III
SETTIMANA DEL SALTERIO
Salmo 112 -
Esortazione alla lode di Dio ed
esaltazione degli umili
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Lodate,
servi del Signore, *
lodate
il nome del Signore.
Sia
benedetto il nome del Signore, *
ora e
sempre.
Dal
sorgere del sole al suo tramonto *
sia
lodato il nome del Signore.
Su
tutti i popoli eccelso è il
Signore, *
più
alta dei cieli è la sua gloria.
Chi è
pari al Signore nostro Dio che
siede nell'alto *
e si
china a guardare nei cieli e sulla
terra?
Solleva
l'indigente dalla polvere, *
dall'immondizia
rialza il povero,
per
farlo sedere tra i principi, *
tra i
principi del suo popolo.
Fa
abitare la sterile nella sua casa
*
quale
madre gioiosa di figli
|
-
Quando udite
cantare le parole del salmo: Lodate,
o fanciulli, il Signore,
non dovete pensare che
l'invito non sia rivolto a voi
che usciti dalla puerizia,
trovandovi nel bel fiore della
giovinezza o nella veneranda
canizie della
vecchiaia. Anzi, è
rivolgendosi a tutti voi che
l'Apostolo dice: Non
vogliate essere piccoli per
l'immaturità della mente, ma
per la malizia; quanto allo
spirito siate invece uomini
perfetti. E qual è
questa malizia se non la
superbia? Per la superbia
l'uomo diventa presuntuoso e,
gonfiandosi vanamente della
propria eccellenza, non riesce
a camminare per la strada
stretta né ad entrare per la
porta piccola... La superbia
fa drizzare la cresta
vanamente orgogliosa contro i
comandamenti di Dio e resiste
al giogo soave del Signore; ma
voi non stancatevi
d'abbatterla, di spezzarla,
di stritolarla e consumarla e,
divenuti fanciulli, lodate
il Signore, lodate il nome
del Signore. Atterrata
infatti e rimossa la superbia,
perfetta sarà la lode che si
leverà dalla bocca dei bambini
e dei lattanti. Schiacciata e
annientata la superbia, chi si
gloria, si glorierà nel
Signore. Sono lodi, queste,
che non sa cantare chi si
crede grande, chi conoscendo
Dio non lo glorifica e
ringrazia come si deve a Dio
(Esp. sul sal. 112, 1).
-
Chi è pari al
Signore nostro Dio, il quale
abita su in alto e volge lo
sguardo alle cose umili?
Qualcuno potrebbe supporre che
Dio dimori lassù nell'alto dei
cieli e da lassù guardi alle
cose umili che sono sulla
terra; ma è detto: Egli
volge lo sguardo alle cose
umili del cielo e della
terra. In quali
altitudini sarà quindi la sua
dimora, dalla quale volge lo
sguardo alle cose umili del
cielo e della terra?... Egli
abita negli umili da lui
stesso esaltati, rendendoli
suo cielo, cioè suo trono;
tuttavia, vedendoli non
orgogliosi, ma sempre
sottomessi a lui, sono loro le
alture in cui abita, cioè lo
stesso cielo in cui egli trova
le cose umili a cui
guardare... Egli infonde
coraggio ai pusillanimi e dà
la vita a coloro che sono
umili di cuore. I santi
in cui trova la sua requie
sono i pusillanimi a cui Dio
infonde coraggio. Infondendo
coraggio li solleva a grandi
altezze, sicché, divenuti
alti, Dio vi abita e vi trova
la sua dimora pacifica (Esp.
sul sal. 112, 4).
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ORAZIONE SALMICA
Dio,
che esalti l'umile
e
poni il misero alla tua destra,
guarda il tuo popolo
e
guariscilo dalla superbia perché,
libero,
possa lodare il tuo nome.
Amen
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Salmo 115 - Prendere
il calice della salvezza; offrire
voti a Dio
|
Ho
creduto anche quando dicevo: *
«Sono
troppo infelice».
Ho
detto con sgomento: *
«Ogni
uomo è inganno».
Che
cosa renderò al Signore *
per
quanto mi ha dato?
Alzerò
il calice della salvezza *
e
invocherò il nome del Signore.
Adempirò
i miei voti al Signore, *
davanti
a tutto il suo popolo.
Preziosa
agli occhi del Signore *
è la
morte dei suoi fedeli.
Sì, io
sono il tuo servo, Signore,
io
sono tuo servo, figlio della tua
ancella; *
hai
spezzato le mie catene.
A te
offrirò sacrifici di lode *
e
invocherò il nome del Signore.
Adempirò
i miei voti al Signore *
davanti
a tutto il suo popolo,
negli
atri della casa del Signore, *
in
mezzo a te, Gerusalemme.
|
-
Il salmista cerca
qualcosa da rendere al Signore
fra quelle cose che il Signore
stesso gli ha donate. Dice: Prenderò
il calice della salvezza e
invocherò il nome del
Signore. O uomo,
divenuto mentitore per il tuo
peccato e riportato alla
verità dalla grazia di Dio,
per la quale non sei più un
semplice uomo, chi ti ha porto
il calice della salvezza che
tu puoi tenere in mano e così
essere in grado d'invocare il
nome del Signore e rendergli
quanto gli devi per tutti i
benefici che ti ha fatti? Chi
te l'ha dato, se non colui che
diceva: Potrete bere al
calice da cui io sto per
bere? Chi ti ha
concesso la forza di imitare
i suoi patimenti, se non colui
che antecedentemente ha
sofferto per te? Con ragione,
dunque, è preziosa al
cospetto del Signore la
morte dei suoi santi.
Col suo sangue, sparso
antecedentemente per la
salvezza dei suoi servi, il
Signore ne riscattò la morte;
sicché adesso questi suoi
servi non hanno più da temere
di versare il loro sangue per
il nome del Signore. Tanto più
che un tal gesto non torna a
vantaggio del Signore, ma a
loro proprio vantaggio...
(Esp. sul sal. 115, 5).
-
Hai spezzato i
miei legami; ti offrirò un
sacrificio di lode.
Quando tu spezzasti i miei
legami non c'era alcun mio
merito a cui attribuire una
tale liberazione. Per questo
ti debbo il sacrificio di
lode. E se mi glorierò di
essere tuo servo e figlio
della tua serva, non mi
glorierò in me ma in te, che
sei il mio Signore e hai
spezzato i miei legami,
facendo sì che io, reduce
ormai dalla fuga, mi
riattaccassi a te (Esp. sul
sal. 115, 5. 7).
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ORAZIONE SALMICA
Col
cuore colmo di gioia sciogliamo a
Te,
Dio
dell'universo i nostri voti;
noi
siamo i tuoi servi, i figli delle
tue serve
e
offriamo a te il sacrificio della
nostra lode.
Amen.
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Cantico Fil. 2, 6-11
- Cristo, Servo di Dio
|
Cristo
Gesù, pur essendo di natura
divina, *
non
considerò un tesoro geloso
la sua
uguaglianza con Dio;
ma
spogliò se stesso,
assumendo
la condizione di servo *
e
divenendo simile agli uomini;
apparso
in forma umana, umilio se
stesso
facendosi
obbediente fino alla morte *
e alla
morte di croce.
Per
questo Dio l'ha esaltato e gli ha
dato il nome *
che è
al di sopra di ogni altro nome;
perché
nel nome di Gesù ogni ginocchio si
pieghi *
nei
cieli, sulla terra e sotto terra;
e ogni
lingua proclami
che
Gesù Crisio è il Signore, *
a
gloria di Dio Padre.
|
-
Egli
annientò se stesso assumendo ciò
che non era, senza però perdere
quello che era. Ma in qual modo,
esattamente, si è annientato?
Si è annientato apparendo a te
in una condizione abbietta.
Egli, infatti, non ti ha
manifestato la dignità che
possiede presso il Padre, ma ti
ha mostrato - per adesso - la
propria debolezza, riservandoti
la gloria per quando sarai
purificato. Colui che è uguale
al Padre si è fatto debole; e
tuttavia, proprio in questa
debolezza, dobbiamo
riconoscerlo come Dio e
Salvatore: non in forza della
visione definitiva, ma mossi
dalla fede (Esp. sul sal. 58, D
1, 10).
-
Mostrava
agli occhi umani la propria
umanità e conservava Dio
nell’intimo: celava la forma di
Dio, nella quale è uguale al
Padre e presentava la forma di
servo, nella quale è minore del
Padre. Egli stesso infatti aveva
detto ambedue le cose: ma una
cosa concerneva la forma di Dio,
l’altra la forma di servo. Per
la forma di Dio diceva: Io e
il Padre siamo una cosa sola.
Per la forma di servo: Il
Padre è maggiore di me...
L’uomo è ucciso e Dio è
esaltato. L’essere stato ucciso
lo si deve alla miseria umana;
l’essere risorto e asceso al
cielo lo si deve alla potestà
divina (Esp. sul sal. 63, 13).
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Salmo 92 - Regno di
Cristo e fondazione della Chiesa
|
Il
Signore regna, si ammanta di
splendore;
il
Signore si riveste, si cinge di
forza; *
rende
saldo il mondo, non sarà mai
scosso.
Saldo
è il tuo trono fin dal principio,
*
da
sempre tu sei.
Alzano
i fiumi, Signore,
alzano
i fiumi la loro voce, *
alzano
i fiumi il loro fragore.
Ma più
potente delle voci di grandi
acque,
più
potente dei flutti del mare, *
potente
nell'alto è il Signore.
Degni
di fede sono i tuoi insegnamenti,
la
santità si addice alla tua casa *
per
la durata dei giorni, Signore.
|
-
Il
Signore ha regnato: si è
vestito di bellezza. Il
Signore si è vestito di
fortezza e si è cinto.
Vediamo che egli si è vestito di
due cose: di bellezza e di
fortezza. Per quale scopo? Per
fondare la terra. Continua
infatti: Perché ha
consolidato l'orbe terraqueo,
che non si scuoterà. In
che modo lo ha consolidato?
Vestendosi di bellezza. Ma non
lo avrebbe consolidato se non si
fosse vestito soltanto di
bellezza e non anche di
fortezza. Perché si è vestito di
bellezza, e perché si è vestito
di fortezza?... Si vestì
dunque di belezza per
coloro ai quali erano gradite le
sue parole, e di fortezza
di fronte a coloro ai quali era
sgradito. Imita anche tu il tuo
Signore, affinché tu possa
essere la sua veste. Sii pieno
di bellezza per coloro cui sono
gradite le tue buone opere, e
sii energico di fronte ai tuoi
detrattori (Esp. sul sal. 92,
2).
-
Vuoi
sapere qual è il trono di Dio? e
dove siede Dio? Egli ha sede nei
suoi santi. Vuoi essere sede di
Dio? prepara nel tuo cuore un
luogo ove possa sedersi. Cos'è
infatti la sede di Dio se non il
luogo dove Dio abita? E dove
abita, se non nel suo tempio? E
qual è il suo tempio? E'
costruito forse con pareti di
muratura? No certamente!... Chi
è che lo può contenere?
L'anima
in pace, l'anima giusta, esso lo
ospita. Eccovi, o fratelli, una
cosa straordinaria! Dio è, senza
dubbio, un essere immenso.
Eppure è pesante per i forti,
leggero per i deboli. Chi ho
chiamato forti? I superbi,
coloro che presumono delle
proprie forze. La debolezza
dell'umile è una forza ben
maggiore!... Ecco, se tu sei
umile e pacifico, in te abita
Dio. Dio è eccelso; ma non
abiterà in te, se tu cercherai
di essere eccelso. Tu vorresti
essere alto affinché egli
abitasse in te. Tutt'altro! Sii
umile, trema di fronte alle sue
parole, e Dio abiterà in te
(Esp. sul sal. 92, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
La
grandezza e lo splendore del
creato rivelano,
o
Dio, la tua regale maestà;
rinnova l'intera creazione
e
colui che hai plasmato
a
tua immagine e somiglianza,
l'uomo da te redento.
Amen.
|
Cantico Dn.
3,57-88.56- Tutto il creato loda
Dio
|
Benedite,
opere tutte del Signore, il
Signore, *
lodatelo
ed esaltatelo nei secoli.
Benedite,
angeli del Signore, il Signore, *
benedite,
cieli il Signore.
Benedite,
acque tutte, che siete sopra i
cieli, il Signore, *
benedite,
potenze tutte del Signore, il
Signore.
Benedite,
sole e luna, il Signore, *
benedite,
stelle del cielo, il Signore.
Benedite
piogge e rugiade, il Signore, *
benedite,
o venti tutti, il Signore.
Benedite,
fuoco e calore, il Signore, *
benedite,
freddo e caldo, il Signore.
Benedite,
rugiada e brina il Signore, *
benedite,
gelo e freddo, il Signore.
Benedite,
ghiacci e nevi, il Signore, *
benedite,
notti e giorni, il Signore.
Benedite,
luce e tenebre, il Signore, *
benedite,
folgori e nubi, il Signore.
Benedica
la terra il Signore, *
lo
lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite,
monti e colline, il Signore, *
benedite,
creature tutte che germinate sulla
terra,
il
Signore.
Benedite,
sorgenti, il Signore, *
benedite,
mari e fiumi, il Signore.
Benedite,
mostri marini
e
quanto si muove nell'acqua, il
Signore, *
benedite,
uccelli tutti dell'aria, il
Signore.
Benedite,
animali tutti, selvaggi e
domestici,
il
Signore, *
benedite,
figli dell'uomo, il Signore.
Benedica
Israele il Signore, *
lo
lodi e lo esalti nei secoli.
Benedite,
sacerdoti del Signore, il Signore,
*
benedite,
o servi del Signore, il Signore.
Benedite,
spiriti e anime dei giusti, il
Signore, *
benedite,
pii e umili di cuore, il Signore.
Benedite,
Anania, Azaria e Misaele, il
Signore, *
lodatelo
ed esaltatelo nei secoli.
Benediciamo
il Padre e il Figlio con lo
Spirito Santo, *
lodiamolo
ed esaltiamolo nei secoli.
