II
SETTIMANA DEL SALTERIO
Salmo 118, 105-112 - Elogio
della legge divina |
Lampada per i miei passi è la tua
parola, *
luce sul mio cammino.
Ho giurato, e lo confermo, *
di custodire i tuoi precetti di
giustizia.
Sono stanco di soffrire, Signore,
*
dammi vita secondo la tua parola.
Signore, gradisci le offerte
delle mie labbra, *
insegnami i tuoi giudizi.
La mia vita è sempre in pericolo,
*
ma non dimentico la tua legge.
Gli empi mi hanno teso i loro
lacci, *
ma non ho deviato dai tuoi
precetti.
Mia eredità per sempre sono i
tuoi insegnamenti, *
sono essi la gioia del mio cuore.
Ho piegato il mio cuore ai tuoi
comandamenti,
in essi è la mia ricompensa per
sempre
|
-
Una lampada ai miei piedi
è la tua parola e una luce ai miei
sentieri.
Ma che cosa sarà... la tua parola? Forse
quel Verbo che era in principio, Dio
presso Dio, e per il quale tutte le cose
furon create? No. Difatti quel Verbo è,
sì luce ma non è lampada, in quanto la
lampada non è il Creatore, ma una
creatura che viene accesa attraverso una
partecipazione della luce immutabile.
Tale era Giovanni, a proposito del quale
il Verbo Dio diceva: Egli era una
lampada accesa e rilucente. E' vero
che anche la lampada è un qualcosa di
luminoso, ma, in confronto col Verbo del
quale è detto: Il Verbo era Dio,
Giovanni non era la luce ma fu inviato a
rendere testimonianza alla luce. Il
Verbo al contrario era la luce vera: non
una luce illuminata dal di fuori, come
lo è l'uomo, ma una luce che illumina
ogni uomo (Esp. sul sal. 118, D 23, 1).
-
I decreti della
giustizia di Dio vengono osservati
mediante la fede, per la quale si crede
che dinanzi a Dio, giudice giusto,
nessun'opera buona rimane infruttuosa e
nessuna colpa rimane impunita. Siccome
però per l'attaccamento a questa fede il
corpo di Cristo ha dovuto sopportare
molti e gravissimi mali, per questo si
dice nel salmo: Sono stato umiliato
fino all'estremo... E ciò a
sottolineare l'atrocissima persecuzione
che la Chiesa ha subìta per aver giurato
e stabilito d'osservare i decreti della
giustizia di Dio. Siccome però una tal
fede non doveva venir meno, nonostante
la profonda umiliazione, per questo
prosegue: Signore, dammi vita secondo
la tua parola, cioè secondo la tua
promessa. E' infatti l'annunzio delle
promesse divine che costituisce una
lampada ai piedi e una luce al sentiero
(Esp. sul sal. 118, D 23, 3)
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio di verità rendi attenti i nostri cuori
alla
tua parola, luce per i nostri passi;
conferma il nostro cammino
nell'amore e nell’osservanza della tua legge.
Amen.
|
Salmo 15 - Voce di Cristo al Padre |
Proteggimi, o Dio: *
in te mi rifugio.
Ho detto a Dio: “Sei tu il mio Signore, *
senza di te non ho alcun bene”.
Per i santi, che sono sulla terra, uomini
nobili, *
è tutto il mio amore.
Si affrettino altri a costruire idoli: t
io non spanderò le loro libazioni di
sangue, *
né pronunzierò con le mie labbra i loro
nomi.
Il Signore è mia parte di eredità e mio
calice: *
nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi
deliziosi, *
la mia eredità è magnifica.
Benedico il Signore che mi ha dato
consiglio; *
anche di notte il mio cuore mi istruisce.
Io pongo sempre innanzi a me il Signore,
*
sta alla mia destra, non posso vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore, t esulta
la mia anima; *
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita nel
sepolcro, *
né lascerai che il tuo santo veda la
corruzione.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena nella tua presenza, *
dolcezza senza fine alla tua destra. |
-
Il Signore è la porzione
della mia eredità e della mia coppa.
Possederanno infatti con
me in eredità il Signore stesso.
Scelgano altri per sé porzioni terrene e
temporali e ne fruiscano; la porzione
dei santi è il Signore eterno. Bevano
altri le mortali voluttà: la porzione
della mia coppa è il Signore. Nel dire
mia mi unisco alla Chiesa: perché ove è
il Capo ivi è il corpo (Esp. sul sal 15,
5).
-
Custodiscimi, o Signore,
perché in te ho sperato; ho detto al
Signore: il mio Dio sei tu...Non
permetterai che si corrompa quel corpo
santificato, per cui mezzo anche altri
dovranno essere santificati. Mi hai
fatto conoscere le vie della vita:
hai reso note attraverso me le vie
dell'umiltà, affinché gli uomini
ritornassero a quella vita, donde erano
caduti a causa della superbia; e poiché
io sono in essi,
a me le hai fatte
conoscere.
Mi colmerai di letizia
con il tuo volto:
li ricolmerai di letizia, in modo che
non cerchino altro quando avranno visto
te faccia a faccia; e poiché io sono in
essi, me ricolmerai. Delizia è nella
tua destra in eterno: delizia è nel
favore e nella protezione che tu ci dai
nel viaggio di questa vita, nel guidarci
fino al termine della gloria della tua
presenza (Esp. sul sal. 15, 10).
|
ORAZIONE SALMICA
Padre, Signore della luce e della vita,
tu
non hai permesso
che
il tuo Figlio conoscesse
la
corruzione del sepolcro,
fa'
che non distogliamo mai gli occhi del nostro cuore da
lui che tutto sostiene con la sua parola.
Amen. |
Cantico
Fil. 2, 6-11 - Cristo, Servo Sofferente |
Cristo Gesù, pur essendo di natura
divina, *
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se, stesso,
assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte *
e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato *
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si
pieghi *
nei cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è
il Signore, *
a gloria di Dio Padre. |
-
Cosa
aveva assunto da te il Signore? La carne. Cos’era invece
lui che venne ad incarnarsi? Il Verbo di Dio, esistente
prima di tutte le cose e per opera del quale tutte le
cose furono create. Per assumere qualcosa di tuo, il
Verbo si fece carne ed abitò fra noi... Prese del tuo e
l’offrì per te... Egli, nostro sacerdote, prese del
nostro e l’offrì per noi: prese la nostra carne e in
questa carne divenne vittima, olocausto, sacrificio.
Nella passione divenne nostro sacrificio, nella
risurrezione portò a vita nuova ciò che era stato ucciso
e lo presentò a Dio come una tua primizia (Esp. sul sal.
129, 7).
-
Parola
di Dio è il Verbo di Dio, e Verbo di Dio è Cristo. Ora
questo Verbo non risuona un istante e poi passa; al
contrario rimane sempre e immutabilmente Verbo: quel
Verbo mediante il quale tutte le cose sono state
create... E’ vero che Cristo nella natura divina nella
quale è uguale al Padre, è allo stesso modo del Padre,
invisibile all’occhio umano. Difatti, se sfugge
all’occhio carnale la sapienza dell’uomo, potrà quello
stesso occhio carnale vedere la potenza, la sapienza di
Dio? A suo tempo, però, il Signore avrebbe assunto la
carne e sarebbe apparso visibile anche agli occhi del
corpo al fine di guarire e portare a salute l’interno
dell’uomo, cioè l’anima, cosa che esigeva appunto la
manifestazione esterna (Esp. sul sal. 138, 8).
|
Salmo 117 - Voce di Cristo che risorge. |
Celebrate il Signore perché è buono, *
eterna è la sua misericordia.
Dica Israele che egli è buono: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica la casa di Aronne: *
eterna è la sua misericordia.
Lo dica chi teme Dio: *
eterna è la sua misericordia.
Nell'angoscia ho gridato al Signore, *
mi ha risposto, il Signore, e mi ha
tratto in salvo.
Il Signore è con me, non ho timore; *
che cosa può farmi l'uomo?
Il Signore è con me, è mio aiuto, *
sfiderò i miei nemici.
E’ meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nell'uomo.
E’ meglio rifugiarsi nel Signore *
che confidare nei potenti.
Tutti i popoli mi hanno circondato, *
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato, mi hanno
accerchiato, *
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi hanno circondato come api,
come fuoco che divampa tra le spine, *
ma nel nome del Signore li ho sconfitti.
Mi avevano spinto con forza per farmi
cadere, *
ma il Signore è stato mio aiuto.
Mia forza e mio canto è il Signore, *
egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria, *
nelle tende dei giusti:
la destra del Signore ha fatto
meraviglie,
la destra del Signore si è alzata, *
la destra del Signore ha fatto
meraviglie.
Non morirò resterò in vita *
e annunzierò le opere del Signore.
Il Signore mi ha provato duramente, *
ma non mi ha consegnato alla morte.
Apritemi le porte della giustizia: *
entrerò a rendere grazie al Signore.
E’ questa la porta del Signore, *
per essa entrano i giusti.
Ti rendo grazie, perché mi hai esaudito,
*
perché sei stato la mia salvezza.
La pietra scartata dai costruttori *
è divenuta testata d'angolo;
ecco l'opera del Signore: *
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno fatto dal Signore: *
rallegriamoci ed esultiamo in esso.
Dona, Signore, la tua salvezza, *
dona, Signore, la tua vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del
Signore. *
Vi benediciamo dalla casa del Signore;
Dio, il Signore è nostra luce.
Ordinate il corteo con rami frondosi *
fino ai lati dell'altare.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, *
sei il mio Dio e ti esalto.
Celebrate il Signore, perché è buono: *
eterna è la sua misericordia. |
-
Dica
la casa d'Israele che egli è buono, che in eterno è la
sua misericordia. Dica la casa di Aronne che egli è
buono, che in eterno è la sua misericordia. Dicano ora
tutti quelli che temono il Signore che in eterno è la
sua misericordia.
Riconoscete, penso o carissimi, chi sia la casa
d'Israele e chi sia la casa di Aronne e come tutte due
appartengano alla categoria di coloro che temono il
Signore... E' la famiglia alla quale ci rallegriamo di
appartenere noi tutti, per grazia di colui che è buono
e la cui misericordia dura in eterno... Agli Israeliti
convertiti a Cristo, fra cui emergono gli Apostoli
nostri padri nella fede, e alla loro dignità
incomparabile di uomini perfetti a cui han prestato
obbedienza i piccoli, s'è aggiunta la moltitudine di
pagani e tutti insieme, divenuti in Cristo un'unica
realtà, divenuti un unico gregge sotto un solo pastore,
divenuti un solo corpo sotto l'unico Capo e formanti,
per così dire, un solo e identico uomo, possiamo dire:
Nella tribolazione ho invocato il Signore e mi ha
esaudito con ampiezza (Esp. sul sal. 117, 3)
-
Noi
conosciamo chi sia la pietra angolare. Essa è Cristo.
Ora egli non potrebbe essere angolo se non cementasse in
sé due pareti, che raggiungono l'angolo provenendo da
direzione opposta ma nell'angolo escludono ogni
opposizione. I circoncisi provenivano da una direzione,
gli incirconcisi da un'altra; ma in Cristo i due popoli
hanno fatto la pace, ed egli è divenuto quella pietra di
cui dice la Scrittura: La pietra che i costruttori
avevano scartata, ecco che è divenuta pietra angolare.
Riferiamo ogni cosa a Cristo, se vogliamo restare
nella via di un'esatta interpretazione. Se non vogliamo
che la nostra mente costituisca solo un ammasso di
macerie non allontaniamoci dalla pietra angolare.
Qualunque dubbio sorga nell'anima umana all'ascolto
delle divine Scritture, non ci si deve allontanare da
Cristo. Quando in quelle parole avrà scoperto il Cristo,
allora ritenga di averle comprese, ma, finché non sia
arrivata a scoprirvi il Cristo, non si ritenga sicura di
averle comprese (Esp. sui sal. 94, 8 - 96, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Noi
ti lodiamo Signore Padre Santo
che
hai risuscitato dai morti il tuo Figlio Gesù,
e lo
hai reso pietra angolare
per
la costruzione della tua Chiesa;
fa’
che splenda nel mondo
come
sacramento della tua presenza
in
mezzo agli uomini.
Amen. |
Cantico Dn. 3,
52-57 - Lode dalle creature
|
Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri
nostri, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel tuo tempio santo
glorioso, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno,
*
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu che penetri con lo
sguardo gli abissi t
e siedi sui cherubini, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto sei tu nel firmamento del
cielo, *
degno di lode e di gloria nei secoli.
Benedite, opere tutte del Signore, il
Signore, *
lodatelo ed esaltatelo nei secoli. |
-
Quanto
è potente Dio che ha creato la terra! Quanto è potente
Dio, che ha riempito le terre di cose buone, che ha dato
a ciascuno degli animali una vita sua propria, che ha
immesso nelle profondità della terra semi così svariati
da produrre tutta questa diversità di arbusti, tutta
questa magnificenza di piante! Quanto è potente Dio!
Quanto è grande! Tu interroghi la creatura ed essa ti
risponde, ed alla risposta, come da una confessione
fatta dalla creatura, tu, santo di Dio, prendi lo spunto
per benedire Dio e annunziare la sua potenza (Esp. sul
sal. 144, 14).
-
Se
amerai le cose più del Creatore, non giungerai al
possesso di lui. E allora, cosa ti gioverebbe possedere
l’abbondanza delle opere, se fossi privo dell’artefice?
Ama quindi anche le opere, si capisce, ma più delle
opere ama lui e ama le opere in ordine a lui. Proclama
la sua potenza, parla dello splendore e della gloria
della sua santità, racconta le sue gesta mirabili,
predica il vigore dei suoi interventi terribili. Egli è
infatti amabile e insieme terribile (Esp. sul sal. 103,
1).
|
Salmo 150 - Tutto ciò che risuona,
risuoni Dio
|
Lodate il Signore nel suo santuario, *
lodatelo nel firmamento della sua
potenza.
