i nostri
peccati fossero suoi a cagione del suo Corpo, vogliamo
anche noi che le sue sofferenze siano nostre a cagione
del nostro Capo. Non sia mai che egli abbia sofferto a
vantaggio degli amici per mano dei nemici, e noi no.
Prepariamoci dunque anche noi a sedere alla medesima
mensa; non respingiamo quel calice, onde trovare
attraverso la sua umiltà il desiderio della sua
sublimità... Le sofferenze del Signore sono anche nostre
sofferenze; e ogni buon servo di Dio che conservi
fedelmente la fede, che manifesti ciò che deve e viva
giustamente fra gli uomini, voglio vedere se non soffre
anche quelle sofferenze che Cristo ha sostenuto nella
sua Passione (Esp. sul sal. 37, 16).
|
Salmo 5 -
Si riferisce alla Chiesa che ottiene l'eredità del Nuovo
Testamento. |
Porgi l'orecchio,
Signore, alle mie parole: *
intendi il mio lamento.
Ascolta la voce del mio grido, t
O mio re e mio Dio, *
perché ti prego, Signore.
Al mattino ascolta la mia voce; *
fin dal mattino t'invoco e sto in attesa.
Tu non sei un Dio che si compiace del male; t
presso di te il malvagio non trova dimora; *
gli stolti non sostengono il tuo sguardo.
Tu detesti chi fa il male, fai perire i bugiardi. *
Il Signore detesta sanguinari e ingannatori.
Ma io per la tua grande misericordia t
entrerò nella tua casa; *
mi prostrerò con timore nel tuo santo tempio.
Signore, guidami con giustizia
di fronte ai miei nemici; *
spianami davanti il tuo cammino.
Non c'è sincerità sulla loro bocca, *
è pieno di perfidia il loro cuore;
la loro gola è un sepolcro aperto, *
la loro lingua è tutta adulazione.
Gioiscano quanti in te si rifugiano, *
esultino senza fine.
Tu li proteggi e in te si allieteranno *
quanti amano il tuo nome.
Signore, tu benedici il giusto: *
come scudo lo copre la tua benevolenza. |
-
In questo salmo si tratta della
Chiesa che riceve in eredità la vita eterna per mezzo
del nostro Signore Gesù Cristo, in modo che essa
possiede Dio stesso, aderisce a Lui e trova in lui la
sua felicità secondo quanto sta scritto: Beati i miti
perché essi possederanno in eredità la terra. Quale
terra, se non quella di cui è detto: La mia speranza sei
tu, la mia porzione nella terra dei viventi?. Dunque,
Dio è detto nostra eredità, perché ci nutre e ci fa
vivere; e noi siamo detti eredità di Dio perché egli si
prende cura di noi e ci guida. Ecco perché notiamo in
questo salmo la voce della Chiesa, chiamata all'eredità
per divenire essa stessa eredità del Signore.(Esp. sul
sal. 5,1).
-
Si
allietino tutti coloro che sperano in te,
ai quali senza dubbio nel gustarlo, il Signore appare
dolce. In eterno esulteranno e tu abiterai in loro.
Sarà dunque questa l'eterna esultanza, quando i giusti
diverranno tempio di Dio, e il medesimo Abitatore sarà
il loro gaudio. E si glorieranno in te tutti coloro
che amano il nome tuo, in quanto è presente in loro,
perché ne godano, ciò che amano. Perché tu benedirai
il giusto. Questa è la benedizione, gloriarsi in Dio
ed essere abitati da Dio. Tale santificazione è concessa
ai giusti; ma per essere giustificati, occorre prima la
vocazione la quale non dipende dai loro meriti, ma dalla
grazia di Dio... proprio perché la vocazione non deriva
dai nostri meriti, ma dalla bontà e dalla misericordia
di Dio, soggiunge: Signore, come con lo scudo della
tua buona volontà ci hai coronati (Esp sul sal. 5,
16.17).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, nostro Re e nostro
Dio,
tu che ascolti la voce supplice
della tua Chiesa, guìdala nel mare
tempestoso del mondo
fino al tuo santo tempio, perché tutti i tuoi figli
che hanno sperato in te si allietino per sempre
nel tuo amore.
Amen. |
Cantico 1
Cr. 29, 10-13 Lode alla maestà divina |
Sii benedetto, Signore
Dio di Israele, nostro padre, *
ora e sempre.
Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, t
la gloria, la maestà e lo splendore, *
perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.
Tuo è il regno, Signore; *
tu ti innalzi sovrano su ogni cosa.
Da te provengono ricchezza e gloria; *
tu domini tutto.
Nella tua mano c'è forza e potenza; *
dalla tua mano ogni grandezza e potere.
Per questo, nostro Dio, ti ringraziamo *
e lodiamo il tuo nome glorioso. |
-
Quale potenza abbiamo noi? E' forse eterna? Se fosse
eterna la nostra potenza, non saremmo decaduti, non
saremmo precipitati nel peccato, non avremmo meritato la
pena della mortalità. Ecco invece colui che nella sua
potenza domina in eterno ha voluto liberamente
riammetterci nella condizione da cui ci aveva
allontanati la nostra colpa. Diveniamo dunque partecipi
di lui e, nella sua forza, saremo anche noi forti. Egli
è forte per virtù propria. Noi siamo illuminati; egli è
la luce che ci illumina. Se noi gli volgiamo le spalle,
cadiamo nelle tenebre; mentre egli non può volgere le
spalle a se stesso. Al suo calore noi siamo infiammati:
se ci allontaniamo, geliamo; se ci avviciniamo di nuovo
siamo infiammati. Diciamogli dunque che ci custodisca
nella sua potenza, e ci allieteremo in lui che nella sua
potenza domina in eterno (Esp. sul sal. 65. 13).
-
La
potenza e la misericordia!... Cercate di capire la
potenza di Dio, penetrate nel mistero della misericordia
di Dio. E' in questi due attributi, quasi per intero,
tutto il contenuto delle Scritture. Sempre queste due
cose: la potenza di Dio e la sua misericordia. Abbiate
timore della sua potenza, amate la sua misericordia. Non
presumete della misericordia al punto da disprezzarne la
potenza; né abbiate della potenza tale timore che vi
faccia disperare della misericordia. Presso di lui c'è
la potenza, e presso di lui la misericordia. Questa
umilia, quella esalta; umilia questo con la potenza ed
esalta quello con la misericordia... Temi dunque e trema
dinanzi alla sua potenza, ma spera nella sua
misericordia (Esp. sul sal. 61, 20).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, Padre della luce, tu sei forte e potente,
tu sei grande e tutto domini sulla faccia della terra;
noi ti lodiamo per l'immensa tua maestà
e invochiamo su noi la tua misericordia.
Amen. |
Salmo 28 - La suprema maestà di Dio; voce della
predicazione evangelica |
Date al Signore,
figli di Dio, *
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome, *
prostratevi al Signore in santi ornamenti.
Il Signore tuona sulle acque, t
Il Dio della gloria scatena il tuono, *
il Signore, sull'immensità delle acque.
II Signore tuona con forza, *
tuona il Signore con potenza.
Il tuono del Signore schianta i cedri, *
Il Signore schianta i cedri del Libano.
Fa balzare come un vitello il Libano *
e il Sirion come un giovane bufalo.
Il tuono saetta fiamme di fuoco, *
il tuono scuote la steppa,
il Signore scuote il deserto di Kades *
e spoglia le foreste.
Il Signore è assiso sulla tempesta, *
Il Signore siede re per sempre.
Il Signore darà forza al suo popolo, *
benedirà il suo popolo con la pace.
Nel tempio del Signore, *
tutti dicono: «Gloria!». |
-
Salmo rivolto al Mediatore dalla mano vigorosa, riguardo
alla perfezione della Chiesa in questo secolo, dove, nel
tempo, si combatte contro il diavolo.
Dice il profeta: Offrite al Signore figli di Dio...
Offrite al Signore voi stessi, che gli Apostoli, pastori
del gregge, generarono per il vangelo. Rendete al
Signore gloria e onore. Per mezzo delle vostre opere il
Signore sia glorificato ed onorato. Date al Signore
gloria al suo nome. Nella gloria egli sia conosciuto nel
mondo. Adorate il Signore nel suo santo atrio. Adorate
il Signore nel vostro cuore dilatato e santificato:
poiché voi siete la sua santa e regale dimora (Esp. sul
sal. 28, 1. 2).
-
La voce del Signore sopra le
acque.
La voce di Cristo sopra i popoli. Il Dio
della maestà, dalla nube della carne ha
annunziato con terribile tuono la
penitenza. Il Signore sopra le molte acque.
Lo stesso Signore Gesù, dopo aver emesso
questa voce sopra i popoli ed averli
atterriti, li ha convertiti a sé ed ha
abitato fra loro. La voce del Signore umilia
i superbi con la contrizione del cuore.
Il Signore spezzerà i cedri del Libano.
Il Signore spezzerà con la penitenza quanti
si inorgogliscono per lo splendore della
nobiltà terrena, dal momento che, per
confonderli, ha eletto le cose ignobili di
questo mondo, nelle quali manifesta la sua
divinità. E troncata la superba altezza di
costoro li abbatterà perché imitino la sua
umiltà; egli che come un agnello, è stato
condotto al sacrificio per quella medesima
nobiltà di questo secolo: Si levarono
infatti i re della terra e i principi si
unirono insieme contro il Signore e contro
il suo Cristo. Egli, infatti, amato ed
unico del Padre, ha annientato la sua
nobiltà: e si è fatto uomo come figlio dei
Giudei che ignoravano la giustizia di Dio e
superbamente vantavano la loro giustizia
quasi fosse unica (Esp. sul sal. 28,
3.4.5.6.7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, custode della tua Chiesa,
offriamo a te il sacrificio della lode
che sale dalle nostre labbra e dalle nostre opere.
Amen.
|
Salmo 10 -
La Chiesa parla contro i suoi persecutori e del giudizio
futuro |
Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi: *
«Fuggi come un passero verso il monte»?
Ecco, gli empi tendono l'arco, t
aggiustano la freccia sulla corda *
per colpire nel buio i retti di cuore.
Quando sono scosse le fondamenta, *
il giusto che cosa può fare?
Ma il Signore nel tempio santo, *
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi sono aperti sul mondo, *
le sue pupille scrutano ogni uomo.
Il Signore scruta giusti ed empi, *
egli odia chi ama la violenza.
Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo *
vento bruciante toccherà loro in sorte.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste; *
gli uomini retti vedranno il suo volto. |
-
Vediamo il testo del salmo,
che mi sembra debba essere cantato contro gli eretici, i
quali, sottolineando ed esagerando i peccati di molti
membri della Chiesa quasi che fra loro tutti o
quasi fossero giusti tentano di distoglierci e
strapparci dal seno dell'unica e vera madre Chiesa.
Orbene, è noto che in profezia Cristo, prefigurato
allegoricamente con molti nomi, è chiamato anche monte.
Dobbiamo dunque rispondere a questi eretici e dir loro:
Nel Signore confido; perché dunque dite all'anima mia,
migra ai monti come il passero? Uno solo è il monte in
cui confido; perché dunque mi dite di passare a voi,
come se vi fossero più cristi? (Esp. sul sal. 10, 1)
-
Il
Signore è nel suo santo tempio.
E proprio così; dice infatti l'Apostolo: santo è il
tempio di Dio, che siete voi. Ma chiunque avrà violato
il tempio di Dio, Dio lo disperderà. Profana il
tempio di Dio chi viola l'unità, poiché non sta stretto
al capo, da cui tutto il corpo, connesso e compaginato
dall'azione generale di distribuzione del nutrimento,
secondo l'attività conveniente a ciascun membro, opera
l'accrescimento del corpo, per l'edificazione di se
stesso nella carità. In questo suo santo tempio dimora
il Signore. Viola questo tempio chiunque vuol
primeggiare, si separa dalla comunità cattolica. I
suoi occhi guardano il povero, poiché il povero si è
abbandonato in Lui che si è fatto rifugio per il
povero... C'è da temere forse che in mezzo alla folla
dei ricchi non possa vedere i pochi poveri che nutre
custodendoli nel grembo della Chiesa cattolica?