Benedetto
sei tu, Signore, nel firmamento
del cielo, *
degno
di lode e di gloria nei secoli.
|
-
Il
tuo spirito faccia il giro di
tutta la creazione. dovunque a
te griderà la creatura: Dio mi
ha fatto. Tutto quel che
t’incanta nell’arte loda il suo
artefice; ebbene, assai di più,
se tu fai il giro dell’universo,
lo spettacolo induce alla lode
dell’artefice. Vedi i cieli,
sono grande opera di Dio. Vedi
la terra: Dio ha stabilito i
numeri dei semi, la varietà dei
germi, la moltitudine degli
animali. Fai ancora il giro dai
cieli fino alla terra e non
tralasciare nulla: ovunque ogni
cosa ti parla del Creatore, e le
creature nelle loro specie
stesse sono come voci che lodano
il Creatore (Esp. sul sal. 26,
II, 12).
-
Chi
esprimerà tutta la Creazione?
chi troverà la lode per
esprimerla? chi degnamente può
lodare il cielo, la terra, il
mare e tutte le cose che in essi
sono? E fin qui sono cose
visibili. Chi degnamente loderà
gli Angeli, i Troni, le
Dominazioni, i Principati e le
Potestà? Chi degnamente loderà
questo slancio vitale che è in
noi, che nutre il corpo, muove
le membra, risveglia i sensi,
abbraccia tante cose con la
memoria, tante cose comprende
con l’intelligenza: chi mai
potrà degnamente lodare tutto
questo? E se già il discorso
umano fatica a proposito di
queste creature di Dio, che dire
a proposito del loro Creatore,
se non che, venendo meno ogni
discorso, solo il giubilo
permane (Esp. sul sal. 26, II,
12).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore nostro Dio, tua è la terra
e
tutto ciò che contiene;
si
elevi a te dalle nostre labbra
un
inno di ringraziamento per le tue
creature e così,
fatti voce di ogni essere vivente,
tutta la nostra vita
sia
a lode della tua gloria.
Amen.
|
Salmo 148 - Invito
alla lode di Dio rivolto a tutte
le creature
|
Lodate
il Signore dai cieli, *
lodatelo
nell'alto dei cieli.
Lodatelo,
voi tutti, suoi angeli, *
lodatelo,
voi tutte, sue schiere.
Lodatelo,
sole e luna, *
lodatelo,
voi tutte, fulgide stelle.
Lodatelo,
cieli dei cieli, *
voi
acque al di sopra dei cieli.
Lodino
tutti il nome del Signore, *
perché
egli disse e furono creati.
Li ha
stabiliti per sempre, *
ha
posto una legge che non passa.
Lodate
il Signore dalla terra, *
mostri
marini e voi tutti abissi,
fuoco
e grandine, neve e nebbia, *
vento
di bufera che obbedisce alla sua
parola,
monti
e voi tutte, colline, *
alberi
da frutto e tutti voi, cedri,
voi
fiere e tutte le bestie, *
rettili
e uccelli alati.
I re
della terra e i popoli tutti, *
i
governanti e i giudici della
terra,
i
giovani e le fanciulle,
i
vecchi insieme ai bambini *
lodino
il nome del Signore:
perché
solo il suo nome è sublime,
la sua
gloria risplende sulla terra e nei
cieli. *
Egli
ha sollevato la potenza del suo
popolo.
È
canto di lode per tutti i suoi
fedeli, *
per i
figli di Israele, popolo che egli
ama.
|
-
[Il
salmista] esorta gli abitanti
del cielo a levarsi e cantare la
lode del Signore, quasi che li
abbia trovati in silenzio. Gli
esseri celesti non interrompono
mai la lode del loro Creatore,
gli esseri terrestri senza posa
lodano Dio. Ma ovviamente certi
esseri, a differenza degli
altri, hanno lo spirito della
lode divina consistente in una
particolare inclinazione per la
quale Dio forma il loro piacere.
Nessuno infatti loda ciò che non
gli piace. Tuttavia ci sono
delle creature prive dello
spirito vitale e dell'intelletto
con cui dovrebbero lodare Dio:
essendo però in se stesse buone
e disposte con esattezza nel
loro ordine e contribuendo
inoltre alla bellezza
dell'universo creato da Dio,
esse certo non lodano Dio con la
propria voce e col loro cuore,
tuttavia fan sì che Dio venga
lodato per loro mezzo ogni qual
volta son prese in
considerazione dagli esseri
intelligenti. In effetti, quando
qualcuno per loro mezzo loda
Dio, son loro stesse che in
certo qual modo lodano Dio...
(Esp. sul sal. 148, 3).
-
Tutto
ciò che accade quaggiù, contro
il nostro volere, sappiate che
accade per volontà di Dio, per
la sua provvidenza, per suo
ordine, per suo cenno e per le
sue leggi. E anche se noi non
comprendiamo perché accadano le
diverse vicende, riferiamo tutto
ugualmente alla sua provvidenza,
ricordiamo che nulla avviene
senza una relativa causa, e non
bestemmiamo. Se infatti ci
mettiamo a litigare sulle opere
di Dio e chiediamo: Ma perché
questo? perché quell'antro?, e
ancora: Dio non avrebbe dovuto
fare così, qui ha fatto male,
dove va allora a finire la lode
di Dio? ti sei giocato
l'Alleluja. Considera piuttosto
tutte le cose in modo che la tua
vita piaccia a Dio e lodi il
Creatore... Come il
fuoco, la grandine, la neve,
il ghiaccio, i venti della
tempesta che eseguono la sua
parola, così tutte le cose
del mondo, che agli sciocchi
sembrano capitare a caso, non si
muovono se non rispettando la
parola di lui, in quanto
non vengono all'esistenza se non
per suo comando (Esp. sul sal.
148, 12).
|
ORAZIONE SALMICA
Grande tu sei Signore e tutte le
creature in coro
lodano la tua infinita maestà;
accogli l'offerta delle nostre
labbra
che
gioiose cantano a te, Creatore e
Signore.
Amen.
|
Salmo 109 - Il
Messia, re e Sacerdote
|
Oracolo
del Signore al mio Signore: *
«Siedi
alla mia destra,
finché
io ponga i tuoi nemici *
a
sgabello dei tuoi piedi».
Lo
scettro del tuo potere stende il
Signore da Sion: *
«Domina
in mezzo ai tuoi nemici.
A te
il principato nel giorno della tua
potenza *
tra
santi splendori;
dal
seno dell'aurora, *
come
rugiada, io ti ho generato».
Il
Signore ha giurato e non si pente:
*
«Tu
sei sacerdote per sempre al modo
di Melchisedek».
Il
Signore è alla tua destra, *
annienterà
i re nel giorno della sua ira.
Lungo
il cammino si disseta al torrente
*
e
solleva alta la testa.
|
-
Tu
sei sacerdote in eterno
secondo l’ordine di
Melchisedec.
Parla del Signore nostro Gesù
Cristo. Chi era Melchisedec? Era
il re di Salem... Tanto grande
era Melchisedec, che Abramo fu
da lui benedetto. Offrì il pane
e il vino e benedisse Abramo, ed
Abramo gli dette le decime.
Osservate che cosa offrì e chi
benedisse. Poi è detto: Tu
sei sacerdote in eterno
secondo l’ordine di
Melchisedec. David
ispirato ha detto questo molto
tempo dopo Abramo: ai tempi di
Abramo visse Melchisedec.
Ebbene, di chi è detto: Tu
sei sacerdote in eterno
secondo l’ordine di
Melchisedec, se non di
colui di cui voi ben conoscete
il sacrificio? (Esp. Sul sal.
33, D 1, 5).
-
Tu
sacerdote, tu vittima, tu
sacrificatore, tu sacrificio.
Egli è il sacerdote che ora è
entrato al di là del velo e,
solo fra tutti coloro che hanno
portato la carne, intercede per
noi (Esp. Sul sal. 64, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
Cristo Gesù, Signore e
figlio di Davide,
Verbo del Padre, Sacerdote in
eterno
che
intercedi per la nostra salvezza,
domina sui tuoi nemici, domina con
la potenza
della tua grazia in mezzo a tutti
i popoli,
perché riconoscano in te
l'unico vero Signore della storia.
Amen
|
Salmo 110 -
Lode a Dio per i suoi benefici
concessi nel Cristo
|
Renderò grazie al Signore con
tutto il cuore, *
nel
consesso dei giusti e
nell'assemblea.
Grandi sono le opere del Signore,
*
le
contemplino coloro che le amano.
Le
sue opere sono splendore di
bellezza, *
la
sua giustizia dura per sempre.
Ha
lasciato un ricordo dei suoi
prodigi *
pietà e tenerezza è il Signore.
Egli
dà il cibo a chi lo teme, *
si
ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza
delle sue opere, *
gli
diede l'eredità delle genti.
Le
opere delle sue mani sono verità e
giustizia, *
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
*
eseguiti con fedeltà e
rettitudine.
Mandò a liberare il suo popolo, *
stabilì la sua alleanza per
sempre.
Santo e terribile il suo nome. *
Principio della saggezza è il
timore del Signore,
saggio è colui che gli è fedele; *
la
lode del Signore è senza fine.
|
-
In
questo salmo riecheggia la voce
di un uomo che esulta nella
gioia della felicità, e
prefigura il popolo il cui cuore
si effonde nell'amore di Dio,
cioè il corpo di Cristo, ormai
liberato da ogni peccato.
Ti confesserò
Signore
- dice - con tutto il mio
cuore. Non sempre la
confessione riguarda i peccati,
ma c'è una forma religiosa di
confessione con la quale si
esprime la lode di Dio. Quella
prima confessione piange, questa
gioisce; quella mostra la piaga
al medico, questa ringrazia per
la salute riacquistata... Sono
queste le grandi opere del
Signore, da ricercare in tutte
le sue volontà, secondo le
quali non è negata a nessuno la
misericordia se non confessa il
peccato, ma neppure resta
impunita l'iniquità di nessuno,
dal momento che egli flagella
anche ogni figlio che accoglie
(Esp. sul sal. 110, 2).
-
Al
posto di tutti i piaceri di
questa vita, che hai già
sperimentato o che puoi
moltiplicare ed accrescere con
l'immaginazione, tu devi bramare
la sapienza, che è la madre dei
piaceri immortali. Ma
principio della sapienza è il
timore di Dio. Essa con
questi piaceri ti rallegrerà e,
senza dubbio, ti rallegrerà in
modo ineffabile, offrendoti i
casti ed eterni amplessi della
verità; ma prima di richiedere
il premio, tu devi donare le
cose dovute. Perciò principio
della sapienza è il timore del
Signore. Buono è l'intelletto.
Chi lo nega? Ma intendere e non
fare è cosa pericolosa. Esso
dunque è buono per quelli che
operano. Né deve fare
insuperbire la mente perché,
come il timore di Dio è
principio della sapienza, così la
sua lode rimane nei secoli dei
secoli; e sarà questo il
premio, questa la fine, questa
la sede stabile e perpetua. E'
là che si trovano i comandamenti
fedeli, confermati nei secoli
dei secoli, ed in questo stesso
consiste l'eredità del Nuovo
Testamento, stabilito in eterno
(Esp. sul sal. 110, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
ringraziamo Dio per le opere
compiute
a
beneficio della tua Chiesa;
nella risurrezione del tuo Cristo
siamo stati liberati e
guidati
a
ricevere in eredità il tuo regno.
Amen.
|
Cantico Ap. 19, 1-7 -
Il Cantico dei salvati
|
Alleluia.
Salvezza,
gloria e potenza sono del nostro
Dio *
veri
e giusti i suoi giudizi.
Alleluia.
Lodate
il nostro Dio, voi tutti suoi
servi,
voi
che lo temete, piccoli e grandi.
Alleluia.
Ha
preso possesso del suo regno il
Signore, *
Il
nostro Dio, l'Onnipotente.
Alleluia.
Rallegriamoci
ed esultiamo, *
rendiamo
a lui gloria.
Alleluia.
Sono
giunte le nozze dell'Agnello; *
la
sua sposa è pronta.
|
-
Sperare
al riparo delle ali di Dio non è
dato indistintamente agli uomini
e agli animali; è dato a noi che
con la speranza ci allatta, ci
nutre, ci fortifica e ci consola
fra gli stenti della vita
presente. Per questa speranza
cantiamo l’Alleluia; e
se la speranza ci procura una
gioia così grande, cosa sarà la
realtà posseduta in se
stessa?... Allora l’alleluia
sarà vissuto nella sua realtà,
adesso invece nella speranza.
Ora è la speranza che canta tal
lode, la canta l’amore,
quell’amore che la canterà anche
lassù: ma l’amore che canta
adesso è un amore famelico,
quello che la canterà lassù sarà
un amore fruitivo. Cos’è l’Alleluia?
Sia lode a Dio. Ecco, al
presente voi udite questa parola
e l’ascolto vi dà gioia e mossi
dalla gioia lodate. Se amate
così una goccia di rugiada,
quanto più non ne amerete la
fonte? (Disc. 255, 5).
-
Cantiamo Alleluia anche
adesso, sebbene in mezzo ai
pericoli e a prove che ci
provengono e dagli altri e da
noi stessi... Oh felice Alleluia
quello di lassù! Alleluia
pronunciato in piena
tranquillità senza alcun
avversario! Lassù non ci saranno
nemici, non si temerà la perdita
degli amici. Qui e lassù si
cantano le lodi di Dio, ma qui
da gente angustiata, lassù da
gente libera da ogni turbamento;
qui da gente che avanza verso la
morte, lassù da gente viva per
l’eternità; qui nella speranza,
lassù nel reale possesso; qui in
via, lassù in patria. Cantiamolo
dunque adesso, fratelli miei,
non per esprimere il gaudio del
riposo ma per procurarci un
sollievo nella fatica. Come
sogliono cantare i viandanti,
canta ma cammina (Disc. 256, 3).
|
Salmo 83 - L'eterna
dimora di Dio, unica aspirazione
dei fedeli
|
Quanto
sono amabili le tue dimore, *
Signore
degli eserciti!
L'anima
mia languisce *
e
brama gli atri del Signore.
Il mio
cuore e la mia carne *
esultano
nel Dio vivente.
Anche
il passero trova la casa, *
la
rondine il nido, dove porre i suoi
piccoli,
presso
i tuoi altari, Signore degli
eserciti, *
mio re
e mio Dio.
Beato
chi abita la tua casa: *
sempre
canta le tue lodi!
Beato
chi trova in te la sua forza *
e
decide nel suo cuore il santo
viaggio.
Passando
per la valle del pianto
la
cambia in una sorgente, *
anche
la prima pioggia l'ammanta di
benedizioni.
Cresce
lungo il cammino il suo vigore, *
finché
compare davanti a Dio in Sion.