Lodatelo per i suoi prodigi, *
lodatelo per la sua Immensa grandezza.
Lodatelo con squilli di tromba, *
lodatelo con arpa e cetra;
lodatelo con timpani e danze, *
lodatelo sulle corde e sui flauti.
Lodatelo con cembali sonori,
lodatelo con cembali squillanti; *
ogni vivente dia lode al Signore. |
-
Lodate il Signore nei suoi santi.
Certo in coloro che ha glorificato. Lodatelo nel
consolidamento del suo vigore. Lodatelo nelle sue
potenze. Lodatelo secondo la moltitudine della sua
grandezza. Tutto questo sono i suoi santi, come dice
l'Apostolo: Affinché noi siamo giustizia di Dio in
lui. Se sono la giustizia di Dio, giustizia che egli
ha in loro operata, perché non dovrebbero essere anche
la forza di Dio? quella forza che egli ha in essi
esercitato risuscitandoli dai morti? In realtà, la forza
o potenza di Dio si segnala in maniera superlativa nella
risurrezione di Cristo, come nella sua passione era
apparsa la debolezza (Esp. sul sal. 150, 4).
-
Lodate il Signore nei suoi
santi;
ma a chi dice queste parole se non ai santi
stessi? e in chi lo loderanno come Dio se
non in se stessi? Dice: Voi dunque, o santi
di Dio, siete il suo vigore, ma perché egli
l'ha prodotto in voi; voi siete i suoi
poteri sovrani e l'abbondanza della sua
grandezza, perché ciò egli ha operato e
mostrato in voi. Voi siete la tromba, il
salterio, la cetra, il timpano, il coro, le
corde e l'organo, e i cembali del giubilo
che emettono suoni, che cioè suonano
armoniosamente. Voi siete tutte queste cose.
Non si pensi, ascoltando il salmo, a cose di
scarso valore, né a cose transitorie, né a
oggetti teatrali. E siccome aver sentimenti
carnali è causa di morte, ogni spirito
lodi il Signore (Esp. sul sal. 150, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
A
te la lode, Signore
a te
la gloria da tutto il creato;
tutto ciò che vive proclama
la
tua immensa potenza e il tuo amore.
Amen. |
Salmo 109,1.5.7 - Il Messia Re e
Sacerdote |
Oracolo del Signore al mio Signore: *
“Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici*
a sgabello dei tuoi piedi”.
Lo scettro del tuo potere stende il
Signore da Sion: *
“Domina in mezzo ai tuoi nemici.
A te il principato nel giorno della tua
potenza *
tra santi splendori;
dal seno dell'aurora, *
come rugiada, io ti ho generato”.
Il Signore ha giurato e non si pente: *
“Tu sei sacerdote per sempre al modo di
Melchisedek”.
Il Signore è alla tua destra, *
annienterà i re nel giorno della sua ira.
Lungo il cammino si disseta al torrente *
e solleva alta la testa. |
-
Per
ottenere perdono dal Signore si compie la propiziazione
con qualche sacrificio. Esiste dunque, mandato dal
Signore Dio, un misterioso nostro sacerdote. Egli prese
da noi la vittima da offrire al Signore, prese ciò che
noi abbiamo chiamato le sante primizie della carne dal
seno della Vergine... Tu sacerdote, tu vittima, tu
sacrificatore, tu sacrificio. Egli è il sacerdote che
ora è entrato al di là del velo e, solo fra tutti
coloro che hanno portato la carne, intercede per noi (Esp.
sul sal. 64, 6)
-
E’
certo che abbiamo un sacerdote. Lo abbiamo nel cielo,
dove interpella il Padre a nostro favore. Egli entrò nel
santo del santi, al di là del velo, dove il pontefice
simbolo non entrava se non una volta all’anno: come, del
resto, anche il Signore nell’intero arco della sua vita,
fu immolato soltanto una volta. Sacerdote e insieme
vittima, egli offrì se stesso ed entrò una sola volta
nel santo de santi e allora egli più non muore né la
morte ha alcun potere su di lui. Siamone certi: abbiamo
un sacerdote. Pertanto dobbiamo offrire la nostra
vittima (Esp. sul sal. 130, 4).
|
Salmo 113 B - Liberazione del popolo
d'Israele dall'Egitto e condanna dell'idolatria
|
Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome da' gloria, *
per la tua fedeltà, per la tua grazia.
Perché i popoli dovrebbero dire *
“Dov'è il loro Dio?”.
Il nostro Dio è nei cieli, *
egli opera tutto ciò che vuole.
Gli idoli delle genti sono argento e oro,
*
opera delle mani dell'uomo.
Hanno bocca e non parlano, *
hanno occhi e non vedono.
Hanno orecchi e non odono, *
hanno narici e non odorano.
Hanno mani e non palpano,
hanno piedi e non camminano; *
dalla gola non emettono suoni.
Sia come loro chi li fabbrica *
e chiunque in essi confida.
Israele confida nel Signore: *
egli è loro aiuto e loro scudo.
Confida nel Signore la casa di Aronne: *
egli è loro aiuto e loro scudo.
Confida nel Signore, chiunque lo teme: *
egli è loro aiuto e loro scudo.
Il Signore si ricorda di noi, ci
benedice:
benedice la casa d'Israele, *
benedice la casa di Aronne.
Il Signore benedice quelli che lo temono,
*
benedice i piccoli e i grandi.
Vi renda fecondi il Signore, *
voi e i vostri figli.
Siate benedetti dal Signore *
che ha fatto cielo e terra.
I cieli sono i cieli del Signore, *
ma ha dato la terra ai figli dell'uomo.
Non i morti lodano il Signore, *
né quanti scendono nella tomba.
Ma noi, i viventi, benediciamo il Signore
*
ora e per sempre. |
-
Non a noi, Signore, non a
noi, ma al tuo nome dà gloria. Per la tua
misericordia e la tua verità.
Notate come questi due attributi divini,
misericordia e verità, si trovino spesso
abbinati nelle Sacre Scritture... Si
manifesteranno la misericordia e la verità
di Dio, quando nel cielo apparirà il segno
del Figlio dell’uomo e tutte le tribù della
terra piangeranno...Il
nostro Dio è in alto nel cielo.
Non nel cielo dove il pagano contempla il
sole e la luna, opere di Dio che egli
venera, ma in alto nel cielo, cioè al
di sopra di tutti i corpi celesti e
terrestri... Egli rimane nella sua eternità
e, restando in questa sua eternità, egli
eseguì nel cielo e sulla terra le opere che
volle... Pertanto le creature dove Dio
dimora è lui che le contiene in quanto sono
bisognose di lui (Esp. sul sal. 113, D 1,
13-14).
-
Che mai abbiano a dire le
genti: Dov'è il loro Dio?... Noi che
non possiamo presentare il nostro Dio alla
vista dei nostri occhi carnali (il nostro
Dio avreste dovuto conoscerlo attraverso le
sue opere!), tuttavia non lasciatevi sedurre
dalle vostre vanità né gloriatevi perché
potete mostrarci a dito le divinità che voi
adorate... Cosa infatti ci mostrate se non
oro e argento?... Noi veneriamo un Dio
invisibile che sfugge ad ogni occhio
corporeo e si fa conoscere solo al cuore
estremamente puro di pochi privilegiati (Esp.
sul sal.113, D 2, 1).
|
ORAZIONE SALMICA
Benedici il popolo Signore che in te confida;
abbandonàti i falsi idoli unico vero Dio,
rivolge il suo cuore a te,
invocando la tua misericordia.
Amen. |
Cantico Ap. 19,1-7
- Cantico dei salvati |
Alleluia.
Salvezza, gloria e potenza sono del
nostro Dio; *
veri e giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi
servi, *
voi che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il
Signore, *
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed esultiamo, *
rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze dell'Agnello; *
la sua sposa è pronta. |
-
Quando
ti trovi nella casa del Signore, occorre che tu
confessi. Quando allora non ci sarà più la confessione
dei peccati? Nella pace di Dio, quando gli uomini
saranno uguali agli angeli. Ma notate le mie parole! Ho
detto che lassù non ci sarà la confessione dei peccati,
non che lassù non ci sarà alcuna sorta di confessione.
Ci sarà infatti la confessione nel senso di lode. Per
sempre dovrai confessare che lui è il tuo Dio e tu la
sua creatura; che lui è tuo protettore e tu suo protetto
(Esp. sul sal. 99, 16)
-
L’alleluia è lode a Dio. Nella presente caducità della
natura mortale, in questo spazio di quaranta giorni di
quaggiù, come prima della resurrezione, sospiriamo
pregando per disporci alla lode propria di allora.
Questo è il tempo di lasciarci portare dal desiderio,
allora sarà il tempo di acquietarci nel possedere con
amore e nel godere (Disc. 125, 9).
|
Salmo 41 - Anelito dell'anima fedele alla
chiara visione di Dio
|
Come la cerva anela ai corsi d'acqua, *
così l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima mia ha sete di Dio, del Dio
vivente: *
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Le lacrime sono mio pane giorno e notte,
*
mentre mi dicono sempre:
“Dov'è il tuo Dio?”.
Questo io ricordo, e il mio cuore si
strugge:
attraverso la folla avanzavo tra i primi
*
fino alla casa di Dio,
in mezzo ai canti di gioia *
di una moltitudine in festa.
Perché ti rattristi, anima mia, *
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui, salvezza del mio volto e mio Dio.
In me si abbatte l'anima mia;
perciò di te mi ricordo *
dal paese del Giordano e dell'Ermon,
dal monte Mizar.
Un abisso chiama l'abisso
al fragore delle tue cascate; *
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sopra di me sono passati.
Di giorno il Signore mi dona la sua
grazia,
di notte per lui innalzo il mio canto *
la mia preghiera al Dio vivente.
Dirò a Dio, mia difesa:
“Perché mi hai dimenticato? *
Perché triste me ne vado, oppresso dal
nemico?”.
Per l'insulto dei miei avversari
sono infrante le mie ossa; *
essi dicono a me tutto il giorno:
“Dov'è il tuo Dio?”.
Perché ti rattristi, anima mia, *
perché su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui, salvezza del mio volto e mio Dio. |
-
Questo salmo inizia con un
santo desiderio, e colui che canta dice:
Come il cervo anela
alle fonti dell'acqua, così l'anima mia
anela a te, Dio.Chi
dice queste cose? Se lo vogliamo siamo noi.
E che cosa cerchi al di fuori di quello che
sei, quando è in tuo potere essere ciò che
cerchi? Tuttavia non è un uomo solo che
parla, ma un solo corpo: il Corpo di Cristo
che è la Chiesa... Orsù fratelli, fate
vostra la mia avidità, partecipate con me a
questo desiderio; amiamo insieme, insieme
bruciamo per questa sete, insieme corriamo
alla fonte di ogni conoscenza... Egli stesso
è la fonte... Se è fonte... è anche
intelligenza che sazia l'anima avida di
sapere; e chiunque capisce è illuminato da
una certa luce non corporale, non carnale,
non esteriore, ma interiore. (Esp. sul sal.
41, 1. 2).
-
Tu corri alla fonte, desidera
le fonti delle acque. Presso Dio c'è la
fonte della vita, una fonte inesauribile,
nella luce di lui c'è una luce che non si
oscurerà mai. Desidera questa luce, questa
fonte; una luce che i tuoi occhi non hanno
mai conosciuto... La mia anima ha sete
del Dio vivente. Di che ha sete?
Quando verrò e comparirò alla presenza di
Dio? E' di questo che ho sete: di venire
e di apparire. Ho sete nel cammino, ho sete
nella corsa; sarò saziato quando arriverò (Esp.
sul sal. 41, 2. 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio vivente, fonte della luce e della vita,
a te
corriamo anelanti come cervi
desiderosi di placare in te la nostra ardente sete;
dal
luogo della tua dimora ascolta la preghiera
che
l'uomo innalza a te dall'abisso del suo cuore.
Amen. |
Cantico Sir. 36, 1-5. 10-13 - Preghiera
per il popolo santo di Dio
|
Abbi pietà di noi,
Signore Dio dell'universo e guarda, *
infondi il tuo timore su tutte le
nazioni.
Alza la tua mano sulle nazioni straniere,
*
perché vedano la tua potenza.
Come ai loro occhi ti sei mostrato santo
in mezzo a noi, *
così ai nostri occhi mostrati grande fra
di loro.
Ti riconoscano, come noi abbiamo
riconosciuto *
che non c'è un Dio fuori dite, Signore.
Rinnova i segni e compi altri prodigi, *
glorifica la tua mano e il tuo braccio
destro.
Raduna tutte le tribù di Giacobbe, *
rendi loro il possesso come era al
principio.
Abbi pietà, Signore,
del popolo chiamato con il tuo nome, *
di Israele che hai trattato come un
primogenito.
Abbi pietà della città tua santa, *
di Gerusalemme tua dimora.
Riempi Sion del tuo splendore, *
il tuo popolo della tua gloria. |
-
Rappresentiamoci interiormente questi nostri fratelli
ormai trionfanti, come se anche noi fossimo insieme con
loro... Persuasi di essere degli scampati ripensiamo ai
mali da cui siamo stati liberati: agli scandali, alle
prove della vita, alle persecuzioni di tanti pagani,
alle insidie di tanti eretici, alle suggestioni
diaboliche, alle guerre che ci muovono le nostre
passioni (Esp. sul sal. 123, 4 passim.