(Esp.
sul sal. 10,7. 8)
|
ORAZIONE SALMICA
Cristo Gesù, nostro dolce Signore,
difendi la Chiesa tua Sposa dalle insidie dei nemici
e raffòrzala con l'abbondanza
delle tue grazie nel cammino verso il tuo regno.
Amen. |
Salmo 14 -
Voce di Cristo rivolta ai fedeli. Interpella il Padre |
Signore, chi abiterà nella tua tenda? *
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che cammina senza colpa, *
agisce con giustizia e parla lealmente;
chi non dice calunnia con la sua lingua, t
non fa danno al suo prossimo *
e non lancia insulto al suo vicino.
Ai suoi occhi è. spregevole il malvagio, *
ma onora chi teme il Signore.
Anche se giura a suo danno, non cambia; t
se presta denaro non fa usura, *
e non accetta doni contro l'innocente.
Colui che agisce in questo modo *
resterà saldo per sempre.
|
-
Signore chi sarà ospitato
durante il suo pellegrinaggio nel tuo tabernacolo?
Sebbene talvolta si dica tabernacolo per significare la
dimora eterna, tuttavia, se intendiamo la parola nel suo
senso proprio, la tenda è una dimora di guerra. Poiché
in questa vita temporale combattiamo contro il diavolo,
c'è bisogno allora della tenda, nella quale riposarci.
Tale tenda significa soprattutto la fede nella temporale
economia della salvezza, che si è compiuta per noi nel
tempo attraverso l'incarnazione del Signore. E chi
riposerà nel tuo santo monte? Qui si tratta già forse
della stessa eterna dimora, in modo che per monte
intendiamo la superiore eccellenza dell'amore di Cristo
nella vita eterna (Esp. sul sal. 14,1).
-
Signore, chi sarà ospitato nel tuo tabernacolo?... Colui
che dice la verità nel suo cuore.
Alcuni infatti hanno sulle labbra la verità, ma non
l'hanno nel cuore... E' dunque poco dire la verità, se
essa non è anche nel cuore. Che non ha operato
inganno con la sua lingua: la lingua opera inganno
quando si dice una cosa con la bocca ed un'altra si
nasconde nel cuore. Né ha fatto del male al suo
prossimo: sappiamo che per prossimo dobbiamo
intendere ogni uomo. E non ha accettato infamia
contro il suo prossimo, cioè non ha creduto
volentieri né temerariamente a chi accusava il suo
prossimo. Al suo cospetto il maligno è stato ridotto
a niente. Questa è la perfezione, che il maligno non
abbia alcun potere contro l'uomo, e che ciò avvenga
al suo cospetto: nel sapere con assoluta certezza
che il maligno non è nulla, se non quando l'anima si
allontana dalla immagine eterna ed immutabile del suo
Creatore per volgersi all'immagine della creatura, che
è stata fatta dal nulla. (Esp. sul sal. 14, 3. 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio di verità, rendi puro il nostro cuore
perché sciolti dai legami con il male,
possiamo, per tua grazia,
essere degni di pervenire al tuo monte santo,
dimora della tua gloria.
Amen. |
Cantico Ef.
1, 3-10 - Dio Salvatore |
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell'amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode e gloria della sua grazia, *
che ci ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Dio l'ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,
il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose, *
quelle del cielo come quelle della terra.
Nella sua benevolenza lo aveva in lui prestabilito *
per realizzarlo nella pienezza dei tempi.
|
-
I pensieri del suo cuore nei secoli dei secoli (Esp. sul
sal. 32, 11). Quali sono i pensieri del suo cuore, e
qual è il disegno del Signore che resta in eterno?
Contro questo disegno perché le genti hanno mormorato e
i popoli hanno tramato invano? Poiché il Signore manda a
vuoto i pensieri dei popoli e respinge i disegni dei
potenti. In che senso dunque il disegno del Signore
resta in eterno, se non perché ha già saputo e
predestinato in anticipo riguardo a noi? Chi può negare
la predestinazione di Dio? Prima della creazione del
mondo ci ha visti, ci ha creati, ci ha corretti, ha
mandato il Figlio suo a noi, ci ha redenti; questo è il
suo disegno che resta in eterno, questo è il suo
pensiero che rimane nei secoli dei secoli (Esp. sul sal.
32, II, D2, 14).
-
[Per quella umiliazione], per
la quale l'uomo precipitò e fu scaraventato
nella morte a seguito di quel peccato che
infelicissimamente fu commesso nella
felicità del paradiso, l'uomo è divenuto
simile alla vanità e i suoi giorni passano
come ombra, e tutti si nasce figli dell'ira;
e tali si resterebbe se non ci fosse stato
il Mediatore che ha riconciliato con Dio
tutti coloro che, prima della creazione del
mondo, erano stati predestinati alla
salvezza eterna. In questo Mediatore
sperarono anche gli antichi giusti,
prevedendone con spirito profetico la
futura venuta nella carne (Esp. sul sal.
118, D 15, 4).
|
Salmo 23 - Sovranità di Cristo e sua
ascensione |
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell'amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode e gloria della sua grazia, *
che ci ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Dio l'ha abbondantemente riversata su di
noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,
il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle del cielo come quelle della terra.
Nella sua benevolenza lo aveva in lui
prestabilito *
per realizzarlo nella pienezza dei tempi. |
-
Del
Signore è la terra e ciò che la riempie, il mondo intero
e tutti coloro che vi abitano. Quando cioè il Signore
glorificato è annunziato perché credano tutte le genti,
e tutto il mondo diventa la sua Chiesa. Egli stesso
sopra i mari l'ha fondata. Egli stesso fermamente l'ha
stabilita sopra tutti i marosi di questo secolo,
affinché da essa fossero dominati e non le arrecassero
alcun male. E sopra i fiumi l'ha disposta. I fiumi
scorrono al mare, e gli uomini in preda alle loro
passioni si perdono nel secolo: anche su questi trionfa
la Chiesa che è preparata nella carità ad accogliere
l'immortalità dopo aver vinto, per mezzo della grazia di
Dio, le cupidigie del secolo (Esp. sul sal. 23, 2).
-
Chi salirà sul monte del
Signore?
Chi salirà all'altissima giustizia del
Signore? Ovvero chi starà nel suo santo
luogo? Ovvero chi resterà in quel luogo
ove ascenderà, fondato sopra i mari e
preparato sopra i fiumi? L'innocente di
mani e puro di cuore. Chi dunque salirà
lassù ed ivi resterà, se non colui che è
innocente nelle opere e puro nei pensieri?
Chi non ha impiegato in vanità l'anima
sua. Colui che non ha abbandonato
l'anima sua alle cose effimere, ma,
rendendosi conto che essa è immortale, ha
desiderato la ferma e immutabile eternità.
E non ha giurato al suo prossimo
nell'inganno. E perciò senza inganno,
così come semplici e non ingannevoli sono le
cose eterne, si è presentato al suo prossimo
(Esp. sul sal. 23, 3. 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Padre delle misericordie,
rendi innocenti le nostre mani, e puri i nostri cuori
perché limpida sia la nostra lode
e le
nostre opere libere
da
ogni compromesso con il male.
Amen. |
Cantico Tb. 13, 2-10a - Dio castiga e
salva |
Benedetto Dio che vive in eterno; *
il suo regno dura per tutti i secoli;
egli castiga e usa misericordia,*
fa scendere negli abissi della terra,
fa risalire dalla grande perdizione *
e nulla sfugge alla sua mano.
Lodatelo, figli di Israele, davanti alle
genti: t
egli vi ha disperso in mezzo ad esse *
per proclamare la sua grandezza.
Esaltatelo davanti ad ogni vivente, t
è lui il Signore, il nostro Dio,
lui il nostro Padre, il Dio per tutti i
secoli.
Vi castiga per le vostre ingiustizie, *
ma userà misericordia a tutti voi.
Vi raduna da tutte le genti, *
in mezzo alle quali siete stati dispersi.
Convertitevi a lui con tutto il cuore
e con tutta l'anima *
per fare la giustizia davanti a lui,
e allora egli si convertirà a voi *
e non vi nasconderà il suo volto.
Ora contemplate ciò che ha operato con
voi *
e ringraziatelo con tutta la voce;
benedite il Signore della giustizia *
ed esaltate il re dei secoli.
Io gli do lode nel paese del mio esilio *
e manifesto la sua forza e grandezza
a un popolo di peccatori.
Convertitevi, o peccatori, *
e operate la giustizia davanti a lui;
chi sa che non torni ad amarvi *
e vi usi misericordia?
Io esalto il mio Dio e celebro il re del
cielo *
ed esulto per la sua grandezza.
Tutti ne parlino *
e diano lode a lui in Gerusalemme.
|
-
In
ogni dono del Signore Dio nostro, in ogni consolazione
ed in ogni punizione che ci viene da lui, nella grazia
che egli si è degnato di darci, nell'indulgenza per la
quale ci ha reso il meritato castigo, in tutte le sue
opere, sempre l'anima nostra deve benedire il Signore...
Ciascuno di noi deve stimolare ed esortare la propria
anima, dicendole: Benedici anima mia il Signore.
E tutti noi, e con quanti sono nostri fratelli in
Cristo, dovunque si trovino, formando un sol uomo
avente il suo capo nel cielo tutti proprio per tale
unità dobbiamo esortare la nostra anima, dicendo:
Benedici, anima mia, il Signore. E l'anima ascolta,
obbedisce, sta a tale esortazione, ne resta persuasa non
per la nostra virtù, ma per la grazia di colui che essa
benedice... (Esp. sul sal. 102, 1).
-
Abbiamo cantato per tutto il
tempo che era necessario e poi abbiamo
taciuto; ma deve forse tacere quel che è
dentro di noi nel benedire il Signore? Può
certo elevarsi e cessare a tempo opportuno
il suono delle nostre parole, ma perenne
dev'essere la voce di quel che è dentro di
noi! Quando ti rechi nella Chiesa per
recitare l'inno, la tua voce fa risuonare le
lodi di Dio, ma anche dopo aver cantato come
hai potuto, quando ti sei ormai allontanato,
la tua anima deve far risuonare le lodi di
Dio. Quando attendi ad un affare, anche
allora la tua anima deve lodare Dio... Mi
permetto anzi di aggiungere: anche quando
dormi, la tua anima deve benedire il
Signore... Anche se dormi è la tua innocenza
a dar voce alla tua anima (Esp. sul sal.
102, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Noi
ti esaltiamo e ti benediciamo
Signore nostro, perché tu sei nostro Padre
e il
Dio di tutti i secoli;
converti a te i nostri cuori
e la
nostra vita
sarà
una lode perenne alla tua misericordia.
Amen. |
Salmo 32 - Esultanza dei giusti a motivo
della creazione e della redenzione operate attraverso il
Verbo di Dio
|
Esultate, giusti, nel Signore:
ai retti si addice la lode.
Lodate il Signore con la cetra, *
con l'arpa a dieci corde a lui cantate.
Cantate al Signore un canto nuovo,
suonate la cetra con arte e acclamate.
Poiché retta è la parola del Signore *
e fedele ogni sua opera.
Egli ama il diritto e la giustizia, *
della sua grazia è piena la terra.
Dalla parola del Signore furono fatti i
cieli, *
dal soffio della sua bocca ogni loro
schiera.
Come in un otre raccoglie le acque del
mare, *
chiude in riserve gli abissi.
Tema il Signore tutta la terra, *
tremino davanti a lui gli abitanti del
mondo,
perché egli parla e tutto è fatto, *
comanda e tutto esiste.
Il Signore annulla i disegni delle
nazioni, *
rende vani i progetti dei popoli.
Ma il piano del Signore sussiste per
sempre, *
i pensieri del suo cuore per tutte le
generazioni.
Beata la nazione il cui Dio è il Signore,
*
il popolo che si è scelto come erede.
Il Signore guarda dal cielo, *
egli vede tutti gli uomini.