Signore,
Dio degli eserciti, ascolta la mia
preghiera, *
porgi
l'orecchio, Dio di Giacobbe. -
Vedi,
Dio, nostro scudo, *
guarda
il volto del tuo consacrato.
Per me
un giorno nei tuoi atri *
è più
che mille altrove,
stare
sulla soglia, della casa del mio
Dio *
è
meglio che abitare nelle tende
degli empi.
Poiché
sole e scudo è il Signore Dio;
il
Signore concede grazia e gloria, *
non
rifiuta il bene a chi cammina con
rettitudine.
Signore
degli eserciti, *
beato
l'uomo che in te confida.
|
-
La mia anima
anela e si strugge verso gli
atri del Signore.
Sarebbe stato poco dire: Anela
e si strugge. Qual è la
meta per cui si strugge? Gli
atri del Signore... Quaggiù si
brama, lassù si consegue; qui si
sospira, là si gode; qui si
prega, là si cantano le lodi;
qui si geme, là si esulta.
Nessuno rigetti quaggiù le
prove..., trovandole troppo
gravose; nessuno si rifiuti di
accettarle...
Lassù
si gioirà della realtà
posseduta; adesso ancora per la
speranza. Comunque, quelli che
gioiscono nella speranza,
essendo sicuri che riceveranno
ciò che bramano, sopportano nel
torchio ogni sorta di pressure
(Esp. sul sal. 83, 6).
-
Beati coloro che
abitano nella tua casa.
Se possiedi una tua casa, sei
ancora povero; se possiedi la
casa di Dio, allora sei ricco. A
casa tua avrai paura dei ladri;
se invece la casa sarà di Dio,
Dio stesso le farà da muro. Beati,
dunque, coloro che abitano
nella tua casa! Posseggono
la Gerusalemme celeste, senza
preoccupazioni né molestie,
senza discriminazione né
delimitazione di confini. La
posseggono tutti, e ciascuno la
possiede per intero.
Grandi ricchezze sono quelle!...
Nei secoli dei
secoli ti loderanno.
Ecco la nostra occupazione: un
alleluia senza fine... Orbene,
se con tanto trasporto, per
quanto posti fra le angustie e
la miseria della condizione
carnale, lodiamo ciò che
conosciamo solo per fede, con
quanta intensità non loderemo
ciò che vedremo svelato? (Esp.
sul sal. 83, 8).
|
ORAZIONE SALMICA
Dolce è abitare la tua casa,
Signore,
e
bello cantare le tue lodi;
fa’
che sia vigilante il nostro cuore
ora
nell'attesa di lodarti e amarti in
eterno.
Amen.
|
Cantico Is. 2, 2-5 -
La nuova città di Dio, centro
dell'umanità intera
|
Alla
fine dei giorni,
Il
monte del tempio del Signore *
sarà
elevato sulla cima dei monti,
e sarà
più alto dei colli; *
ad
esso affluiranno tutte le genti.
Verranno
molti popoli e diranno:
“Venite,
saliamo sul monte del Signore, *
al
tempio del Dio di Giacobbe,
perché
ci indichi le sue vie *
e
possiamo camminare per i suoi
sentieri”.
Poiché
da Sion uscirà la legge *
e da
Gerusalemme la parola del Signore.
Egli
sarà giudice fra le genti *
e sarà
arbitro fra molti popoli.
Forgeranno
le loro spade in vomeri, *
le
loro lance in falci
un
popolo non alzerà più la spada
contro un altro popolo, *
non
si eserciteranno più nell'arte
della guerra.
Casa
di Giacobbe, vieni, *
camminiamo
nella luce del Signore.
|
-
Venite, saliamo sul monte del
Signore.
Questo ha detto Isaia: Veite,
saliamo. Che significa: Venite
saliamo? Venite
significa credete, saliamo,
significa progrediamo (Esp, sul
sal. 45, 12).
-
La
completa pace non può essere
interrotta da nessun strepito.
Tutto questo non si ottiene però
in questa vita, ma dobbiamo
sperarlo nell'altra... Colui che
risorse promise i beni futuri,
non promise la pace in questa
terra e la tranquillità in
questa vita. Ogni uomo cerca la
pace; cerca una cosa buona, ma
non la cerca nel posto dov'è.
Non c'è pace in questa vita; nel
cielo ci è promesso ciò che
cerchiamo in terra; nel secolo
futuro ci è promesso ciò che
andiamo cercando in questo
secolo... Allora questo corpo
corruttibile si rivestirà di
incorruttibilità e questo corpo
mortale sarà rivestito di
immortalità: allora la morte
sarà assorbita dalla vittoria
(Esp. sui salmi 4, 9 - 48, D 2,
6).
|
ORAZIONE SALMICA
Fa’
della tua Chiesa, Padre,
il
segno tangibile della tua presenza
in
mezzo alle genti, come un monte
svettante
si
mostri al mondo quale cattedra
della verità.
Amen.
|
Salmo 95 - Inno al
Signore re e futuro giudice del
mondo
|
-
Cantate al
Signore un cantico nuovo;
cantate al Signore voi, terra
tutta!
Se tutta la terra canta un
cantico nuovo, mentre canta
viene sorgendo l'edificio. Lo
stesso cantare anzi è un
costruire, purché non si canti
il cantico vecchio. Il cantico
vecchio lo canta la cupidigia
carnale; il cantico nuovo lo
canta la carità divina. Se canti
mosso da cupidigia, qualunque
cosa canti il tuo canto è
vecchio. Risuonassero pure sulla
tua bocca le parole del cantico
nuovo, se tu sei peccatore non è
bella la lode sulle tue labbra.
E' meglio essere rinnovati e
tacere anziché cantare
rimanendo ancora vecchi...(Esp.
sul sal. 95, 2).
-
Grande è il
Signore e degno di lode oltre
ogni dire.
Chi è questo Signore
grande e degno di lode oltre
ogni dire, se non Gesù Cristo?
Voi sapete certamente che egli
apparve fra noi nelle sembianze
di uomo. Sapete che fu concepito
nel grembo di una donna, che
nacque, fu allattato e portato
in braccio, che fu circonciso e
più tardi per lui fu offerto un
sacrificio e che divenne
gradatamente adulto. Giunto alla
fine della vita, egli fu
schiaffeggiato, coperto di
sputi, coronato di spine,
confitto in croce ove morì e fu
trafitto dalla lancia. Sapete
come egli abbia subìto tutta
questa serie di umiliazioni;
eppure egli è grande e degno di
lode oltre ogni dire. Non
disprezzatelo nella sua
piccolezza! Pensate quanto sia
grande! Si fece piccolo perché
voi eravate piccoli;
riconoscetene la grandezza e in
lui diventerete grandi anche voi
(Esp. sul sal. 95, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
A
te la nostra lode,
Signore Autore del creato
e
fonte della salvezza;
gradisci l'offerta delle nostre
labbra
quale primizia del nostro amore
per te.
Amen.
|
Salmo 122 - Lo
sguardo rivolto a Dio
|
A te
levo i miei occhi, *
a te
che abiti nei cieli.
Ecco,
come gli occhi dei servi
alla
mano dei loro padroni; *
come
gli occhi della schiava alla mano
della sua padrona,
così i
nostri occhi sono rivolti al
Signore nostro Dio, *
finché
abbia pietà di noi.
Pietà
di noi, Signore, pietà di noi, *
già
troppo ci hanno colmato di schemi,
noi
siamo troppo sazi degli schemi dei
gaudenti, *
del
disprezzo dei superbi.
|
-
Distogli
gli occhi da te e sollevali a
Dio, dicendogli: Ho elevato
i miei occhi a te, che
abiti nel cielo... Se le
ascensioni avvengono nel cuore,
il cielo dovrà trovarsi
nell'ambito della giustizia.
Cosa sarà allora il cielo di
Dio? Tutte le anime dei santi,
tutte le anime dei giusti...
tutta insomma la Gerusalemme
celeste dalla quale noi siamo
esuli e verso la quale eleviamo
il gemito e la preghiera,
espressione del nostro
desiderio. Là abita Dio, e là ha
sollevato il salmista la fede:
là ascende con l'affetto e il
desiderio. Un tal desiderio,
poi, obbliga l'anima a espellere
ogni lordura di peccato e a
purificarsi da ogni macchia, per
cui, avendo sollevato lo sguardo
a colui che abita in cielo,
diventa cielo essa stessa (Esp.
sul sal. 122, 4).
-
Quando
l'anima dice: Io ho elevato
i miei occhi a te che abiti
nel cielo, lo dica
convinta che non è Dio che ha
bisogno del cielo per abitarvi,
ma piuttosto che è il cielo ad
aver bisogno di Dio che ne
faccia la sua dimora... Ecco,
come gli occhi dei servi alle
mani dei loro padroni, come
gli occhi dell'ancella alla
mano della sua signora, così
gli occhi al signore nostro
Dio, finché abbia pietà di
noi. Noi siamo dunque i
servi e la serva; egli è il
padrone e la padrona...; noi
infatti siamo la sua serva
poiché formiamo la sua Chiesa,
lui è la padrona poiché è la
potenza e la sapienza di Dio...
Cristo la potenza e sapienza
di Dio. Sentendo
menzionare Cristo, solleva i
tuoi occhi alle mani del tuo
Signore; sentendo che egli è la
potenza di Dio e la sapienza di
Dio, solleva i tuoi occhi alle
mani della tua padrona... Sei
serva in quanto sei Chiesa.
Questa serva però ha conseguito
una grande dignità presso Dio: è
diventata sposa (Esp. sul sal.
122, 4. 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, Padre
Onnipotente,
a
te che siedi nei cieli
s'innalza supplice il nostro
sguardo,
nell'attesa fiduciosa di ricevere
da te ogni bene.
Amen.
|
Salmo 123 -
Ringraziamento per la liberazione
nel pericolo
|
Se il
Signore non fosse- stato con noi,
(lo
dica Israele)
se il
Signore non fosse stato con noi, *
quando
uomini ci assalirono,
ci
avrebbero inghiottiti vivi, *
nel
furore della loro ira.
Le
acque ci avrebbero travolti;
un
torrente ci avrebbe sommersi, *
ci
avrebbero travolti acque
impetuose.
Sia
benedetto il Signore, *
che
non ci ha lasciati in preda ai
loro denti.
Noi
siamo stati liberati come un
uccello *
dal
laccio dei cacciatori:
il
laccio si è spezzato *
e noi
siamo scampati.
Il
nostro aiuto è nel nome del
Signore, *
che ha
fatto cielo e terra.
|
-
Cantano
pieni di esultanza costoro di
cui leggiamo le parole. Sono
membra di Cristo che han
conseguito la felicità coloro
che cantano il seguente salmo.
Ma chi può esultare quaggiù se
non è animato da speranza? Siamo
anche noi animati da sicura
speranza e canteremo
nell'esultanza. Non sono
infatti estranei a noi i
cantori di questo salmo, né la
voce che vi risuona è di altri
che non di noi. Ascoltatela
dunque come se ascoltaste voi
stessi; ascoltatela come mirando
voi stessi nello specchio delle
Scritture. Difatti, se, per
così dire, ti specchi nella
Scrittura, la tua faccia si
rischiara: gioisci nella
speranza e, trovandoti simile
alle membra di Cristo che prima
di te hanno cantato questi inni,
sarai anche tu annoverato fra le
stesse membra e potrai cantare
le stesse parole. Ma perché sono
nell'esultanza, coloro che
cantano così? Perché sono
scampati dall'esilio. E' quindi
speranza per noi se essi cantano
in quanto noi, finché siamo
pellegrini quaggiù, non siamo
ancora fuori dall'esilio (Esp.
sul sal. 123, 3).
-
Cantiamo
e diciamo: Se il Signore non
fosse stato con noi, dica ora
Israele: Se il Signore non
fosse stato con noi... Chi
potrebbe scampare da tutti
questi mali, se il Signore
non fosse stato con noi?...
Rappresentiamoci
interiormente questi nostri
fratelli ormai trionfanti, e,
come se anche noi fossimo
insieme con loro... persuasi
d'essere degli scampati
ripensiamo ai mali da cui siamo
stati liberati: agli scandali,
alle prove della vita, alle
persecuzioni di tanti pagani,
alle insidie di tanti eretici,
alle suggestioni diaboliche,
alle guerre che ci muovono le
nostre passioni...
Lo dica ora
Israele
e difatti Israele lo dice pieno
di sicurezza. Se il Signore
non fosse stato con noi.
Quando? Quando gli uomini
insorgevano contro di noi.
Non meravigliarti se sono stati
vinti. Erano uomini mentre dalla
parte nostra c'era non l'uomo ma
il Signore (Esp. sul sal. 123,
4).
|
ORAZIONE SALMICA
Pellegrini noi siamo, Signore
e
camminando verso la tua patria
cantiamo,
mossi dalla speranza, canti
d'amore e di gioia;
accoglici nella tua casa dove
regni in eterno
insieme al tuo Figlio e allo
Spirito.
Amen.
|
Cantico Ef. 1, 3-10 -
Cristo Salvatore
|
Benedetto
sia Dio,
Padre
del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci
ha benedetti
con
ogni benedizione spirituale nei
cieli, in Cristo.
In lui
ci ha scelti *
prima
della creazione del mondo,
per
trovarci, al suo cospetto, *
santi
e immacolati nell'amore.
Ci ha
predestinati *
a
essere suoi figli adottivi
per
opera di Gesù Cristo, *
secondo
il beneplacito del suo volere,
a lode
e gloria della sua grazia, *
che ci
ha dato nel suo Figlio diletto.
In lui
abbiamo la redenzione
mediante
il suo sangue, *
la
remissione dei peccati
secondo
la ricchezza della sua grazia.
Dio
l'ha abbondantemente riversata su
di noi
con
ogni sapienza e intelligenza, *
poiché
egli ci ha fatto conoscere
il
mistero del suo volere,
il
disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle
del cielo come quelle della terra.
Nella
sua benevolenza lo aveva in lui
prestabilito *
per
realizzarlo nella pienezza dei
tempi.
|
-
Questa
sarà la vostra giustizia, che
crediate in me Mediatore e
riterrete niente di più certo
che egli, risuscitato, è salito
al Padre, così da poter vedere
Dio spiritualmente, una volta
riconciliati per mezzo di
lui.... Noi che risorgiamo in
lui e in lui andiamo al Padre,
in modo invisibile siamo resi
perfetti anche nella giustizia;
e così pure, noi, che non
vediamo e crediamo, viviamo di
fede, poiché il giusto vive
di fede (Disc. 143, 4).
