II
SETTIMANA DEL SALTERIO
Salmo 118, 105-112 -
Elogio della legge divina
|
Lampada
per i miei passi è la tua parola,
*
luce
sul mio cammino.
Ho
giurato, e lo confermo, *
di
custodire i tuoi precetti di
giustizia.
Sono
stanco di soffrire, Signore, *
dammi
vita secondo la tua parola.
Signore,
gradisci le offerte delle mie
labbra, *
insegnami
i tuoi giudizi.
La mia
vita è sempre in pericolo, *
ma non
dimentico la tua legge.
Gli
empi mi hanno teso i loro lacci, *
ma non
ho deviato dai tuoi precetti.
Mia
eredità per sempre sono i tuoi
insegnamenti, *
sono
essi la gioia del mio cuore.
Ho
piegato il mio cuore ai tuoi
comandamenti,
in
essi è la mia ricompensa per
sempre
|
-
Una lampada ai
miei piedi è la tua parola e
una luce ai miei sentieri.
Ma che cosa sarà... la tua
parola? Forse quel Verbo che
era in principio, Dio presso
Dio, e per il quale tutte le
cose furon create? No. Difatti
quel Verbo è, sì luce ma non è
lampada, in quanto la lampada
non è il Creatore, ma una
creatura che viene accesa
attraverso una partecipazione
della luce immutabile. Tale
era Giovanni, a proposito del
quale il Verbo Dio diceva: Egli
era una lampada accesa e
rilucente. E' vero che
anche la lampada è un qualcosa
di luminoso, ma, in confronto
col Verbo del quale è detto: Il
Verbo era Dio, Giovanni
non era la luce ma fu inviato
a rendere testimonianza alla
luce. Il Verbo al contrario
era la luce vera: non una luce
illuminata dal di fuori, come
lo è l'uomo, ma una luce che
illumina ogni uomo (Esp. sul
sal. 118, D 23, 1).
-
I decreti della
giustizia di Dio vengono
osservati mediante la fede,
per la quale si crede che
dinanzi a Dio, giudice
giusto, nessun'opera buona
rimane infruttuosa e nessuna
colpa rimane impunita. Siccome
però per l'attaccamento a
questa fede il corpo di Cristo
ha dovuto sopportare molti e
gravissimi mali, per questo si
dice nel salmo: Sono stato
umiliato fino all'estremo...
E ciò a sottolineare
l'atrocissima persecuzione che
la Chiesa ha subìta per aver
giurato e stabilito
d'osservare i decreti della
giustizia di Dio. Siccome però
una tal fede non doveva venir
meno, nonostante la profonda
umiliazione, per questo
prosegue: Signore, dammi
vita secondo la tua parola,
cioè secondo la tua promessa.
E' infatti l'annunzio delle
promesse divine che
costituisce una lampada ai
piedi e una luce al sentiero
(Esp. sul sal. 118, D 23, 3)
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ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio di verità rendi
attenti i nostri cuori
alla
tua parola, luce per i nostri
passi;
conferma il nostro cammino
nell'amore e nell’osservanza della
tua legge.
Amen.
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Salmo 15 - Voce di
Cristo al Padre
|
Proteggimi,
o Dio: *
in te
mi rifugio.
Ho
detto a Dio: “Sei tu il mio
Signore, *
senza
di te non ho alcun bene”.
Per i
santi, che sono sulla terra,
uomini nobili, *
è
tutto il mio amore.
Si
affrettino altri a costruire
idoli: t
io non
spanderò le loro libazioni di
sangue, *
né
pronunzierò con le mie labbra i
loro nomi.
Il
Signore è mia parte di eredità e
mio calice: *
nelle
tue mani è la mia vita.
Per me
la sorte è caduta su luoghi
deliziosi, *
la mia
eredità è magnifica.
Benedico
il Signore che mi ha dato
consiglio; *
anche
di notte il mio cuore mi
istruisce.
Io
pongo sempre innanzi a me il
Signore, *
sta
alla mia destra, non posso
vacillare.
Di
questo gioisce il mio cuore, t
esulta la mia anima; *
anche
il mio corpo riposa al sicuro,
perché
non abbandonerai la mia vita nel
sepolcro, *
né
lascerai che il tuo santo veda la
corruzione.
Mi
indicherai il sentiero della vita,
gioia
piena nella tua presenza, *
dolcezza
senza fine alla tua destra.
|
-
Il Signore è la
porzione della mia eredità e
della mia coppa.
Possederanno
infatti con me in eredità il
Signore stesso. Scelgano altri
per sé porzioni terrene e
temporali e ne fruiscano; la
porzione dei santi è il
Signore eterno. Bevano altri
le mortali voluttà: la
porzione della mia coppa è il
Signore. Nel dire mia mi
unisco alla Chiesa: perché ove
è il Capo ivi è il corpo (Esp.
sul sal 15, 5).
-
Custodiscimi, o
Signore, perché in te ho
sperato; ho detto al
Signore: il mio Dio sei
tu...Non
permetterai che si corrompa
quel corpo santificato, per
cui mezzo anche altri dovranno
essere santificati. Mi hai
fatto conoscere le vie della
vita: hai reso note
attraverso me le vie
dell'umiltà, affinché gli
uomini ritornassero a quella
vita, donde erano caduti a
causa della superbia; e poiché
io sono in essi, a
me le hai fatte conoscere.
Mi colmerai di
letizia con il tuo volto:
li ricolmerai di letizia, in
modo che non cerchino altro
quando avranno visto te faccia
a faccia; e poiché io sono in
essi, me ricolmerai.
Delizia è nella tua destra
in eterno: delizia è nel
favore e nella protezione che
tu ci dai nel viaggio di
questa vita, nel guidarci fino
al termine della gloria della
tua presenza (Esp. sul sal.
15, 10).
|
ORAZIONE SALMICA
Padre, Signore della luce e della
vita,
tu
non hai permesso
che
il tuo Figlio conoscesse
la
corruzione del sepolcro,
fa'
che non distogliamo mai gli occhi
del nostro cuore da lui che tutto
sostiene con la sua parola.
Amen.
|
Cantico
Fil. 2, 6-11 - Cristo, Servo
Sofferente |
Cristo
Gesù, pur essendo di natura
divina, *
non
considerò un tesoro geloso
la sua
uguaglianza con Dio;
ma
spogliò se, stesso,
assumendo
la condizione di servo *
e
divenendo simile agli uomini;
apparso
in forma umana, umiliò se
stesso
facendosi
obbediente fino alla morte *
e alla
morte di croce.
Per
questo Dio l'ha esaltato *
e gli
ha dato il nome
che è
al di sopra di ogni altro nome;
perché
nel nome di Gesù ogni ginocchio si
pieghi *
nei
cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni
lingua proclami che Gesù Cristo è
il Signore, *
a
gloria di Dio Padre.
|
-
Cosa
aveva assunto da te il Signore?
La carne. Cos’era invece lui che
venne ad incarnarsi? Il Verbo di
Dio, esistente prima di tutte le
cose e per opera del quale tutte
le cose furono create. Per
assumere qualcosa di tuo, il
Verbo si fece carne ed abitò fra
noi... Prese del tuo e l’offrì
per te... Egli, nostro
sacerdote, prese del nostro e
l’offrì per noi: prese la nostra
carne e in questa carne divenne
vittima, olocausto, sacrificio.
Nella passione divenne nostro
sacrificio, nella risurrezione
portò a vita nuova ciò che era
stato ucciso e lo presentò a Dio
come una tua primizia (Esp. sul
sal. 129, 7).
-
Parola
di Dio è il Verbo di Dio, e
Verbo di Dio è Cristo. Ora
questo Verbo non risuona un
istante e poi passa; al
contrario rimane sempre e
immutabilmente Verbo: quel Verbo
mediante il quale tutte le cose
sono state create... E’ vero che
Cristo nella natura divina nella
quale è uguale al Padre, è allo
stesso modo del Padre,
invisibile all’occhio umano.
Difatti, se sfugge all’occhio
carnale la sapienza dell’uomo,
potrà quello stesso occhio
carnale vedere la potenza, la
sapienza di Dio? A suo tempo,
però, il Signore avrebbe assunto
la carne e sarebbe apparso
visibile anche agli occhi del
corpo al fine di guarire e
portare a salute l’interno
dell’uomo, cioè l’anima, cosa
che esigeva appunto la
manifestazione esterna (Esp. sul
sal. 138, 8).
|
Salmo 117 - Voce di
Cristo che risorge.
|
Celebrate
il Signore perché è buono, *
eterna
è la sua misericordia.
Dica
Israele che egli è buono: *
eterna
è la sua misericordia.
Lo
dica la casa di Aronne: *
eterna
è la sua misericordia.
Lo
dica chi teme Dio: *
eterna
è la sua misericordia.
Nell'angoscia
ho gridato al Signore, *
mi ha
risposto, il Signore, e mi ha
tratto in salvo.
Il
Signore è con me, non ho timore; *
che
cosa può farmi l'uomo?
Il
Signore è con me, è mio aiuto, *
sfiderò
i miei nemici.
E’
meglio rifugiarsi nel Signore *
che
confidare nell'uomo.
E’
meglio rifugiarsi nel Signore *
che
confidare nei potenti.
Tutti
i popoli mi hanno circondato, *
ma nel
nome del Signore li ho sconfitti.
Mi
hanno circondato, mi hanno
accerchiato, *
ma nel
nome del Signore li ho sconfitti.
Mi
hanno circondato come api,
come
fuoco che divampa tra le spine, *
ma
nel nome del Signore li ho
sconfitti.
Mi
avevano spinto con forza per farmi
cadere, *
ma il
Signore è stato mio aiuto.
Mia
forza e mio canto è il Signore, *
egli è
stato la mia salvezza.
Grida
di giubilo e di vittoria, *
nelle
tende dei giusti:
la
destra del Signore ha fatto
meraviglie,
la
destra del Signore si è alzata, *
la
destra del Signore ha fatto
meraviglie.
Non
morirò resterò in vita *
e
annunzierò le opere del Signore.
Il
Signore mi ha provato duramente, *
ma non
mi ha consegnato alla morte.
Apritemi
le porte della giustizia: *
entrerò
a rendere grazie al Signore.
E’
questa la porta del Signore, *
per
essa entrano i giusti.
Ti
rendo grazie, perché mi hai
esaudito, *
perché
sei stato la mia salvezza.
La
pietra scartata dai costruttori *
è
divenuta testata d'angolo;
ecco
l'opera del Signore: *
una
meraviglia ai nostri occhi.
Questo
è il giorno fatto dal Signore: *
rallegriamoci
ed esultiamo in esso.
Dona,
Signore, la tua salvezza, *
dona,
Signore, la tua vittoria!
Benedetto
colui che viene nel nome del
Signore. *
Vi
benediciamo dalla casa del
Signore;
Dio,
il Signore è nostra luce.
Ordinate
il corteo con rami frondosi *
fino
ai lati dell'altare.
Sei tu
il mio Dio e ti rendo grazie, *
sei il
mio Dio e ti esalto.
Celebrate
il Signore, perché è buono: *
eterna
è la sua misericordia.
|
-
Dica
la casa d'Israele che egli è
buono, che in eterno è la sua
misericordia. Dica la casa di
Aronne che egli è buono, che
in eterno è la sua
misericordia. Dicano ora
tutti quelli che temono
il Signore che in eterno è la
sua misericordia.
Riconoscete, penso o
carissimi, chi sia la casa
d'Israele e chi sia la casa di
Aronne e come tutte due
appartengano alla categoria di
coloro che temono il Signore...
E' la famiglia alla quale ci
rallegriamo di appartenere noi
tutti, per grazia di colui che è
buono e la cui misericordia dura
in eterno... Agli Israeliti
convertiti a Cristo, fra cui
emergono gli Apostoli nostri
padri nella fede, e alla loro
dignità incomparabile di uomini
perfetti a cui han prestato
obbedienza i piccoli, s'è
aggiunta la moltitudine di
pagani e tutti insieme, divenuti
in Cristo un'unica realtà,
divenuti un unico gregge sotto
un solo pastore, divenuti un
solo corpo sotto l'unico Capo e
formanti, per così dire, un
solo e identico uomo, possiamo
dire: Nella tribolazione ho
invocato il Signore e mi ha
esaudito con ampiezza
(Esp. sul sal. 117, 3)
-
Noi
conosciamo chi sia la pietra
angolare. Essa è Cristo. Ora
egli non potrebbe essere angolo
se non cementasse in sé due
pareti, che raggiungono l'angolo
provenendo da direzione opposta
ma nell'angolo escludono ogni
opposizione. I circoncisi
provenivano da una direzione,
gli incirconcisi da un'altra; ma
in Cristo i due popoli hanno
fatto la pace, ed egli è
divenuto quella pietra di cui
dice la Scrittura: La pietra
che i costruttori avevano
scartata, ecco che è divenuta
pietra angolare. Riferiamo
ogni cosa a Cristo, se vogliamo
restare nella via di un'esatta
interpretazione. Se non vogliamo
che la nostra mente costituisca
solo un ammasso di macerie non
allontaniamoci dalla pietra
angolare. Qualunque dubbio sorga
nell'anima umana all'ascolto
delle divine Scritture, non ci
si deve allontanare da Cristo.
Quando in quelle parole avrà
scoperto il Cristo, allora
ritenga di averle comprese, ma,
finché non sia arrivata a
scoprirvi il Cristo, non si
ritenga sicura di averle
comprese (Esp. sui sal. 94, 8 -
96, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Noi
ti lodiamo Signore Padre Santo
che
hai risuscitato dai morti il
tuo Figlio Gesù,
e
lo hai reso pietra angolare
per
la costruzione della tua Chiesa;
fa’
che splenda nel mondo
come
sacramento della tua presenza
in
mezzo agli uomini.
Amen.
|
Cantico Dn. 3,
52-57 - Lode dalle creature
|
Benedetto
sei tu, Signore, Dio dei padri
nostri, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
il tuo nome glorioso e santo, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu nel tuo tempio santo
glorioso, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu sul trono del tuo regno, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu che penetri con lo sguardo
gli abissi t
e
siedi sui cherubini, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedetto
sei tu nel firmamento del cielo, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
Benedite,
opere tutte del Signore, il
Signore, *
lodatelo
ed esaltatelo nei secoli.
|
-
Quanto
è potente Dio che ha creato la
terra! Quanto è potente Dio, che
ha riempito le terre di cose
buone, che ha dato a ciascuno
degli animali una vita sua
propria, che ha immesso nelle
profondità della terra semi così
svariati da produrre tutta
questa diversità di arbusti,
tutta questa magnificenza di
piante! Quanto è potente Dio!
Quanto è grande! Tu interroghi
la creatura ed essa ti risponde,
ed alla risposta, come da una
confessione fatta dalla
creatura, tu, santo di Dio,
prendi lo spunto per benedire
Dio e annunziare la sua potenza
(Esp. sul sal. 144, 14).