-
Le
genti pagane ormai appartengono all'ulivo: non debbono
più chiamarsi "le genti" ma l'unico popolo in Cristo, il
popolo di Giacobbe, il popolo d'Israele... Noi
apparteniamo a Giacobbe, e, siccome apparteniamo a
Isacco, apparteniamo anche ad Abramo. Difatti
discendenza di Abramo è Cristo... Se una sola è la
discendenza, se uno è Giacobbe, uno Israele, anche le
genti sono uno in Cristo... Tutti siamo Israele, tanto
voi che siete qui e formate le membra di Cristo quanto
coloro che sono altrove, e così tutte le genti ovunque
sparse, ma sempre dentro... Lassù nella pace di
Gerusalemme saremo uno in colui che è uno e saremo
orientati all'Uno. Né più saremo molti dispersi qua e là
(Esp. sul sal. 147, 28).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio dell'universo guarda noi tuo popolo
liberato dalla schiavitù del male;
opera in tutte le genti le stesse meraviglie
che
hai compiuto in noi, perché ti riconoscano
come
l'unico Dio, Signore del cielo e della terra.
Amen |
Salmo 18 - Incarnazione di Cristo ed
elogio della legge nuova |
I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l'opera delle sue mani annunzia il
firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il
messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette
notizia.
Non è linguaggio e non sono parole, *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro
voce *
e ai confini del mondo la loro parola.
Là pose una tenda per il sole t
che esce come sposo dalla stanza nuziale
*
esulta come prode che percorre la via.
Egli sorge da un estremo del cielo t
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo:
*
nulla si sottrae al suo calore. |
-
I cieli narrano la gloria di
Dio:
i giusti Evangelisti, nei quali Dio abita
come nei cieli, raccontano la gloria del
Signore nostro Gesù Cristo o la gloria con
la quale il Figlio ha glorificato il Padre
sulla terra...Il
giorno passa la parola al giorno:
lo Spirito rivela agli uomini spirituali la
pienezza dell'immutabile Sapienza di Dio, e
cioè che il Verbo era nel principio Dio
presso Dio. E la notte alla notte
annunzia la scienza: la mortalità della
carne, suggerendo la fede, annunzia la
scienza futura a quegli uomini carnali che
si trovano lontani... Ed egli stesso come
sposo che esce dal suo talamo: egli
stesso cioè esce dal seno verginale in cui
Dio si è unito alla natura umana, come uno
sposo alla sposa. E' balzato esultante
come un gigante per correre la via. E'
balzato esultante come il più forte di
tutti, che per la sua incomparabile forza
vince ogni altro uomo, non per fermarsi
lungo la via ma per correrla. Non si è
infatti fermato sulla via dei peccatori (Esp.
sul sal. 18, I, 2. 3. 6).
-
Dio ha fatto ogni cosa per
mezzo del Verbo. Infatti, anche se si
narrano diverse opere di Dio, tra le quali
fece l'uomo a sua immagine, nondimeno tutte
furon fatte per mezzo di lui e senza di lui
niente è stato fatto. E per quanto concerne
le mani di Dio è detto anche a proposito dei
cieli: e opere delle tue mani sono i
cieli... Egli è ovunque tutto intero e
da nessun luogo circoscritto. Perciò quel
che ha fatto con il Verbo lo ha fatto con la
Sapienza, e quello che ha fatto con le mani
lo ha fatto con la potenza. Ma Cristo è
Potenza di Dio e Sapienza di Dio. Dunque
ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui e
senza di lui niente è stato fatto (Esp. sul
sal. 18, 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio,
che per rivelare al mondo la salvezza
hai
mandato il tuo unico Figlio,
come
sposo che esce dal talamo nuziale,
fa'
che nulla si sottragga al calore del tuo Spirito
attraverso il quale santifichi e conservi
tutto ciò che hai creato.
Amen |
Salmo 44,2-18 - Lode di Cristo e della
chiesa sua Sposa
|
Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema. *
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
Tu sei il più bello tra i figli
dell'uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia, *
ti ha benedetto Dio per sempre.
Cingi, prode, la spada al tuo fianco,
nello splendore della tua maestà ti
arrida la sorte, *
avanza per la verità, la mitezza e la
giustizia.
La tua destra ti mostri prodigi:
le tue frecce acute
colpiscono al cuore i tuoi nemici; *
sotto di te cadono i popoli.
Il tuo trono, Dio, dura per sempre; *
è scettro giusto lo scettro del tuo
regno.
Ami la giustizia e l'empietà detesti:
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato *
con olio di letizia, a preferenza dei
tuoi eguali.
Le tue vesti son tutte mirra, aloè e
cassia, *
dai palazzi d'avorio ti allietano le
cetre.
Figlie di re stanno tra le tue
predilette; *
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
Ascolta, figlia, guarda, porgi
l'orecchio, *
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo
padre;
al re piacerà la tua bellezza. *
Egli è il tuo Signore: pròstrati a lui.
Da Tiro vengono portando doni, *
I più ricchi del popolo cercano il tuo
volto.
La figlia del re è tutta splendore, *
gemme e tessuto d'oro è il suo vestito.
È presentata al re in preziosi ricami; *
con lei le vergini compagne a te sono
condotte;
guidate in gioia ed esultanza, *
entrano insieme nel palazzo regale.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
*
li farai capi di tutta la terra.
Farò ricordare il tuo nome per tutte le
generazioni, *
e i popoli ti loderanno
in eterno, per sempre. |
-
E' il
cantico nuziale dello sposo e della sposa, del re e del
popolo, del Salvatore e di coloro che debbono essere
salvati... Rallegriamoci alle nozze e saremo insieme a
coloro che compiono le nozze, che sono invitati alle
nozze; e gli stessi invitati sono la sposa. Infatti la
sposa è la Chiesa, lo sposo Cristo... E' unione nuziale
quella tra il Verbo e la carne: il talamo di questa
unione è il seno della Vergine. Infatti la carne stessa
si è unita al Verbo... La Chiesa è tratta dal genere
umano, affinché il capo della Chiesa sia la carne stessa
unita al Verbo e gli altri credenti siano le membra di
quel capo. Vuoi vedere infatti chi verrà alle nozze?
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e
il Verbo era Dio. Si rallegri la sposa amata da Dio.
Quando amata? Quando era ancora deforme... Deforme è
amata, affinché non resti deforme. Non è amata infatti
perché deforme, in quanto non è la deformità che è
amata; se fosse amata, verrebbe conservata; ha
eliminata la deformità e ha creato la
bellezza
(Esp. sul sal. 44, 1. 3).
-
Bello al di sopra dei figli
degli uomini...
Perché non anche al di sopra degli angeli?
Perché ha preferito dire: Al di sopra dei
figli degli uomini, se non perché è uomo?...
Anche come uomo è al di sopra dei figli
degli uomini; anche tra i figli degli uomini
è al di sopra del figli degli uomini; anche
come uno dei figli degli uomini, è al di
sopra dei figli degli uomini...
Diffusa è la grazia sulle tue
labbra.
E' venuto a noi con la parola della grazia,
con il bacio della grazia. Che cosa è più
dolce di questa grazia? A chi spetta questa
grazia? Ai beati le cui ingiustizie sono
rimesse e i cui peccati sono celati...
Ha rimesso i tuoi debiti e ha pagato ciò che
non doveva. Grande grazia. Questa è la
grazia di Dio diffusa sulle labbra. Ti ha
fatto, e gratis ti ha fatto. Non aveva alcun
dovere verso nessuno prima di creare. Ti eri
perduto, ti ha cercato; e dopo averti
trovato ti ha richiamato. Non ha imputato le
cose passate, ha promesso quelle future.
Veramente diffusa è la grazia sulle sue
labbra (Esp. sul. sal. 44, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, Verbo del Padre,
che
esci dal seno della Trinità
per
unirti alla tua sposa, la Chiesa;
rivestila della tua bellezza e santità,
perché sia nel mondo
viva
testimonianza del tuo amore per gli uomini.
Amen. |
Cantico Ef. 1, 3-10
- Dio Salvatore
|
Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell'amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode e gloria della sua grazia, *
che ci ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Dio l'ha abbondantemente riversata su di
noi
con ogni sapienza e intelligenza *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,
il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle del cielo come quelle della terra.
Nella sua benevolenza lo aveva in lui
prestabilito *
per realizzarlo nella pienezza dei tempi.
|
-
Cristo
è risorto e volato in alto e, unico, intercede per noi
in cielo. A questo intercessore così grande rivolgiamo
le nostre preci; egli insieme al Padre concede quel che
al Padre chiede, perché è insieme mediatore e Creatore;
come mediatore chiede, come Creatore concede; come
mediatore fatto nel mondo, come Creatore per mezzo di
lui è stato fatto il mondo. Perciò col più fedele e
fiducioso affetto vegliamo per lui con sobrietà; a lui
affidiamo l’orazione che ci ha insegnato lui stesso,
affinché quel che ha comandato di fare, col suo aiuto lo
facciamo e quel che ha promesso di dare, per suo dono
lo otteniamo (Disc. 223/F, 3).
-
Una
volta per sempre entrò nel santo dei santi, quello vero,
non quello figurato, al di sopra della volta celeste
l’unico sacerdote nostro quando è risorto dai morti, il
Signore Gesù Cristo, offrendo se stesso per noi. E’
entrato e rimane lì... Questo sommo sacerdote, che ha
offerto se stesso in olocausto per noi, presenta le
nostre preghiere. Egli è colui che ci conduce,
interponendo se stesso non per sbarrarci il passo, ma
per farci da guida, non per allontanarci, ma per farci
riconciliare, non per impedirci il cammino ma per
eliminare gli ostacoli. Egli è l’unico pontefice e
l’unico sacerdote prefigurato negli antichi sacerdoti di
Dio (Disc. 198/A, 2-3).
|
Salmo 42 - Desiderio ardente del tempio
di Dio |
Fammi giustizia, o Dio,
difendi la mia causa contro gente
spietata; *
liberami dall'uomo iniquo e fallace.
Tu sei il Dio della mia difesa;
perché mi respingi, *
perché triste me ne vado, oppresso dal
nemico?
Manda la tua verità e la tua luce;
siano esse a guidarmi, *
mi portino al tuo monte santo e alle tue
dimore.
Verrò all'altare di Dio,
al Dio della mia gioia, del mio giubilo.
*
A te canterò con la cetra, Dio, Dio mio.
Perché ti rattristi, anima mia,* perché
su di me gemi?
Spera in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui, salvezza del mio volto e mio Dio. |
-
Manda la tua luce e la tua verità; esse mi hanno
sollevato e mi hanno condotto nel suo monte santo e
nella sua tenda.
Parla della tua luce e della tua verità questi sono due
nomi, ma una sola è la cosa. Che altro è infatti la luce
di Dio, se non la verità di Dio? E che cosa è la verità
di Dio se non la luce di Dio? E ambedue queste cose sono
il solo Cristo. Io sono la luce del mondo, chi crede
in me non camminerà nelle tenebre. Io sono la via, la
verità e la vita. Egli è la luce, egli è la verità.
Manderà la sua luce e la sua verità; poiché esse ci
hanno già condotto al suo santo monte e nella sua tenda.
Abbiamo un pegno, speriamo nel premio. Santo è il suo
monte, santa è la sua Chiesa (Esp. sul sal. 42, 4).
-
Entrerò all'altare di Dio...
A questo altare si avvicina soltanto colui
che si accosta sicuro al suo santo monte;
ivi troverà la sua vita colui che in questo
monte distingua la sua causa. Ed entrerò
all'altare di Dio. Dal suo santo monte,
dalla sua tenda, dalla sua santa Chiesa
entrerò all'altare sublime di Dio. Quale
sacrificio vi si compie? Colui stesso che
entra è assunto quale olocausto. Che
significano le parole: All’altare di Dio,
a Dio che allieta la mia giovinezza.
Giovinezza significa novità. Rallegra la mia
novità, colui che rattrista la mia
vecchiezza. Infatti ora, rattristato,
cammino nella vecchiaia, ma allora starò in
piedi, lieto nella novità (Esp. sul sal. 42,
5).
|
ORAZIONE SALMICA
Padre, manda la tua luce e la verità
che
illuminino il cammino dei tuoi figli,
affinché possano giungere
felicemente al tuo santo monte dove regni in eterno
con
il tuo Figlio e lo Spirito Santo.
Amen. |
Cantico Is. 38, 10-14. 17-20 - Angosce
di un moribondo, gioia di un risanato |
Io dicevo: “A metà della mia vita
me ne vado alle porte degli inferi; *
sono privato del resto dei miei anni”.
Dicevo: “Non vedrò più il Signore *
sulla terra dei viventi,
non vedrò più nessuno *
tra gli abitanti di questo mondo.
La mia tenda e' stata divelta e gettata
lontano, *
come una tenda di pastori.
Come un tessitore hai arrotolato la mia
vita,
mi recidi dall'ordito. *
In un giorno e una notte mi conduci alla
fine”.
Io ho gridato fino al mattino. *
Come un leone, così egli stritola tutte
le mie ossa.
Pigolo come una rondine, *
gemo come una colomba.
Sono stanchi i miei occhi *
di guardare in alto.
Tu hai preservato la mia vita
dalla fossa della distruzione, *
perché ti sei gettato dietro le spalle
tutti i miei peccati.
Poiché non ti lodano gli inferi, *
né la morte ti canta inni;
quanti scendono nella fossa *
nella tua fedeltà non sperano.
Il vivente, il vivente ti rende grazie *
come io faccio quest'oggi.
Il padre farà conoscere ai figli *
la fedeltà del tuo amore.
Il Signore si è degnato di aiutarmi;
per questo canteremo sulle cetre
tutti i giorni della nostra vita, *
canteremo nel tempio del Signore. |
-
Non ti
guarirà colui che ti aveva fatto tale che non saresti
mai caduto ammalato, solo che avessi voluto rispettare i
suoi comandamenti? Non ti guarirà colui che ha fatto
gli angeli, e che intende eguagliarti agli angeli,
quando ti avrà restaurato? Non ti guarirà, se sei fatto
a sua immagine, colui che ha fatto il cielo e la terra?