Dal luogo della sua dimora *
scruta tutti gli abitanti della terra,
lui che, solo, ha plasmato il loro cuore
*
e comprende tutte le loro opere.
Il re non si salva per un forte esercito
*
né il prode per il suo grande vigore.
Il cavallo non giova per la vittoria, *
con tutta la sua forza non potrà salvare.
Ecco, l'occhio del Signore veglia su chi
lo teme, *
su chi spera nella sua grazia,
per liberarlo dalla morte *
e nutrirlo in tempo di fame.
L'anima nostra attende il Signore, *
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
In lui gioisce il nostro cuore *
e confidiamo nel suo santo nome.
Signore, sia su di noi la tua grazia, *
perché in te speriamo.
|
-
Questo salmo ci esorta a
esultare nel Signore...
Ma possiamo esultare nel
Signore se la nostra lode riconosce in Lui
il solo che risponde a tutti i nostri
desideri; mentre nessuno come Lui offre
agli infedeli altrettanto di cui
dispiacersi. Brevissima è la regola: piace a
Dio colui cui piace Dio. Ai retti -
si aggiunge - si addice la lode. Chi
sono i retti? Coloro che dirigono il cuore
secondo la Volontà di Dio; e, se l'umanità
fragile li turba, li consola la divina
equità. Infatti, anche se desiderano, dato
il loro cuore corruttibile, qualcosa di
particolare che convenga ai loro affari e
faccende attuali o alla necessità
presente, non appena avranno capito e
riconosciuto che Dio vuole un'altra cosa,
antepongono la volontà del migliore alla
propria, la volontà dell'Onnipotente alla
volontà del debole, la volontà di Dio a
quella dell'uomo. Poiché quanto Dio dista
dall'uomo, altrettanto dista la volontà di
Dio dalla volontà dell'uomo (Esp. sul sal.
32, II, 1, 1. 2).
-
Esultate nel Signore, o
giusti, o retti, perché a voi si addice la
lode. Nessuno dica: che giusto posso essere
io, oppure, quand'è che sono giusto? Non
abbattetevi e non disperate di voi. Siete
uomini fatti a immagine di Dio; Colui che vi
ha fatto uomini, anch’ Egli si è fatto per
voi uomo; e affinché molti figli potessero
essere resi partecipi dell'eredità eterna,
per voi è stato versato il sangue
dell'Unigenito. Se vi disprezzate a motivo
della fragilità terrena, ebbene soppesatevi
considerando anche il prezzo pagato per voi;
riflettete degnamente a ciò che mangiate, a
ciò che bevete, a chi acconsentite nel dire
Amen (Esp. sul sal. 32, II, 1, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, tu sei il nostro Dio,
tu
sei la nostra sicurezza,
il
nostro possesso e la parte della nostra eredità;
tu
che hai plasmato i nostri cuori
accogli la lode che, gioiosa,
erompe dalle nostre labbra.
Amen. |
Salmo 19 - Preghiera della Chiesa perché
sia celebrata la magnificenza di Cristo. |
Ti ascolti il Signore nel giorno della
prova, *
ti protegga il nome del Dio di Giacobbe.
Ti mandi l'aiuto dal suo santuario *
e dall'alto di Sion ti sostenga.
Ricordi tutti i tuoi sacrifici *
e gradisca i tuoi olocausti.
Ti conceda secondo il tuo cuore, *
faccia riuscire ogni tuo progetto.
Esulteremo per la tua vittoria, t
spiegheremo i vessilli in nome del nostro
Dio; *
adempia il Signore tutte le tue domande.
Ora so che il Signore salva il suo
consacrato; t
gli ha risposto dal suo cielo santo *
con la forza vittoriosa della sua destra.
Chi si vanta dei carri e chi dei cavalli
*
noi siamo forti nel nome del Signore
nostro Dio.
Quelli si piegano e cadono *
ma noi restiamo in piedi e siamo saldi.
Salva il re, o Signore, *
rispondici, quando ti invochiamo.
|
-
In questo salmo non è Cristo
che parla, ma di Cristo parla il profeta, e
canta avvenimenti futuri esprimendoli in
forma augurale.
Ti esaudisca il Signore, nel
giorno della tribolazione.
Ti esaudisca il Signore nel giorno in cui
hai detto: Padre glorifica il Figlio tuo.
Ti protegga il nome del Dio di Giacobbe. Ti
mandi aiuto dal Luogo Santo e da Sion ti sia
difesa, rendendo santo il tuo corpo,
cioè la Chiesa, protetta dalla torre di
guardia, la quale veglia nell'attesa che tu
venga per le nozze.
... Ti conceda il
Signore quello che brama il tuo cuore.
Ti conceda il Signore non quello che hanno
in cuore coloro che hanno creduto di poterti
annientare perseguitandoti; ma quello che
desidera il tuo cuore, nel quale hai
conosciuto il bene che avrebbe arrecato la
tua passione (Esp. sul sal. 19, 1. 2. 3. 5.).
-
Esulteremo nella tua
salvezza... Adempia il Signore tutte le tue
preghiere.
Adempia il Signore non soltanto le preghiere
che hai innalzato sulla terra, ma anche
quelle con cui in cielo intercedi per noi.
Ora ho conosciuto che il Signore ha
salvato il suo Cristo. Ora, grazie alla
profezia, mi è chiaro che il Signore
risusciterà il suo Cristo. Lo esaudirà
dal suo santo cielo. Lo esaudirà, non
soltanto dalla terra, ove ha chiesto di
essere glorificato, ma anche dal cielo, di
dove già, intercedendo per noi alla destra
del Padre, ha inviato lo Spirito Santo su
coloro che credono in lui. Potente è la
salvezza della sua destra. Nostra potenza è
la salvezza della sua protezione, che ci
soccorre anche nella tribolazione; in modo
che quando siamo deboli, allora siamo
potenti (Esp. sul sal. 19, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, guarda la tua Chiesa
che
veglia in attesa dello Sposo,
Gesù
Cristo tuo Figlio, e accogli la lode
che
innalza a te con amore.
Amen. |
Salmo 20 - Il profeta parla al Padre di
Cristo Re
|
Signore, il re gioisce della tua potenza,
*
quanto esulta per la tua salvezza!
Hai soddisfatto il desiderio del suo
cuore, *
non hai respinto il voto delle sue
labbra.
Gli vieni incontro con larghe
benedizioni; *
gli poni sul capo una corona di oro fino.
Vita ti ha chiesto, a lui l'hai concessa,
*
lunghi giorni in eterno, senza fine.
Grande è la sua gloria per la tua
salvezza, *
lo avvolgi di maestà e di onore;
lo fai oggetto di benedizione per sempre,
*
lo inondi di gioia dinanzi al tuo volto.
Perché il re confida nel Signore: *
per la fedeltà dell'Altissimo non sarà
mai scosso.
Alzati, Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo inni alla tua potenza.
|
-
Anche in questo salmo si
canta del Cristo.O
Signore, nella tua potenza si allieterà il
Re. E per la tua salvezza esulterà
vivamente.
Signore, nella tua potenza, per la quale il
Verbo si è fatto carne, si allieterà l'uomo
Cristo Gesù. E per questo, per cui tutto
vivifichi, esulterà grandemente....
Ha chiesto la vita e gliel'hai accordata.
Ha chiesto la risurrezione, dicendo:
Padre, glorifica il Figlio tuo; e tu
gliel'hai accordata... Grande è certamente
la sua gloria nella salvezza per la quale tu
lo hai risuscitato. Lo ricoprirai di gloria
e di grande splendore quando in cielo lo
farai sedere alla tua destra (Esp. sul sal.
20, 1 passim)
-
Cristo ha sottomesso al suo
giogo le genti ed ha abbattuto i popoli non
con il ferro, ma con il legno della croce; e
benché l'abbia fatto nella carne e
nell'umiltà e nella misura in cui può
soffrire la natura di servo, si comprende
tuttavia quanto sia grande la sua virtù,
perché la debolezza di Dio è più forte degli
uomini... Davvero grande è la sua virtù, se
egli domina nel mezzo dei suoi nemici, che
strepitano, pur non riuscendo a nulla contro
di lui... mentre va crescendo la sua gloria
tra i popoli, mentre al suo nome si
sottomettono le genti... (Esp. sul sal. 109,
11).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, lévati nella tua potenza;
con
le labbra e con le opere ti celebreremo
e
faremo conoscere le tue meraviglie
a
tutti i nostri fratelli.
Amen. |
Cantico Ap. 4,11;
5,9. 10.12 - Inno dei salvati |
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, l'onore e la
potenza,
perché tu hai creato tutte le cose,
per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.
Tu sei degno, o Signore, di prendere il
libro *
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato
e hai riscattato per Dio con il tuo
sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e
nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.
L'Agnello che fu immolato è degno di
potenza,
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedizione.
|
-
Abbiamo
presso il Padre quale avvocato Gesù Cristo il giusto, ed
Egli stesso è propiziazione per i nostri peccati... Quel
che è stato scritto di quel sacerdote, sta scritto per
avvertire il popolo in profezia che deve riconoscere il
sacerdote come colui per il quale nessuno può pregare.
Ma chi è colui per il quale nessuno prega, se non colui
che per tutti intercede? Ebbene, volendo Dio con la
profezia ammonire il popolo, che già doveva esser
desiderato un sacerdote capace di intercedere per tutti,
mentre per lui nessuno pregasse, designando appunto
tale sacerdote, ammonì dicendo: Se il popolo avrà
peccato, pregherà per lui il sacerdote; ma se avrà
peccato il sacerdote, chi pregherà per lui? pertanto o
popolo, scegli un tale sacerote, per il quale non sei
obbligato a pregare, ma della cui preghiera per te tu
possa essere certo. Costui è il Signore nostro Gesù
Cristo, unico Sacerdote, unico Mediatore tra Dio e gli
uomini, l'Uomo Cristo Gesù (Esp sul sal 36, D 2, 20).I.
-
Il Figlio di Dio, che ci ha
creati, è venuto in mezzo a noi e in qualità
di nostro re ci governa, dopo che, come
Creatore, ci aveva fatti esistere. Lo
stesso nostro Creatore è, comunque, colui
che ci governa; e noi in tanto siamo
cristiani in quanto il nostro Creatore e Re
è Cristo. Ora, il nome Cristo deriva da
Crisma, cioè unzione. E, se venivano unti i
re e i sacerdoti, Cristo è stato unto
proprio perché re e sacerdote. Come re
combatté per noi; come sacerdote offrì se
stesso per noi... Fu sì crocifisso, però
dalla croce in cui era confitto uccise il
diavolo, e per questo è nostro re. Perché
poi è sacerdote? Per aver offerto se stesso
per noi. Date a lui sacerdote la vittima da
offrire. Cosa troverà l'uomo da presentargli
come vittima senza macchia? Quale vittima
troverà?... Offra dunque se stesso quel
sacerdote che è puro e purifichi gli altri.
E' ciò che fece Cristo... offrì se stesso
come vittima pura.
Vittima felice, vittima vera,
sacrificio immacolato! (Esp sul sal. 149,
6).
|
Salmo 35 - Malizia dell’empio e bontà di
Dio
|
Nel cuore dell'empio parla il peccato, *
davanti ai suoi occhi non c'è timor di
Dio.
Poiché egli si illude con se stesso *
nel ricercare la sua colpa e detestarla.
Inique e fallaci sono le tue parole, *
rifiuta di capire, di compiere il bene.
Iniquità trama sul suo giaciglio,
si ostina su vie non buone, *
via da sé non respinge il male.
Signore, la tua grazia è nel cielo, *
la tua fedeltà fino alle nubi;
la tua giustizia è come i monti più alti,
il tuo giudizio come il grande abisso: *
uomini e bestie tu salvi, Signore.
Quanto è preziosa la tua grazia, o Dio! *
Si rifugiano gli uomini all'ombra delle
tue ali,
si saziano dell'abbondanza della tua casa
*
e li disseti al torrente delle tue
delizie.
E’ in te la sorgente della vita, *
alla tua luce vediamo la luce.
Concedi la tua grazia a chi ti conosce, *
la tua giustizia ai retti di cuore.