-
Se
amerai le cose più del Creatore,
non giungerai al possesso di
lui. E allora, cosa ti
gioverebbe possedere
l’abbondanza delle opere, se
fossi privo dell’artefice? Ama
quindi anche le opere, si
capisce, ma più delle opere ama
lui e ama le opere in ordine a
lui. Proclama la sua potenza,
parla dello splendore e della
gloria della sua santità,
racconta le sue gesta mirabili,
predica il vigore dei suoi
interventi terribili. Egli è
infatti amabile e insieme
terribile (Esp. sul sal. 103,
1).
|
Salmo 150 - Tutto ciò
che risuona, risuoni Dio
|
Lodate
il Signore nel suo santuario, *
lodatelo
nel firmamento della sua potenza.
Lodatelo
per i suoi prodigi, *
lodatelo
per la sua Immensa grandezza.
Lodatelo
con squilli di tromba, *
lodatelo
con arpa e cetra;
lodatelo
con timpani e danze, *
lodatelo
sulle corde e sui flauti.
Lodatelo
con cembali sonori,
lodatelo
con cembali squillanti; *
ogni
vivente dia lode al Signore.
|
-
Lodate il Signore nei suoi
santi.
Certo in coloro che ha
glorificato. Lodatelo nel
consolidamento del suo vigore.
Lodatelo nelle sue potenze.
Lodatelo secondo la
moltitudine della sua
grandezza. Tutto questo
sono i suoi santi, come dice
l'Apostolo: Affinché noi
siamo giustizia di Dio in lui.
Se sono la giustizia di Dio,
giustizia che egli ha in loro
operata, perché non dovrebbero
essere anche la forza di Dio?
quella forza che egli ha in essi
esercitato risuscitandoli dai
morti? In realtà, la forza o
potenza di Dio si segnala in
maniera superlativa nella
risurrezione di Cristo, come
nella sua passione era apparsa
la debolezza (Esp. sul sal.
150, 4).
-
Lodate il Signore
nei suoi santi;
ma a chi dice queste parole se
non ai santi stessi? e in chi lo
loderanno come Dio se non in se
stessi? Dice: Voi dunque, o
santi di Dio, siete il suo
vigore, ma perché egli l'ha
prodotto in voi; voi siete i
suoi poteri sovrani e
l'abbondanza della sua
grandezza, perché ciò egli ha
operato e mostrato in voi. Voi
siete la tromba, il salterio, la
cetra, il timpano, il coro, le
corde e l'organo, e i cembali
del giubilo che emettono suoni,
che cioè suonano armoniosamente.
Voi siete tutte queste cose. Non
si pensi, ascoltando il salmo, a
cose di scarso valore, né a cose
transitorie, né a oggetti
teatrali. E siccome aver
sentimenti carnali è causa di
morte, ogni spirito lodi il
Signore (Esp. sul sal.
150, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
A
te la lode, Signore
a
te la gloria da tutto il creato;
tutto ciò che vive proclama
la
tua immensa potenza e il tuo
amore.
Amen.
|
Salmo 109,1.5.7 - Il
Messia Re e Sacerdote
|
Oracolo
del Signore al mio Signore: *
“Siedi
alla mia destra,
finché
io ponga i tuoi nemici*
a
sgabello dei tuoi piedi”.
Lo
scettro del tuo potere stende il
Signore da Sion: *
“Domina
in mezzo ai tuoi nemici.
A te
il principato nel giorno della tua
potenza *
tra
santi splendori;
dal
seno dell'aurora, *
come
rugiada, io ti ho generato”.
Il
Signore ha giurato e non si pente:
*
“Tu
sei sacerdote per sempre al modo
di Melchisedek”.
Il
Signore è alla tua destra, *
annienterà
i re nel giorno della sua ira.
Lungo
il cammino si disseta al torrente
*
e
solleva alta la testa.
|
-
Per
ottenere perdono dal Signore si
compie la propiziazione con
qualche sacrificio. Esiste
dunque, mandato dal Signore Dio,
un misterioso nostro sacerdote.
Egli prese da noi la vittima da
offrire al Signore, prese ciò
che noi abbiamo chiamato le
sante primizie della carne dal
seno della Vergine... Tu
sacerdote, tu vittima, tu
sacrificatore, tu sacrificio.
Egli è il sacerdote che ora è
entrato al di là del velo e,
solo fra tutti coloro che
hanno portato la carne,
intercede per noi (Esp. sul sal.
64, 6)
-
E’
certo che abbiamo un sacerdote.
Lo abbiamo nel cielo, dove
interpella il Padre a nostro
favore. Egli entrò nel santo del
santi, al di là del velo, dove
il pontefice simbolo non entrava
se non una volta all’anno: come,
del resto, anche il Signore
nell’intero arco della sua vita,
fu immolato soltanto una volta.
Sacerdote e insieme vittima,
egli offrì se stesso ed entrò
una sola volta nel santo de
santi e allora egli più non
muore né la morte ha alcun
potere su di lui. Siamone certi:
abbiamo un sacerdote. Pertanto
dobbiamo offrire la nostra
vittima (Esp. sul sal. 130, 4).
|
Salmo 113 B -
Liberazione del popolo d'Israele
dall'Egitto e condanna
dell'idolatria
|
Non a
noi, Signore, non a noi,
ma al
tuo nome da' gloria, *
per la
tua fedeltà, per la tua grazia.
Perché
i popoli dovrebbero dire *
“Dov'è
il loro Dio?”.
Il
nostro Dio è nei cieli, *
egli
opera tutto ciò che vuole.
Gli
idoli delle genti sono argento e
oro, *
opera
delle mani dell'uomo.
Hanno
bocca e non parlano, *
hanno
occhi e non vedono.
Hanno
orecchi e non odono, *
hanno
narici e non odorano.
Hanno
mani e non palpano,
hanno
piedi e non camminano; *
dalla
gola non emettono suoni.
Sia
come loro chi li fabbrica *
e
chiunque in essi confida.
Israele
confida nel Signore: *
egli è
loro aiuto e loro scudo.
Confida
nel Signore la casa di Aronne: *
egli è
loro aiuto e loro scudo.
Confida
nel Signore, chiunque lo teme: *
egli è
loro aiuto e loro scudo.
Il
Signore si ricorda di noi, ci
benedice:
benedice
la casa d'Israele, *
benedice
la casa di Aronne.
Il
Signore benedice quelli che lo
temono, *
benedice
i piccoli e i grandi.
Vi
renda fecondi il Signore, *
voi e
i vostri figli.
Siate
benedetti dal Signore *
che ha
fatto cielo e terra.
I
cieli sono i cieli del Signore, *
ma ha
dato la terra ai figli dell'uomo.
Non i
morti lodano il Signore, *
né
quanti scendono nella tomba.
Ma
noi, i viventi, benediciamo il
Signore *
ora
e per sempre.
|
-
Non a noi,
Signore, non a noi, ma al tuo
nome dà gloria. Per la tua
misericordia e la tua verità.
Notate come questi due attributi
divini, misericordia e verità,
si trovino spesso abbinati nelle
Sacre Scritture... Si
manifesteranno la misericordia e
la verità di Dio, quando nel
cielo apparirà il segno del
Figlio dell’uomo e tutte le
tribù della terra
piangeranno...Il
nostro Dio è in alto nel
cielo.
Non nel cielo dove il pagano
contempla il sole e la luna,
opere di Dio che egli venera, ma
in alto nel cielo, cioè al
di sopra di tutti i corpi
celesti e terrestri... Egli
rimane nella sua eternità e,
restando in questa sua
eternità, egli eseguì nel cielo
e sulla terra le opere che
volle... Pertanto le creature
dove Dio dimora è lui che le
contiene in quanto sono
bisognose di lui (Esp. sul sal.
113, D 1, 13-14).
-
Che
mai abbiano a dire le genti: Dov'è
il loro Dio?... Noi che
non possiamo presentare il
nostro Dio alla vista dei nostri
occhi carnali (il nostro Dio
avreste dovuto conoscerlo
attraverso le sue opere!),
tuttavia non lasciatevi sedurre
dalle vostre vanità né
gloriatevi perché potete
mostrarci a dito le divinità che
voi adorate... Cosa infatti ci
mostrate se non oro e
argento?... Noi veneriamo un Dio
invisibile che sfugge ad ogni
occhio corporeo e si fa
conoscere solo al cuore
estremamente puro di pochi
privilegiati (Esp. sul sal.113,
D 2, 1).
|
ORAZIONE SALMICA
Benedici il popolo Signore che in
te confida;
abbandonàti i falsi idoli unico
vero Dio,
rivolge il suo cuore a te,
invocando la tua misericordia.
Amen.
|
Cantico Ap. 19,1-7 -
Cantico dei salvati
|
Alleluia.
Salvezza,
gloria e potenza sono del nostro
Dio; *
veri e
giusti sono i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate
il nostro Dio, voi tutti suoi
servi, *
voi
che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha
preso possesso del suo regno il
Signore, *
il
nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci
ed esultiamo, *
rendiamo
a lui gloria.
Alleluia.
Sono
giunte le nozze dell'Agnello; *
la sua
sposa è pronta.
|
-
Quando
ti trovi nella casa del Signore,
occorre che tu confessi. Quando
allora non ci sarà più la
confessione dei peccati? Nella
pace di Dio, quando gli uomini
saranno uguali agli angeli. Ma
notate le mie parole! Ho detto
che lassù non ci sarà la
confessione dei peccati, non che
lassù non ci sarà alcuna sorta
di confessione. Ci sarà infatti
la confessione nel senso di
lode. Per sempre dovrai
confessare che lui è il tuo Dio
e tu la sua creatura; che lui è
tuo protettore e tu suo protetto
(Esp. sul sal. 99, 16)
-
L’alleluia è lode a Dio. Nella
presente caducità della natura
mortale, in questo spazio di
quaranta giorni di quaggiù, come
prima della resurrezione,
sospiriamo pregando per disporci
alla lode propria di allora.
Questo è il tempo di lasciarci
portare dal desiderio, allora
sarà il tempo di acquietarci nel
possedere con amore e nel godere
(Disc. 125, 9).
|
Salmo 41 - Anelito
dell'anima fedele alla chiara
visione di Dio
|
Come
la cerva anela ai corsi d'acqua, *
così
l'anima mia anela a te, o Dio.
L'anima
mia ha sete di Dio, del Dio
vivente: *
quando
verrò e vedrò il volto di Dio?
Le
lacrime sono mio pane giorno e
notte, *
mentre
mi dicono sempre:
“Dov'è
il tuo Dio?”.
Questo
io ricordo, e il mio cuore si
strugge:
attraverso
la folla avanzavo tra i primi *
fino
alla casa di Dio,
in
mezzo ai canti di gioia *
di una
moltitudine in festa.
Perché
ti rattristi, anima mia, *
perché
su di me gemi?
Spera
in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui,
salvezza del mio volto e mio Dio.
In me
si abbatte l'anima mia;
perciò
di te mi ricordo *
dal
paese del Giordano e dell'Ermon,
dal
monte Mizar.
Un
abisso chiama l'abisso
al
fragore delle tue cascate; *
tutti
i tuoi flutti e le tue onde
sopra
di me sono passati.
Di
giorno il Signore mi dona la sua
grazia,
di
notte per lui innalzo il mio
canto *
la mia
preghiera al Dio vivente.
Dirò a
Dio, mia difesa:
“Perché
mi hai dimenticato? *
Perché
triste me ne vado, oppresso dal
nemico?”.
Per
l'insulto dei miei avversari
sono
infrante le mie ossa; *
essi
dicono a me tutto il giorno:
“Dov'è
il tuo Dio?”.
Perché
ti rattristi, anima mia, *
perché
su di me gemi?
Spera
in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui,
salvezza del mio volto e mio Dio.
|
-
Questo
salmo inizia con un santo
desiderio, e colui che canta
dice: Come
il cervo anela alle fonti
dell'acqua, così l'anima mia
anela a te, Dio.Chi
dice queste cose? Se lo vogliamo
siamo noi. E che cosa cerchi al
di fuori di quello che sei,
quando è in tuo potere essere
ciò che cerchi? Tuttavia non è
un uomo solo che parla, ma un
solo corpo: il Corpo di Cristo
che è la Chiesa... Orsù
fratelli, fate vostra la mia
avidità, partecipate con me a
questo desiderio; amiamo
insieme, insieme bruciamo per
questa sete, insieme corriamo
alla fonte di ogni conoscenza...
Egli stesso è la fonte... Se è
fonte... è anche intelligenza
che sazia l'anima avida di
sapere; e chiunque capisce è
illuminato da una certa luce non
corporale, non carnale, non
esteriore, ma interiore. (Esp.
sul sal. 41, 1. 2).
-
Tu
corri alla fonte, desidera le
fonti delle acque. Presso Dio
c'è la fonte della vita, una
fonte inesauribile, nella luce
di lui c'è una luce che non si
oscurerà mai. Desidera questa
luce, questa fonte; una luce che
i tuoi occhi non hanno mai
conosciuto... La mia anima
ha sete del Dio vivente.
Di che ha sete? Quando
verrò e comparirò alla
presenza di Dio? E' di
questo che ho sete: di venire e
di apparire. Ho sete nel
cammino, ho sete nella corsa;
sarò saziato quando arriverò
(Esp. sul sal. 41, 2. 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio vivente, fonte della
luce e della vita,
a
te corriamo anelanti come
cervi
desiderosi di placare in te
la nostra ardente sete;
dal
luogo della tua dimora ascolta la
preghiera
che
l'uomo innalza a te dall'abisso
del suo cuore.
Amen.
|
Cantico Sir. 36, 1-5.
10-13 - Preghiera per il popolo
santo di Dio
|
Abbi
pietà di noi,
Signore
Dio dell'universo e guarda, *
infondi
il tuo timore su tutte le nazioni.
Alza
la tua mano sulle nazioni
straniere, *
perché
vedano la tua potenza.
Come
ai loro occhi ti sei mostrato
santo
in
mezzo a noi, *
così
ai nostri occhi mostrati grande
fra di loro.
Ti
riconoscano, come noi abbiamo
riconosciuto *
che
non c'è un Dio fuori dite,
Signore.
Rinnova
i segni e compi altri prodigi, *
glorifica
la tua mano e il tuo braccio
destro.
Raduna
tutte le tribù di Giacobbe, *
rendi
loro il possesso come era al
principio.
Abbi
pietà, Signore,
del
popolo chiamato con il tuo nome, *
di
Israele che hai trattato come un
primogenito.
Abbi
pietà della città tua santa, *
di
Gerusalemme tua dimora.
Riempi
Sion del tuo splendore, *
il
tuo popolo della tua gloria.
|
-
Rappresentiamoci interiormente
questi nostri fratelli ormai
trionfanti, come se anche noi
fossimo insieme con loro...
Persuasi di essere degli
scampati ripensiamo ai mali da
cui siamo stati liberati: agli
scandali, alle prove della vita,
alle persecuzioni di tanti
pagani, alle insidie di tanti
eretici, alle suggestioni
diaboliche, alle guerre che ci
muovono le nostre passioni (Esp.
sul sal. 123, 4 passim.
-
Le
genti pagane ormai appartengono
all'ulivo: non debbono più
chiamarsi "le genti" ma l'unico
popolo in Cristo, il popolo di
Giacobbe, il popolo d'Israele...
Noi apparteniamo a Giacobbe, e,
siccome apparteniamo a Isacco,
apparteniamo anche ad Abramo.