Ti guarirà certamente, ma è pur necessario che tu
voglia essere guarito. Dio guarisce senz'altro qualsiasi
infermo, ma non chi rifiuta la guarigione. Poiché la
tua salute è Cristo, è a Cristo che devi pensare. Prendi
il calice della salute di colui che guarisce tutte le
tue infermità: se questa salute davvero la vuoi,
l'otterrai... Sì, dico, l'unigenito Figlio di Dio, ha
versato il suo sangue per noi: riprendi dunque coraggio,
o anima, se hai tanto valore! Egli è morto per i nostri
peccati ed è risorto per la nostra giustificazione. Le
membra devono sperare ciò che già si è compiuto nel capo
(Esp. sul sal. 102, 6).
-
Che
cosa sarei stato se tu non mi avessi soccorso? Quanto
non era disperata la mia salute, se tu non mi avessi
curato? Dove giacevo, se tu non mi fossi venuto
incontro? In effetti la mia vita era in pericolo a causa
della mia profonda ferita: una ferita che richiedeva
l'intervento di un medico onnipotente. Niente è
incurabile per un medico onnipotente. Egli non abbandona
nessuno; ma è necessario che tu voglia essere curato; è
necessario che tu non ti sottragga alla sua mano. Ma,
anche se tu non volessi curarti, la tua ferita ti
spingerebbe a farlo. Mentre sei lontano ti richiama e ti
spinge, in certo modo, a tornare a lui e ti attira
mentre cerchi di sfuggirgli (Esp. sul sal. 58, D 2, 11).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, tu sei il medico che guarisce
tutte le nostre infermità;
sana
le ferite causate dal peccato
e
ridonaci con la grazi,
la
gioia della vita nel tuo amore.
Amen. |
Salmo 64 - Ringraziamento nazionale per i
doni di Dio |
A te si deve lode, o Dio, in Sion; *
a te si sciolga il voto in Gerusalemme.
A te, che ascolti la preghiera, *
viene ogni mortale.
Pesano su di noi le nostre colpe, *
ma tu perdoni i nostri peccati.
Beato chi hai scelto e chiamato vicino, *
abiterà nei tuoi atri.
Ci sazieremo dei beni della tua casa, *
della santità del tuo tempio.
Con i prodigi della tua giustizia,
tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza, *
speranza dei confini della terra e dei
mari lontani.
Tu rendi saldi i monti con la tua forza,
*
cinto di potenza.
Tu fai tacere il fragore del mare,
il fragore dei suoi flutti, *
tu plachi il tumulto dei popoli.
Gli abitanti degli estremi confini *
stupiscono davanti ai tuoi prodigi:
di gioia fai gridare la terra, *
le soglie dell'oriente e dell'occidente.
Tu visiti la terra e la disseti: *
la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque; *
tu fai crescere il frumento per gli
uomini.
Così prepari la terra:
ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
*
la bagni con le piogge e benedici i suoi
germogli.
Coroni l'anno con i tuoi benefici, *
al tuo passaggio stilla l'abbondanza.
Stillano i pascoli del deserto *
e le colline si cingono di esultanza.
I prati si coprono di greggi,
di frumento si ammantano le valli; *
tutto canta e grida di gioia. |
-
A te conviene l'inno, o Dio,
in Sion.
La nostra patria è Sion; Sion altro non è
che Gerusalemme.... Un non so quale
spettacolo ci è promesso: esso sarà Dio
stesso, che ha fondato la città. Oh, città
bella e splendente, che ha un fondatore
ancor più bello! A te conviene l'inno, o
Dio, dice... Con il desiderio noi ormai
siamo lassù. In quella terra abbiamo già
inviato la nostra speranza, quasi un'àncora,
per non naufragare turbati in questo mare...
Contro le tentazioni di questo nostro
esilio, la nostra speranza, ancorata in
quella città di Gerusalemme, fa in modo che
noi non ci infrangiamo contro gli scogli.
Chiunque pertanto canta animato da questa
speranza, canta già in porto; per cui può
dire: A te conviene l'inno, o Dio, in
Sion (Esp. sul sal. 64, 3).
-
Beato colui che hai eletto e
assunto; abiterà nei tuoi atri:
negli atri cioè di quella Gerusalemme cui
levano il canto coloro che cominciano a
uscire da Babilonia. Saremo colmati dei
beni della tua casa... Quali sono i beni
della casa di Dio?... Desidera la casa di
Dio, desidera i beni di quella casa... già
fin da ora dobbiamo pensare ai beni di
Gerusalemme, ai beni della casa del Signore;
poiché casa del Signore è lo stesso che
tempio del Signore. Ecco i beni di quella
casa!... Esiste una bellezza della
giustizia, che noi riusciamo a vedere con
l'occhio del cuore, che amiamo e per la
quale ci entusiasmiamo... L'intemerata
bellezza della giustizia... Questi sono i
beni della casa di Dio: di questi beni
preparati a saziarti. Amate la giustizia e
sarete voi il tempio di Dio (Esp. sul sal.
64, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
del cielo e Padre amoroso,
tu
ricolmi di beni la terra e noi eleviamo a te
un
inno di lode e amore;
non
cessare di beneficarla
perché sia a servizio dell’uomo
fatto a tua immagine e somiglianza.
Amen. |
Salmo 48- L'uomo, caduto per la colpa,
non si riscatta con le ricchezze; sarà il Cristo a
redimerlo. |
Ascoltate, popoli tutti, *
porgete orecchio abitanti del mondo,
voi nobili e gente del popolo, *
ricchi e poveri insieme.
La mia bocca esprime sapienza, *
il mio cuore medita saggezza;
porgerò l'orecchio a un proverbio, *
spiegherò il mio enigma sulla cetra.
Perché temere nei giorni tristi, *
quando mi circonda la malizia dei
perversi?
Essi confidano nella loro forza *
si vantano della loro grande' ricchezza.
Nessuno può riscattare se stesso, *
o dare a Dio il suo prezzo.
Per quanto si paghi il riscatto di una
vita,
non potrà mai bastare *
per vivere senza fine, e non vedere la
tomba.
Vedrà morire i sapienti;
lo stolto e l'insensato periranno insieme
*
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.
Il sepolcro sarà loro casa per sempre,
loro dimora per tutte le generazioni, *
eppure hanno dato il loro nome alla
terra.
Ma l'uomo nella prosperità non comprende,
*
è come gli animali che periscono.
Questa è la sorte di chi confida in se
stesso, *
l'avvenire di chi si compiace nelle sue
parole.
Come pecore sono avviati agli inferi, *
sarà loro pastore la morte;
scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà ogni loro parvenza: *
gli inferi saranno la loro dimora.
Ma Dio potrà riscattarmi, *
mi strapperà dalla mano della morte.
Se vedi un uomo arricchirsi, non temere,
*
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore, con sé non porta nulla, *
né scende con lui la sua gloria.
Nella sua vita si diceva fortunato: *
“Ti loderanno, perché ti sei procurato
del bene”.
Andrà con la generazione dei suoi padri *
che non vedranno mai più la luce.
L'uomo nella prosperità non comprende, *
è come gli animali che periscono. |
-
Con le orecchie ascoltate
tutti voi che abitate nel mondo. Tutti voi
nati dalla terra e figli degli uomini.
Dicendo: nati dalla terra, allude ai
peccatori; dicendo invece: figli degli
uomini, allude ai fedeli e ai giusti...
Chi è terrestre le oda per il giudizio, chi
è figlio dell'uomo le oda per il Regno.
Ascoltino insieme il ricco e il povero...
Chi ha grande abbondanza di denaro, se in
esso non si inorgoglisce, è povero; chi non
possiede denaro, ma lo brama perdendosi
dietro ad esso, è annoverato da Dio tra i
ricchi e i reprobi. Dio interroga i ricchi e
i poveri nel cuore, non nel forziere e nella
dimora (Esp. sul sal. 48, D 1, 3).
-
Per coloro che pensano
soltanto al presente e non si preoccupano
del futuro; per coloro che ritengono sia
vita solo questa, che invece dovrebbe essere
chiamata morte, non a torto si dice (nel
salmo) che sono come pecore nell'inferno che
hanno la morte per pastore... Morte è certo
la separazione dell'anima dal corpo; ma la
vera morte che gli uomini non temono è la
separazione dell'anima da Dio... Se la vita
è Cristo, la morte è il diavolo. Leggiamo
infatti in molti passi della scrittura che
Cristo è la vita. La morte invece è il
diavolo; non perché esso sia la morte, ma
perché da lui viene la morte... Noi invece
che pensiamo alla futura immortalità e che
portiamo non senza ragione in fronte il
segno della croce di Cristo, abbiamo per
pastore la vita (Esp. sul sal. 48, D 2, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio,
Padre dell'amore, sola ricchezza vera e infinita,
distogli il nostro desiderio da ciò che non sazia
e
guidaci alla vera sorgente e fonte di gioia
Gesù
Cristo tuo Figlio.
Amen. |
Cantico Ap. 4, 11;
5,9. 10.12 - Inno dei salvati |
Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, *
di ricevere la gloria, l'onore e la
potenza,
perché tu hai creato tutte le cose, t
per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.
Tu sei degno, o Signore, di prendere il
libro *
e di aprirne i sigilli,
perché sei stato immolato t
e hai riscattato per Dio con il tuo
sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e
nazione
e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.
L'Agnello che fu immolato è degno di
potenza,
ricchezza sapienza e forza *
onore, gloria e benedizione. |
-
Ecco, di nascosto viene la
freccia che colpisce l’innocente: un
innocente che non aveva la benché minima
macchia, nemmeno così grossa che vi si
potesse conficcare la punta della freccia!
Egli infatti era l’agnello immacolato,
sempre immacolato. Né immacolato perché gli
erano state tolte le macchie, ma proprio
perché non aveva mai contratto alcuna
macchia, perdonando i peccati egli aveva
fatto sì che molti fossero immacolati, ma,
quanto a lui personalmente, egli era
immacolato perché mai aveva avuto peccati (Esp.
sul sal. 63, 6).
-
E’ uno colui che intercede
per i santi, quegli che per primo si è fatto
povero per noi, mentre era ricco... In lui
viene infatti esaltato non solo l’uomo
assunto in quanto capo della Chiesa, ma
anche chiunque di noi appartenga alle altre
membra; ed è innalzato al di sopra di tutti
i desideri perversi, che sono le porte della
morte, perché per loro mezzo si va alla
morte... Quando invece si annunciano a Dio
le lodi con ricerca amorosa, a chi chiede è
dato, a chi cerca è fatto conoscere e a chi
bussa è aperto... e i misteri e i fondamenti
della fede si aprono a coloro che bussano
per giungere ai segreti del Figlio. Poiché
occhio non vide, né udì orecchio, né entrò
nel cuore dell’uomo quel che Dio ha
preparato per coloro che lo amano (Esp. sul
sal. 9, 14).
|
Salmo 76 -
Meditazione delle opere di Dio e predicazione del
Vangelo per tutta
la terra
|
La mia voce sale a Dio e grido aiuto; *
la mia voce sale a Dio finché mi ascolti.
Nel giorno dell'angoscia io cerco il
Signore,
tutta la notte la mia mano è tesa
e non si stanca; * io rifiuto ogni
conforto.
Mi ricordo di Dio e gemo *
medito e viene meno il mio spirito.
Tu trattieni dal sonno i miei occhi *
sono turbato e senza parole.
Ripenso ai giorni passati, *
ricordo gli anni lontani.
Un canto nella notte mi ritorna nel
cuore; *
rifletto e il mio spirito si va
interrogando.
Forse Dio ci respingerà per sempre, *
non sarà più benevolo con noi?
È forse cessato per sempre il suo amore,
*
è finita la sua promessa per sempre?
Può Dio aver dimenticato la misericordia,
*
aver chiuso nell'ira il suo cuore?
E ho detto: “Questo è il mio tormento: *
è mutata la destra dell'Altissimo”.
Ricordo le gesta del Signore, *
ricordo le tue meraviglie di un tempo.
Mi vado ripetendo le tue opere, *
considero tutte le tue gesta.
O Dio, santa è. la tua via;
quale dio è grande come il nostro Dio?
Tu sei il Dio che onera meraviglie, *
manifesti la tua forza fra le genti.
E’ il tuo braccio che ha salvato il tuo
popolo, *
i figli di Giacobbe e di Giuseppe.
Ti videro le acque, Dio,
ti videro e ne furono sconvolte; *
sussultarono anche gli abissi.
Le nubi rovesciarono acqua,
scoppiò il tuono nel cielo
le tue saette guizzarono.
Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine,
I tuoi fulmini rischiararono il mondo, *
la terra tremò e fu scossa.
Sul mare passava la tua via,
I tuoi sentieri sulle grandi acque
e le tue orme rimasero invisibili.
Guidasti come gregge il tuo popolo *
per mano di Mosè e di Aronne. |
-
Con
la mia voce ho gridato al Signore.
Molti gridano al Signore per acquistare ricchezze, per
evitare sciagure, per la salute dei parenti, per la
stabilità del loro casato, per la felicità temporale,
per gli onori del secolo; molti infine gridano al
Signore per la salute del corpo, che è il patrimonio
del povero. Per queste e per altre cose dello stesso
genere molti gridano al Signore; solo di rado qualcuno
grida al Signore per il Signore stesso. E' facile
all'uomo desiderare una qualunque cosa dal Signore e non
desiderare il Signore stesso. Come se il dono potesse
essere più dolce di colui che dona... Non cercare
qualcosa d'altro per mezzo di Dio, ma nella tribolazione
cerca Dio, in modo che, se Dio ti libererà dalla
tribolazione, ciò valga ad unirti a Dio
indisturbatamente (Esp. sul sal. 76, 2. 3).
-
In te e
da te non c'è nessuna misericordia verso gli altri se
non è Dio che te la dona; e lo stesso Dio dimenticherà
la misericordia? Scorre il fiume; si prosciugherà la
sorgente? Oppure Dio dimenticherà di usare
compassione? O tratterrà nella sua ira le sue
misericordie? Cioè, tanto si adirerà, da non avere
più misericordia? E più facile che egli trattenga l'ira
che non la misericordia... Appena il salmista si rende
conto di questo, va oltre se stesso e in Dio trova la
sua gioia. Ivi si arresta, ed esalta con più foga le
opere del Signore. Non si compiace di se stesso, ne di
ciò che è, ma in colui che lo ha fatto. Oltrepassa ciò
che è terreno e lo trascende. Guardate come va oltre.