Non mi raggiunga il piede dei superbi, *
non mi disperda la mano degli empi.
Ecco, sono caduti i malfattori, *
abbattuti, non possono rialzarsi
|
-
Fratelli, siamo figli degli uomini, speriamo nella
protezione delle sue ali e ci inebrieremo
dell’abbondanza della sua casa... Si inebrieranno
nell'abbonanza della tua casa; e li disseterai al
torrente della tua delizia. E' detto torrente il
corso d'acqua che scorre con impeto. Impetuosa sarà la
misericordia di Dio, nell'irrigare e nell'inebriare
coloro che ora pongono la loro speranza sotto la
protezione delle sue ali. Che cosa è quella delizia? E'
come un torrente che inebria gli assetati. Chi ora
dunque ha sete, fondi la sua speranza; chi ha sete abbia
la speranza e, inebriato, avrà la realtà; ma prima di
avere la realtà, sia assetato nella speranza. Beati
coloro che hanno fame e sete della giustizia, perché
saranno saziati... Perché presso di te è la sorgente
della vita. Chi è la sorgente della vita se non
Cristo? E' venuto a te nella carne, per bagnare la tua
gola assetata; sazierà chi spera Colui ha bagnato
l'assetato. Perché presso di te è la sorgente della
vita, nella tua luce vedremo la luce. Qui una cosa è
la sorgente ed un'altra la luce; non così lassù. Perché
ciò che è fonte è anche luce... se è luce preparo i miei
occhi, preparo anche la gola. Perché ciò che è luce è
anche sorgente; è sorgente perché sazia gli assetati,
luce perché illumina i ciechi (Esp. sul sal. 35, 14.15).
-
All'ombra delle tue ali
spereranno i figli degli uomini, e si
inebrieranno nell'abbondanza della tua casa.
Quando ciascuna avrà cominciato ad essere
più abbondantemente irrigato da questa
fonte, stia attento a non insuperbire. Non
mancò infatti tale abbondanza ad Adamo, il
primo uomo, ma a lui venne addosso il piede
della superbia (come dice il salmo: Non
mi venga addosso il piede della superbia),
e lo smosse la mano del peccatore, cioè la
mano superba del diavolo...
Siam caduti per la superbia,
fino a precipitare in questa condizione
mortale. E poiché la superbia ci ha ferito,
l'umiltà ci fa sani. Dio è venuto umile per
guarire l'uomo dalla così grande ferita
della superbia. E' venuto, perché il Verbo
si è fatto carne ed ha abitato fra noi (Esp
sul sal. 35, 17).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, Padre della luce
e
sorgente di interiore illuminazione,
sazia la nostra anima assetata di te
e
donale di contemplare il tuo volto in eterno.
Amen. |
Cantico Gdt. 16,
1-2 - Il Signore, creatore del mondo, protegge il suo
popolo
|
Lodate il mio Dio con i timpani, *
cantate al Signore con cembali,
elevate a lui l'accordo del salmo e della
lode; *
esaltate e invocate il suo nome.
Poiché il Signore è il Dio *
che stronca le guerre.
Innalzerò al mio Dio un canto nuovo:
Signore, grande sei tu e glorioso, *
mirabile nella tua potenza e invincibile.
Ti sia sottomessa ogni tua creatura: *
perché tu dicesti e tutte le cose furon
fatte;
mandasti il tuo spirito e furono
costruite *
e nessuno può resistere alla tua voce.
I monti sulle loro basi *
insieme con le acque sussulteranno,
davanti a te le rocce si struggeranno
come cera; *
ma a coloro che hanno il tuo timore
tu sarai sempre propizio.
|
-
Gratuitamente amo colui che
lodo. Lodo Dio e mi allieto nella stessa
lode. Mi rallegro lodandolo; non arrossisco
per averlo lodato... E' con un atto della
volontà che lo si loda; come lo si ama in
virtù della carità. Sia dunque amato e
lodato gratuitamente. Che significa
"gratuitamente"? Significa amarlo e lodarlo
per se stesso, no per qualcosa di estraneo a
lui. Se lodi Dio affinché egli ti dia
qualcos'altro, non ami più gratuitamente
Dio.. Se lodi Dio per motivi estranei a lui,
lo lodi per necessità. E, se tu avessi ciò
che ami, non lo loderesti più... Egli sa
quando dare e a chi dare, quando togliere e
a chi togliere. Quanto a te, chiedi nel
tempo ciò che ti giova nel futuro: chiedi
ciò che ti sia d'aiuto per l'eternità. Ma
lui, amalo gratuitamente: perché da lui non
puoi avere niente di meglio che lui stesso (Esp.
sul sal. 53, 10).
-
Sia quando siamo nelle
tribolazioni e nelle angustie, sia quando ci
rallegriamo ed esultiamo, dobbiamo lodare
Dio, perché egli mediante le tribolazioni ci
forma, come attraverso la gioia ci consola.
La lode di Dio non deve mai allontanarsi dal
cuore e dalla bocca del cristiano, il quale,
anziché lodare il Signore nella prosperità e
maledirlo nella avversità, si comporterà
come ordina un salmo: Benedirò il Signore
in ogni tempo, la sua lode sarà sempre sulla
mia bocca. Nella gioia riconosci il
padre che ti accarezza; nella sofferenza
riconosci il padre che ti corregge. Sia che
accarezzi, sia che corregga, egli educa
colui al quale prepara l'eredità (Esp. sul
sal. 54, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Onnipotente, Signore del creato
a te
è sottomessa ogni creatura perché il tuo spirito
ha
dato loro l'esistenza; conserva nel tuo amore
ogni
essere vivente che invoca il tuo nome.
Amen. |
Salmo 46 - Cristo, salendo al cielo,
chiama le Genti e diffonde
ovunque
il suo regno |
Applaudite, popoli tutti, *
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore, l'Altissimo, *
re
grande su tutta la terra.
Egli
ci ha assoggettati i popoli, *
ha
messo le nazioni sotto i nostri piedi.
La
nostra eredità ha scelto per noi, *
vanto di Giacobbe suo prediletto.
Ascende Dio tra le acclamazioni, *
Il
Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni; *
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra, *
cantate inni con arte.
Dio
regna sui popoli, *
Dio
siede sul suo trono santo.
I
capi dei popoli si sono raccolti *
con
il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della terra: *
egli
è l'Altissimo.
|
-
Voi
tutti, redenti dal Sangue di Cristo, che è stato versato
sul luogo del Calvario, voi, Popoli tutti battete le
mani perché la grazia di Dio è giunta fino a voi.
Battete le mani. Che significa: Applaudite?
Significa rallegratevi. Ma perché con le mani? Perché
le mani indicano le buone opere. Non rallegratevi con la
bocca e state inattivi con le mani. Se vi rallegrate,
applaudite con le mani. La mano dei popoli veda Colui
che si è degnato di donare la gioia. Che significa la
mano dei popoli? Significa le azioni di coloro che
operano il bene. Popoli tutti battete le mani,
acclaate Dio con voce d'esultanza. Con la voce e
con le mani. Se fosse soltanto con la voce non sarebbe
bene perché le mani resterebbero oziose; neppure
soltanto con le mani sarebbe bene, perché muta
rimarrebbe la lingua; siano concordi le mani e la
lingua, questa confessi, quelle operino: acclamate
Dio con voce d'esultanza (Esp. sul sal. 46, 3)..
-
Ascende Dio tra il giubilo.
Dio è lo stesso nostro Signore Cristo che ascende tra il
giubilo. Dove se non lassù dove sappiamo?... Ascende
Dio tra il giubilo... Sparisce certamente il corpo
dal vostro sguardo, ma Dio non si allontana dai vostri
cuori; lo vedete salire, credete in lui anche quando è
assente, sperate nella sua venuta, ma grazie alla sua
occulta misericordia, sentite anche la sua presenza.
Perché egli che è asceso al cielo, allontanandosi dal
vostro sguardo, è colui che vi ha promesso: Ecco io
sono con voi fino alla consumazione dei secoli (Esp.
sul sal. 46, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Accogli, Dio Onnipotente la lode di tutti i popoli
che
inneggiano al tuo nome e ti proclamano concordi
Re e
Signore di tutta la terra.
Amen. |
Salmo 26 - Fortezza e costanza di Cristo
|
Il Signore è mia luce e mia salvezza, *
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita, *
di chi avrò terrore?
Quando mi assalgono i malvagi *
per straziarmi la carne,
sono essi, avversari e nemici, *
a inciampare e cadere.
Se contro di me si accampa un esercito *
Il mio cuore non teme;
se contro di me divampa la battaglia *
anche allora ho fiducia.
Una cosa ho chiesto al Signore *
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore *
tutti i giorni della mia vita,
per gustare la dolcezza del Signore *
ed ammirare il suo santuario.
Egli mi offre un luogo di rifugio *
nel giorno della sventura.
Mi nasconde nel segreto della sua dimora,
*
mi solleva sulla rupe.
E ora rialzo la testa *
sui nemici che mi circondano;
immolerò nella sua casa sacrifici
d'esultanza, *
inni di gioia canterò al Signore.
Ascolta, Signore, la mia voce. *
Io grido: abbi pietà di me! Rispondimi.
Di te ha detto il mio cuore: “Cercate il
suo volto”; *
il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto, *
non respingere con ira il tuo servo.
Sei tu il mio aiuto, non lasciarmi *
non abbandonarmi, Dio della mia salvezza.
Mio padre e mia madre mi hanno
abbandonato, *
ma il Signore mi ha raccolto.
Mostrami, Signore, la tua via, *
guidami sul retto cammino, *
a causa dei miei nemici.
Non espormi alla brama dei miei
avversari;
contro di me sono insorti falsi testimoni
*
che spirano violenza.
Sono certo di contemplare la bontà del
Signore *
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, *
si rinfranchi il tuo cuore e spera nel
Signore.
|
-
Il
Signore è mia luce e mia salvezza; che cosa temerò?
Egli mi illumina, vadano indietro le tenebre; egli mi
salva, si allontani la debolezza; procedendo saldo nella
luce, chi temerò? Perché Dio non dona una salvezza tale
che possa essere inficiata dagli altri; oppure è tale
Luce che possa essere oscurata da alcuno. Il Signore
illumina, noi siamo illuminati; il Signore salva, noi
siamo salvati. Se dunque Egli illumina e noi siamo
illuminati, Egli salva e noi siamo salvati, al di fuori
di Lui noi siamo tenebre e debolezza. Avendo dunque in
lui la speranza certa, incrollabile e vera, di chi
avremo paura? Il Signore è la tua luce, il Signore è la
tua salvezza. Incòntrane uno più potente e temilo.
Appartengo al più potente di tutti, all'Onnipotente, in
modo tale che egli mi illumina e mi salva, e non temo
nessuno all'infuori di lui stesso (Esp. sul sal. 26, 3).
-
Una
cosa sola ho chiesto al Signore, e questa ricercherò.
Vediamo che cosa chiede colui che niente teme. Una
grande tranquillità di cuore. Volete non temere nulla?
Chiedete questa sola cosa; ma chi la chiede già non teme
nulla oppure la chiede per non temere nulla? Questa è
l'unica cosa: è chiamata infatti casa quella ove sempre
permarremo. Ebbene il salmista, se così possiamo
dire, ardendo di desiderio e bruciando in questo amore,
desidera abitare nella casa del Signore tutti i giorni
della sua vita: giorni non con una fine, ma eterni... Ed
ora chiediamogli: Che cosa farai lassù? quale sarà colà
la tua gioia? quale la ricreazione del cuore? quali
saranno quelle delizie donde trabocca la gioia? Non
continueresti infatti a restarvi se non fossi felice. Ma
quella felicità donde deriva? Conosciamo infatti, qui,
diverse felicità del genere umano, e ciascuno si dice
misero quando gli è sottratto ciò che ama. Invero gli
uomini amano diverse cose; e quando uno sembra possedere
ciò che ama, si dice felice. Tuttavia è veramente felice
non se ha ciò che ama, ma se ama ciò che deve essere
amato (Esp. sul sal. 26, 6. 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, tu sei la nostra luce e la nostra salvezza;
ascolta il grido della nostra preghiera e sazia la sete
del
nostro cuore che cerca ovunque il tuo volto.