Difatti discendenza di Abramo è
Cristo... Se una sola è la
discendenza, se uno è Giacobbe,
uno Israele, anche le genti sono
uno in Cristo... Tutti siamo
Israele, tanto voi che siete qui
e formate le membra di Cristo
quanto coloro che sono altrove,
e così tutte le genti ovunque
sparse, ma sempre dentro...
Lassù nella pace di Gerusalemme
saremo uno in colui che è uno e
saremo orientati all'Uno. Né più
saremo molti dispersi qua e là
(Esp. sul sal. 147, 28).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio dell'universo guarda
noi tuo popolo
liberato dalla schiavitù del male;
opera in tutte le genti le stesse
meraviglie
che
hai compiuto in noi, perché ti
riconoscano
come
l'unico Dio, Signore del cielo e
della terra.
Amen
|
Salmo 18 -
Incarnazione di Cristo ed elogio
della legge nuova
|
I
cieli narrano la gloria di Dio, *
e
l'opera delle sue mani annunzia il
firmamento.
Il
giorno al giorno ne affida il
messaggio *
e la
notte alla notte ne trasmette
notizia.
Non è
linguaggio e non sono parole, *
di cui
non si oda il suono.
Per
tutta la terra si diffonde la loro
voce *
e ai
confini del mondo la loro parola.
Là
pose una tenda per il sole t
che
esce come sposo dalla stanza
nuziale *
esulta
come prode che percorre la via.
Egli
sorge da un estremo del cielo t
e la
sua corsa raggiunge l'altro
estremo: *
nulla
si sottrae al suo calore.
|
-
I cieli narrano
la gloria di Dio:
i giusti Evangelisti, nei quali
Dio abita come nei cieli,
raccontano la gloria del Signore
nostro Gesù Cristo o la gloria
con la quale il Figlio ha
glorificato il Padre sulla
terra...Il
giorno passa la parola al
giorno:
lo Spirito rivela agli uomini
spirituali la pienezza
dell'immutabile Sapienza di Dio,
e cioè che il Verbo era nel
principio Dio presso Dio. E
la notte alla notte annunzia
la scienza: la mortalità
della carne, suggerendo la fede,
annunzia la scienza futura a
quegli uomini carnali che si
trovano lontani... Ed egli
stesso come sposo che esce dal
suo talamo: egli stesso
cioè esce dal seno verginale in
cui Dio si è unito alla natura
umana, come uno sposo alla
sposa. E' balzato esultante
come un gigante per correre la
via. E' balzato esultante
come il più forte di tutti, che
per la sua incomparabile forza
vince ogni altro uomo, non per
fermarsi lungo la via ma per
correrla. Non si è infatti
fermato sulla via dei peccatori
(Esp. sul sal. 18, I, 2. 3. 6).
-
Dio
ha fatto ogni cosa per mezzo del
Verbo. Infatti, anche se si
narrano diverse opere di Dio,
tra le quali fece l'uomo a sua
immagine, nondimeno tutte furon
fatte per mezzo di lui e senza
di lui niente è stato fatto. E
per quanto concerne le mani di
Dio è detto anche a proposito
dei cieli: e opere delle tue
mani sono i cieli... Egli
è ovunque tutto intero e da
nessun luogo circoscritto.
Perciò quel che ha fatto con il
Verbo lo ha fatto con la
Sapienza, e quello che ha fatto
con le mani lo ha fatto con la
potenza. Ma Cristo è Potenza di
Dio e Sapienza di Dio. Dunque
ogni cosa è stata fatta per
mezzo di lui e senza di lui
niente è stato fatto (Esp. sul
sal. 18, 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio,
che per rivelare al mondo la
salvezza
hai
mandato il tuo unico Figlio,
come
sposo che esce dal talamo nuziale,
fa'
che nulla si sottragga al calore
del tuo Spirito
attraverso il quale santifichi e
conservi
tutto ciò che hai creato.
Amen
|
Salmo 44,2-18 - Lode
di Cristo e della chiesa sua Sposa
|
Effonde
il mio cuore liete parole,
io
canto al re il mio poema. *
La mia
lingua è stilo di scriba veloce.
Tu sei
il più bello tra i figli
dell'uomo,
sulle
tue labbra è diffusa la grazia, *
ti ha
benedetto Dio per sempre.
Cingi,
prode, la spada al tuo fianco,
nello
splendore della tua maestà ti
arrida la sorte, *
avanza
per la verità, la mitezza e la
giustizia.
La tua
destra ti mostri prodigi:
le tue
frecce acute
colpiscono
al cuore i tuoi nemici; *
sotto
di te cadono i popoli.
Il tuo
trono, Dio, dura per sempre; *
è
scettro giusto lo scettro del tuo
regno.
Ami la
giustizia e l'empietà detesti:
Dio,
il tuo Dio ti ha consacrato *
con
olio di letizia, a preferenza dei
tuoi eguali.
Le tue
vesti son tutte mirra, aloè e
cassia, *
dai
palazzi d'avorio ti allietano le
cetre.
Figlie
di re stanno tra le tue
predilette; *
alla
tua destra la regina in ori di
Ofir.
Ascolta,
figlia, guarda, porgi l'orecchio,
*
dimentica
il tuo popolo e la casa di tuo
padre;
al re
piacerà la tua bellezza. *
Egli è
il tuo Signore: pròstrati a lui.
Da
Tiro vengono portando doni, *
I più
ricchi del popolo cercano il tuo
volto.
La
figlia del re è tutta splendore, *
gemme
e tessuto d'oro è il suo vestito.
È
presentata al re in preziosi
ricami; *
con
lei le vergini compagne a te sono
condotte;
guidate
in gioia ed esultanza, *
entrano
insieme nel palazzo regale.
Ai
tuoi padri succederanno i tuoi
figli; *
li
farai capi di tutta la terra.
Farò
ricordare il tuo nome per tutte le
generazioni, *
e i
popoli ti loderanno
in
eterno, per sempre.
|
-
E'
il cantico nuziale dello sposo e
della sposa, del re e del
popolo, del Salvatore e di
coloro che debbono essere
salvati... Rallegriamoci alle
nozze e saremo insieme a coloro
che compiono le nozze, che sono
invitati alle nozze; e gli
stessi invitati sono la sposa.
Infatti la sposa è la Chiesa, lo
sposo Cristo... E' unione
nuziale quella tra il Verbo e la
carne: il talamo di questa
unione è il seno della Vergine.
Infatti la carne stessa si è
unita al Verbo... La Chiesa è
tratta dal genere umano,
affinché il capo della Chiesa
sia la carne stessa unita al
Verbo e gli altri credenti
siano le membra di quel capo.
Vuoi vedere infatti chi verrà
alle nozze? In principio
era il Verbo, e il Verbo era
presso Dio, e il Verbo era
Dio. Si rallegri la sposa
amata da Dio. Quando amata?
Quando era ancora deforme...
Deforme è amata, affinché non
resti deforme. Non è amata
infatti perché deforme, in
quanto non è la deformità che è
amata; se fosse amata, verrebbe
conservata; ha eliminata la
deformità e ha creato la
bellezza
(Esp. sul sal. 44, 1. 3).
-
Bello al di sopra
dei figli degli uomini...
Perché non anche al di sopra
degli angeli? Perché ha
preferito dire: Al di sopra dei
figli degli uomini, se non
perché è uomo?... Anche come
uomo è al di sopra dei figli
degli uomini; anche tra i figli
degli uomini è al di sopra del
figli degli uomini; anche come
uno dei figli degli uomini, è al
di sopra dei figli degli
uomini...
Diffusa è la
grazia sulle tue labbra.
E' venuto a noi con la parola
della grazia, con il bacio della
grazia. Che cosa è più dolce di
questa grazia? A chi spetta
questa grazia? Ai beati le
cui ingiustizie sono rimesse e
i cui peccati sono celati...
Ha rimesso i tuoi debiti e ha
pagato ciò che non doveva.
Grande grazia. Questa è la
grazia di Dio diffusa sulle
labbra. Ti ha fatto, e gratis ti
ha fatto. Non aveva alcun dovere
verso nessuno prima di creare.
Ti eri perduto, ti ha cercato; e
dopo averti trovato ti ha
richiamato. Non ha imputato le
cose passate, ha promesso quelle
future. Veramente diffusa è
la grazia sulle sue labbra
(Esp. sul. sal. 44, 7).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, Verbo del
Padre,
che
esci dal seno della Trinità
per
unirti alla tua sposa, la Chiesa;
rivestila della tua bellezza e
santità,
perché sia nel mondo
viva
testimonianza del tuo amore per
gli uomini.
Amen.
|
Cantico Ef. 1, 3-10 -
Dio Salvatore
|
Benedetto
sia Dio,
Padre
del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci
ha benedetti
con
ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
In lui
ci ha scelti *
prima
della creazione del mondo,
per
trovarci, al suo cospetto, *
santi
e immacolati nell'amore.
Ci ha
predestinati *
a
essere suoi figli adottivi
per
opera di Gesù Cristo, *
secondo
il beneplacito del suo volere,
a lode
e gloria della sua grazia, *
che ci
ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui
abbiamo la redenzione
mediante
il suo sangue, *
la
remissione dei peccati
secondo
la ricchezza della sua grazia.
Dio
l'ha abbondantemente riversata su
di noi
con
ogni sapienza e intelligenza *
poiché
egli ci ha fatto conoscere
il
mistero del suo volere,
il
disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle
del cielo come quelle della terra.
Nella
sua benevolenza lo aveva in lui
prestabilito *
per
realizzarlo nella pienezza dei
tempi.
|
-
Cristo
è risorto e volato in alto e,
unico, intercede per noi in
cielo. A questo intercessore
così grande rivolgiamo le nostre
preci; egli insieme al Padre
concede quel che al Padre
chiede, perché è insieme
mediatore e Creatore; come
mediatore chiede, come Creatore
concede; come mediatore fatto
nel mondo, come Creatore per
mezzo di lui è stato fatto il
mondo. Perciò col più fedele e
fiducioso affetto vegliamo per
lui con sobrietà; a lui
affidiamo l’orazione che ci ha
insegnato lui stesso, affinché
quel che ha comandato di fare,
col suo aiuto lo facciamo e quel
che ha promesso di dare, per
suo dono lo otteniamo
(Disc. 223/F, 3).
-
Una
volta per sempre entrò nel santo
dei santi, quello vero, non
quello figurato, al di sopra
della volta celeste l’unico
sacerdote nostro quando è
risorto dai morti, il Signore
Gesù Cristo, offrendo se stesso
per noi. E’ entrato e rimane
lì... Questo sommo sacerdote,
che ha offerto se stesso in
olocausto per noi, presenta le
nostre preghiere. Egli è colui
che ci conduce, interponendo se
stesso non per sbarrarci il
passo, ma per farci da guida,
non per allontanarci, ma per
farci riconciliare, non per
impedirci il cammino ma per
eliminare gli ostacoli. Egli è
l’unico pontefice e l’unico
sacerdote prefigurato negli
antichi sacerdoti di Dio (Disc.
198/A, 2-3).
|
Salmo 42 - Desiderio
ardente del tempio di Dio
|
Fammi
giustizia, o Dio,
difendi
la mia causa contro gente
spietata; *
liberami
dall'uomo iniquo e fallace.
Tu sei
il Dio della mia difesa;
perché
mi respingi, *
perché
triste me ne vado, oppresso dal
nemico?
Manda
la tua verità e la tua luce;
siano
esse a guidarmi, *
mi
portino al tuo monte santo e alle
tue dimore.
Verrò
all'altare di Dio,
al Dio
della mia gioia, del mio giubilo.
*
A te
canterò con la cetra, Dio, Dio
mio.
Perché
ti rattristi, anima mia,* perché
su di me gemi?
Spera
in Dio: ancora potrò lodarlo, *
lui,
salvezza del mio volto e mio Dio.
|
-
Manda la tua luce e la tua
verità; esse mi hanno
sollevato e mi hanno condotto
nel suo monte santo e nella
sua tenda.
Parla della tua luce e della tua
verità questi sono due nomi, ma
una sola è la cosa. Che altro è
infatti la luce di Dio, se non
la verità di Dio? E che cosa è
la verità di Dio se non la luce
di Dio? E ambedue queste cose
sono il solo Cristo. Io sono
la luce del mondo, chi crede
in me non camminerà nelle
tenebre. Io sono la via, la
verità e la vita. Egli è
la luce, egli è la verità.
Manderà la sua luce e la sua
verità; poiché esse ci hanno già
condotto al suo santo monte e
nella sua tenda. Abbiamo un
pegno, speriamo nel premio.
Santo è il suo monte, santa è la
sua Chiesa (Esp. sul sal. 42,
4).
-
Entrerò
all'altare di Dio...
A questo altare si avvicina
soltanto colui che si accosta
sicuro al suo santo monte; ivi
troverà la sua vita colui che in
questo monte distingua la sua
causa. Ed entrerò all'altare di
Dio. Dal suo santo monte, dalla
sua tenda, dalla sua santa
Chiesa entrerò all'altare
sublime di Dio. Quale sacrificio
vi si compie? Colui stesso che
entra è assunto quale olocausto.
Che significano le parole: All’altare
di Dio, a Dio che allieta la
mia giovinezza. Giovinezza
significa novità. Rallegra la
mia novità, colui che rattrista
la mia vecchiezza. Infatti ora,
rattristato, cammino nella
vecchiaia, ma allora starò in
piedi, lieto nella novità (Esp.
sul sal. 42, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Padre, manda la tua luce e la
verità
che
illuminino il cammino dei tuoi
figli,
affinché possano giungere
felicemente al tuo santo monte
dove regni in eterno
con
il tuo Figlio e lo Spirito Santo.
Amen.
|
Cantico Is. 38,
10-14. 17-20 - Angosce di un
moribondo, gioia di un risanato
|
Io
dicevo: “A metà della mia vita
me ne
vado alle porte degli inferi; *
sono
privato del resto dei miei anni”.
Dicevo:
“Non vedrò più il Signore *
sulla
terra dei viventi,
non
vedrò più nessuno *
tra
gli abitanti di questo mondo.
La mia
tenda e' stata divelta e gettata
lontano, *
come
una tenda di pastori.
Come
un tessitore hai arrotolato la mia
vita,
mi
recidi dall'ordito. *
In un
giorno e una notte mi conduci alla
fine”.
Io ho
gridato fino al mattino. *
Come
un leone, così egli stritola tutte
le mie ossa.
Pigolo
come una rondine, *
gemo
come una colomba.
Sono
stanchi i miei occhi *
di
guardare in alto.
Tu hai
preservato la mia vita
dalla
fossa della distruzione, *
perché
ti sei gettato dietro le spalle
tutti
i miei peccati.
Poiché
non ti lodano gli inferi, *
né la
morte ti canta inni;
quanti
scendono nella fossa *
nella
tua fedeltà non sperano.
Il
vivente, il vivente ti rende
grazie *
come
io faccio quest'oggi.
Il
padre farà conoscere ai figli *
la
fedeltà del tuo amore.
Il
Signore si è degnato di aiutarmi;
per
questo canteremo sulle cetre
tutti
i giorni della nostra vita, *
canteremo
nel tempio del Signore.
|
-
Non
ti guarirà colui che ti aveva
fatto tale che non saresti mai
caduto ammalato, solo che avessi
voluto rispettare i suoi
comandamenti? Non ti
guarirà colui che ha fatto gli
angeli, e che intende
eguagliarti agli angeli, quando
ti avrà restaurato? Non ti
guarirà, se sei fatto a sua
immagine, colui che ha fatto il
cielo e la terra? Ti guarirà
certamente, ma è pur necessario
che tu voglia essere guarito.