-
Nessuno
dica: Dio mi ha chiamato perché
lo venerai. Come gli avresti
reso onore se non ti avesse
preceduto la sua
chiamata?... Ecco che
quando fosti chiamato, almeno
esistevi già: Che cosa hai dato
a Dio, dal momento che non
esistevi per poter dare
qualcosa?... Se tu esistessi
già, non saresti oggetto di
predestinazione; se tu non fossi
lontano, non ti chiamerebbe; se
tu non fossi empio, non saresti
giustificato... Perché non
esistevamo quando siamo stati
predestinati; perché eravamo
lontani quando ci ha chiamati,
perché eravamo peccatori quando
siamo stati giustificati;
rendiamo grazie a Dio per non
essere ingrati (Disc. 158, 3).
|
Salmo 84 -
Incarnazione di Cristo e suoi
benefici
|
Signore,
sei stato buono con la tua terra,
*
hai
ricondotto i deportati di
Giacobbe.
Hai
perdonato l'iniquità del tuo
popolo, *
hai
cancellato tutti i suoi peccati.
Hai
deposto tutto il tuo sdegno *
e
messo fine alla tua grande ira.
Rialzaci,
Dio, nostra salvezza, *
e
placa il tuo sdegno verso di noi.
Forse
per sempre sarai adirato con noi,
*
di
età in età estenderai il tuo
sdegno?
Non
tornerai tu forse a darci vita, *
perché
in te gioisca il tuo popolo?
Mostraci,
Signore, la tua misericordia *
e
donaci la tua salvezza.
Ascolterò
che cosa dice Dio, il
Signore:
egli
annunzia la pace
per
il suo popolo, per i suoi fedeli,
*
per
chi ritorna a lui con tutto il
cuore.
La
sua salvezza è vicina a chi lo
teme *
e
la sua gloria abiterà la nostra
terra.
Misericordia
e verità s'incontreranno, *
giustizia
e pace si baceranno.
La
verità germoglierà dalla terra *
e
la giustizia si affaccerà dal
cielo.
Quando
il Signore elargirà il suo bene, *
la
nostra terra darà il suo frutto.
Davanti
a lui camminerà la giustizia *
e
sulla via dei suoi passi la
salvezza.
|
-
Mòstraci, Signore la tua
misericordia e donaci la tua
salute.
Quella tua salute che è
il tuo Cristo. Beato l'uomo al
quale Dio fa mostra di sua
misericordia! Egli sarà uno che
non si può insuperbire, dopo che
Dio gli ha mostrato la sua
misericordia... Egli è la tua
misericordia. Volesse il Signore
che ci venga mostrata! Mòstraci
Signore la tua misericordia, e
donaci la tua salute.
Donaci il tuo Cristo; poiché in
lui è la tua misericordia.
Diciamogli dunque anche noi:
Donaci il tuo Cristo! E' vero
che già ce lo hai dato, il tuo
Cristo; tuttavia diciamogli
ancora: Donaci il tuo Cristo!
... Dio infatti ce lo ha donato,
ma come uomo, mentre, dopo
esserci stato donato come uomo,
ha da esserci donato come Dio
(Esp. sul sal. 84, 9).
-
Fratelli,
pensate quale debba essere la
bellezza del Signore. Le cose
belle che voi vedete ed amate,
le ha tutte create lui. Se
dunque queste cose sono belle,
quale non sarà la bellezza di
lui? Se esse sono grandi, quanto
non dovrà essere grande lui?
Quindi dalle cose che amiamo
quaggiù prendiamo lo spunto per
desiderare sempre più
ardentemente lui e, non
curandoci del resto, amiamo lui
solo. Così per via d'amore e
mediante la fede rendiamo puro
il nostro cuore, in modo che lo
sguardo di Dio abbia a trovarlo
senza macchia. La luce che ci si
farà brillare davanti allo
sguardo deve trovarci ben sani.
Questo è ciò che ora compie in
noi la fede e questo abbiamo
chiesto al Signore. Donaci
la tua salute. Donaci il
tuo Cristo. Facci conoscere il
tuo Cristo. Faccelo vedere. Non
come lo videro i giudei che lo
crocifissero, ma come lo vedono
gli angeli che ne sono ricolmi
di gaudio (Esp. sul sal. 84, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio,
Padre delle misericordie,
fa'
brillare al nostro sguardo
la
tua luce affinché riconosciamo che
solo in Cristo,
tuo
Dono per noi, possiamo trovare la
pace
per
il nostro cuore inquieto.
Amen.
|
Cantico Is. 26,
1-4.7-9.12 - Inno dopo la vittoria
|
Abbiamo
una città forte; *
egli
ha eretto a nostra salvezza mura e
baluardo.
Aprite
le porte: *
entri
il popolo giusto che si mantiene
fedele.
Il
suo animo è saldo;
tu
gli assicurerai la pace, *
pace
perché in te ha fiducia.
Confidate
nel Signore sempre, *
perché
il Signore è una roccia eterna;
Il
sentiero del giusto è diritto, *
il
cammino del giusto tu rendi piano.
Si,
nella via dei tuoi giudizi,
Signore,
in
te noi speriamo; *
al
tuo nome e al tuo ricordo
si
volge tutto il nostro desiderio.
Di
notte anela a te l'anima mia, *
al
mattino ti cerca il mio spirito,
perché
quando pronunzi i tuoi giudizi
sulla terra, *
giustizia
imparano gli abitanti del mondo.
Signore,
ci concederai la pace, *
poiché
tu dai successo a tutte le nostre
imprese.
|
-
Amate
la pace, fratelli miei...
Rimandiamo le lodi della pace a
quando saremo in quella patria
della pace... Vi dico questo o
figli diletti, o figli del
regno, o cittadini di
Gerusalemme: che in Gerusalemme
ci sarà la visione della pace, e
tutti coloro che amano la pace
saranno benedetti in quella
città. Essi entreranno quando le
porte verranno chiuse e le
spranghe rafforzate. Orbene,
cercate e desiderate sempre
questa pace che, appena vi è
stata nominata, s'è visto quanto
l'amiate e teniate cara. Abbiate
a cuore la pace in casa, nel
lavoro, con la moglie, con i
figli, con i servi, con gli
amici e con i nemici (Esp. sul
sal. 147, 15).
-
Il
preservare la lingua dal male e
le labbra dal dire il falso, lo
star lontano dal male e compiere
il bene e il ricercare la pace,
tutto questo ci viene comandato.
Il poterla raggiungere, questo
ci viene promesso. Qual è questa
pace, se non quella che il mondo
non ha? Qual è questa pace se
non quella che non ha la vita
presente, la quale, paragonata
con l'altra, non è neanche
vita?...
Fratelli,
cercate la pace e conseguitela.
Cercatela però con le mani tese
nella notte dinanzi a Dio e non
vi stancate. Che vuol dire con
le mani tese, se non con le
opere buone? Che vuol dire nella
notte, se non nella
tribolazione? Che vuol dire
dinanzi a Dio, se non nella
purezza della coscienza? Così
vivendo e questo amando
raggiungere Dio nella
contemplazione, e in lui la vita
senza defezione, e i giorni
buoni senza ottenebrazione, e la
pace senza contestazione (Disc.
16, 1.5).
|
ORAZIONE SALMICA
Donaci o Dio la pace che
desideriamo
e
che già possediamo nella speranza;
donala alla Chiesa, Sposa del tuo
Figlio,
che
da te attende ogni bene.
Amen.
|
Salmo 66 -
Incarnazione di Cristo e sua
manifestazione in tutta la terra
|
Dio
abbia pietà di noi e ci benedica,
*
su
di noi faccia splendere il suo
volto;
perché
si conosca sulla terra la tua via,
*
fra
tutte le genti la tua salvezza.
Ti
lodino i popoli, Dio, *
ti
lodino i popoli tutti.
Esultino
le genti e si rallegrino,
perché
giudichi i popoli con giustizia, *
governi
le nazioni sulla terra.
Ti
lodino i popoli, Dio, *
ti
lodino i popoli tutti.
La
terra ha dato il suo frutto. *
Ci
benedica Dio, il nostro Dio,
ci
benedica Dio *
e
lo temano tutti i confini della
terra.
|
-
Tu
che fai splendere il volto del
sole sui buoni e sui malvagi fa'
risplendere il tuo volto su di
noi. La luce del sole la vedono,
insieme
agli animali, tanto i buoni
quanto i cattivi; ma... beati
i puri di cuore, perché
vedranno Dio... Illumina
il tuo volto che è in noi. Hai
impresso su di noi il tuo volto:
ci hai fatti a tua immagine e
somiglianza,... La tua immagine
non deve però restare nelle
tenebre; invia un raggio della
tua sapienza, che dissipi le
nostre tenebre sì che rifulga in
noi la tua immagine (Esp. sul
sal. 66, 4).
-
Affinché
conosciamo in terra la tua
via. In terra,
cioè qui in questa vita, conosciamo
la tua via. Che significa:
La tua via? Quella che
conduce a te. Cerchiamo di
conoscere la meta dove andiamo e
la via per la quale andiamo. Son
due cose che ci resteranno
impossibili finché saremo nelle
tenebre. Tu sei lontano da noi
esuli; ma ci hai aperto la via
per la quale dobbiamo tornare a
te. Abbiamo espresso il
desiderio di conoscere in terra
la tua via. Quale mai sarà?...
Possiamo conoscerla dal Vangelo:
Io sono la via, dice il
Signore. Ma hai forse paura di
sbagliare? Cristo ha soggiunto:
E la verità. Chi sbaglia
se è nella verità?... Ebbene,
Cristo è la verità, Cristo è la
via. Cammina! Temi forse di
morire prima di arrivare? Io
sono la via - dice - la
verità e la vita (Esp. sul
sal. 66, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Risplenda su di noi la luce
del tuo volto Signore,
affinché conosciamo la via che a
te conduce,
Gesù
Cristo, nostra vita e verità.
Amen.
|
Salmo 124 - Dio
stesso è protettore dei suoi
fedeli. Stabilità della Chiesa
|
Chi
confida nel Signore è come
il monte Sion: *
non
vacilla, è stabile per sempre.
I
monti cingono Gerusalemme:
il
Signore è intorno al suo popolo, *
ora
e sempre.
Egli
non lascerà pesare lo scettro
degli empi *
sul
possesso dei giusti,
perché
i giusti non stendano le mani *
a
compiere il male.
La
tua bontà, Signore, sia con i
buoni *
e
con i retti di cuore.
Quelli
che vanno per sentieri tortuosi
il
Signore li accomuni alla sorte dei
malvagi. *
Pace
su Israele!
|
-
Coloro che
confidano nel Signore,
come il monte Sion, non
vacilleranno in eterno.
Chi sono costoro? Gli abitanti
di Gerusalemme... ma di un altra
Gerusalemme, della quale tante
meraviglie avete ormai
ascoltate? Questa Gerusalemme è
la nostra madre, è la città che
sospiriamo e per la quale
sospiriamo nel presente esilio,
finché non vi abbiamo fatto
ritorno (Esp. sul sal. 124, 3).
-
Il Signore
circonda il suo popolo.
Abitando nei monti, cioè nei
santi, il Signore circonda il
suo popolo: egli ha costruito
tutt'intorno il suo popolo un
muro spirituale di difesa,
affinché non sia turbato in
eterno. Quanto agli altri monti
invece, cioè ai monti cattivi,
quando la Scrittura ne parla non
vi aggiunge menzione alcuna del
Signore. Quei monti, come spesso
vi abbiamo detto, rappresentano
delle anime che, seppure grandi,
sono anche cattive... Buon per
te elevare gli occhi a quei
monti dai quali ti verrà l'aiuto
che ha origine dal Signore. In
tal modo non sarai preso come
passero nella trappola dei
cacciatori, né passerai ai monti
cattivi. Il passero, in effetti,
è un animaletto che non sta
fermo: si muove di continuo e di
continuo vola di qua e di là. Tu
però confida nel Signore, e
sarai come il monte Sion: non
traballerai in eterno (Esp. sul
sal. 124, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
Custodisci il tuo popolo
Signore
all'ombra delle tue ali;
il
suo cuore con fiducia
si
eleva a te e si affida al tuo
amore.
Amen.
|
Salmo 130 -
Bisogna custodire sempre l'umiltà
di cuore
|
Signore,
non si inorgoglisce il mio cuore *
e
non si leva con superbia il mio
sguardo;
non
vado in cerca di cose grandi, *
superiori
alle mie forze.
Io
sono tranquillo e sereno
come
bimbo svezzato in braccio a sua
madre, *
come
un bimbo svezzato è l'anima mia.
Speri
Israele nel Signore, *
ora
e sempre.
|
-
Lasciamoci
inculcare l'umiltà, poiché con
tale raccomandazione comincia il
salmo...
Signore, non si è
insuperbito il mio cuore; né
si sono levati alteri i miei
occhi...
Non sono stato superbo, non ho
voluto richiamare l'attenzione
altrui, come chi è capace di
cose strabilianti. Non ho ambito
cose superiori alle mie forze,
per avere di che pavoneggiarmi
presso gli indotti... Nessuno si
insuperbisca dei doni divini ma
piuttosto si mantenga
nell'umiltà. Sì, veramente,
occorre raccomandare con ogni
insistenza alla vostra carità
quanto sia da paventarsi
l'orgoglio proveniente dai doni
ricevuti da Dio (Esp. sul sal.
130,5. 7).
-
L'anima
umana, se non vuol dispiacere a
Dio, deve umiliarsi e con tutto
il cuore convincersi del detto:
Quanto più sei grande, tanto
più umiliati in tutte le cose
e troverai grazia
dinanzi a Dio. D'altro
canto però c'è della gente che,
ascoltando i discorsi
sull'obbligo dell'umiltà, si
deprimono e rifiutano d'imparare
anche le cose più
elementari, convinti che, se
progrediranno nella scienza,
diverranno per forza superbi:
per cui rimangono sempre a
livello del latte... Da un lato
è vero che non ci è lecito
innalzare il cuore per orgoglio,
ma dall'altro, è necessario che
lo eleviamo nella conoscenza
della Parola di Dio. Inoltre, se
l'anima non si protende al di
sopra di se stessa, non potrà
pervenire alla visione di Dio e
alla conoscenza della sostanza
immutabile... In conclusione, se
ti si dice di essere umile, non
è per impedirti di essere
sapiente. "Sii umile" ti è detto
perché eviti la superbia, mentre
in fatto di sapienza devi essere
alto (Esp. sul sal. 130, 12).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio della fedeltà e della
tenerezza,
rendici perfetti nell'amore
e
capaci di abbandonare la nostra
vita
alla
tua santa Volontà.
