I SETTIMANA DEL SALTERIO
Salmo
140 - Voce di Cristo o della Chiesa
contro i suoi persecutori
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Signore,
a te grido, accorri in mio aiuto; *
ascolta la mia voce quando
t'invoco.
Come incenso salga a te la mia
preghiera, *
le mie mani alzate come sacrificio
della sera.
Poni, Signore, una custodia alla mia
bocca, *
sorveglia la porta delle mie
labbra.
Non lasciare che il mio cuore si
pieghi al male †
e compia azioni inique con i
peccatori: *
che io non gusti i loro cibi
deliziosi.
Mi percuota il giusto e il fedele mi
rimproveri, †
ma l'olio dell'empio non profumi il
mio capo; *
tra le loro malvagità continui la
mia preghiera.
Dalla rupe furono gettati i loro
capi, *
che da me avevano udito dolci
parole.
Come si fende e si apre la terra, *
le loro ossa furono disperse
alla bocca degli inferi.
A te, Signore mio Dio, sono rivolti
i miei occhi; *
in te mi rifugio, proteggi la mia
vita.
Preservami dal laccio che mi
tendono, *
dagli agguati dei malfattori.
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-
Se
Cristo è il capo e noi il corpo,
unico è l'uomo che parla: parli
il capo o parlino le membra, è
sempre l'unico Cristo a parlare.
E più propriamente è compito del
capo parlare anche in vece delle
membra... Così dobbiamo
ascoltare Cristo quando parla:
ognuno deve poter riconoscere in
lui la sua propria voce, come di
chi si tiene compaginato al
Corpo. Potrà succedere a volte
che egli pronunzi parole nelle
quali nessuno di noi
scopra la propria persona, ma
che appartengono esclusivamente
al capo. Egli tuttavia non si
stacca mai dalle nostre parole
ma le innalza identificandole
alle sue... Signore, ho
gridato a te: ascoltami.
Sono parole che possiamo dire
tutti: parole che non dico io ma
il Cristo totale. E' tuttavia
più appropriato ritenerle
pronunziate a nome del corpo,
poiché il Capo anche quand'era
qui in terra pregò unito alla
carne. (Esp. sul sal.
140,3,4).
-
S'innalzi la mia
preghiera come incenso al tuo
cospetto: l'elevazione delle
mie mani sia come il
sacrificio vespertino. Queste
parole di solito vengono
applicate al capo: lo sa ogni
cristiano. Fu infatti quando
il giorno volgeva ormai alla
sera che il Signore sulla
croce esalò l'anima per
riprenderla, senza che alcuno
gliela strappasse contro sua
voglia... Ecco dunque qual è
il sacrificio vespertino: la
passione del Signore, la croce
del Signore. L’offerta della
vittima di salvezza,
l'olocausto accetto a Dio.
Quando dunque dal cuore dei
credenti si innalza con
purezza la preghiera, è come
un incenso che si solleva dal
santo altare. Non c'è cosa più
deliziosa del profumo del
Signore, e così debbono essere
profumati tutti i credenti.
(Esp. sul sal. 140,5)
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ORAZIONE
SALMICA
-
Signore
Gesù Cristo, Capo della tua
Chiesa,
-
ascolta
la voce delle tue membra
-
che
si associano a te nella lode al
Padre,
-
e
rendile degne di essere
esaudite.
-
Amen
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Salmo
141 - Voce di Cristo nella passione
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Con
la mia voce al Signore grido aiuto,
*
con la mia voce supplico il
Signore;
davanti a lui effondo il mio
lamento, *
al tuo cospetto sfogo la mia
angoscia.
Mentre il mio spirito vien meno, *
tu conosci la mia via.
Nel sentiero dove cammino *
mi hanno teso un laccio.
Guarda a destra e vedi: *
nessuno mi riconosce.
Non c'è per me via di scampo, *
nessuno ha cura della mia
vita.
Io grido a te, Signore; †
dico: Sei tu il mio rifugio, *
sei tu la mia sorte
nella terra dei viventi.
Ascolta la mia supplica: *
ho toccato il fondo
dell'angoscia.
Salvami dai miei persecutori *
perché sono di me più forti.
Strappa dal carcere la mia vita, *
perché io renda grazie al tuo
nome:
i giusti mi faranno corona *
quando mi concederai la tua grazia.
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Con
la mia voce ho gridato al
Signore. Sarebbe bastato
dire: Con la voce ho gridato
al Signore, ma forse non
senza motivo vi è stato aggiunto
quel mia. Sono infatti
molti a gridare al Signore non
con la loro voce ma con la voce
del loro corpo. Ne segue che
l'uomo interiore, nel quale
Cristo ha cominciato ad abitare
mediante la fede, ha da gridare
al Signore con la propria voce:
non cioè con lo strepito delle
labbra ma con l'affetto del
cuore. Ivi non è uditore l'uomo
ma Dio. L'uomo non ti ode se tu
non gridi con la voce che esce
dai polmoni, dalle viscere e dal
moto della lingua; mentre
dinanzi al Signore lo stesso
pensiero è già un grido... Lui
vede anche dove l'uomo non
vede: ad esempio nel tuo
pensiero. Nessun uomo lo vede,
ma Dio lo vede. Sia dunque la
tua preghiera pronunciata là
dove la vede soltanto colui che
te ne ricompenserà, poiché anche
il Signore Gesù Cristo ti
comandò di pregare in segreto.
Devi quindi essere pratico della
tua stanzuccia appartata, devi
anche averla ripulita per
pregarvi Dio... E' in nostro
potere chiudere la porta, cioè
la porta del cuore, poiché è nel
cuore che si trova la nostra
stanzuccia segreta (Esp. sul
sal. 141,3).
-
Presta
attenzione alla mia
preghiera poiché sono stato
umiliato grandemente.
Umiliato dai persecutori,
umiliato nella confessione. Il
salmista umilia se stesso
all'insaputa di tutti; dai
nemici viene umiliato
pubblicamente. Da Dio, al
contrario, viene sollevato e
in pubblico e nell'intimo
della coscienza...
Liberami dai miei
persecutori: Da chi
credete voglia essere liberato
attraverso la preghiera? Da
persecutori umani? Ma è
proprio vero che i nostri
nemici sono gli uomini?
Abbiamo altri nemici, nemici
invisibili, che ci
perseguitano sotto altra
forma. L'uomo ci perseguita
volendo uccidere il corpo,
l'altro nemico ci perseguita
volendo accalappiare l'anima
(Esp. sul sal. 141,13).
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ORAZIONE SALMICA
Signore
Dio, Padre Onnipotente,
tu hai
voluto liberarci dai lacci di morte
del peccato;
noi ti
ringraziamo, ti lodiamo e ti
benediciamo
per
l'opera della salvezza compiuta nel
tuo Figlio,
Gesù
Cristo nostro Signore.
Amen.
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Cantico
Fil. 2, 6-11
Gesù
Cristo servo di Dio
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Cristo
Gesù, pur essendo di natura divina,
*
non considerò un tesoro geloso
la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso, †
assumendo la condizione di servo *
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò se
stesso †
facendosi obbediente fino alla morte
*
e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato *
e gli ha dato il nome
che è al di sopra di ogni altro
nome;
perché nel nome di Gesù ogni
ginocchio si pieghi †
nei cieli, sulla terra *
e sotto terra;
e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, *
a gloria di Dio Padre.
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-
Del
nostro Signore Gesù Cristo
sappiamo che è l'Agnello senza
macchia, che in lui e solo
in lui non si trova peccato,
che lui soltanto con assoluta
verità poté affermare: Ecco
viene il principe di questo
mondo e in me non troverà nulla,
cioè nessuna colpa, nessun reato.
Egli solo sborsò il compenso per
cose che non aveva rubate, egli
solo versò innocentemente il
proprio sangue. Era infatti
l'unico Figlio di Dio che prese la
nostra carne, non per sminuire se
stesso ma per arricchire noi
(Esp. sul sal. 140,3).
-
Non
sarebbe stato catturato se non
fosse stato uomo; non lo
avrebbero visto né percosso, se
non fosse stato uomo. Non
sarebbe stato crocifisso né
sarebbe morto, se non fosse
stato uomo. Si sottopose dunque
l'uomo a tutte quelle sofferenze
che in lui non avrebbero trovato
posto se non fosse stato uomo.
Ma se egli non fosse stato uomo,
l'uomo non sarebbe stato
liberato... Mostrava agli occhi
umani la propria umanità e
conservava Dio nell'intimo:
celava la forma di Dio, nella
quale è uguale al Padre e
presentava la forma di servo,
nella quale è minore del Padre.
Egli annientò se stesso
prendendo forma di schiavo.
L'uomo è ucciso e Dio è
esaltato. L'essere stato ucciso
lo si deve alla miseria umana;
l'essere risorto e asceso al
cielo lo si deve alla potestà
divina (Esp. sul sal. 63,13).
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Salmo
62 - Voce della Chiesa che parla di
Cristo
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-
O Dio, tu sei il mio Dio,
all'aurora ti cerco, *
-
di te ha sete l'anima mia,
-
a te anela la mia carne, *
-
come terra deserta, arida,
senz'acqua.
-
-
Così nel santuario ti ho
cercato, *
-
per contemplare la tua potenza
e là tua gloria.
-
Poiché la tua grazia vale più
della vita, *
-
le mie labbra diranno la tua
lode.
-
-
Così ti benedirò finché io
viva, *
-
nel tuo nome alzerò le mie
mani.
-
Mi sazierò come a lauto
convito, *
-
e con voci di gioia ti loderà
la mia bocca.
-
-
Nel mio giaciglio di te mi
ricordo *
-
penso a te nelle veglie
notturne,
-
tu sei stato il mio aiuto; *
-
esulto di gioia all'ombra
delle tue ali.
-
-
A te si stringe *
-
l'anima mia.
-
La forza della tua destra *
-
mi sostiene.
|
-
Questo
salmo ha per titolo: Per
David stesso quando era nel
deserto dell'Idumea.
Con il
nome di Idumea si intende questo
mondo. In essa dobbiamo vedere
raffigurata la vita presente,
durante la quale incontriamo tante
sofferenze e fatiche e dove siamo
soggetti a tante miserie. E questo
è il deserto in cui si soffre
atroce la sete: e ora voi udrete
precisamente la voce di uno che ha
sete nel deserto. Ma se ci
riconosceremo nell'assetato, ci
riconosceremo anche nel dissetato.
Poiché chi in questo mondo ha
sete, nel mondo di là sarà
ristorato, come dice il Signore: Beati
coloro che hanno fame e sete
della giustizia, perché saranno
saziati. Ma affinché non
veniamo meno in questo deserto,
Dio ci irrora con la rugiada della
sua Parola, e non ci lascia
inaridire del tutto come
meriteremmo se egli esigesse da
noi un conto severo. Ci fa, sì,
provare la sete ma poi viene ad
appagarla. E per dissetarci ci
irrora con qualche sua grazia
(Esp. sul sal. 62,3).
-
Ha avuto sete di
te l'anima mia; in molte
maniere di te ha avuto sete
anche la mia carne.
Poca cosa è che abbia avuto sete
la mia anima; ha avuto sete
anche la mia carne. Che l'anima
abbia sete di Dio, va bene; ma
com'è che anche la carne ha
avuto la stessa sete? Poiché
veramente, quando il corpo ha
sete, ha sete di acqua; come
quando l'anima ha sete ha sete
della fonte della sapienza, alla
quale si inebrieranno le nostre
anime... Dobbiamo avere sete
della sapienza, dobbiamo avere
sete della giustizia. Coloro che
hanno davvero sete di Dio
debbono sentirla sempre e
dovunque, nell'anima e nella
carne, poiché Dio, come dà
all'anima il suo pane, cioè la
parola della verità, così da
anche alla carne ciò che le è
necessario: poiché Dio ha fatto
sia l'anima che il corpo... e
Colui che ha fatto ambedue le
cose, ambedue le cose nutre.
(Esp. sul sal. 62,6.7).
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-
ORAZIONE
SALMICA
-
Signore
Dio Onnipotente,
-
a te
eleva la preghiera la Chiesa
-
pellegrina
nel deserto del mondo,
-
stretta
a te dal vincolo dell'amore;
-
proteggila
all'ombra delle tue ali
-
affinché
non sia turbata dagli assalti
del male.
-
Amen.
|
Cantico
Dn. 3,57-90 Tutto il creato
loda Dio
|
-
Benedite, opere tutte del
Signore, il Signore, *
-
lodatelo ed esaltatelo nei
secoli.
-
Benedite, angeli del Signore,
il Signore, *
-
benedite, cieli, il Signore.
-
-
Benedite, acque tutte, che
siete sopra i cieli,
-
il Signore, *
-
benedite, potenze tutte del
Signore, il Signore.
-
Benedite, sole e luna, il
Signore, *
-
benedite, stelle del cielo, il
Signore.
-
-
Benedite, piogge e rugiade, il
Signore, *
-
benedite, o venti tutti, il
Signore.
-
Benedite, fuoco e calore, il
Signore, *
-
benedite, freddo e caldo, il
Signore.
-
-
Benedite, rugiada e brina, il
Signore, *
-
benedite, gelo e freddo, il
Signore.
-
Benedite, ghiacci e nevi, il
Signore, *
-
benedite, notti e giorni, il
Signore.
-
-
Benedite, luce e tenebre, il
Signore, *
-
benedite, folgori e nubi, il
Signore.
-
Benedica la terra il Signore,
*
-
lo lodi e lo esalti nei
secoli.
-
-
Benedite, monti e colline, il
Signore, *
-
benedite, creature tutte
-
che germinate sulla terra, il
Signore.
-
Benedite, sorgenti, il
Signore, *
-
benedite, mari e fiumi, il
Signore.
-
-
Benedite, mostri marini
-
e quanto si muove nell'acqua,
il Signore, *
-
-
benedite, uccelli tutti
dell'aria, il Signore.
-
Benedite, animali tutti,
selvaggi e domestici,
-
il Signore, *
-
benedite, figli dell'uomo, il
Signore.
-
-
Benedica Israele il Signore, *
-
lo lodi e lo esalti nei
secoli.
-
Benedite, sacerdoti del
Signore, il Signore, *
-
benedite, o servi del Signore,
il Signore.
-
-
Benedite, spiriti e anime dei
giusti, il Signore,
-
benedite, pii e umili di
cuore, il Signore.
-
Benedite, Anania, Azaria e
Misaele, il Signore, *
-
lodatelo ed esaltatelo nei
secoli.
-
-
Benediciamo il Padre e il
Figlio con lo Spirito Santo, *
-
lodiamolo ed esaltiamolo nei
secoli.
-
Benedetto sei tu, Signore, nel
firmamento del cielo, *
-
degno di lode e di gloria nei
secoli.
|
-
Tutte
le creature sono buone, come è
buono Dio autore di tutto il
Creato, e tutte lo lodano, se c'è
chi ne sappia comprendere la
bontà. Occorre però avere lo
spirito della pietà e della
sapienza. Da tutte le sue opere
viene lodato Dio. Come lo lodavano
tutte per bocca di quei tre
fanciulli! Ne venne forse
tralasciata qualcheduna? Lo lodano
i cieli, gli angeli, le stelle, il
sole e la luna, il giorno e la
notte; lo lodano gli esseri che
nuotano nel mare o volano nel
cielo; lo lodano i monti e i
colli, il freddo e il caldo e
tutte le altre opere di Dio. Lo
avete ascoltato: tutte le creature
lodano Dio... Gli uomini lodano
Dio, che dell'uomo è creatore:
poiché se l'avarizia è opera della
cattiveria umana, l'uomo in se
stesso è opera di Dio. Ora, cosa
vuole fare Dio? Uccidere in te il
male da te compiuto e salvare
l'opera sua, cioè te stesso (Esp.
sul sal. 128,5).
-
Non
è forse opera di Dio la terra? o
non sono opera di lui le piante,
gli animali, le bestie feroci, i
pesci, gli uccelli? Forse che
non sono tutti opera di lui?
Certo, tutti questi esseri sono
opera di Dio. Ma forse che le
piante e le pietre hanno una
voce che loro consenta la
confessione? Sì, tutte le opere
di Dio confessino a lui. Ma cosa
dici? Anche la terra e le
piante? Tutte le sue opere. Se
tutte lodano, perché non tutte
potranno confessare? Si parla
infatti di confessione non
soltanto quando ci si accusa dei
peccati, ma anche quando si
loda... E' una confessione che
consiste nel lodare.
Benedite, cantate l'inno ed
esaltatelo nei secoli.
Ecco come cantano l'inno.
Nessuno pensi che la muta pietra
o il muto animale abbia
razionalità e sia in grado di
comprendere Dio... L'universo
creato loda Dio in quanto tu,
mirando la creatura e trovandola
bella, in essa lodi Dio (Esp.
sul sal. 144,13).
|
-
ORAZIONE
SALMICA
-
Signore
nostro Dio, tua è la terra
-
e
tutto ciò che contiene;
-
si
elevi a te dalle nostre labbra
-
un
inno di ringraziamento per le
tue creature e così,
-
fatti
voce di ogni essere vivente,
tutta la nostra vita
-
sia
a lode della tua gloria.