Dio guarisce senz'altro
qualsiasi infermo, ma non chi
rifiuta la guarigione. Poiché
la tua salute è Cristo, è a
Cristo che devi pensare. Prendi
il calice della salute di colui
che guarisce tutte le tue
infermità: se questa salute
davvero la vuoi, l'otterrai...
Sì, dico, l'unigenito Figlio di
Dio, ha versato il suo sangue
per noi: riprendi dunque
coraggio, o anima, se hai tanto
valore! Egli è morto per i
nostri peccati ed è risorto per
la nostra giustificazione. Le
membra devono sperare ciò che
già si è compiuto nel capo (Esp.
sul sal. 102, 6).
-
Che
cosa sarei stato se tu non mi
avessi soccorso? Quanto non era
disperata la mia salute, se tu
non mi avessi curato? Dove
giacevo, se tu non mi fossi
venuto incontro? In effetti la
mia vita era in pericolo a causa
della mia profonda ferita: una
ferita che richiedeva
l'intervento di un medico
onnipotente. Niente è incurabile
per un medico onnipotente. Egli
non abbandona nessuno; ma è
necessario che tu voglia essere
curato; è necessario che tu non
ti sottragga alla sua mano. Ma,
anche se tu non volessi curarti,
la tua ferita ti spingerebbe a
farlo. Mentre sei lontano ti
richiama e ti spinge, in certo
modo, a tornare a lui e ti
attira mentre cerchi di
sfuggirgli (Esp. sul sal. 58, D
2, 11).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, tu sei il
medico che guarisce
tutte le nostre infermità;
sana
le ferite causate dal peccato
e
ridonaci con la grazi,
la
gioia della vita nel tuo amore.
Amen.
|
Salmo 64 -
Ringraziamento nazionale per i
doni di Dio
|
A te
si deve lode, o Dio, in Sion; *
a te
si sciolga il voto in Gerusalemme.
A te,
che ascolti la preghiera, *
viene
ogni mortale.
Pesano
su di noi le nostre colpe, *
ma tu
perdoni i nostri peccati.
Beato
chi hai scelto e chiamato vicino,
*
abiterà
nei tuoi atri.
Ci
sazieremo dei beni della tua casa,
*
della
santità del tuo tempio.
Con i
prodigi della tua giustizia,
tu ci
rispondi, o Dio, nostra salvezza,
*
speranza
dei confini della terra e dei mari
lontani.
Tu
rendi saldi i monti con la tua
forza, *
cinto
di potenza.
Tu fai
tacere il fragore del mare,
il
fragore dei suoi flutti, *
tu
plachi il tumulto dei popoli.
Gli
abitanti degli estremi confini *
stupiscono
davanti ai tuoi prodigi:
di
gioia fai gridare la terra, *
le
soglie dell'oriente e
dell'occidente.
Tu
visiti la terra e la disseti: *
la
ricolmi delle sue ricchezze.
Il
fiume di Dio è gonfio di acque; *
tu fai
crescere il frumento per gli
uomini.
Così
prepari la terra:
ne
irrighi i solchi, ne spiani le
zolle, *
la
bagni con le piogge e benedici i
suoi germogli.
Coroni
l'anno con i tuoi benefici, *
al tuo
passaggio stilla l'abbondanza.
Stillano
i pascoli del deserto *
e le
colline si cingono di esultanza.
I
prati si coprono di greggi,
di
frumento si ammantano le valli; *
tutto
canta e grida di gioia.
|
-
A te conviene
l'inno, o Dio, in Sion.
La nostra patria è Sion; Sion
altro non è che Gerusalemme....
Un non so quale spettacolo ci è
promesso: esso sarà Dio stesso,
che ha fondato la città. Oh,
città bella e splendente, che ha
un fondatore ancor più bello! A
te conviene l'inno, o Dio,
dice... Con il desiderio noi
ormai siamo lassù. In quella
terra abbiamo già inviato la
nostra speranza, quasi
un'àncora, per non naufragare
turbati in questo mare... Contro
le tentazioni di questo nostro
esilio, la nostra speranza,
ancorata in quella città di
Gerusalemme, fa in modo che noi
non ci infrangiamo contro gli
scogli. Chiunque pertanto canta
animato da questa speranza,
canta già in porto; per cui può
dire: A te conviene l'inno,
o Dio, in Sion (Esp. sul
sal. 64, 3).
-
Beato colui che
hai eletto e assunto; abiterà
nei tuoi atri:
negli atri cioè di quella
Gerusalemme cui levano il canto
coloro che cominciano a uscire
da Babilonia. Saremo colmati
dei beni della tua casa...
Quali sono i beni della casa di
Dio?... Desidera la casa di Dio,
desidera i beni di quella
casa... già fin da ora dobbiamo
pensare ai beni di Gerusalemme,
ai beni della casa del Signore;
poiché casa del Signore è lo
stesso che tempio del Signore.
Ecco i beni di quella casa!...
Esiste una bellezza della
giustizia, che noi riusciamo a
vedere con l'occhio del cuore,
che amiamo e per la quale ci
entusiasmiamo... L'intemerata
bellezza della giustizia...
Questi sono i beni della casa
di Dio: di questi beni preparati
a saziarti. Amate la giustizia
e sarete voi il tempio di Dio
(Esp. sul sal. 64, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
del cielo e Padre amoroso,
tu
ricolmi di beni la terra e noi
eleviamo a te
un
inno di lode e amore;
non
cessare di beneficarla
perché sia a servizio
dell’uomo
fatto a tua immagine e
somiglianza.
Amen.
|
Salmo 48- L'uomo,
caduto per la colpa, non si
riscatta con le ricchezze; sarà il
Cristo a redimerlo.
|
Ascoltate,
popoli tutti, *
porgete
orecchio abitanti del mondo,
voi
nobili e gente del popolo, *
ricchi
e poveri insieme.
La mia
bocca esprime sapienza, *
il mio
cuore medita saggezza;
porgerò
l'orecchio a un proverbio, *
spiegherò
il mio enigma sulla cetra.
Perché
temere nei giorni tristi, *
quando
mi circonda la malizia dei
perversi?
Essi
confidano nella loro forza *
si
vantano della loro grande'
ricchezza.
Nessuno
può riscattare se stesso, *
o dare
a Dio il suo prezzo.
Per
quanto si paghi il riscatto di una
vita,
non
potrà mai bastare *
per
vivere senza fine, e non vedere la
tomba.
Vedrà
morire i sapienti;
lo
stolto e l'insensato periranno
insieme *
e
lasceranno ad altri le loro
ricchezze.
Il
sepolcro sarà loro casa per
sempre,
loro
dimora per tutte le generazioni, *
eppure
hanno dato il loro nome alla
terra.
Ma
l'uomo nella prosperità non
comprende, *
è come
gli animali che periscono.
Questa
è la sorte di chi confida in se
stesso, *
l'avvenire
di chi si compiace nelle sue
parole.
Come
pecore sono avviati agli inferi, *
sarà
loro pastore la morte;
scenderanno
a precipizio nel sepolcro,
svanirà
ogni loro parvenza: *
gli
inferi saranno la loro dimora.
Ma Dio
potrà riscattarmi, *
mi
strapperà dalla mano della morte.
Se
vedi un uomo arricchirsi, non
temere, *
se
aumenta la gloria della sua casa.
Quando
muore, con sé non porta nulla, *
né
scende con lui la sua gloria.
Nella
sua vita si diceva fortunato: *
“Ti
loderanno, perché ti sei procurato
del bene”.
Andrà
con la generazione dei suoi padri
*
che
non vedranno mai più la luce.
L'uomo
nella prosperità non comprende, *
è come
gli animali che periscono.
|
-
Con le orecchie
ascoltate tutti voi che
abitate nel mondo. Tutti voi
nati dalla terra e figli
degli uomini.
Dicendo: nati dalla terra,
allude ai peccatori; dicendo
invece: figli degli uomini,
allude ai fedeli e ai giusti...
Chi è terrestre le oda per il
giudizio, chi è figlio dell'uomo
le oda per il Regno.
Ascoltino insieme il ricco e
il povero... Chi ha grande
abbondanza di denaro, se in esso
non si inorgoglisce, è povero;
chi non possiede denaro, ma lo
brama perdendosi dietro ad esso,
è annoverato da Dio tra i ricchi
e i reprobi. Dio interroga i
ricchi e i poveri nel cuore, non
nel forziere e nella dimora
(Esp. sul sal. 48, D 1, 3).
-
Per
coloro che pensano soltanto al
presente e non si preoccupano
del futuro; per coloro che
ritengono sia vita solo questa,
che invece dovrebbe essere
chiamata morte, non a torto si
dice (nel salmo) che sono come
pecore nell'inferno che hanno la
morte per pastore... Morte è
certo la separazione dell'anima
dal corpo; ma la vera morte che
gli uomini non temono è la
separazione dell'anima da Dio...
Se la vita è Cristo, la morte è
il diavolo. Leggiamo infatti in
molti passi della scrittura che
Cristo è la vita. La morte
invece è il diavolo; non perché
esso sia la morte, ma perché da
lui viene la morte... Noi invece
che pensiamo alla futura
immortalità e che portiamo non
senza ragione in fronte il segno
della croce di Cristo, abbiamo
per pastore la vita (Esp. sul
sal. 48, D 2, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio,
Padre dell'amore, sola ricchezza
vera e infinita,
distogli il nostro desiderio da
ciò che non sazia
e
guidaci alla vera sorgente e fonte
di gioia
Gesù
Cristo tuo Figlio.
Amen.
|
Cantico Ap. 4, 11;
5,9. 10.12 - Inno dei salvati
|
Tu sei
degno, o Signore e Dio nostro, *
di
ricevere la gloria, l'onore e la
potenza,
perché
tu hai creato tutte le cose, t
per la
tua volontà furono create, *
per il
tuo volere sussistono.
Tu sei
degno, o Signore, di prendere il
libro *
e
di aprirne i sigilli,
perché
sei stato immolato t
e hai
riscattato per Dio con il tuo
sangue *
uomini
di ogni tribù, lingua, popolo e
nazione
e li
hai costituiti per il nostro Dio
un
regno di sacerdoti *
e
regneranno sopra la terra.
L'Agnello
che fu immolato è degno di
potenza,
ricchezza
sapienza e forza *
onore,
gloria e benedizione.
|
-
Ecco,
di nascosto viene la freccia che
colpisce l’innocente: un
innocente che non aveva la
benché minima macchia, nemmeno
così grossa che vi si potesse
conficcare la punta della
freccia! Egli infatti era
l’agnello immacolato, sempre
immacolato. Né immacolato perché
gli erano state tolte le
macchie, ma proprio perché non
aveva mai contratto alcuna
macchia, perdonando i peccati
egli aveva fatto sì che molti
fossero immacolati, ma, quanto a
lui personalmente, egli era
immacolato perché mai
aveva avuto peccati (Esp. sul
sal. 63, 6).
-
E’
uno colui che intercede per i
santi, quegli che per primo si è
fatto povero per noi, mentre era
ricco... In lui viene infatti
esaltato non solo l’uomo assunto
in quanto capo della Chiesa, ma
anche chiunque di noi appartenga
alle altre membra; ed è
innalzato al di sopra di tutti i
desideri perversi, che sono le
porte della morte, perché per
loro mezzo si va alla morte...
Quando invece si annunciano a
Dio le lodi con ricerca amorosa,
a chi chiede è dato, a chi cerca
è fatto conoscere e a chi bussa
è aperto... e i misteri e i
fondamenti della fede si aprono
a coloro che bussano per
giungere ai segreti del Figlio.
Poiché occhio non vide, né udì
orecchio, né entrò nel cuore
dell’uomo quel che Dio ha
preparato per coloro che lo
amano (Esp. sul sal. 9, 14).
|
Salmo 76 -
Meditazione delle opere di Dio e
predicazione del Vangelo per tutta
la terra
|
La mia
voce sale a Dio e grido aiuto; *
la mia
voce sale a Dio finché mi ascolti.
Nel
giorno dell'angoscia io cerco il
Signore,
tutta
la notte la mia mano è tesa
e non
si stanca; * io rifiuto ogni
conforto.
Mi
ricordo di Dio e gemo *
medito
e viene meno il mio spirito.
Tu
trattieni dal sonno i miei occhi *
sono
turbato e senza parole.
Ripenso
ai giorni passati, *
ricordo
gli anni lontani.
Un
canto nella notte mi ritorna nel
cuore; *
rifletto
e il mio spirito si va
interrogando.
Forse
Dio ci respingerà per sempre, *
non
sarà più benevolo con noi?
È
forse cessato per sempre il suo
amore, *
è
finita la sua promessa per sempre?
Può
Dio aver dimenticato la
misericordia, *
aver
chiuso nell'ira il suo cuore?
E ho
detto: “Questo è il mio tormento:
*
è
mutata la destra dell'Altissimo”.
Ricordo
le gesta del Signore, *
ricordo
le tue meraviglie di un tempo.
Mi
vado ripetendo le tue opere, *
considero
tutte le tue gesta.
O Dio,
santa è. la tua via;
quale
dio è grande come il nostro Dio?
Tu sei
il Dio che onera meraviglie, *
manifesti
la tua forza fra le genti.
E’ il
tuo braccio che ha salvato il tuo
popolo, *
i
figli di Giacobbe e di Giuseppe.
Ti
videro le acque, Dio,
ti
videro e ne furono sconvolte; *
sussultarono
anche gli abissi.
Le
nubi rovesciarono acqua,
scoppiò
il tuono nel cielo
le tue
saette guizzarono.
Il
fragore dei tuoi tuoni nel
turbine,
I tuoi
fulmini rischiararono il mondo, *
la
terra tremò e fu scossa.
Sul
mare passava la tua via,
I tuoi
sentieri sulle grandi acque
e le
tue orme rimasero invisibili.
Guidasti
come gregge il tuo popolo *
per
mano di Mosè e di Aronne.
|
-
Con
la mia voce ho gridato al
Signore.
Molti gridano al Signore per
acquistare ricchezze, per
evitare sciagure, per la salute
dei parenti, per la stabilità
del loro casato, per la felicità
temporale, per gli onori del
secolo; molti infine gridano al
Signore per la salute del corpo,
che è il patrimonio del povero.
Per queste e per altre cose
dello stesso genere molti
gridano al Signore; solo di rado
qualcuno grida al Signore per il
Signore stesso. E' facile
all'uomo desiderare una
qualunque cosa dal Signore e non
desiderare il Signore stesso.
Come se il dono potesse essere
più dolce di colui che dona...
Non cercare qualcosa d'altro per
mezzo di Dio, ma nella
tribolazione cerca Dio, in modo
che, se Dio ti libererà dalla
tribolazione, ciò valga ad
unirti a Dio indisturbatamente
(Esp. sul sal. 76, 2. 3).
-
In
te e da te non c'è nessuna
misericordia verso gli altri se
non è Dio che te la dona; e lo
stesso Dio dimenticherà la
misericordia? Scorre il fiume;
si prosciugherà la sorgente? Oppure
Dio dimenticherà di usare
compassione? O tratterrà nella
sua ira le sue misericordie?