Amen. |
Cantico Col 1, 3. 12-20 - Cristo è il
Primogenito di coloro che risuscitano dai morti
|
Ringraziamo con gioia Dio, *
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
perché ci ha messi in grado di
partecipare *
alla sorte dei santi nella luce,
ci ha liberati dal potere delle tenebre,
*
ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio
diletto,
per opera del quale abbiamo la
redenzione, *
la remissione dei peccati.
Cristo è immagine del Dio invisibile, *
generato prima di ogni creatura;
è prima di tutte le cose *
e tutte in lui sussistono.
Tutte le cose sono state create per mezzo
di lui *
e in vista di lui:
quelle nei cieli e quelle sulla terra, *
quelle visibili e quelle invisibili.
Egli è il capo del corpo, che è la
Chiesa; *
è il principio di tutto,
il primogenito di coloro che risuscitano
dai morti, *
per ottenere il primato su tutte le cose.
Piacque a Dio di far abitare in lui ogni
pienezza,
per mezzo di lui riconciliare a sé tutte
le cose, -
rappacificare con il sangue della sua
croce, *
gli esseri della terra e quelli del
cielo.
|
-
Noi
cristiani sappiamo che la risurrezione si è già compiuta
nel nostro Capo, e che si compirà nelle membra. Capo
della Chiesa è Cristo, membra di Cristo è la Chiesa. Ciò
che prima è accaduto nel capo accadrà poi nel corpo.
Questa è la nostra speranza; per la quale resistiamo e
perseveriamo pur in mezzo alla dilagante malvagità di
questo mondo. Questa speranza ci consola, finché la
stessa speranza non sia divenuta realtà. Sarà infatti
realtà quando anche noi risorgeremo, e, trasformati in
esseri celesti, diverremo uguali agli angeli. Chi
avrebbe osato sperare tanto, senza la promessa della
Verità? (Esp. sul sal. 65, 1).
-
Il nostro Signore e Salvatore
Gesù Cristo è il Capo del suo Corpo, è il
mediatore unico tra Dio e l'uomo, lui,
l'uomo Gesù, nato dalla Vergine... Egli ci
rese sue membra e quando parla, talora parla
identificandosi con queste membra, mentre
altre volte parla a nome proprio, parla da
nostro capo....
Un solo corpo con molte
membra; così anche Cristo.
Cristo dunque è la totalità; e siccome
Cristo è la totalità, per questo il capo dal
cielo poteva dire: Saulo, Saulo, perché
mi perseguiti? Ritenete questa verità,
fissatevela tenacemente nella memoria, come
si conviene a figli cresciuti nella scuola
della Chiesa e ben istruiti nella fede
cattolica. Sappiate riconoscere Cristo, capo
e corpo, e, sempre nei riguardi del medesimo
Cristo, riconoscetelo Verbo unigenito di
Dio, uguale al Padre.. Così facendo, vi
renderete conto dell'immensa grazia che vi
eleva fino a Dio, se è vero che lo stesso
individuo, che è uno col Padre, è voluto
diventare uno anche con noi (Esp. sul sal.
142, 3).
|
Salmo 56 - Passione, resurrezione e
ascensione di Cristo
|
Pietà di me, pietà di me, o Dio, *
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali *
finché sia passato il pericolo.
Invocherò Dio, l'Altissimo, *
Dio che mi fa il bene.
Mandi dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori, *
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.
Io sono come in mezzo a leoni, *
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce, *
la loro lingua spada affilata.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
su tutta la terra la tua gloria.
Hanno teso una rete ai miei piedi, *
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa *
e vi sono caduti.
Saldo è il mio cuore, o Dio, *
saldo è il mio cuore.
Voglio cantare, a te voglio inneggiare: *
svégliati, mio cuore,
svegliatevi, arpa e cetra, *
voglio svegliare l'aurora.
Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti,
perché la tua bontà è grande fino ai
cieli, *
e la tua fedeltà fino alle nubi.
Innàlzati sopra il cielo, o Dio, *
su tutta la terra la tua gloria.
|
-
In tutti i salmi cerchiamo di
ascoltare la voce del capo, ma insieme anche
la voce del corpo. Non ha voluto parlare
separatamente, non ha voluto essere separato
da noi... Se Cristo è con noi, egli parla in
noi, parla di noi, parla per mezzo nostro,
come anche noi parliamo in lui. Ed è per
questo che diciamo la verità: perché
parliamo in lui...Pietà
di me, o Dio, pietà di me! In te confida
l'anima mia.
Cristo nella passione dice: Pietà di me,
o Dio! Dio dice a Dio: Pietà di me.
Infatti ciò che in lui grida: Pietà di me è
tuo: da te lo ha preso. Per liberare te s'è
rivestito di carne. E la carne grida:
Pietà di me o Dio, pietà di me! Lo grida
l'uomo, anima e carne. Difatti il Verbo ha
assunto l'uomo tutto intero, il Verbo si è
fatto pienamente uomo... L'uomo tutto intero
era con il Verbo, e il Verbo era con l'uomo.
Può dunque dire: Pietà di me, o Dio,
pietà di me! Non ci spaventino le parole
di colui che chiede misericordia e
misericordia dona. La chiede proprio perché
la dona. Per questo, infatti, volle farsi
uomo, perché è misericordioso. Non perché
vi fosse costretto da necessità, ma per
liberare noi dallo stato di necessità.
Pietà di me, o Dio, pietà di me! In te
confida l'anima mia. Ascoltando il
maestro che prega, impara a pregare. Egli ha
pregato per insegnarci a pregare: come anche
ha sofferto perché noi imparassimo a
soffrire ed è risorto perché sapessimo
sperare nella risurrezione (Esp. sul sal.
56, 1. 5).
-
Griderò all'altissimo Dio, a
Dio che mi ha colmato di benefici.
Se mi ha beneficato prima che io lo
cercassi, non mi esaudirà quando grido a
lui? Ci ha colmati di benefici, il Signore
Dio, quando ci mandò il Salvatore nostro
Gesù cristo, venuto a morire per i nostri
peccati e a risorgere per la nostra
giustificazione. Per chi ha voluto morisse
il suo Figlio? Per gli empi. Gli empi non
cercavano Dio, Dio è venuto a cercarli. Per
quanto, dunque, egli sia altissimo, la
nostra miseria e il nostro gemito non sono
lontani da lui; perché il Signore è vicino a
coloro che hanno il cuore contrito (Esp. sul
sal. 56, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, Padre delle misericordie
ed
elargitore di benefici,
davanti a te è il nostro cuore pronto alla lode
e
all'amore verso i fratelli;
accoglici quali membra redente
del
Corpo del tuo Figlio che è la Chiesa.
Amen. |
Cantico Ger. 31, 10-14 - Dio libera e
raduna il suo popolo nella gioia
|
Ascoltate, popoli, la parola del Signore
*
annunziatela alle isole più lontane
e dite: “Chi ha disperso Israele lo
raduna *
e lo custodisce come un pastore il suo
gregge”,
perché il Signore ha redento Giacobbe, *
lo ha riscattato dalle mani del più forte
di lui.
Verranno e canteranno inni sull'altura di
Sion *
affluiranno verso i beni del Signore,
verso il grano, il mosto e l'olio, *
verso i nati dei greggi e degli armenti.
Essi saranno come un giardino irrigato, *
non languiranno mai.
Allora si allieterà la vergine alla
danza; *
i giovani e i vecchi gioiranno.
Io cambierò il loro lutto in gioia, *
li consolerò e li renderò felici, senza
afflizioni.
Sazierò di delizie l'anima dei sacerdoti
*
e il mio popolo abbonderà dei miei beni.
|
-
I doni
di Dio sono in parte temporali e terreni e in parte
eterni e celesti; chi ama Dio per ricevere questi beni
terreni e temporali, che sono a disposizione di tutti, è
ancora come un animale: si serve certo della
misericordia di Dio, ma non in quella speciale, che
viene data solo ai giusti, ai santi, ai buoni. Quali
sono i doni che abbondano per tutti? Il sole che Egli
fa sorgere sopra i buoni e i cattivi, la pioggia che fa
cadere sui giusti ed ingiusti. Chi non ha questa
misericordia di Dio? Gli è necessaria in primo luogo per
essere, per distinguersi dalle bestie, per essere un
animale razionale capace di conoscere Dio, e poi per
godere di questa luce, di questa aria, della pioggia,
dei frutti, della diversità delle stagioni, delle
consolazioni terrene, della salute del corpo,
dell'affetto degli amici, della prosperità della sua
casa. Tutti questi sono beni e sono doni di Dio. Non
crediate fratelli, che possa dare tali beni qualcun
altro all'infuori di Dio (Esp. sul sal. 35, 7)-.
-
O beni del Signore, dolci,
immortali, incomparabili, eterni,
immutabili! Quando vi vedrò, o beni del
Signore? Ho sete di vedervi, ma non nella
terra di coloro che muoiono... Il Signore mi
strapperà dalla terra dei mortali, Egli che
per me si è degnato di caricarsi della terra
dei mortali e di morire fra le mani di
coloro che muoiono... Mi strapperà il
Signore dalla terra dei mortali (Esp. sul
sal 26, II, 22).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
benediciamo Padre, per mezzo di tuo Figlio
Gesù, nostro Redentore;
la
terra abbonda dei tuoi beni
e
l'uomo gode dei tuoi benefici.
Fa
che mai dissipiamo i doni
del
tuo amore, ma sempre viviamo
in
rendimento di grazie.
Amen. |
Salmo 47 -
La Chiesa di Dio: comunità di grazia e di
lode
|
Grande è il Signore e degno di ogni lode
*
nella città del nostro Dio.
T Il suo monte santo, altura stupenda, *
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, dimora divina, *
è la città del grande Sovrano.
Dio nei suoi baluardi *
è apparso fortezza inespugnabile.
Ecco, i re si sono alleati, *
sono avanzati insieme.
Essi hanno visto: *
attoniti e presi dal panico, sono
fuggiti.
Là sgomento li ha colti, *
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale *
che squarcia le navi di Tarsis.
Come avevamo udito, così abbiamo visto
nella città del Signore degli eserciti,
nella città del nostro Dio; *
Dio l'ha fondata per sempre.
Ricordiamo, Dio, la tua misericordia *
dentro il tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino ai confini della terra; *
è piena di giustizia la tua destra.
Gioisca il monte di Sion,
esultino le città di Giuda *
a motivo dei tuoi giudizi.
Circondate Sion, giratele intorno, *
contate le sue torri.
Osservate i suoi baluardi,
passate in rassegna le sue fortezze, *
per narrare alla generazione futura:
Questo è il Signore, nostro Dio
in eterno, sempre: *
egli è colui che ci guida.
|
-
Grande è il Signore e sommamente degno di ogni lode,
nella città del nostro Dio, nel suo santo monte.
Questa è la città posta sul monte, che non può essere
nascosta, questa è la lampada che non si cela sotto il
moggio, da tutti conosciuta, a tutti nota. Non tutti
però sono suoi cittadini, ma coloro nei quali grande
è il Signore e sommamente degno di ogni lode... Che
cosa è questo monte, fratelli?... Volesse il cielo che
tu non fossi pigro a salire sul monte, come non è stato
tardo il monte a venire a colui che dormiva... Questo
monte, crescendo e riempiendo tutta la faccia della
terra, è venuto a noi. Perché... non saliamo già su di
lui che è presente, in modo che il Signore sia in noi
grande e sommamente degno di lode (Esp. sul sal.
47, 2).