-
Amen.
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Salmo
149 - Esortazione di tutte le
creature a lodare Dio
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Cantate
al Signore un canto nuovo; *
la sua lode nell'assemblea dei
fedeli.
Gioisca Israele nel suo Creatore, *
esultino nel loro Re i figli di
Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con timpani e cetre gli cantino
inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona gli umili di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
sorgano lieti dai loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca *
e la spada a due tagli nelle loro
mani,
per compiere la vendetta tra i
popoli *
e punire le genti;
per stringere in catene i loro capi,
*
i loro nobili in ceppi di ferro;
per eseguire su di essi il giudizio
già scritto
questa è la gloria per tutti i suoi
fedeli.
|
-
Lodiamo
il Signore con la voce, con la
mente, con le opere buone; a lui
cantiamo un cantico nuovo, come ci
esorta il presente salmo che così
comincia: Cantate al Signore
un cantico nuovo. Uomo
vecchio, cantico vecchio; uomo
nuovo, cantico nuovo. Testamento
vecchio, cantico vecchio;
Testamento nuovo, cantico nuovo.
Nel vecchio Testamento c'erano
delle promesse temporali e
terrene: e chiunque ama le cose
terrene canta il cantico vecchio.
Chi vuol cantare il cantico nuovo
deve amare i beni eterni. E lo
stesso amore è nuovo ed eterno, e
in tanto è sempre nuovo in quanto
non invecchia mai... Invecchiato
per il peccato, l'uomo viene
rinnovato dalla grazia. Pertanto
tutti coloro che in Cristo vengono
rinnovati e cominciano a essere
partecipi della vita eterna,
cantano il cantico nuovo (Esp. sul
sal. 149,1).
-
Cantate al Signore un cantico
nuovo.
E' questo un cantico di pace, un
cantico d'amore. Chiunque si
separa dalla comunione dei santi
non canta il cantico nuovo:
segue infatti la via
dell'animosità che è roba
vecchia, non quella della
carità, che è nuova. E cosa c'è
nella carità, virtù nuova? La
pace, il vincolo di una società
santa, la compattezza
spirituale, l'edificio fatto di
pietre vive. E questo, dove? Non
in un paese soltanto ma in tutto
l'universo. Ascoltalo da un
altro salmo. Dice: Cantate
al Signore un cantico nuovo,
cantate al Signore da tutta la
terra. Tutta la terra
canta il cantico nuovo. Chi non
canta questo cantico nuovo in
unione con tutta la terra, dica
pure quel che vuole, faccia
risuonare con la lingua gli
alleluia e li ripeta di giorno e
li ripeta di notte. I miei
orecchi non sono attratti un
gran ché dagli accenti di chi
canta. Vado piuttosto ad
indagare la sua condotta e le
opere che compie. Lo interrogo e
gli dico: Ma cos'è quel che
canti? Mi risponde: L'Alleluia.
E 'alleluia' che significa?
Lodate il Signore. Vieni dunque,
lodiamo insieme il Signore. Se
tu lodi il Signore e io lodo il
Signore, perché dovremmo essere
in discordia? La carità loda il
Signore, la discordia lo
bestemmia (Esp. sul sal. 149,2).
|
ORAZIONE
SALMICA
Signore
Gesù Cristo, re e sacerdote della
tua Chiesa,
ascolta
la voce di chi ti loda in concordia,
la voce
supplice dei tuoi santi che cantano
l'alleluia
col
cuore, con le labbra, con la vita,
il canto
dell'uomo nuovo redento dalla tua
grazia.
Amen.
|
Salmo
109 - Divinità, umanità, regno e
sacerdozio di Cristo
|
-
Oracolo del Signore al mio
Signore: *
-
“Siedi alla mia destra, -
-
-
finché io ponga i tuoi nemici
-
a sgabello dei tuoi piedi”.
-
-
Lo scettro del tuo potere
stende il Signore da Sion: *
-
“Domina in mezzo ai tuoi
nemici.
-
-
A te il principato nel giorno
della tua potenza
-
tra santi splendori;
-
-
dal seno dell'aurora,
-
come rugiada, io ti ho
generato”.
-
-
Il Signore ha giurato e non si
pente:
-
“Tu sei sacerdote per sempre
-
al modo di Melchisedek”.
-
-
Il Signore è alla tua destra,
*
-
annienterà i re nel giorno
della sua ira.
-
Lungo il cammino si disseta al
torrente *
-
e
solleva alta la testa
|
-
In
principio tu eri il Verbo, ed eri
Verbo presso Dio, e come Verbo eri
Dio; Tutte le cose furono fatte
per mezzo tuo: eccolo il Signore
di Davide! Ma poi a motivo della
nostra debolezza, essendo noi
disperati e giacenti nella carne,
tu che eri il Verbo ti sei fatto
carne, per abitare in mezzo a noi:
eccolo il Figlio di Davide! Nessun
dubbio che tu, pur sussistendo
nella natura di Dio, non hai
ritenuto una rapina l'essere
uguale a Dio, e perciò sei il
Signore di Davide; ma pure hai
annientato te stesso assumendo la
natura di servo e pertanto sei il
figlio di Davide (Esp. sul sal.
109,6).
-
Il Signore ha
detto al mio Signore: Siedi
alla mia destra, finché io
ponga i tuoi nemici come
sgabello dei tuoi piedi.
Noi sappiamo che Cristo, dopo la
risurrezione dai morti e
l'ascensione al cielo, siede
alla destra del Padre. Si tratta
di cosa già avvenuta: noi non
l'abbiamo vista, ma pure
l'abbiamo creduta; l'abbiamo
letta nei Libri sacri, l'abbiamo
sentita predicare, la possediamo
per fede. Pertanto per il fatto
stesso che Cristo era figlio di
Davide, è divenuto Signore di
Davide: quel che, infatti, era
nato dalla stirpe di Davide, è
stato tanto onorato da essere
anche Signore di Davide. Per il
fatto stesso che Cristo assunse
la carne, morì nella carne,
risorse nella medesima carne e,
sempre in essa, ascese al cielo
e siede alla destra del Padre,
proprio in questa carne così
onorata e glorificata e
trasformata in uno stato
celeste, egli è ad un tempo il
figlio di Davide e il Signore di
Davide...
E'
meraviglioso il mistero di
Cristo che siede alla destra del
Padre: esso è stato nascosto
perché fosse creduto, ed è stato
sottratto alla vista perché
fosse sperato (Esp. sul sal.
109,7.8).
|
-
ORAZIONE SALMICA
-
Cristo Gesù, Signore e
figlio di Davide,
-
Verbo del Padre, Sacerdote in
eterno
-
che
intercedi per la nostra
salvezza,
-
domina sui tuoi nemici, domina
con la potenza
-
della tua grazia in mezzo a
tutti i popoli,
-
perché riconoscano in te
-
l'unico vero Signore della
storia.
-
Amen.
|
Salmo
113 A - Liberazione della Chiesa per
mezzo di Cristo. Speranza d'Israele. |
Quando
Israele uscì dall'Egitto, *
la casa di Giacobbe da un popolo
barbaro,
Giuda divenne il suo santuario *
Israele il suo dominio.
Il mare vide e si ritrasse, *
Il Giordano si volse indietro,
i monti saltellarono come arieti,
*
le colline come agnelli di un
gregge.
Che hai tu, mare, per fuggire, *
e tu, Giordano, perché torni
indietro?
Perché voi monti saltellate come
arieti*
e voi colline come agnelli di un
gregge?
Trema, o terra, davanti al
Signore, *
davanti al Dio di Giacobbe,
che muta la rupe in un lago, *
la roccia in sorgenti d'acqua.
|
-
Abbiamo udito le parole del salmo:
Uscendo Israele dall'Egitto,
la casa di Giacobbe da un
popolo barbaro, la Giudea
divenne cosa a lui sacra,
Israele il suo dominio... Non
crediate si tratti unicamente di
un racconto di fatti avvenuti; è
al contrario una predizione di
quanto sarebbe dovuto accadere.
Difatti, al momento stesso in cui
tali miracoli accadevano agli
occhi di quel popolo antico, si
trattava, sì, di eventi attuali ma
essi non erano privi di
significato per l'avvenire. In
vista di ciò il profeta autore del
salmo si premura di mostrarci che
quanto egli afferma a parole si
identifica con quanto storicamente
s'era compiuto nei fatti, in
quanto eventi e parole risalivano
ad un'unica origine, lo Spirito
Santo. Voi vi riconoscete come
veri Israeliti, della discendenza
di Abramo; voi siete la casa di
Giacobbe e gli eredi secondo la
promessa. Ebbene, persuadetevi che
quando rinunziaste al mondo
usciste dall'Egitto, che emigraste
di fra mezzo un popolo barbaro
allorché, professando la vera
religione, vi segregaste
dall'empietà del paganesimo. Non è
infatti la vostra propria lingua
ma la lingua straniera quella che
non sa pronunciare le lodi di Dio,
al quale voi cantate 'Alleluia'.
In voi infatti la Giudea è
divenuta luogo a lui sacro.
Poiché non è vero giudeo quello
che lo è manifestamente, come
non è vera circoncisione quella
che si porta fuori, nel corpo.
Il vero giudeo lo è
nell'intimo, mediante la
circoncisione del cuore. Esaminate
dunque il vostro cuore. Se sarà
stato circonciso mediante la fede
e purificato dalla confessione,
allora in voi la Giudea è
divenuta luogo a lui sacro e
Israele è divenuto in voi il suo
dominio. Egli infatti vi ha
dato potere di diventare figli di
Dio (Esp. sul sal. 113,2.5).
-
Voi
avete deciso di aderire a Dio
con tutto il cuore. Voi
intendete sbarazzarvi delle
antiche passioni, frutto della
vostra ignoranza e sottomettervi
con animo docile al giogo soave
del Signore.
Abbandonando,
anzi, rigettando le opere
carnali e mondane in cui si
dibatteva con pena e senza
frutto il vostro cuore (quasi
obbligato dal tirannico potere
del diavolo a cuocere i mattoni
in Egitto), voi volete correre
portando solamente il peso
leggero di Cristo... Ebbene,
ciascuno di voi ricordi che
tutti gli impedimenti del mondo
sono ormai superati. Le voci
contrarie dei fautori
dell'apostasia o non osano
alzarsi o, spaventate dal fatto
che il nome di Cristo è esaltato
e glorificato in tutte le
regioni della terra, si sono
messe a tacere. Così il
mare ha visto ed è fuggito,
e a te è rimasta aperta la via
della libertà spirituale senza
alcuna resistenza di
contraddittori (Esp. sul
sal. 113,6).
|
-
ORAZIONE SALMICA
-
Dio Padre, Signore della
tua Chiesa,
-
custodisci con amore le pecore
del tuo ovile che,
-
abbandonate le antiche
passioni,
-
si
sottomettono con animo docile
-
al
giogo soave della tua legge,
-
così che nell'esperienza
meravigliosa dei tuoi prodigi
-
diano lode al tuo nome.
-
Amen.
|
Cantico
Apoc. 19, 1-10 - Le nozze
dell'Agnello
|
Alleluia.
Salvezza, gloria e potenza sono del
nostro Dio; *
veri e giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi
servi, *
voi che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha preso possesso del suo regno il
Signore, *
il nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci ed esultiamo,
rendiamo a lui gloria.
Alleluia.
Sono giunte le nozze dell'Agnello; *
la sua sposa è pronta. |
-
Nella
speranza cantiamo l'Alleluia; e se
la speranza ci procura una gioia
così grande, cosa sarà la realtà
posseduta in se stessa?... Allora
l'Alleluia sarà vissuto nella sua
realtà, adesso invece nella
speranza. Ora è la speranza che
canta tal lode, la canta l'amore,
quell'amore che la canterà anche
lassù; ma l'amore che la canta
adesso è un amore famelico, quello
che la canterà lassù sarà un amore
fruitivo.
Cos'è
infatti l'Alleluia?... E': Sia
lode a Dio. Ecco, al presente voi
udite questa parola e l'ascolto vi
dà gioia e mossi dalla gioia
lodate.
Se così
amate una goccia di rugiada,
quanto più non ne amerete la fonte
(Disc. 255, 5)
-
Nella
nostra vita dobbiamo pensare
costantemente alla lode di Dio,
e nessuno può essere in grado di
vivere la vita futura se al
presente non vi si sarà
allenato. Al presente quindi noi
lodiamo Dio ma insieme lo
supplichiamo; e se la lode ci
procura godimento, la preghiera
include il gemito. Ci è stato
promesso qualche cosa che ora
non possediamo e, siccome
l'autore delle promesse è
veritiero, godiamo nella
speranza per il fatto però che
non siamo nel possesso, gemiamo
di desiderio...Or dunque,
fratelli, vi esortiamo a lodare
Dio, e questo è quel che diciamo
tutti ogni volta che pronunciamo
l’Alleluia. “Lodate il Signore",
dici tu al tuo prossimo e lui lo
dice a te. Quando tutti si
esortano a vicenda, tutti
mettono in pratica
l'esortazione. Occorre però che
lodiate con tutto voi stessi:
cioè non deve lodare Dio solo la
vostra lingua e la vostra voce
ma anche la vostra coscienza, la
vostra vita, le vostre opere.
Lodiamo certo Dio adesso che
siamo riuniti in assemblea, ma
quando ciascuno torna alle sue
occupazioni private, forse cessa
di lodare Dio. Non smetta di
vivere bene e continua sarà la
lode. Interrompi la lode di Dio
quando ti allontani dalla
giustizia e da ciò che a lui
piace. Se al contrario mai ti
allontani dalla vita buona,
anche se la tua lingua tace, la
tua vita grida e l'orecchio di
Dio si piega al tuo cuore (Esp.
sul sal. 148,1.2).
|
1Pt. 2, 21-24 Cristo paziente
|
Cristo
pari per voi, lasciandovi un
esempio, *
perché ne seguiate le orme:
egli non commise peccato *
e non si trovò inganno sulla sua
bocca;
oltraggiato non rispondeva con
oltraggi, *
e soffrendo non minacciava vendetta,
ma rimetteva la sua causa *
a colui che giudica con giustizia.
Egli portò i nostri peccati nel suo
corpo *
sul legno della croce,
perché, non vivendo più per il
peccato,
vivessimo per la giustizia. *
Dalle sue piaghe siamo stati
guariti.
|
-
Guardate
il Figlio Unigenito di Dio. Era
sì, venuto a patire, a pagare
debiti da lui non contratti, a
morire per mano dei peccatori, a
cancellare col suo sangue il
documento legale che esigeva la
nostra morte. Era venuto per tutto
questo; eppure per mostrarti un
esempio di pazienza, prese e
trasformò il nostro corpo
miserabile rendendolo conforme al
suo corpo glorioso (Esp. sul sal.
144, 19).
-
Soffri
in Cristo, così come Cristo in
un certo senso ha peccato nella
tua debolezza... Come Egli ha
voluto che i nostri peccati
fossero suoi a cagione del suo
Corpo, vogliamo anche noi che le
sue sofferenze siano nostre a
cagione del nostro Capo. Non sia
mai che egli abbia sofferto a
vantaggio degli amici per mano
dei nemici, e noi no.
Prepariamoci dunque anche noi a
sedere alla medesima mensa; non
respingiamo quel calice, onde
trovare attraverso la sua umiltà
il desiderio della sua
sublimità... Le sofferenze del
Signore sono anche nostre
sofferenze; e ogni buon servo di
Dio che conservi fedelmente la
fede, che manifesti ciò che deve
e viva giustamente fra gli
uomini, voglio vedere se non
soffre anche quelle
sofferenze che Cristo ha
sostenuto nella sua Passione
(Esp. sul sal. 37, 16).
|
Salmo
5 - Si riferisce alla Chiesa che
ottiene l'eredità del Nuovo
Testamento.
|
Porgi
l'orecchio, Signore, alle mie
parole: *
intendi il mio lamento.
Ascolta la voce del mio grido, t
O mio re e mio Dio, *
perché ti prego, Signore.
Al mattino ascolta la mia voce; *
fin dal mattino t'invoco e sto in
attesa.
Tu non sei un Dio che si compiace
del male; t
presso di te il malvagio non trova
dimora; *
gli stolti non sostengono il tuo
sguardo.
Tu detesti chi fa il male, fai
perire i bugiardi. *
Il Signore detesta sanguinari e
ingannatori.
Ma io per la tua grande misericordia
t
entrerò nella tua casa; *
mi prostrerò con timore nel tuo
santo tempio.
Signore, guidami con giustizia
di fronte ai miei nemici; *
spianami davanti il tuo cammino.
Non c'è sincerità sulla loro bocca,
*
è pieno di perfidia il loro cuore;
la loro gola è un sepolcro aperto, *
la loro lingua è tutta adulazione.
Gioiscano quanti in te si rifugiano,
*
esultino senza fine.