Amen.
|
Cantico Ap. 4, 11 -
Inno dei salvati
|
Tu sei
degno, o Signore, e Dio nostro,
di
ricevere la gloria, *
l'onore
e la potenza,
perché
tu hai creato tutte le cose,
per
la tua volontà furono create, *
per il
tuo volere sussistono.
Tu sei
degno, o Signore, di prendere il
libro *
e
di aprirne i sigilli,
perché
sei stato immolato
e hai
riscattato per Dio con il tuo sangue
*
uomini
di ogni tribù, lingua, popolo e
nazione
e li hai
costituiti per il nostro Dio
un regno
di sacerdoti *
e
regneranno sopra la terra.
L'Agnello
che fu immolato è degno di
potenza,
ricchezza,
sapienza e forza, *
onore,
gloria e benedizione.
|
-
Sei
venuto o Cristo: sei apparso
umile, sei stato disprezzato,
flagellato, crocifisso, ucciso;
ma nel terzo giorno sei risorto,
nel quarantesimo giorno sei
asceso al cielo, siedi alla
destra del Padre e nessuno ti
vede più. Di lassù hai mandato
il tuo Spirito, ricevuto da
quanti ne erano degni; i quali,
colmi del tuo amore,
annunziarono alle nazioni per
tutto il mondo la grandezza
delle tue stesse umiliazioni...
Venne, dunque, rivestito di
debolezza perché potesse morire,
ma è stato attraverso la
debolezza della croce che il suo
nome ha conseguito la gloria.
Chiunque non avrà creduto nel
nome divenuto glorioso
attraverso la debolezza si
spaventerà dinanzi al giudice
quando verrà nella potenza (Esp.
sul sal. 53, 4).
-
Chi
è questo re della gloria? Il
Signore forte e potente, che tu
hai ritenuto debole e
soggiogato. Palpa le cicatrici e
constaterai che sono guarite e
che la debolezza umana è stata
restituita all’immortalità. Si è
dissolta questa debolezza,
propria delle creature terrene,
quando la potenza del Signore ha
vittoriosamente combattuto con
la morte (Esp. sul sal. 23, 8).
|
Salmo 85 -
Preghiera di Cristo al Padre nella
sua passione
|
Signore,
tendi l'orecchio, rispondimi, *
perché
io sono povero e infelice.
Custodiscimi
perché sono fedele; *
tu,
Dio mio salva il tuo servo, che in
te spera.
Pietà
di me, Signore, *
a
te grido tutto il giorno.
Rallegra
la vita del tuo servo, *
perché
a te, Signore, innalzo l'anima
mia.
Tu
sei buono, Signore, e perdoni, *
sei
pieno di misericordia con chi ti
invoca.
Porgi
l'orecchio, Signore, alla mia
preghiera *
e
sii attento alla voce della mia
supplica.
Nel
giorno dell'angoscia alzo a te il
mio grido *
e
tu mi esaudirai.
Fra
gli dèi nessuno è come te,
Signore, *
e
non c'è nulla che uguagli le tue
opere.
Tutti
i popoli che hai creato verranno
e
si prostreranno davanti a te, o
Signore, *
per
dare gloria al tuo nome;
grande
tu sei e compi meraviglie: *
tu
solo sei Dio.
Mostrami,
Signore, la tua via, *
perché
nella tua verità io cammini;
donami
un cuore semplice *
che
tema il tuo nome.
Ti
loderò, Signore, Dio mio, con
tutto il cuore *
e
darò gloria al tuo nome sempre,
perché
grande con me è la tua
misericordia: *
dal
profondo degli inferi mi hai
strappato.
Mio
Dio, mi assalgono gli arroganti,
una
schiera di violenti attenta alla
mia vita, *
non
pongono te davanti ai loro occhi.
Ma
tu, Signore, Dio di pietà
compassionevole, *
lento
all'ira e pieno di amore, Dio
fedele,
volgiti
a me e abbi misericordia:
dona
al tuo servo la tua forza *
salva
il figlio della tua ancella.
Dammi
un segno di benevolenza;
vedano
e siano confusi i miei nemici, *
perché
tu, Signore, mi hai soccorso e
consolato.
|
-
China, Signore,
il tuo orecchio ed
esaudiscimi...
Egli china l'orecchio se tu non
innalzi la testa. Si avvicina
infatti a chi si umilia, mentre
si allontana da chi si esalta: a
meno che non si tratti di chi
egli stesso esalta perché prima
si era umiliato. Dio china
dunque a noi il suo
orecchio. Egli è in alto, noi in
basso. Egli è sulla vetta, noi
nella miseria; ma non siamo
abbandonati...Imparate ad essere
poveri ed indigenti: sia che
possediate qualcosa in questo
mondo sia che non ne
possediate... Guarda se sei
misero e povero. Se non lo sei
non sarai esaudito. Getta
lontano da te tutto quanto ti
sta intorno e in cui potresti
riporre la tua speranza. Tutta
la tua speranza sia Dio: sentiti
bisognoso di lui, per essere da
lui ricolmato. Senza di lui,
qualunque cosa avrai servirà a
renderti ancora più vuoto (Esp.
sul sal. 85, 2. 3).
-
Da
quando il corpo di Cristo ha
cominciato a gemere nelle
angustie sino alla fine del
mondo, quando avranno fine le
sofferenze, quest'uomo geme e
grida a Dio. E ciascuno di noi
per la sua parte leva il suo
grido in tutto questo corpo. Tu
hai gridato durante i tuoi
giorni, e i tuoi giorni sono
passati; ti è successo un altro
e ha gridato nei suoi giorni...
il corpo di Cristo grida tutto
il giorno, mentre fra le sue
membra alcune muoiono e altre ne
succedono. E' un sol uomo ma si
estende sino alla fine del
mondo. Sono tutte membra di
Cristo quelle che gridano... Il
salmista ode la voce di tutto
intero il corpo di Cristo, che
dice: Ho gridato a te tutto
il giorno. Quanto poi al
nostro capo, egli sta alla
destra del Padre e intercede per
noi. Accoglie alcune membra,
altre ne flagella, altre ne
purifica, altre ne consola,
altre ne crea, altre ne chiama,
altre ne richiama, altre ne
corregge, altre ne risana (Esp.
sul sal. 85, 5).
|
ORAZIONE SALMICA
A
te Signore eleviamo i nostri
cuori;
allietaci presso di te,
perché tu solo sei la nostra vera
gioia.
Amen.
|
Cantico Is. 33, 13-16
- Dio giudicherà con
giustizia
|
“Sentiranno
i lontani quanto ho fatto, *
sapranno
i vicini qual è la mia forza”.
Hanno
paura in Sion i peccatori, *
lo
spavento si è impadronito degli
empi.
“Chi
di noi può abitare presso un fuoco
divorante? *
Chi
di noi può abitare tra fiamme
perenni?”.
Chi
cammina nella giustizia *
ed
è leale nel parlare,
chi
rigetta un guadagno frutto di
angherie, *
scuote
le mani per non accettare regali,
si
tura gli orecchi per non udire
fatti di sangue, *
chiude
gli occhi per non vedere il male.
Costui
abiterà in alto,
fortezze
sulle rocce saranno il suo
rifugio, *
gli
sarà dato il pane, avrà l'acqua
assicurata.
|
-
...
Ci sono uomini che non se la
sentono di eseguire col cuore
alcuni precetti, anche se al di
fuori li osservano. In questo
modo, costoro sembrano quasi
camminare nella legge di Dio ma
in realtà non vi vogliono
camminare: non vi camminano
infatti col cuore. E in nessun
modo può dirsi compiuto col
cuore ciò che si compie per
paura della pena, non per amore
della giustizia... Se infatti il
cuore è retto, rette sono le
opere; ma quando il cuore non è
retto, non sono rette le opere,
anche se sembrano tali... Retto
è Dio; perciò, unendosi a chi è
retto come a norma assoluta, può
diventare retto anche il cuore
dell'uomo che in sé era
perverso. Ma perché ci si possa
unire a Dio con il cuore in modo
che il cuore ne risulti
rettificato, ci si deve
avvicinare a lui, non con i
piedi, ma con la fede (Esp. sul
sal. 77, 10).
-
Il
superbo non può piacere a Dio; e
l’anima umana, se non vuol
dispiacere a Dio, deve
umiliarsi... Da un lato è vero
che non ci è lecito innalzare il
cuore per orgoglio ma,
dall’altro, è necessario che lo
eleviamo nella conoscenza della
Parola di Dio. Inoltre, se
l’anima non si protende al di
sopra di se stessa, non potrà
pervenire alla visione di Dio e
alla conoscenza della sua
sostanza immutabile... Dio è
alto nel nostro intimo, e alto
in senso spirituale: l’anima
quindi non sarà in grado
di raggiungerlo se non
trascenderà se stessa (Esp. sul
sal. 130, 12).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio nostro, non c’è giustizia per
l’uomo se tu
non
l’ operi con la tua grazia;
salvaci dalla presunzione di poter
fare a meno di te
e
rendi il nostro cuore aperto
all’azione dello Spirito.
Amen.
|
Salmo 97 -
Esortazione a lodare Dio per
l'avvento di Cristo
|
Cantate
al Signore un canto nuovo, *
perché
ha compiuto prodigi.
Gli
ha dato vittoria la sua destra *
e
il suo braccio santo.
Il
Signore ha manifestato la sua
salvezza, *
agli
occhi dei popoli ha rivelato la
sua giustizia.
Egli
si è ricordato del suo amore, *
della
sua fedeltà alla casa di Israele.
Tutti
i confini della terra hanno veduto
*
la
salvezza del nostro Dio.
Acclami
al Signore tutta la terra, *
gridate,
esultate con canti di gioia.
Cantate
inni al Signore con l'arpa, *
con
l'arpa e con suono melodioso;
con
la tromba e al suono del corno *
acclamate
davanti al re, il Signore.
Frema
il mare e quanto racchiude, *
il
mondo e i suoi abitanti.
I
fiumi battano le mani, *
esultino
insieme le montagne
davanti
al Signore che viene, *
che
viene a giudicare la terra.
Giudicherà
il mondo con giustizia *
e
i popoli con rettitudine.
|
-
Cantate al Signore un cantico
nuovo, poiché il Signore ha
operato meraviglie.
Quali meraviglie? Ascolta! Per
lui lo ha risanato la sua
destra e il suo braccio santo.
Chi è il braccio santo del
Signore? Il nostro Signore Gesù
Cristo... Il suo braccio santo e
la sua destra sono dunque la
stessa persona e il nostro
Signore Gesù Cristo è il braccio
di Dio e la destra di Dio... Il
Signore ha manifestato la sua
salvezza. Destra di Dio,
suo braccio, e sua salvezza è
sempre il nostro Signore Gesù
Cristo. Di lui sta scritto: Ogni
carne vedrà la salvezza
operata da lui... Destra
di Dio, braccio di Dio, salvezza
e giustizia di Dio, tutto questo
è il nostro Signore e Salvatore
Gesù Cristo (Esp. sul sal. 97,
1. 2).
-
I
confini della terra hanno
veduto la salvezza del nostro
Dio...
Come altrove è detto: Da un
estremo all'altro della terra.
Salda è l'unità di Cristo;
nessuno la sminuzzi, nessuno la
distrugga! Egli ha riscattato la
totalità degli uomini, se così
grande fu il prezzo che
sborsò... Se dunque tutti i
confini hanno veduto,
giubilate a Dio, o terra
tutta. Ormai sapete che
significhi giubilare. Godete
pure e parlate; ma se non
riuscite ad esprimere con la
parola la vostra gioia,
giubilate. Il giubilo esprima la
vostra letizia, allorché la
parola non ne è in grado.
Comunque, che la vostra gioia
non vi lasci muti! Che il cuore
non resti muto dinanzi al suo
Dio; non ne taccia i benefici
ricevuti. Se ti limiti a parlare
a te stesso, sei stato risanato
per te stesso; me se la destra
di Dio ti ha risanato per lui,
parla a lui, per il quale sei
stato risanato (Esp. sul sal.
95, 3. 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Tutta la terra ti acclami, Signore
e
l'uomo nuovo elevi a te la sua
lode e il giubilo,
perché ti sei ricordato della tua
alleanza,
inviandoci dal cielo il Cristo tuo
Figlio.
Amen.
|
Salmo 125 - Il
ritorno degli esiliati
|
Quando
il Signore ricondusse i
prigionieri di Sion
ci
sembrava di sognare.
Allora
la nostra bocca si apri al
sorriso, *
La
nostra lingua si sciolse in canti
di gioia.
Allora
si diceva tra i popoli: *
“Il
Signore ha fatto grandi cose per
loro”.
Grandi
cose ha fatto il Signore per noi,
*
ci
ha colmati di gioia.
Riconduci,
Signore, i nostri prigionieri, *
come
i torrenti del Negheb.
Chi
semina nelle lacrime *
mieterà
con giubilo.
Nell'andare,
se ne va e piange, *
portando
la semente da gettare,
ma
nel tornare, viene con giubilo, *
portando
i suoi covoni.
|
-
Quando il Signore richiamò i
deportati di Sion, noi
fummo come consolati.
Intende dire: noi ci
rallegrammo. Quando ci
rallegrammo? Quando il Signore
richiamò i deportati di
Sion. Quale Sion? Gerusalemme,
la Sion eterna... Godemmo come
ricevendo consolazione. La
consolazione ha luogo tra gli
sventurati, tra la gente che
geme e piange... Anche se
consolati nella speranza, di
fatto gemiamo. Solo quando sarà
cessata la condizione presente,
dal gemito si passerà al
godimento eterno, dove non ci
sarà bisogno di consolazione
perché non saremo afflitti da
alcuna miseria... (Esp.
sul sal. 125, 3. 4).
-
Erano
realmente consolati (i deportati
di Sion), e per questo gioivano
come chi è consolato. Era
grande la loro gioia, come di
gente che riceve la consolazione
e a consolare questi condannati
a morte interviene colui che si
assoggettò alla morte. Se
infatti si geme tutti, è a causa
della morte; ma colui che è
morto per noi è venuto a
consolarci liberandoci dal
timore della morte. Egli è
risorto prima di noi per
offrirci un motivo di fiducia.