Osservate se si ferma in qualche posto finché non sia
giunto a Dio (Esp. sul sal. 76, 11).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio dell'universo che conduci la storia
con
eventi magnifici, confermaci oggi nel tuo amore
e
nel tuo servizio per esserti sempre fedeli
nella prosperità come nella desolazione.
Amen. |
Cantico 1 Sam. 2, 1-10 - La gioia e la
speranza degli umili è in Dio |
Il mio cuore esulta nel Signore, *
la mia fronte s'innalza, grazie al mio
Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei
nemici, *
perché io godo del beneficio che mi hai
concesso.
Non c'è santo come il Signore, *
non c’è rocca come il nostro Dio.
Non moltiplicate i discorsi superbi,
dalla vostra bocca non esca arroganza; *
perché il Signore è il Dio che sa tutto
e le sue opere sono rette.
L'arco dei forti s'è spezzato, *
ma i deboli sono rivestiti di vigore.
I sazi sono andati a giornata per un
pane, *
mentre gli affamati han cessato di
faticare.
La sterile ha partorito sette volte *
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere, *
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce, *
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il misero, *
innalza il povero dalle immondizie,
per farli sedere con i capi del popolo, *
e assegnar loro un seggio di gloria.
Perché al Signore appartengono i cardini
della terra *
e su di essi fa poggiare il mondo.
Sui passi dei giusti egli veglia,
ma gli empi svaniscono nelle tenebre. *
Certo non prevarrà l'uomo malgrado la sua
forza.
Dal Signore saranno abbattuti i suoi
avversari! *
L'Altissimo tuonerà dal cielo.
Il Signore giudicherà gli estremi confini
della terra;
al suo re darà la forza *
ed eleverà la potenza del suo Messia. |
-
Il Signore china l'orecchio
se tu non innalzi la testa. Si avvicina
infatti a chi si umilia, mentre si
allontana da chi si esalta: a meno che non
si tratti di chi egli stesso esalta perché
prima si era umiliato. Dio china dunque a
noi il suo orecchio. Egli è in alto noi in
basso. Egli è sulla vetta, noi nella
miseria; ma non siamo abbandonati... Egli
non china l'orecchio al ricco; lo china
piuttosto al misero e al povero, cioè
all'umile e a colui che si confessa; a chi
ha bisogno di misericordia e non a chi è
sazio... Imparate ad essere poveri ed
indigenti: sia che possediate qualcosa in
questo mondo sia che non ne possediate...
Tutta la tua speranza sia Dio: sentiti
bisognoso di lui, per essere da lui
ricolmato. Senza di lui, qualunque cosa
avrai servirà a renderti ancora più vuoto (Esp.
sul sal. 85, 2. 3).
-
A chi sta vicino il Signore?
A coloro che hanno il cuore contrito. Sta
lontano dai superbi, vicino agli umili.
Eccelso è infatti il Signore e guarda agli
umili. Ma non credano di potersi nascondere
dinanzi ai suoi occhi i superbi; da lontano
riconosce chi si insuperbisce... Spetta a
te, (o uomo), di gridare, ti conviene
gemere, confessare, non esaltarti, non
vantarti, non gloriarti dei tuoi meriti;
perché anche se hai qualcosa di cui essere
lieto, che cosa hai tu che non abbia
ricevuto? (Esp. sul sal. 39, 20).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, tu sei la ricchezza
dell'umile e del povero; guarda noi che confidiamo
solo
in te e da te attendiamo ogni bene.
Amen. |
Salmo 96 - Il Cristo si innalza, re, su
tutti gli dèi: anche gli angeli lo adorano
|
Il Signore regna, esulti la terra, *
gioiscano le isole tutte.
Nubi e tenebre lo avvolgono, *
giustizia e diritto sono la base del suo
trono.
Davanti a lui cammina il fuoco *
e brucia tutt'intorno i suoi nemici.
Le sue folgori rischiarano il mondo: *
vede e sussulta la terra.
I monti fondono come cera davanti al
Signore, *
davanti al Signore di tutta la terra.
I cieli annunziano la sua giustizia *
e tutti i popoli contemplano la sua
gloria.
Siano confusi tutti gli adoratori di
statue
e chi si gloria dei propri idoli. *
Si prostrino a lui tutti gli dèi!
Ascolta Sion e ne gioisce,
esultano le città di Giuda *
per i tuoi giudizi, Signore.
Perché tu sei, Signore, l'Altissimo su
tutta la terra, *
tu sei eccelso sopra tutti gli dèi.
Odiate il male, voi che amate il Signore:
lui che custodisce la vita dei suoi
fedeli *
li strapperà dalle mani degli empi.
Una luce si è levata per il giusto, *
gioia per i retti di cuore.
Rallegratevi, giusti, nel Signore, *
rendete grazie al suo santo nome. |
-
I
cieli annunziarono la sua giustizia e tutti i popoli
videro la sua gloria.
Quali cieli annunziarono la sua giustizia? Quei cieli
che annunziano la gloria di Dio. E chi sono
questi cieli? Coloro che sono divenuti residenza di Dio.
Dio infatti come risiede nei cieli così ha la sua sede
negli Apostoli, nel banditori del vangelo. Se lo vuoi
anche tu sarai un cielo. Vuoi esserlo? Elimina dal tuo
cuore la terra. Se non hai bramosie terrene, se non
rispondi a vanvera che hai in alto il cuore, sei un
cielo... Sei rivestito di carne, ma nel cuore sei già un
cielo. La tua dimora è nel cielo. E con una simile vita
annunzia anche tu il Cristo (Esp. sul sal. 96, 10).
-
Voi
che amate il Signore, odiate il male.
Il Cristo non merita che, insieme con lui, si ami
l'avarizia. Se lo ami, devi odiare ciò che lui odia...
Quando avremo cominciato a odiare il male, ci
piomberanno addosso le persecuzioni... Ma Cristo cosa ti
ha promesso, se non ciò che ti ha mostrato nella sua
persona? Che cosa, cioè? La sua morte, la sua
risurrezione e ascensione al cielo. Vuoi seguirlo?
Imitante la passione e aspettante la promessa. E allora,
quando tu avrai cominciato ad odiare il male per amore
del Signore, il nemico anche più furibondo cosa potrà
toglierti? Ti strapperà il patrimonio; ma potrà forse
rapirti il cielo?... E' certo che non ci sarà persona
che riesca a toglierti Dio. Tu solo puoi privartene, se
fuggi lontano da lui (Esp. sul sal. 96, 15. 16).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio,
tu
sei l'Altissimo su tutta la terra,
rendi aperti i nostri cuori ad accogliere la luce
che
brilla per i giusti, la sola che dà gioia
a
chi è retto di cuore.
Amen. |
Salmo 61 - Fiducia da riporsi in Dio
solo |
Solo in Dio riposa l'anima mia; *
da lui la mia salvezza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza, *
mia roccia di difesa: non potrò
vacillare.
Fino a quando vi scaglierete contro un
uomo,
per abbatterlo tutti insieme, *
come muro cadente, come recinto che
crolla?
Tramano solo di precipitarlo dall'alto, *
si compiacciono della menzogna.
Con la bocca benedicono, *
nel loro cuore maledicono.
Solo in Dio riposa l'anima mia, *
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia rupe e mia salvezza, *
mia roccia di difesa: non potrò
vacillare.
In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
*
il mio saldo rifugio, la mia difesa è in
Dio.
Confida sempre in lui, o popolo,
davanti a lui effondi il tuo cuore, *
nostro rifugio è Dio.
Sì, sono un soffio i figli di Adamo,
una menzogna tutti gli uomini, *
insieme, sulla bilancia, sono meno di un
soffio.
Non confidate nella violenza, *
non illudetevi della rapina;
alla ricchezza, anche se abbonda, *
non attaccate il cuore.
Una parola ha detto Dio, due ne ho udite:
il potere appartiene a Dio, *
tua, Signore, è la grazia,
secondo le sue opere *
tu ripaghi ogni uomo. |
-
A
Dio si terrà soggetta l'anima mia, perché da lui deriva
la mia pazienza.
E perché questa pazienza in mezzo a tanti scandali, se
non perché speriamo in ciò che non vediamo, e quanto
speriamo l'aspettiamo con pazienza? E' venuto il mio
dolore; verrà anche la mia pace. E' venuta la mia
tribolazione; verrà anche la mia purificazione. Forse
che l'oro splende nel fornello dell'orefice? Splenderà
nel monile, splenderà nel gioiello. Sopporti tuttavia il
calore del fornello per venire alla luce purificato
dalle scorie... Io faccio ciò che vuole l'orefice:
persevero nel luogo ove l'orefice mi colloca. Io ho
l'ordine di usare pazienza, egli ha come purificarmi. (Esp.
sul sal. 61, 11).
-
Egli
è il mio Dio e la mia salvezza; il mio rifugio. Non me
ne andrò lontano. Egli è il mio Dio:
quindi
è lui che mi chiama. E' la mia salvezza: quindi
mi giustifica. E' il mio rifugio: dunque mi
glorifica. Perché qui sono chiamato e sono giustificato,
là poi sarò glorificato... In Dio è la mia salute e
la mia gloria. In Dio sarò salvo; in Dio sarò
glorioso. Non soltanto salvo, ma anche glorioso. Salvo
perché da empio sarò divenuto giusto, giustificato da
lui; glorioso perché non soltanto sarò giustificato ma
anche onorato (Esp. sul sal. 61, 12. 13).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, nostra rupe e salvezza
manifesta su di noi la tua gloria
e
fa' che edifichiamo la nostra edificio spirituale
sulla salda roccia della fede.
Amen. |
Salmo 66 - Invito a tutte le genti a
celebrare il Signore |
Dio abbia pietà di noi e ci benedica *
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
*
fra tutte le genti la tua salvezza.
Ti lodino i popoli, Dio, *
ti lodino i popoli tutti.
Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia, *
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, Dio, *
ti lodino i popoli tutti.
La terra ha dato il suo frutto. *
Ci benedica Dio, il nostro Dio, ci
benedica Dio *
e lo temano tutti i confini della terra. |
-
Tu che
fai splendere il volto del sole sui buoni e sui malvagi
fa' risplendere il tuo volto su di noi. La luce del sole
la vedono, insieme agli animali, tanto i buoni quanto i
cattivi; ma... beati i puri di cuore, perché vedranno
Dio... Illumina il tuo volto che è in noi. Hai
impresso su di noi il tuo volto: ci hai fatti a tua
immagine e somiglianza... La tua immagine non deve però
restare nelle tenebre; invia un raggio della tua
sapienza, che dissipi le nostre tenebre sì che rifulga
in noi la tua immagine... O preziosa anima cristiana,
riscattata dal sangue dell'Agnello immacolato, renditi
conto di quanto vali! Pensa che cosa è stato pagato per
te. Diciamo dunque col più vivo desiderio: Illumini
il suo volto su di noi (Esp. sul sal. 66, 4).
-
Confessino a te i popoli o
Dio, confessino a te tutti i popoli.
Percorrete la vostra strada insieme con
tutte le genti, insieme con tutti i popoli,
o figli della pace, o figli dell'unica
Chiesa cattolica! Camminate sulla via e,
camminando, cantate! Così fanno i viandanti
per dimenticare la stanchezza. Cantate
anche voi lungo il cammino! Vi scongiuro in
nome di colui che è la via: cantate lungo la
via, cantate un cantico nuovo! Nessuno,
percorrendo tale via, canti canzoni vecchie!
cantate inni d'amore alla vostra patria; e
nessuno canti roba vecchia! Nuova è la via;
nuovo è il viandante: sia nuovo il canto!...
(Esp. sul sal. 66, 6. 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Risplenda su di noi la luce del tuo volto Signore,
affinché conosciamo la via che a te conduce,
Gesù
Cristo, nostra vita e verità.
Amen. |
Cantico Col. 1,3. 12-20 - Cristo Capo
della Chiesa |
Ringraziamo con gioia Dio, *
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
perché ci ha messi in grado di
partecipare *
alla sorte dei santi nella luce,
ci ha liberati dal potere delle tenebre,
*
ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio
diletto,
per opera del quale abbiamo la
redenzione, *
la remissione dei peccati.
Cristo è immagine del Dio invisibile, *
generato prima di ogni creatura;
è prima di tutte le cose *
e tutte in lui sussistono.
Tutte le cose sono state create per mezzo
di lui *
e in vista di lui..
quelle nei cieli e quelle sulla terra, *
quelle visibili e quelle invisibili.
Egli è il capo del corpo, che è la
Chiesa; *
è il principio di tutto,
il primogenito di coloro che risuscitano
dai morti, *
per ottenere il primato su tutte le cose.
Piacque a Dio di far abitare in lui ogni
pienezza, *
per mezzo di lui riconciliare a sé tutte
le cose,
rappacificare con il sangue della sua
croce, *
gli esseri della terra e quelli del
cielo. |
-
Poiché
Cristo si è degnato di assumere la forma di servo e in
essa si è rivestito di noi, come non ha disdegnato di
assumerci in sé, così non ha neppure sdegnato di
trasfigurare noi in sé e di parlare con le nostre
parole, affinché anche noi potessimo parlare con le
parole di lui. Si è infatti compiuta quella mirabile
commutazione, ha avuto luogo un divino commercio ed è
stato celebrato in questo mondo dal celeste negoziatore
lo scambio delle sostanze (Esp. sul sal. 30, II, D 1, 3).