Tu li proteggi e in te si
allieteranno *
quanti amano il tuo nome.
Signore, tu benedici il giusto: *
come scudo lo copre la tua
benevolenza.
|
-
In
questo salmo si tratta della
Chiesa che riceve in eredità la
vita eterna per mezzo del nostro
Signore Gesù Cristo, in modo che
essa possiede Dio stesso, aderisce
a Lui e trova in lui la sua
felicità secondo quanto sta
scritto: Beati i miti perché essi
possederanno in eredità la terra.
Quale terra, se non quella di cui
è detto: La mia speranza sei tu,
la mia porzione nella terra dei
viventi?. Dunque, Dio è detto
nostra eredità, perché ci nutre e
ci fa vivere; e noi siamo detti
eredità di Dio perché egli si
prende cura di noi e ci guida.
Ecco perché notiamo in questo
salmo la voce della Chiesa,
chiamata all'eredità per divenire
essa stessa eredità del
Signore.(Esp. sul sal. 5,1).
-
Si
allietino tutti coloro che
sperano in te,
ai quali senza dubbio nel
gustarlo, il Signore appare
dolce. In eterno esulteranno
e tu abiterai in loro.
Sarà dunque questa l'eterna
esultanza, quando i giusti
diverranno tempio di Dio, e il
medesimo Abitatore sarà il loro
gaudio. E si glorieranno in
te tutti coloro che amano il
nome tuo, in quanto è
presente in loro, perché ne
godano, ciò che amano. Perché
tu benedirai il giusto.
Questa è la benedizione,
gloriarsi in Dio ed essere
abitati da Dio. Tale
santificazione è concessa ai
giusti; ma per essere
giustificati, occorre prima la
vocazione la quale non dipende
dai loro meriti, ma dalla grazia
di Dio... proprio perché la
vocazione non deriva dai nostri
meriti, ma dalla bontà e dalla
misericordia di Dio, soggiunge:
Signore, come con lo scudo
della tua buona volontà ci hai
coronati (Esp sul sal. 5,
16.17).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore,
nostro Re e nostro Dio,
tu che ascolti la voce supplice
della tua Chiesa, guìdala nel mare
tempestoso del mondo
fino al tuo santo tempio, perché
tutti i tuoi figli
che hanno sperato in te si allietino
per sempre
nel tuo amore.
Amen.
|
Cantico
1 Cr. 29, 10-13 Lode alla maestà
divina
|
Sii
benedetto, Signore
Dio di Israele, nostro padre, *
ora e sempre.
Tua, Signore, è la grandezza, la
potenza, t
la gloria, la maestà e lo splendore,
*
perché tutto, nei cieli e sulla
terra, è tuo.
Tuo è il regno, Signore; *
tu ti innalzi sovrano su ogni cosa.
Da te provengono ricchezza e gloria;
*
tu domini tutto.
Nella tua mano c'è forza e potenza;
*
dalla tua mano ogni grandezza e
potere.
Per questo, nostro Dio, ti
ringraziamo *
e lodiamo il tuo nome glorioso.
|
-
Quale
potenza abbiamo noi? E' forse
eterna? Se fosse eterna la nostra
potenza, non saremmo decaduti, non
saremmo precipitati nel peccato,
non avremmo meritato la pena della
mortalità. Ecco invece colui che
nella sua potenza domina in eterno
ha voluto liberamente riammetterci
nella condizione da cui ci aveva
allontanati la nostra colpa.
Diveniamo dunque partecipi di lui
e, nella sua forza, saremo anche
noi forti. Egli è forte per virtù
propria. Noi siamo illuminati;
egli è la luce che ci illumina. Se
noi gli volgiamo le spalle,
cadiamo nelle tenebre; mentre egli
non può volgere le spalle a se
stesso. Al suo calore noi siamo
infiammati: se ci allontaniamo,
geliamo; se ci avviciniamo di
nuovo siamo infiammati. Diciamogli
dunque che ci custodisca nella sua
potenza, e ci allieteremo in lui
che nella sua potenza domina in
eterno (Esp. sul sal. 65. 13).
-
La
potenza e la misericordia!...
Cercate di capire la potenza di
Dio, penetrate nel mistero della
misericordia di Dio. E' in
questi due attributi, quasi per
intero, tutto il contenuto delle
Scritture. Sempre queste due
cose: la potenza di Dio e la sua
misericordia. Abbiate timore
della sua potenza, amate la sua
misericordia. Non presumete
della misericordia al punto da
disprezzarne la potenza; né
abbiate della potenza tale
timore che vi faccia disperare
della misericordia. Presso di
lui c'è la potenza, e presso di
lui la misericordia. Questa
umilia, quella esalta; umilia
questo con la potenza ed esalta
quello con la misericordia...
Temi dunque e trema dinanzi alla
sua potenza, ma spera nella sua
misericordia (Esp. sul sal. 61,
20).
|
ORAZIONE
SALMICA
Signore Dio, Padre della luce, tu
sei forte e potente,
tu sei grande e tutto domini sulla
faccia della terra;
noi ti lodiamo per l'immensa tua
maestà
e invochiamo su noi la tua
misericordia.
Amen.
|
Salmo 28 - La suprema maestà di Dio;
voce della predicazione evangelica
|
Date
al Signore, figli di Dio, *
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo
nome, *
prostratevi al Signore in santi
ornamenti.
Il Signore tuona sulle acque, t
Il Dio della gloria scatena il
tuono, *
il Signore, sull'immensità delle
acque.
II Signore tuona con forza, *
tuona il Signore con potenza.
Il tuono del Signore schianta i
cedri, *
Il Signore schianta i cedri del
Libano.
Fa balzare come un vitello il Libano
*
e il Sirion come un giovane bufalo.
Il tuono saetta fiamme di fuoco, *
il tuono scuote la steppa,
il Signore scuote il deserto di
Kades *
e spoglia le foreste.
Il Signore è assiso sulla tempesta,
*
Il Signore siede re per sempre.
Il Signore darà forza al suo popolo,
*
benedirà il suo popolo con la pace.
Nel tempio del Signore, *
tutti dicono: «Gloria!».
|
-
Salmo
rivolto al Mediatore dalla mano
vigorosa, riguardo alla perfezione
della Chiesa in questo secolo,
dove, nel tempo, si combatte
contro il diavolo.
Dice il profeta: Offrite al
Signore figli di Dio... Offrite al
Signore voi stessi, che gli
Apostoli, pastori del gregge,
generarono per il vangelo. Rendete
al Signore gloria e onore. Per
mezzo delle vostre opere il
Signore sia glorificato ed
onorato. Date al Signore gloria al
suo nome. Nella gloria egli sia
conosciuto nel mondo. Adorate il
Signore nel suo santo atrio.
Adorate il Signore nel vostro
cuore dilatato e santificato:
poiché voi siete la sua santa e
regale dimora (Esp. sul sal. 28,
1. 2).
-
La voce del
Signore sopra le acque.
La voce di Cristo sopra i
popoli. Il Dio della maestà,
dalla nube della carne ha
annunziato con terribile tuono
la penitenza. Il Signore sopra
le molte acque. Lo stesso
Signore Gesù, dopo aver emesso
questa voce sopra i popoli
ed averli atterriti, li ha
convertiti a sé ed ha abitato
fra loro. La voce del Signore
umilia i superbi con la
contrizione del cuore. Il
Signore spezzerà i cedri del
Libano. Il Signore
spezzerà con la penitenza quanti
si inorgogliscono per lo
splendore della nobiltà terrena,
dal momento che, per
confonderli, ha eletto le cose
ignobili di questo mondo, nelle
quali manifesta la sua divinità.
E troncata la superba altezza di
costoro li abbatterà perché
imitino la sua umiltà; egli che
come un agnello, è stato
condotto al sacrificio per
quella medesima nobiltà di
questo secolo: Si levarono
infatti i re della terra e i
principi si unirono insieme
contro il Signore e contro il
suo Cristo. Egli,
infatti, amato ed unico del
Padre, ha annientato la sua
nobiltà: e si è fatto uomo come
figlio dei Giudei che ignoravano
la giustizia di Dio e
superbamente vantavano la loro
giustizia quasi fosse unica
(Esp. sul sal. 28, 3.4.5.6.7).
|
ORAZIONE
SALMICA
Signore
Gesù Cristo, custode della tua
Chiesa,
offriamo a te il sacrificio della
lode
che sale dalle nostre labbra e dalle
nostre opere.
Amen.
|
Salmo
10 - La Chiesa parla contro i suoi
persecutori e del giudizio futuro
|
Nel Signore mi sono rifugiato, come
potete dirmi: *
«Fuggi come un passero verso il
monte»?
Ecco, gli empi tendono l'arco, t
aggiustano la freccia sulla corda *
per colpire nel buio i retti di
cuore.
Quando sono scosse le fondamenta, *
il giusto che cosa può fare?
Ma il Signore nel tempio santo, *
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi sono aperti sul mondo,
*
le sue pupille scrutano ogni uomo.
Il Signore scruta giusti ed empi, *
egli odia chi ama la violenza.
Farà piovere sugli empi brace, fuoco
e zolfo *
vento bruciante toccherà loro in
sorte.
Giusto è il Signore, ama le cose
giuste; *
gli uomini retti vedranno il suo
volto.
|
-
Vediamo
il testo del salmo, che mi sembra
debba essere cantato contro gli
eretici, i quali, sottolineando ed
esagerando i peccati di molti
membri della Chiesa quasi
che fra loro tutti o quasi fossero
giusti tentano di
distoglierci e strapparci dal seno
dell'unica e vera madre Chiesa.
Orbene, è noto che in profezia
Cristo, prefigurato
allegoricamente con molti nomi, è
chiamato anche monte. Dobbiamo
dunque rispondere a questi eretici
e dir loro: Nel Signore confido;
perché dunque dite all'anima mia,
migra ai monti come il passero?
Uno solo è il monte in cui
confido; perché dunque mi dite di
passare a voi, come se vi fossero
più cristi? (Esp. sul sal. 10, 1)
-
Il
Signore è nel suo santo
tempio.
E proprio così; dice infatti
l'Apostolo: santo è il
tempio di Dio, che siete voi.
Ma chiunque avrà violato il
tempio di Dio, Dio lo
disperderà. Profana il
tempio di Dio chi viola l'unità,
poiché non sta stretto al capo,
da cui tutto il corpo, connesso
e compaginato dall'azione
generale di distribuzione del
nutrimento, secondo l'attività
conveniente a ciascun membro,
opera l'accrescimento del corpo,
per l'edificazione di se stesso
nella carità. In questo suo
santo tempio dimora il Signore.
Viola questo tempio chiunque
vuol primeggiare, si separa
dalla comunità cattolica. I
suoi occhi guardano il povero,
poiché il povero si è
abbandonato in Lui che si è
fatto rifugio per il povero...
C'è da temere forse che in mezzo
alla folla dei ricchi non possa
vedere i pochi poveri che nutre
custodendoli nel grembo della
Chiesa cattolica?
(Esp.
sul sal. 10,7. 8)
|
ORAZIONE
SALMICA
Cristo Gesù, nostro dolce Signore,
difendi la Chiesa tua Sposa dalle
insidie dei nemici
e raffòrzala con l'abbondanza
delle tue grazie nel cammino verso
il tuo regno.
Amen.
|
Salmo
14 - Voce di Cristo rivolta ai
fedeli. Interpella il Padre
|
Signore, chi abiterà nella tua
tenda? *
Chi dimorerà sul tuo santo monte?
Colui che cammina senza colpa, *
agisce con giustizia e parla
lealmente;
chi non dice calunnia con la sua
lingua, t
non fa danno al suo prossimo *
e non lancia insulto al suo vicino.
Ai suoi occhi è. spregevole il
malvagio, *
ma onora chi teme il Signore.
Anche se giura a suo danno, non
cambia; t
se presta denaro non fa usura, *
e non accetta doni contro
l'innocente.
Colui che agisce in questo modo *
resterà saldo per sempre.
|
-
Signore
chi sarà ospitato durante il suo
pellegrinaggio nel tuo
tabernacolo? Sebbene talvolta si
dica tabernacolo per significare
la dimora eterna, tuttavia, se
intendiamo la parola nel suo senso
proprio, la tenda è una dimora di
guerra. Poiché in questa vita
temporale combattiamo contro il
diavolo, c'è bisogno allora della
tenda, nella quale riposarci. Tale
tenda significa soprattutto la
fede nella temporale economia
della salvezza, che si è compiuta
per noi nel tempo attraverso
l'incarnazione del Signore. E chi
riposerà nel tuo santo monte? Qui
si tratta già forse della stessa
eterna dimora, in modo che per
monte intendiamo la superiore
eccellenza dell'amore di Cristo
nella vita eterna (Esp. sul sal.
14,1).
-
Signore, chi sarà ospitato nel
tuo tabernacolo?... Colui che
dice la verità nel suo cuore.
Alcuni infatti hanno sulle
labbra la verità, ma non l'hanno
nel cuore... E' dunque poco dire
la verità, se essa non è anche
nel cuore. Che non ha
operato inganno con la sua
lingua: la lingua opera
inganno quando si dice una cosa
con la bocca ed un'altra si
nasconde nel cuore. Né ha
fatto del male al suo
prossimo: sappiamo che per
prossimo dobbiamo intendere ogni
uomo. E non ha accettato
infamia contro il suo
prossimo, cioè non ha
creduto volentieri né
temerariamente a chi accusava il
suo prossimo. Al suo
cospetto il maligno è stato
ridotto a niente. Questa è
la perfezione, che il maligno
non abbia alcun potere contro
l'uomo, e che ciò avvenga
al suo cospetto: nel
sapere con assoluta certezza che
il maligno non è nulla, se non
quando l'anima si allontana
dalla immagine eterna ed
immutabile del suo Creatore
per volgersi all'immagine
della creatura, che è stata
fatta dal nulla. (Esp. sul sal.
14, 3. 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio di verità, rendi puro
il nostro cuore
perché sciolti dai legami con il
male,
possiamo, per tua grazia,
essere degni di pervenire al tuo
monte santo,
dimora della tua gloria.
Amen.
|
Cantico
Ef. 1, 3-10 - Dio Salvatore
|
Benedetto
sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
*
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell'amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode e gloria della sua grazia, *
che ci ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.
Dio l'ha abbondantemente riversata su
di noi
con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,
il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle del cielo come quelle della
terra.
Nella sua benevolenza lo aveva in lui
prestabilito *
per realizzarlo nella pienezza dei
tempi.
|
-
I
pensieri del suo cuore nei secoli
dei secoli (Esp. sul sal. 32, 11).
Quali sono i pensieri del suo
cuore, e qual è il disegno del
Signore che resta in eterno?
Contro questo disegno perché le
genti hanno mormorato e i popoli
hanno tramato invano? Poiché il
Signore manda a vuoto i pensieri
dei popoli e respinge i disegni
dei potenti. In che senso dunque
il disegno del Signore resta in
eterno, se non perché ha già
saputo e predestinato in anticipo
riguardo a noi? Chi può negare la
predestinazione di Dio? Prima
della creazione del mondo ci ha
visti, ci ha creati, ci ha
corretti, ha mandato il Figlio suo
a noi, ci ha redenti; questo è il
suo disegno che resta in eterno,
questo è il suo pensiero che
rimane nei secoli dei secoli (Esp.
sul sal. 32, II, D2, 14).
-
[Per
quella umiliazione], per la
quale l'uomo precipitò e fu
scaraventato nella morte a
seguito di quel peccato che
infelicissimamente fu commesso
nella felicità del paradiso,
l'uomo è divenuto simile alla
vanità e i suoi giorni passano
come ombra, e tutti si nasce
figli dell'ira; e tali si
resterebbe se non ci fosse stato
il Mediatore che ha riconciliato
con Dio tutti coloro che, prima
della creazione del mondo, erano
stati predestinati alla salvezza
eterna. In questo Mediatore
sperarono anche gli antichi
giusti, prevedendone con spirito
profetico la futura venuta
nella carne (Esp. sul sal. 118,
D 15, 4).
|
Salmo 23 - Sovranità
di Cristo e sua ascensione
|
Benedetto
sia Dio,
Padre
del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci
ha benedetti
con
ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
In lui
ci ha scelti *
prima
della creazione del mondo,
per
trovarci, al suo cospetto, *
santi
e immacolati nell'amore.
Ci ha
predestinati *
a
essere suoi figli adottivi
per
opera di Gesù Cristo, *
secondo
il beneplacito del suo volere,
a lode
e gloria della sua grazia, *
che ci
ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui
abbiamo la redenzione
mediante
il suo sangue, *
la
remissione dei peccati
secondo
la ricchezza della sua grazia.
Dio
l'ha abbondantemente riversata su
di noi
con
ogni sapienza e intelligenza, *
poiché
egli ci ha fatto conoscere
il
mistero del suo volere,
il
disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle
del cielo come quelle della terra.