Risorse per primo e ci infuse
speranza, e noi, pur restando
fra le miserie, ci siamo
consolati in questa speranza e
ne abbiamo concepito grande
allegrezza. Il Signore ha
cambiato la nostra prigionia:
dalla prigionia ci ha messi
sulla strada del ritorno e già
siamo incamminanti verso la
patria. Riscattati dalla
prigionia, non temiamo le
insidie che ci tendono lungo la
via i nostri nemici. Il Signore,
infatti, ci ha riscattati in
modo che il nemico non osasse
più tenderci insidie. A meno che
non ci allontaniamo dalla via:
quella via che è Cristo
stesso... Tu non abbandonare
quella via e il nemico non ti
avvicinerà. Cammina dunque in
Cristo e canta pieno di gioia.
Canta come chi è consolato. Ti
ha preceduto colui che ti
comanda di andargli dietro (Esp.
sul sal. 125, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore, Dio Altissimo,
pellegrini verso Gerusalemme
cantiamo le tue lodi; e se, mentre
andiamo,
seminiamo nelle lacrime,
ci
consola la certezza
di
una gioiosa mietitura.
Amen.
|
Salmo 126 - Lavora
invano chi lavora senza Dio
|
Se
il Signore non costruisce la casa,
*
invano
vi faticano i costruttori.
Se
la città non è custodita dal
Signore *
invano
veglia il custode.
Invano
vi alzate di buon mattino,
tardi
andate a riposare
e
mangiate pane di sudore: *
il
Signore ne darà ai suoi amici nel
sonno.
Ecco,
dono del Signore sono i figli, *
è
sua grazia il frutto del grembo.
Come
frecce in mano a un eroe *
sono
i figli della giovinezza.
Beato
l'uomo *
che
piena ne ha la farètra:
non
resterà confuso quando verrà alla
porta *
a
trattare con i propri nemici
|
-
Se
il Signore non costruisce la
casa, invano lavorano coloro
che la costruiscono.
Chi dunque edifica la casa è il
Signore: il Signore Gesù Cristo
è colui che costruisce la sua
casa. Molti prestano la loro
opera in questo lavoro di
costruzione, ma se non
interviene lui a costruire,
invano lavorano i costruttori.
Chi sono i lavoratori impegnati
nell'opera di costruzione? Tutti
coloro che nella Chiesa
predicano la parola di Dio,
tutti i ministri dei divini
sacramenti... E' il Signore che
costruisce interiormente...
Quando noi vi parliamo lavoriamo
dal di fuori, mentre è Dio che
costruisce dentro... E' lui che
edifica, che esorta, che incute
timore, che apre l'intelletto e
volge alla fede il vostro
sentire (Esp. sul sal. 126, 2).
-
Se
ci piace essere custoditi da
colui che per amore nostro si
umiliò e poi fu esaltato perché
fosse nostro custode, siamo
umili. Nessuno si arroghi alcun
bene, perché ogni bene che
abbiamo lo riceviamo da colui
che è il solo buono. Così, uno
che volesse attribuire a se
stesso la propria sapienza
sarebbe uno stolto. Si renda
umile e verrà a lui la sapienza
che lo illuminerà. Se invece
volesse considerarsi sapiente
prima di ricevere la sapienza,
farebbe come uno che si leva
prima di giorno: camminerebbe
nelle tenebre. E quale è il
monito di questo salmo? Vano
è per voi levarvi prima della
luce. Se vi levate prima
che spunti la luce, dovrete per
forza restare nella vanità,
poiché sarete nelle tenebre. La
nostra luce è Cristo, il quale è
risorto, ed è bene per te
muovere i passi dietro a Cristo,
non davanti a Cristo. Chi sono
coloro che muovono i passi
davanti a Cristo? Coloro che
preferiscono se stessi a Cristo
... Coloro che pretendono essere
altolocati quaggiù dove egli fu
umile... Grande dono, miei
fratelli! Grande grazia, grande
promessa! Chi infatti non
vorrebbe essere con Cristo là
dove è Cristo? Ma Cristo è ora
glorificato. Vuoi dunque essere
là dove è Cristo nella gloria?
Sii umile là dove e gli fu umile
(Esp. sul sal. 126, 4).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Onnipotente nulla noi
possiamo senza di te
e
invano ci affatichiamo se manca il
tuo aiuto;
donaci la grazia che edifichi,
insieme alla nostra opera,
il
tuo Regno fin da questa terra.
Amen.
|
Cantico
Col. 1, 3. 12-20 - Cristo e
la Chiesa
|
Ringraziamo
con gioia Dio, *
Padre
del Signore nostro Gesù Cristo,
perché
ci ha messi in grado di
partecipare *
alla
sorte dei santi nella luce,
ci
ha liberati dal potere delle
tenebre, *
ci
ha trasferiti nel regno del suo
Figlio diletto,
per
opera del quale abbiamo la
redenzione, *
la
remissione dei peccati.
Cristo
è immagine del Dio invisibile, *
generato
prima di ogni creatura;
è
prima di tutte le cose *
e
tutte in lui sussistono.
Tutte
le cose sono state create per
mezzo di lui *
e
in vista di lui:
quelle
nei cieli e quelle sulla terra, *
quelle
visibili e quelle invisibili.
Egli
è il capo del corpo, che è la
Chiesa; *
è
il principio di tutto,
il
primogenito di coloro che
risuscitano dai morti, *
per
ottenere il primato su tutte le
cose.
Piacque
a Dio di far abitare in lui ogni
pienezza, *
per
mezzo di lui riconciliare a sé
tutte le cose,
rappacificare
con il sangue della sua croce, *
gli
esseri della terra e quelli del
cielo.
|
-
Come
il Corpo è uno e ha molte
membra, ma pur essendo molte le
membra del corpo uno solo è il
corpo, così anche Cristo: molte
membra, un corpo solo:
Cristo. Perciò noi tutti
insieme, uniti al nostro Capo,
siamo il Cristo; senza il nostro
Capo non valiamo nulla. Con il
nostro Capo siamo la vite; senza
il nostro capo siamo tralci
spezzati destinati al fuoco...
Sì, o Signore, nulla senza di
te, ma tutto in te. Poiché tutto
quello che egli fa per mezzo
nostro, sembra che siamo noi a
farlo. In verità Egli può molto,
tutto, anche senza di noi: noi
niente senza di lui (Esp. sul
sal. 30, II, D 1, 4).
-
Se
le membra che hanno il capo
sulla terra hanno cura
vicendevole, come devono amarsi
quelle che appartengono al Capo
che è in cielo? E’ vero che
esse, se sono abbandonate dal
loro Capo, neppure si amano;
poiché in realtà il capo come
capo si trova esaltato,
collocato in cielo alla destra
del Padre, tuttavia, non in sé
ma nelle sue membra, si trova in
terra nella fatica... A questo
capo siamo intimamente congiunti
soltanto in forza della carità
(Disc. 162/A, 5).
|
Sal. 86 - Lode della
Chiesa di Dio
|
Le
sue fondamenta sono sui monti
santi;
il
Signore ama le porte di Sion *
più
di tutte le. dimore di Giacobbe.
Di
te si dicono cose stupende, *
città
di Dio.
Ricorderò
Raab e Babilonia
fra
quelli che mi conoscono;
ecco,
Palestina, Tiro ed Etiopia: *
tutti
là sono nati.
Si
dirà di Sion: “L'uno e l'altro è
nato in essa *
e
l'Altissimo la tiene salda”.
Il
Signore scriverà nel libro dei
popoli *
“Là
costui è nato”.
E
danzando canteranno: *
“Sono
in te tutte le mie sorgenti”.
|
-
In
questo salmo si canta e si
ricorda una città della quale
noi siamo cittadini, in quanto
siamo cristiani, sebbene, finché
siamo mortali, ne siamo
esiliati... Camminiamo, dunque,
e cantiamo per animarci nel
desiderio. Chi desidera,
infatti, anche se tace con la
lingua, canta con il cuore; chi
invece non desidera, anche se
ferisce con le sue grida le
orecchie degli uomini, è muto
dinanzi a Dio. Guardate quanto
erano infuocati d'amore per
questa città coloro che
pronunziarono per primi le
parole di questo salmo e che le
hanno inculcate anche a noi.
Guardate con quanto trasporto
hanno cantato questi versi. Era
l'amore per quella città che
suscitava in loro tale
trasporto; e questo amore era
infuso in loro dallo Spirito di
Dio (Esp. sul sal. 86, 1).
-
La
vita di tutti coloro che
gioiscono in questa città (di
Dio) è una vita di persone colme
di gioia. In questo esilio siamo
schiacciati; in quella nostra
dimora vi sarà soltanto gioia.
Scompariranno la tribolazione e
il gemito; cesseranno le
suppliche, le lodi prenderanno
il loro posto. Sarà, dunque, una
dimora di gente che si allieta;
non ci sarà il gemito di coloro
che desiderano ma la letizia di
quelli che posseggono. Sarà
infatti presente colui al quale
ora aneliamo; e noi saremo
simili a lui, perché lo
vedremo così come è. Lassù
tutte le nostre occupazioni
saranno lodare Dio e il fruire
di Dio. E che cosa altro
cercheremo, quando a saziarci
avremo Colui per cui mezzo tutte
le cose sono state fatte?
Abiteremo e saremo abitati: a
lui tutte le cose saranno
sottomesse, in modo che Dio sia
tutto in tutti (Esp. sul sal.
86, 9).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio di verità,
che
hai scritto il nostro nome
sulle porte della Gerusalemme
celeste,
rigenera la nostra vita
nel
sangue del tuo Figlio,
perché siamo fatti degni
di
abitare in eterno nella tua casa.
Amen.
|
Cantico Is. 40, 10-17
- Il Buon Pastore: Dio altissimo e
Sapientissimo
|
Ecco,
il Signore viene con potenza, *
con
il braccio egli detiene il
dominio.
Ecco,
egli ha con sé il premio *
e
i suoi trofei lo precedono.
Come
un pastore egli fa pascolare il
gregge *
e
con il suo braccio lo raduna;
porta
gli agnellini sul petto *
e
conduce pian piano le pecore
madri.
Chi
ha misurato con il cavo della mano
le
acque del mare *
e
ha calcolato l'estensione dei
cieli con il palmo?
Chi
ha misurato con il moggio la
polvere della terra,
ha
pesato con la stadera le montagne
*
e
i colli con la bilancia?
Chi
ha diretto lo spirito del Signore
*
e
come suo consigliere gli ha dato
suggerimenti?
A
chi ha chiesto consiglio, perché
lo istruisse *
e
gli insegnasse il sentiero della
giustizia,
lo
ammaestrasse nella scienza *
e
gli rivelasse la via della
prudenza?
Ecco,
le nazioni son come una goccia da
un secchio,
contano
come il pulviscolo sulla bilancia;
*
ecco,
le isole pesano quanto un granello
di polvere.
Il
Libano non basterebbe per
accendere il rogo, *
né
le sue bestie per l'olocausto. -
Tutte
le nazioni sono come un nulla
davanti a lui, *
come
niente e vanità sono da lui
ritenute
|
-
Gratuitamente amo colui che
lodo. Lodo Dio e mi allieto
nella stessa lode. Mi rallegro
lodandolo; non arrossisco per
averlo lodato... E' con un atto
della volontà che lo si loda;
come lo si ama in virtù della
carità. Sia, dunque, amata e
lodata gratuitamente. Che
significa gratuitamente?
Significa amarlo e lodarlo per
se stesso, non per qualcosa di
estraneo a lui. Se lodi Dio
affinché egli ti dia
qualcos'altro, non ami più
gratuitamente Dio... Se lodi Dio
per motivi estranei a lui, lo
lodi per necessità... Egli sa
quando dare e a chi dare, quando
togliere e a chi togliere.
Quanto a te, chiedi nel tempo
ciò che ti giova nel futuro;
chiedi ciò che ti sia d'aiuto
per l'eternità. Ma lui amalo
gratuitamente: perché da lui non
puoi avere niente di meglio che
lui stesso (Esp. sul sal. 53,
10).
-
Colui
che è venuto occulto verrà
manifesto. E' venuto occulto per
essere giudicato, verrà
manifesto per giudicare...
Tollera infatti i peccatori che
ogni giorno compiono azioni
cattive, che non si curano di
Dio, né della loro coscienza, né
in cielo, né in terra... E' lui
che verrà, ma manifestamente,
non più per farsi deridere, non
più per farsi prendere a
schiaffi e flagellare; verrà, ma
manifestamente, non più per
farsi percuotere sulla testa con
una canna, non più per farsi
crocifiggere, uccidere,
seppellire, perché tutte queste
cose ha voluto soffrire il Dio
occulto (Esp. sul sal. 49, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Onnipotente ed eterno, ogni
creatura
è
preziosa ai tuoi occhi;
accoglici, piccoli, nella tua
immensità
e
trasfiguraci ad immagine
della tua gloria.
Amen.
|
Salmo 98 - Potestà
regale di Cristo e sua
magnificenza
|
Il
Signore regna, tremino i popoli; *
siede
sui cherubini, si scuota la terra.
Grande
è il Signore in Sion, *
eccelso
sopra tutti i popoli.
Lodino
il tuo nome grande e terribile, *
perché
è santo.
Re
potente che ami la giustizia,
tu
hai stabilito ciò che è retto, *
diritto
e giustizia tu eserciti in
Giacobbe.
Esaltate
il Signore nostro Dio,
prostratevi
allo sgabello dei suoi piedi, *
perché
è santo.
Mosè
e Aronne tra i suoi sacerdoti,
Samuele
tra quanti invocano il suo nome. *
invocavano
il Signore ed egli rispondeva.
Parlava
loro da una colonna di nubi:
obbedivano
ai suoi comandi *
e
alla legge che aveva loro dato.
Signore,
Dio nostro, tu li esaudivi,
eri
per loro un Dio paziente, *
pur
castigando i loro peccati.
Esaltate
il Signore nostro Dio,
prostratevi
davanti al suo monte santo, *
perché
santo è il Signore, nostro Dio.
|
-
Il
Signore ha regnato, si adirino
i popoli!
Il nostro Signore Gesù Cristo ha
iniziato a regnare e ad essere
predicato dopo la sua
risurrezione dai morti e la sua
ascensione al cielo, dopo che
colmò di coraggio, frutto dello
Spirito Santo, i discepoli,
tanto che essi non ebbero più
paura della morte, uccisa da
Cristo nella sua propria morte.