-
E’
venuto a ricevere offese e dare onori; è venuto ad
attingere il dolore e a dare la salvezza; è venuto a
subire la morte e a dare la vita. Prossimo a morire, per
quello che aveva di nostro, non in sé ma in noi temeva;
e infatti ha perfino detto che l’anima sua era triste
fino alla morte, e senza dubbio, con lui, anche tutti
noi. Giacché senza lui noi siamo niente; ma in lui
siamo Cristo e noi. Perché il Cristo integrale è Capo e
Corpo. Il Capo è quel Salvatore del Corpo che è già
asceso al cielo; il Corpo invece è la Chiesa che si
affatica in terra. Se questo Corpo non fosse unito al
suo Capo con in vincolo della carità, in modo da fare
uno del Capo e del Corpo, non avrebbe detto dal cielo,
rimproverando un certo persecutore: Saulo, Saulo,
perché mi perseguiti? Il Capo gridava a nome delle
membra, impersonandola in sé (Esp. sul sal. 30, II, D 1;
3).
|
Salmo 79 - Preghiera per la restaurazione
d'Israele |
Tu, pastore d'Israele, ascolta, *
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi *
davanti ad Efraim, Beniamino e Manasse.
Risveglia la tua potenza *
e vieni in nostro soccorso.
Rialzaci, Signore, nostro Dio, *
fa' splendere il tuo volto e noi saremo
salvi.
Signore, Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno *
contro le preghiere del tuo popolo?
Tu ci nutri con pane di lacrime, *
ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i
vicini, *
e i nostri nemici ridono di noi.
Rialzaci, Dio degli eserciti, *
fa' risplendere il tuo volto e noi saremo
salvi.
Hai divelto una vite dall'Egitto, *
per trapiantarla hai espulso i popoli.
Le hai preparato il terreno,
hai affondato le sue radici e ha riempito
la terra.
La sua ombra copriva le montagne *
e i suoi rami i più alti cedri.
Ha esteso i suoi tralci fino al mare *
e arrivavano al fiume i suoi germogli.
Perché hai abbattuto la sua cinta *
e ogni viandante ne fa vendemmia?
La devasta il cinghiale del bosco *
e se ne pasce l'animale selvatico.
Dio degli eserciti, volgiti, *
guarda dal cielo e vedi e visita questa
vigna,
proteggi il ceppo che la tua destra ha
piantato, *
il germoglio che ti sei coltivato.
Quelli che l'arsero col fuoco e la
recisero, *
periranno alla minaccia del tuo volto.
Sia la tua mano sull'uomo della tua
destra, *
sul figlio dell'uomo che per te hai reso
forte.
Da te più non ci allontaneremo, *
ci farai vivere e invocheremo il tuo
nome.
Rialzaci, Signore, Dio degli eserciti, *
fa' splendere il tuo volto e noi saremo
salvi. |
-
O Signore Dio degli eserciti,
fino a quando ti adirerai contro la
preghiera del tuo servo?
Ormai sono tuo servo. Ti adiravi un giorno
contro la preghiera di chi ti era nemico; e
ancora ti adiri contro la preghiera di chi è
divenuto tuo servo? Tu ci hai mutati e noi
ora ti conosciamo; e ancora ti adiri contro
la preghiera del tuo servo? Certo, tu ti
adiri, ma come padre che corregge, non come
giudice che condanna... Non credere che, per
esserti tu convertito, l'ira di Dio sia
ormai del tutto cessata. E' cessata nel
senso che non sarai condannato in eterno.
Tuttavia ti flagella, non ti risparmia,
perché Dio, da Padre, flagella ogni figlio
che accoglie... Flagella tutti, colui che
non ha risparmiato neppure il suo unico
Figlio (Esp. sul sal. 79, 5).
-
Tu che pascoli Israele,
ascolta.
Che significano le parole: tu che pascoli
Israele, ascolta; tu che guidi
Giuseppe come pecore? Si invoca, si
aspetta, si desidera che venga. Che egli
dunque, trovi persone rivolte a lui...
Ridesta la tua potenza.
Eri debole quando ti dicevano: Se è il
figlio di Dio, scenda dalla croce...
Crocifisso nella debolezza, risorgi nella
potenza. Ridesta la tua potenza e vieni a
salvarci (Esp. sul sal. 79, 2. 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Pastore della casa d'Israele,
ascolta la preghiera che eleviamo dinanzi a te;
guarda con amore la Chiesa che come vigna scelta
hai
piantata fra le genti
e
rendila fervente nell’amore.
Amen. |
Cantico Is. 12, 1-6 - Esultanza del
popolo redento |
Ti ringrazio, Signore;
tu eri con me adirato, *
ma la tua collera si è calmata e tu mi
hai consolato.
Ecco, Dio è la mia salvezza; *
io confiderò, non avrò mai timore,
perché mia forza e mio canto è il
Signore; *
egli è stato la mia salvezza.
Attingerete acqua con gioia *
alle sorgenti della salvezza.
In quel giorno direte: *
“Lodate il Signore, invocate il suo nome;
manifestate tra i popoli le sue
meraviglie, *
proclamate che il suo nome è sublime.
Cantate inni al Signore,
perché ha fatto opere grandi, *
ciò sia noto in tutta la terra.
Gridate giulivi ed esultate, abitanti di
Sion, *
perché grande in mezzo a voi
è il Santo di Israele”. |
-
Invochiamo il Signore fratelli, affinché dica all'anima
nostra: Io sono la tua salvezza, ed apra
l'orecchio dell'anima nostra sì che essa lo senta dire:
Io sono la tua salvezza... Ascolterò dunque Colui
che mi dice: Io sono la tua salvezza. Altra
salvezza non cercherò all'infuori del Signore Dio mio.
Dalla creatura mi è suggerita la salvezza: ma da Lui
viene; se io levo i miei occhi ai monti donde verrà
l'aiuto per me, tuttavia non da i monti [me l'aspetto],
ma il mio aiuto viene dal Signore che ha fatto cielo e
terra. Nelle stesse angustie materiali Dio può
soccorrere per mezzo dell'uomo; ma Egli è la tua
salvezza. Dio soccorre per mezzo dell'Angelo, ma Egli è
la tua salvezza. Tutte le cose gli sono soggette, e, per
venirti in aiuto in questa vita temporale, può farlo per
alcuni in un modo, per altri in un altro; ma la vita
eterna la dà solo per mezzo di se stesso (Esp. sul sal.
34, D. 1, 6).
-
Voi
cercate la vita? Correte a colui che è la sorgente della
vita e, dissipate le tenebre delle vostre fumose
ambizioni, potrete vedere la luce nella luce del suo
Unigenito, che di voi è clementissimo redentore e
fulgentissimo illuminatore. Cercate la salvezza? Sperate
in lui che salva chi si affida a lui. E se anche cercate
gioie e delizie, non vi negherà neanche queste: però
venite e adorate, prostratevi e implorate davanti a lui
che vi ha creati; egli vi sazierà dell'abbondanza della
sua casa e vi disseterà al torrente delle sue delizie
(Disc. 216, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, sorgente di salvezza, fa' che il tuo popolo
si
disseti sempre alla fonte d'acqua viva
della tua grazia.
Amen. |
Salmo 80 - Benefici di Dio al popolo
d'Israele e sua ingratitudine |
Esultate in Dio, nostra forza, *
t acclamate al Dio di Giacobbe.
Intonate il canto e suonate il timpano, *
la cetra melodiosa con l'arpa.
Suonate la tromba nel plenilunio, *
nostro giorno di festa.
Questa è una legge per Israele, *
un decreto del Dio di Giacobbe.
Lo ha dato come testimonianza a Giuseppe,
*
quando usciva dal paese d'Egitto.
Un linguaggio mai inteso io sento:
“Ho liberato. dal peso la sua spalla, *
le sue mani hanno deposto la cesta.
Hai gridato a me nell'angoscia e io ti ho
liberato,
avvolto nella nube ti ho dato risposta, *
ti ho messo alla prova alle acque di
Meriba.
Ascolta, popolo mio, ti voglio ammonire;
*
Israele, se tu mi ascoltassi!
Non ci sia in mezzo a te un altro dio *
e non prostrarti a un dio straniero.
Sono io il Signore tuo Dio,
che ti ho fatto uscire dal paese
d'Egitto; *
apri la tua bocca, la voglio riempire.
Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia
voce, *
Israele non mi ha obbedito.
L'ho abbandonato alla durezza del suo
cuore, *
che seguisse il proprio consiglio.
Se il mio popolo mi ascoltasse, *
se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici *
e contro i suoi avversari porterei la mia
mano.
I nemici del Signore gli sarebbero
sottomessi *
e la loro sorte sarebbe segnata per
sempre;
li nutrirei con fiore di frumento, *
li sazierei con miele di roccia”. |
-
Acclamate a Dio, nostro soccorso.
Voi che oggi siete qui riuniti, acclamate a Dio
nostro soccorso. Gli altri tripudiano per gli
spettacoli del circo; voi tripudiate a gloria di Dio...
Applaudite al Dio di Giacobbe, perché anche voi
appartenete a Giacobbe o, meglio, voi siete Giacobbe...
Se non potete spiegarvi con le parole, non per questo
tuttavia abbia termine l'esultanza! Se non potete
spiegarvi a parole, gridate; se non lo potete,
applaudite. Infatti la gioia incontenibile alla quale
non possono bastare le parole, di solito erompe in
applausi. Applaudite al Dio di Giacobbe! (Esp.
sul sal. 80, 2. 3).
-
Quando
Giuseppe uscì dalla terra d'Egitto, cioè ne uscì il
popolo divenuto numeroso grazie a Giuseppe, venne
tragittato attraverso il mar Rosso... Ha posto quella
testimonianza a Giuseppe, quando usciva dalla terra
d'Egitto. Il tragitto del popolo attraverso il mare
nient'altro raffigurava, nell'immagine, se non il
passaggio dei fedeli attraverso il battesimo. Il
tragitto attraverso il mare significava dunque il
sacramento del battesimo; e gli egiziani che inseguivano
gli ebrei significavano la quantità dei peccati
commessi... Potresti aver paura che resti in te traccia
del peccato, se sopravvisse all'eccidio qualcuno degli
egiziani. Ma tu quando avrai passato il mar Rosso,
quando il Signore ti avrà tratto fuori dai tuoi delitti
con mano potente e braccio forte, allora comprenderai i
misteri che non conoscevi (Esp. sul sal. 80, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio dei nostri padri
che
continuamente rinnovi i prodigi del tuo amore,
guarda il tuo popolo riunito in preghiera;
sciogli la durezza del nostro cuore
perché libero dai legami
dell'orgoglio possa cantare le tue lodi.
Amen. |
Salmo 71 - Incarnazione di Cristo, suo
regno e potestà di giudizio |
Dio, da' al re il tuo giudizio, *
al figlio del re la tua giustizia;
regga con giustizia il tuo popolo *
e i tuoi poveri con rettitudine.
Le montagne portino pace al popolo *
e le colline giustizia.
Ai miseri del suo popolo renderà
giustizia,
salverà i figli dei poveri *
e abbatterà l'oppressore.
Il suo regno durerà quanto il sole, *
quanto la luna, per tutti i secoli.
Scenderà come pioggia sull'erba, *
come acqua che irrora la terra.
Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà' la pace, *
finché non si spenga la luna.
E dominerà da mare a mare, *
dal fiume sino ai confini della terra.
A lui si piegheranno gli abitanti del
deserto, *
lambiranno la polvere i suoi nemici.
I re di Tarsis e delle isole porteranno
offerte, *
I re degli Arabi e di Saba offriranno
tributi.
A lui tutti i re si prostreranno, *
lo serviranno tutte le nazioni.
Egli libererà il povero che invoca *
e il misero che non trova aiuto,
avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
Li riscatterà dalla violenza e dal
sopruso, *
sarà prezioso ai suoi occhi il loro
sangue.
Vivrà e gli sarà dato oro di Arabia:
si pregherà per lui ogni giorno, *
sarà benedetto per sempre.
Abbonderà il frumento nel paese, *
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano, *
la sua messe come l'erba della terra.
Il suo nome duri in eterno, *
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette tutte le stirpi
della terra *
e tutti i popoli lo diranno beato.
Benedetto il Signore, Dio di Israele, *
egli solo compie prodigi.
E benedetto il suo nome glorioso per
sempre,
della sua gloria sia piena tutta la
terra. *
Amen, amen. |
-
Ha
liberato il misero dal potente e il povero che non aveva
chi lo soccorresse.
Questo misero e povero è il popolo dei credenti in lui.
In questo popolo sono compresi anche i re che lo
adorano. Non hanno infatti disdegnato di essere miseri e
poveri, cioè di confessare umilmente i propri peccati e
di riconoscersi bisognosi della gloria e della grazia di
Dio... Non c'era alcuno in grado di salvarci; ed ecco, è
venuto lui in persona e ci ha salvati... rimetterà i
peccati all'umile, a colui che non confida nei suoi
meriti né spera la salvezza dalle sue risorse, ma si
riconosce bisognoso della grazia del suo Salvatore...
Nessuno di per sé è capace di darsi la salvezza, ma gli
occorre l'aiuto della grazia di Dio. (Esp. sul sal. 71,
14).
-
Dio ci
ha promesso la salvezza eterna, la vita beata e senza
fine con gli Angeli, l'eredità incorruttibile, la gloria
sempiterna, la gioia di vedere il suo volto, la sua
santa abitazione nel cielo e, con la risurrezione dai
morti, la certezza senza più il timore di morire (Esp.
sul sal. 109, 1. 2). Ha promesso agli uomini la
divinità, ai mortali l'immortalità, ai peccatori la
giustificazione, ai disperati la glorificazione. Tutto
ciò che ha promesso, l'ha promesso agli indegni perché
non apparisse come ricompensa dovuta alle loro opere, ma
come sua grazia conferita (Esp. sul sal. 71, 19)
|
ORAZIONE SALMICA
Sii
benedetto, Signore Dio dell'universo;
nel
Cristo tuo Figlio si sono compiute le promesse
fatte ad Abramo nostro padre nella fede.