Nella
sua benevolenza lo aveva in lui
prestabilito *
per
realizzarlo nella pienezza dei
tempi.
|
-
Del
Signore è la terra e ciò che la
riempie, il mondo intero e tutti
coloro che vi abitano. Quando
cioè il Signore glorificato è
annunziato perché credano tutte
le genti, e tutto il mondo
diventa la sua Chiesa. Egli
stesso sopra i mari l'ha
fondata. Egli stesso fermamente
l'ha stabilita sopra tutti i
marosi di questo secolo,
affinché da essa fossero
dominati e non le arrecassero
alcun male. E sopra i fiumi l'ha
disposta. I fiumi scorrono al
mare, e gli uomini in preda alle
loro passioni si perdono nel
secolo: anche su questi trionfa
la Chiesa che è preparata nella
carità ad accogliere
l'immortalità dopo aver vinto,
per mezzo della grazia di Dio,
le cupidigie del secolo (Esp.
sul sal. 23, 2).
-
Chi salirà sul
monte del Signore?
Chi salirà all'altissima
giustizia del Signore? Ovvero
chi starà nel suo santo luogo?
Ovvero chi resterà in quel luogo
ove ascenderà, fondato sopra i
mari e preparato sopra i fiumi?
L'innocente di mani e puro di
cuore. Chi dunque salirà
lassù ed ivi resterà, se non
colui che è innocente nelle
opere e puro nei pensieri? Chi
non ha impiegato in vanità
l'anima sua. Colui che non
ha abbandonato l'anima sua alle
cose effimere, ma, rendendosi
conto che essa è immortale, ha
desiderato la ferma e immutabile
eternità. E non ha giurato
al suo prossimo nell'inganno.
E perciò senza inganno, così
come semplici e non ingannevoli
sono le cose eterne, si è
presentato al suo prossimo (Esp.
sul sal. 23, 3. 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Padre delle misericordie,
rendi innocenti le nostre mani, e
puri i nostri cuori
perché limpida sia la nostra lode
e
le nostre opere libere
da
ogni compromesso con il male.
Amen.
|
Cantico Tb. 13, 2-10a
- Dio castiga e salva
|
Benedetto
Dio che vive in eterno; *
il suo
regno dura per tutti i secoli;
egli
castiga e usa misericordia,*
fa
scendere negli abissi della terra,
fa
risalire dalla grande perdizione *
e
nulla sfugge alla sua mano.
Lodatelo,
figli di Israele, davanti alle
genti: t
egli
vi ha disperso in mezzo ad esse *
per
proclamare la sua grandezza.
Esaltatelo
davanti ad ogni vivente, t
è lui
il Signore, il nostro Dio,
lui il
nostro Padre, il Dio per tutti i
secoli.
Vi
castiga per le vostre ingiustizie,
*
ma
userà misericordia a tutti voi.
Vi
raduna da tutte le genti, *
in
mezzo alle quali siete stati
dispersi.
Convertitevi
a lui con tutto il cuore
e con
tutta l'anima *
per
fare la giustizia davanti a lui,
e
allora egli si convertirà a voi *
e non
vi nasconderà il suo volto.
Ora
contemplate ciò che ha operato con
voi *
e
ringraziatelo con tutta la voce;
benedite
il Signore della giustizia *
ed
esaltate il re dei secoli.
Io gli
do lode nel paese del mio esilio *
e
manifesto la sua forza e grandezza
a un
popolo di peccatori.
Convertitevi,
o peccatori, *
e
operate la giustizia davanti a
lui;
chi sa
che non torni ad amarvi *
e vi
usi misericordia?
Io
esalto il mio Dio e celebro il re
del cielo *
ed
esulto per la sua grandezza.
Tutti
ne parlino *
e
diano lode a lui in Gerusalemme.
|
-
In
ogni dono del Signore Dio
nostro, in ogni consolazione ed
in ogni punizione che ci viene
da lui, nella grazia che egli si
è degnato di darci,
nell'indulgenza per la quale ci
ha reso il meritato castigo, in
tutte le sue opere, sempre
l'anima nostra deve benedire il
Signore... Ciascuno di noi deve
stimolare ed esortare la propria
anima, dicendole: Benedici
anima mia il Signore. E
tutti noi, e con quanti sono
nostri fratelli in Cristo,
dovunque si trovino,
formando un sol uomo avente il
suo capo nel cielo tutti
proprio per tale unità dobbiamo
esortare la nostra anima,
dicendo: Benedici, anima
mia, il Signore. E l'anima
ascolta, obbedisce, sta a tale
esortazione, ne resta persuasa
non per la nostra virtù, ma per
la grazia di colui che essa
benedice... (Esp. sul sal. 102,
1).
-
Abbiamo
cantato per tutto il tempo che
era necessario e poi abbiamo
taciuto; ma deve forse tacere
quel che è dentro di noi nel
benedire il Signore? Può certo
elevarsi e cessare a tempo
opportuno il suono delle nostre
parole, ma perenne dev'essere
la voce di quel che è dentro di
noi! Quando ti rechi nella
Chiesa per recitare l'inno, la
tua voce fa risuonare le lodi di
Dio, ma anche dopo aver cantato
come hai potuto, quando ti sei
ormai allontanato, la tua anima
deve far risuonare le lodi di
Dio. Quando attendi ad un
affare, anche allora la tua
anima deve lodare Dio... Mi
permetto anzi di aggiungere:
anche quando dormi, la tua anima
deve benedire il Signore...
Anche se dormi è la tua
innocenza a dar voce alla tua
anima (Esp. sul sal. 102, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Noi
ti esaltiamo e ti benediciamo
Signore nostro, perché tu sei
nostro Padre
e
il Dio di tutti i secoli;
converti a te i nostri cuori
e
la nostra vita
sarà
una lode perenne alla tua
misericordia.
Amen.
|
Salmo 32 - Esultanza
dei giusti a motivo della
creazione e della redenzione
operate attraverso il Verbo di Dio
|
Esultate,
giusti, nel Signore:
ai
retti si addice la lode.
Lodate
il Signore con la cetra, *
con
l'arpa a dieci corde a lui
cantate.
Cantate
al Signore un canto nuovo,
suonate
la cetra con arte e acclamate.
Poiché
retta è la parola del Signore *
e
fedele ogni sua opera.
Egli
ama il diritto e la giustizia, *
della
sua grazia è piena la terra.
Dalla
parola del Signore furono fatti i
cieli, *
dal
soffio della sua bocca ogni loro
schiera.
Come
in un otre raccoglie le acque del
mare, *
chiude
in riserve gli abissi.
Tema
il Signore tutta la terra, *
tremino
davanti a lui gli abitanti del
mondo,
perché
egli parla e tutto è fatto, *
comanda
e tutto esiste.
Il
Signore annulla i disegni delle
nazioni, *
rende
vani i progetti dei popoli.
Ma il
piano del Signore sussiste per
sempre, *
i
pensieri del suo cuore per tutte
le generazioni.
Beata
la nazione il cui Dio è il
Signore, *
il
popolo che si è scelto come erede.
Il
Signore guarda dal cielo, *
egli
vede tutti gli uomini.
Dal
luogo della sua dimora *
scruta
tutti gli abitanti della terra,
lui
che, solo, ha plasmato il loro
cuore *
e
comprende tutte le loro opere.
Il re
non si salva per un forte esercito
*
né il
prode per il suo grande vigore.
Il
cavallo non giova per la vittoria,
*
con
tutta la sua forza non potrà
salvare.
Ecco,
l'occhio del Signore veglia su chi
lo teme, *
su chi
spera nella sua grazia,
per
liberarlo dalla morte *
e
nutrirlo in tempo di fame.
L'anima
nostra attende il Signore, *
egli è
nostro aiuto e nostro scudo.
In lui
gioisce il nostro cuore *
e
confidiamo nel suo santo nome.
Signore,
sia su di noi la tua grazia, *
perché
in te speriamo.
|
-
Questo
salmo ci esorta a esultare nel
Signore...
Ma
possiamo esultare nel Signore se
la nostra lode riconosce in Lui
il solo che risponde a tutti i
nostri desideri; mentre nessuno
come Lui offre agli infedeli
altrettanto di cui dispiacersi.
Brevissima è la regola: piace a
Dio colui cui piace Dio. Ai
retti - si aggiunge - si
addice la lode. Chi sono i
retti? Coloro che dirigono il
cuore secondo la Volontà di Dio;
e, se l'umanità fragile li
turba, li consola la divina
equità. Infatti, anche se
desiderano, dato il loro cuore
corruttibile, qualcosa di
particolare che convenga ai loro
affari e faccende attuali o
alla necessità presente, non
appena avranno capito e
riconosciuto che Dio vuole
un'altra cosa, antepongono la
volontà del migliore alla
propria, la volontà
dell'Onnipotente alla volontà
del debole, la volontà di Dio a
quella dell'uomo. Poiché quanto
Dio dista dall'uomo, altrettanto
dista la volontà di Dio dalla
volontà dell'uomo (Esp. sul sal.
32, II, 1, 1. 2).
-
Esultate
nel Signore, o giusti, o retti,
perché a voi si addice la lode.
Nessuno dica: che giusto posso
essere io, oppure, quand'è che
sono giusto? Non abbattetevi e
non disperate di voi. Siete
uomini fatti a immagine di Dio;
Colui che vi ha fatto uomini,
anch’ Egli si è fatto per voi
uomo; e affinché molti figli
potessero essere resi partecipi
dell'eredità eterna, per voi è
stato versato il sangue
dell'Unigenito. Se vi
disprezzate a motivo della
fragilità terrena, ebbene
soppesatevi considerando anche
il prezzo pagato per voi;
riflettete degnamente a ciò che
mangiate, a ciò che bevete, a
chi acconsentite nel dire Amen
(Esp. sul sal. 32, II, 1, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, tu sei il nostro Dio,
tu
sei la nostra sicurezza,
il
nostro possesso e la parte della
nostra eredità;
tu
che hai plasmato i nostri cuori
accogli la lode che, gioiosa,
erompe dalle nostre labbra.
Amen.
|
Salmo 19 - Preghiera
della Chiesa perché sia celebrata
la magnificenza di Cristo.
|
Ti
ascolti il Signore nel giorno
della prova, *
ti
protegga il nome del Dio di
Giacobbe.
Ti
mandi l'aiuto dal suo santuario *
e
dall'alto di Sion ti sostenga.
Ricordi
tutti i tuoi sacrifici *
e
gradisca i tuoi olocausti.
Ti
conceda secondo il tuo cuore, *
faccia
riuscire ogni tuo progetto.
Esulteremo
per la tua vittoria, t
spiegheremo
i vessilli in nome del nostro Dio;
*
adempia
il Signore tutte le tue domande.
Ora so
che il Signore salva il suo
consacrato; t
gli ha
risposto dal suo cielo santo *
con la
forza vittoriosa della sua destra.
Chi si
vanta dei carri e chi dei cavalli
*
noi
siamo forti nel nome del Signore
nostro Dio.
Quelli
si piegano e cadono *
ma noi
restiamo in piedi e siamo saldi.
Salva
il re, o Signore, *
rispondici,
quando ti invochiamo.
|
-
In
questo salmo non è Cristo che
parla, ma di Cristo parla il
profeta, e canta avvenimenti
futuri esprimendoli in forma
augurale.
Ti esaudisca il
Signore, nel giorno della
tribolazione.
Ti esaudisca il Signore nel
giorno in cui hai detto: Padre
glorifica il Figlio tuo. Ti
protegga il nome del Dio di
Giacobbe. Ti mandi aiuto dal
Luogo Santo e da Sion ti sia
difesa, rendendo santo il
tuo corpo, cioè la Chiesa,
protetta dalla torre di
guardia, la quale veglia
nell'attesa che tu venga per le
nozze.
... Ti conceda
il Signore quello che
brama il tuo cuore.
Ti conceda il Signore non quello
che hanno in cuore coloro che
hanno creduto di poterti
annientare perseguitandoti; ma
quello che desidera il tuo
cuore, nel quale hai conosciuto
il bene che avrebbe arrecato la
tua passione (Esp. sul sal. 19,
1. 2. 3. 5.).
-
Esulteremo nella
tua salvezza... Adempia il
Signore tutte le tue
preghiere.
Adempia il Signore non soltanto
le preghiere che hai innalzato
sulla terra, ma anche quelle con
cui in cielo intercedi per noi.
Ora ho conosciuto che il
Signore ha salvato il suo
Cristo. Ora, grazie alla
profezia, mi è chiaro che il
Signore risusciterà il suo
Cristo. Lo esaudirà dal suo
santo cielo. Lo esaudirà,
non soltanto dalla terra, ove ha
chiesto di essere glorificato,
ma anche dal cielo, di dove già,
intercedendo per noi alla destra
del Padre, ha inviato lo Spirito
Santo su coloro che credono in
lui. Potente è la salvezza della
sua destra. Nostra potenza è la
salvezza della sua protezione,
che ci soccorre anche nella
tribolazione; in modo che quando
siamo deboli, allora siamo
potenti (Esp. sul sal. 19, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, guarda la tua
Chiesa
che
veglia in attesa dello Sposo,
Gesù
Cristo tuo Figlio, e accogli la
lode
che
innalza a te con amore.
Amen.
|
Salmo 20 - Il profeta
parla al Padre di Cristo Re
|
Signore,
il re gioisce della tua potenza, *
quanto
esulta per la tua salvezza!
Hai
soddisfatto il desiderio del suo
cuore, *
non
hai respinto il voto delle sue
labbra.
Gli
vieni incontro con larghe
benedizioni; *
gli
poni sul capo una corona di oro
fino.
Vita
ti ha chiesto, a lui l'hai
concessa, *
lunghi
giorni in eterno, senza fine.
Grande
è la sua gloria per la tua
salvezza, *
lo
avvolgi di maestà e di onore;
lo fai
oggetto di benedizione per sempre,
*
lo
inondi di gioia dinanzi al tuo
volto.
Perché
il re confida nel Signore: *
per la
fedeltà dell'Altissimo non sarà
mai scosso.
Alzati,
Signore, in tutta la tua forza; *
canteremo
inni alla tua potenza.
|
-
Anche
in questo salmo si canta del
Cristo.O
Signore, nella tua potenza si
allieterà il Re. E per la tua
salvezza esulterà vivamente.
Signore, nella tua potenza, per
la quale il Verbo si è fatto
carne, si allieterà l'uomo
Cristo Gesù. E per questo,
per cui tutto vivifichi,
esulterà grandemente....
Ha chiesto la vita e gliel'hai
accordata.
Ha chiesto la risurrezione,
dicendo: Padre, glorifica
il Figlio tuo; e tu
gliel'hai accordata... Grande è
certamente la sua gloria nella
salvezza per la quale tu lo hai
risuscitato. Lo ricoprirai di
gloria e di grande splendore
quando in cielo lo farai sedere
alla tua destra (Esp. sul sal.
20, 1 passim)
-
Cristo
ha sottomesso al suo giogo le
genti ed ha abbattuto i popoli
non con il ferro, ma con il
legno della croce; e benché
l'abbia fatto nella carne e
nell'umiltà e nella misura in
cui può soffrire la natura di
servo, si comprende tuttavia
quanto sia grande la sua virtù,
perché la debolezza di Dio è più
forte degli uomini... Davvero
grande è la sua virtù, se egli
domina nel mezzo dei suoi
nemici, che strepitano, pur non
riuscendo a nulla contro di
lui... mentre va crescendo la
sua gloria tra i popoli, mentre
al suo nome si sottomettono le
genti... (Esp. sul sal. 109,
11).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, lévati nella
tua potenza;
con
le labbra e con le opere ti
celebreremo
e
faremo conoscere le tue meraviglie
a
tutti i nostri fratelli.
Amen.
|
Cantico Ap. 4,11;
5,9. 10.12 - Inno dei salvati
|
Tu sei
degno, o Signore e Dio nostro,
di
ricevere la gloria, l'onore e la
potenza,
perché
tu hai creato tutte le cose,
per la
tua volontà furono create, *
per il
tuo volere sussistono.
Tu sei
degno, o Signore, di prendere il
libro *
e di
aprirne i sigilli,
perché
sei stato immolato
e hai
riscattato per Dio con il tuo
sangue *
uomini
di ogni tribù, lingua, popolo e
nazione
e li
hai costituiti per il nostro Dio
un
regno di sacerdoti *
e
regneranno sopra la terra.
L'Agnello
che fu immolato è degno di
potenza,
ricchezza,
sapienza e forza, *
onore,
gloria e benedizione.
|
-
Abbiamo
presso il Padre quale avvocato
Gesù Cristo il giusto, ed Egli
stesso è propiziazione per i
nostri peccati... Quel che è
stato scritto di quel sacerdote,
sta scritto per avvertire il
popolo in profezia che deve
riconoscere il sacerdote come
colui per il quale nessuno può
pregare. Ma chi è colui per il
quale nessuno prega, se non
colui che per tutti intercede?