Cioè, tanto si adirerà, da non
avere più misericordia? E più
facile che egli trattenga l'ira
che non la misericordia...
Appena il salmista si rende
conto di questo, va oltre se
stesso e in Dio trova la sua
gioia. Ivi si arresta, ed esalta
con più foga le opere del
Signore. Non si compiace di se
stesso, ne di ciò che è, ma in
colui che lo ha fatto.
Oltrepassa ciò che è terreno e
lo trascende. Guardate come va
oltre. Osservate se si ferma in
qualche posto finché non sia
giunto a Dio (Esp. sul sal. 76,
11).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio dell'universo che
conduci la storia
con
eventi magnifici, confermaci oggi
nel tuo amore
e
nel tuo servizio per esserti
sempre fedeli
nella prosperità come nella
desolazione.
Amen.
|
Cantico 1 Sam.
2, 1-10 - La gioia e la speranza
degli umili è in Dio
|
Il mio
cuore esulta nel Signore, *
la mia
fronte s'innalza, grazie al mio
Dio.
Si
apre la mia bocca contro i miei
nemici, *
perché
io godo del beneficio che mi hai
concesso.
Non
c'è santo come il Signore, *
non
c’è rocca come il nostro Dio.
Non
moltiplicate i discorsi
superbi,
dalla
vostra bocca non esca arroganza; *
perché
il Signore è il Dio che sa tutto
e
le sue opere sono rette.
L'arco
dei forti s'è spezzato, *
ma i
deboli sono rivestiti di vigore.
I sazi
sono andati a giornata per un
pane, *
mentre
gli affamati han cessato di
faticare.
La
sterile ha partorito sette volte *
e la
ricca di figli è sfiorita.
Il
Signore fa morire e fa vivere, *
scendere
agli inferi e risalire.
Il
Signore rende povero e
arricchisce, *
abbassa
ed esalta.
Solleva
dalla polvere il misero, *
innalza
il povero dalle immondizie,
per
farli sedere con i capi del
popolo, *
e
assegnar loro un seggio di gloria.
Perché
al Signore appartengono i cardini
della terra *
e su
di essi fa poggiare il mondo.
Sui
passi dei giusti egli veglia,
ma gli
empi svaniscono nelle tenebre. *
Certo
non prevarrà l'uomo malgrado la
sua forza.
Dal
Signore saranno abbattuti i suoi
avversari! *
L'Altissimo
tuonerà dal cielo.
Il
Signore giudicherà gli estremi
confini della terra;
al suo
re darà la forza *
ed
eleverà la potenza del suo Messia.
|
-
Il
Signore china l'orecchio se tu
non innalzi la testa. Si
avvicina infatti a chi si
umilia, mentre si allontana da
chi si esalta: a meno che non si
tratti di chi egli stesso esalta
perché prima si era umiliato.
Dio china dunque a noi il suo
orecchio. Egli è in alto noi in
basso. Egli è sulla vetta, noi
nella miseria; ma non siamo
abbandonati... Egli non china
l'orecchio al ricco; lo china
piuttosto al misero e al povero,
cioè all'umile e a colui che si
confessa; a chi ha bisogno di
misericordia e non a chi è
sazio... Imparate ad essere
poveri ed indigenti: sia che
possediate qualcosa in questo
mondo sia che non ne
possediate... Tutta la tua
speranza sia Dio: sentiti
bisognoso di lui, per essere da
lui ricolmato. Senza di lui,
qualunque cosa avrai servirà a
renderti ancora più vuoto (Esp.
sul sal. 85, 2. 3).
-
A
chi sta vicino il Signore? A
coloro che hanno il cuore
contrito. Sta lontano dai
superbi, vicino agli umili.
Eccelso è infatti il Signore e
guarda agli umili. Ma non
credano di potersi nascondere
dinanzi ai suoi occhi i superbi;
da lontano riconosce chi si
insuperbisce... Spetta a te, (o
uomo), di gridare, ti conviene
gemere, confessare, non
esaltarti, non vantarti, non
gloriarti dei tuoi meriti;
perché anche se hai qualcosa di
cui essere lieto, che cosa hai
tu che non abbia ricevuto? (Esp.
sul sal. 39, 20).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, tu sei la
ricchezza
dell'umile e del povero; guarda
noi che confidiamo
solo
in te e da te attendiamo ogni
bene.
Amen.
|
Salmo 96 - Il Cristo
si innalza, re, su tutti gli dèi:
anche gli angeli lo adorano
|
Il
Signore regna, esulti la terra, *
gioiscano le isole tutte.
Nubi e
tenebre lo avvolgono, *
giustizia
e diritto sono la base del suo
trono.
Davanti
a lui cammina il fuoco *
e
brucia tutt'intorno i suoi nemici.
Le sue
folgori rischiarano il mondo: *
vede e
sussulta la terra.
I
monti fondono come cera davanti al
Signore, *
davanti
al Signore di tutta la terra.
I
cieli annunziano la sua giustizia
*
e
tutti i popoli contemplano la sua
gloria.
Siano
confusi tutti gli adoratori di
statue
e chi
si gloria dei propri idoli. *
Si
prostrino a lui tutti gli dèi!
Ascolta
Sion e ne gioisce,
esultano
le città di Giuda *
per i
tuoi giudizi, Signore.
Perché
tu sei, Signore, l'Altissimo su
tutta la terra, *
tu sei
eccelso sopra tutti gli dèi.
Odiate
il male, voi che amate il Signore:
lui
che custodisce la vita dei suoi
fedeli *
li
strapperà dalle mani degli empi.
Una
luce si è levata per il giusto, *
gioia
per i retti di cuore.
Rallegratevi,
giusti, nel Signore, *
rendete
grazie al suo santo nome.
|
-
I
cieli annunziarono la sua
giustizia e tutti i popoli
videro la sua gloria.
Quali cieli annunziarono la sua
giustizia? Quei cieli che annunziano
la gloria di Dio. E chi
sono questi cieli? Coloro che
sono divenuti residenza di Dio.
Dio infatti come risiede nei
cieli così ha la sua sede negli
Apostoli, nel banditori del
vangelo. Se lo vuoi anche tu
sarai un cielo. Vuoi esserlo?
Elimina dal tuo cuore la terra.
Se non hai bramosie terrene, se
non rispondi a vanvera che hai
in alto il cuore, sei un
cielo... Sei rivestito di carne,
ma nel cuore sei già un cielo.
La tua dimora è nel cielo. E con
una simile vita annunzia anche
tu il Cristo (Esp. sul sal. 96,
10).
-
Voi
che amate il Signore, odiate
il male.
Il Cristo non merita che,
insieme con lui, si ami
l'avarizia. Se lo ami, devi
odiare ciò che lui odia...
Quando avremo cominciato a
odiare il male, ci piomberanno
addosso le persecuzioni... Ma
Cristo cosa ti ha promesso, se
non ciò che ti ha mostrato nella
sua persona? Che cosa, cioè? La
sua morte, la sua risurrezione e
ascensione al cielo. Vuoi
seguirlo? Imitante la passione e
aspettante la promessa. E
allora, quando tu avrai
cominciato ad odiare il male
per amore del Signore, il
nemico anche più furibondo cosa
potrà toglierti? Ti strapperà il
patrimonio; ma potrà forse
rapirti il cielo?... E' certo
che non ci sarà persona che
riesca a toglierti Dio. Tu solo
puoi privartene, se fuggi
lontano da lui (Esp. sul sal.
96, 15. 16).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio,
tu
sei l'Altissimo su tutta la terra,
rendi aperti i nostri cuori ad
accogliere la luce
che
brilla per i giusti, la sola che
dà gioia
a
chi è retto di cuore.
Amen.
|
Salmo 61 - Fiducia da
riporsi in Dio solo
|
Solo
in Dio riposa l'anima mia; *
da lui
la mia salvezza.
Lui
solo è mia rupe e mia salvezza, *
mia
roccia di difesa: non potrò
vacillare.
Fino a
quando vi scaglierete contro un
uomo,
per
abbatterlo tutti insieme, *
come
muro cadente, come recinto che
crolla?
Tramano
solo di precipitarlo dall'alto, *
si
compiacciono della menzogna.
Con la
bocca benedicono, *
nel
loro cuore maledicono.
Solo
in Dio riposa l'anima mia, *
da lui
la mia speranza.
Lui
solo è mia rupe e mia salvezza, *
mia
roccia di difesa: non potrò
vacillare.
In Dio
è la mia salvezza e la mia gloria;
*
il mio
saldo rifugio, la mia difesa è in
Dio.
Confida
sempre in lui, o popolo,
davanti
a lui effondi il tuo cuore, *
nostro
rifugio è Dio.
Sì,
sono un soffio i figli di Adamo,
una
menzogna tutti gli uomini, *
insieme,
sulla bilancia, sono meno di un
soffio.
Non
confidate nella violenza, *
non
illudetevi della rapina;
alla
ricchezza, anche se abbonda, *
non
attaccate il cuore.
Una
parola ha detto Dio, due ne ho
udite:
il
potere appartiene a Dio, *
tua,
Signore, è la grazia,
secondo
le sue opere *
tu
ripaghi ogni uomo.
|
-
A
Dio si terrà soggetta l'anima
mia, perché da lui deriva la
mia pazienza.
E perché questa pazienza in
mezzo a tanti scandali, se non
perché speriamo in ciò che non
vediamo, e quanto speriamo
l'aspettiamo con pazienza? E'
venuto il mio dolore; verrà
anche la mia pace. E' venuta la
mia tribolazione; verrà anche la
mia purificazione. Forse che
l'oro splende nel fornello
dell'orefice? Splenderà nel
monile, splenderà nel gioiello.
Sopporti tuttavia il calore del
fornello per venire alla luce
purificato dalle scorie... Io
faccio ciò che vuole l'orefice:
persevero nel luogo ove
l'orefice mi colloca. Io ho
l'ordine di usare pazienza,
egli ha come purificarmi. (Esp.
sul sal. 61, 11).
-
Egli
è il mio Dio e la mia
salvezza; il mio rifugio. Non
me ne andrò lontano. Egli è il
mio Dio: quindi
è lui che mi chiama. E' la
mia salvezza: quindi mi
giustifica. E' il mio
rifugio: dunque mi
glorifica. Perché qui sono
chiamato e sono giustificato, là
poi sarò glorificato... In
Dio è la mia salute e la mia
gloria. In Dio sarò
salvo; in Dio sarò glorioso. Non
soltanto salvo, ma anche
glorioso. Salvo perché da empio
sarò divenuto giusto,
giustificato da lui; glorioso
perché non soltanto sarò
giustificato ma anche onorato
(Esp. sul sal. 61, 12. 13).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, nostra rupe e
salvezza
manifesta su di noi la tua gloria
e
fa' che edifichiamo la nostra
edificio spirituale
sulla salda roccia della fede.
Amen.
|
Salmo 66 - Invito a
tutte le genti a celebrare il
Signore
|
Dio
abbia pietà di noi e ci benedica *
su di
noi faccia splendere il suo volto;
perché
si conosca sulla terra la tua via,
*
fra
tutte le genti la tua salvezza.
Ti
lodino i popoli, Dio, *
ti
lodino i popoli tutti.
Esultino
le genti e si rallegrino,
perché
giudichi i popoli con giustizia, *
governi
le nazioni sulla terra.
Ti
lodino i popoli, Dio, *
ti
lodino i popoli tutti.
La
terra ha dato il suo frutto. *
Ci
benedica Dio, il nostro Dio, ci
benedica Dio *
e lo
temano tutti i confini della
terra.
|
-
Tu
che fai splendere il volto del
sole sui buoni e sui malvagi fa'
risplendere il tuo volto su di
noi. La luce del sole la vedono,
insieme agli animali, tanto i
buoni quanto i cattivi; ma...
beati i puri di cuore, perché
vedranno Dio... Illumina
il tuo volto che è in noi. Hai
impresso su di noi il tuo volto:
ci hai fatti a tua immagine e
somiglianza... La tua immagine
non deve però restare nelle
tenebre; invia un raggio della
tua sapienza, che dissipi le
nostre tenebre sì che rifulga in
noi la tua immagine... O
preziosa anima cristiana,
riscattata dal sangue
dell'Agnello immacolato, renditi
conto di quanto vali! Pensa che
cosa è stato pagato per te.
Diciamo dunque col più vivo
desiderio: Illumini il suo
volto su di noi (Esp. sul
sal. 66, 4).
-
Confessino a te i
popoli o Dio, confessino a te
tutti i popoli.
Percorrete la vostra strada
insieme con tutte le genti,
insieme con tutti i popoli, o
figli della pace, o figli
dell'unica Chiesa cattolica!
Camminate sulla via e,
camminando, cantate! Così fanno
i viandanti per dimenticare la
stanchezza. Cantate anche
voi lungo il cammino! Vi
scongiuro in nome di colui che è
la via: cantate lungo la via,
cantate un cantico nuovo!
Nessuno, percorrendo tale via,
canti canzoni vecchie! cantate
inni d'amore alla vostra
patria; e nessuno canti roba
vecchia! Nuova è la via; nuovo è
il viandante: sia nuovo il
canto!... (Esp. sul sal. 66, 6.
7).
|
ORAZIONE SALMICA
Risplenda su di noi la luce del
tuo volto Signore,
affinché conosciamo la via che a
te conduce,
Gesù
Cristo, nostra vita e verità.
Amen.
|
Cantico Col. 1,3.
12-20 - Cristo Capo della Chiesa
|
Ringraziamo
con gioia Dio, *
Padre
del Signore nostro Gesù Cristo,
perché
ci ha messi in grado di
partecipare *
alla
sorte dei santi nella luce,
ci ha
liberati dal potere delle tenebre,
*
ci ha
trasferiti nel regno del suo
Figlio diletto,
per
opera del quale abbiamo la
redenzione, *
la
remissione dei peccati.
Cristo
è immagine del Dio invisibile, *
generato
prima di ogni creatura;
è
prima di tutte le cose *
e
tutte in lui sussistono.
Tutte
le cose sono state create per
mezzo di lui *
e in
vista di lui..
quelle
nei cieli e quelle sulla terra, *
quelle
visibili e quelle invisibili.
Egli è
il capo del corpo, che è la
Chiesa; *
è il
principio di tutto,
il
primogenito di coloro che
risuscitano dai morti, *
per
ottenere il primato su tutte le
cose.
Piacque
a Dio di far abitare in lui ogni
pienezza, *
per
mezzo di lui riconciliare a sé
tutte le cose,
rappacificare
con il sangue della sua croce, *
gli
esseri della terra e quelli del
cielo.
|
-
Poiché
Cristo si è degnato di assumere
la forma di servo e in essa si è
rivestito di noi, come non ha
disdegnato di assumerci in sé,
così non ha neppure sdegnato di
trasfigurare noi in sé e di
parlare con le nostre parole,
affinché anche noi potessimo
parlare con le parole di lui. Si
è infatti compiuta quella
mirabile commutazione, ha avuto
luogo un divino commercio ed è
stato celebrato in questo mondo
dal celeste negoziatore lo
scambio delle sostanze (Esp. sul
sal. 30, II, D 1, 3).