Si cominciò dunque a predicare
il Signore Gesù e si diede modo
di credere in lui a quanti
volevano salvarsi (Esp. sul sal.
98, 2).
-
Il
tuo nome è terribile e santo.
Lo si predica crocifisso,
umiliato, sottoposto a giudizio,
ma con la prospettiva che egli
ha da venire glorioso, vivo, a
giudicare con potenza... Lo
temano dunque i popoli, ma per
ravvedersi. Non presumano
esageratamente nella sua
misericordia, al punto di
abbandonarsi ad una vita
cattiva. Se infatti egli ama la
misericordia, ama anche il
giudizio. E qual è la sua
misericordia? Quella di farti
conoscere la verità, di gridarti
a gran voce che ti converta
(Esp. sul sal. 98, 6).
|
ORAZIONE SALMICA
Santo è il tuo nome, Signore e
benedetto nei secoli;
ti
ringraziamo perché ci hai chiamati
al
servizio della Nuova Alleanza
e
hai effuso abbondantemente
lo
Spirito nei nostri cuori.
Amen.
|
Salmo 131 - Il
profeta parla di Cristo al Padre
|
Ricordati
Signore di Davide *
di
tutte le sue prove,
quando
giurò al Signore, *
al
Potente di Giacobbe fece voto:
“Non
entrerò sotto il tetto della mia
casa, *
non
mi stenderò sul mio giaciglio,
non
concederò sonno ai miei occhi *
né
riposo alle mie palpebre,
finché
non trovi una sede per il Signore,
*
una
dimora per il Potente di
Giacobbe”.
Ecco,
abbiamo saputo che era in Efrata,
*
l'abbiamo
trovata nei campi di Iàar.
Entriamo
nella sua dimora, *
prostriamoci
allo sgabello dei suoi piedi.
Alzati,
Signore, verso il luogo del tuo
riposo, *
tu
e l'arca della tua potenza.
I
tuoi sacerdoti si vestano di
giustizia, *
i
tuoi fedeli cantino di gioia.
Per
amore di Davide tuo servo *
non
respingere il volto del tuo
consacrato.
|
-
Si
elogiano l'umiltà e la
mansuetudine di David e a Dio si
dice: Ricordati Signore di
David e di tutta la sua
mansuetudine... La parola
David significa "forte di
mano"... Egli tuttavia
simboleggiava un altro, la cui
mano robusta avrebbe distrutto i
nemici, cioè il diavolo e i suoi
angeli. Sono questi i nemici che
la Chiesa continuamente
sconfigge. E come li sconfigge?
Con la mansuetudine, come con la
mansuetudine li sconfisse il
nostro Re, vincitore del
diavolo... Forte della stessa
mansuetudine vince i nemici
anche il Corpo di Cristo, cioè
la Chiesa... Il Corpo di Cristo
è anche suo tempio, sua casa,
sua città... Quale voto
offriremo a Dio se non la
volontà di essere suo tempio?
Nulla di più accetto potremo
offrirgli se non ripetergli
quanto è detto in Isaia: Prendi
possesso di noi (Esp. sul
sal. 131, 3).
-
Tabernacolo
o tenda di Dio è la Chiesa del
tempo presente, casa di Dio
invece la Chiesa celeste, la
Gerusalemme verso la quale siamo
incamminati. La tenda infatti
richiama alla mente l'ambiente
militare e il tempio di guerra.
Hanno la tenda i soldati pronti
a marciare, a intraprendere una
spedizione... Beati coloro
che abitano nella tua casa, ti
loderanno nei secoli dei
secoli. Sotto la tenda
gemiamo, dentro la casa
loderemo. Perché a chi è in
cammino tocca gemere, mentre chi
dimora in patria canta lodi
(Esp. sul sal. 131, 10).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, risplenda la luce
del
tuo Cristo nella Chiesa
che
hai scelto come tua dimora in
mezzo agli uomini;
copri di vergogna i suoi nemici
e
rendi piena la gioia dei tuoi
fedeli.
Amen.
|
Cantico Ap. 11- Il
giudizio di Dio
|
-
Nessuno
è felice se non chi vive in
eterno senza alcun timore, senza
alcun inganno. Infatti l’anima
detesta di essere ingannata...
In quella patria, perciò, ci
sarà la verità, non si troverà
mai l’inganno e l’errore. Ci
sarà la verità e non ci sarà il
pianto; poiché ci sarà
l’autentico ridere e il godere
della verità, perché ci sarà la
vita... Quindi, quanto alla
vita, che è degna di questo
nome, così che si chiami vita,
non si tratta che della vita
felice; e non è felice se non è
eterna (Disc. 150, 8).
-
Bisogna
morire al mondo per vivere in
eterno per Dio. Allora non
peccheremo non solo quanto alle
opere, ma neppure quanto al
desiderio, perché vedremo quel
volto che supera ogni desiderio.
Infatti ha tanta dolcezza,
fratelli miei, è così bello che
dopo averlo visto non c’è niente
altro che possa procurare
diletto. Sarà una sazietà
insaziabile, sfuggirà alla noia,
sempre avremo fame e sempre
saremo sazi... Allora che sarà,
attendi il Signore, spera nel
Signore, sii forte e si
rinfranchi il tuo cuore... Alla
fine ci verrà dato ciò che ci è
stato promesso: allora quella
giustizia sarà piena (Disc. 170,
9).
|
Pietà
di me, o Dio,
secondo
la tua misericordia; *
nel
tuo grande amore cancella il mio
peccato.
Lavami
da tutte le mie colpe, *
mondami
dal mio peccato.
Riconosco
la mia colpa, *
Il
mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro
di te, contro te solo ho peccato,
*
quello
che è male ai tuoi occhi io l'ho
fatto;
perciò
sei giusto quando parli *
retto
nel tuo giudizio.
Ecco,
nella colpa sono stato generato, *
nel
peccato mi ha concepito mia madre.
Ma
tu vuoi la sincerità del cuore *
e
nell'intimo m'insegni la sapienza.
Purificami
con issopo e sarò mondato; *
lavami
e sarò più bianco della neve.
Fammi
sentire gioia e letizia *
esulteranno
le ossa che hai spezzato.
Distogli
lo sguardo dai miei peccati, *
cancella
tutte le mie colpe. -
Crea
in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova
in me uno spirito saldo.
Non
respingermi dalla tua presenza *
e
non privarmi del tuo santo
spirito.
Rendimi
la gioia. di essere salvato, *
sostieni
in me un animo generoso.
Insegnerò
agli erranti le tue vie *
e
i peccatori a te ritorneranno.
Liberami
dal sangue, Dio mia salvezza, *
la
mia lingua esalterà la tua
giustizia.
Signore,
apri le mie labbra *
e
la mia bocca proclami la tua lode;
poiché
non gradisci il sacrificio *
e
se offro olocausti, non li
accetti.
Uno
spirito contrito è sacrificio a
Dio, *
un
cuore affranto e umiliato,
tu,
o Dio, non disprezzi.
Nel
tuo amore fa' grazia a Sion, *
rialza
le mura di Gerusalemme.
Allora
gradirai i sacrifici prescritti, *
l'olocausto
e l'intera oblazione,
allora
immoleranno vittime *
sopra
il tuo altare.
|
-
Ciascuno
di noi viene sciolto dalle
catene dei desideri malvagi o
dai nodi dei propri peccati; la
remissione dei peccati è appunto
uno scioglimento di vincoli...
Questo si verifica nel cuore
dell’uomo penitente; quando
senti dire che uno si pente dei
propri peccati, è già ritornato
alla vita; quando senti dire che
con la confessione mette a nudo
la propria coscienza, è già
tratto fuori dal sepolcro... Ma
il ritorno di un morto alla vita
non può di per sé avvenire se il
Signore interiormente non grida:
è un’azione che Dio compie
direttamente nell’interno del
cuore (Esp. sul sal. 101, 3).
-
Chi
è colui che piace a Dio? L’uomo
a cui piace Dio. Dio non può
dispiacere a se stesso; fa’ in
modo che piaccia anche a te e
così piacerai a lui. Ma egli non
potrà piacerti se tu non
proverai dispiacere per te
stesso. Che se tu in te stesso
troverai di che dispiacerti,
volgi lontano da te il tuo
occhio. Cosa stai infatti a
mirare te stesso? Se ti vorrai
guardare con sincerità, troverai
in te cose che ti debbono
dispiacere e dovrai dire a Dio:
Il mio peccato mi è sempre
dinanzi. Sì, sia sempre
dinanzi a te il tuo peccato,
affinché non sia dinanzi a
Dio... Che Dio non distolga da
noi il suo volto, ma che lo
distolga dai nostri peccati!
(Esp. sul sal. 122, 2).
|
ORAZIONE SALMICA
Dio
Padre, Signore delle misericordie,
accetta la confessione delle colpe
che,
umiliata innanzi a te, la Chiesa
effonde
fiduciosa unicamente del tuo
perdono;
apri
le sue labbra
perché proclami sempre le tue
lodi.
Amen.
|
Cantico Ger. 14,
17-21 - Lamento del popolo
|
I
miei occhi grondarono lacrime *
notte e giorno, senza cessare.
Da
grande calamità è stata colpita
la
figlia del mio popolo *
da
una ferita mortale.
Se
esco in aperta campagna, ecco i
trafitti di spada; *
se
percorro la città, ecco gli orrori
della fame.
Anche
il profeta e il sacerdote
si
aggirano per il paese *
e
non sanno che cosa fare.
Hai
forse rigettato completamente
Giuda, *
oppure
ti sei disgustato di Sion?
Perché
ci hai colpito, *
e
non c e rimedio per noi?
Aspettavamo
la pace, ma non c'è alcun bene, *
l'ora
della salvezza ed ecco il terrore!
Riconosciamo
la nostra iniquità, Signore,
l’iniquità
dei nostri padri: *
contro
di te abbiamo peccato.
Ma
per il tuo nome non abbandonarci,
non
render spregevole il trono della
tua gloria. *
Ricordati!
Non rompere la tua alleanza con
noi.
|
-
Quando
ci convertiamo, ossia quando,
nella trasformazione della
vecchia vita, veniamo come a
dare una nuova effige al nostro
spirito, sperimentiamo bene
quanto è duro e faticoso
rivolgersi dalla caligine delle
passioni terrene alla serenità e
alla tranquillità della luce
divina. E in tale difficoltà
diciamo: Volgiti o Signore,
cioè aiutaci, affinché si compia
in noi quella conversione che ti
trova pronto e nell'atto di
offrirti in godimento a coloro
che ti amano (Esp. sul sal. 6,
5).
-
La
meditazione del mio cuore non ha
per scopo di piacere agli uomini
perché è già annientata dalla
superbia; ma è sempre al tuo
cospetto, perché tu scruti la
coscienza pura. Signore, tu
aiuti me che tendo a te; poiché
mi hai redento affinché io
tenda a te; nessuno attribuisca
alla sua sapienza il convertirsi
a te o alle sue forze il
giungere a te, se non vuole
essere respinto ancor più da te,
che resisti ai superbi; costui
infatti non si è
purificato dal grande peccato né
incontra favore innanzi a te,
che ci redimi perché ci
convertiamo e ci aiuti perché
giungiamo a te (Esp. sul sal.
18, I, 15).
|
ORAZIONE SALMICA
O
Dio, vita dell'anima
guarda il tuo popolo
che
geme sotto il peso del peccato
dona
l'infinito tuo perdono.
Amen.
|
Salmo 99 -
Esortazione alla lode di Dio
|
Acclamate
al Signore, voi tutti della
terra,
servite
il Signore nella gioia, *
presentatevi
a lui con esultanza.
Riconoscete
che il Signore è Dio;
egli
ci ha fatti e noi siamo suoi, *
suo
popolo e gregge del suo pascolo.
Varcate
le sue porte con inni di grazie,
I
suoi atri con canti di lode,*
lodatelo,
benedite il suo nome;
poiché
buono è il Signore,
eterna
la sua misericordia, *
la
sua fedeltà per ogni generazione.
|
-
Giubilate al
Signore, o terra tutta!
Forse che ora tutta la terra ode
la mia voce? Questa voce del
salmo invece l'ha udita tutta la
terra; e tutta la terra giubila
al Signore... Col diffondersi
della Chiesa, infatti, da
Gerusalemme, ove ebbe inizio in
mezzo a tutti i popoli, si
estende a tutti la benedizione:
la quale, ovunque arriva,
abbatte l'empietà e instaura la
pietà... Comprendiamo il
giubilo! Non manifestiamolo
senza averlo compreso! Cosa
rappresenterebbe infatti
mettersi a giubilare, se non si
capisse il giubilo? Se fosse
solo la nostra voce a giubilare
e non giubilasse il nostro
cuore? Voce del cuore è infatti
la cognizione della mente...
Quand'è dunque che noi
giubiliamo? Quando lodiamo ciò
che è ineffabile... Sii simile a
Dio mediante la pietà e amalo
col tuo pensiero! Sapendo che i
suoi attributi invisibili si
comprendono e si vedono
attraverso le cose create,
osserva e ammira le creature,
ricercandone il Creatore. Se gli
sei dissimile, sarai respinto;
se gli sei simile gioirai... A
lui è dovuto l'onore, il
rispetto, la lode più grande.
Rifletti che cosa tu sia: sei
terra e cenere. Considera cosa
ha meritato di vedere uno come
te. Nota gli estremi:
colui che vede e l'oggetto
che vede; un uomo che vede Dio.
Riconosco che tutto questo non è
merito dell'uomo ma benevolenza
di Dio. E allora loda chi ti ha
usato tale misericordia! (Esp.
sul sal. 99, 3. 5. 6).
-
Servite il
Signore con gioia.
Ogni servitù comporta molte
amarezze, e quanti per forza si
trovano nella condizione di
servi servono e mormorano. Non
temete il servizio del Signore!
Là non ci sono né gemiti né
proteste, né indignazione...