Ebbene, volendo Dio con la
profezia ammonire il popolo, che
già doveva esser desiderato un
sacerdote capace di intercedere
per tutti, mentre per lui
nessuno pregasse, designando
appunto tale sacerdote, ammonì
dicendo: Se il popolo avrà
peccato, pregherà per lui il
sacerdote; ma se avrà peccato il
sacerdote, chi pregherà per lui?
pertanto o popolo, scegli un
tale sacerote, per il quale non
sei obbligato a pregare, ma
della cui preghiera per te tu
possa essere certo. Costui è il
Signore nostro Gesù Cristo,
unico Sacerdote, unico Mediatore
tra Dio e gli uomini, l'Uomo
Cristo Gesù (Esp sul sal 36, D
2, 20).I.
-
Il
Figlio di Dio, che ci ha creati,
è venuto in mezzo a noi e in
qualità di nostro re ci governa,
dopo che, come Creatore, ci
aveva fatti esistere. Lo stesso
nostro Creatore è, comunque,
colui che ci governa; e noi in
tanto siamo cristiani in quanto
il nostro Creatore e Re è
Cristo. Ora, il nome Cristo
deriva da Crisma, cioè unzione.
E, se venivano unti i re e i
sacerdoti, Cristo è stato unto
proprio perché re e sacerdote.
Come re combatté per noi; come
sacerdote offrì se stesso per
noi... Fu sì crocifisso, però
dalla croce in cui era confitto
uccise il diavolo, e per questo
è nostro re. Perché poi è
sacerdote? Per aver offerto se
stesso per noi. Date a lui
sacerdote la vittima da offrire.
Cosa troverà l'uomo da
presentargli come vittima senza
macchia? Quale vittima
troverà?... Offra dunque se
stesso quel sacerdote che è puro
e purifichi gli altri. E'
ciò che fece Cristo...
offrì se stesso come vittima
pura.
Vittima
felice, vittima vera, sacrificio
immacolato! (Esp sul sal. 149,
6).
|
Salmo 35 - Malizia
dell’empio e bontà di Dio
|
Nel
cuore dell'empio parla il peccato,
*
davanti
ai suoi occhi non c'è timor di
Dio.
Poiché
egli si illude con se stesso *
nel
ricercare la sua colpa e
detestarla.
Inique
e fallaci sono le tue parole, *
rifiuta
di capire, di compiere il bene.
Iniquità
trama sul suo giaciglio,
si
ostina su vie non buone, *
via da
sé non respinge il male.
Signore,
la tua grazia è nel cielo, *
la tua
fedeltà fino alle nubi;
la tua
giustizia è come i monti più alti,
il tuo
giudizio come il grande abisso: *
uomini
e bestie tu salvi, Signore.
Quanto
è preziosa la tua grazia, o Dio! *
Si
rifugiano gli uomini all'ombra
delle tue ali,
si
saziano dell'abbondanza della tua
casa *
e li
disseti al torrente delle tue
delizie.
E’ in
te la sorgente della vita, *
alla
tua luce vediamo la luce.
Concedi
la tua grazia a chi ti conosce, *
la tua
giustizia ai retti di cuore.
Non mi
raggiunga il piede dei superbi, *
non mi
disperda la mano degli empi.
Ecco,
sono caduti i malfattori, *
abbattuti,
non possono rialzarsi
|
-
Fratelli, siamo figli degli
uomini, speriamo nella
protezione delle sue ali e ci
inebrieremo dell’abbondanza
della sua casa... Si
inebrieranno nell'abbonanza
della tua casa; e li
disseterai al torrente della
tua delizia. E' detto
torrente il corso d'acqua che
scorre con impeto. Impetuosa
sarà la misericordia di Dio,
nell'irrigare e nell'inebriare
coloro che ora pongono la loro
speranza sotto la protezione
delle sue ali. Che cosa è quella
delizia? E' come un torrente
che inebria gli assetati. Chi
ora dunque ha sete, fondi la sua
speranza; chi ha sete abbia la
speranza e, inebriato, avrà la
realtà; ma prima di avere la
realtà, sia assetato nella
speranza. Beati coloro che
hanno fame e sete della
giustizia, perché saranno
saziati... Perché presso di te
è la sorgente della vita.
Chi è la sorgente della vita se
non Cristo? E' venuto a te nella
carne, per bagnare la tua gola
assetata; sazierà chi spera
Colui ha bagnato l'assetato. Perché
presso di te è la sorgente
della vita, nella tua luce
vedremo la luce. Qui una
cosa è la sorgente ed un'altra
la luce; non così lassù. Perché
ciò che è fonte è anche luce...
se è luce preparo i miei occhi,
preparo anche la gola. Perché
ciò che è luce è anche
sorgente; è sorgente perché
sazia gli assetati, luce perché
illumina i ciechi (Esp. sul sal.
35, 14.15).
-
All'ombra
delle tue ali spereranno i figli
degli uomini, e si inebrieranno
nell'abbondanza della tua casa.
Quando ciascuna avrà cominciato
ad essere più abbondantemente
irrigato da questa fonte, stia
attento a non insuperbire. Non
mancò infatti tale abbondanza ad
Adamo, il primo uomo, ma a lui
venne addosso il piede della
superbia (come dice il salmo: Non
mi venga addosso il piede
della superbia), e lo
smosse la mano del peccatore,
cioè la mano superba del
diavolo...
Siam
caduti per la superbia, fino a
precipitare in questa condizione
mortale. E poiché la superbia ci
ha ferito, l'umiltà ci fa sani.
Dio è venuto umile per guarire
l'uomo dalla così grande ferita
della superbia. E' venuto,
perché il Verbo si è fatto carne
ed ha abitato fra noi (Esp sul
sal. 35, 17).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, Padre della
luce
e
sorgente di interiore
illuminazione,
sazia la nostra anima assetata di
te
e
donale di contemplare il tuo volto
in eterno.
Amen.
|
Cantico Gdt. 16, 1-2
- Il Signore, creatore del mondo,
protegge il suo popolo
|
Lodate
il mio Dio con i timpani, *
cantate
al Signore con cembali,
elevate
a lui l'accordo del salmo e della
lode; *
esaltate
e invocate il suo nome.
Poiché
il Signore è il Dio *
che
stronca le guerre.
Innalzerò
al mio Dio un canto nuovo:
Signore,
grande sei tu e glorioso, *
mirabile
nella tua potenza e invincibile.
Ti sia
sottomessa ogni tua creatura: *
perché
tu dicesti e tutte le cose furon
fatte;
mandasti
il tuo spirito e furono costruite
*
e
nessuno può resistere alla tua
voce.
I
monti sulle loro basi *
insieme
con le acque sussulteranno,
davanti
a te le rocce si struggeranno come
cera; *
ma a
coloro che hanno il tuo timore
tu
sarai sempre propizio.
|
-
Gratuitamente
amo colui che lodo. Lodo Dio e
mi allieto nella stessa lode. Mi
rallegro lodandolo; non
arrossisco per averlo lodato...
E' con un atto della volontà che
lo si loda; come lo si ama in
virtù della carità. Sia dunque
amato e lodato gratuitamente.
Che significa "gratuitamente"?
Significa amarlo e lodarlo per
se stesso, no per qualcosa di
estraneo a lui. Se lodi Dio
affinché egli ti dia
qualcos'altro, non ami più
gratuitamente Dio.. Se lodi Dio
per motivi estranei a lui, lo
lodi per necessità. E, se tu
avessi ciò che ami, non lo
loderesti più... Egli sa quando
dare e a chi dare, quando
togliere e a chi togliere.
Quanto a te, chiedi nel tempo
ciò che ti giova nel futuro:
chiedi ciò che ti sia d'aiuto
per l'eternità. Ma lui, amalo
gratuitamente: perché da lui non
puoi avere niente di meglio che
lui stesso (Esp. sul sal. 53,
10).
-
Sia
quando siamo nelle tribolazioni
e nelle angustie, sia quando ci
rallegriamo ed esultiamo,
dobbiamo lodare Dio, perché egli
mediante le tribolazioni ci
forma, come attraverso la gioia
ci consola. La lode di Dio non
deve mai allontanarsi dal cuore
e dalla bocca del cristiano, il
quale, anziché lodare il Signore
nella prosperità e maledirlo
nella avversità, si comporterà
come ordina un salmo: Benedirò
il Signore in ogni tempo, la
sua lode sarà sempre sulla mia
bocca. Nella gioia
riconosci il padre che ti
accarezza; nella sofferenza
riconosci il padre che ti
corregge. Sia che accarezzi, sia
che corregga, egli educa colui
al quale prepara l'eredità (Esp.
sul sal. 54, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Onnipotente, Signore del
creato
a
te è sottomessa ogni
creatura perché il tuo
spirito
ha
dato loro l'esistenza; conserva
nel tuo amore
ogni
essere vivente che invoca il tuo
nome.
Amen.
|
Salmo 46 - Cristo,
salendo al cielo, chiama le Genti
e diffonde
ovunque
il suo regno
|
Applaudite, popoli tutti, *
acclamate Dio con voci di gioia;
perché terribile è il Signore,
l'Altissimo, *
re
grande su tutta la terra.
Egli
ci ha assoggettati i popoli, *
ha
messo le nazioni sotto i nostri
piedi.
La
nostra eredità ha scelto per noi,
*
vanto di Giacobbe suo prediletto.
Ascende Dio tra le acclamazioni, *
Il
Signore al suono di tromba.
Cantate inni a Dio, cantate inni;
*
cantate inni al nostro re, cantate
inni;
perché Dio è re di tutta la terra,
*
cantate inni con arte.
Dio
regna sui popoli, *
Dio
siede sul suo trono santo.
I
capi dei popoli si sono raccolti *
con
il popolo del Dio di Abramo,
perché di Dio sono i potenti della
terra: *
egli
è l'Altissimo.
|
-
Voi
tutti, redenti dal Sangue di
Cristo, che è stato versato sul
luogo del Calvario, voi, Popoli
tutti battete le mani
perché la grazia di Dio è giunta
fino a voi. Battete le mani.
Che significa: Applaudite?
Significa rallegratevi. Ma
perché con le mani? Perché le
mani indicano le buone opere.
Non rallegratevi con la bocca e
state inattivi con le mani. Se
vi rallegrate, applaudite
con le mani. La mano dei
popoli veda Colui che si è
degnato di donare la gioia. Che
significa la mano dei popoli?
Significa le azioni di coloro
che operano il bene. Popoli
tutti battete le mani,
acclaate Dio con voce
d'esultanza. Con la voce e
con le mani. Se fosse soltanto
con la voce non sarebbe bene
perché le mani resterebbero
oziose; neppure soltanto con le
mani sarebbe bene, perché muta
rimarrebbe la lingua; siano
concordi le mani e la lingua,
questa confessi, quelle operino:
acclamate Dio con voce
d'esultanza (Esp. sul sal.
46, 3)..
-
Ascende Dio tra il giubilo.
Dio è lo stesso nostro Signore
Cristo che ascende tra il
giubilo. Dove se non lassù dove
sappiamo?... Ascende Dio tra
il giubilo... Sparisce
certamente il corpo dal vostro
sguardo, ma Dio non si allontana
dai vostri cuori; lo vedete
salire, credete in lui anche
quando è assente, sperate nella
sua venuta, ma grazie alla sua
occulta misericordia, sentite
anche la sua presenza. Perché
egli che è asceso al cielo,
allontanandosi dal vostro
sguardo, è colui che vi ha
promesso: Ecco io sono con
voi fino alla consumazione dei
secoli (Esp. sul sal. 46,
7).
|
ORAZIONE SALMICA
Accogli, Dio Onnipotente la
lode di tutti i popoli
che
inneggiano al tuo nome e ti
proclamano concordi
Re
e Signore di tutta la terra.
Amen.
|
Salmo 26 - Fortezza e
costanza di Cristo
|
Il
Signore è mia luce e mia salvezza,
*
di chi
avrò timore?
Il
Signore è difesa della mia vita, *
di chi
avrò terrore?
Quando
mi assalgono i malvagi *
per
straziarmi la carne,
sono
essi, avversari e nemici, *
a
inciampare e cadere.
Se
contro di me si accampa un
esercito *
Il mio
cuore non teme;
se
contro di me divampa la battaglia
*
anche
allora ho fiducia.
Una
cosa ho chiesto al Signore *
questa
sola io cerco:
abitare
nella casa del Signore *
tutti
i giorni della mia vita,
per
gustare la dolcezza del Signore *
ed
ammirare il suo santuario.
Egli
mi offre un luogo di rifugio *
nel
giorno della sventura.
Mi
nasconde nel segreto della sua
dimora, *
mi
solleva sulla rupe.
E ora
rialzo la testa *
sui
nemici che mi circondano;
immolerò
nella sua casa sacrifici
d'esultanza, *
inni
di gioia canterò al Signore.
Ascolta,
Signore, la mia voce. *
Io
grido: abbi pietà di me!
Rispondimi.
Di te
ha detto il mio cuore: “Cercate il
suo volto”; *
il tuo
volto, Signore, io cerco.
Non
nascondermi il tuo volto, *
non
respingere con ira il tuo servo.
Sei tu
il mio aiuto, non lasciarmi *
non
abbandonarmi, Dio della mia
salvezza.
Mio
padre e mia madre mi hanno
abbandonato, *
ma il
Signore mi ha raccolto.
Mostrami,
Signore, la tua via, *
guidami
sul retto cammino, *
a
causa dei miei nemici.
Non
espormi alla brama dei miei
avversari;
contro
di me sono insorti falsi testimoni
*
che
spirano violenza.
Sono
certo di contemplare la bontà del
Signore *
nella
terra dei viventi.
Spera
nel Signore, sii forte, *
si
rinfranchi il tuo cuore e spera
nel Signore.
|
-
Il
Signore è mia luce e mia
salvezza; che cosa temerò?
Egli mi illumina, vadano
indietro le tenebre; egli mi
salva, si allontani la
debolezza; procedendo saldo
nella luce, chi temerò? Perché
Dio non dona una salvezza tale
che possa essere inficiata dagli
altri; oppure è tale Luce che
possa essere oscurata da alcuno.
Il Signore illumina, noi siamo
illuminati; il Signore salva,
noi siamo salvati. Se dunque
Egli illumina e noi siamo
illuminati, Egli salva e noi
siamo salvati, al di fuori di
Lui noi siamo tenebre e
debolezza. Avendo dunque in lui
la speranza certa, incrollabile
e vera, di chi avremo paura? Il
Signore è la tua luce, il
Signore è la tua salvezza.
Incòntrane uno più potente e
temilo. Appartengo al più
potente di tutti,
all'Onnipotente, in modo tale
che egli mi illumina e mi salva,
e non temo nessuno all'infuori
di lui stesso (Esp. sul sal. 26,
3).
-
Una
cosa sola ho chiesto al
Signore, e questa ricercherò.
Vediamo che cosa chiede colui
che niente teme. Una grande
tranquillità di cuore. Volete
non temere nulla? Chiedete
questa sola cosa; ma chi la
chiede già non teme nulla oppure
la chiede per non temere nulla?
Questa è l'unica cosa: è
chiamata infatti casa quella ove
sempre permarremo. Ebbene
il salmista, se così possiamo
dire, ardendo di desiderio e
bruciando in questo amore,
desidera abitare nella casa del
Signore tutti i giorni della sua
vita: giorni non con una fine,
ma eterni... Ed ora
chiediamogli: Che cosa farai
lassù? quale sarà colà la tua
gioia? quale la ricreazione del
cuore? quali saranno quelle
delizie donde trabocca la gioia?
Non continueresti infatti a
restarvi se non fossi felice. Ma
quella felicità donde deriva?
Conosciamo infatti, qui, diverse
felicità del genere umano, e
ciascuno si dice misero quando
gli è sottratto ciò che ama.
Invero gli uomini amano diverse
cose; e quando uno sembra
possedere ciò che ama, si dice
felice. Tuttavia è veramente
felice non se ha ciò che ama, ma
se ama ciò che deve essere amato
(Esp. sul sal. 26, 6. 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, tu sei la nostra luce e
la nostra salvezza;
ascolta il grido della nostra
preghiera e sazia la sete
del
nostro cuore che cerca ovunque il
tuo volto.
Amen.
|
Cantico Col 1, 3.
12-20 - Cristo è il Primogenito di
coloro che risuscitano dai morti
|
Ringraziamo
con gioia Dio, *
Padre
del Signore nostro Gesù Cristo,
perché
ci ha messi in grado di
partecipare *
alla
sorte dei santi nella luce,
ci ha
liberati dal potere delle tenebre,
*
ci ha
trasferiti nel regno del suo
Figlio diletto,
per
opera del quale abbiamo la
redenzione, *
la
remissione dei peccati.
Cristo
è immagine del Dio invisibile, *
generato
prima di ogni creatura;
è
prima di tutte le cose *
e
tutte in lui sussistono.
Tutte
le cose sono state create per
mezzo di lui *
e in
vista di lui:
quelle
nei cieli e quelle sulla
terra, *
quelle
visibili e quelle invisibili.
Egli è
il capo del corpo, che è la
Chiesa; *
è il
principio di tutto,
il
primogenito di coloro che
risuscitano dai morti, *
per
ottenere il primato su tutte le
cose.