-
O
Chiesa felice! A suo tempo hai udito, a suo tempo hai
visto. Ha udito nelle promesse, vede nella realtà, ha
udito nella profezia, vede nel Vangelo... Innalza
dunque gli occhi, e getta uno sguardo nel mondo, e
osserva ormai come si è estesa l'eredità sino ai confini
della terra... Guarda che già si è compiuta la profezia:
Sia tu esaltato, o Dio, sopra i cieli, e la tua
gloria sopra tutta la terra. Contempla colui che
ebbe piedi e mani trafitti dai chiodi, le cui ossa
pendenti dal legno furono contate, e sulle cui vesti
furono gettate le sorti; contèmplalo regnare, lui che
essi hanno visto in croce, ossèrvalo mentre siede in
cielo lui che essi disprezzarono mentre camminava in
terra (Esp. sul sal. 47, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Guarda Padre buono, la tua Chiesa che,
pellegrina sulla terra,
cammina verso il tuo santo monte
cantando le tue lodi;
sorreggila nella fatica di ogni giorno
perché riconosca umilmente che solo da te proviene
ogni
dono di grazia.
Amen. |
Salmo 29 - Risurrezione di Cristo |
Ti esalterò, Signore, perché mi hai
liberato *
e su di me non hai lasciato esultare i
nemici.
Signore Dio mio, *
a te ho gridato e mi hai guarito.
Signore, mi hai fatto risalire dagli
inferi, *
mi hai dato vita perché non scendessi
nella tomba.
Cantate inni al Signore, o suoi fedeli *
rendete grazie al suo santo nome,
perché la sua collera dura un istante, *
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera sopraggiunge il pianto *
e al mattino, ecco la gioia.
Nella mia prosperità ho detto: *
“Nulla mi farà vacillare!”.
Nella tua bontà, o Signore, *
mi hai posto su un monte sicuro;
ma quando hai nascosto il tuo volto, *
io sono stato turbato.
A te grido, Signore, *
chiedo aiuto al mio Dio.
Quale vantaggio dalla mia morte, *
dalla mia discesa nella tomba?
Ti potrà forse lodare la polvere *
e proclamare la tua fedeltà nell'amore?
Ascolta, Signore, abbi misericordia *
Signore, vieni in mio aiuto.
Hai mutato il mio lamento in danza,
la mia veste di sacco in abito di gioia,
perché io possa cantare senza posa. *
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre.
|
-
Di chi
crediamo sia la voce che loda il Signore, lo ringrazia
ed esulta e dice: Ti esalterò, Signore, perché mi hai
protetto, e non hai permesso che si rallegrassero a mio
riguardo i miei nemici? Prendiamo per primo in
considerazione il Signore stesso: poiché si è degnato di
farsi uomo, ha potuto con ragione adattare a sé queste
parole, giacché in quanto uomo è anche debole, ed in
quanto debole, anche lui prega... Se prendi in
considerazione la divinità di nostro Signore Gesù
Cristo, chi prega? A chi prega? Perché prega? Può Dio
pregare? Può pregare ad un suo uguale? Quale motivo ha
di pregare Egli che è sempre beato, sempre onnipotente,
sempre immutabile, eterno e coeterno al Padre?... Il
Verbo si è fatto carne e ha abitato tra noi, ecco
che hai la Maestà con la quale pregare, e l'umanità che
per te prega (Esp. sul sal. 29, II, 1).
-
Signore, Dio mio, ho gridato verso di te, e tu mi hai
risanato:
Il Signore ha pregato sul monte prima della Passione e
Dio lo ha guarito. Chi è stato guarito, forse Colui che
mai è stato ammalato, il Verbo di Dio, il Verbo che è
divinità? No: ma Egli portava la morte della carne,
portava la tua ferita, per sanare te dalla tua ferita.
La carne è stata dunque risanata. Quando? Quando egli è
risorto. Quella esaltazione dunque sarà allora
l'esaltazione della nostra voce; ora è l'esaltazione di
Cristo... Inneggiate al Signore, o santi suoi, poiché è
risorto il vostro Capo, sperate, o membra, in ciò che
vedete nel Capo; sperate, o membra, ciò che nel Capo
avete creduto... Cristo è asceso in cielo, ove noi lo
seguiremo: non è rimasto negli inferi, è risorto e più
non muore; quando anche noi risorgeremo più non moriremo
(Esp. sul sal. 29,12. 14).
|
ORAZIONE SALMICA
Esulta la tua Chiesa, Padre, e canta a te con gioia
per
la mirabile opera della redenzione operata
dal
Cristo tuo Figlio, che con la sua risurrezione
ha
mutato la tristezza
della nostra condizione mortale in grido d'esultanza.
Amen. |
Salmo 31 - La misericordia di Dio per
mezzo della sua grazia giustifica il peccatore
|
Beato l'uomo a cui è rimessa la colpa, *
e perdonato il peccato.
Beato l'uomo a cui Dio non imputa alcun
male *
e nel cui spirito non è inganno.
Tacevo e si logoravano le mie ossa, *
mentre gemevo tutto il giorno.
Giorno e notte pesava su di me la tua
mano, *
come per arsura d'estate inaridiva il mio
vigore.
Ti ho manifestato il mio peccato, *
non ho tenuto nascosto il mio errore.
Ho detto. “Confesserò al Signore le mie
colpe” *
e tu hai rimesso la malizia del mio
peccato.
Per questo ti prega ogni fedele *
nel tempo dell'angoscia.
Quando irromperanno grandi acque *
non lo potranno raggiungere.
Tu sei il mio rifugio, mi preservi dal
pericolo, *
mi circondi di esultanza per la salvezza.
Ti farò saggio, t'indicherò la via da
seguire; *
con gli occhi su di te, ti darò
consiglio.
Non siate come il cavallo e come il mulo
privi d'intelligenza; t
si piega la loro fierezza con morso e
briglie, *
se no, a te non si avvicinano.
Molti saranno i dolori dell'empio, *
ma la grazia circonda chi confida nel
Signore.
Gioite nel Signore ed esultate, giusti, *
giubilate, voi tutti, retti di cuore.
|
-
E' il canto della grazia di
Dio e della nostra giustificazione, di cui
fruiamo non per qualche nostr merito
precedente ma perché ci previene la
misericordia del Signore Dio nostro.Beati
coloro le cui iniquità sono state rimesse, e
i cui peccati sono stati celati. Beato
l'uomo al quale il Signore non ha imputato
peccato, né è inganno sulla sua bocca.
La comprensione del salmo, o intelligenza,
consiste in questo: sapere che non devi
vantarti dei tuoi meriti, né presumere di
poter peccare impunemente. Per prima cosa
l'intelligenza ti fa conoscere peccatore. In
seguito, quando avrai cominciato ad operare
il bene con la fede e per mezzo dell'amore,
ti fa attribuire il merito non alle tue
forze, ma alla grazia di Dio. Così non vi
sarà inganno nel tuo cuore, cioè nella tua
bocca interiore; né avrai una cosa sulle
labbra e un'altra nel pensiero... Beati
coloro le cui iniquità sono state rimesse e
i cui peccati sono stati celati; non
beati coloro nei quali non sono stati
trovati i peccati, ma coloro i cui peccati
sono stati coperti, celati, aboliti. Se Dio
copre i nostri peccati, non vuole vederli;
se non vuole vederli, non vuole prendere
nota; se non vuole prendere nota, non vuole
punire; se non vuole punire, non vuole
riconoscerci colpevoli, ma preferisce
perdonarci (Esp sul sal. 31, II, 1. 9).
-
Allietatevi nel Signore, ed
esultate, o giusti. Ed esultate:
sottintendi: nel Signore. Perché già siete
giusti. Per che cosa giusti? Non per i
vostri meriti, ma per la sua grazia. Perché
quando siete giusti? Perché siete stati
giustificati... E gloriatevi voi tutti,
retti di cuore. Che cosa significa retti
di cuore? Che non resistono a Dio. Intenda
la vostra carità, comprendete che cosa è il
cuore retto... Ecco il retto di cuore:
qualunque cosa gli accadrà, dirà: Il Signore
ha dato, il Signore ha tolto. Così è
piaciuto al Signore e così è stato fatto;
sia benedetto il nome del Signore. Chi ha
tolto? Che cosa ha tolto? A chi ha tolto?
Quando ha tolto? Sia benedetto il nome del
Signore... La tua volontà è disforme, quella
di Dio è la regola: stia salda la regola, in
modo che ciò che è disforme sia raddrizzato
secondo la regola. (Esp. sul sal. 31, II,
24. 26).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, tu sei nostro Padre
che
perdoni le colpe del tuo popolo;
sorreggici con la tua grazia,
perché sinceramente pentiti dei nostri peccati,
ritorniamo a percorrere
la
giusta via che conduce all'eterno
nostro destino di gloria.
Amen. |
Cantico Ap. 11,
17-18;12,10b-12a - Il giudizio di Dio
|
Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio
onnipotente, *
che sei e che eri,
perché hai messo mano alla tua grande
potenza, *
e hai instaurato il tuo regno.
Le genti, fremettero,
ma è giunta l'ora della tua ira,
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa ai tuoi servi,
ai profeti e ai santi *
e a quanti temono il tuo nome, piccoli e
grandi.
Ora si è compiuta la salvezza,
la forza e il regno del nostro Dio *
e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato l'Accusatore;
colui che accusava i nostri fratelli, *
davanti al nostro Dio giorno e notte.
Essi lo hanno vinto per il sangue
dell'Agnello
e la testimonianza del loro martirio, *
perché hanno disprezzato la vita fino a
morire.
Esultate, dunque, o cieli, *
rallegratevi e gioite, voi che abitate in
essi.
|
-
Cristo è senza dubbio il
vostro re: da vivo, è il vostro re; ucciso,
è il vostro re. Ecco, il vostro re è
risorto, è in cielo. Ecco, sta per venire.
Guai a voi!, poiché egli è il vostro re.
Seguitate, dunque, a parlare di giustizia e
a non voler rettamente giudicare, figli
degli uomini! Non volete giudicare
rettamente? sarete rettamente giudicati.
Quel vostro re vive, non muore più: la morte
su di lui non avrà più potere. Ecco che
viene! Rientrate, prevaricatori, al cuore.
Verrà senza dubbio. Ravvedetevi prima che
venga.Anticipate la sua comparsa con la
confessione. Sì, verrà lui, il vostro re (Esp.
sul sal.57, 3).
-
Cristo ha sottomesso al suo
giogo le genti ed ha abbattuto i popoli non
con il ferro, ma con il legno della croce; e
benché l'abbia fatto nella carne e
nell'umiltà e nella misura in cui può
soffrire la natura di servo, si comprende
tuttavia quanto sia grande la sua virtù,
perché la debolezza di Dio è più forte degli
uomini Esp sul sal. 109. 13).
|
Salmo 50 - Confessione del penitente che
invoca perdono
|
Pietà di me, o Dio, secondo la tua
misericordia; *
nel tuo grande amore cancella il mio
peccato.
Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
Il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
*
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho
fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issòpo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato *
sostieni in me un animo generoso
Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia
salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio *
un cuore affranto e umiliato
tu, o Dio, non disprezzi.
Nel tuo amore fa' grazia a Sion, *
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti *
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime
sopra il tuo altare.
|
-
Abbi pietà di me, o Dio,
secondo la tua grande misericordia.
Chi scongiura la grande misericordia,
confessa una grande miseria. Cerchino la tua
piccola misericordia, coloro che hanno
peccato senza saperlo. Sta scritto: Abbi
pietà di me, secondo la tua grande
misericordia. Soccorri alla grave
ferita con la tua grande medicina. Grave è
ciò che soffro, ma mi affido
all'Onnipotente. Dispererei della mia tanto
mortale ferita, se non trovassi un così
grande medico...Più
e più lavami della mia ingiustizia.
Che significa: Più e più lavami? Significa
che sono molto macchiato. Più e più lava i
peccati di colui che sa, tu che hai lavato i
peccati di colui che non sapeva. Non si deve
disperare della tua misericordia. E dal
mio peccato purificami. Per quale
merito? Se è un medico, offrigli la
ricompensa; è Dio, offri il sacrificio (Esp.
sul sal. 50, 6. 7).
-
Contro te solo ho peccato, e
ho fatto il male davanti a te; affinché tu
sia giustificato nelle tue parole e tu vinca
quando sei giudicato. Ecco che nell'iniquità
sono stato concepito...