Grande fortuna, miei fratelli, è
l'essere schiavo in codesta casa
così grande, e magari schiavo
con ceppi. Non temere dunque, o
schiavo incatenato! Loda anzi il
Signore! Le catene che porti,
attribuiscile alle tue colpe e
in queste tue catene loda il
Signore, se vuoi che esse si
cambino in ornamenti... Nella
casa del Signore libera è la
schiavitù. Libera, poiché il
servizio non l'impone la
necessità ma la carità... La
carità ti renda servo, come la
verità ti ha fatto libero... Tu
dunque sei servo e sei libero:
servo, perché ci diventasti,
libero, perché sei amato da Dio,
tuo creatore; Anzi, libero anche
perché ti è dato di amare il tuo
Creatore. Non servire
brontolando! Le tue proteste
infatti non ti sottrarrebbero
alla tua condizione di servo, ma
ti farebbero servire da servo
cattivo. Sei servo del Signore e
sei libero del Signore. Non
cercare una liberazione che ti
porti lontano dalla casa del tuo
liberatore! (Esp. sul sal. 99,
7).
|
ORAZIONE SALMICA
Ti
benediciamo, Signore nostro Dio;
noi
siamo il gregge che tu guidi e
possiedi.
Ti
rendiamo grazie per tutti i tuoi
benefici,
facendo della nostra vita un
servizio
reso
a te nella gioia.
Amen.
|
Salmo 134 - Le opere
di Dio manifestate al popolo di
Israele
|
Lodate
il nome del Signore, *
lodatelo,
servi del Signore,
voi
che state nella casa del Signore,
*
negli
atri della casa del nostro Dio.
Lodate
il Signore: il Signore è buono; *
cantate
inni al suo nome, perché è
amabile.
Il
Signore si è scelto Giacobbe, *
Israele
come suo possesso.
Io
so che grande è il Signore, *
il
nostro Dio sopra tutti gli dèi.
Tutto
ciò che vuole il Signore lo
compie,
in
cielo e sulla terra, *
nei
mari e in tutti gli abissi.
Fa
salire le nubi dall'estremità
della terra,
produce
le folgori per la pioggia, *
dalle
sue riserve libera i venti.
Egli
percosse i primogeniti d'Egitto, *
dagli
uomini fino al bestiame.
Mandò
segni e prodigi in mezzo a te,
Egitto, *
contro
il faraone e tutti i suoi
ministri.
Colpì
numerose nazioni *
e
uccise re potenti:
Seon,
re degli Amorrèi, Og, re di Basan,
*
e
tutti i regni di Cànaan.
Diede
la loro terra in eredità a
Israele, *
in
eredità a Israele suo popolo.
|
-
Una
dolcezza estremamente grande e
capace di riempirci di gioia
deve arrecarci l'esortazione che
ci rivolge il presente salmo, il
quale dice: Lodate il nome
del Signore, lodate servi il
Signore... Se infatti
questi servi si rifiutassero di
lodare il Signore, sarebbero
superbi, ingrati ed empi... Lodate
il nome del Signore; lodate,
servi, il Signore. Essendo
servi, non fate nulla di
disdicevole quando lodate il
Signore; e se foste rimasti
sempre ed esclusivamente servi,
avreste dovuto lodare lo stesso
il Signore; quanto più dovete
lodarlo ora che, essendo servi,
v'è data la possibilità di
diventare figli? (Esp. sul sal.
134, 1).
-
Lodate il Signore, voi che
state nella casa del Signore,
negli atri della casa del
nostro Dio.
Che dirò sul motivo per cui
dovete lodare?... Perché è
buono il Signore.
Brevemente, anzi con una sola
parola, è motivata la lode che
dobbiamo tributare al Signore
Dio nostro: Buono è il
Signore... Una dolcezza
ineffabile mi riempie quando odo
che buono è il Signore.
Considero tutte le cose che vedo
all'esterno e le scruto con
occhio vigile ma, sapendo che
tutte derivano da lui, anche se
esse mi piacciono corro con la
mente al loro Creatore per
rendermi conto che veramente buono
è solo il Signore. E di
nuovo, quando secondo le mie
capacità mi sarò avvicinato a
lui, lo troverò più intimo a me
di quanto io non lo sia a me
stesso e anche superiore a me.
Il Signore infatti è buono in
modo tale che non ha bisogno di
altri esseri che lo rendano
buono (Esp. sul sal. 134, 2. 3).
|
ORAZIONE SALMICA
Signore Dio, autore di vittoria
contro i nostri nemici,
benedici il popolo che canta le
tue lodi;
tutte le nazioni
riconoscano che tu solo sei Dio,
Signore grande e potente.
Amen.
|
Cantico Ap. 15, 3-4 -
Inno di adorazione e di lode
|
Grandi
e mirabili sono le tue
opere,
o
Signore Dio onnipotente; *
giuste
e veraci le tue vie, o Re delle
genti!
Chi
non temerà il tuo nome,
chi
non ti glorificherà o Signore? *
Tu
solo sei santo!
Tutte
le genti verranno a te,
Signore,
davanti
a te si prostreranno, *
perché
i tuoi giusti giudizi si sono
manifestati.
|
-
Dio
tutto ciò che è lo vuole: è
eterno, immutabile, verace,
beato, insuperabile, e tutto
questo lo vuole. Non sarebbe
onnipotente se potesse essere
quel che non vuole. Ma è
onnipotente, quindi tutto quel
che vuole lo può. Perciò quel
che non vuole non può essere. E’
detto onnipotente proprio perché
tutto ciò che vuole lo può...
Dio onnipotente dunque, che
tutto ciò che ha voluto ha
fatto, ha generato l’unico Verbo
per mezzo del quale tutte le
cose sono state fatte. Il Verbo
però non dal nulla, ma da se
stesso, e quindi non lo ha
fatto, ma generato... Egli è
l’unico Figlio di Dio, perché
non vi è nessun altro Figlio
della stessa sostanza del Padre,
coeterno, uguale al Padre. E il
Verbo è Dio (Disc. 214, 4-5).
-
Egli
è Dio, egli è Padre; Dio per la
potestà, Padre per la bontà.
Come siamo felici di avere come
Padre il nostro Dio! Crediamo
dunque in lui e tutto ci
possiamo ripromettere dalla sua
misericordia, perché egli è
l’onnipotente: noi infatti
crediamo in Dio Padre
onnipotente. Onnipotente nel
fare le cose grandi e le cose
piccole, onnipotente nel fare le
cose del cielo e quelle della
terra, onnipotente nel fare le
cose immortali e quelle mortali,
onnipotente nel fare le cose
spirituali e quelle materiali,
onnipotente nel fare le cose
visibili e quelle invisibili,
grande nelle cose grandi e non
piccolo nelle cose piccole;
insomma onnipotente nel
fare tutto ciò che ha
voluto fare (Disc. 213, 2).
|
Salmo 118, 145-152 -
Salmo della legge
|
T‘invoco
con tutto il cuore Signore,
rispondimi; *
custodirò
i tuoi precetti.
Io
ti chiamo, salvami, *
e
seguirò i tuoi insegnamenti.
Precedo
l'aurora e grido aiuto, *
spero
sulla tua parola.
I
miei occhi prevengono le veglie
della notte *
per
meditare sulle tue promesse.
Ascolta
la mia voce, secondo la tua
grazia; *
Signore,
fammi vivere secondo il tuo
giudizio.
A
tradimento mi assediano i miei
persecutori, *
sono
lontani dalla tua legge.
Ma
tu, Signore, sei vicino, *
tutti
i tuoi precetti sono veri.
Da
tempo conosco le tue testimonianze
*
che
hai stabilite per sempre.
|
-
Vicino sei tu, o
Signore, e tutte le tue vie
sono verità.
Rientra nel costume dei santi e
della loro confessione
riconoscere la verità di Dio
anche nei loro tormenti, in
quanto cioè non li soffrono
senza esserseli meritati...
Certamente nei confronti dei
santi, tutte le vie del Signore
sono misericordia e sono verità
perché come nel giudicare egli
soccorre (per cui non manca la
sua misericordia) così nel
compatire rende ciò che ha
promesso (per cui c'è insieme
verità). Non c'è quindi dubbio
che nei confronti di tutti, sia
quelli che libera, sia quelli
che danna, tutte le vie del
Signore sono misericordia e
verità, perché là dove non usa
compassione fa mostra di sua
verità prendendosi vendetta.
Libera cioè molti senza che
l'abbiano meritato, ma nessuno
condanna senza che se lo sia
meritato (Esp. sul sal. 118, D.
29, 8).
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Io ho gridato con
tutto il mio cuore: ascoltami
Signore... Le vie della tua
giustizia ricercherò.
Ecco perché ha gridato con tutto
il suo cuore; ecco cosa ha
desiderato gli fosse concesso
dal Signore, qualora avesse
ascoltato la sua preghiera;
poter ricercare sempre le vie
della giustizia. E' necessario
quindi che preghiamo per avere
la mente in continua ricerca di
ciò che ci viene ordinato di
praticare. Ma quanto deve essere
lontano dalla pratica colui che
ancora ricerca! Difatti non
sempre al ricercare segue il
trovare, né al trovare segue
sempre il praticare; mentre è
vero che nessuno può praticare
se prima non ha trovato, come
pure è vero che nessuno può
trovare se prima non ha cercato.
Grande però è la fiducia che ci
ha accordato il Signore Gesù
quando disse: Cercate e
troverete (Esp. sul sal.
118, D 2, 1).
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ORAZIONE SALMICA
Piega il nostro cuore, o Dio,
all'osservanza dei tuoi precetti,
perché si compia in noi la legge
della carità.
Amen.
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Cantico Sap. 9, 1-6.
9-11 - Preghiera per ottenere la
sapienza
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Dio
dei padri e Signore di
misericordia, *
che
tutto hai creato con la tua
parola,
che
con la tua sapienza hai formato
l'uomo, *
perché
domini sulle creature che tu hai
fatto,
e
governi il mondo con santità e
giustizia *
e
pronunzi giudizi con animo retto,
dammi
la sapienza, che siede accanto a
te in trono *
e
non mi escludere dal numero dei
tuoi figli,
perché
io sono tuo servo e figlio della
tua ancella,
uomo
debole e di vita breve, *
incapace
di comprendere la giustizia e le
leggi.
Anche
il più perfetto tra gli uomini,
privo
della tua sapienza, *
sarebbe
stimato un nulla.
Con
te è la sapienza che conosce le
tue opere, *
che
era presente quando creavi il
mondo;
essa
conosce che cosa è gradito ai tuoi
occhi *
e
ciò che è conforme ai tuoi
decreti.
Mandala
dai cieli santi, *
dal
tuo trono glorioso,
perché
mi assista e mi affianchi nella
mia fatica *
e
io sappia che cosa ti è gradito.
Essa
tutto conosce e tutto comprende:
mi
guiderà con prudenza nelle mie
azioni*
e
mi proteggerà con la sua gloria.
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Tutto
ciò che è stato fatto da Dio, è
stato fatto nella sapienza e per
mezzo della sapienza. Tutto ciò
che arriva a conoscere la
sapienza, e tutto ciò che a
questa conoscenza non arriva, ma
è compreso nella creazione di
Dio, è stato fatto nella
sapienza e per mezzo della
sapienza (Esp. sul sal. 103, D
4, 1).
-
Quelli
che conoscono la sapienza, hanno
la sapienza come luce; quelli
che non la conoscono, hanno pur
sempre la sapienza come loro
artefice anche se sono bloccati
nella loro insipienza; inoltre
quelli che l'hanno come luce,
l'hanno anche come loro
artefice, ma non tutti quelli
che l'hanno come loro artefice,
l'hanno anche come luce. In
mezzo agli uomini, invero, molti
sono coloro che ne
diventano partecipi e sono
chiamati sapienti; ma molti sono
anche coloro che ne restano
privi e sono chiamati stolti...
Se amassero veramente la
sapienza, se la chiedessero, se
la cercassero, bussassero alla
sua porta, potrebbero arrivare a
possederla: ché essa non è
preclusa alla natura, ma solo
alla negligenza (Esp. sul sal.
103, D 4, 2).
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ORAZIONE SALMICA
Donaci Signore la luce della
sapienza
che
guidi i nostri passi sulle
vie del bene,
sorregga la nostra fatica e ci
diriga con prudenza
nelle strade della vita.
Amen.
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Salmo 116 - Invito a
lodare Dio
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Lodate
il Signore, popoli tutti, *
voi
tutte, nazioni, dategli g]oria;
perché
forte è il suo amore per noi *
e
la fedeltà del Signore dura in
eterno
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-
Lodate il Signore, o genti
tutte, lodatelo o popoli
tutti.
Ecco che cosa sono gli atri
della casa del Signore; il
popolo di Dio nella sua
totalità. Questa è la vera
Gerusalemme. Lo ascoltino bene
quelli che si sono rifiutati di
essere figli di questa città,
separandosi dalla comunione con
tutte le genti. Si è
rafforzata sopra di noi la sua
misericordia e la verità del
Signore persiste in eterno.
La misericordia e la verità sono
i due valori che vi esortai a
non perdere mai di vista. La
misericordia del Signore si è in
effetti rafforzata su di noi
quando di fronte al suo nome,
per opera del quale siamo stati
liberati, si sono arrese le
genti, un tempo ostili, e hanno
chiuso la bocca fremente di
rabbia (Esp. sul sal. 116).
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La
sua grandezza non ha limiti
e noi siamo obbligati a lodarlo
anche se non lo comprendiamo
appieno. Se infatti lo
comprenessimo, la sua grandezza
sarebbe limitata; se al
contrario la sua grandezza non
ha limiti, di lui possiamo, sì,
comprendere qualcosa, ma nella
sua immensità Dio non possiamo
certo comprenderlo. Siamo quindi
come sopraffatti dalla sua
grandezza: tuttavia per essere
ristorati dalla sua bontà
poniamoci a mirare le sue opere,
e mirando le opere lodiamo
l'artefice, mirando l'edificio
lodiamo l'architetto, mirando le
creature lodiamo il Creatore.
Diamo uno sguardo alle cose che
ha fatte in questo mondo, cose a
noi note e palesi, perché quante
altre ne abbia create la sua
immensa bontà e sconfinata
grandezza, chi lo conosce?...
Per quel tanto dunque che ci
sono note le sue opere, lodiamo
Dio muovendo appunto da queste
opere. Dalla creazione del
mondo, infatti, le prerogative
invisibili di lui ci si fan
vedere e penetrare attraverso le
cose create (Esp. sul sal. 144,
6).
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ORAZIONE SALMICA
Grande è il tuo nome Signore
e
tutti i popoli proclamano
l'eterna fedeltà alla tue
promesse,
effondi su di noi la misericordia
e
donaci la salvezza, il Figlio tuo
Gesù.
Amen.
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