-
E’
venuto a ricevere offese e dare
onori; è venuto ad
attingere il dolore e a dare la
salvezza; è venuto a subire la
morte e a dare la vita. Prossimo
a morire, per quello che aveva
di nostro, non in sé ma in noi
temeva; e infatti ha perfino
detto che l’anima sua era triste
fino alla morte, e senza dubbio,
con lui, anche tutti noi.
Giacché senza lui noi siamo
niente; ma in lui siamo
Cristo e noi. Perché il Cristo
integrale è Capo e Corpo. Il
Capo è quel Salvatore del Corpo
che è già asceso al cielo; il
Corpo invece è la Chiesa che si
affatica in terra. Se questo
Corpo non fosse unito al suo
Capo con in vincolo della
carità, in modo da fare uno del
Capo e del Corpo, non avrebbe
detto dal cielo, rimproverando
un certo persecutore: Saulo,
Saulo, perché mi perseguiti?
Il Capo gridava a nome delle
membra, impersonandola in sé
(Esp. sul sal. 30, II, D 1; 3).
|
Salmo 79 - Preghiera
per la restaurazione d'Israele
|
Tu,
pastore d'Israele, ascolta, *
tu che
guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso
sui cherubini rifulgi *
davanti
ad Efraim, Beniamino e Manasse.
Risveglia
la tua potenza *
e
vieni in nostro soccorso.
Rialzaci,
Signore, nostro Dio, *
fa'
splendere il tuo volto e noi
saremo salvi.
Signore,
Dio degli eserciti,
fino a
quando fremerai di sdegno *
contro
le preghiere del tuo popolo?
Tu ci
nutri con pane di lacrime, *
ci fai
bere lacrime in abbondanza.
Ci hai
fatto motivo di contesa per i
vicini, *
e i
nostri nemici ridono di noi.
Rialzaci,
Dio degli eserciti, *
fa'
risplendere il tuo volto e noi
saremo salvi.
Hai
divelto una vite dall'Egitto, *
per
trapiantarla hai espulso i popoli.
Le hai
preparato il terreno,
hai
affondato le sue radici e ha
riempito la terra.
La sua
ombra copriva le montagne *
e i
suoi rami i più alti cedri.
Ha
esteso i suoi tralci fino al mare
*
e
arrivavano al fiume i suoi
germogli.
Perché
hai abbattuto la sua cinta *
e ogni
viandante ne fa vendemmia?
La
devasta il cinghiale del bosco *
e se
ne pasce l'animale selvatico.
Dio
degli eserciti, volgiti, *
guarda
dal cielo e vedi e visita questa
vigna,
proteggi
il ceppo che la tua destra ha
piantato, *
il
germoglio che ti sei coltivato.
Quelli
che l'arsero col fuoco e la
recisero, *
periranno
alla minaccia del tuo volto.
Sia la
tua mano sull'uomo della tua
destra, *
sul
figlio dell'uomo che per te hai
reso forte.
Da te
più non ci allontaneremo, *
ci
farai vivere e invocheremo il tuo
nome.
Rialzaci,
Signore, Dio degli eserciti, *
fa'
splendere il tuo volto e noi
saremo salvi.
|
-
O Signore Dio
degli eserciti, fino a quando
ti adirerai contro la
preghiera del tuo servo?
Ormai sono tuo servo. Ti adiravi
un giorno contro la preghiera di
chi ti era nemico; e ancora ti
adiri contro la preghiera di chi
è divenuto tuo servo? Tu ci hai
mutati e noi ora ti conosciamo;
e ancora ti adiri contro la
preghiera del tuo servo? Certo,
tu ti adiri, ma come padre che
corregge, non come giudice che
condanna... Non credere che, per
esserti tu convertito, l'ira di
Dio sia ormai del tutto cessata.
E' cessata nel senso che non
sarai condannato in eterno.
Tuttavia ti flagella, non ti
risparmia, perché Dio, da Padre,
flagella ogni figlio che
accoglie... Flagella tutti,
colui che non ha risparmiato
neppure il suo unico Figlio
(Esp. sul sal. 79, 5).
-
Tu che pascoli
Israele, ascolta.
Che significano le parole: tu
che pascoli Israele, ascolta;
tu che guidi Giuseppe come
pecore? Si invoca, si
aspetta, si desidera che venga.
Che egli dunque, trovi persone
rivolte a lui...
Ridesta la tua
potenza.
Eri debole quando ti dicevano: Se
è il figlio di Dio, scenda
dalla croce... Crocifisso
nella debolezza, risorgi nella
potenza. Ridesta la tua
potenza e vieni a salvarci (Esp.
sul sal. 79, 2. 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Pastore della casa
d'Israele,
ascolta la preghiera che eleviamo
dinanzi a te;
guarda con amore la Chiesa che
come vigna scelta
hai
piantata fra le genti
e
rendila fervente nell’amore.
Amen.
|
Cantico Is. 12, 1-6 -
Esultanza del popolo redento
|
Ti
ringrazio, Signore;
tu eri
con me adirato, *
ma la
tua collera si è calmata e tu mi
hai consolato.
Ecco,
Dio è la mia salvezza; *
io
confiderò, non avrò mai timore,
perché
mia forza e mio canto è il
Signore; *
egli è
stato la mia salvezza.
Attingerete
acqua con gioia *
alle
sorgenti della salvezza.
In
quel giorno direte: *
“Lodate
il Signore, invocate il suo nome;
manifestate
tra i popoli le sue meraviglie, *
proclamate
che il suo nome è sublime.
Cantate
inni al Signore,
perché
ha fatto opere grandi, *
ciò
sia noto in tutta la terra.
Gridate
giulivi ed esultate, abitanti di
Sion, *
perché
grande in mezzo a voi
è
il Santo di Israele”.
|
-
Invochiamo il Signore fratelli,
affinché dica all'anima nostra:
Io sono la tua salvezza,
ed apra l'orecchio dell'anima
nostra sì che essa lo senta
dire: Io sono la tua
salvezza... Ascolterò
dunque Colui che mi dice: Io
sono la tua salvezza.
Altra salvezza non cercherò
all'infuori del Signore Dio mio.
Dalla creatura mi è suggerita
la salvezza: ma da Lui viene; se
io levo i miei occhi ai monti
donde verrà l'aiuto per me,
tuttavia non da i monti [me
l'aspetto], ma il mio aiuto
viene dal Signore che ha fatto
cielo e terra. Nelle stesse
angustie materiali Dio può
soccorrere per mezzo dell'uomo;
ma Egli è la tua salvezza. Dio
soccorre per mezzo dell'Angelo,
ma Egli è la tua salvezza. Tutte
le cose gli sono soggette, e,
per venirti in aiuto in questa
vita temporale, può farlo per
alcuni in un modo, per altri in
un altro; ma la vita eterna la
dà solo per mezzo di se stesso
(Esp. sul sal. 34, D. 1, 6).
-
Voi
cercate la vita? Correte a colui
che è la sorgente della vita e,
dissipate le tenebre delle
vostre fumose ambizioni, potrete
vedere la luce nella luce del
suo Unigenito, che di voi è
clementissimo redentore e
fulgentissimo illuminatore.
Cercate la salvezza? Sperate in
lui che salva chi si affida a
lui. E se anche cercate gioie e
delizie, non vi negherà neanche
queste: però venite e adorate,
prostratevi e implorate davanti
a lui che vi ha creati; egli vi
sazierà dell'abbondanza della
sua casa e vi disseterà al
torrente delle sue delizie
(Disc. 216, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, sorgente di salvezza,
fa' che il tuo popolo
si
disseti sempre alla fonte d'acqua
viva
della tua grazia.
Amen.
|
Salmo 80 - Benefici
di Dio al popolo d'Israele e sua
ingratitudine
|
Esultate
in Dio, nostra forza, *
t
acclamate al Dio di Giacobbe.
Intonate
il canto e suonate il timpano, *
la
cetra melodiosa con l'arpa.
Suonate
la tromba nel plenilunio, *
nostro
giorno di festa.
Questa
è una legge per Israele, *
un
decreto del Dio di Giacobbe.
Lo ha
dato come testimonianza a
Giuseppe, *
quando
usciva dal paese d'Egitto.
Un
linguaggio mai inteso io sento:
“Ho
liberato. dal peso la sua spalla,
*
le sue
mani hanno deposto la cesta.
Hai
gridato a me nell'angoscia e io ti
ho liberato,
avvolto
nella nube ti ho dato risposta, *
ti ho
messo alla prova alle acque di
Meriba.
Ascolta,
popolo mio, ti voglio ammonire; *
Israele,
se tu mi ascoltassi!
Non ci
sia in mezzo a te un altro dio *
e non
prostrarti a un dio straniero.
Sono
io il Signore tuo Dio,
che ti
ho fatto uscire dal paese
d'Egitto; *
apri
la tua bocca, la voglio riempire.
Ma il
mio popolo non ha ascoltato la mia
voce, *
Israele
non mi ha obbedito.
L'ho
abbandonato alla durezza del suo
cuore, *
che
seguisse il proprio consiglio.
Se il
mio popolo mi ascoltasse, *
se
Israele camminasse per le mie vie!
Subito
piegherei i suoi nemici *
e
contro i suoi avversari porterei
la mia mano.
I
nemici del Signore gli sarebbero
sottomessi *
e la
loro sorte sarebbe segnata per
sempre;
li
nutrirei con fiore di frumento, *
li
sazierei con miele di roccia”.
|
-
Acclamate a Dio, nostro
soccorso.
Voi che oggi siete qui riuniti,
acclamate a Dio nostro
soccorso. Gli altri
tripudiano per gli spettacoli
del circo; voi tripudiate a
gloria di Dio... Applaudite
al Dio di Giacobbe, perché
anche voi appartenete a Giacobbe
o, meglio, voi siete Giacobbe...
Se non potete spiegarvi con le
parole, non per questo tuttavia
abbia termine l'esultanza! Se
non potete spiegarvi a parole,
gridate; se non lo potete,
applaudite. Infatti la gioia
incontenibile alla quale non
possono bastare le parole, di
solito erompe in applausi. Applaudite
al Dio di Giacobbe! (Esp.
sul sal. 80, 2. 3).
-
Quando
Giuseppe uscì dalla terra
d'Egitto, cioè ne uscì il popolo
divenuto numeroso grazie a
Giuseppe, venne tragittato
attraverso il mar Rosso... Ha
posto quella testimonianza a
Giuseppe, quando usciva dalla
terra d'Egitto. Il
tragitto del popolo attraverso
il mare nient'altro raffigurava,
nell'immagine, se non il
passaggio dei fedeli attraverso
il battesimo. Il tragitto
attraverso il mare significava
dunque il sacramento del
battesimo; e gli egiziani che
inseguivano gli ebrei
significavano la quantità dei
peccati commessi... Potresti
aver paura che resti in te
traccia del peccato, se
sopravvisse all'eccidio qualcuno
degli egiziani. Ma tu quando
avrai passato il mar Rosso,
quando il Signore ti avrà tratto
fuori dai tuoi delitti con mano
potente e braccio forte, allora
comprenderai i misteri che non
conoscevi (Esp. sul sal. 80, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio dei nostri padri
che
continuamente rinnovi i
prodigi del tuo amore,
guarda il tuo popolo riunito in
preghiera;
sciogli la durezza del nostro
cuore
perché libero dai legami
dell'orgoglio possa cantare le tue
lodi.
Amen.
|
Salmo 71 -
Incarnazione di Cristo, suo regno
e potestà di giudizio
|
Dio,
da' al re il tuo giudizio, *
al
figlio del re la tua giustizia;
regga
con giustizia il tuo popolo *
e i
tuoi poveri con rettitudine.
Le
montagne portino pace al popolo *
e le
colline giustizia.
Ai
miseri del suo popolo renderà
giustizia,
salverà
i figli dei poveri *
e
abbatterà l'oppressore.
Il suo
regno durerà quanto il sole, *
quanto
la luna, per tutti i secoli.
Scenderà
come pioggia sull'erba, *
come
acqua che irrora la terra.
Nei
suoi giorni fiorirà la
giustizia
e
abbonderà' la pace, *
finché
non si spenga la luna.
E
dominerà da mare a mare, *
dal
fiume sino ai confini della terra.
A lui
si piegheranno gli abitanti del
deserto, *
lambiranno
la polvere i suoi nemici.
I re
di Tarsis e delle isole porteranno
offerte, *
I re
degli Arabi e di Saba offriranno
tributi.
A lui
tutti i re si prostreranno, *
lo
serviranno tutte le nazioni.
Egli
libererà il povero che invoca *
e il
misero che non trova aiuto,
avrà
pietà del debole e del povero
e
salverà la vita dei suoi miseri.
Li
riscatterà dalla violenza e dal
sopruso, *
sarà
prezioso ai suoi occhi il loro
sangue.
Vivrà
e gli sarà dato oro di Arabia:
si
pregherà per lui ogni giorno, *
sarà
benedetto per sempre.
Abbonderà
il frumento nel paese, *
ondeggerà
sulle cime dei monti;
il suo
frutto fiorirà come il Libano, *
la sua
messe come l'erba della terra.
Il suo
nome duri in eterno, *
davanti
al sole persista il suo nome.
In lui
saranno benedette tutte le stirpi
della terra *
e
tutti i popoli lo diranno beato.
Benedetto
il Signore, Dio di Israele, *
egli
solo compie prodigi.
E
benedetto il suo nome glorioso per
sempre,
della
sua gloria sia piena tutta la
terra. *
Amen,
amen.
|
-
Ha
liberato il misero dal potente
e il povero che non aveva chi
lo soccorresse.
Questo misero e povero è il
popolo dei credenti in lui. In
questo popolo sono compresi
anche i re che lo adorano. Non
hanno infatti disdegnato di
essere miseri e poveri, cioè di
confessare umilmente i propri
peccati e di riconoscersi
bisognosi della gloria e della
grazia di Dio... Non c'era
alcuno in grado di salvarci; ed
ecco, è venuto lui in persona e
ci ha salvati... rimetterà i
peccati all'umile, a colui che
non confida nei suoi meriti né
spera la salvezza dalle sue
risorse, ma si riconosce
bisognoso della grazia del suo
Salvatore... Nessuno di per sé è
capace di darsi la salvezza, ma
gli occorre l'aiuto della grazia
di Dio. (Esp. sul sal. 71, 14).
-
Dio
ci ha promesso la salvezza
eterna, la vita beata e senza
fine con gli Angeli, l'eredità
incorruttibile, la gloria
sempiterna, la gioia di vedere
il suo volto, la sua santa
abitazione nel cielo e, con la
risurrezione dai morti, la
certezza senza più il timore di
morire (Esp. sul sal. 109, 1.
2). Ha promesso agli uomini la
divinità, ai mortali
l'immortalità, ai peccatori la
giustificazione, ai disperati la
glorificazione. Tutto ciò che ha
promesso, l'ha promesso agli
indegni perché non apparisse
come ricompensa dovuta alle loro
opere, ma come sua grazia
conferita (Esp. sul sal. 71, 19)
|
ORAZIONE SALMICA
Sii
benedetto, Signore Dio
dell'universo;
nel
Cristo tuo Figlio si sono compiute
le promesse
fatte ad Abramo nostro padre nella
fede.
Tutta la terra è piena della tua
gloria
e
la Chiesa innalza a te la lode.