Piacque
a Dio di far abitare in lui ogni
pienezza,
per
mezzo di lui riconciliare a sé
tutte le cose, -
rappacificare
con il sangue della sua croce, *
gli
esseri della terra e quelli del
cielo.
|
-
Noi
cristiani sappiamo che la
risurrezione si è già compiuta
nel nostro Capo, e che si
compirà nelle membra. Capo della
Chiesa è Cristo, membra di
Cristo è la Chiesa. Ciò che
prima è accaduto nel capo
accadrà poi nel corpo. Questa è
la nostra speranza; per la quale
resistiamo e perseveriamo pur in
mezzo alla dilagante malvagità
di questo mondo. Questa speranza
ci consola, finché la stessa
speranza non sia divenuta
realtà. Sarà infatti realtà
quando anche noi risorgeremo, e,
trasformati in esseri celesti,
diverremo uguali agli angeli.
Chi avrebbe osato sperare tanto,
senza la promessa della Verità?
(Esp. sul sal. 65, 1).
-
Il
nostro Signore e Salvatore Gesù
Cristo è il Capo del suo Corpo,
è il mediatore unico tra Dio e
l'uomo, lui, l'uomo Gesù, nato
dalla Vergine... Egli ci rese
sue membra e quando parla,
talora parla identificandosi con
queste membra, mentre altre
volte parla a nome proprio,
parla da nostro capo....
Un solo corpo con
molte membra; così anche
Cristo.
Cristo dunque è la totalità; e
siccome Cristo è la totalità,
per questo il capo dal cielo
poteva dire: Saulo, Saulo,
perché mi perseguiti?
Ritenete questa verità,
fissatevela tenacemente nella
memoria, come si conviene a
figli cresciuti nella scuola
della Chiesa e ben istruiti
nella fede cattolica. Sappiate
riconoscere Cristo, capo e
corpo, e, sempre nei riguardi
del medesimo Cristo,
riconoscetelo Verbo unigenito di
Dio, uguale al Padre.. Così
facendo, vi renderete conto
dell'immensa grazia che vi eleva
fino a Dio, se è vero che lo
stesso individuo, che è uno col
Padre, è voluto diventare uno
anche con noi (Esp. sul sal.
142, 3).
|
Salmo 56 - Passione,
resurrezione e ascensione di
Cristo
|
Pietà
di me, pietà di me, o Dio, *
in te
mi rifugio;
mi
rifugio all'ombra delle tue ali *
finché
sia passato il pericolo.
Invocherò
Dio, l'Altissimo, *
Dio
che mi fa il bene.
Mandi
dal cielo a salvarmi
dalla
mano dei miei persecutori, *
Dio
mandi la sua fedeltà e la sua
grazia.
Io
sono come in mezzo a leoni, *
che
divorano gli uomini;
i loro
denti sono lance e frecce, *
la
loro lingua spada affilata.
Innàlzati
sopra il cielo, o Dio, *
su
tutta la terra la tua gloria.
Hanno
teso una rete ai miei piedi, *
mi
hanno piegato,
hanno
scavato davanti a me una fossa *
e vi
sono caduti.
Saldo
è il mio cuore, o Dio, *
saldo
è il mio cuore.
Voglio
cantare, a te voglio inneggiare: *
svégliati,
mio cuore,
svegliatevi,
arpa e cetra, *
voglio
svegliare l'aurora.
Ti
loderò tra i popoli, Signore,
a te
canterò inni tra le genti,
perché
la tua bontà è grande fino ai
cieli, *
e la
tua fedeltà fino alle nubi.
Innàlzati
sopra il cielo, o Dio, *
su
tutta la terra la tua gloria.
|
-
In
tutti i salmi cerchiamo di
ascoltare la voce del capo, ma
insieme anche la voce del corpo.
Non ha voluto parlare
separatamente, non ha voluto
essere separato da noi... Se
Cristo è con noi, egli parla in
noi, parla di noi, parla per
mezzo nostro, come anche noi
parliamo in lui. Ed è per questo
che diciamo la verità: perché
parliamo in lui...Pietà
di me, o Dio, pietà di me! In
te confida l'anima mia.
Cristo nella passione dice: Pietà
di me, o Dio! Dio dice a
Dio: Pietà di me.
Infatti ciò che in lui grida:
Pietà di me è tuo: da te lo ha
preso. Per liberare te s'è
rivestito di carne. E la carne
grida: Pietà di me o Dio,
pietà di me! Lo grida
l'uomo, anima e carne. Difatti
il Verbo ha assunto l'uomo tutto
intero, il Verbo si è fatto
pienamente uomo... L'uomo tutto
intero era con il Verbo, e il
Verbo era con l'uomo. Può dunque
dire: Pietà di me, o Dio,
pietà di me! Non ci
spaventino le parole di colui
che chiede misericordia e
misericordia dona. La chiede
proprio perché la dona. Per
questo, infatti, volle farsi
uomo, perché è misericordioso.
Non perché vi fosse costretto da
necessità, ma per liberare noi
dallo stato di necessità.
Pietà di me, o Dio, pietà di
me! In te confida l'anima mia.
Ascoltando il maestro che prega,
impara a pregare. Egli ha
pregato per insegnarci a
pregare: come anche ha sofferto
perché noi imparassimo a
soffrire ed è risorto perché
sapessimo sperare nella
risurrezione (Esp. sul sal. 56,
1. 5).
-
Griderò
all'altissimo Dio, a Dio che
mi ha colmato di benefici.
Se mi ha beneficato prima che io
lo cercassi, non mi esaudirà
quando grido a lui? Ci ha
colmati di benefici, il Signore
Dio, quando ci mandò il
Salvatore nostro Gesù cristo,
venuto a morire per i nostri
peccati e a risorgere per la
nostra giustificazione.
Per chi ha voluto morisse il suo
Figlio? Per gli empi. Gli empi
non cercavano Dio, Dio è venuto
a cercarli. Per quanto, dunque,
egli sia altissimo, la nostra
miseria e il nostro gemito non
sono lontani da lui; perché il
Signore è vicino a coloro che
hanno il cuore contrito (Esp.
sul sal. 56, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, Padre delle
misericordie
ed
elargitore di benefici,
davanti a te è il nostro cuore
pronto alla lode
e
all'amore verso i fratelli;
accoglici quali membra redente
del
Corpo del tuo Figlio che è la
Chiesa.
Amen.
|
Cantico Ger. 31,
10-14 - Dio libera e raduna
il suo popolo nella gioia
|
Ascoltate,
popoli, la parola del Signore *
annunziatela
alle isole più lontane
e
dite: “Chi ha disperso Israele lo
raduna *
e lo
custodisce come un pastore il suo
gregge”,
perché
il Signore ha redento Giacobbe, *
lo ha
riscattato dalle mani del più
forte di lui.
Verranno
e canteranno inni sull'altura di
Sion *
affluiranno
verso i beni del Signore,
verso
il grano, il mosto e l'olio, *
verso
i nati dei greggi e degli armenti.
Essi
saranno come un giardino irrigato,
*
non
languiranno mai.
Allora
si allieterà la vergine alla
danza; *
i
giovani e i vecchi gioiranno.
Io
cambierò il loro lutto in gioia, *
li
consolerò e li renderò felici,
senza afflizioni.
Sazierò
di delizie l'anima dei sacerdoti *
e
il mio popolo abbonderà dei miei
beni.
|
-
I
doni di Dio sono in parte
temporali e terreni e in parte
eterni e celesti; chi ama Dio
per ricevere questi beni terreni
e temporali, che sono a
disposizione di tutti, è ancora
come un animale: si serve certo
della misericordia di Dio, ma
non in quella speciale, che
viene data solo ai giusti, ai
santi, ai buoni. Quali sono i
doni che abbondano per tutti?
Il sole che Egli fa sorgere
sopra i buoni e i cattivi, la
pioggia che fa cadere sui giusti
ed ingiusti. Chi non ha questa
misericordia di Dio? Gli è
necessaria in primo luogo per
essere, per distinguersi dalle
bestie, per essere un animale
razionale capace di conoscere
Dio, e poi per godere di questa
luce, di questa aria, della
pioggia, dei frutti, della
diversità delle stagioni, delle
consolazioni terrene, della
salute del corpo, dell'affetto
degli amici, della prosperità
della sua casa. Tutti questi
sono beni e sono doni di Dio.
Non crediate fratelli, che possa
dare tali beni qualcun altro
all'infuori di Dio (Esp. sul
sal. 35, 7)-.
-
O
beni del Signore, dolci,
immortali, incomparabili,
eterni, immutabili! Quando vi
vedrò, o beni del Signore? Ho
sete di vedervi, ma non nella
terra di coloro che muoiono...
Il Signore mi strapperà dalla
terra dei mortali, Egli che per
me si è degnato di caricarsi
della terra dei mortali e di
morire fra le mani di coloro che
muoiono... Mi strapperà il
Signore dalla terra dei mortali
(Esp. sul sal 26, II, 22).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
benediciamo Padre, per mezzo di
tuo Figlio
Gesù, nostro Redentore;
la
terra abbonda dei tuoi beni
e
l'uomo gode dei tuoi benefici.
Fa
che mai dissipiamo i doni
del
tuo amore, ma sempre viviamo
in
rendimento di grazie.
Amen.
|
Salmo
47 -
La Chiesa di Dio:
comunità di grazia e di lode
|
Grande
è il Signore e degno di ogni lode
*
nella
città del nostro Dio.
T
Il suo monte santo, altura
stupenda, *
è la
gioia di tutta la terra.
Il
monte Sion, dimora divina, *
è la
città del grande Sovrano.
Dio
nei suoi baluardi *
è
apparso fortezza inespugnabile.
Ecco,
i re si sono alleati, *
sono
avanzati insieme.
Essi
hanno visto: *
attoniti
e presi dal panico, sono fuggiti.
Là
sgomento li ha colti, *
doglie
come di partoriente,
simile
al vento orientale *
che
squarcia le navi di Tarsis.
Come
avevamo udito, così abbiamo visto
nella
città del Signore degli eserciti,
nella
città del nostro Dio; *
Dio
l'ha fondata per sempre.
Ricordiamo,
Dio, la tua misericordia *
dentro
il tuo tempio.
Come
il tuo nome, o Dio,
così
la tua lode si estende
sino
ai confini della terra; *
è
piena di giustizia la tua destra.
Gioisca
il monte di Sion,
esultino
le città di Giuda *
a
motivo dei tuoi giudizi.
Circondate
Sion, giratele intorno, *
contate
le sue torri.
Osservate
i suoi baluardi,
passate
in rassegna le sue fortezze, *
per
narrare alla generazione futura:
Questo
è il Signore, nostro Dio
in
eterno, sempre: *
egli
è colui che ci guida.
|
-
Grande è il Signore e
sommamente degno di ogni lode,
nella città del nostro Dio,
nel suo santo monte.
Questa è la città posta sul
monte, che non può essere
nascosta, questa è la lampada
che non si cela sotto il moggio,
da tutti conosciuta, a tutti
nota. Non tutti però sono suoi
cittadini, ma coloro nei quali grande
è il Signore e sommamente
degno di ogni lode... Che
cosa è questo monte,
fratelli?... Volesse il cielo
che tu non fossi pigro a salire
sul monte, come non è stato
tardo il monte a venire a colui
che dormiva... Questo monte,
crescendo e riempiendo tutta la
faccia della terra, è venuto a
noi. Perché... non saliamo già
su di lui che è presente, in
modo che il Signore sia in
noi grande e sommamente degno
di lode (Esp. sul sal. 47,
2).
-
O
Chiesa felice! A suo tempo hai
udito, a suo tempo hai visto. Ha
udito nelle promesse, vede nella
realtà, ha udito nella profezia,
vede nel Vangelo... Innalza
dunque gli occhi, e getta uno
sguardo nel mondo, e osserva
ormai come si è estesa l'eredità
sino ai confini della terra...
Guarda che già si è compiuta la
profezia: Sia tu esaltato, o
Dio, sopra i cieli, e la tua
gloria sopra tutta la terra.
Contempla colui che ebbe piedi e
mani trafitti dai chiodi, le cui
ossa pendenti dal legno furono
contate, e sulle cui vesti
furono gettate le sorti;
contèmplalo regnare, lui che
essi hanno visto in croce,
ossèrvalo mentre siede in cielo
lui che essi disprezzarono
mentre camminava in terra (Esp.
sul sal. 47, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Guarda Padre buono, la tua
Chiesa che,
pellegrina sulla terra,
cammina verso il tuo santo monte
cantando le tue lodi;
sorreggila nella fatica di ogni
giorno
perché riconosca umilmente che
solo da te proviene
ogni
dono di grazia.
Amen.
|
Salmo 29 -
Risurrezione di Cristo
|
Ti
esalterò, Signore, perché mi hai
liberato *
e su
di me non hai lasciato esultare i
nemici.
Signore
Dio mio, *
a te
ho gridato e mi hai guarito.
Signore,
mi hai fatto risalire dagli
inferi, *
mi hai
dato vita perché non scendessi
nella tomba.
Cantate
inni al Signore, o suoi fedeli *
rendete
grazie al suo santo nome,
perché
la sua collera dura un istante, *
la sua
bontà per tutta la vita.
Alla
sera sopraggiunge il pianto *
e al
mattino, ecco la gioia.
Nella
mia prosperità ho detto: *
“Nulla
mi farà vacillare!”.
Nella
tua bontà, o Signore, *
mi hai
posto su un monte sicuro;
ma
quando hai nascosto il tuo volto,
*
io
sono stato turbato.
A te
grido, Signore, *
chiedo
aiuto al mio Dio.
Quale
vantaggio dalla mia morte, *
dalla
mia discesa nella tomba?
Ti
potrà forse lodare la polvere *
e
proclamare la tua fedeltà
nell'amore?
Ascolta,
Signore, abbi misericordia *
Signore,
vieni in mio aiuto.
Hai
mutato il mio lamento in danza,
la mia
veste di sacco in abito di gioia,
perché
io possa cantare senza posa. *
Signore,
mio Dio, ti loderò per sempre.
|
-
Di
chi crediamo sia la voce che
loda il Signore, lo ringrazia ed
esulta e dice: Ti esalterò,
Signore, perché mi hai
protetto, e non hai permesso
che si rallegrassero a mio
riguardo i miei nemici?
Prendiamo per primo in
considerazione il Signore
stesso: poiché si è degnato di
farsi uomo, ha potuto con
ragione adattare a sé queste
parole, giacché in quanto uomo è
anche debole, ed in quanto
debole, anche lui prega... Se
prendi in considerazione la
divinità di nostro Signore Gesù
Cristo, chi prega? A chi prega?
Perché prega? Può Dio pregare?
Può pregare ad un suo uguale?
Quale motivo ha di pregare Egli
che è sempre beato, sempre
onnipotente, sempre immutabile,
eterno e coeterno al Padre?...
Il Verbo si è fatto carne e
ha abitato tra noi, ecco
che hai la Maestà con la quale
pregare, e l'umanità che per te
prega (Esp. sul sal. 29, II, 1).
-
Signore, Dio mio, ho gridato
verso di te, e tu mi hai
risanato:
Il Signore ha pregato sul monte
prima della Passione e Dio lo ha
guarito. Chi è stato guarito,
forse Colui che mai è stato
ammalato, il Verbo di Dio, il
Verbo che è divinità? No: ma
Egli portava la morte della
carne, portava la tua ferita,
per sanare te dalla tua ferita.
La carne è stata dunque
risanata. Quando? Quando egli è
risorto. Quella esaltazione
dunque sarà allora l'esaltazione
della nostra voce; ora è
l'esaltazione di Cristo...
Inneggiate al Signore, o santi
suoi, poiché è risorto il vostro
Capo, sperate, o membra, in ciò
che vedete nel Capo; sperate, o
membra, ciò che nel Capo avete
creduto... Cristo è asceso in
cielo, ove noi lo seguiremo: non
è rimasto negli inferi, è
risorto e più non muore; quando
anche noi risorgeremo più non
moriremo (Esp. sul sal. 29,12.
14).
|
ORAZIONE SALMICA
Esulta la tua Chiesa, Padre,
e canta a te con gioia
per
la mirabile opera della redenzione
operata
dal
Cristo tuo Figlio, che con la sua
risurrezione
ha
mutato la tristezza
della nostra condizione mortale
in grido d'esultanza.
Amen.
|
Salmo 31 - La
misericordia di Dio per mezzo
della sua grazia giustifica il
peccatore
|
Beato
l'uomo a cui è rimessa la colpa, *
e
perdonato il peccato.
Beato
l'uomo a cui Dio non imputa alcun
male *
e nel
cui spirito non è inganno.
Tacevo
e si logoravano le mie ossa, *
mentre
gemevo tutto il giorno.
Giorno
e notte pesava su di me la tua
mano, *
come
per arsura d'estate inaridiva il
mio vigore.
Ti ho
manifestato il mio peccato, *
non ho
tenuto nascosto il mio errore.