Tutta la terra è piena della tua gloria
e la
Chiesa innalza a te la lode.
Amen. |
Cantico Ap. 11,
17-18; 12, 10b - 12a - Il giudizio di Dio |
Noi ti rendiamo grazie, Signore Dio
onnipotente, *
che sei e che eri,
perché hai messo mano alla tua grande
potenza, *
e hai instaurato il tuo regno.
Le genti fremettero,
ma è giunta l'ora della tua ira, *
il tempo di giudicare i morti,
di dare la ricompensa ai tuoi servi,
ai profeti e ai santi *
e a quanti temono il tuo nome, piccoli e
grandi.
Ora si è compiuta la salvezza,
la forza e il regno del nostro Dio *
e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato l'Accusatore;
colui che accusava i nostri fratelli, *
davanti al nostro Dio giorno e notte.
Essi lo hanno vinto per il sangue
dell'Agnello
e la testimonianza del loro martirio, *
perché hanno disprezzato la vita fino a
morire.
Esultate, dunque, o cieli, *
rallegratevi e gioite, voi che abitate in
essi. |
-
Il Signore nostro Gesù
Cristo, il quale per noi patì e resuscitò, è
il Capo della Chiesa e la Chiesa è il suo
Corpo... Poiché egli è il Capo e la Chiesa
è il corpo, il Cristo intero è il Capo e il
Corpo. Egli è già risorto. Abbiamo quindi il
Capo in cielo e intercede per noi: Egli,
immune dal peccato e dalla morte, dispone
Dio al perdono dei nostri peccati; così
anche noi risorgendo alla fine dei tempi e
trasfigurati alla gloria del cielo, possiamo
seguire il nostro Capo (Disc. 137, 1).
-
Tu, o cristiano, prega quanto
puoi, erompi in un grido e dì: Sono uno
sventurato; chi mi libererà dal corpo di
questa morte? Ti si risponde: Sei reso
sicuro non di te, ma del tuo Signore; sei
reso sicuro del pegno che hai. Spera il
regno di Cristo con Cristo, già possiedi
quale pegno il sangue di Cristo... Sarai
liberato dal corpo di questa morte, perché
questo corpo mortale si rivesta
d’immortalità e questo corpo corruttibile si
rivesta d’incorruttibilità (Disc. 154, 12).
|
Pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia; *
nel tuo grande amore cancella il mio
peccato.
Lavami da tutte le mie colpe, *
mondami dal mio peccato.
Riconosco la mia colpa, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
*
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho
fatto;
perciò sei giusto quando parli, *
retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa sono stato generato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu vuoi la sincerità del cuore *
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami con issopo e sarò mondato; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia, *
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.
Non respingermi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia di essere salvato, *
sostieni in me un animo generoso.
Insegnerò agli erranti le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, Dio, Dio mia
salvezza, *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode;
poiché non gradisci il sacrificio *
e, se offro olocausti, non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio *
un cuore affranto e umiliato tu, o Dio,
non disprezzi.
Nel tuo amore fa' grazia a Sion, *
rialza le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici prescritti, *
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime
sopra il tuo altare. |
-
Tu combatti una guerra contro
te stesso. Per te divampa la guerra contro
te stesso, contro le tue cattive abitudini,
contro l’inveterata tua vita malvagia, che
ti trascina a condurre la solita esistenza
di prima e t’impedisce di iniziare la nuova.
Ti si ordina infatti di intraprendere una
vita nuova e tu sei vecchio; ti senti
portato in alto dalla gioia del rinnovamento
e sei schiacciato dal peso dell’uomo
vecchio, ecco che cominci a sentire una
guerra contro te stesso. Ma se da una parte
sei veramente sgradito a te, per ciò stesso
sei già unito a Dio, sei capace di vincere
te stesso, perché con te è colui che vince
ogni cosa (Esp. Sul sal. 75, 4).
-
Colui che non vuole che il
volto di Dio sia distolto da lui, vuole che
sia distolto dai suoi peccati il volto di
Dio. Perché Dio vede il peccato da cui
distoglie lo sguardo; e, se lo vede, se ne
rende conto. Il penitente si preoccupa molto
per quel grande peccato; e di più spera:
vuole che siano cancellate tutte le sue
iniquità; si affida alla mano del medico, a
quella grande misericordia che ha invocato
al principio del salmo: cancella tutte le
mie iniquità... Bene preghi Dio affinché
distolga il suo volto dal tuo peccato, se tu
da esso non distogli il tuo sguardo; ma se
getti il tuo peccato dietro le spalle, Dio
su di esso porrà i suoi occhi. Poni tu il
tuo peccato dinanzi al tuo volto, se vuoi
che da esso Dio distolga il suo sguardo; e
così sicuro prega e Dio ti esaudirà (Esp.
sul sal. 50, 14).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Padre, Signore delle misericordie,
accetta la confessione delle colpe che, umiliata innanzi
a te, la Chiesa effonde
fiduciosa unicamente del tuo perdono;
apri
le sue labbra
perché proclami sempre le tue lodi.
Amen. |
Cantico Ab.. 3,
2-4. 13a. 15-19 - Dio appare per il giudizio |
Signore, ho ascoltato il tuo annunzio, *
Signore, ho avuto timore della tua opera.
Nel corso degli anni manifestala
falla conoscere nel corso degli anni. *
Nello sdegno ricordati di avere clemenza.
Dio viene da Teman, *
Il Santo dal monte Paran.
La sua maestà ricopre i cieli, *
delle sue lodi è piena la terra.
Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue
mani: *
là si cela la sua potenza.
Sei uscito per salvare il tuo popolo, *
per salvare il tuo consacrato.
Hai affogato nel mare i cavalli
dell'empio *
nella melma di grandi acque.
Ho udito e fremette il mio cuore, *
a tal voce tremò il mio labbro,
la carie entra nelle mie ossa *
e sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro nel giorno dell'angoscia *
che verrà contro il popolo che ci
opprime.
Il fico infatti non metterà germogli,
nessun prodotto daranno le viti, *
cesserà il raccolto dell'olivo,
i campi non daranno più cibo,
i greggi spariranno dagli ovili *
e le stalle rimarranno senza buoi.
Ma io gioirò nel Signore, *
esulterò in Dio mio salvatore.
Il Signore Dio è la mia forza,
egli rende i miei piedi come quelli delle
cerve *
e sulle alture mi fa camminare.
|
-
Quanto
ti serve per sostenerti quaggiù aspéttalo da lui. Non ci
abbandoni mai la speranza finché stiamo nel presente
esilio e nella prova, finché ci tocca affrontare
l'insidiosa malvagità del nemico, finché ci rumoreggiano
tutt'intorno le tentazioni del mondo, finché ci troviamo
da ogni parte oppressi dalle fatiche e dalle ambasce...
Avvicinati, comincia a desiderare, comincia a ricercare
e a riconoscere il tuo Creatore. Egli non abbandonerà la
sua creatura, a meno che non sia la creatura stessa ad
abbandonarlo... La salvezza è nell'unico Figlio
dell’uomo, e in lui non c'è per il fatto che è figlio
dell'uomo ma Figlio di Dio, non per quel che ha preso di
tuo ma di quel che di se stesso ha conservato (Esp sul
sal. 145, 9).
-
Israele
sono i figli della Chiesa. Quanto a Sion, fu una città
storica, ma questa fu abbattuta, anche se sopra la sue
rovine seguitarono ad abitarci materialmente i santi. La
Sion vera e la Gerusalemme vera è, al contrario, eterna
e si trova nei cieli; è la nostra madre, in quanto ci ha
generati; è la comunità dei santi, che ci ha allevati, e
di lei una parte è pellegrina ma la parte maggiore ha
già stanza nel cielo... Coloro pertanto che gemono in
questa vita e desiderano quella patria corrano per forza
di amore, non muovendo i piedi del corpo: non vadano in
cerca di navi ma di penne, si muniscano, cioè, delle due
ali della carità. Quali sono le due ali della carità?
L'amore di Dio e l'amore del prossimo (Esp. sul sal.
149, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, guarda la tua Chiesa
che
cammina verso la patria eterna del tuo regno
in
mezzo alle prove e alle tribolazioni.
Sostienila nella speranza
di
possedere un giorno la beatitudine eterna.
Amen. |
Salmo 147 - Speciale magnificenza di Dio
verso la Chiesa |
Glorifica il Signore, Gerusalemme, *
loda, Sion, il tuo Dio.
t Perché ha rinforzato le sbarre delle
tue porte, *
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.
Egli ha messo pace nei tuoi confini *
e ti sazia con fior di frumento.
Manda sulla terra la sua parola, *
e il suo messaggio corre veloce.
Fa scendere la neve come lana, *
come polvere sparge la brina.
Getta come briciole la grandine, *
di fronte al suo gelo chi resiste?
Manda una sua parola ed ecco si scioglie,
*
fa soffiare il vento e scorrono le acque.
Annunzia a Giacobbe la sua parola, *
le sue leggi e i suoi decreti a Israele.
Così non ha fatto con nessun altro
popolo, *
non ha manifestato ad altri i suoi
precetti. |
-
Non cantiamo solamente quando
con la voce e le labbra pronunziano il
cantico; anche all'interno c'è un cantico,
come all'interno sono rivolti gli occhi di
Qualcuno. Cantiamo con la voce per animare
noi stessi: cantiamo col cuore per piacere a
lui... Ascoltiamo come venga cantata quella
città ed eleviamo il cuore a lei. Lo Spirito
di Dio ce la elogia con molta enfasi e ce ne
infonde l'amore, affinché sospiriamo per
lui, gemiamo durante il nostro peregrinare e
desideriamo giungervi. Amiamola, dunque,
poiché amarla è già un procedere verso di
lei. Ecco, amiamola conforme ci è suggerito
dalla bocca santa del profeta e dallo
Spirito di Dio, che dice: Loda in coro,
Gerusalemme, il Signore... Cosa infatti
dovrai fare, o Gerusalemme? Passeranno certo
la fatica e il gemito. E allora cosa farai?
Arerai, seminerai, pianterai vigneti,
navigherai, ti darai alle varie faccende?
Cosa farai? Ti dovrai dedicare a quelle
opere buone che provengono dalla
misericordia?... Loda in coro Gerusalemme
il Signore. Ecco, questa sarà la tua
occupazione (Esp. sul sal. 147, 5-6).
-
I tuoi figli [Gerusalemme]
non gironzolano fuori, non vanno pellegrini.
Il Signore ha benedetto i tuoi figli in
te... Godono dentro, dentro lodano e
ricevono benedizioni... Ha benedetto i
tuoi figli in te. Chi? Colui che ha
posto la pace nei tuoi confini. Come
avete tutti gridato di gioia! Amatela dunque
fratelli miei. Ci rallegriamo vivamente
tutte le volte che l'amore per la pace
strappa grida al vostro cuore. Che cosa ha
in voi gridato? L'amore per la pace...
Rimandiamo le lodi della pace a quando
saremo in quella patria della pace. Là
potremo lodarla con maggior capacità dove
con maggior capacità la possederemo. Intanto
vi dico questo, o figli diletti, o figli del
regno, o cittadini di Gerusalemme: che in
Gerusalemme ci sarà la visione della pace, e
tutti coloro che amano la pace saranno
benedetti in quella città. Orbene, cercate e
desiderate sempre questa pace che, appena vi
è stata nominata s'è visto quanto l'amiate e
teniate cara. Abbiate a cuore la pace in
casa, nel lavoro, con la moglie, con i
figli, con i servi, con gli amici e con i
nemici (Esp. sul sal. 147, 14-15).
|
ORAZIONE SALMICA
Accogli, Signore, la lode della tua Chiesa,
Sposa senza macchia né ruga
purificata dal sangue del tuo Cristo;
conservala fedele
nel
tuo amore e nell'ascolto
della tua parola di salvezza.
Amen. |
Salmo 114 - Lode liturgica al vero Dio
d'Israele |
Amo
il Signore perché ascolta *
il
grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio *
nel
giorno in cui lo invocavo.
Mi
stringevano funi di morte *
ero
preso nei lacci degli inferi.
Mi
opprimevano tristezza e angoscia
e ho
invocato il nome del Signore: *
“Ti
prego, Signore, salvami”.
Buono e giusto è il Signore, *
il
nostro Dio e' misericordioso.
Il
Signore protegge gli umili: *
ero
misero ed egli mi ha salvato.
Ritorna, anima mia, alla tua pace, *
poiché il Signore ti ha beneficato;
egli
mi ha sottratto dalla morte,
ha
liberato i miei occhi dalle lacrime, *
ha
preservato i miei piedi dalla caduta.
Camminerò alla presenza del Signore *
sulla terra dei viventi. |
-
Ho
amato perché il Signore esaudirà la voce della mia
supplica.
Canti queste parole l'anima pellegrina nella sua
lontananza dal Signore; le canti la pecora smarrita nel
Vangelo, le canti quel figlio che era morto ma tornò in
vita, s'era perduto e fu ritrovato. Le canti la nostra
anima, fratelli e figli carissimi. Lasciamoci istruire e
restiamo saldi per cantare coi santi: Ho amato perché
il Signore esaudirà la voce della mia supplica.
Egli ha chinato verso di me l'orecchio e io l'ho
invocato durante i miei giorni. Ecco: io ho amato
perché egli mi esaudirà; e mi esaudirà perché ha già
chinato l'orecchio verso di me. Ma come sai, o anima
umana, che Dio ha chinato a te l'orecchio, se tu non
dirai: Ho creduto? Quindi sono tre le cose che
rimangono: la fede, la speranza, la carità. Perché avevi
creduto, hai sperato; perché hai sperato hai anche
amato. Se poi chiedo all'anima su quale fondamento abbia
creduto che Dio si sia chinato con l'orecchio verso di
lei, mi risponderà: Egli ci ha amati per primo (Esp.
sul sal. 114, 1-2).