Amen.
|
Cantico Ap. 11,
17-18; 12, 10b - 12a - Il giudizio
di Dio
|
Noi ti
rendiamo grazie, Signore Dio
onnipotente, *
che
sei e che eri,
perché
hai messo mano alla tua grande
potenza, *
e hai
instaurato il tuo regno.
Le
genti fremettero,
ma è
giunta l'ora della tua ira, *
il
tempo di giudicare i morti,
di
dare la ricompensa ai tuoi servi,
ai
profeti e ai santi *
e a
quanti temono il tuo nome, piccoli
e grandi.
Ora si
è compiuta la salvezza,
la
forza e il regno del nostro Dio *
e la
potenza del suo Cristo,
poiché
è stato precipitato l'Accusatore;
colui
che accusava i nostri fratelli, *
davanti
al nostro Dio giorno e notte.
Essi
lo hanno vinto per il sangue
dell'Agnello
e la
testimonianza del loro martirio, *
perché
hanno disprezzato la vita fino a
morire.
Esultate,
dunque, o cieli, *
rallegratevi
e gioite, voi che abitate in essi.
|
-
Il
Signore nostro Gesù Cristo, il
quale per noi patì e resuscitò,
è il Capo della Chiesa e la
Chiesa è il suo Corpo... Poiché
egli è il Capo e la Chiesa
è il corpo, il Cristo intero è
il Capo e il Corpo. Egli è già
risorto. Abbiamo quindi il Capo
in cielo e intercede per noi:
Egli, immune dal peccato e dalla
morte, dispone Dio al perdono
dei nostri peccati; così anche
noi risorgendo alla fine dei
tempi e trasfigurati alla gloria
del cielo, possiamo seguire il
nostro Capo (Disc. 137, 1).
-
Tu,
o cristiano, prega quanto puoi,
erompi in un grido e dì: Sono
uno sventurato; chi mi
libererà dal corpo di questa
morte? Ti si risponde: Sei
reso sicuro non di te, ma del
tuo Signore; sei reso sicuro del
pegno che hai. Spera il regno di
Cristo con Cristo, già possiedi
quale pegno il sangue di
Cristo... Sarai liberato dal
corpo di questa morte, perché
questo corpo mortale si rivesta
d’immortalità e questo corpo
corruttibile si rivesta
d’incorruttibilità (Disc. 154,
12).
|
Pietà
di me, o Dio,
secondo
la tua misericordia; *
nel
tuo grande amore cancella il mio
peccato.
Lavami
da tutte le mie colpe, *
mondami
dal mio peccato.
Riconosco
la mia colpa, *
il mio
peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro
di te, contro te solo ho peccato,
*
quello
che è male ai tuoi occhi, io l'ho
fatto;
perciò
sei giusto quando parli, *
retto
nel tuo giudizio.
Ecco,
nella colpa sono stato generato, *
nel
peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu
vuoi la sincerità del cuore *
e
nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami
con issopo e sarò mondato; *
lavami
e sarò più bianco della neve.
Fammi
sentire gioia e letizia, *
esulteranno
le ossa che hai spezzato.
Distogli
lo sguardo dai miei peccati, *
cancella
tutte le mie colpe.
Crea
in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova
in me uno spirito saldo.
Non
respingermi dalla tua presenza *
e non
privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi
la gioia di essere salvato, *
sostieni
in me un animo generoso.
Insegnerò
agli erranti le tue vie *
e i
peccatori a te ritorneranno.
Liberami
dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
*
la mia
lingua esalterà la tua giustizia.
Signore,
apri le mie labbra *
e la
mia bocca proclami la tua lode;
poiché
non gradisci il sacrificio *
e, se
offro olocausti, non li accetti.
Uno
spirito contrito è sacrificio a
Dio *
un
cuore affranto e umiliato tu, o
Dio, non disprezzi.
Nel
tuo amore fa' grazia a Sion, *
rialza
le mura di Gerusalemme.
Allora
gradirai i sacrifici prescritti, *
l'olocausto
e l'intera oblazione,
allora
immoleranno vittime
sopra
il tuo altare.
|
-
Tu
combatti una guerra contro te
stesso. Per te divampa la guerra
contro te stesso, contro le tue
cattive abitudini, contro
l’inveterata tua vita malvagia,
che ti trascina a condurre la
solita esistenza di prima e
t’impedisce di iniziare la
nuova. Ti si ordina infatti di
intraprendere una vita nuova e
tu sei vecchio; ti senti portato
in alto dalla gioia del
rinnovamento e sei schiacciato
dal peso dell’uomo vecchio, ecco
che cominci a sentire una guerra
contro te stesso. Ma se da una
parte sei veramente sgradito a
te, per ciò stesso sei già unito
a Dio, sei capace di vincere te
stesso, perché con te è colui
che vince ogni cosa (Esp. Sul
sal. 75, 4).
-
Colui
che non vuole che il volto di
Dio sia distolto da lui, vuole
che sia distolto dai suoi
peccati il volto di Dio. Perché
Dio vede il peccato da cui
distoglie lo sguardo; e, se lo
vede, se ne rende conto. Il
penitente si preoccupa molto per
quel grande peccato; e di più
spera: vuole che siano
cancellate tutte le sue
iniquità; si affida alla mano
del medico, a quella grande
misericordia che ha invocato al
principio del salmo: cancella
tutte le mie iniquità...
Bene preghi Dio affinché
distolga il suo volto dal tuo
peccato, se tu da esso non
distogli il tuo sguardo; ma se
getti il tuo peccato dietro le
spalle, Dio su di esso porrà i
suoi occhi. Poni tu il tuo
peccato dinanzi al tuo volto, se
vuoi che da esso Dio distolga il
suo sguardo; e così sicuro prega
e Dio ti esaudirà (Esp. sul sal.
50, 14).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Padre, Signore delle misericordie,
accetta la confessione delle colpe
che, umiliata innanzi a te, la
Chiesa effonde
fiduciosa unicamente del tuo
perdono;
apri
le sue labbra
perché proclami sempre le tue
lodi.
Amen.
|
Cantico Ab.. 3, 2-4.
13a. 15-19 - Dio appare per il
giudizio
|
Signore,
ho ascoltato il tuo annunzio, *
Signore,
ho avuto timore della tua opera.
Nel
corso degli anni manifestala
falla
conoscere nel corso degli anni. *
Nello
sdegno ricordati di avere
clemenza.
Dio
viene da Teman, *
Il
Santo dal monte Paran.
La sua
maestà ricopre i cieli, *
delle
sue lodi è piena la terra.
Il suo
splendore è come la luce,
bagliori
di folgore escono dalle sue mani:
*
là si
cela la sua potenza.
Sei
uscito per salvare il tuo popolo,
*
per
salvare il tuo consacrato.
Hai
affogato nel mare i cavalli
dell'empio *
nella
melma di grandi acque.
Ho
udito e fremette il mio cuore, *
a tal
voce tremò il mio labbro,
la
carie entra nelle mie ossa *
e
sotto di me tremano i miei passi.
Sospiro
nel giorno dell'angoscia *
che
verrà contro il popolo che ci
opprime.
Il
fico infatti non metterà
germogli,
nessun
prodotto daranno le viti, *
cesserà
il raccolto dell'olivo,
i
campi non daranno più cibo,
i
greggi spariranno dagli ovili *
e le
stalle rimarranno senza buoi.
Ma io
gioirò nel Signore, *
esulterò
in Dio mio salvatore.
Il
Signore Dio è la mia forza,
egli
rende i miei piedi come quelli
delle cerve *
e
sulle alture mi fa camminare.
|
-
Quanto
ti serve per sostenerti quaggiù
aspéttalo da lui. Non ci
abbandoni mai la speranza finché
stiamo nel presente esilio e
nella prova, finché ci tocca
affrontare l'insidiosa malvagità
del nemico, finché ci
rumoreggiano tutt'intorno le
tentazioni del mondo, finché ci
troviamo da ogni parte oppressi
dalle fatiche e dalle ambasce...
Avvicinati, comincia a
desiderare, comincia a ricercare
e a riconoscere il tuo Creatore.
Egli non abbandonerà la sua
creatura, a meno che non sia la
creatura stessa ad
abbandonarlo... La salvezza è
nell'unico Figlio dell’uomo, e
in lui non c'è per il fatto che
è figlio dell'uomo ma Figlio di
Dio, non per quel che ha preso
di tuo ma di quel che di se
stesso ha conservato (Esp sul
sal. 145, 9).
-
Israele
sono i figli della Chiesa.
Quanto a Sion, fu una città
storica, ma questa fu abbattuta,
anche se sopra la sue rovine
seguitarono ad abitarci
materialmente i santi. La Sion
vera e la Gerusalemme vera
è, al contrario, eterna e si
trova nei cieli; è la nostra
madre, in quanto ci ha generati;
è la comunità dei santi, che ci
ha allevati, e di lei una parte
è pellegrina ma la parte
maggiore ha già stanza nel
cielo... Coloro pertanto che
gemono in questa vita e
desiderano quella patria corrano
per forza di amore, non muovendo
i piedi del corpo: non vadano in
cerca di navi ma di penne, si
muniscano, cioè, delle due ali
della carità. Quali sono le due
ali della carità? L'amore di Dio
e l'amore del prossimo (Esp. sul
sal. 149, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, guarda la tua Chiesa
che
cammina verso la patria eterna del
tuo regno
in
mezzo alle prove e alle
tribolazioni.
Sostienila nella speranza
di
possedere un giorno la beatitudine
eterna.
Amen.
|
Salmo 147 - Speciale
magnificenza di Dio verso la
Chiesa
|
Glorifica
il Signore, Gerusalemme, *
loda,
Sion, il tuo Dio.
t
Perché ha rinforzato le sbarre
delle tue porte, *
in
mezzo a te ha benedetto i tuoi
figli.
Egli
ha messo pace nei tuoi confini *
e ti
sazia con fior di frumento.
Manda
sulla terra la sua parola, *
e il
suo messaggio corre veloce.
Fa
scendere la neve come lana, *
come
polvere sparge la brina.
Getta
come briciole la grandine, *
di
fronte al suo gelo chi resiste?
Manda
una sua parola ed ecco si
scioglie, *
fa
soffiare il vento e scorrono le
acque.
Annunzia
a Giacobbe la sua parola, *
le sue
leggi e i suoi decreti a Israele.
Così
non ha fatto con nessun altro
popolo, *
non ha
manifestato ad altri i suoi
precetti.
|
-
Non
cantiamo solamente quando con la
voce e le labbra pronunziano il
cantico; anche all'interno c'è
un cantico, come all'interno
sono rivolti gli occhi di
Qualcuno. Cantiamo con la voce
per animare noi stessi: cantiamo
col cuore per piacere a lui...
Ascoltiamo come venga cantata
quella città ed eleviamo il
cuore a lei. Lo Spirito di Dio
ce la elogia con molta enfasi e
ce ne infonde l'amore, affinché
sospiriamo per lui, gemiamo
durante il nostro peregrinare e
desideriamo giungervi.
Amiamola, dunque, poiché amarla
è già un procedere verso di lei.
Ecco, amiamola conforme ci è
suggerito dalla bocca santa del
profeta e dallo Spirito di Dio,
che dice: Loda in coro,
Gerusalemme, il Signore...
Cosa infatti dovrai fare, o
Gerusalemme? Passeranno certo la
fatica e il gemito. E allora
cosa farai? Arerai, seminerai,
pianterai vigneti, navigherai,
ti darai alle varie faccende?
Cosa farai? Ti dovrai dedicare a
quelle opere buone che
provengono dalla
misericordia?... Loda in
coro Gerusalemme il Signore.
Ecco, questa sarà la tua
occupazione (Esp. sul sal. 147,
5-6).
-
I
tuoi figli [Gerusalemme] non
gironzolano fuori, non vanno
pellegrini. Il Signore ha
benedetto i tuoi figli in
te... Godono dentro,
dentro lodano e ricevono
benedizioni... Ha benedetto
i tuoi figli in te. Chi? Colui
che ha posto la pace nei tuoi
confini. Come avete tutti
gridato di gioia! Amatela dunque
fratelli miei. Ci rallegriamo
vivamente tutte le volte che
l'amore per la pace strappa
grida al vostro cuore. Che cosa
ha in voi gridato? L'amore per
la pace... Rimandiamo le lodi
della pace a quando saremo in
quella patria della pace. Là
potremo lodarla con maggior
capacità dove con maggior
capacità la possederemo. Intanto
vi dico questo, o figli diletti,
o figli del regno, o cittadini
di Gerusalemme: che in
Gerusalemme ci sarà la visione
della pace, e tutti coloro che
amano la pace saranno benedetti
in quella città. Orbene, cercate
e desiderate sempre questa pace
che, appena vi è stata nominata
s'è visto quanto l'amiate e
teniate cara. Abbiate a cuore la
pace in casa, nel lavoro, con la
moglie, con i figli, con i
servi, con gli amici e con i
nemici (Esp. sul sal. 147,
14-15).
|
ORAZIONE SALMICA
Accogli, Signore, la lode della
tua Chiesa,
Sposa senza macchia né ruga
purificata dal sangue del
tuo Cristo;
conservala fedele
nel
tuo amore e nell'ascolto
della tua parola di salvezza.
Amen.
|
Salmo 114 - Lode
liturgica al vero Dio d'Israele
|
Amo
il Signore perché ascolta *
il
grido della mia preghiera.
Verso di me ha teso l'orecchio *
nel
giorno in cui lo invocavo.
Mi
stringevano funi di morte *
ero
preso nei lacci degli inferi.
Mi
opprimevano tristezza e angoscia
e
ho invocato il nome del Signore: *
“Ti
prego, Signore, salvami”.
Buono e giusto è il Signore, *
il
nostro Dio e' misericordioso.
Il
Signore protegge gli umili: *
ero
misero ed egli mi ha salvato.
Ritorna, anima mia, alla tua pace,
*
poiché il Signore ti ha
beneficato;
egli
mi ha sottratto dalla morte,
ha
liberato i miei occhi dalle
lacrime, *
ha
preservato i miei piedi dalla
caduta.
Camminerò alla presenza del
Signore *
sulla terra dei viventi.
|
-
Ho
amato perché il Signore
esaudirà la voce della mia
supplica.
Canti queste parole l'anima
pellegrina nella sua lontananza
dal Signore; le canti la pecora
smarrita nel Vangelo, le canti
quel figlio che era morto ma
tornò in vita, s'era perduto e
fu ritrovato. Le canti la nostra
anima, fratelli e figli
carissimi. Lasciamoci istruire e
restiamo saldi per cantare coi
santi: Ho amato perché il
Signore esaudirà la voce della
mia supplica. Egli ha
chinato verso di me l'orecchio
e io l'ho invocato durante i
miei giorni. Ecco: io ho
amato perché egli mi esaudirà; e
mi esaudirà perché ha già
chinato l'orecchio verso di me.
Ma come sai, o anima umana, che
Dio ha chinato a te l'orecchio,
se tu non dirai: Ho creduto?
Quindi sono tre le cose che
rimangono: la fede, la speranza,
la carità. Perché avevi creduto,
hai sperato; perché hai sperato
hai anche amato. Se poi chiedo
all'anima su quale fondamento
abbia creduto che Dio si sia
chinato con l'orecchio verso di
lei, mi risponderà: Egli ci
ha amati per primo (Esp.
sul sal. 114, 1-2).