Ho
detto. “Confesserò al Signore le
mie colpe” *
e tu
hai rimesso la malizia del mio
peccato.
Per
questo ti prega ogni fedele *
nel
tempo dell'angoscia.
Quando
irromperanno grandi acque *
non lo
potranno raggiungere.
Tu sei
il mio rifugio, mi preservi dal
pericolo, *
mi
circondi di esultanza per la
salvezza.
Ti
farò saggio, t'indicherò la via da
seguire; *
con
gli occhi su di te, ti darò
consiglio.
Non
siate come il cavallo e come il
mulo
privi
d'intelligenza; t
si
piega la loro fierezza con morso e
briglie, *
se no,
a te non si avvicinano.
Molti
saranno i dolori dell'empio, *
ma la
grazia circonda chi confida nel
Signore.
Gioite
nel Signore ed esultate, giusti, *
giubilate,
voi tutti, retti di cuore.
|
-
E'
il canto della grazia di Dio e
della nostra giustificazione, di
cui fruiamo non per qualche
nostr merito precedente ma
perché ci previene la
misericordia del Signore Dio
nostro.Beati
coloro le cui iniquità sono
state rimesse, e i cui peccati
sono stati celati. Beato
l'uomo al quale il Signore non
ha imputato peccato, né è
inganno sulla sua bocca.
La comprensione del salmo, o
intelligenza, consiste in
questo: sapere che non devi
vantarti dei tuoi meriti, né
presumere di poter peccare
impunemente. Per prima cosa
l'intelligenza ti fa conoscere
peccatore. In seguito, quando
avrai cominciato ad operare il
bene con la fede e per mezzo
dell'amore, ti fa attribuire il
merito non alle tue forze, ma
alla grazia di Dio. Così non vi
sarà inganno nel tuo cuore, cioè
nella tua bocca interiore; né
avrai una cosa sulle labbra e
un'altra nel pensiero... Beati
coloro le cui iniquità sono
state rimesse e i cui peccati
sono stati celati; non
beati coloro nei quali non sono
stati trovati i peccati, ma
coloro i cui peccati sono stati
coperti, celati, aboliti. Se Dio
copre i nostri peccati, non
vuole vederli; se non vuole
vederli, non vuole prendere
nota; se non vuole prendere
nota, non vuole punire; se non
vuole punire, non vuole
riconoscerci colpevoli, ma
preferisce perdonarci (Esp sul
sal. 31, II, 1. 9).
-
Allietatevi nel
Signore, ed esultate, o
giusti. Ed esultate:
sottintendi: nel Signore. Perché
già siete giusti. Per che cosa
giusti? Non per i vostri meriti,
ma per la sua grazia. Perché
quando siete giusti? Perché
siete stati giustificati... E
gloriatevi voi tutti, retti di
cuore. Che cosa significa
retti di cuore? Che non
resistono a Dio. Intenda la
vostra carità, comprendete che
cosa è il cuore retto... Ecco il
retto di cuore: qualunque cosa
gli accadrà, dirà: Il Signore ha
dato, il Signore ha tolto. Così
è piaciuto al Signore e così è
stato fatto; sia benedetto il
nome del Signore. Chi ha tolto?
Che cosa ha tolto? A chi ha
tolto? Quando ha tolto? Sia
benedetto il nome del Signore...
La tua volontà è disforme,
quella di Dio è la regola: stia
salda la regola, in modo che ciò
che è disforme sia raddrizzato
secondo la regola. (Esp. sul
sal. 31, II, 24. 26).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, tu sei nostro Padre
che
perdoni le colpe del tuo popolo;
sorreggici con la tua grazia,
perché sinceramente pentiti
dei nostri peccati,
ritorniamo a percorrere
la
giusta via che conduce all'eterno
nostro destino di gloria.
Amen.
|
Cantico Ap. 11,
17-18;12,10b-12a - Il giudizio di
Dio
|
Noi ti
rendiamo grazie, Signore Dio
onnipotente, *
che
sei e che eri,
perché
hai messo mano alla tua grande
potenza, *
e hai
instaurato il tuo regno.
Le
genti, fremettero,
ma è
giunta l'ora della tua ira,
il
tempo di giudicare i morti,
di
dare la ricompensa ai tuoi servi,
ai
profeti e ai santi *
e a
quanti temono il tuo nome, piccoli
e grandi.
Ora si
è compiuta la salvezza,
la
forza e il regno del nostro Dio *
e la
potenza del suo Cristo,
poiché
è stato precipitato l'Accusatore;
colui
che accusava i nostri fratelli, *
davanti
al nostro Dio giorno e notte.
Essi
lo hanno vinto per il sangue
dell'Agnello
e la
testimonianza del loro martirio, *
perché
hanno disprezzato la vita fino a
morire.
Esultate,
dunque, o cieli, *
rallegratevi
e gioite, voi che abitate in essi.
|
-
Cristo
è senza dubbio il vostro re: da
vivo, è il vostro re; ucciso, è
il vostro re. Ecco, il vostro re
è risorto, è in cielo. Ecco, sta
per venire. Guai a voi!, poiché
egli è il vostro re. Seguitate,
dunque, a parlare di giustizia e
a non voler rettamente
giudicare, figli degli uomini!
Non volete giudicare rettamente?
sarete rettamente giudicati.
Quel vostro re vive, non muore
più: la morte su di lui non avrà
più potere. Ecco che viene!
Rientrate, prevaricatori, al
cuore. Verrà senza dubbio.
Ravvedetevi prima che
venga.Anticipate la sua comparsa
con la confessione. Sì, verrà
lui, il vostro re (Esp. sul
sal.57, 3).
-
Cristo
ha sottomesso al suo giogo le
genti ed ha abbattuto i popoli
non con il ferro, ma con il
legno della croce; e benché
l'abbia fatto nella carne e
nell'umiltà e nella misura in
cui può soffrire la natura di
servo, si comprende tuttavia
quanto sia grande la sua virtù,
perché la debolezza di Dio è più
forte degli uomini Esp sul sal.
109. 13).
|
Salmo 50 -
Confessione del penitente che
invoca perdono
|
Pietà
di me, o Dio, secondo la tua
misericordia; *
nel
tuo grande amore cancella il mio
peccato.
Lavami
da tutte le mie colpe, *
mondami
dal mio peccato.
Riconosco
la mia colpa, *
Il mio
peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro
di te, contro te solo ho peccato,
*
quello
che è male ai tuoi occhi, io l'ho
fatto;
perciò
sei giusto quando parli, *
retto
nel tuo giudizio.
Ecco,
nella colpa sono stato generato, *
nel
peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu
vuoi la sincerità del cuore *
e
nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami
con issòpo e sarò mondato; *
lavami
e sarò più bianco della neve.
Fammi
sentire gioia e letizia, *
esulteranno
le ossa che hai spezzato.
Distogli
lo sguardo dai miei peccati, *
cancella
tutte le mie colpe.
Crea
in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova
in me uno spirito saldo.
Non
respingermi dalla tua presenza *
e non
privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi
la gioia di essere salvato *
sostieni
in me un animo generoso
Insegnerò
agli erranti le tue vie *
e i
peccatori a te ritorneranno.
Liberami
dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
*
la mia
lingua esalterà la tua giustizia.
Signore,
apri le mie labbra *
e la
mia bocca proclami la tua lode;
poiché
non gradisci il sacrificio *
e se
offro olocausti, non li accetti.
Uno
spirito contrito è sacrificio a
Dio *
un
cuore affranto e umiliato
tu, o
Dio, non disprezzi.
Nel
tuo amore fa' grazia a Sion, *
rialza
le mura di Gerusalemme.
Allora
gradirai i sacrifici prescritti *
l'olocausto
e l'intera oblazione,
allora
immoleranno vittime
sopra
il tuo altare.
|
-
Abbi pietà di me,
o Dio, secondo la tua grande
misericordia.
Chi scongiura la grande
misericordia, confessa una
grande miseria. Cerchino la tua
piccola misericordia, coloro che
hanno peccato senza saperlo. Sta
scritto: Abbi pietà di me,
secondo la tua grande
misericordia. Soccorri
alla grave ferita con la tua
grande medicina. Grave è ciò che
soffro, ma mi affido
all'Onnipotente. Dispererei
della mia tanto mortale ferita,
se non trovassi un così grande
medico...Più
e più lavami della mia
ingiustizia.
Che significa: Più e più lavami?
Significa che sono molto
macchiato. Più e più lava i
peccati di colui che sa, tu che
hai lavato i peccati di colui
che non sapeva. Non si deve
disperare della tua
misericordia. E dal mio
peccato purificami. Per
quale merito? Se è un medico,
offrigli la ricompensa; è Dio,
offri il sacrificio (Esp. sul
sal. 50, 6. 7).
-
Contro te solo ho
peccato, e ho fatto il male
davanti a te; affinché tu sia
giustificato nelle tue parole
e tu vinca quando sei
giudicato. Ecco che
nell'iniquità sono stato
concepito...
Perché dice di essere stato
concepito nell'iniquità, se non
perché deriva tale iniquità da
Adamo? Anche la stessa catena
della morte si è generata
insieme con l'iniquità. Nessuno
nasce se non trascinando seco la
pena, e traendo con sé ciò che
ha meritato la pena... Sappiamo
infatti, che il battesimo di
Cristo è efficace per ottenere
il perdono dei peccati... Che
cosa lava il battesimo? che cosa
scioglie quella grazia? Scioglie
la radice del peccato (Esp. sul
sal. 50, 10).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Padre, Signore delle misericordie,
accetta la confessione delle colpe
che, umiliata innanzi a te, la
Chiesa effonde
fiduciosa unicamente del tuo
perdono;
apri
le sue labbra
perché proclami sempre le tue
lodi.
Amen.
|
Cantico Is. 45 -
Tutti i popoli si convertano al
Signore
|
Veramente
tu sei un Dio misterioso, *
Dio di
Israele, salvatore.
Saranno
confusi e svergognati *
quanti
s'infuriano contro di lui;
se ne
andranno con ignominia
i
fabbricanti di idoli.
Israele
sarà salvato dal Signore
con
salvezza perenne. *
Non
patirete confusione o vergogna
per i
secoli eterni.
Poiché
così dice il Signore, che ha
creato i cieli;
egli,
il Dio che ha plasmato e fatto la
terra *
e l'ha
resa stabile;
l'ha
creata non come orrida regione, *
ma
l'ha plasmata perché fosse
abitata:
“Io
sono il Signore, non ce n'è un
altro.
Io non
ho parlato in segreto, *
in un
angolo oscuro della terra.
Non ho
detto alla discendenza di
Giacobbe: *
Cercatemi
in un'orrida regione!
Io
sono il Signore, che parlo con
giustizia, *
che
annunzio cose rette.
Radunatevi
e venite, avvicinatevi tutti
insieme, *
superstiti
delle nazioni!
Non
hanno intelligenza
quelli
che portano un idolo da loro
scolpito *
e
pregano un dio che non può
salvare.
Manifestate
e portate le prove, *
consigliatevi
pure insieme!
Chi ha
fatto sentire ciò da molto tempo *
e chi
l'ha predetto fin da allora?
Non
sono forse io, il Signore?
Fuori
di me non c'è altro Dio; *
fuori
di me non c'è Dio giusto e
salvatore.
Volgetevi
a me e sarete salvi,
paesi
tutti della terra, *
perché
io sono Dio; non ce n'è un altro.
Lo
giuro su me stesso,
la
verità esce dalla mia bocca, *
una
parola irrevocabile:
davanti
a me si piegherà ogni ginocchio, *
per me
giurerà ogni lingua”.
Si
dirà: “Solo nel Signore *
si
trovano vittoria e potenza!”.
Verso
di lui verranno, coperti di
vergogna, *
quanti
fremevano d'ira contro di lui.
Nel
Signore saranno vittoriosi e si
glorieranno *
tutti
i discendenti di Israele.
|
-
Perché
si sentono confusi coloro che
venerano divinità scolpite
(dalla mano dell'uomo)? Perché
tutti i popoli hanno veduto la
gloria di Cristo e la
professano apertamente. Siano
coperti di vergogna coloro che
seguitano ad adorare le pietre.
Erano delle pietre morte le
loro, mentre noi abbiamo
scoperto la pietra viva. Ma che
dico? Le loro pietre mai hanno
avuto la vita, per cui non le si
può chiamare pietre morte. La
nostra pietra al contrario è una
pietra viva; egli vive da sempre
presso il Padre (Esp. sul sal.
96, 11).
-
Io sono colui che
sono.
In qual modo Io sono il tuo
Dio? Io sono il Dio di
Abramo, il Dio di Isacco e il
Dio di Giacobbe. Sono Dio e sono
il tuo Dio; e se anche non fossi
il tuo Dio, sono Dio. E' bene
per me essere Dio, ma è a tuo
danno se non sono il tuo Dio.
Infatti è detto il tuo Dio, a
colui che ha Dio per amico, come
al suo servizio, come sua
proprietà. Sono Dio, il tuo
Dio io sono. Che cosa vuoi
di più? Cerchi un premio da Dio,
in modo che Dio ti dia qualche
cosa, e che sia tuo ciò che egli
ti avrà dato? Ecco, lo stesso
Dio che donerà, è tuo. Chi è più
ricco di lui? Tu cercavi doni, e
possiedi lo stesso donatore
(Esp. sul sal. 49, 14).
|
ORAZIONE SALMICA
Imperscrutabili sono i tuoi
disegni, Signore e misteriose le
tue vie;
dona
luce alle nostre menti
e
forza alle volontà
perché restiamo sempre fedeli a
te,
unico vero Dio.
Amen.
|
Salmo 99 -
Esortazione alla lode di Dio
|
Acclamate
al Signore, voi tutti della terra,
servite
il Signore nella gioia, *
presentatevi
a lui con esultanza.
Riconoscete
che il Signore è Dio;
egli
ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo
popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate
le sue porte con inni di grazie,
I suoi
atri con canti di lode, *
lodatelo,
benedite il suo nome;
poiché
buono è il Signore,
eterna
la sua misericordia, *
la sua
fedeltà per ogni generazione.
|
-
Giubilate al
Signore, o terra tutta!
Forse che ora tutta la terra ode
la mia voce? Questa voce del
salmo invece l'ha udita tutta la
terra; e tutta la terra giubila
al Signore. Quella che ancora
non giubila giubilerà appresso.
Col diffondersi infatti della
Chiesa, da Gerusalemme (ove ebbe
inizio) in mezzo a tutti i
popoli, si estende a tutti la
benedizione: la quale, ovunque
arriva, abbatte l'empietà e
instaura la pietà...
Comprendiamo il giubilo! Non
manifestiamolo senza averlo
compreso! Cosa rappresenterebbe
infatti mettersi a giubilare, se
non si capisse il giubilo? se
fosse solo la nostra voce a
giubilare e non giubilasse il
notro cuore? Voce del cuore è
infatti la cognizione della
mente...Quand'è dunque che noi
giubiliamo? Quando lodiamo ciò
che è ineffabile. (Esp. sul sal.
99, 3. 5).
-
Servite il
Signore con gioia.
Ogni servitù comporta molte
amarezze, e quanti per forza si
trovano nella condizione di
servi servono e mormorano. Non
temere il servizio del Signore!
Là non ci sono né gemiti, né
proteste né indignazione. Grande
fortuna, miei fratelli, è
l'essere schiavo in codesta casa
così grande, e magari schiavo
con ceppi. Non temere dunque, o
schiavo incatenato! Loda anzi il
Signore! Nella casa del Signore
libera è la schiavitù. Libera,
poiché il servizio non l'impone
la necessità ma la carità. La
carità ti renda servo, come la
verità ti ha fatto libero. Allo
stesso tempo tu dunque sei servo
e libero: servo, perché ci
diventasti, libero perché sei
amato da Dio, tuo creatore; anzi
libero anche perché ti è dato di
amare il tuo creatore. Non
servire brontolando! Le tue
proteste infatti non ti
sottrarrebbero alla tua
condizione di servo, ma ti
farebbero servire da servo
cattivo. Sei servo del Signore e
sei libero del Signore. Non
cercare una liberazione che ti
porti lontano dalla casa del tuo
liberatore! (Esp. sul sal. 99,
7)
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, noi siamo il
gregge
che
tu guidi e che possiedi; ti
rendiamo grazie
per
tutti i benefici e fa’ della
nostra vita un servizio
reso
a te nella gioia.
Amen.
|
Salmo 40 - Cristo
tradito, sua passione e
resurrezione
|
Beato
l'uomo che ha cura del debole, *
nel
giorno della sventura il Signore
lo libera.
Veglierà
su di lui il Signore,
lo
farà vivere beato sulla terra, *
non lo
abbandonerà alle brame dei nemici.
Il
Signore lo sosterrà sul letto del
dolore; *
gli
darà sollievo nella sua malattia.
Io ho
detto: “Pietà di me, Signore; *
risanami;
contro di te ho peccato”.
I
nemici mi augurano il male: *
“Quando
morirà e perirà il suo nome?”.