Perché dice di essere stato concepito
nell'iniquità, se non perché deriva tale
iniquità da Adamo? Anche la stessa catena
della morte si è generata insieme con
l'iniquità. Nessuno nasce se non trascinando
seco la pena, e traendo con sé ciò che ha
meritato la pena... Sappiamo infatti, che il
battesimo di Cristo è efficace per ottenere
il perdono dei peccati... Che cosa lava il
battesimo? che cosa scioglie quella grazia?
Scioglie la radice del peccato (Esp. sul sal.
50, 10).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Padre, Signore delle misericordie,
accetta la confessione delle colpe che, umiliata innanzi
a te, la Chiesa effonde
fiduciosa unicamente del tuo perdono;
apri
le sue labbra
perché proclami sempre le tue lodi.
Amen. |
Cantico Is. 45 - Tutti i popoli si
convertano al Signore
|
Veramente tu sei un Dio misterioso, *
Dio di Israele, salvatore.
Saranno confusi e svergognati *
quanti s'infuriano contro di lui;
se ne andranno con ignominia
i fabbricanti di idoli.
Israele sarà salvato dal Signore
con salvezza perenne. *
Non patirete confusione o vergogna
per i secoli eterni.
Poiché così dice il Signore, che ha
creato i cieli;
egli, il Dio che ha plasmato e fatto la
terra *
e l'ha resa stabile;
l'ha creata non come orrida regione, *
ma l'ha plasmata perché fosse abitata:
“Io sono il Signore, non ce n'è un altro.
Io non ho parlato in segreto, *
in un angolo oscuro della terra.
Non ho detto alla discendenza di
Giacobbe: *
Cercatemi in un'orrida regione!
Io sono il Signore, che parlo con
giustizia, *
che annunzio cose rette.
Radunatevi e venite, avvicinatevi tutti
insieme, *
superstiti delle nazioni!
Non hanno intelligenza
quelli che portano un idolo da loro
scolpito *
e pregano un dio che non può salvare.
Manifestate e portate le prove, *
consigliatevi pure insieme!
Chi ha fatto sentire ciò da molto tempo *
e chi l'ha predetto fin da allora?
Non sono forse io, il Signore?
Fuori di me non c'è altro Dio; *
fuori di me non c'è Dio giusto e
salvatore.
Volgetevi a me e sarete salvi,
paesi tutti della terra, *
perché io sono Dio; non ce n'è un altro.
Lo giuro su me stesso,
la verità esce dalla mia bocca, *
una parola irrevocabile:
davanti a me si piegherà ogni ginocchio,
*
per me giurerà ogni lingua”.
Si dirà: “Solo nel Signore *
si trovano vittoria e potenza!”.
Verso di lui verranno, coperti di
vergogna, *
quanti fremevano d'ira contro di lui.
Nel Signore saranno vittoriosi e si
glorieranno *
tutti i discendenti di Israele.
|
-
Perché
si sentono confusi coloro che venerano divinità scolpite
(dalla mano dell'uomo)? Perché tutti i popoli hanno
veduto la gloria di Cristo e la professano apertamente.
Siano coperti di vergogna coloro che seguitano ad
adorare le pietre. Erano delle pietre morte le loro,
mentre noi abbiamo scoperto la pietra viva. Ma che dico?
Le loro pietre mai hanno avuto la vita, per cui non le
si può chiamare pietre morte. La nostra pietra al
contrario è una pietra viva; egli vive da sempre presso
il Padre (Esp. sul sal. 96, 11).
-
Io sono colui che sono.
In qual modo Io sono il tuo Dio? Io
sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il
Dio di Giacobbe. Sono Dio e sono il tuo Dio;
e se anche non fossi il tuo Dio, sono Dio.
E' bene per me essere Dio, ma è a tuo danno
se non sono il tuo Dio. Infatti è detto il
tuo Dio, a colui che ha Dio per amico, come
al suo servizio, come sua proprietà. Sono
Dio, il tuo Dio io sono. Che cosa vuoi
di più? Cerchi un premio da Dio, in modo che
Dio ti dia qualche cosa, e che sia tuo ciò
che egli ti avrà dato? Ecco, lo stesso Dio
che donerà, è tuo. Chi è più ricco di lui?
Tu cercavi doni, e possiedi lo stesso
donatore (Esp. sul sal. 49, 14).
|
ORAZIONE SALMICA
Imperscrutabili sono i tuoi disegni, Signore e
misteriose le tue vie;
dona
luce alle nostre menti
e
forza alle volontà
perché restiamo sempre fedeli a te,
unico vero Dio.
Amen. |
Salmo 99 - Esortazione alla lode di Dio
|
Acclamate al Signore, voi tutti della
terra,
servite il Signore nella gioia, *
presentatevi a lui con esultanza.
Riconoscete che il Signore è Dio;
egli ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate le sue porte con inni di grazie,
I suoi atri con canti di lode, *
lodatelo, benedite il suo nome;
poiché buono è il Signore,
eterna la sua misericordia, *
la sua fedeltà per ogni generazione.
|
-
Giubilate al Signore, o terra
tutta!
Forse che ora tutta la terra ode la mia
voce? Questa voce del salmo invece l'ha
udita tutta la terra; e tutta la terra
giubila al Signore. Quella che ancora non
giubila giubilerà appresso. Col diffondersi
infatti della Chiesa, da Gerusalemme (ove
ebbe inizio) in mezzo a tutti i popoli, si
estende a tutti la benedizione: la quale,
ovunque arriva, abbatte l'empietà e instaura
la pietà... Comprendiamo il giubilo! Non
manifestiamolo senza averlo compreso! Cosa
rappresenterebbe infatti mettersi a
giubilare, se non si capisse il giubilo? se
fosse solo la nostra voce a giubilare e non
giubilasse il notro cuore? Voce del cuore è
infatti la cognizione della mente...Quand'è
dunque che noi giubiliamo? Quando lodiamo
ciò che è ineffabile. (Esp. sul sal. 99, 3.
5).
-
Servite il Signore con gioia.
Ogni servitù comporta molte amarezze, e
quanti per forza si trovano nella condizione
di servi servono e mormorano. Non temere il
servizio del Signore! Là non ci sono né
gemiti, né proteste né indignazione. Grande
fortuna, miei fratelli, è l'essere schiavo
in codesta casa così grande, e magari
schiavo con ceppi. Non temere dunque, o
schiavo incatenato! Loda anzi il Signore!
Nella casa del Signore libera è la
schiavitù. Libera, poiché il servizio non
l'impone la necessità ma la carità. La
carità ti renda servo, come la verità ti ha
fatto libero. Allo stesso tempo tu dunque
sei servo e libero: servo, perché ci
diventasti, libero perché sei amato da Dio,
tuo creatore; anzi libero anche perché ti è
dato di amare il tuo creatore. Non servire
brontolando! Le tue proteste infatti non ti
sottrarrebbero alla tua condizione di servo,
ma ti farebbero servire da servo cattivo.
Sei servo del Signore e sei libero del
Signore. Non cercare una liberazione che ti
porti lontano dalla casa del tuo liberatore!
(Esp. sul sal. 99, 7)
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ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, noi siamo il gregge
che
tu guidi e che possiedi; ti rendiamo grazie
per
tutti i benefici e fa’ della nostra vita un servizio
reso
a te nella gioia.
Amen. |
Salmo 40 - Cristo tradito, sua passione e
resurrezione
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Beato l'uomo che ha cura del debole, *
nel giorno della sventura il Signore lo
libera.
Veglierà su di lui il Signore,
lo farà vivere beato sulla terra, *
non lo abbandonerà alle brame dei nemici.
Il Signore lo sosterrà sul letto del
dolore; *
gli darà sollievo nella sua malattia.
Io ho detto: “Pietà di me, Signore; *
risanami; contro di te ho peccato”.
I nemici mi augurano il male: *
“Quando morirà e perirà il suo nome?”.
Chi viene a visitarmi dice il falso, il
suo cuore accumula malizia *
e uscito fuori sparla.
Contro di me sussurrano insieme i miei
nemici, *
contro di me pensano il male:
“Un morbo maligno su di lui si è
abbattuto, *
da dove si è steso non potrà rialzarsi”.
Anche l'amico in cui confidavo,
anche lui, che mangiava il mio pane, *
alza contro di me il suo calcagno.
Ma tu, Signore, abbi pietà e sollevami, *
che io li possa ripagare.
Da questo saprò che tu mi ami *
se non trionfa su di me il mio nemico;
per la mia integrità tu mi sostieni, *
mi fai stare alla tua presenza per
sempre.
Sia benedetto il Signore, Dio d'Israele,
*
da sempre e per sempre. Amen, amen.
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-
Beato colui che comprende il misero e il povero; nel
giorno del dolore lo libererà il Signore.
Verrà infatti il giorno della sventura; tu lo voglia o
non lo voglia, esso verrà; verrà il giorno del giudizio,
giorno terribile, se tu non avrai capito il misero e il
povero... Intendi dunque il misero e il povero, cioè
abbi l'intelligenza del Cristo, comprendi che stanno
segrete ricchezze in Lui che tu vedi povero. Sono in lui
infatti nascosti tutti i tesori della sapienza e della
scienza. Poiché Egli è Dio, ti libererà nel giorno della
sventura; poiché è uomo ha risuscitato quello che in lui
c'era di umano, lo ha mutato in meglio, lo ha innalzato
al cielo. Egli che è Dio, che ha voluto avere una sola
persona nell'uomo e con l'uomo, non può né crescere, né
decrescere, né morire, né risorgere. E' morto nella sua
debolezza di uomo, ma non muore come Dio (Esp. sul sal.
40, 2).
-
Io
ho detto: Signore abbi pietà di me; risana l'anima mia,
perché ho peccato contro di te.
O Signore, rafforzami nelle tribolazioni; giudichi degno
di punizione ogni figlio che accoglierai, tu che non hai
risparmiato neppure il Figlio unico. Certamente egli è
stato punito senza aver peccato, ma io dico: Abbi
pietà di me; risana l'anima mia, perché ho peccato
contro di te. Se è stato inciso colui che non aveva
putredine, se la stessa nostra medicina non rifiuta come
rimedio il fuoco, dovremo sopportare con impazienza il
medico che brucia e taglia, cioè che ci mette alla prova
con ogni genere di tribolazioni, e ci risana dal
peccato? Affidiamoci senza esitazioni alla mano del
medico; perché egli non erra in modo da incidere il sano
al posto del malato; sa ciò che vede, conosce il vizio,
poiché egli stesso ha creato la natura; e sa discernere
quello che Egli stesso ha creato da ciò che alla natura
ha aggiunto la nostra cupidigia
(Esp.
sul sal. 40, 6).
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ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo,
che
hai fatto della tua croce
il
farmaco salutare per noi peccatori
accogli la preghiera dei tuoi fratelli
che
invocano il tuo nome; non respingerci,
in
nome della tua misericordia.
Amen. |
Salmo 45 - La Chiesa di Dio; comunità di
grazia e di lode
|
Dio è per noi rifugio e forza, *
aiuto sempre vicino nelle angosce.
Perciò non temiamo se trema la terra, *
se crollano i monti nel fondo del mare.
Fremano, si gonfino le sue acque, *
tremino i monti per i suoi flutti.
Un fiume e i suoi ruscelli rallegrano la
città di Dio,
la santa dimora dell'Altissimo.
Dio sta in essa: non potrà vacillare; *
la soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero le genti, i regni si scossero;
*
egli tuonò, si sgretolò la terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
Venite, vedete le opere del Signore, *
egli ha fatto portenti sulla terra.
Farà cessare le guerre sino ai confini
della terra,
romperà gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà con il fuoco gli scudi.
Fermatevi e sappiate che io sono Dio, *
eccelso tra le genti, eccelso sulla
terra.
Il Signore degli eserciti è con noi, *
nostro rifugio è il Dio di Giacobbe.
|
-
Dio
è nostro rifugio e forza.
Vi sono certi rifugi in cui non c'è la forza, e chiunque
in essi si rifugia si indebolisce, anziché rafforzarsi.