-
Il
Signore è misericordioso e giusto; il nostro Dio usa
compassione. Misericordioso e giusto, usa compassione.
Prima dunque misericordioso. Poi giusto, e ciò quando
flagella; ma poi di nuovo usa compassione, quando
accoglie. Flagella infatti ogni figlio che accoglie, e a
noi non deve sembrare tanto amaro l'essere fustigati,
quanto è dolce invece l'essere accolti (Esp. sul sal.
114, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Accogli o Dio la nostra lode della sera;
riporta alla pace del cuore le nostre anime che,
colme dei tuoi doni, si abbandonano fiduciose
al
tuo amore.
Amen |
Salmo 120 - Il Signore è custode della
sua Chiesa |
alzo gli occhi verso i monti: *
da dove mi verrà l'aiuto?
il mio aiuto viene dal Signore, *
che ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede, *
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenta, non prende sonno, *
il custode d'Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è come ombra che ti copre, *
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole, *
né la luna di notte.
Il Signore ti proteggerà da ogni male, *
egli proteggerà la tua vita.
Il Signore veglierà su dite,
quando esci e quando entri, *
da ora e per sempre. |
-
Gli
increduli sollevino i loro occhi ai monti da cui
verrà ad essi l'aiuto. Levino finalmente gli occhi
ai monti, da dove verrà loro l'aiuto. Questo ingiunge il
presente salmo... Nessuno però riponga la sua fiducia
nei monti in quanto i monti non emettono la luce da se
stessi ma sono illuminati da colui di cui fu detto:
Era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene in
questo mondo. Per monti possiamo intendere gli
uomini eminenti e illustri... L'aiuto ti proviene dunque
non dai monti ma da colui dalla cui pienezza i monti
hanno ricevuto. Però, se tu attraverso le Scritture non
solleverai gli occhi ai monti, non ti avvicinerai in
maniera tale da poter essere illuminato (Esp. sul sal.
120, 4).
-
Canta [o uomo] le parole di
questo salmo... Se ti piace udire in quale
dei gradini puoi con ogni sicurezza posare
il piede per non stancarti nell’ascesa e non
scivolare e cadere, dì quel che segue:
Non far vacillare il mio piede... Chi
muove al cammino, al progresso e alle
ascensioni è la carità; chi muove alla
rovina è la superbia. Ecco, non si
addormenterà né dormirà colui che custodisce
Israele. Vuoi dunque avere un custode
che non dorma né sia preso dal sonno? Chi
infatti custodisce Israele è Cristo. Sii
dunque un Israele... Israele corrisponde a:
"Colui che vede Dio". E come si vede Dio?
Prima attraverso la fede e poi nella
visione. Se non ti è dato per ora di vederlo
svelatamente, vedilo attraverso la fede (Esp.
sul sal. 120, 5-6)
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, custode d'Israele,
a te eleviamo la nostra lode
pellegrini verso l'eterna Gerusalemme;
proteggi la tua Chiesa e rendila sempre
salda
nel tuo amore.
Amen. |
Cantico Ap. 15, 3-4
- Santità e grandezza di Dio |
Grandi e mirabili sono le tue opere,
o Signore Dio onnipotente; *
giuste e veraci le tue vie, o Re delle
genti!
Chi non temerà il tuo nome,
chi non ti glorificherà, o Signore? *
Tu solo sei santo!
Tutte le genti verranno a te, Signore,
davanti a te si prostreranno, *
perché i tuoi giudizi si sono
manifestati. |
-
Sei
sempre grande, anche se resti nascosto, ma sei grande
per me dal momento che mi ti sei rivelato. Sei divenuto
grande per me, allo stesso modo che si è fatta
meravigliosa la tua scienza per me, perché è divenuta
tale per me. Io tale scienza l’ammiro, se ad essa mi
volgo; ma essa rimane perfettamente integra, anche se
non la considero o se, dopo averla considerata, me ne
distolgo. Ma io, divenuto grande per essa, ritornato
integro da meschino che ero, mi meraviglio che prima non
la conoscevo: non che sia divenuta grande la scienza da
quando l’ho appresa. Ma è ora che ascolti, e vedrai che
ti apparirà come si è fatto sommamente grande quel Dio
che sempre è grande (Esp. sul sal. 103, D 1, 3).
-
La fede
e la regola della salvezza è questa: che noi crediamo in
Dio Padre onnipotente, Creatore di tutte le cose, re dei
secoli, immortale e invisibile. Egli è il Dio
onnipotente che nel principio del mondo creò tutto dal
nulla, lui che è prima dei secoli, lui che ha fatto e
regge i secoli. Egli non cresce nel tempo, non si
distende nello spazio, non è chiuso o limitato in
nessuna materia, ma rimane presso di sé e in sé piena e
perfetta eternità che mente umana non può comprendere né
lingua esprimere (Disc. 215, 2).
|
Salmo 91- Degno di lode è Dio, magnifico
nelle sue opere, giusto nei suoi giudizi |
E’ bello dar lode al Signore *
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo amore, *
la tua fedeltà lungo la notte,
sull'arpa a dieci corde e sulla lira, *
con canti sulla cetra.
Poiché mi rallegri, Signore, con le tue
meraviglie, *
esulto per l'opera delle tue mani.
Come sono grandi le tue opere, Signore, *
quanto profondi i tuoi pensieri!
L'uomo insensato non intende *
e lo stolto non capisce:
se i peccatori germogliano come l'erba *
e fioriscono tutti i malfattori,
li attende una rovina eterna: *
ma tu sei l'eccelso per sempre, o
Signore.
Ecco, i tuoi nemici, o Signore,
ecco, i tuoi nemici periranno, *
saranno dispersi tutti i malfattori.
Tu mi doni la forza di un bufalo, *
mi cospargi di olio splendente.
I miei occhi disprezzeranno i miei
nemici,
e contro gli iniqui che mi assalgono *
i miei orecchi udranno cose infauste.
Il giusto fiorirà come palma, *
crescerà come cedro del Libano;
piantati nella casa del Signore, *
fioriranno negli atri del nostro Dio.
Nella vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno vegeti e rigogliosi.
Per annunziare quanto è retto il Signore:
*
mia roccia, in lui non c’è ingiustizia |
-
Quanto sono magnifiche le tue
opere Signore! Straordinariamente profondi
sono i tuoi pensieri.
In verità, fratelli miei, nessun mare è
tanto profondo quanto il pensiero di Dio,
allorché fa prosperare i malvagi e soffrire
i buoni. Niente è tanto profondo, niente
tanto abissale. Ivi, in questa profondità,
in questo abisso naufraga ogni infedele.
Vuoi varcare questo abisso? Non allontanarti
dal legno di Cristo! Se non vuoi affondare,
tienti stretto a Cristo... (Esp. sul sal. 91,
8).
-
Il giusto fiorirà come la
palma.
Nella palma ha voluto simboleggiare
l'altezza. E, forse, nella palma ha valore
simbolico anche il fatto che essa è bella
nella sua cima. Nasce dalla terra e termina
in alto, con una cima, e in questa cima è
tutta la sua bellezza. La sua radice
rasoterra appare brutta, ma bella è la sua
chioma sullo sfondo del cielo. Anche la tua
bellezza si manifesterà alla fine. Sia salda
la tua radice: ricordando bene, però, che la
nostra radice è piantata in alto, poiché
nostra radice è Cristo, che è asceso al
cielo (Esp. sul sal. 91, 13).
|
ORAZIONE SALMICA
Dolce è lodarti, Signore Dio dell'universo,
in
ogni tempo, nella giovinezza come nella vecchiaia;
concedi a chi ti ama di esultare di gioia
nella contemplazione delle tue meraviglie.
Amen. |
Cantico Dt. 32,
1-12- I benefici di Dio in favore del popolo
|
Ascoltate, o cieli: io voglio parlare: *
oda la terra le parole della mia bocca!
Stilli come pioggia la mia dottrina, *
scenda come rugiada il mio dire;
come scroscio sull'erba del prato, *
come spruzzo sugli steli di grano.
Voglio proclamare il nome del Signore: *
date gloria al nostro Dio!
Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua;
*
tutte le sue vie sono giustizia;
è un Dio verace e senza malizia; *
Egli è giusto e retto.
Peccarono contro di lui i figli degeneri,
*
generazione tortuosa e perversa.
Così ripaghi il Signore, *
o popolo stolto e insipiente?
Non è lui il padre che ti ha creato, *
che ti ha fatto e ti ha costituito?
Ricorda i giorni del tempo antico, *
medita gli anni lontani.
Interroga tuo padre e te lo farà sapere,
*
i tuoi vecchi e te lo diranno.
Quando l'Altissimo divideva i popoli, *
quando disperdeva i figli dell'uomo,
egli stabili i confini delle genti *
secondo il numero degli Israeliti.
Porzione del Signore è il suo popolo, *
sua eredità è Giacobbe.
Egli lo trovò in terra deserta, *
in una landa di ululati solitari.
Lo educò, ne ebbe cura, *
lo custodi come pupilla del suo occhio.
Come un'aquila che veglia la sua nidiata,
*
che vola sopra i suoi nati,
egli spiegò le ali e lo prese, *
lo sollevò sulle sue ali.
Il Signore lo guidò da solo, *
non c'era con lui alcun dio straniero. |
-
Che
cosa vuole Dio da te, o che cosa esige, se non ciò che
ti giova? E quante cose riceve il peccatore, in cambio
delle quali non restituisce nulla? Ha ricevuto l'essere,
ha ricevuto di essere uomo e che molta differenza vi sia
quindi tra lui e le bestie, ha ricevuto la forma del
corpo, nel corpo i vari sensi, distinti, gli occhi per
vedere, le orecchie per udire, le narici per odorare, il
palato per assaporare, le mani per toccare, i piedi per
camminare e la salute stessa del corpo. Però tutte
queste cose le abbiamo in comune con le bestie: ha
ricevuto ancora cose più grandi, cioè la mente che può
comprendere, che può cogliere la verità, che può
discernere il giusto dall'ingiusto, che può indagare,
desiderare il Creatore, lodarlo e aderire a lui (Esp.
sul sal. 36, D. 2, 13).
-
La somma opera dell'uomo è
soltanto lodare Dio.
Nella sua bellezza egli vuole
esserti gradito e a te spetta lodarlo
rendendogli grazie. Se la tua preoccupazione
non sarà lodare Dio, allora incominci ad
amare te stesso; e farai parte di coloro dei
quali l'Apostolo dice: Saranno uomini che
amano se stessi. Sii sgradito a te stesso,
ti sia gradito colui che ti ha fatto; perché
così ti sarà sgradito ciò che tu hai fatto a
te medesimo. La tua opera sia la lode di
Dio, prorompa il tuo cuore in una buona
parola (Esp. sul sal. 44, 9-11).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
ringraziamo o Dio
per
le meraviglie che hai compiute
per
il tuo popolo Israele; rinnova oggi i tuoi prodigi
per
la Sposa del tuo Figlio, la santa madre Chiesa.
Amen. |
Salmo 8 - Magnificenza ed esaltazione di
Cristo |
O Signore nostro Dio
Quanto è grande il tuo nome
su tutta la terra: *
sopra i cieli si innalza la tua
magnificenza.
Con la bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi la tua potenza contro i tuoi
avversari, *
per ridurre al silenzio nemici e ribelli.
Se guardo il tuo cielo, opera delle tue
dita, *
la luna e le stelle che tu hai fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne ricordi, *
il figlio dell'uomo perché te ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno degli
angeli, *
di gloria e di onore lo hai coronato:
gli hai dato potere sulle opere delle tue
mani, *
tutto hai posto sotto i suoi piedi;
tutti i greggi e gli armenti, *
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
*
che percorrono le vie del mare.
O Signore, nostro Dio, *
quanto è grande il tuo nome
su tutta la terra! |
-
Chi
sono i figli degli uomini? Coloro anche sperano nella
protezione delle sue ali... Così si esprime la
Scrittura: Che cosa è l'uomo, che tu ti ricordi di
lui, o il figlio dell'uomo che tu lo visiti? Che
cosa è l'uomo che tu ti ricordi di lui? Ti ricordi di
lui, come di uno che è assente; ma il figlio dell'uomo
lo visiti come presente. Che vuol dire: Ti ricordi
dell'uomo? Uomini e animali tu salvi, Sinore,
perché doni salute anche agli stessi malvagi, e il Regno
dei cieli anche a coloro che non lo desiderano. Poiché
egli protegge, e non li abbandona secondo il suo modo di
agire; come suo gregge, non li lascia soli; tuttavia di
loro si ricorda come di chi è assente. Ma colui che egli
visita, è il figlio dell'uomo (Esp. sul sal. 35, 12).
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O Signore, Signore nostro,
quanto è ammirabile il tuo nome in tutta la
terra!
Chiedo: perché è ammirabile il tuo nome in
tutta la terra? Mi si risponde: perché la
tua magnificenza è innalzata sopra i cieli.
Il senso è dunque questo: o Signore, tu che
sei il nostro Signore, quanto ti ammirano
tutti coloro che abitano la terra! perché la
tua magnificenza si è innalzata dalla umiltà
terrena fin sopra i cieli. Di là infatti si
è reso manifesto chi eri tu che ne
discendevi, quando alcuni hanno visto, e
altri hanno creduto, ove tu salivi...
Hai tratto perfetta la lode
dalla bocca dei bambini e dei lattanti,
affinché inizino dalla fede nelle Scritture
coloro che desiderano pervenire alla
conoscenza della tua gloria, che si innalza
sopra le Scritture stesse, in quanto
trascende e supera le espressioni di ogni
parola e di ogni linguaggio (Esp. sul sal.
8, 4. 8).
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ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, Figlio Unigenito del Padre,
a te
si innalza la lode e la supplica della Chiesa;
dona
ai tuoi fratelli la consapevolezza
della sublime dignità alla quale ci hai elevato
incarnandoti nel seno purissimo
della Vergine Maria.
Amen. |
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