Chi
viene a visitarmi dice il falso,
il suo cuore accumula malizia *
e
uscito fuori sparla.
Contro
di me sussurrano insieme i miei
nemici, *
contro
di me pensano il male:
“Un
morbo maligno su di lui si è
abbattuto, *
da
dove si è steso non potrà
rialzarsi”.
Anche
l'amico in cui confidavo,
anche
lui, che mangiava il mio pane, *
alza
contro di me il suo calcagno.
Ma tu,
Signore, abbi pietà e sollevami, *
che io
li possa ripagare.
Da
questo saprò che tu mi ami *
se non
trionfa su di me il mio nemico;
per la
mia integrità tu mi sostieni, *
mi fai
stare alla tua presenza per
sempre.
Sia
benedetto il Signore, Dio
d'Israele, *
da
sempre e per sempre. Amen, amen.
|
-
Beato colui che comprende il
misero e il povero; nel giorno
del dolore lo libererà il
Signore.
Verrà infatti il giorno della
sventura; tu lo voglia o non lo
voglia, esso verrà; verrà il
giorno del giudizio, giorno
terribile, se tu non avrai
capito il misero e il povero...
Intendi dunque il misero e il
povero, cioè abbi l'intelligenza
del Cristo, comprendi che stanno
segrete ricchezze in Lui che tu
vedi povero. Sono in lui infatti
nascosti tutti i tesori della
sapienza e della scienza. Poiché
Egli è Dio, ti libererà nel
giorno della sventura; poiché è
uomo ha risuscitato quello che
in lui c'era di umano, lo ha
mutato in meglio, lo ha
innalzato al cielo. Egli che è
Dio, che ha voluto avere una
sola persona nell'uomo e con
l'uomo, non può né crescere, né
decrescere, né morire, né
risorgere. E' morto nella sua
debolezza di uomo, ma non muore
come Dio (Esp. sul sal. 40, 2).
-
Io
ho detto: Signore abbi pietà
di me; risana l'anima mia,
perché ho peccato contro di
te.
O Signore, rafforzami nelle
tribolazioni; giudichi degno di
punizione ogni figlio che
accoglierai, tu che non hai
risparmiato neppure il Figlio
unico. Certamente egli è stato
punito senza aver peccato, ma io
dico: Abbi pietà di me;
risana l'anima mia, perché ho
peccato contro di te. Se è
stato inciso colui che non aveva
putredine, se la stessa nostra
medicina non rifiuta come
rimedio il fuoco, dovremo
sopportare con impazienza il
medico che brucia e taglia, cioè
che ci mette alla prova con ogni
genere di tribolazioni, e ci
risana dal peccato? Affidiamoci
senza esitazioni alla mano del
medico; perché egli non erra in
modo da incidere il sano al
posto del malato; sa ciò che
vede, conosce il vizio, poiché
egli stesso ha creato la natura;
e sa discernere quello che Egli
stesso ha creato da ciò che alla
natura ha aggiunto la nostra
cupidigia (Esp.
sul sal. 40, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo,
che
hai fatto della tua croce
il
farmaco salutare per noi peccatori
accogli la preghiera dei tuoi
fratelli
che
invocano il tuo nome; non
respingerci,
in
nome della tua misericordia.
Amen.
|
Salmo 45 - La Chiesa
di Dio; comunità di grazia e di
lode
|
Dio è
per noi rifugio e forza, *
aiuto
sempre vicino nelle angosce.
Perciò
non temiamo se trema la terra, *
se
crollano i monti nel fondo del
mare.
Fremano,
si gonfino le sue acque, *
tremino
i monti per i suoi flutti.
Un
fiume e i suoi ruscelli rallegrano
la città di Dio,
la
santa dimora dell'Altissimo.
Dio
sta in essa: non potrà vacillare;
*
la
soccorrerà Dio, prima del mattino.
Fremettero
le genti, i regni si scossero; *
egli
tuonò, si sgretolò la terra.
Il
Signore degli eserciti è con noi,
*
nostro
rifugio è il Dio di Giacobbe.
Venite,
vedete le opere del Signore, *
egli
ha fatto portenti sulla terra.
Farà
cessare le guerre sino ai confini
della terra,
romperà
gli archi e spezzerà le lance, *
brucerà
con il fuoco gli scudi.
Fermatevi
e sappiate che io sono Dio, *
eccelso
tra le genti, eccelso sulla terra.
Il
Signore degli eserciti è con noi,
*
nostro
rifugio è il Dio di Giacobbe.
|
-
Dio
è nostro rifugio e forza.
Vi sono certi rifugi in cui non
c'è la forza, e chiunque in essi
si rifugia si indebolisce,
anziché rafforzarsi. Ti rifugi
ad esempio in qualche grande di
questo secolo per farti un amico
potente: ti sembra un rifugio.
Ma tanto incerte sono le cose di
questo mondo, e tanto sono
frequenti le quotidiane rovine
dei potenti che, quando a tale
rifugio sarai giunto, comincerai
a temere ancora di più... Tale
non è il nostro rifugio, il
nostro rifugio è forza: quando
in esso ci saremo rifugiati,
saremo forti (Esp. sul sal. 45,
1. 2).
-
Dio
è nostro rifugio e forza,
soccorso nelle tribolazioni
che gravemente ci hanno
assalito.
Sono molte le tribolazioni, e
nelle tribolazioni ci dobbiamo
rifugiare in Dio; sia che si
tratti di tribolazioni nella
vita familiare, sia che si
tratti della salute del corpo,
sia dei pericoli che corrono i
nostri cari, sia che esse si
riferiscano a qualsiasi altra
cosa necessaria al sostentamento
di questa vita, per il cristiano
non deve esserci nessun altro
rifugio all'infuori del suo
Salvatore, il suo Dio; quando si
sarà rifugiato in lui, si
sentirà forte. Egli di per sé
non è forte, e neppure può
essere una forza per se stesso;
ma il Signore sarà la sua forza,
lui che si è fatto il suo
rifugio (Esp. sul sal. 45, 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Salga a te,
Signore nostro rifugio e nostra
forza,
la preghiera della
sera.
Proteggi sempre la
Chiesa all’ombra delle tue ali
così che, certi nella
fede del tuo amore,
abbiamo la forza di
respingere
tutte le insinuazioni
del male.
Amen
|
Cantico Ap. 15, 3-4 -
Inno di adorazione e di lode
|
Grandi
e mirabili sono le tue opere,
O
Signore Dio onnipotente; *
giuste
e veraci le tue vie, o Re delle
genti!
Chi
non temerà il tuo nome,
chi
non ti glorificherà, o Signore? *
Tu
solo sei santo!
Tutte
le genti verranno a te, Signore,
davanti
a te si prostreranno, *
perché
i tuoi giusti giudizi si sono
manifestati.
|
-
Vola
con le mente alle realtà celesti
e, trascendendo il mondo creato,
comprendi che grande è il
Signore. E', questa conoscenza
intuitiva, un dono non a tutti
concesso. Chi non l'ha, lodi il
Signore per le opere che ha
fatto... Egli è il Dio sommo, al
di sopra del quale non ci sono
dèi. Di lui ci narri ora le
opere: queste sì che possiamo
capirle (Esp. sul sal. 134, 9).
-
O
Signore Dio mio... non sei forse
sempre grande e sempre
magnifico? sei forse imperfetto
per crescere in perfezione? Puoi
forse venir meno per farti più
piccolo? Ma poiché sei quel che
sei e lo sei veramente, hai
voluto rivelare il tuo nome al
tuo servo Mosè: Io sono
colui che sono; sì che sei
grande, e la tua grandezza è di
eterna durata, non conoscendo né
principio né termine. Essa non
comincia con l'inizio del tempo,
né trascorre fino alla fine del
tempo, né subisce trasformazioni
nel mezzo: la tua grandezza è
intrinsecamente immutabile (Esp.
sul sal. 103, D 1, 3).
|
Salmo 118,145-152 -
Invoca Dio con tutto il cuore, per
nulla preoccupato delle cose
terrene, e sempre anelando a
quelle celesti
|
T'invoco
con tutto il cuore, Signore,
rispondimi; *
custodirò
i tuoi precetti.
Io ti
chiamo, salvami, *
e
seguirò i tuoi insegnamenti.
Precedo
l'aurora e grido aiuto, *
spero
sulla tua parola.
I miei
occhi prevengono le veglie della
notte *
per
meditare sulle tue promesse.
Ascolta
la mia voce, secondo la tua
grazia; *
Signore,
fammi vivere secondo il tuo
giudizio.
A
tradimento mi assediano i miei
persecutori, *
sono
lontani dalla tua legge.
Ma tu,
Signore, sei vicino, *
tutti
i tuoi precetti sono veri.
Da
tempo conosco le tue testimonianze
*
che
hai stabilite per sempre.
|
-
Ho
gridato con tutto il mio
cuore: ascoltami o Signore.
Per dirci poi quale vantaggio
abbia conseguito con il suo
gridare, soggiunge: Le vie
della tua giustizia ricercherò.
Ecco perché ha gridato con tutto
il suo cuore; ecco che cosa ha
desiderato gli fosse concesso
dal Signore, qualora avesse
ascoltato la sua preghiera:
poter ricercare sempre le vie
della giustizia. E' necessario
quindi che preghiamo per avere
la mente in continua ricerca di
ciò che ci viene ordinato di
praticare. Ma quando deve essere
lontano dalla pratica di colui
che ancora ricerca! Difatti non
sempre al ricercare segue il
trovare, né al trovare segue
sempre il praticare se prima non
ha trovato, come pure è vero che
nessuno può trovare se prima non
ha cercato. Grande però è la
fiducia che ci ha accordato il
Signore Gesù quando disse: Cercate
e troverete (Esp. sul sal.
118, D 29, 1).
-
Durante la notte fonda ho
anticipato e gridato: ho
sperato nelle tue parole.
Se riferiamo queste parole ai
singoli fedeli e le prendiamo in
senso proprio, capita spesso che
durante tali ore notturne vigili
l'amore per il Signore e, dietro
la forte spinta che esercita il
gusto della preghiera, non si
aspetti, ma si anticipi il tempo
di pregare, che suol essere dopo
il canto del gallo. Se poi per
notte intendiamo tutta la durata
del tempo presente, è certamente
notte profonda tutte le volte
che gridiamo a Dio prevenendo il
tempo adatto, che è quello in
cui egli ci accorderà quanto ci
ha promesso (Esp. sul sal. 118,D
29, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Noi
invochiamo il tuo nome, Signore e
il nostro cuore
è
vigile nella preghiera e attento
alla tua parola;
esaudisci le nostre attese
nel
nome del tuo Figlio Gesù.
Amen.
|
Cantico Es. 15 - Inno
di vittoria per il passaggio del
Mar Rosso
|
Voglio
cantare in onore del
Signore:
perché
ha mirabilmente trionfato, *
ha
gettato in mare cavallo e
cavaliere.
Mia
forza e mio canto è il Signore, *
egli
mi ha salvato.
E’ il
mio Dio e lo voglio lodare, *
è il
Dio di mio padre e lo voglio
esaltare!
Dio è
prode in guerra, *
si
chiama Signore.
I
carri del faraone e il suo
esercito *
li ha
gettati in mare.
Al
soffio della tua ira si
accumularono le acque,
si
alzarono le onde come un argine, *
si
rappresero gli abissi in fondo al
mare.
Il
nemico aveva detto: *
Inseguirò,
raggiungerò, spartirò il bottino,
se ne
sazierà la mia brama, *
sfodererò
la spada, li conquisterà la mia
mano!
Soffiasti
con il tuo alito: li copri il
mare, *
sprofondarono
come piombo in acque profonde.
Chi è
come te fra gli dèi, *
chi è
come te, maestoso in santità,
Signore?
Chi è
come te tremendo nelle imprese, *
operatore
di prodigi?
Stendesti
la destra: *
li
inghiottì la terra.
Guidasti
con il tuo favore questo popolo
che
hai riscattato, *
lo
conducesti con forza alla tua
santa dimora.
Lo fai
entrare *
e lo
pianti sul monte della tua
promessa,
luogo
che per tua sede, Signore, hai
preparato, *
santuario
che le tue mani, Signore, hanno
fondato.
Il
Signore regna *
in
eterno e per sempre!
|
-
Questo
popolo di Dio, che è stato
liberato dal grande e vasto
Egitto, è guidato come
attraverso il Mar Rosso perché
uccida nel Battesimo i suoi
nemici. E' infatti nel
sacramento, diremmo, del mar
Rosso, ossia nel Battesimo reso
sacro dal sangue di Cristo, che
vengono distrutti gli Egiziani
inseguitori, cioè i nostri
peccati; quando tu sei sfuggito,
non rimane più nessun nemico che
ti stava incalzando... E' in
ciascuno di noi, singolarmente
preso, che accadono queste cose,
che sono state scritte, ed
accadono quindi nel popolo. ...
Il popolo è formato dai singoli
uomini. Ed allora, qualunque
cosa, nella tua esperienza,
scoprirai in te mentre io parlo,
non devi meditarla chiudendoti
come in te stesso, né pensare
che accada soltanto in te; al
contrario, devi credere che tali
cose accadano o in tutti o in
quasi tutti coloro che entrano a
far parte di questo popolo e
sono riscattati dal potere del
nemici per il sangue prezioso
di Cristo (Esp. sul sal. 106, 3).
-
Il
popolo d'Israele fu sotto la
dominazione del faraone e degli
egiziani; il popolo cristiano,
predestinato già prima della
fede ad essere il popolo di Dio,
è, nonostante questo, asservito
ai demoni e al diavolo loro
principe... Il popolo ebraico
viene liberato dall'Egitto per
opera di Mosè; il popolo
cristiano è liberato dalla
precedente vita di peccato ad
opera del Signore nostro Gesù
Cristo. Passa quel popolo
attraverso il Mar Rosso; questo
popolo passa attraverso il
battesimo. Nel Mar Rosso muoiono
tutti i nemici di quel popolo;
nel battesimo muoiono tutti i
nostri peccati. State attenti,
fratelli! Dopo il passaggio del
Mar Rosso a quel popolo non è
data subito la patria, e neppure
passa di trionfo in trionfo o
gode vita tranquilla, come se
non vi fossero più nemici. Gli
resta da superare la solitudine
del deserto; restano i nemici
che lo insidiano lungo la via.
Allo stesso modo, anche dopo il
battesimo, la vita cristiana
rimane sottoposta alle
tentazioni... Ebbene fratelli,
tutto quello che il popolo
eletto ebbe a soffrire nel
deserto, tutti i doni che Dio
gli elargì (di qualsiasi genere
siano stati tanto i castighi
quanto i doni), tutto questo è
immagine delle cose che nella
solitudine di questa vita
(mentre camminiamo in Cristo
alla ricerca della patria), o ci
vengono donate per nostra
consolazione o abbiamo da
soffrirle come prova della
nostra fedeltà (Esp. sul sal.
72, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
A
te la benedizione e la lode,
Signore;
a
te solo, che sei la nostra forza,
si
eleva gioioso il nostro canto,
perché sei tu che hai distrutto i
nostri peccati
nelle acque del Battesimo.
Amen.
|
Salmo 116 - Invito a
lodare Dio
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Lodate
il Signore, popoli tutti, *
E voi
tutte, nazioni, dategli gloria;
perché
forte è il suo amore per noi *
e la
fedeltà del Signore dura in
eterno.
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La
vita di tutti coloro che
gioiscono in questa città di Dio
è una vita di persone colme di
gioia. In questo esilio siamo
schiacciati; in quella nostra
dimora vi sarà soltanto gioia.
Scompariranno la tribolazione e
il gemito; cesseranno le
suppliche, le lodi prenderanno
il loro posto. Sarà dunque una
dimora di gente che si allieta;
non ci sarà il gemito di quelli
che desiderano, ma la letizia di
quelli che posseggono...
Abiteremo e saremo abitati: a
lui tutte le cose saranno
sottomesse in modo che Dio sia
tutto in tutti (Esp. sul sal.
80, 9).
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Lodate il Signore, o genti
tutte; lodatelo, o popoli
tutti.
Ecco cosa sono gli atri della
casa del Signore: il popolo di
Dio nella sua totalità. Questa è
la vera Gerusalemme. Lo
ascoltino bene quelli che si
sono rifiutati di essere figli
di questa città, separandosi
dalla comunione con tutte le
genti. Si è rafforzata
sopra di noi la sua
misericordia, e la verità del
Signore persiste in eterno.
La misericordia e la verità sono
i due valori che vi esortai a
non perdere mai di vista. La
misericordia del Signore si
è in effetti rafforzata
su di noi quando di fronte
al suo nome, per opera del quale
siamo stati liberati, si sono
arrese le genti, un tempo
ostili, e hanno chiuso la bocca
fremente di rabbia (Esp. sul
sal. 116).
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ORAZIONE SALMICA
Grande è il tuo nome, Signore
e
tutti i popoli proclamano l'eterna
tua fedeltà;
effondi su di noi la tua
misericordia
e
donaci la salvezza, il tuo
Figlio Gesù.
Amen.
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