-
Il
Signore è misericordioso e
giusto; il nostro Dio usa
compassione. Misericordioso e
giusto, usa compassione. Prima
dunque misericordioso. Poi
giusto, e ciò quando flagella;
ma poi di nuovo usa compassione,
quando accoglie. Flagella
infatti ogni figlio che
accoglie, e a noi non deve
sembrare tanto amaro l'essere
fustigati, quanto è dolce invece
l'essere accolti (Esp. sul sal.
114, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Accogli o Dio la nostra lode della
sera;
riporta alla pace del cuore le
nostre anime che,
colme dei tuoi doni, si
abbandonano fiduciose
al
tuo amore.
Amen
|
Salmo 120 - Il
Signore è custode della sua Chiesa
|
alzo
gli occhi verso i monti: *
da
dove mi verrà l'aiuto?
il mio
aiuto viene dal Signore, *
che ha
fatto cielo e terra.
Non
lascerà vacillare il tuo piede, *
non
si addormenterà il tuo custode.
Non si
addormenta, non prende sonno, *
il
custode d'Israele.
Il
Signore è il tuo custode,
il
Signore è come ombra che ti copre,
*
e sta
alla tua destra.
Di
giorno non ti colpirà il sole, *
né la
luna di notte.
Il
Signore ti proteggerà da ogni
male, *
egli
proteggerà la tua vita.
Il
Signore veglierà su dite,
quando
esci e quando entri, *
da ora
e per sempre.
|
-
Gli
increduli sollevino i loro
occhi ai monti da cui verrà ad
essi l'aiuto. Levino
finalmente gli occhi ai monti,
da dove verrà loro l'aiuto.
Questo ingiunge il presente
salmo... Nessuno però riponga la
sua fiducia nei monti in quanto
i monti non emettono la
luce da se stessi ma sono
illuminati da colui di cui fu
detto: Era la luce vera,
che illumina ogni uomo che
viene in questo mondo. Per
monti possiamo intendere gli
uomini eminenti e illustri...
L'aiuto ti proviene dunque non
dai monti ma da colui dalla cui
pienezza i monti hanno ricevuto.
Però, se tu attraverso le
Scritture non solleverai gli
occhi ai monti, non ti
avvicinerai in maniera tale da
poter essere illuminato (Esp.
sul sal. 120, 4).
-
Canta
[o uomo] le parole di questo
salmo... Se ti piace udire in
quale dei gradini puoi con ogni
sicurezza posare il piede per
non stancarti nell’ascesa e non
scivolare e cadere, dì quel che
segue: Non far vacillare il
mio piede... Chi muove al
cammino, al progresso e alle
ascensioni è la carità; chi
muove alla rovina è la superbia.
Ecco, non si addormenterà né
dormirà colui che custodisce
Israele. Vuoi dunque avere
un custode che non dorma né sia
preso dal sonno? Chi infatti
custodisce Israele è Cristo. Sii
dunque un Israele... Israele
corrisponde a: "Colui che vede
Dio". E come si vede Dio? Prima
attraverso la fede e poi nella
visione. Se non ti è dato per
ora di vederlo svelatamente,
vedilo attraverso la fede (Esp.
sul sal. 120, 5-6)
|
ORAZIONE
SALMICA
Signore, custode
d'Israele,
a te eleviamo la
nostra lode
pellegrini verso
l'eterna Gerusalemme;
proteggi la tua
Chiesa e rendila sempre salda
nel tuo amore.
Amen.
|
Cantico Ap. 15, 3-4 -
Santità e grandezza di Dio
|
Grandi
e mirabili sono le tue
opere,
o
Signore Dio onnipotente; *
giuste
e veraci le tue vie, o Re delle
genti!
Chi
non temerà il tuo nome,
chi
non ti glorificherà, o Signore? *
Tu
solo sei santo!
Tutte
le genti verranno a te,
Signore,
davanti
a te si prostreranno, *
perché
i tuoi giudizi si sono
manifestati.
|
-
Sei
sempre grande, anche se resti
nascosto, ma sei grande per me
dal momento che mi ti sei
rivelato. Sei divenuto grande
per me, allo stesso modo che si
è fatta meravigliosa la tua
scienza per me, perché è
divenuta tale per me. Io tale
scienza l’ammiro, se ad essa mi
volgo; ma essa rimane
perfettamente integra, anche se
non la considero o se, dopo
averla considerata, me ne
distolgo. Ma io, divenuto grande
per essa, ritornato integro da
meschino che ero, mi meraviglio
che prima non la conoscevo: non
che sia divenuta grande la
scienza da quando l’ho appresa.
Ma è ora che ascolti, e vedrai
che ti apparirà come si è fatto
sommamente grande quel Dio che
sempre è grande (Esp. sul sal.
103, D 1, 3).
-
La
fede e la regola della salvezza
è questa: che noi crediamo in
Dio Padre onnipotente, Creatore
di tutte le cose, re dei secoli,
immortale e invisibile. Egli è
il Dio onnipotente che nel
principio del mondo creò tutto
dal nulla, lui che è prima dei
secoli, lui che ha fatto e regge
i secoli. Egli non cresce nel
tempo, non si distende nello
spazio, non è chiuso o limitato
in nessuna materia, ma rimane
presso di sé e in sé piena e
perfetta eternità che mente
umana non può comprendere né
lingua esprimere (Disc. 215, 2).
|
Salmo 91- Degno di
lode è Dio, magnifico nelle sue
opere, giusto nei suoi giudizi
|
E’
bello dar lode al Signore *
e
cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare
al mattino il tuo amore, *
la tua
fedeltà lungo la notte,
sull'arpa
a dieci corde e sulla lira, *
con
canti sulla cetra.
Poiché
mi rallegri, Signore, con le tue
meraviglie, *
esulto
per l'opera delle tue mani.
Come
sono grandi le tue opere, Signore,
*
quanto
profondi i tuoi pensieri!
L'uomo
insensato non intende *
e lo
stolto non capisce:
se i
peccatori germogliano come l'erba
*
e
fioriscono tutti i malfattori,
li
attende una rovina eterna: *
ma tu
sei l'eccelso per sempre, o
Signore.
Ecco,
i tuoi nemici, o Signore,
ecco,
i tuoi nemici periranno, *
saranno
dispersi tutti i malfattori.
Tu mi
doni la forza di un bufalo, *
mi
cospargi di olio splendente.
I miei
occhi disprezzeranno i miei
nemici,
e
contro gli iniqui che mi assalgono
*
i miei
orecchi udranno cose infauste.
Il
giusto fiorirà come palma, *
crescerà
come cedro del Libano;
piantati
nella casa del Signore, *
fioriranno
negli atri del nostro Dio.
Nella
vecchiaia daranno ancora frutti, *
saranno
vegeti e rigogliosi.
Per
annunziare quanto è retto il
Signore: *
mia
roccia, in lui non c’è ingiustizia
|
-
Quanto sono
magnifiche le tue opere
Signore! Straordinariamente
profondi sono i tuoi pensieri.
In verità, fratelli miei, nessun
mare è tanto profondo quanto il
pensiero di Dio, allorché fa
prosperare i malvagi e soffrire
i buoni. Niente è tanto
profondo, niente tanto abissale.
Ivi, in questa profondità, in
questo abisso naufraga ogni
infedele. Vuoi varcare questo
abisso? Non allontanarti dal
legno di Cristo! Se non vuoi
affondare, tienti stretto a
Cristo... (Esp. sul sal.
91, 8).
-
Il giusto fiorirà
come la palma.
Nella palma ha voluto
simboleggiare l'altezza. E,
forse, nella palma ha valore
simbolico anche il fatto che
essa è bella nella sua cima.
Nasce dalla terra e termina in
alto, con una cima, e in questa
cima è tutta la sua bellezza. La
sua radice rasoterra appare
brutta, ma bella è la sua chioma
sullo sfondo del cielo. Anche la
tua bellezza si manifesterà alla
fine. Sia salda la tua radice:
ricordando bene, però, che la
nostra radice è piantata in
alto, poiché nostra radice è
Cristo, che è asceso al cielo
(Esp. sul sal. 91, 13).
|
ORAZIONE SALMICA
Dolce è lodarti, Signore Dio
dell'universo,
in
ogni tempo, nella giovinezza come
nella vecchiaia;
concedi a chi ti ama di esultare
di gioia
nella contemplazione delle tue
meraviglie.
Amen.
|
Cantico Dt. 32, 1-12-
I benefici di Dio in favore del
popolo
|
Ascoltate,
o cieli: io voglio parlare: *
oda la
terra le parole della mia bocca!
Stilli
come pioggia la mia dottrina, *
scenda
come rugiada il mio dire;
come
scroscio sull'erba del prato, *
come
spruzzo sugli steli di grano.
Voglio
proclamare il nome del Signore: *
date
gloria al nostro Dio!
Egli è
la Roccia; perfetta è l'opera sua;
*
tutte
le sue vie sono giustizia;
è un
Dio verace e senza malizia; *
Egli è
giusto e retto.
Peccarono
contro di lui i figli degeneri, *
generazione
tortuosa e perversa.
Così
ripaghi il Signore, *
o
popolo stolto e insipiente?
Non è
lui il padre che ti ha creato, *
che
ti ha fatto e ti ha costituito?
Ricorda
i giorni del tempo antico, *
medita
gli anni lontani.
Interroga
tuo padre e te lo farà sapere, *
i tuoi
vecchi e te lo diranno.
Quando
l'Altissimo divideva i popoli, *
quando
disperdeva i figli dell'uomo,
egli
stabili i confini delle genti *
secondo
il numero degli Israeliti.
Porzione
del Signore è il suo popolo, *
sua
eredità è Giacobbe.
Egli
lo trovò in terra deserta, *
in una
landa di ululati solitari.
Lo
educò, ne ebbe cura, *
lo
custodi come pupilla del suo
occhio.
Come
un'aquila che veglia la sua
nidiata, *
che
vola sopra i suoi nati,
egli
spiegò le ali e lo prese, *
lo
sollevò sulle sue ali.
Il
Signore lo guidò da solo, *
non
c'era con lui alcun dio straniero.
|
-
Che
cosa vuole Dio da te, o che cosa
esige, se non ciò che ti giova?
E quante cose riceve il
peccatore, in cambio delle quali
non restituisce nulla? Ha
ricevuto l'essere, ha ricevuto
di essere uomo e che molta
differenza vi sia quindi
tra lui e le bestie, ha ricevuto
la forma del corpo, nel corpo i
vari sensi, distinti, gli occhi
per vedere, le orecchie per
udire, le narici per odorare, il
palato per assaporare, le mani
per toccare, i piedi per
camminare e la salute stessa del
corpo. Però tutte queste cose le
abbiamo in comune con le bestie:
ha ricevuto ancora cose più
grandi, cioè la mente che può
comprendere, che può cogliere la
verità, che può discernere il
giusto dall'ingiusto, che può
indagare, desiderare il
Creatore, lodarlo e aderire a
lui (Esp. sul sal. 36, D. 2, 13).
-
La
somma opera dell'uomo è
soltanto lodare Dio.
Nella
sua bellezza egli vuole esserti
gradito e a te spetta lodarlo
rendendogli grazie. Se la tua
preoccupazione non sarà lodare
Dio, allora incominci ad amare
te stesso; e farai parte di
coloro dei quali l'Apostolo
dice: Saranno uomini che amano
se stessi. Sii sgradito a te
stesso, ti sia gradito colui che
ti ha fatto; perché così ti sarà
sgradito ciò che tu hai fatto a
te medesimo. La tua opera sia la
lode di Dio, prorompa il tuo
cuore in una buona parola (Esp.
sul sal. 44, 9-11).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
ringraziamo o Dio
per
le meraviglie che hai compiute
per
il tuo popolo Israele; rinnova
oggi i tuoi prodigi
per
la Sposa del tuo Figlio, la santa
madre Chiesa.
Amen.
|
Salmo 8 -
Magnificenza ed esaltazione di
Cristo
|
O
Signore nostro Dio
Quanto
è grande il tuo nome
su
tutta la terra: *
sopra
i cieli si innalza la tua
magnificenza.
Con la
bocca dei bimbi e dei lattanti
affermi
la tua potenza contro i tuoi
avversari, *
per
ridurre al silenzio nemici e
ribelli.
Se
guardo il tuo cielo, opera delle
tue dita, *
la
luna e le stelle che tu hai
fissate,
che
cosa è l'uomo perché te ne
ricordi, *
il
figlio dell'uomo perché te ne
curi?
Eppure
l'hai fatto poco meno degli
angeli, *
di
gloria e di onore lo hai
coronato:
gli
hai dato potere sulle opere delle
tue mani, *
tutto
hai posto sotto i suoi piedi;
tutti
i greggi e gli armenti, *
tutte
le bestie della campagna;
gli
uccelli del cielo e i pesci del
mare, *
che
percorrono le vie del mare.
O
Signore, nostro Dio, *
quanto
è grande il tuo nome
su
tutta la terra!
|
-
Chi
sono i figli degli uomini?
Coloro anche sperano nella
protezione delle sue ali... Così
si esprime la Scrittura: Che
cosa è l'uomo, che tu ti
ricordi di lui, o il figlio
dell'uomo che tu lo visiti?
Che cosa è l'uomo che tu ti
ricordi di lui? Ti ricordi di
lui, come di uno che è assente;
ma il figlio dell'uomo lo visiti
come presente. Che vuol dire: Ti
ricordi dell'uomo? Uomini
e animali tu salvi, Sinore,
perché doni salute anche agli
stessi malvagi, e il Regno dei
cieli anche a coloro che non lo
desiderano. Poiché egli
protegge, e non li abbandona
secondo il suo modo di agire;
come suo gregge, non li lascia
soli; tuttavia di loro si
ricorda come di chi è assente.
Ma colui che egli visita, è il
figlio dell'uomo (Esp. sul sal.
35, 12).
-
O Signore,
Signore nostro, quanto è
ammirabile il tuo nome in
tutta la terra!
Chiedo: perché è ammirabile il
tuo nome in tutta la terra? Mi
si risponde: perché la tua
magnificenza è innalzata sopra
i cieli. Il senso è dunque
questo: o Signore, tu che sei il
nostro Signore, quanto ti
ammirano tutti coloro che
abitano la terra! perché la tua
magnificenza si è innalzata
dalla umiltà terrena fin sopra i
cieli. Di là infatti si è reso
manifesto chi eri tu che ne
discendevi, quando alcuni hanno
visto, e altri hanno creduto,
ove tu salivi...
Hai tratto
perfetta la lode dalla bocca
dei bambini e dei lattanti,
affinché inizino dalla fede
nelle Scritture coloro che
desiderano pervenire alla
conoscenza della tua gloria, che
si innalza sopra le Scritture
stesse, in quanto trascende e
supera le espressioni di ogni
parola e di ogni linguaggio
(Esp. sul sal. 8, 4. 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Gesù Cristo, Figlio
Unigenito del Padre,
a
te si innalza la lode e la
supplica della Chiesa;
dona
ai tuoi fratelli la
consapevolezza
della sublime dignità alla quale
ci hai elevato
incarnandoti nel seno purissimo
della Vergine Maria.
Amen.
|
|