Ti rifugi ad esempio in qualche grande di questo secolo
per farti un amico potente: ti sembra un rifugio. Ma
tanto incerte sono le cose di questo mondo, e tanto sono
frequenti le quotidiane rovine dei potenti che, quando a
tale rifugio sarai giunto, comincerai a temere ancora di
più... Tale non è il nostro rifugio, il nostro rifugio è
forza: quando in esso ci saremo rifugiati, saremo forti
(Esp. sul sal. 45, 1. 2).
-
Dio
è nostro rifugio e forza, soccorso nelle tribolazioni
che gravemente ci hanno assalito.
Sono molte le tribolazioni, e nelle tribolazioni ci
dobbiamo rifugiare in Dio; sia che si tratti di
tribolazioni nella vita familiare, sia che si tratti
della salute del corpo, sia dei pericoli che corrono i
nostri cari, sia che esse si riferiscano a qualsiasi
altra cosa necessaria al sostentamento di questa vita,
per il cristiano non deve esserci nessun altro rifugio
all'infuori del suo Salvatore, il suo Dio; quando si
sarà rifugiato in lui, si sentirà forte. Egli di per sé
non è forte, e neppure può essere una forza per se
stesso; ma il Signore sarà la sua forza, lui che si è
fatto il suo rifugio (Esp. sul sal. 45, 3).
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ORAZIONE SALMICA
Salga a te, Signore nostro rifugio e
nostra forza,
la preghiera della sera.
Proteggi sempre la Chiesa all’ombra delle
tue ali
così che, certi nella fede del tuo amore,
abbiamo la forza di respingere
tutte le insinuazioni del male.
Amen |
Cantico Ap. 15, 3-4
- Inno di adorazione e di lode
|
Grandi e mirabili sono le tue opere,
O Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue vie, o Re delle
genti!
Chi non temerà il tuo nome,
chi non ti glorificherà, o Signore? *
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore,
davanti a te si prostreranno, *
perché i tuoi giusti giudizi si sono
manifestati.
|
-
Vola
con le mente alle realtà celesti e, trascendendo il
mondo creato, comprendi che grande è il Signore. E',
questa conoscenza intuitiva, un dono non a tutti
concesso. Chi non l'ha, lodi il Signore per le opere che
ha fatto... Egli è il Dio sommo, al di sopra del quale
non ci sono dèi. Di lui ci narri ora le opere: queste sì
che possiamo capirle (Esp. sul sal. 134, 9).
-
O
Signore Dio mio... non sei forse sempre grande e sempre
magnifico? sei forse imperfetto per crescere in
perfezione? Puoi forse venir meno per farti più piccolo?
Ma poiché sei quel che sei e lo sei veramente, hai
voluto rivelare il tuo nome al tuo servo Mosè: Io
sono colui che sono; sì che sei grande, e la tua
grandezza è di eterna durata, non conoscendo né
principio né termine. Essa non comincia con l'inizio del
tempo, né trascorre fino alla fine del tempo, né subisce
trasformazioni nel mezzo: la tua grandezza è
intrinsecamente immutabile (Esp. sul sal. 103, D 1, 3).
|
Salmo 118,145-152 - Invoca Dio con tutto
il cuore, per nulla preoccupato delle cose terrene, e
sempre anelando a quelle celesti
|
T'invoco con tutto il cuore, Signore,
rispondimi; *
custodirò i tuoi precetti.
Io ti chiamo, salvami, *
e seguirò i tuoi insegnamenti.
Precedo l'aurora e grido aiuto, *
spero sulla tua parola.
I miei occhi prevengono le veglie della
notte *
per meditare sulle tue promesse.
Ascolta la mia voce, secondo la tua
grazia; *
Signore, fammi vivere secondo il tuo
giudizio.
A tradimento mi assediano i miei
persecutori, *
sono lontani dalla tua legge.
Ma tu, Signore, sei vicino, *
tutti i tuoi precetti sono veri.
Da tempo conosco le tue testimonianze *
che hai stabilite per sempre.
|
-
Ho
gridato con tutto il mio cuore: ascoltami o Signore.
Per dirci poi quale vantaggio abbia conseguito con il
suo gridare, soggiunge: Le vie della tua giustizia
ricercherò. Ecco perché ha gridato con tutto il suo
cuore; ecco che cosa ha desiderato gli fosse concesso
dal Signore, qualora avesse ascoltato la sua preghiera:
poter ricercare sempre le vie della giustizia. E'
necessario quindi che preghiamo per avere la mente in
continua ricerca di ciò che ci viene ordinato di
praticare. Ma quando deve essere lontano dalla pratica
di colui che ancora ricerca! Difatti non sempre al
ricercare segue il trovare, né al trovare segue sempre
il praticare se prima non ha trovato, come pure è vero
che nessuno può trovare se prima non ha cercato. Grande
però è la fiducia che ci ha accordato il Signore Gesù
quando disse: Cercate e troverete (Esp. sul sal.
118, D 29, 1).
-
Durante la notte fonda ho anticipato e gridato: ho
sperato nelle tue parole.
Se riferiamo queste parole ai singoli fedeli e le
prendiamo in senso proprio, capita spesso che durante
tali ore notturne vigili l'amore per il Signore e,
dietro la forte spinta che esercita il gusto della
preghiera, non si aspetti, ma si anticipi il tempo di
pregare, che suol essere dopo il canto del gallo. Se poi
per notte intendiamo tutta la durata del tempo presente,
è certamente notte profonda tutte le volte che gridiamo
a Dio prevenendo il tempo adatto, che è quello in cui
egli ci accorderà quanto ci ha promesso (Esp. sul sal.
118,D 29, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Noi
invochiamo il tuo nome, Signore e il nostro cuore
è
vigile nella preghiera e attento alla tua parola;
esaudisci le nostre attese
nel
nome del tuo Figlio Gesù.
Amen. |
Cantico Es. 15 - Inno di vittoria per il
passaggio del Mar Rosso |
Voglio cantare in onore
del Signore:
perché ha mirabilmente
trionfato, *
ha gettato in mare cavallo
e cavaliere.
Mia forza e mio canto è il
Signore, *
egli mi ha salvato.
E’ il mio Dio e lo voglio
lodare, *
è il Dio di mio padre e lo
voglio esaltare!
Dio è prode in guerra, *
si chiama Signore.
I carri del faraone e il
suo esercito *
li ha gettati in mare.
Al soffio della tua ira si
accumularono le acque,
si alzarono le onde come
un argine, *
si rappresero gli abissi
in fondo al mare.
Il nemico aveva detto: *
Inseguirò, raggiungerò,
spartirò il bottino,
se ne sazierà la mia
brama, *
sfodererò la spada, li
conquisterà la mia mano!
Soffiasti con il tuo
alito: li copri il mare, *
sprofondarono come piombo
in acque profonde.
Chi è come te fra gli dèi,
*
chi è come te, maestoso in
santità, Signore?
Chi è come te tremendo
nelle imprese, *
operatore di prodigi?
Stendesti la destra: *
li inghiottì la terra.
Guidasti con il tuo favore
questo popolo
che hai riscattato, *
lo conducesti con forza
alla tua santa dimora.
Lo fai entrare *
e lo pianti sul monte
della tua promessa,
luogo che per tua sede,
Signore, hai preparato, *
santuario che le tue mani,
Signore, hanno fondato.
Il Signore regna *
in eterno e per sempre!
|
-
Questo
popolo di Dio, che è stato liberato dal grande e vasto
Egitto, è guidato come attraverso il Mar Rosso perché
uccida nel Battesimo i suoi nemici. E' infatti nel
sacramento, diremmo, del mar Rosso, ossia nel Battesimo
reso sacro dal sangue di Cristo, che vengono distrutti
gli Egiziani inseguitori, cioè i nostri peccati; quando
tu sei sfuggito, non rimane più nessun nemico che ti
stava incalzando... E' in ciascuno di noi, singolarmente
preso, che accadono queste cose, che sono state scritte,
ed accadono quindi nel popolo. ... Il popolo è formato
dai singoli uomini. Ed allora, qualunque cosa, nella tua
esperienza, scoprirai in te mentre io parlo, non devi
meditarla chiudendoti come in te stesso, né pensare che
accada soltanto in te; al contrario, devi credere che
tali cose accadano o in tutti o in quasi tutti coloro
che entrano a far parte di questo popolo e sono
riscattati dal potere del nemici per il sangue prezioso
di Cristo (Esp. sul sal. 106, 3).
-
Il popolo d'Israele fu sotto
la dominazione del faraone e degli egiziani;
il popolo cristiano, predestinato già prima
della fede ad essere il popolo di Dio, è,
nonostante questo, asservito ai demoni e al
diavolo loro principe... Il popolo ebraico
viene liberato dall'Egitto per opera di
Mosè; il popolo cristiano è liberato dalla
precedente vita di peccato ad opera del
Signore nostro Gesù Cristo. Passa quel
popolo attraverso il Mar Rosso; questo
popolo passa attraverso il battesimo. Nel
Mar Rosso muoiono tutti i nemici di quel
popolo; nel battesimo muoiono tutti i nostri
peccati. State attenti, fratelli! Dopo il
passaggio del Mar Rosso a quel popolo non è
data subito la patria, e neppure passa di
trionfo in trionfo o gode vita tranquilla,
come se non vi fossero più nemici. Gli resta
da superare la solitudine del deserto;
restano i nemici che lo insidiano lungo la
via. Allo stesso modo, anche dopo il
battesimo, la vita cristiana rimane
sottoposta alle tentazioni... Ebbene
fratelli, tutto quello che il popolo eletto
ebbe a soffrire nel deserto, tutti i doni
che Dio gli elargì (di qualsiasi genere
siano stati tanto i castighi quanto i doni),
tutto questo è immagine delle cose che nella
solitudine di questa vita (mentre camminiamo
in Cristo alla ricerca della patria), o ci
vengono donate per nostra consolazione o
abbiamo da soffrirle come prova della nostra
fedeltà (Esp. sul sal. 72, 5).
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ORAZIONE SALMICA
A
te la benedizione e la lode, Signore;
a te
solo, che sei la nostra forza,
si
eleva gioioso il nostro canto,
perché sei tu che hai distrutto i nostri peccati
nelle acque del Battesimo.
Amen. |
Salmo 116 - Invito a lodare Dio |
Lodate il Signore, popoli tutti, *
E voi tutte, nazioni, dategli gloria;
perché forte è il suo amore per noi *
e la fedeltà del Signore dura in eterno.
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La vita
di tutti coloro che gioiscono in questa città di Dio è
una vita di persone colme di gioia. In questo esilio
siamo schiacciati; in quella nostra dimora vi sarà
soltanto gioia. Scompariranno la tribolazione e il
gemito; cesseranno le suppliche, le lodi prenderanno il
loro posto. Sarà dunque una dimora di gente che si
allieta; non ci sarà il gemito di quelli che desiderano,
ma la letizia di quelli che posseggono... Abiteremo e
saremo abitati: a lui tutte le cose saranno sottomesse
in modo che Dio sia tutto in tutti (Esp. sul sal. 80, 9).
-
Lodate il Signore, o genti tutte; lodatelo, o popoli
tutti.
Ecco cosa sono gli atri della casa del Signore: il
popolo di Dio nella sua totalità. Questa è la vera
Gerusalemme. Lo ascoltino bene quelli che si sono
rifiutati di essere figli di questa città, separandosi
dalla comunione con tutte le genti. Si è rafforzata
sopra di noi la sua misericordia, e la verità del
Signore persiste in eterno. La misericordia e la
verità sono i due valori che vi esortai a non perdere
mai di vista. La misericordia del Signore si è in
effetti rafforzata su di noi quando di fronte al
suo nome, per opera del quale siamo stati liberati, si
sono arrese le genti, un tempo ostili, e hanno chiuso la
bocca fremente di rabbia (Esp. sul sal. 116).
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ORAZIONE SALMICA
Grande è il tuo nome, Signore
e
tutti i popoli proclamano l'eterna tua fedeltà;
effondi su di noi la tua misericordia
e
donaci la salvezza, il tuo Figlio Gesù.
Amen. |
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